Posts written by Yhei

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    Finalmente si decise ad attaccare in modo serio, forse la ferita aveva risvegliato qualcosa in lui. Senza troppe difficoltà riuscì a lanciare la spada verso quello che sembrava aver l'aria d'essere il loro capo. Il colpo andò dritto verso il suo braccio sinistro e siccome era intento a caricare l'arma sembrò quasi non notare il colpo visto che non fece nulla per opporsi. Vista la pesantezza dell'arma e la forza di lancio di Faust non solo riuscì a disarmarlo, ma gli staccò il braccio di netto facendolo urlare di dolore.
    Il mio braccio! Il mio braccio!!!!!
    Il panzone urlò talmente forte da sovrastare gli incoraggiamenti del misterioso uomo che stava salvando, poi, alla fine stremato dal dolore e dalle lacrime, cadde a terra privo di sensi.
    La mossa di colpire prima il loro capo fu molto astuta visto che i due gemelli erano più distanti e meno preparati alla battaglia.
    Oddio no capo!
    Con gli occhi gonfi di lacrime il gemello che aveva lanciato la spada iniziò una folle corsa verso la scimmia. Aveva gli occhi iniettati di sangue e agitava il pugno sinistro sopra la sua testa, a quanto pare non temeva il fatto di esser disarmato.Contemporaneamente l'altro gemello seguì il fratello scattando in modo da porsi in una posizione più avanzata e alla destra del compagno. Quando si trovò a circa 10 metri da Faust avrebbe sbattuto violentemente i pugni facendo schioccare i tirapugni e da essi partirono un getto di scintille del raggio di 30 centimetri all'altezza del viso della scimmia.
    Ti vendicheremo!!!!!
    Entrambi ora correvano alla stessa velocità e senza dar l'impressione di avere una strategia in mente. Se non quella di accecarlo con quelle poche scintille, che tuttavia non sembravano in grado di accendere nemmeno della paglia.
    Molto meglio, finalmente hai attaccato e fatto la scelta giusta, ma ricorda di descrivere i particolari perchè nelle missioni con un coefficiente più alto quelli diventano vitali. In che modo ha lanciato la spada?
    l'ha fatta roteare? l'ha lanciata in modo che partisse via dritta in modo da conficcarsi? hai usato una mano? Due? Hai mirato? queste cose in combattimento e in missione possono cambiare le sorti di ciò che fai. Anche adesso ho scritto un aiuto fanne buon uso
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    Ma cosa stava facendo Faust? certo la situazione era grottesca e a giudicare da tutti gli individui presenti in campo (compreso il pelato) sembravano combattenti improvvisati. Eppure visto il comportamento Faust sembrò quello con minore esperienza. Doveva fare solo una cosa, attaccare quei due scemi e mettere fine a quell'assurdità. Invece si dimostrò ancora una volta riluttante al combattimento come fece col panzone pochi secondi prima. A quanto pare non gli servì da lezione il brutto spavento che si prese quando gli spararono. Probabilmente perchè non si rese conto d'esser stato baciato dalla fortuna. Dove voleva arrivare Fred? Voleva sfidare la buona sorte o era uno spavaldo? No sembrava più un ingenuo travolto dalla situazione.
    Cazzo fate? Non perdete tempo! Uccidetelo!
    Urlò il panzone che nel frattempo si era ripreso da un colpo che era soltanto indirizzato a stenderlo per poco.
    Va... Va bene capo!
    Il fratello col perizoma giallo come colpito da una scarica elettrica si girò su se stesso come una trottola, afferrando subito la spada e lanciandola dopo un mezzo giro verso Faust. Che questa volta fu meno fortunato, perchè la lama questa volta centrò il suo obiettivo. O meglio, centrando quasi, l'obiettivo (a proposito di fortuna ne?). Lo spadone si conficcò a terra a lato della gamba sinistra di Faust, ferendolo in modo non grave. Provocandogli un taglio poco profondo sulla tibia ma particolarmente doloroso. Ora faust si trovava in una posizione ben più scomoda per aver rpeso la situazione con troppa calma e aveva di fronte a se i due fratelli (ancora a 15 metri di distanza) uno ormai disarmato mentre l'altro si era appena sollevato pronto a correre verso di lui. Mentre alla sua sinistra, a circa tre metri c'era il panzone che stava ricaricando la pistola. Come avrebbe agito il nostro eroe?

