Posts written by Palk

  1. .
    Corretto un conteggiodei punti

    L'assalto di Bahamut era andato a buon fine, consentendogli di mettere fuori gioco l'avversario che stava fronteggiando senza nemmeno il bisogno di usare la spada. Peccato che di questo se ne rese conto solo dopo averlo colpito con quest'ultima, ritrovandosi di fatto una persona tutt'altro che sveglia e vigile contro la lama. Tuttavia non ebbe la stessa fortuna con il secondo nemico. Quest'ultimo infatti riuscì a spegnere le fiamme sul suo corpo, evitando al tempo stesso il lento movimento della Dalamud che si dirigeva contro di lui. Evidentemente Bahamut aveva sottovalutato la sua soglia di attenzione, mandandogli contro qualcosa di troppo lento per non essere evitato, persino da qualcuno impegnato a "spegnersi" per non far propagare ulteriormente le fiamme sulla divisa.
    Umani, tsk! Non cambiate mai... Buoni solo a dimenarvi per spegnervi invece di lasciarvi bruciare e terminare definitivamente le vostre sofferenze. Abbiate almeno la decenza di affrontare direttamente qualcuno della vostra stazza, invece che gettarvi a rapire un cucciolo indifeso e darvela a gambe come topi. Cosa mai può spingervi ad un atteggiamento così ignobile?!. Difficile dire se le accuse di Bahamut avrebbero sortito qualche effetto sul rapitore, che nel mentre si era allontanato a circa 5 metri da lui per poi imbracciare nuovamente la sua arma e puntarla contro Bahamut. Questa volta però la sua mira fu meno "lineare" rispetto al precedente attacco che aveva scagliato contro il drago. Sembrò infatti mirare in tre direzioni diverse, per poi sparare dei colpi rispettivamente al petto e leggermente ai lati di Bahamut, quasi a volergli tagliare eventuali vie di fuga, piuttosto che colpirlo con i due proiettili laterali. Una mossa intelligente, ma alla quale Bahamut forse aveva modo di contrattaccare con prontezza. Bisogna ricordare infatti che sebbene Bahamut fosse rimasto per aria sino a quel momento comportandosi e muovendosi come un normale drago, eseguendo picchiate e voli, vi era una differenza sostanziale: la sua capacità di volo veniva sì dalle sue ali, ma non da un punto di vista fisico e di portanza. Ergo lui non aveva alcuna necessità di sbattere le ali per restare in volo, anzi. Proprio perchè non gli serviva, alla vista dei proiettili sarebbe stato facile per lui rimanere in aria andando istantaneamente a richiamare e "piegare" dietro la schiena le sue ali, quasi come se le volesse contrarre all'indietro per poi sbatterle con forza in avanti, senza però eseguire quest'ultimo movimento. Con le ali così "richiuse" dietro di sè non avrebbe avuto problemi a lasciarsi passare accanto i due proiettili laterali senza che questi ultimi lo ferissero in alcun modo. Il colpo centrato su di lui invece sarebbe stato più difficile da schivare, ma proprio per questo Bahamut lo avrebbe affrontato "di petto", nel tentativo di prendere alla sprovvista il nemico. Era stato sparato assieme ai due colpi laterali, dunque allo stesso modo Bahamut lo avrebbe confrontato agendo in contemporanea con il raccoglimento delle ali dietro la schiena, inclinando un poco il corpo in avanti e raccogliendo energia nella sua bocca così da generarvi un Flare. Avrebbe quindi scagliato immediatamente l'incandescente sfera infuocata lungo la stessa traiettoria che stava seguendo il proiettile, al fine di intercettarlo e distruggerlo in volo grazie al suo intenso calore. In fondo le fiamme di Bahamut non erano normale fuoco e il drago sperava di poter sfruttare il loro calore a suo vantaggio in simili casi, specie se unito alle loro capacità di usura. Ma lo scopo del Flare non era solo quello.
    Bahamut infatti dopo aver scagliato la sua tecnica si sarebbe gettato in avanti in un volo finalizzato a coprire rapidamente le distanze con l'avversario, brandendo con entrambe le mani il suo spadone nero. Il suo obiettivo era sfruttare il Flare sia come azione offensiva che diversiva, tentando di costringere il suo avversario a compiere un' azione difensiva che lo lasciasse scoperto. Di fatto il Flare, grazie alle maggiori dimensioni e potenza rispetto al semplice proiettile del nemico, avrebbe probabilmente continuato la sua corsa contro il rapitore dopo aver impattato e distrutto il proiettile a mezz'aria. E grazie proprio alle sue discrete dimensioni e alla sua elevata velocità sarebbe stato uno "scudo" abbastanza valido dietro cui muoversi per una rapida picchiata mirata a raggiungere l'avversario.
    Il movimento di Bahamut sarebbe stato leggermente obliquo e quasi in orizzontale, al fine di offrire la minor superficie possibile del suo corpo alla mira del nemico e mantenerne quanta più possibile dietro il Flare in volo davanti a lui. E se anche uno sfortunato caso avesse voluto che il Flare esplodesse a contatto con il proiettile invece di risultare abbastanza forte per distruggerlo e proseguire il suo volo, in ogni caso Bahamut avrebbe iniziato la sua picchiata alle spalle del Flare appena lanciato, in quanto anche esplodendo il cono di fuoco di suddetta esplosione poteva potenzialmente garantire una discreta area di parziale occultamento visivo a svantaggio del nemico. Quindi in entrambi i casi la strategia di Bahamut sarebbe stata la medesima, chiudendo il più rapidamente possibile le distanze per poi tentare di effettuare un poderoso fendente verticale una volta giunto a meno di due metri dal bersaglio. Il suo attacco sarebbe stato sì verticale, ma leggermente da sinistra in alto verso destra in basso, impugnando e sollevando la spada con entrambe le mani al fine di sfruttare tutta la sua forza per abbatterla di taglio verso l'incavo tra la spalla destra e il collo dell'avversario, mirando ad un altro classico e potenziale punto "morbido" delle divise protettive, lì dove se anche vi fosse stata della protezione, vi era comunque la possibilità che un colpo abbastanza forte riuscisse a penetrarle o quanto meno a sortire molti danni contro la clavicola e le altre ossa lì vicine, rinomate per la loro sottigliezza e fragilità.



