Posts written by Yhei

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    Il discorso di Wesker non diede a Edward le giuste risposte che cercava, le sue furono più linee guida adatte alle persone con cui era abituato a trattare. Si sa che Wesker è un uomo di scienza, un abile manipolatore in grado di pensare ad ogni evenienza anche grazie alle sue immense conoscenze. Lo stesso discorso valeva per Tex, e magari questi discorsi tra loro due risultavano molto più comprensibili grazie alle loro menti analitiche, e chissà magari Tex avrebbe trovato divertente l'idea di scoprire da sola le giuste indicazioni. Per Edward era importante sapere che cosa potesse essere vero e cosa falso e la cosa assurda sembrò il consiglio di Wesker che non sembrava poter venire da una mente come la sua. L'idea di credere a ciò che si sente sembrava più un idea in linea col pensiero di Edward perchè era qualcosa di valore così poco scientifico... Dunque Edward si trovò con un pugno d'informazioni in mano delle quali non sapeva che farsene, come se ad un abile meccanico avessero dato le istruzioni per montare un nuovo motore scritte in una lingua incomprensibile . Questo perchè Edward era più tipo d'azione e in un certo senso Wesker ci azzeccò pienamente con la sua ultima affermazione ed ora che si trovava di fronte ad un nemico che al momento era immune alle sue armi non sapeva come muoversi. Certo aveva capito l'importanza di contattare Thresh, ma allo stesso tempo si chiedeva come mai avrebbe dovuto cercare altri alleati quando ne aveva uno potentissimo in casa. Domanda stupida dopo quello che aveva fatto a Tex, ma lui non godeva di amicizie importanti come poteva essere per loro. L'unica cosa che gli rimase di quel discorso fu il fatto di credere in ciò che era tangibile, la sua Tex. Questa volta toccò a lui aspettare qualche secondo che sfruttò per massaggiarsi le meningi.
    Credere in quello che sento... Da quando voi parlate così? Ma immagino che non serva parlare di questo... Seguirò questo tuo consiglio, visto che sono bravo a fidarmi delle mie sensazioni.
    (Certo non sempre queste l'avevano aiutato) Pensò per concludere la sua frase, mettendosi sul fianco destro di Wesker. La città era così grande e illuminata, quante persone ignare di ciò che stava accadendo e quanto spazio dove nascondersi, eppure gli Xenomorfi restavano nel settore 5, al sicuro del loro nido. Ricordò le parole di Zaug quando scese nel settore 5, quando il lanciere gli disse che volevano restare la sotto creando solo della gran confusione.
    E' chiaro, non dovete più preoccuparvi di Thresh, andrò subito a Roma per parlare con lui, mi spiace solo perderlo come alleato... Ci sarebbe stato comodo ma indipendentemente da tutto non penso che sia entusiasta di immischiarsi in un affare di queste proporzioni. Non che ne sia impaurito ma in questo caso non c'è un forte sentimento come quello che aveva intravisto in me quando chiesi aiuto per sconfiggere Allison. Li si che gli si illuminarono gli occhi. Ed è chiaro che tutte le persone che conosco non erano d'accordo sul fatto che avessi seguito Allison quindi non ho tutte queste conoscenze, e al momento non sono nemmeno bravo nell'organizzarmi, come hai potuto notare io sarei già andato ad affrontare Eva. Però c'è un modo per aumentare le possibilità di aiutare Tex...
    A quel punto si girò verso la figura di Wesker reclamando il suo sguardo, l'uomo si sarebbe sentito letteralmente i suoi occhi incollati con fare quasi inquisitorio.
    Non avrei mai pensato di chiederlo di mia spontanea volontà, questa cosa l'aveva voluta Tex e mi è stata di grande aiuto e so che si può ancora migliorare. Wesker io... Ho bisogno di un nuovo potere... Ho visto di cosa è capace Allison e l'ho sconfitta solo grazie alle incertezze che ho mosso nel suo cuore, ma se avesse avuto la mente lucida probabilmente le cose sarebbero andate in un altro verso. Ho bisogno di più potenza, sento d'aver raggiunto quasi il mio limite fisico e il mio potere ha ancora troppe debolezze...Voi avete tutti i mezzi necessari per farmi fare il salto di qualità
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    I due sembravano uomini d'affari dopo l'intrusione di Tex, era riuscita a far ridondare le loro idee allineandole sulla stessa lunghezza d'onda. Probabilmente senza il suo avvento i due avrebbero finito per litigare pesantemente. Certo era che Edward si sarebbe aspettato qualche domanda da parte di Wesker, ma il fatto che gli bastarono le sue informazione significava che era stato abbastanza esauriente. La cosa fece piacere a Edward che ai prima di allora si era trovato nella posizione di dare indicazioni a personale tanto esperto. La delusione venne dalla reazione del professore che non sembrò particolarmente attratto da Thresh, iniziando a pensare che avrebbe dovuto enfatizzare maggiormente la figura che tanto l'aveva aiutato. Era un po come quando un indigeno mostrava la statua del suo dio ad un cristiano e questi non ne era per niente affascinato.