    Dunque cosa sta succedendo? Intanto tranquillo, non devi avere tutta questa paura in una missione T., devi attaccare e sfruttare soprattutto le grandi occasioni che ti capitano.
    Avevi di fronte a te due persone che volevano attaccarti, che si sono sparati una posa abbandonando le armi, quale momento migliore per attaccare se non quello? Ho anche scritto che non accennavano a nessun movimento!!! Una spada conficcata a terra, soprattutto a questi livelli è anche difficile da estrarre, dovevi attaccarli. Non facendolo ti sei trovato una ferita ed una situazione più complessa. leggi bene le loro posizioni e guarda ciò che fanno. Cerca di colpire la dove vedi un pericolo maggiore o un attacco più semplice. Su forza!
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    lo bevo anch'io!
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    Bro, devo bere, ma una bevanda da bere in compagnia di amici sinceri...
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    Mentre il pelato ormai in balia dei suoi ormoni aveva iniziato ad intonare sonetti per il suo eroe, i due mascalzoni si avvicinarono ancora di qualche metro correndo esattamente alla pari. Come se oltre ad essere legati dallo strano abbigliamento avessero un qualche tipo di legame pure nel combattimento. Le domande del nostro "eroe" non si rivelarono nemmeno molto sensate, dato che stavano correndo verso di lui, che aveva appena steso un tizio che stava attaccando colui che aveva appena salvato, che parlava di doversi guardare le spalle da chi lo inseguiva che al mercato mio padre comprò. Vabbè ho reso l'idea giusto? Era ovvio che volevano picchiarlo!!!! Tuttavia l'ultima domanda in qualche modo suscitò una reazione nei due gemelli: entrambi si fermarono e mentre il primo si mise in posa infilando la spada pesantemente a terra facendo penetrare la punta per una trentina di centimetri. Si girò dando le spalle a Faust, girando solo la testa per guardarlo e alzando entrambe la mani al celo puntando gli indici verso gli astri. Il secondo si mise davanti al fratello portando indietro al schiena nella posizione Yoga del ponta mettendo il pacco in bella vista ed entrambi esclamarono:
    Perchè siamo i fratelli zucchina! Che penetrano dalla notte alla mattina!
    Perchè siamo i fratelli zucchina! Che penetrano dalla notte alla mattina!
    Nel farlo iniziarono a muovere i loro bacini simulando un atto di penetrazione, vedendo chiaramente il pene del gemello messo a ponte raggiungere l'erezione.
    Levati di mezzo o prenderemo anche il tuo ano! puoi mettere sul fuoco la tua mano
    La situazione diventava sempre più grottesca ma a giudicare dal grido poco mascolino del pelato, quei due non scherzavano! Ora si trovavano fermi in quella posizione ed erano a circa 15 metri da Faust, e ancora non davano cenno di muoversi, sembravano persi nella loro assurda posa.
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    Tex era diventata di una dolcezza disarmante, il suo corpo sembrava completamente offerto a Edward. Perfino l'orgasmo che stava provando sembrava più intenso di tutti quelli passati. Si stava concedendo senza remore, totalmente abbandonata a Edward che la stringeva rassicurante. Mentre gli ultimi succhi della sua passione schizzavano dentro di lei. Non sarebbe rimasta una sola goccia nel suo corpo, strizzata dalle sua carni che stringevano la sua mazza come se fosse una spugna. Sembrava quasi che quel liquido biancastro fosse la rappresentazione materiale del loro amore e che il corpo di Tex lo reclamasse come suo unico nutrimento. Edward aveva tatuato un sorriso radiante e pienamente soddisfatto, finalmente la sentiva sua. Per una volta entrambi si trovavano sullo stesso livello, al punto d'avere il battito dei loro cuori perfettamente in sintonia. Sentirla nuovamente dichiarare il suo amore fu pura apoteosi, perchè finalmente Tex sembrava aver capito l'importanza di un tale sentimento. Finalmente era riuscito a farla sciogliere ed ora poteva godere a pieno di questo. Il corpo reagì contraendosi e riempiendola arrogante con la sua presenza come se tutto questo non fosse solo che l'inizio.