    2xHZi1d
    .:Dreadwyrm:.


    .:Status Fisico: Illeso
    .:Status Psicologico: Molto attento
    .:Energia: 40/80
    .:Potere: .:Livello I:.
    -Bahamut una volta trasformato non può scattare, ma può levitare ad una distanza massima pari alla metà del suo Jumper.
    -Bahamut può accumulare un massimo di 2 Crisis Core per turno, fino ad un massimo di 10.
    -In questo livello la portata massima delle tecniche di Bahamut è di 5 metri.
    -Le tecniche di Bahamut sono alimentate da una fiamma pura che ne aumenta leggermente i danni da usura, inoltre la loro forza distruttiva sarà superiore a quella di Bahamut del 25%. Superati i 5 Crisis Core il bonus sale al 50% e i danni da usura vengono velocizzati di molto, ma la velocità di Bahamut risulta dimezzata.
    -Bahamut può consumare 5 punti Crisis Core per azzerare il costo di una tecnica oppure per raddoppiarne la potenza distruttiva e la portata.
    .:Crisis Core di Bahamut: 4/10 (due Crisis Core guadagnati, uno per il turno e uno per l'attivazione del Flare)
    .:Tecniche: Flare
    Bahamut scaglia dalle sue fauci una sfera di fuoco al doppio della sua velocità. La sfera ha un diametro di 30 cm e si abbatte violentemente contro i nemici rilasciando un'esplosione conica nella direzione in cui è stata scagliata. L'esplosione si trasforma in un cono lungo e ampio 50 cm che non infligge danni da impatto né respinge, tuttavia la sua essenza incandescente permette di infliggere ulteriori danni ai bersagli che ne vengono avvolti, in quanto pura energia incandescente.
    Costo: 10
    .:Equipaggiamento: Horde Guillotine impugnata a due mani.
    .:Note: -Crisis Core dentro Dalamud: 4/10 (uno per l'attivazione del Flare)

    Fc2WcsI
    .:I Rock Y:.


    .:Status Fisico: Ferito a testa e gamba, in rigenerazione dentro la sfera di costrizione (turno 2/5)
    .:Status Psicologico: Sognante vino e birra
    .:Potere: //
    .:Energia: 10/10
    .:Equipaggiamento: //
    .:Note:



    Edited by Palk - 10/5/2019, 16:03
  2. .
    Effettuata una correzione al conteggio dei Crisis Core nella Dalamud e sistemata la spiegazione di un' azione.