    Vedi, non ho paura ad affrontare Eva in uno scontro fisico, ma la sua forza sembra stare anche nei numeri. Per questo non ha senso affrontarla, senza contare che potrebbe benissimo prepararsi ad uno scontro. C'è un cosa che mi ha reso perplesso nel sentirvi parlare: Come dobbiamo fare per capire cos'è reale? Se Tex ha creduto davvero a certe cose e ne ha dimenticate altre,
    come facciamo a sapere che le informazione che voi avete non siano false? Potrebbe manipolare ogni cosa spingendoci dritti nella sua trappola.

    Iniziò a girare attorno alla scrivania, come incantato e preso dal suo discorso. Quello che voleva dire era che non la temeva dal punto di vista fisico ma organizzativo e soprattutto mentale. Essendo totalmente ignaro di ciò che era Eva iniziò a pensare che il suo fosse un potere legato alle illusioni, iniziando ad esserne attratto per immaginare l'utilità di queste in battaglia. Sovrapponendo quei pensieri alle parole di Wesker e Tex, fermandosi in un punto come colto da un fulmine.
    Soprattutto, cosa intendeva Tex quando disse che probabilmente abbiamo già perso? Ma voi volete combatterla o no?
    Questo fu il più grande quesito di Edward, un ultimo modo per capire come mai avrebbe dovuto temporeggiare e capire almeno come si sarebbero mossi.
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    un bacio dal Bro <3
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    Edward apprezzò particolarmente quel momento d'intimità, specialmente per il fatto che Tex si stava sciogliendo tra le sue braccia proprio come immaginava nelle sue fantasie più ricorrenti. In quell'attimo Edward si sentì pienamente uomo nell'avere la donna più potente del globo accoccolata tra le sue braccia. Il tenue calore che si scambiavano era una sensazione nuova anche per Edward che ora si sentiva veramente amato da Tex. Edward continuava a tornare alla dolce idea di averla tra le sue braccia in quel modo, più lo faceva e più si sentiva forte, pensate ad un subacqueo che accarezza uno squalo, o l'allevatore abbracciato alla tigre, Edward era un Uomo accanto alla SUA Donna. Quello era il momento perfetto, quello era il posto perfetto, fuori da quella stanza ci sarebbe potuta essere l'apocalisse ma Edward in quel momento si sentiva tremendamente invincibile, ed era fiero d'aver l'onore di proteggere la sua amante. Fiero d'esser riuscito a conquistarla e ad aver risvegliato sentimenti che nessuno aveva mai smosso in lei se non suo figlio, ma quella è un altra storia, sangue del suo sangue, non ci si può opporre alla natura, ma un ragazzo cresciuto nel nulla, diventato amante poi nemico, beh... Quanta strada aveva fatto e quanto aveva meritato quel bacio, nulla in confronto della lussuria delle migliaia di baci che si erano scambiati in precedenza, fu quello, il bacio più casto a rappresentare l'importanza di quel rapporto. Un bacio in grado di sottolineare l'affetto che la donna di ghiaccio provava per colui che ne aveva sciolto le mura, il giusto premio per chi con la costanza era riuscito ad insegnare l'amore a chi ne era priva. Edward accompagnò quel bacio con un gesto del viso, accarezzando la morbidezza della sue labbra con le se decisamente più mascoline. Ti amo..., non c'era bisogno di dirlo, passò la mano sulla guancia sinistra accarezzandone il viso, sorreggendolo come se fosse il sacro Graal; che belle parole!
    Andrà tutto bene...
    Avrebbe voluto rispondere con gli stessi suoi toni, dicendogli che anche lui era contento d'averla accanto ma pensò che troppo miele l'avrebbe disturbata, così si mantenne più sobrio ma si dimostrò comunque felice delle sue parole, così come avrebbe atteso il premio con ansia. Scivolò fugace il suo sguardo sulla donna attendendo che uscisse dalla stanza, con la testa già a Roma per dare il congedo a Thresh e poter ricevere il suo meritato premio. Tornato solo si girò verso Wesker con un espressione sorniona stampata in viso, troppa era la felicità di quell'incontro per tenerla celata dietro ad uno sguardo troppo serio. Ci mise un bel po a tornare concentrato aiutato dalle parole di Wesker che già era partito in quarta:
    Anch'io penso che il controllo assoluto non sia fattibile come cosa, io stesso sono riuscito ad andarmene senza che voi siate riusciti a trovarmi. Sono anche d'accordo sul fatto che ci siano modi per aumentare l'area di controllo degli imprevisti.