    Non riesco a resistere! Non sono mai riuscito a dimenticarti, lo senti? Senti quanto è bello?
    Non era più il momento di tenersi le cose dentro per orgoglio e lui stesso doveva darne il buon esempio, finì le parole avventandosi sulla sua bocca. Non importava quanto fosse provato e quanto avesse bisogno di respirare a pieni polmoni in quel momento. La sua lingua si avventò alla folle ricerca di quella di Tex, la passione sembrò non finire con l'orgasmo e mentre la lingua vorticava nella sua bocca le mani si muovevano come serpi lungo il suo corpo. Scivolando sulle cosce perfettamente allenate, accarezzando con tocco deciso quella pelle di seta. Godendo dei fianchi e della sottile vita da atleta. Affondando la mano nei suoi generosi seni e palpandoli con estrema maestria. Finalmente poteva godersela senza nascondersi dagli altri, questa volta era ben sicuro d'esser riuscita a conquistarla. Lo sentiva nelle viscere, lo sentiva da quel calore che ancora percepiva, quel calore che ancora lo teneva in vita. Finalmente entrambi avevano preso la consapevolezza di ciò che provavano. Improvvisamente qualcosa turbò Edward che lentamente allontanò la sua bocca da quella di Tex rimanendo fisso sui suoi occhi. Questa volta la sua espressione si era fatta nettamente più seria e preoccupata. Edward oltre a percepire una passione sempre più crescente aveva sentito anche dei grossi dubbi in lei. Dubbi che l'amore aveva spazzato via ma che facevano denotare un sabotaggio dei suoi ricordi.
    Allison, ti ricordi che alla fine della nostra prima volta avevi detto di non esser stata soddisfatta? Hai capito com'era difficile per me che non potevo muovermi avendolo provato anche tu ora?
    Disse lasciandosi sfuggire un sorriso disteso, diventando poi pensieroso.
    Solo che non ricordo corde ai miei polsi... Cos'è che mi tratteneva?
    In realtà quello era un piccolo test, un modo di testare i ricordi di Tex. In effetti a lei sarebbe sembrata una domanda innocua perchè sapeva che non poteva aver ricordi di Kassidy che lo teneva per i polsi, ma l'avrebbe spinta nuovamente a rivangare il passato.
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    Non so se è più la rabbia o la delusione! So solo che sto ribollendo!
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    Ancora...
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    Suono AERIALSSSSSSSS!!!!!!!!!!!!!! :riot: :gokumg: :tunz: :pon: la sensazione di suonare una canzone che si conosce è l'esplosione dell'anima.
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    Grande! :rock:
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    Le parole di Thresh fecero eco a quelle di Edward, entrambi reclamarono ciò che era più giusto per poter compensare i loro sforzi. Ma più di questo Edward pretendeva una fetta del cuore di Tex. reclamava a gran voce una prova di quell'amore che mai gli aveva dato se non a piccole dosi ben occultate e mai alla presenza di altre persone. Quell'avvenimento sarebbe stato il matrimonio delle loro anime, con Thresh eletto a gran sacerdote. Il testimone del lato umano di Tex, colui che col suo aiuto riuscì a mettere ordine nella mente di Edward e nel cuore di Tex. Edward non aveva mai dimenticato di amarla e se quelli sarebbero stati i suoi ultimi istanti di vita si sarebbe finalmente sentito realizzato. Sentì nel calore di Tex il suo amore, lo vide trasparire nel suo sguardo ancora prima delle sue parole. Il corpo di Edward rispose tenendo ogni fibra muscolare del suo corpo, rendendo ciò che stava facendo ancora più violento, ma di una violenza estremamente piacevole e misericordiosa. Spinte e contrazioni date dall'estremo piacere e non più comandate dalla testa ma dall'istinto più profondo, ancora più veritiere e perverse di ciò che la Zoimina avrebbe potuto fare. Edward spingeva coi piedi sull'altare nel vano tentativo di cercare un appoggio comodo per le sue spinte, ma la pelle bagnata scivolava e allora teneramente metteva tutto il suo impegno nel donargli piacere sempre più crescente. Finalmente le loro anime si erano intrecciate rincontrandosi dopo molto tempo e Thresh fu abile nel cogliere il preciso istante in cui ciò accadde liberando Tex. Mai pensò che avrebbe potuto ucciderlo, così legato e vicino a lei in modo spirituale sapeva già cosa sarebbe successo. Socchiuse gli occhi assaporando il calore di quelle mani sul suo viso e gli si aprì un mondo infinito dinnanzi a se, che non potè gustarsi perchè in apnea di quello sguardo. Aprì subito gli occhi richiamato da quella carezza allo specchio della sua anima. Per quanto tempo aveva atteso quel momento, il momento in cui la freddezza avrebbe abbandonato lo sguardo di Tex. Quando il calore dei loro sentimenti avrebbe rotto quel muro invalicabile per dar libero spazio allo spettacolo più bello del mondo, poi, finalmente lo disse... Ti Amo...