    Quello era un momento che Bahamut avrebbe ricordato a lungo. Questo poichè quella situazione stava mettendo il drago davanti alla sua inesperienza, sia nello sfruttare il suo nuovo corpo, sia nel fronteggiare degli esseri umani con quei suoi nuovi poteri. Purtroppo erano finiti i tempi in cui poteva lanciarsi su un umano schiacciandolo direttamente con il proprio peso, ora gli si rendeva necessario un maggiore studio della situazione. Di fatto il suo errore si era trasformato in un fuoco amico non voluto che aveva costretto Rock a ritirarsi senza lasciare alcuna traccia, eccezion fatta per la sua spada, lasciata indietro dallo yogami in quanto non facente parte di lui. In una situazione normale Bahamut avrebbe già iniziato a farsi i conti su quanto gli sarebbe venuta a costare una botte di vino rosso, poichè tale era stato il regalo che Rock aveva preteso il giorno che gli aveva fatto da "schiavo personale" trasportando varie decine di pesanti scatole di libri. A seguito di un simile fuoco amico però molto probabilmente lo yogami avrebbe preteso minimo due o tre botti. Era stata una pessima idea quella di fargli provare l'alcol, che di sicuro alla lunga sarebbe venuta a costare molto a Bahamut. E se Rock avesse potuto sentire queii pensieri del drago, quasi sicuramente avrebbe esordito con un "ben ti sta!". Ma quello non era il momento di pensare al vino. I due malviventi erano ancora vivi, sebbene uno dei due sembrava totalmente preso dal tentare di spegnere le fiamme di Bahamut che avevano iniziato ad attecchine sulla sua divisa, segno che essa evidentemente non era del tutto ignifuga e che non riusciva a proteggerli da fuoco e calore. Di lì a breve però sarebbe stato di nuovo operativo, era quindi categorico metterlo fuori gioco il prima possibile e fortunatamente la mancata resistenza al fuoco di quelle divise gli stava dando un ottimo suggerimento. Prima di pensare a lui però, Bahamut avrebbe dovuto fare i conti con l'altro criminale, che ora stava puntando la sua arma contro il drago. Avere la sua spada per usarla a mo' di scudo contro quei colpi sarebbe stato molto utile, sfortunatamente essa era a terra poco oltre la metà della distanza tra il drago e il suo avversario. Una posizione che in verità poteva offrirgli una possibilità...
    Bahamut decise quindi di fare di necessità virtù, utilizzando quella posizione allineata tra sè, la spada e il nemico a proprio vantaggio. Con la raffica di due colpi in arrivo, Bahamut decise di sfruttare la sua attuale altezza dal suolo per lanciarsi direttamente verso il basso. Non era molto in alto, appena a due metri e mezzo da terra, ma viste le sue dimensioni umane quella breve altezza poteva consentirgli ancora un discreto margine di manovra volando in orizzontale. Puntando verso il basso con una picchiata in diagonale, Bahamut mirava a schivare i proiettili facendoseli passare al di sopra del corpo. Contemporaneamente voleva sfruttare quel breve momento per mandare a segno un attacco sul suo avversario, tentando prima di distrarlo e poi di finirlo. La distrazione sarebbe giunta sotto forma di un Akh Morn, che avrebbe attivato nella sua mano destra per poi farlo partire verso il suolo davanti a sè nei primi momenti della picchiata, così che la maggiore rapidità della tecnica lo precedesse senza problemi, mirando a farlo impattare col suolo a meno di due metri e mezzo dal nemico, oltre il punto in cui si trovava la spada, per poi proseguire la corsa sul terreno. L' Akh Morn sarebbe stato a tutti gli effetti un diversivo, che il drago avrebbe tentato di far detonare a meno di un metro dai piedi del nemico nel tentativo di ferirlo o comunque costringerlo a distrarsi dal suo reale attacco. Infatti con la picchiata ed il successivo breve volo in orizzontale, a poco meno di un metro da terra, il drago avrebbe seguito la traiettoria più breve verso il suo nemico ed essa passava sopra al punto esatto in cui la spada impugnata da Rock era caduta a terra. Sarebbe stato facile quindi raccoglierla con la mano sinistra mentre la sorvolava, per poi brandirla con quel braccio a sinistra del suo corpo. Quel volo rettilineo lo avrebbe mantenuto sulla stessa traiettoria seguita anche dall' Akh Morn, voleva infatti sfruttare la sua esplosione e la successiva colonna di fuoco per nascondere il suo arrivo e il suo attacco agli occhi del criminale, oltre che tentare di ferirlo con quella prima tecnica. Una volta giunto a non più di un metro e mezzo dal nemico avrebbe tentato di eseguire una rapida impennata con il corpo, portando nel mentre in avanti il braccio sinistro in un rapido fendente orizzontale da sinistra a destra mirando poco sopra il bacino del nemico, lì dove ipotizzava si trovasse la divisione tra due placche protettive per consentire a chi le indossa di piegare busto e addome in avanti e lateralmente rispetto al bacino.
    Era una strategia abbastanza elementare, un semplice distrai e colpisci, ma sperava che nonostante tale semplicità riuscisse comunque a sortire degli effetti. Nel mentre la Dalamud non sarebbe rimasta ferma senza far nulla. In fondo vi era anche un altro nemico lì presente, che di lì a poco sarebbe probabilmente riuscito a spegnere le fiamme che Bahamut gli aveva appiccato addosso. Ecco quindi che Bahamut avrebbe agito anche contro di lui, ma per farlo attese di iniziare l'attacco e aver lanciato la sua Akh Morn. Se infatti avesse subito mandato all'assalto la Dalamud, essa sarebbe probabilmente stata vittima dei proiettili del primo criminale. Di fatto la Dalamud non era solo una bella sferetta luminosa che poteva fungere da illuminazione per interni. Essa poteva muoversi liberamente attorno al drago, sebbene solitamente Bahamut evitasse di farlo, mantenendola dietro di sè per evitare che venisse deliberatamente danneggiata e distrutta dai suoi avversari. Ora però, avendo a che fare con un nemico impegnato a salvarsi da delle fiamme e potenzialmente incurante di ciò che lo circondava, aveva tra le mani un bersaglio perfetto. Ecco quindi che avrebbe iniziato a far muovere la Dalamud dopo aver lanciato l' Akh Morn. La sfera si sarebbe mossa nell'aria, mantenendosi sui due metri di altezza e poco dietro Bahamut, al fine di evitare comunque che fosse facilmente individuabile. E sempre lentamente essa sarebbe poi scesa verso il bersaglio, separandosi dal drago al fine di mandarla ad "appoggiarsi" contro la testa del suo avversario, quasi cercano di calare su di lui al fine di sfruttare il suo elevatissimo calore a contatto per danneggiarne una parte molto sensibile quale è la testa e quasi tentare di sfruttare le sue fiamme per rinchiuderlo in una "gabbia" di calore intenso. Tuttavia quella non voleva essere una sentenza di morte. Il tentativo di Bahamut era sì di mettere fuori gioco anche quell'avversario, ma una parte di lui sperava che sopravvivesse, rendendo l'intervento della Dalamud necessario solo fino al punto da farlo svenire, così da poterlo subito dopo interrogare qualora il criminale con in braccio il drago non fosse stato più raggiungibile... sempre che l'elmetto fosse stato abbastanza resistente da salvargli la testa.



    2xHZi1d
    .:Dreadwyrm:.


    .:Status Fisico: Illeso
    .:Status Psicologico: Molto attento
    .:Energia: 50/80
    .:Potere: .:Livello I:.
    -Bahamut una volta trasformato non può scattare, ma può levitare ad una distanza massima pari alla metà del suo Jumper.
    -Bahamut può accumulare un massimo di 2 Crisis Core per turno, fino ad un massimo di 10.
    -In questo livello la portata massima delle tecniche di Bahamut è di 5 metri.
    -Le tecniche di Bahamut sono alimentate da una fiamma pura che ne aumenta leggermente i danni da usura, inoltre la loro forza distruttiva sarà superiore a quella di Bahamut del 25%. Superati i 5 Crisis Core il bonus sale al 50% e i danni da usura vengono velocizzati di molto, ma la velocità di Bahamut risulta dimezzata.
    -Bahamut può consumare 5 punti Crisis Core per azzerare il costo di una tecnica oppure per raddoppiarne la potenza distruttiva e la portata.
    .:Crisis Core di Bahamut: 2/10
    .:Tecniche: Akh Morn
    Una volta attivata, questa tecnica può essere sfogata dalle mani, dalle ali e dalla bocca di Bahamut. La tecnica genera dei grumi di calore dal diametro di 30 cm caratterizzati da un movimento molto lento, quasi fluido, che si muoveranno al doppio della velocità di Bahamut per potersi schiantare a terra, senza infliggere molti danni. A quel punto potranno muoversi alla stessa velocità di Bahamut lasciando solchi vistosi nel terreno. A comando di Bahamut, quelle masse energetiche esploderanno verso l'alto generando un'esplosione semisferica dal diametro di 1,5 metri, proiettando poi verso l'alto una colonna di fuoco incandescente dello stesso diametro ma che si prolunga verso l'alto fino a 5 metri. Ogni attivazione di questa tecnica genera un grumo diverso.
    Costo: 5
    .:Equipaggiamento: Horde Guillotine nella mano sinistra
    .:Note: -Crisis Core dentro Dalamud: 3/10 (un punto per l'attivazione di Akh Morn)
    -Due Crisis Core guadagnati da Bahamut (uno per il turno e uno per l'attivazione di Akh Morn)

    Fc2WcsI
    .:I Rock Y:.