    Sbuffò sconsolato prima di rispondere alla domanda su Thresh, tutto quell'interesse di Wesker non era una casualità, era il modo stesso per mettere in pratica il suo discorso e avere meno imprevisti riguardo al suo alleato, Edward pensò che lo facesse per una carenza di fiducia in lui.
    Thresh, si chiama Thresh... Probabilmente rimarrai deluso dalle mie informazioni perchè so ben poco. E' un professore della Sapienza ed è un personaggio un po particolare... La sua personalità è difficile da capire, è come un individuo che gira senza un vero e proprio ideale, si muove come spinto dal fato. Non è come voi che cerca di portare la realtà dalla propria parte,
    la parola migliore per descriverlo è "artista del chaos", lui semplicemente segue il flusso degli eventi e ne è fortemente attratto. Probabilmente ha accettato d'aiutarmi per sfida verso i suoi poteri, attratto dalla potenza e dalla maestosità di Tex, eppure... Nel momento culminante ha fermato le mie lame per indirizzarci verso l'apertura dei nostri cuori, come divertito dalla piega che l'amore potesse dare alla nostra relazione. Per questo non penso che lui ci possa intralciare ma comunque ci parlerò di persona.

    Alzò poi lo sguardo pronto a dare a Wesker ciò che probabilmente voleva sapere.
    Troverai più interessante sapere che Thresh è uno Zombie, e che il suo potere consiste in una lanterna che è capace di espandere il concetto di dolore e paura che alimenta con delle macchine infernali. Il suo potere è terribile perchè non solo ferisce il corpo ma una volta entrato nella tua mente diventa un chiodo fisso... Avrai notato quanto Tex sia ancora spaventata da lui... Ora se non hai altre domande ne avrei io qualcuna...
    Detto questo avrebbe chiuso le distanze arrivando di fronte a Wesker
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    Sapeva di non trovare conforto nelle parole di Tex, lei era così diretta ma la cosa non lo disturbò, forse perchè era anche grazie a quei fatti se ora le cose tra loro due avevano preso quella dolce inclinazione. Per questo a Edward non toccava così tanto la questione, almeno per il momento, proprio perchè ancora non sapeva quanto Tex e Wesker e i ricordi che aveva erano così reali e preziosi da non pensare d'esser stato anch'egli manipolato. Certo credeva molto di più alla storia di una Maxine falsa ma Tex e Wesker avrebbero dovuto lavorare di più all'idea di una realtà distorta difficile da immaginare per chi proveniva da un mondo totalmente opposto al loro. Certo divenne molto più chiaro il concetto di "Unica Mente" e quindi capire come mai avrebbero dovuto temporeggiare. Se esser braccato dalla Umbrella dava angoscia per i molteplici agganci che avevano in tutto il globo, essere sotto i riflettori dell'Unica Mente era come trovarsi sulla pupilla di un gigantesco occhio costantemente intento a fissarti. Li avrebbe osservato Tex con fare accigliato, nervoso per quella sensazione ma sicuro che per risolvere questa situazione avrebbe dovuto fare affidamento sulle capacità di Wesker e Tex, che forse erano gli unici in grado di eludere un controllo così asfissiante. Ciò che preoccupava maggiormente il guerriero era nel fatto di riuscire a trovare informazioni veritiere perchè a questo punto tutto poteva essere reale come falso. Eppure vedendolo sembrava fortemente galvanizzato, era come se la sua ignoranza in materia lo rendesse meno spaventato rispetto a questo nemico, diventando così un pilastro sul quale trovare un saldo appiglio. Edward non era stupido e aveva capito lo stato d'animo di Tex dietro quel tono severo, notando un reale cambiamento in lei. Tex a suo modo si mostrava preoccupata, accogliendo quel sentimento e facendolo fluire attraverso le sue azioni. Nel momento in cui toccò il petto di Edward sentì fluire attraverso il suo calore un ondata d'energia che attraversò tutto il corpo, serrando i muscoli istintivamente come fa un lupo capobranco nel momento in cui ci si affidava a lui per proteggere la comunità. Cercare di comunicare con lui in quel modo era certamente il metodo più proficuo, e Edward capì al volo il desiderio di Tex di mantenere la calma. Non poteva prendersela con lei per quella decisione e vederla attraversare di emozioni così "umani" alimentava in lui un senso di forza, si sentiva strettamente collegato a lei, e il desiderio d'aiutarla cresceva in maniera esponenziale, ma anche quello di possederla. Sembra stupido che in un momento come quello un ragazzo come Edward potesse pensare al sesso, ma vedere Tex in quelle condizioni gli faceva venire una voglia matta, perchè si presentava nella sua reale forma ed era proprio quella scintilla ad aver innescato il forte amore che provava per lei. La amava e fremeva mentre fuori si mostrava il più distaccato possibile da quel desiderio. Attese qualche secondo, non per riordinare le idee ma per godersi fino a fondo quel lato umano di Tex, sfiorando la sua anima attraverso a quegli occhi cristallini. Le mani di Edward cinsero i fianchi della sua amante, non in modo delicato ma piuttosto passionale. Lo sguardo al contrario si fece tremendamente sereno, anche il sorriso che solcò le sua labbra sembrava fortemente in contrasto con quelle mani tenute così strette sui suoi fianchi. In quel momento Tex avrebbe avuto l'impressione d'esser completamente avvolta dalla figura di Edward.