    In quel momento Edward provò una felicità immensa, insperata se volessimo pensare a come iniziarono le cose. Un brivido attraversò tutto il suo corpo e i peli sulla sua pelle si rizzarono come le spine di un cactus. Non c'è modo di descrivere l'euforia che provò Edward in quel momento, nel sentire Tex avvinghiarsi a lui lungo i suoi fianchi con le gambe. Nello stringerlo in quel perverso e lascivo abbraccio. Sembrava volesse tenerlo a se per sempre e Edward ripose alla stessa maniera avvinghiandosi a lei, chiudendola in un bozzolo fatto interamente dal suo corpo completamente nudo, come le loro anime. Il baciò che seguì fu un inno al piacere, era lussurioso, lascivo, sensuale. Le lingue roteavano accarezzandosi in una danza perversa, mentre le labbra si mordevano a vicenda morbide e carnose scambiandosi i propri fluidi. Il cuore di Edward cominciò a battere estremamente più veloce, aumentandone il calore corporeo e trasmettendolo interamente a Tex. Si sentiva risucchiare in quell'intimità, lo voleva e lo bramava anche lei chissà da quanto. Stringendola con estrema forza, dandogli un senso d'impotenza. Serrava l'addome chiudendo il bacino a riccio tra le sue gambe, spingendo con prepotenza, lottando per donargli l'orgasmo più intenso della sua vita. Mancava ormai poco all'apice del piacere e il respiro di Edward si faceva sempre più affannoso nella bocca di Tex. Ad occhi chiusi si concentrò su ogni sensazione corporale, i seni morbidi sul suo petto, i capezzoli turgidi che sfregavano sulla pelle, il calore delle gambe e braccia che muovendosi dettavano i tempi e il viscido delle loro intimità ormai colme. Andò avanti a spingere virile fino a che il calore intenso delle carni di Tex avvinghiate alla sua mazza non lo fecero esplodere in un potentissimo orgasmo. La sensazione sarebbe stata nuova anche per Tex perchè quei fiotti densissimi di sperma schizzavano laddove non vi era più spazio per via delle dimensioni eccezionali di quella mostruosità. Sbattendo così contro il suo utero e riempiendola di travolgente passione che si faceva strada a ritroso, infiltrandosi tra le venature di quell'asta e i bordi umidi delle sue mucose. Colando tra le sue gambe e insinuandosi tra i glutei, producendo un rumore filante quando i testicoli andavano a sbattere contro di lei.
    Ti amo!
    Urlò in preda ad un orgasmo senza eguali, schizzando più e più volte, riempiendola, marchiandola e senza smettere mai di spingere. Martellando come a voler incidere nel suo corpo il fatto che era lui il suo uomo, ciò di cui aveva bisogno, che era maturato, che era diventato forte ed era stato in grado di usare la tattica per riuscire a portarla a se, superando anche le più rosee previsioni risvegliando qualcosa intrappolato da un potere fin troppo forte.