    .:Status Fisico: Ferito a testa e gamba, in rigenerazione dentro la sfera di costrizione (turno 1/5)
    .:Status Psicologico: Sognante vino e birra
    .:Potere: //
    .:Energia: 10/10
    .:Equipaggiamento: //
    .:Note:



    Edited by Palk - 8/5/2019, 15:59
  3. .
    Sebbene non ottenne la totalità degli effetti sperati, l'Akh Morn di Bahamut andò a segno senza problemi e fu con soddisfazione che il drago vide il criminale centrale del trio finire gambe all' aria e successivamente venir abbrustolito al punto giusto dalla fiammata dell' esplosione. Dai lamenti non sembrò ferito mortalmente, ma il suo non muoversi più a seguito dell' atterraggio lasciò ben sperare che fosse oramai privo di sensi. Sfortunatamente uguale sorte non toccò anche ai suoi due colleghi, i quali riuscirono prontamente ad evitare il l'esplosione principale, subendo solo una leggera spinta a terra che anzi li aiutò ad evitarla. Si può dire che il risultato più grande che si ottenne su di loro fu di consentirgli di notare Rock, il quale purtroppo si vide arrivare addosso i colpi delle loro armi. Le ferite che riportò alla gamba lo rallentarono non poco, impedendogli di fatto di arrivare addosso ai malviventi come era sua intenzione iniziale.
    La situazione a quel punto si trasformò in una sorta di stallo, con Bahamut al vertice di un triangolo che vedeva i due malviventi, ancora in piedi, negli altri due estremi della figura geometrica, distanti ciascuno 4 metri dal drago. Rock invece con la sua corsa aveva leggermente superato Bahamut, trovandosi ora circa un metro davanti a lui. A quel punto i due rapitori fecero la loro mossa: mirando a Bahamut e Rock, esplosero rispettivamente due ed un colpo verso i bersagli prescelti. Si trattava di attacchi semplici e diretti, che potevano essere efficaci ma al tempo stesso abbastanza prevedibili. Di fatto a Bahamut per evitare i due proiettili bastò tirarsi mezzo metro più indietro e verso destra, continuando a restare in aria. Venendo infatti lateralmente rispetto a lui, gli sarebbero passati davanti senza ferirlo. Inoltre così facendo si permetteva di mantenere quella posizione di vantaggio tra i due criminali. In contemporanea, anche per Rock era giunto il momento di difendersi. Sebbene le ferite alla gamba gli impedissero di muoversi con la stessa rapidità di poco prima, era riuscito ad arrivare abbastanza vicino al gruppo da consentirgli di raggiungere uno dei due malviventi con una successiva corsa. Ed è ciò che avrebbe fatto. Sprezzante del pericolo e rendendosi conto che aspettando avrebbe unicamente rischiato di ritrovarsi in un fuoco incrociato, non appena vide il rapitore puntargli contro l'arma e sparare non ci pensò due volte a mettere di traverso lo spadone innanzi a sè, di piatto, sfruttandolo come scudo per parare il proiettile in arrivo. Assieme all'arma avrebbe iniziato a portare avanti anche il piede destro, a seguito del quale avrebbe iniziato un movimento di corsa in avanti diretto proprio verso il criminale che gli aveva appena sparato contro. Rock avrebbe continuato a mantenere la spada innanzi a sè, pronto per pararsi da eventuali nuovi colpi. Una misura preventiva, se così si può dire, ma che forse non si sarebbe resa necessaria. Bahamut infatti, vedendo lo yogami davanti a sè scagliarsi contro il nemico, non sarebbe rimasto fermo a girarsi i pollici. Al contrario, da quella posizione iniziò sin da subito ad incanalare energia dentro di sè, concentrandosi sul petto e sulle ali. Con un poderoso ruggito mirato a spaventare i due malviventi rilasciò dal suo corpo Dalamud, una sfera di fuoco densa e compatta che fuoriuscendo dal suo petto si sarebbe mossa verso l'alto per andare a posizionarsi poco sopra la sua testa, quasi a voler attirare l'attenzione dei due criminali verso l'alto. Il drago poteva sentire distintamente come la forza delle fiamme sopite dentro al suo corpo stava aumentando mano a mano che passava il tempo, avrebbe perciò sfruttato quella forza: il modo in cui aveva messo fuori combattimento il rapitore poco prima gli aveva infatti fatto venire un' idea. Nonostante fossero discretamente difesi con quelle divise, non sembravano in grado di difendersi molto bene dalle fiamme incandescenti di Bahamut. Per questo motivo subito dopo aver rilasciato Dalamud il drago avrebbe convogliato la restante energia nelle ali, rilasciando quasi contemporaneamente a Dalamud anche due Exaflare, uno da ciascuna ala e più precisamente dalla parte più bassa ed esterna delle ali, quasi a volerli nascondere da chi poteva star fissando la Dalamud. Oltretutto sperava che la posizione leggermente retrocessa delle ali rispetto al suo corpo rendesse ancor più difficile per gli avversari notarli e, come ulteriore garanzia, avrebbe sfruttato la forza che si stava accumulando dentro al suo corpo per incantare uno dei due Exaflare. Più precisamente avrebbe potenziato l'Exaflare che voleva scagliare verso il criminale che gli aveva sparato pochi istanti prima. L'altro Exaflare invece sarebbe partito verso il nemico di Rock; entrambi i colpi avrebbero mirato al petto dei nemici, lì dove vi era più superficie su cui mirare e soprattutto dove le dimensioni delle esplosioni avrebbero consentito di raggiungere anche i volti dei due malintenzionati. Sebbene potessero difendersi dagli impatti, Bahamut sperava che la loro protezione non fosse altrettanto efficace contro il calore delle sue fiamme, soprattutto su viso e testa.
    Questo doppio attacco inoltre aveva uno scopo ben preciso: cogliere di sorpresa il nemico di Rock e distrarlo. Uno dei due malintenzionati puntava a Bahamut, quindi la sua attenzione sarebbe stata difficile da distrarre, sebbene la Dalamud portata verso l'alto a conti fatti voleva servire proprio a far concentrare il suo sguardo su di essa, nella speranza che ignorasse l'Exaflare che gli stava per arrivare addosso da sotto le ali. E proprio poichè non aveva alcuna certezza sulla cosa, optò per potenziare quell' Exaflare così da sortire maggiori effetti e soprattutto danni. L'altro Exaflare invece voleva sì danneggiare il nemico, ma soprattutto distrarlo dalla corsa di Rock. Infatti, dopo la ferita subita alla gamba, poteva risultare difficoltoso per lo yogami arrivare senza problemi al suo nemico, sebbene la distanza tra i due potenzialmente glielo consentisse. Quella di Bahamut voleva dunque essere una precauzione mirata a coprire con l' esplosione la vista del nemico, nella speranza di aiutare Rock ad avere meno difficoltà nella sua corsa. Corsa al termine della quale avrebbe tentato di attaccare il malvivente, portando con lo spadone un fendente in obliquo da in basso a destra verso l'alto a sinistra, mirando all' ascella sinistra del criminale potenzialmente scoperta per via della classica posizione in cui si imbracciano le armi da fuoco, che tende a tener scoperte le ascelle delle braccia che sorreggono suddette armi. In tal modo sperava di poter sfruttare una caratteristica di molte corazze, ossia la normale difficoltà che esse hanno nel proteggere parti ristrette e piegate come appunto le giunture delle articolazioni.