    Credo d'aver compreso la situazione, sarebbe una mossa stupida per me affrontarla ora, Eva al momento è troppo potente per noi, senza contare le orde di Xenomorfi sotto la sua influenza. Oddio ora che ci penso, l'Umbrella stessa è sotto il suo controllo e per questo mi rimetto a voi. Non preoccuparti per quanto riguarda Thresh, ci penserò io, non sarà un problema...
    Quello che le avevano fatto aveva toccato veramente nel profondo Tex e lo vide nel momento in cui lei gli parlò dello Zombie, per questo Edward cercò di rassicurarla sul fatto che si sarebbe occupato di Thresh e che non avrebbe attaccato Eva nell'immediato. Pronto a procedere passo dopo passo assieme alla donna che amava.

    Non lo so, non sono tipo da lamentarmi ma c'è qualcosa che non va in questo post... L'ho tenuto li un giorno ma proprio non capisco, ho le idee chiarissime su certe reazioni e pensieri eppure non sono riuscito ad esprimerle nella giusta maniera
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    CITAZIONE (White Raven @ 8/8/2017, 12:55) 
    Mi aspettano giorni dove vengo riempita di carne

    Non so perchè ma ho pensato ad un orgia :gratt:
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    Henry osservava Nimue con un epifania di sorrisi, ognuno spontaneo e diverso. Raffigurandone l'arcobaleno delle molteplici gioie raffigurate al suo interno, incorniciate tra le sue labbra. C'era la felicità dell'amante profondamente in estasi per quell'incontro desiderato così a lungo, un uomo che non riusciva a staccare gli occhi di dosso verso la Ninfa per cui aveva perso la testa, che ne riconosceva i tratti attraverso le vesti, disegnando nella propria mente il corpo nudo ricco anche d'imperfezioni che rendono appunto ciò che più desideriamo unico. La felicità del bambino che ancora non conosce l'amore nel suo significato letterale ma che nella purezza del suo cuore ne è colmo e vuole giocare e stare assieme all'anima che trova a se più affine, trovando una fonte d'acqua sempre piena dalla quale trarre le proprie energie. La felicità del professore che si nutriva degli occhi affascinati di chi ama la propria materia di studio, facendone interessare anche chi ancora questa materia non l'ha accarezzata. Perchè tutto quell'entusiasmo nel parlare di una materia meritava a prescindere delle attenzioni, perchè tanto amore, tanta passione non poteva nascere da qualcosa di insulso. La felicità del ricercatore che non stava nella pelle e voleva dunque sapere ogni cosa di ciò che andava a studiare, quel brivido della scoperta che si prova in questi frangenti, la gioia d'imparare qualcosa di nuovo. E chissà quante altre tipi di felicità più o meno forti celavano quei sorrisi che ora Henry regalava a Nimue, dandogli la reale impressione dell'interesse che nutriva in quel momento. Insomma, gli era bastato davvero poco e soprattutto la propria genuinità per rendere quel momento già indimenticabile. Arrossì vistosamente, come un burbero non abituato a ricevere certi complimenti, a proprio per questa sua incapacità si trovò in difficoltà a gestire tale sentimento. Non nascondeva d'aver un ottima conoscenza in ambito alchemico, ma le lodi di Nimue andavano ben oltre le sue comprensioni. Questo perchè era estremamente ignorante in ambito energetico, l'alchimia era una scienza molto più simile alla matematica, dove gli ingredienti andavano raziocinati con estrema precisione, dove i simboli servivano da equazioni per le trasmutazioni. Legati ad una vecchia tradizione si pensava che l'energia che serviva per questi processi venisse dal calcolo di queste variabili, ignorando, appunto che anche il corpo fosse attraversato da flussi energetici.