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    Yhei




    Nick Giocatore: Yhei

    Cosa mi piace: Principalmente mi piace tutto ciò che sfocia nello psicologico, adoro le sfumature delle personalità dei PG. Scavare nelle loro storie, la favola dove va tutto bene può starci ma solo se è un preludio ad un disfacimento. Insomma un mondo rosa e fiori ad un certo punto rompe anche le palle. Mi piace spingermi sempre in idee nuove soprattutto se provengono da altri giocatori, perchè questo mette alla prova la mia abilità nel saper gestire i miei PG in determinate e nuove situazioni. Non disdegno nulla, si tratta di scrivere storie e non ci vedo niente di male quindi mi tuffo in qualsiasi cosa, non esiste role abbastanza spinta ed è proprio questo ciò che mi piace, la sperimentazione. Ma se dall'altra parte vedo una mancanza di descrizione soprattutto dell'aspetto psicologico e tutto diventa una sorta di “lista della spesa” mi annoio. Come ho detto provo tutto, ho creato un PG bisessuale, un altro è stato trasformato in donna e stuprato con macchinari orribili; quando mi era stato detto se si poteva fare la mia risposta è stata: “Certo! Se questo è quello che fa il tuo PG e io ho perso si fa” Ed è stato bellissimo! Perchè mi ha messo alla prova, mi ha spinto ad immedesimarmi in un guerriero ferito nell'orgoglio, colpito nel corpo e nell'onore subendo uno stupro da un altro uomo. Ho adorato l'idea d'immedesimarmi e cercare di capire come potesse sentirsi e descrivere tutto questo. Non per questo disdegno le cose apparentemente scontate, alla condizione che anche dall'altra parte scrivendo vengano coinvolte tutte le sfaccettature di un PG. Dimenticavo, la cosa che più di tutte mi fa infiammare è quella di dare una scossa a livello di Storyline, se vi serve qualcuno per interagire e fare parecchio rumore accetterò volentieri di unirmi a voi!

    Cosa non mi piace: La cosa che più di tutte odio sono le role fine a se stesse. E' più forte di me, se quella role non è il punto di lancio di qualcosa, se so già che tutto nascerà e finirà con quell'incontro mi sento fortemente demotivato. Non dico che debba nascere la più grande amicizia del mondo o un grande amore, ma spero almeno nell'inizio di una semplice relazione tra il mio e un altro PG anche se poco impegnativa, ma che sia rilevante nell'esperienza dei miei personaggi. Un altra cosa che non mi va tanto giù sono le role già calcolate nei minimi dettagli, in quel caso perdo interesse perchè so già come va a finire, certo una linea guida ci può stare ma non bisogna forzare troppo i fatti, se succede bene, se non succede amen, il fato deciderà per qualcos'altro. Ci sono state role che dovevano portare ad un punto della storyline dei miei PG e per farlo ho dovuto prenderle per i capelli più volte e altre che addirittura non sono riuscito a correggere e sono finite in tutt'altro modo.

    Personaggi :



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    Nome PG: Edward Yuko
    Nazione: Kurayami
    Dettagli potere: Umano/Demone, a breve il suo potere cambierà, ad oggi possiede un demone all'interno della colonna vertebrale. IL potere di Edward consiste nel dare forma all'oscurità tramite le catene che gli avvolgono il braccio, creando una combo devastante in grado di tagliare e lacerare ogni cosa.