    2xHZi1d
    .:Dreadwyrm:.


    .:Status Fisico: Illeso
    .:Status Psicologico: Molto attento
    .:Energia: 55/80
    .:Potere: .:Livello I:.
    -Bahamut una volta trasformato non può scattare, ma può levitare ad una distanza massima pari alla metà del suo Jumper.
    -Bahamut può accumulare un massimo di 2 Crisis Core per turno, fino ad un massimo di 10.
    -In questo livello la portata massima delle tecniche di Bahamut è di 5 metri.
    -Le tecniche di Bahamut sono alimentate da una fiamma pura che ne aumenta leggermente i danni da usura, inoltre la loro forza distruttiva sarà superiore a quella di Bahamut del 25%. Superati i 5 Crisis Core il bonus sale al 50% e i danni da usura vengono velocizzati di molto, ma la velocità di Bahamut risulta dimezzata.
    -Bahamut può consumare 5 punti Crisis Core per azzerare il costo di una tecnica oppure per raddoppiarne la potenza distruttiva e la portata.
    .:Crisis Core di Bahamut: 0/10
    .:Tecniche: Dalamud
    Bahamut genera dal suo petto una sfera di energia incandescente dal diametro di 50 cm. Questa potrà muoversi solo alla metà della velocità di Bahamut e non infligge nessun tipo di danno da impatto, tuttavia se toccata può comunque infliggere potentissimi danni da fuoco. Mentre questa sfera è in campo, ogni volta che viene attivata una tecnica si carica di energia incandescente, come se fosse un Crisis Core esterno. Se viene danneggiata e distrutta, i Crisis Core al suo interno vengono immediatamente riassorbiti nel corpo di Bahamut. Se non viene distrutta, una volta arrivata al massimo dei Crisis Core, potrà essere riattivata al costo energetico raddoppiato, come se fosse stata appena generata, per essere scagliata verso un bersaglio al doppio della velocità di Bahamut. All'impatto col bersaglio o a comando di Bahamut, la sfera esplode generando una detonazione di 5 metri di diametro che si estende per altri 5 metri diffondendo un'ondata di puro calore.
    Costo: 5

    Exaflare
    Una volta attivata, questa tecnica può essere sfogata dalle mani e dalle ali di Bahamut. Questa tecnica scaglia un numero variabile di piccole sfera esplosive ad una distanza massima dimezzata rispetto al normale e al doppio della velocità dell'utilizzatore. Ogni attivazione di questa tecnica aggiunge 1 sfera esplosive al conteggio, fino ad un massimo di 4. Le sfere possono essere scagliate anche non in linea retta, così da assumere un movimento parabolico o semicircolare, riuscendo perfino a tornare indietro o scontrarsi tra di loro vista la potenziale curvatura. Si tratta di una tecnica piuttosto versatile. Le sfere sono grandi 15 cm e quando impattano contro un bersaglio esplodono violentemente e raddoppiano istantaneamente le loro dimensioni. Dopodiché, l'esplosione si allarga ulteriormente fino a 50 cm avvolgendosi di un'aria incandescente che non infligge danni da impatto né respinge ma conserva l'energia pura del potere di Bahamut.
    Costo: 5
    .:Equipaggiamento: Horde Guillotine con Rock
    .:Note: Crisis Core dentro Dalamud: 2/10

    Fc2WcsI
    .:I Rock Y:.


    .:Status Fisico: Due ferite da sparo, su coscia e polpaccio della gamba sinistra
    .:Status Psicologico: Attento
    .:Potere: //
    .:Energia: 10/10
    .:Equipaggiamento: Horde Guillotine nella mano destra
    .:Note:

  4. .
    Sebbene fosse una situazione particolarmente concitata e richiedesse un' attenzione magistrale, il potersi alzare da terra riusciva sempre a mettere Bahamut di buon umore. In altre circostanze sul suo volto dragonico si sarebbe visto l'equivalente di un sorriso per un drago. Tuttavia, vista la gravità della situazione, era un bene che la sua voglia di sorridere in quel momento fosse letteralmente sotto terra. Tenendosi a due metri e mezzo da terra continuò ad avanzare evitando pedoni, macchine ed ostacoli, limitandosi a minimi spostamenti il tanto che serviva per evitare ogni tanto un lampione o un semaforo. Non dovette fare molta strada per arrivare a breve distanza dal gruppo di fuggiaschi armati e ora che gli stava così vicino potè finalmente vederli meglio. Come gli aveva detto Raltias poco prima i rapitori erano effettivamente in quattro. Riconobbe facilmente quello che trasportava il cucciolo e sebbene stesse ancora indietro, Bahamut poteva vedere il piccolo che si dimenava tra le sue braccia, coperto alla bell'e meglio da una sorta di coperta. Il primo istinto del drago sarebbe stato quello di lanciarsi direttamente addosso al rapitore e sottrargli l'innocente creatura, ma i fucili imbracciati dagli altri tre lo fecero desistere. Non voleva rischiare di finire in mezzo ad un fuoco incrociato, all'interno del quale il sia che il cucciolo sarebbero stati vulnerabili. Inoltre, per quanto volesse sfruttare la sua supremazia aerea, le divise e i caschi indossate/i dai 4 malintenzionati sembravano abbastanza resistenti da difenderli da colpi di ridotte dimensioni, anche che fossero mirati alla testa. E vista la presenza di un cucciolo, non poteva rischiare di usare attacchi di portata troppo ampia.
    Ci pensò su qualche istante, nel mentre che si portava sui 4 metri di distanza dal gruppo di corridori accaniti e con Rock e Raltias a circa 4 metri da lui. Fu proprio la fretta dei rapitori a spingerlo ad optare per una soluzione particolare, rivoltando la situazione contro di loro. Infatti per la fretta sembravano non essersi accorti di Bahamut, grazie anche al fatto che levitando in aria non produceva rumore, in assenza di battito forte battito d'ali. Oltretutto si muovevano compatti per evitare gli ostacoli sul loro tragitto, ma questo li rendeva anche un unico perfetto bersaglio. Bahamut iniziò quindi a concentrare energia nella sua bocca, richiamandovi le fiamme incandescenti che saturavano il suo petto e dandogli forma di un compatto grumo infuocato. A quel punto, cercando di non emettere rumore, scagliò il suo Akh Morn direttamente verso il terreno a circa metà strada tra lui e il gruppetto di tre rapitori che correvano compatti poco più indietro rispetto al loro collega con in braccio il cucciolo. Il suo piano era di far impattare l' Akh Morn col suolo senza trovare ostacoli, per poi fargli proseguire rapidamente la sua corsa sotto il terreno sino a raggiungere rapidamente i tre malitenzionati. Impegnati come erano a fuggire, le possibilità che si accorgessero del colpo in arrivo erano basse ed era esattamente quello in cui Bahamut sperava. Se tutto fosse andato a buon fine, l'Akh Morn sarebbe giunto letteralmente sotto i tre malintenzionati, giusto uno piede/un piede e mezzo più indietro. A quel punto Bahamut avrebbe fatto deflagrare il colpo, generando un' esplosione controllata dalle fattezze semisferiche ampio circa un metro e mezzo, potenzialmente sufficiente per colpire tutti e tre i corridori per via del loro incedere compatti. Il fatto che stessero indossando delle divise protettive li poteva aiutare contro normali danni fisici che Bahamut poteva infliggergli, ma il piano del dargo era di spedirli letteralmente a gambe all' aria con quell' esplosione, condendo il tutto con una colonna di fuoco di 5 metri di altezza che poteva sia spingerli ulteriormente in alto, sia bruciarli pesantemente. E per quanto protetti dagli impatti, un simile colpo dal basso aveva il potenziale per danneggiare pesantemente le loro gambe e per stordirli con il pesante atterraggio a seguito dell' esplosione.
    Qualora il piano fosse andato a buon fine Bahamut avrebbe fatto un rapido segno a Rock, indicandogli con una mano i tre malcapitati per aria. Rock si sarebbe quindi diretto verso di loro con la spada di Bahamut ben sguainata, pronto ad assestare dei rapidi fendenti contro i tre rapitori non appena fossero atterrati a terra, mirando al collo lì dove le placche rinforzate delle divise non potevano proteggerli dalle spadate. In tal modo volevano assicurarsi che i tre non potessero in alcun modo nuocere con le loro armi mentre cercavano di recuperare il cucciolo.
    Una volta fatto il segno a Rock, se effettivamente fosse rimasto solo il rapitore con il cucciolo, Bahamut avrebbe tentato di accellerare il suo "volo", sfruttando l'assenza di ostacoli in aria per raggiungere e superare il rapitore, per poi voltarsi e scendere letteralmente davanti a lui, nel tentativo di bloccargli la corsa e qualsivoglia possibilità di fuga mentre Raltias e Rock sarebbero sopraggiunti alle sue spalle.

    Ti conviene restituire rapidamente ciò che hai sottratto alla nostra razza, prima che perdiamo la pazienza e lo recuperiamo dal tuo cadavere ancora fumante. E nel dire ciò, per enfatizzare e intimorire il malvivente, avrebbe acceso di fiamme le sue braccia, incrociandole minacciose davanti a sè mentre restava sospeso a circa un metro e mezzo dal suolo.

    2xHZi1d
    .:Dreadwyrm:.


    .:Status Fisico: Illeso
    .:Status Psicologico: Attento
    .:Energia: 70/80
    .:Potere: .:Livello I:.
    -Bahamut una volta trasformato non può scattare, ma può levitare ad una distanza massima pari alla metà del suo Jumper.
    -Bahamut può accumulare un massimo di 2 Crisis Core per turno, fino ad un massimo di 10.
    -In questo livello la portata massima delle tecniche di Bahamut è di 5 metri.
    -Le tecniche di Bahamut sono alimentate da una fiamma pura che ne aumenta leggermente i danni da usura, inoltre la loro forza distruttiva sarà superiore a quella di Bahamut del 25%. Superati i 5 Crisis Core il bonus sale al 50% e i danni da usura vengono velocizzati di molto, ma la velocità di Bahamut risulta dimezzata.
    -Bahamut può consumare 5 punti Crisis Core per azzerare il costo di una tecnica oppure per raddoppiarne la potenza distruttiva e la portata.
    .:Crisis Core di Bahamut: 3/10
    .:Tecniche: Akh Morn
    Una volta attivata, questa tecnica può essere sfogata dalle mani, dalle ali e dalla bocca di Bahamut. La tecnica genera dei grumi di calore dal diametro di 30 cm caratterizzati da un movimento molto lento, quasi fluido, che si muoveranno al doppio della velocità di Bahamut per potersi schiantare a terra, senza infliggere molti danni. A quel punto potranno muoversi alla stessa velocità di Bahamut lasciando solchi vistosi nel terreno. A comando di Bahamut, quelle masse energetiche esploderanno verso l'alto generando un'esplosione semisferica dal diametro di 1,5 metri, proiettando poi verso l'alto una colonna di fuoco incandescente dello stesso diametro ma che si prolunga verso l'alto fino a 5 metri. Ogni attivazione di questa tecnica genera un grumo diverso.
    Costo: 5
    .:Equipaggiamento: Horde Guillotine con Rock
    .:Note: //

    Fc2WcsI
    .:I Rock Y:.