    Nimue, adoro la passione che stai mettendo, è mio dovere di dirtelo. Sono rimasto sbalordito dalla tua prefazione a questa materia.
    Abbassò lo sguardo sorridendo e mostrando un lato molto docile.
    Ma credo che tu mi stia sopravvalutando, come diceva Socrate "so di non sapere" quindi ti prego, frena gli elogi fintanto che ti è possibile, per non portarti ad alimentare la mia superbia. Non conosco nulla dei flussi energetici, la mia pozione è stata frutto di calcoli, la mia bravura o fortuna è stata quella di miscelare tali aspetti con quelli più trascendentali della materia. Quindi non capisco cosa sia questa "energia". Parli forse degli aspetti dell'anima? Di ciò che lega il corpo con la mente? Perchè come ti accennai (e al momento non credo sia il caso di approfondire per non eclissare la tua lezione) E' questo l'aspetto trascendentale sul quale andai ad operare per la mia poz...
    Durante il simposio Henry procedette ad allungare le mani verso i due oggetti e venne colto da una strana sensazione verso quello a contatto con la sua mano destra.
    ...Oh...
    Rimase qualche secondo in silenzio, convinto di provare due sensazioni differenti solo perchè condizionato dalle parole di Nimue, poi si accorse di provare veramente qualcosa di strano, difficile, anzi, impossibile da descrivere, eppure percepiva una sensazione che agiva anche sulla sua memoria, quella sensazione, era qualcosa che si provava durante le piccole trasmutazione che aveva provato a fare in precedenza.
    ...Il ciondolo a destra...
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    Circondato da due persone così professionali Edward cercava di trattenere quelli che erano i propri istinti, come quando in un primo momento temette di dover fare i conti con un immagine nuda di Tex e dell'irrefrenabile gelosia che avrebbe provato nel vedere il professore gettare i suoi occhi addosso a quel corpo. Fortunatamente bastava posare quel congegno sul petto per venire ricoperti da quel sottile strato di tessuto. E in quel momento si lasciò scappare un sospiro rasserenato, perchè anche se Wesker aveva gli occhi del ricercatore, Edward pensava che molto difficilmente sarebbe riuscito a mantenere un atteggiamento distaccato verso quelle forme. Così come dovette lottare per restare impassibile quando Tex lo guardò con quel fare sbalordito per la sua domanda, avrebbe tanto voluto ricordargli dov'era stato nell'ultimo periodo e che era stato troppo impegnato per fargli la guerra piuttosto che pensare all'Unica Mente. Considerando che durante i suoi trascorsi alla Umbrella tutto gli era tenuto segreto. Parlandogli di Eva però Edward si sent' profondamente minacciato e con molta voglia d'intervenire, si sentì profondamente disturbato nel sapere tanto potere nelle mani di una... "donna ?"... così pericolosa d'aver messo sotto scacco Tex. Edward rispose agitando lievemente il capo a destra e sinistra, come a voler rispondere ironicamente al gesto di Tex che fece per sottolineare l'ovvio. A quel punto fu l'intervento di Wesker a stupire Edward, sebbene in un primo momento sembrò quasi volerlo sfidare nell'avvicinarsi a Tex, invece nel rammendargli il vestito assunse più dei toni paterni nei suoi confronti. Forse per questo diede l'idea di mostrare una maggior sensibilità rispetto alla sua amante nel percepire la situazione e a venire incontro al demone. Quello che più colpì Edward fu la loro calma (almeno in apparenza) verso la situazione, questa Eva sembrava nettamente in vantaggio su di loro e per quello che aveva visto nel settore 5 aveva anche le forze per presentarsi in superficie. Perciò non riusciva a capire come mai i due non erano ancora corsi ai ripari, o forse qualcosa poteva immaginarlo dato che anche a detta di Tex potevano aver contaminato anche i suoi ricordi, e a proposito di questi ultimi:
    Ok, fatemi capire, Anche i miei ricordi potrebbero essere stati compromessi?! No perchè io ricordo d'esser stato nel settore 5 ed è tutto così reale...
    Gettando lo sguardo su Tex avrebbe percepito tutta la sua angoscia nel caso, più che di una risposta aveva bisogno di conforto, ma l'anima del guerriero prese subito il sopravvento accendendo la curiosità verso una situazione tanto complicata.
    Voglio essere totalmente coinvolto, altrimenti non riuscirò a frenare la voglia di fermarla, voglio già sapere com'è che poteri ha, come si muove. Scusate ma non riesco ad essere paziente come voi, mi sembra di perdere del tempo e dargli la possibilità di diventare sempre più forte. Possibile che con tutta la vostra tecnologia e potenza economica non abbiate buone basi da cui partire? Ho bisogno di sapere. Quello...