    Progetti: Umpf... Nato come caotico buono, è stato trasformato e plasmato dalla donna che ama Tex Shambles che è caratterialmente all'opposto di lui. Non ha paura a mostrare i propri sentimenti e a farsi trascinare da essi, mentre Tex ha sempre cercato di spingerlo a dominare le proprie sensazioni con la convinzione di renderlo più forte. In questo momento è ad una svolta molto importante della relazione con Tex e da li dipenderà il suo futuro. Futuro dove cercherà di prendere il controllo della Umbrella e combattere il male presente nel mondo, cercando di scavare a fondo nei segreti di quell'associazione e magari chissà, arrivare ad affrontare Cypher


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    Nome PG: Henry Jekyll e Mr. Hyde
    Nazione: Londra
    Dettagli potere: Lo sto progettando
    Progetti: Grande uomo di scienza, e molto malinconico a causa della perdita dei suoi figli e della moglie, ha trovato in Nimue una dolce motivazione per distrarsi dai suoi studi. Al momento oltre ad essere impegnato con Nimue non ha altri progetti, se le cose con lei dovessero andar male e sfociare in una depressione mi paicerebbe intavolare una storia dove cercherà di trasmutare la moglie e i figli fallendo ed entrando in una sorta di maledizione. Ma con Nimue ancora non so come andrà visto che è indecisa con lui e Gil. Detto questo c'è anche il lato masochista di Hyde pienamente libero ad ogni perversione, Quindi sono aperto a storie.

    PG Futuri:




    Uytvm03
    Nome PG: Constantine Aghita
    Nazione: Londra
    Dettagli potere: Sto costruendo
    Progetti: Fratello di Saypha, è un tipo molto scontroso a causa di un passato difficile e sessualmente deviato da un amore malato con la sorella/futunari. Sia chiaro, si lascia sfondare solo dalla sorella anche se gli piace è troppo orgoglioso per concedersi ad altri uomini XD AL momento non ci sono progetti su di lui ben chiari.

    Nome PG: /
    Nazione: /
    Dettagli potere: /
    Progetti: L



    Edited by BOLSHAK VS DOOM - 15/7/2017, 15:43
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    Entrambi provavano un intenso piacere. Inutile negare che le cose non andarono proprio come nei piani di Edward, che, grazie all'esperienza del professore aveva scoperto la potenza di quel suo amore sotterrato dalle grida di rabbia. Alla fine è sempre la forte passione che alimenta Edward a sfociare in reazioni violente e anarchiche. Ed ora la rabbia si era trasformata in trampolino di lancio per quell'emozione di cui era figlia. Edward spingeva con ritmo sempre più violento, incalzato dai gemiti di Tex. Per lui era qualcosa di unico sentirla godere in quel modo, si sentiva importante e speciale nel riuscire a donargli tutto quel piacere. Quello era l'unico momento in cui riusciva a sentirla realmente vicina a se e poco importavano i tradimenti subiti da lei in quel momento. Ma davvero Edward provava una fortissima intesa con lei, così forte da cancellare tutto ciò che era il resto del mondo. E tutto questo, tutta questa passione, quel sentimento lo trasmetteva ad ogni morso, ogni tocco, pizzico e affondo su quel corpo di seta. Quando si mise in quell'ultima posizione non scrollò gli occhi dai suoi, la vedeva, si vedeva sprofondare in quegli occhi. Quant'era bella! quant'era forte! quant'era orgogliosa! Quant'era donna! l'immensità dei suoi occhi risplendeva nella sua pelle d'ebano resa ancora più stupefacente dalle perle di sudore che la rendevano ancora più lucida. Quant'era meraviglioso il suo respiro affannoso e quant'era bello amarla.
    Dio! Sei fantastica!