    .:Status Fisico: Illeso
    .:Status Psicologico: Attento
    .:Potere: //
    .:Energia: 10/10
    .:Equipaggiamento: Horde Guillotine nella mano destra
    .:Note:

  5. .
    Corretta la svista nella scheda status del precedente post e in quello attuale.

    Il primo sguardo all' esterno disse ben poco a Bahamut. Notò che i passanti si comportavano in modo strano, quasi tentassero di scappare impauriti da qualcosa che si muoveva ad altezza testa. Non riuscì però a cogliere quale fosse il pericolo in questione. Lasciato quindi Rock di guardia, tentò di offrire il suo aiuto a Raltias, sebbene lei gli si avvinghiò subito addosso ancor prima che potesse fare alcunché per aiutarla. Il volto solitamente sereno della dragonessa mostrava ora un' espressione incredibilmente preoccupata, mista ad una leggera sorpresa di aver incontrato proprio lui e proprio in quel momento. Resasi contro della possibilità di aiuto, spiegò in breve il problema. O meglio quasi glielo urlò in faccia, lasciando Bahamut stordito per un istante, mentre la sua mente elaborava l'orrore insito nelle poche parole di Raltias. La dragonessa incalzò e fece presente come l'urgenza fosse molto grande e a conferma di ciò alle orecchie di Bahamut giunse prima il richiamo d'aiuto del cucciolo, proveniente da fuori, e subito dopo le parole di Rock, che nel mentre continuava a scrutare all'esterno con una mano appoggiata sull'elsa dello spadone di Bahamut, posato in verticale accanto a lui.
    E' vero capo, fuori è un putiferio e dalla direzione da cui venivano i versi del cucciolo vedo chiaramente delle persone che stanno correndo via. Non so quanti siano, ma alcuni di loro sembrano armati. E nel dirlo indicò con la mano la direzione in cui stavano scappando i rapitori. Senza dargli il tempo di dire altro, Raltias scappò fuori dalla libreria sotto gli occhi attoniti di Bahamut. Passarono quasi 3 secondi perchè Bahamut iniziasse a correre a sua volta. Sebbene ciò implicasse lasciare incustodita la libreria, fece segno a Rock di seguirlo per poi lanciarsi dietro Raltias. Era ovvio cosa avesse la precedenza, tra la salvaguardia dei suoi libri e l'incolumità del cucciolo rapito. A giudicare dalla fretta di Raltias non potevano assolutamente permettersi di perdere le loro tracce. E sebbene nella sua mente Bahamut si stesse già ponendo il dubbio sul vedere dove erano diretti per scoprire il loro nascondiglio, preferì dare la precedenza al cucciolo includendo l'eventualità di lasciare qualcuno vivo per poterlo interrogare in seguito con tutta calma.
    In poco tempo raggiunse Raltias, che a causa delle ferite era più lenta di Bahamut e Rock.

    Raltias, rimani indietro assieme a Rock e tenetevi un poco a distanza. Evitate di farvi vedere, mentre io li sorvolo e cerco di prenderli dall'alto. Rock, se vuoi intervenire per prenderli alle spalle va bene, ma cerca di farlo di nascosto. Una raccomandazione strana da dire ad un colosso argentato di due metri, ma sperava nel buon senso dello yogami e nella sua capacità elementare di evitare di urtare contro qualsivoglia ostacolo i suoi piedoni potessero trovarsi davanti davanti.
    Piacere di conoscerti, io sono Rock. Il suo "assistente". Nel presentarsi, lo yogami fece un gesto con la mano verso la testa, quasi ad imitare un saluto militare mentre correva dietro di loro. Istintivamente Bahamut scosse leggermente la testa.
    Puoi lasciare a dopo le presentazioni ufficiali, Rock! Raltias, sai dirmi chi sono, quanti sono o quantomeno se devo aspettarmi qualche sorpresa da quei tizi? Avrebbe atteso qualche istante così da ricevere eventuali informazioni da Raltias. Successivamente se non fossero incorsi problemi, si sarebbe staccato un poco da loro dirigendosi di corsa in un vicolo laterale, così da non dare nell'occhio mentre incanalava energia nel proprio corpo rivestendosi di fiamme nere, mutando ed assumendo le sue sembianze dragoniche. A quel punto sarebbe uscito dal vicolo direttamente in volo per evitare che potessero da subito notare la sua silouette in aria che li inseguiva. Tentò di tenersi leggermente sulla destra, volando sopra gli edifici bassi che fiancheggiavano la strada così da poter tenere sott'occhio i rapitori senza che loro potessero vedere il suo corpo, coperto dagli edifici. In tal modo avrebbe potuto analizzare meglio la situazione, compresi il loro eventuale numero e le loro armi, nel caso in cui Raltias non avesse avuto informazioni da dargli. Era abbastanza fiducioso di poterli colpire di sorpresa dall'alto, così come di poterne togliere di mezzo qualcuno nelle retrovie colpendolo a distanza senza che gli altri se ne accorgessero, ma voleva prima avere una visione chiara del loro gruppo piuttosto che lanciare un attacco a vuoto rischiando di colpire il cucciolo o di dare loro il tempo di sfruttare il cucciolo stesso come ostaggio/scudo vivente.

    2xHZi1d
    .:Dreadwyrm:.