    Diresse un braccio verso lo schermo ormai spento dal quale Wesker gli aveva fatto vedere le immagini della prima infezione.
    ...Era il virus progenitor, quello era Eva? Cos'è successo esattamente? Perchè in tutti questi anni ha avuto modo di diventare ciò che è ora?
    Ora Edward non era uno scienziato, non poteva capire come un virus potesse arrivare ad avere una propria forma e coscienza com'era per l'Unica Mente. Sapeva che tramite il virus Tex aveva reperito i suoi poteri ma non che a sua volta fosse usata dal virus, tutto questo creava solo della gran confusione nella testa di Edward che invece voleva rendersi utile.
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    Mio caro penth è a Milano e ho fatto una piadina vegetariana col tuo nome (no scherzo), sono anche felice perché oggi le temperature si sono abbassate
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    Stasera ho aperto una piadineria :omg: ho un debito sulla testa :omg: speriamo XD
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    Le orecchie di Edward si rizzarono sentendo quella voce totalmente inaspettata dietro di se: Non sapeva se essere seccato perchè gli avrebbe impedito di ascoltare le probabili risposte di Wesker, o se gioirne perchè aveva molto tempo da recuperare con lei.
    Allison?!
    Il risultato fu un saluto in qualche modo azzeccato, un perfetto connubio tra chi non si aspettava il suo arrivo ma la felicità nel vederla li diede la giusta decisione per dar vita a quello che sembrò un invito ad entrare in qualche modo formale, risultando (anche se in maniera un po impacciata) la brutta copia di un Wesker impassibile. Certo la cosa sarebbe sembrata un po meno freddina, e la festa nei suoi occhi avrebbe raccontato altro. Quel camice abbottonato all'ombelico sembrava quasi uno di quei vestiti da sera dotati di un ampia scollatura, uno di quegli abiti molto provocanti ed eleganti allo stesso tempo (sicuramente se non ci fosse stato Wesker l'avrebbe violentemente sbattuta su quella scrivania riprendendo il discorso da dove l'avevano interrotto). La cosa che più di tutte ispirò Edward fu quello sguardo ancora assonnato e i capelli scombinati rammendati con una semplice coda, come chi si era svegliato da poco. Quell'immagine di Tex diede una sorta di continuità nei pensieri di Edward, facendosi vedere in abiti così "informali" diede un senso di normalità, una relazione dove non ci si doveva vergognare di mostrarsi per quelli che si è. Certo è che non c'era tutta quella poesia dietro l'abito di Tex, ma solo il bisogno di coprirsi dopo il soggiorno nel lettino dell'ambulatorio. Edward era così sereno che non provò gelosia nei confronti di quell'abbraccio che diede a Wesker, forse perchè lo vide comunque impassibile, o perchè in qualche modo stava osservando un comportamento più "umano" di Tex, difficile capirlo, interrogandosi anche lui avrebbe preferito la seconda opzione. Come se fosse stata sempre presente Tex esaminò la situazione facendo ordine tra i due uomini, col suo carisma era riuscita in pochi secondi a trovare un punto d'accordo tra i due. La cosa che gli sembrò più strana fu Wesker che successivamente si rivolse a lui come se la questione fosse definitivamente chiusa. Mentre Edward rimase un po più in sospeso ma non avrebbe più accennato nulla (almeno in quel momento) riguardo alle domande sulla memoria di Tex. Non perchè in pochi secondi aveva imparato a lasciarsi queste cose alle spalle per concentrarsi sul futuro, ma perchè ora la sua attenzione era catalizzata su Tex e sul modo che ebbe per rivolgersi a lui. Uno sguardo senza muri o resistenze, molto più caldo e atto a condividere piuttosto che separare e se lo sarebbe goduto fino in fondo.
    Non penso sia in combutta con Vladimir o che abbia chissà quale scopo, ti ho già accennato il motivo per cui mi aveva aiutato e non credo che abbia ulteriori interessi ora che ha avuto il suo spettacolino. Tuttavia mi affido alla vostra maggior'esperienza in queste cose, se dovesse contattarmi saprò agire di conseguenza, ma dato che la nostra alleanza ha raggiunto il suo scopo dubito che lo rifarà
    Venne difficile a Edward pensare che Thresh volesse mettergli i bastoni tra le ruote, soprattutto per il modo in cui l'aveva aiutato, sebbene l'avesse fatto in modo perverso sembrava suscitare un interesse genuino nei suoi confronti e lo dimostrò lottando più di lui nel far rinascere quell'amore, la dove Edward cercava vendetta. La cosa che più lo stupì però fu come Tex parlò di Vladimir, come se fosse già un passo avanti a lui, come se Edward fosse arrivato nuovamente un secondo dopo di lui. La sensazione è descrivibile come un uomo che accorre di gran carriera per avvisare di un incendio che nessuno pare aver visto e una volta arrivato a destinazione vi avrebbe già trovato i pompieri. Ma ancora una cosa gli sfuggiva....