    Quella carne bramosa avvinghiata al suo membro, scivolava dolce nell'accoglierlo dentro di se. Le loro intimità viscide producevano suoni oscenamente perversi ed ogni volta che il bacino di Edward arrivava a fondo sentiva bagnarsi degli schizzi della sua intimità. I due erano così vicini in modo empatico che Edward sentiva il piacere di Tex crescere smisuratamente, la sentiva prossima all'orgasmo. Per questo non staccò mai gli occhi dai suoi, la guardava in modo talmente concentrato da far capire tutto l'impegno che ci stava mettendo. I suoi lineamenti si fecero duri nello sforzo di compiacere quelle carni. La Guardava ancora e ancora penetrando l'anima tanto quanto il suo corpo, capendo che qualcosa in lei stava tornando alla luce e non voleva perderselo. Decise allora di dare la spinta che forse serviva, finalmente appoggiando una mano sull'altare per sostenersi e gravare meno su Tex lasciandola finalmente più comoda. Portando la sinistra sul suo gluteo, allargandola al massimo della sua possibilità in modo da afferrare più carne possibile. Appoggiando il polpastrello del dito medio sul suo secondo buchino, provando un immenso calore. Stringendo così la mano avrebbe affondato la punta del dito facendo allargare quel piccolo muscoletto, stuzzicandolo assieme alle spinte. Avrebbe sfruttato tutte quelle terminazioni nervose per ampliare l'attività sensoriale di Tex. Mentre il pensiero d'averla violata anche dietro agì come impulso per Edward e Tex avrebbe letteralmente sentito la sua asta esplodere tra le sue carni, pulsando e scaldandosi a ritmi irrefrenabili. Quello era il momento giusto, tutto era come quella prima volta: Tex l'aveva capito, Edward l'aveva capito, perfino Thresh ci arrivò e apparecchiò la tavola per quello che Edward stava aspettando e che aveva preparato. Edward non poteva ricordarsi di Kassidy ma Tex si e proprio Thresh come la sua affidabile compagna la incalzò come fece lo Xenomorfo ai tempi invitandola a "pronunciare quelle parole". Appena Tex lo guardò con fare supplichevole quello che restava del muro di rabbia di Edward si sciolse come neve al sole ed ora non poteva più aspettare.
    Avanti! Dillo! Dillo Allison!!!!
    Entrambi sapevano a cosa si riferiva Edward. Lo urlò con tutto il fiato che aveva in gola! Era un imperativo e mai era stato così categorico con lei. Doveva dirlo! Se era vero amore quello che aveva provato quella volta doveva farlo! Erano fatti l'uno per l'altra, si completavano, si volevano Tex doveva ammetterlo!
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    Ma che cazzo fa?!
    Urlò spaventato e incredulo il panzone nel vedere il panda trasformarsi, quest'azione lo portò su quella che sembrò una prevedibile crisi di nervi. In effetti l'uomo era già stato attaccato dal panda e una volta atterrato rispose in modo piuttosto aggressivo estraendo la pistola. Nel momento in cui allungò la mano per attivare la spada, gli occhi dell'avversario si sgranarono, impauriti di fronte ad un avversario che non lo ascoltava nonostante fosse all'apparenza disarmato.
    Aiutoooo!!!!!!!
    Bang! Bang! Bang! Bang! Bang! Bang! Bang! Bang! Click! Click!
    IL panzone esplose ben otto colpi in direzione della scimmia, questo perchè non ne possedeva altri. Difatto la paura era tale da far si che continuasse a premere il grilletto anche una volta terminati i pochi proiettili che gli rimanevano. A quel punto Faust doveva ringraziare le sue abilità fisiche e la posizione con la quale evocò la spada. Perchè tre colpi finirono sull'arma, rispettivamente all'altezza del petto e della vita, mentre gli altri fischiarono attorno a lui, sfiorandolo di pochi centimetri. A quel punto se nel loro mondo avevano degli dei avrebbero dovuto ringraziarli. Se solo si fosse trovato di fronte una persona ben più fredda non sarebbe stato altrettanto fortunato. In compenso riuscì a chiudere le distanze e a colpire l'uomo con una spallata che si sdraiò come una pera cotta e perse anche la pistola, emettendo un verso simile ad un sibilo chiuse gli occhi privo di sensi. tuttavia colpendo allo sterno con una spallata un uomo praticamente accasciato a terra e alla velocità del suo scatto perse per un momento equilibrio trovandosi anch'esso a terra. Di nuovo per fortuna Faust non cadde sulla sua spada ed evitò così di ferirsi.
    Attento mio eroe!
    Alzando lo sguardo, la scimmia avrebbe visto ben 2 uomini, sembravano due gemelli dal fisico ipertrofico, vestiti solo con un perizoma. Uno l'aveva giallo e imbracciava uno spadone molto simile a quello di Fred, mentre l'altro, quello col perizoma blu aveva dei tirapugni con borchie alle mani. Entrambi correvano a gran velocità verso la scimmia e si trovavano ad una trentina di metri di distanza.