    Chi è Eva?
    Almeno a questa domanda avrebbe ricevuto risposta?
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    Gli attimi che precedettero l'invito di Nimue furono molto concitati, Henry era preoccupato e felice allo stesso tempo. Ecco l'ennesima dualità nell'animo umano, ma a differenza di ciò che accadeva col suo lato più esuberante questi due sentimenti erano perfettamente bilanciati e la preoccupazione del non sapere come comportarsi andava a braccetto con la felicità nel vederla. Il tutto creava un senso d'impazienza sempre più crescente che si spezzò sentendo la sua voce, la perfetta armonia di un dolce strumento fatto di carne e ossa. Aprì velocemente la porta andando a cercarla con lo sguardo, colmando la mancanza che l'aveva assalito in quei giorni. Scansò lo sguardo da lei solo quando si tolse il cappello in segno di educazione, afferrò la parte alta coi polpastrelli e lo portò ai fianchi mentre la ventiquattrore venne adagiata sul pavimento.
    Nimue!
    Si riempì le labbra di uno splendido sorriso, era veramente felice e faticava a trattenere l'euforia che lo colse nel vederla anch'essa felice di vederlo. Henry fece un passo avanti entrando nella stanza, era veramente bella anche vestita in quel modo, i suoi occhi scorrevano lungo quel vestito che lo fece imbarazzare per certi pensieri che gli vennero nel momento in cui indugiò sul suo prosperoso seno. Pensieri normali di fronte ad una bellezza del genere e per nulla volgari, perchè quella doveva essere un ode a quel corpo perfetto, una moderna afrodite sempre bella in ogni situazione. Arrivata di fronte a lui avrebbe avvertito un leggero rossore imbarazzato sulle sue guance, avrebbe voluto abbracciarla con tutta la forza che aveva in corpo per serrarla a se e fargli capire che mai avrebbe voluto passare così tanto tempo lontano da lei. Ma non poteva, lei era d'accordo sul fatto di andarci piano, senza rendersi conto che Henry invece viaggiava già a grande velocità ed era costretto a trattenere quella forte emozione che provava stando con lei. Fortuna che Nimue non si faceva problemi a prendere certe iniziative e l'afferrò per la mano facendogli provare un brivido caldo. Sapeva che in quei casi ci si baciava in modo professionale le guance ma il bacio che gli diede Nimue era molto diverso, molto più sentito che fece emozionare Henry, affrancato anche dal contatto delle sue mani sulle sue braccia. Istintivamente gli afferrò i fianchi preoccupandosi però di non essere troppo invadente con la sua presa ben salda, mentre gli occhi si sgranarono in un espressione incredula, non pensando che Nimue potesse essere mossa anch'essa da una simile passione:
    Non, farti tropi crucci, capisco quanto la tua vita lavorativa possa essere stressante e ricca d'imprevisti. Piuttosto, sei bellissima!
    Arrossì vistosamente nel dirlo e questo avrebbe fatto capire, assieme alla tonalità calda della sua voce, che i suoi modi non erano affatto sgarbati e che non vi era alcun secondo fine, solo l'innocenza di un uomo, un amico, felice di rivederla.
    Non preoccuparti, appoggio io il cappotto, rimani comoda
    Non avrebbe mai permesso a Nimue di disturbarsi con un gesto del genere, lui era l'ospite e doveva arrecargli meno grane possibili. Dicendo questo diede finalmente un occhiata all'ufficio di Nimue che trovo particolarmente interessante e in linea coi suoi gusti, Henry adorava la scelta del legno e quell'arredamento molto simile a casa sua. Avrebbe voluto osservare bene tutti quei tomi e leggerli uno a uno, magari in compagnia di Nimue.
    E' li che dobbiamo studiare?
    Disse osservando la scrivania con le due sedie, in caso di risposta positiva si sarebbe messo dietro la sedia in cui sarebbe andata Nimue per sistemargliela e fargli posto.