    Ecco l'esempio che ti dicevo, non hai scritto dove volevi tirare la spallata e l'ho deciso io causandoti un danno, cioè la caduta. Ricorda che è molto importante descrivere queste cose.
    spallata al torace, sul viso, sulla mano che impugna l'arma.
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    Il gesto di Edward di prendere solo metà pillola si rivelò particolarmente fortunato. Così quello che era nato come gesto autopunitivo, ora si stava trasformando in un suo punto di forza. Perchè in quel momento la sua carne era completamente disinibita, mentre il suo cuore riusciva a seguire il vento delle parole di Thresh. Donando così molto più di quello che un gruppo di Xenomorfi allupati potessero dargli: Quella passione così forte e carnale che rendeva tutto ancora più sentito. Un amore viscerale fatto d'istinto e stupore, quello che nasce da due persone intente ad annusarsi nell'attesa d'incontrarsi definitivamente. Proprio quell'attesa che gli aveva visti troppo soli, due anime che tutto sommato nel mondo non sapevano stare, spinti dai loro ideali agli antipodi. Tex non era solo corpo, ma tatto, sapore, il suono di tutte le certezze di Edward che si perdevano nei gesti e negli affanni di quella Dea. I loro corpi si scambiavano effusioni, avvinghiati come in un unico ammasso, le loro pelli erano lucide e bagnate di umori schizzati e sudore perlato sulle schiene, sulle fronti e sui corpi tutti. Ora Edward aveva ricondotto tutto nell'odore della pelle di Tex, un odore dolce, acidulo, di quelli che ti entrano nel naso e passano perfino alla gola. Un odore inebriante, i cui componenti chimici condensarono tra i capillari e si fissavano nella memoria del giovane ragazzo ormai fuori controllo. Aaah Edward avrebbe ucciso per quell'odore e così come uno dei cinque sensi aveva ricordato ad Edward un emozione intensa verso Tex, così la croce che si trasformò in altare fece uno strano effetto a Tex. Ora si potrà dire quello che si vuole su Edward ma non che non abbia imparato a conoscere minimamente Tex. Nel momento in cui fece quel gemito spezzato aveva il viso schiacciato tra i suoi seni e appoggiando la fronte sul suo sterno come per prendere una pausa si lasciò sfuggire un sorriso compiaciuto. Allora c'era qualcosa in lei, il fatto di aver rievocato a parti invertite il loro primo incontro aveva sortito una sorta di effetto. Tuttavia questo era ancora molto flebile nella memoria di Tex ma le parole seguenti seguite da quell'eccitazione crescente fecero capire che anche lei voleva arrivarne a fondo. Come un animale Edward fece scivolare le sue braccia tra le gambe di Tex, portando gli avambracci dietro le sue ginocchia e ribaltandogli completamente le gambe sulle spalle di Edward. Ora il demone riversava tutta la sua mascolinità sovrastando totalmente la figura di Tex, che si trovava appoggiata solo con la schiena ad ammortizzare gli affondi pesanti del ragazzo. Affondi molto decisi, dove portava quasi tutta la sua verga fuori dall'intimità di Tex per poi piantarla nuovamente dentro con una violenza tale che il suo scroto schiaffeggiava le natiche della ragazza.
    Ti farò godere come non mai! Tu sei mia! Mia soltanto!
    Calcando ad ogni "Mia" con voce e corpo, quella posizione sarebbe stata scomoda per Tex almeno fino a che Edward non avrebbe posato sull'altare le mani che cingevano i seni. In quel modo lei era costretta ad ammortizzare la forza delle spinte sulla schiena e questo non gli avrebbe permesso di raggiungere l'orgasmo nonostante il tanto godere. Voleva sentirla bramosa di quell'orgasmo, l'avrebbe dovuto implorare per arrivare all'apice. Questo perchè Edward voleva avere il controllo della sua eccitazione e decidere lui stesso quando affondare il colpo decisivo. Ma prima aveva bisogno di tenerla ancora un po su quell'altare in modo da fargli tornare in mente più cose possibili. Perchè se veramente aveva provato amore per lui, era successo in quel momento e Tex aveva bisogno di ricordarselo.
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