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    occhei =(
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    Edward non capì il risultato delle parole di Wesker fino a che non fece partire quel video. Il ragazzo non riuscì a datare il momento in cui avvenne quella registrazione, almeno non subito, certo all'inizio sembrò uno di quei film splatter ma più avanzavano le immagini più la cosa si faceva disturbante. Le immagini erano davvero forti e rappresentavano l'incarnazione della disperazione e del dolore. Flotte di persone venivano sventrate o meglio, liquefatte, trasformate, Edward faticava a trovare la giusta spiegazione per ciò che accadeva. Quello che sembrava chiaro era che quella materia si nutriva e rafforzava sfruttando il materiale organico delle persone che a loro volta si trasformavano in omuncoli, un po che fece il maschio Alpha nel settore 5. La quantità di sangue era a livelli esagerati anche per chi come Edward ne aveva visto parecchio in vita sua. Tuttavia il suo volto non sembrava impressionato perchè aveva provato qualcosa di simile quando venne torturato da Thresh, sapeva cosa fosse il vero dolore e anche se provato in modo differente quello che stava vedendo era solo una sfumatura diversa da ciò che si provava all'interno del Box di Thresh. Dunque non stava sfidando Wesker rimanendo impassibile di fronte a quell'ologramma, provava più che altro pena verso quelle persone, e sarebbe stato pronto a dirlo a Wesker se solo non gli avesse detto di aspettare ancora un momento.
    Quella ragazza... Allison...
    Edward si sentì gelare il sangue, il suo sguardo si deformò aprendo al terrore, riconobbe subito una giovane Allison, prima ancora che diventasse Tex. Gli venne subito alla mente quando Vladimir si trasformò in lei, facendogli vedere quello che un tempo era il suo aspetto originale, quello di una ragazzina dai capelli rossi, fu impossibile sbagliare per Edward anche se l'aveva vista una sola volta. Mentre Wesker non era cambiato molto a parte il colore degli occhi, questo portò Edward a fissare quelle iridi ora così sanguinarie. Col procedere della registrazione aumentava l'agitazione di Edward e i livelli di empatia del guerriero lo proiettarono verso qui corridoi. iniziò a mordersi l'interno del labbro nervosamente, come uno spettatore di un film che conosce già il tragico destino dei suoi protagonisti sperava in un colpo di scena che mai sarebbe arrivato perchè si trattava di un copione già scritto. Quella "cosa" era tropo veloce, troppo grande per loro, uno a uno i loro compagni caddero e proprio quando furono più vicini alla salvezza anche loro vennero contaminati.
    Noooo!
    Edward aveva sempre voluto saper qualcosa del passato di Tex, ed ora che Wesker glie lo stava mostrando lui voleva tenere gli occhi chiusi. Fu davvero dura per Edward assistere nuovamente alla morte di Tex, chissà quanto aveva sofferto, chissà cosa poteva pensare una ragazzina in una situazione simile, quel senso d'impotenza che immaginava su di loro lo sperimentava anche sulla sua pelle. Proiettato in quella realtà s'immaginava di provare a tagliare quella massa, ma la verità è che il fumo non si può affettare, così la sua forza sarebbe stata totalmente inutile. Edward ora guardava Wesker totalmente sconvolto in cerca di una risposta da lui. Continuando a parlare sembrò leggerlo come il più semplice dei libri, quando gli aveva dato la sensazione di essere così in alto mare? Quelle parole furono un colpo in pieno petto perchè totalmente veritiere, ferendo l'orgoglio e strappandone fuori i propri limiti nella maniera più tragica possibile.
    Perchè vuoi che ti dica quello che già sai? Hai perfettamente ragione... Non ho idea di come proseguire, qualcuno ha fatto qualcosa a Tex e io non ho le capacità per muovermi in un mondo così articolato fatto d'inganni e alleanze di comodo. Non so a chi credere, pensavo che L'unica Mente mentisse e invece aveva ragione...
    Respirò anch'esso nello stesso modo in cui Wesker prese fiato, come Wesker faticò a reggere certi ricordi, Edward si era appena visto disfare la possibilità di usare la sua forza come unica arma, a dire il vero in quel momento era come un proiettile senza la pistola, che, nonostante la sua forza distruttiva non era niente senza nessuno che lo potesse guidare.
    Guardando quel video mi sono sentito impotente, senza le vostre conoscenze io non sono in grado di completare il puzzle... Anche adesso non mi capacito di come tu non ti sia stupito verso i ricordi rubati di Tex... Sto iniziando a credere che sia tutta una cosa voluta e che quindi non devo temere nulla, però questo non mi va giù. E a questo punto non ho idea di come convincerti a fidarti di me, è vero ho pensato di ucciderti ma questo è ciò che mi è stato insegnato e avrei fatto un grosso errore.
    Wesker era il primo ad avergli accennato del passato di Tex e forse questo gesto fu molto più utile di ciò che potesse pensare, questo era l'errore al quale alludeva Edward, a giudicare anche dal video Wesker era l'unica persona assieme a lui legato a Tex non dal filo del terrore.
7425 replies since 26/3/2011
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