    .:Status Fisico: Illeso
    .:Status Psicologico: Preoccupato e attento
    .:Energia: 75/80
    .:Potere: .:Livello I:.
    -Bahamut una volta trasformato non può scattare, ma può levitare ad una distanza massima pari alla metà del suo Jumper.
    -Bahamut può accumulare un massimo di 2 Crisis Core per turno, fino ad un massimo di 10.
    -In questo livello la portata massima delle tecniche di Bahamut è di 5 metri.
    -Le tecniche di Bahamut sono alimentate da una fiamma pura che ne aumenta leggermente i danni da usura, inoltre la loro forza distruttiva sarà superiore a quella di Bahamut del 25%. Superati i 5 Crisis Core il bonus sale al 50% e i danni da usura vengono velocizzati di molto, ma la velocità di Bahamut risulta dimezzata.
    -Bahamut può consumare 5 punti Crisis Core per azzerare il costo di una tecnica oppure per raddoppiarne la potenza distruttiva e la portata.
    .:Crisis Core di Bahamut: 1/10
    .:Tecniche: //
    .:Equipaggiamento: Horde Guillotine con Rock
    .:Note: //

    Fc2WcsI
    .:I Rock Y:.


    .:Status Fisico: Illeso
    .:Status Psicologico: Attento
    .:Potere: //
    .:Energia: 10/10
    .:Equipaggiamento: Horde Guillotine nella mano destra
    .:Note:



    Edited by Palk - 27/4/2019, 14:42
  6. .
    Corretta la svista nella scheda status

    Crash!
    Un suono che nessun neo-proprietario di un locale vorrebbe mai sentire. Se non altro a quel suono non si unì un forte odore di bruciato, altrimenti Bahamut avrebbe avuto due buoni motivi per arrabbiarsi. Era nella sua nuova libreria, inginocchiato accanto ad uno scatolone mentre con fare pacato toglieva un libro per volta dal suo interno, per poi sistemarlo sul corretto scaffale tra quelli davanti a lui. Un' operazione lenta, che probabilmente gli avrebbe richiesto tutto il resto della giornata, ma a lui non importava. Si era fatto aiutare da Rock per sistemare tutto il mobilio, ma i libri voleva metterli a posto da solo. Una parte se l' era procurata girando tra vari mercatini dell'usato alla ricerca di libri antichi, altri li aveva acquistati da altre librerie e biblioteche. E ora che quei ricettacoli di conoscenza erano lì con lui, voleva essere sicuro di ricordarsi la posizione di ciascuno di loro all' interno del suo negozio. Giusto in quel momento gli stava passando in mano un libro di Shakespeare.

    Macbeth, eh? Tu vai qui. Chissà perchè quello di "Tutti i libri + 1" continuava a sostenere che dopo Shakespeare nessuno abbia più scritto nulla di "nuovo"... Fu mentre fantasticava sui suoi libri e sui clienti che si sarebbero presto diretti lì per leggerli, che sentì il nefasto suono di vetri infranti. In un primo momento pensò di aver sentito male, ma non appena i primi lamenti giunsero alle sue orecchie, capì di aver sentito bene. Si precipitò quindi verso le vetrate vicino l'ingresso, trovando innanzi a sè uno spettacolo disarmante. Della vetrina in questione restava ben poco, solo pezzi di vetro sparsi nell' arco di vari metri. Al centro di quelle schegge affilate vi era Raltias, la dragonessa che per prima aveva voluto aiutare Bahamut quando assieme a Sarsha lo avevano trovato sperduto in mezzo alle paludi fuori New Vegas. L'ultima volta si erano lasciati serenamente ed in salute, ora invece Raltias appariva evidentemente ferita e in stato confusionale. Immediatamente varie domande si susseguirono nella mente di Bahamut: era stata scagliata contro la vetrina da qualcuno? Era in volo ed era stata costretta ad effettuare un atterraggio di fortuna? Oppure qualcuno l'aveva costretta a terra assalendola in volo? Di certo non poteva essersi dimenticata come si apre una porta. Non potendo dare una risposta a quei quesiti, fece ciò che era più logico fare. Prima ancora di chinarsi su Raltias per assicurarsi che stesse bene, si diresse davanti alla vetrata rotta così da poter guardare all' esterno e controllare la situazione. Gli premeva assicurarsi che non vi fosse nessuno che avesse seguito Raltias sin lì. Se il suo assalitore era realmente lì fuori, era perentorio che non potesse ulteriormente far del male a Raltias. E se invece non vi era nessuno, bhe, era meglio prepararsi ad ogni evenienza. Qualora non vi fosse stato alcun immediato pericolo, avrebbe avuto il tempo per agire nella più totale sicurezza. Sfruttando il suo legame con Rock, lo richiamò fuori dal globo energetico in cui riposava, affinchè lo assistesse in quella situazione.
    Vieni fuori dormiglione, abbiamo un' emergenza. Il suo tono era evidentemente allarmato e un poco alto, al fine di smuovere Rock dal suo torpore.
    Piano, non c'è bisogno di url... ehi, capo! Che cosa diamine hai fatto?! Il gigante cromato venne fuori quasi sbadigliando, sebbene la sua espressione rilassata venne distorta in un attimo alla vista di Raltias. Dal canto suo, davanti alla domanda di Rock ci mancò poco che Bahamut non gli desse un libro in testa.
    Ti pare che farei mai una cosa simile?! Invece di dire fesserie, rimani qui all'interno e tieni d'occhio l'esterno. Avvisami se vedi qualcuno poco raccomandabile avvicinarsi, o se dovesse accadere qualcosa di strano. Intanto io aiuto lei. Lasciò la sua spada a Rock, in caso di necessità, per poi chinarsi vicino a Raltias che nel mentre stava cercando di tirasi su da terra con le mani. Fu in quel momento che si accorse che la giovane dragonessa stava piangendo. Probabilmente la situazione era più grave di quanto Bahamut potesse pensare.
    Aspetta Raltias, aspetta. Sono io, Bahamut. Non muoversi o rischi di ferirti con le schegge di vetro. Ti aiuto io, ecco... Se Raltias glielo avesse concesso avrebbe lentamente infilato le mani sotto il suo corpo, al fine di sollevarla da terra facendo attenzione a non farla passare vicino ai vetri; e soprattutto cercando di non soffermarsi con le mani sui tagli sul suo corpo, per timore di causarle dolore. Sostenendola in braccio l'avrebbe portata lentamente verso uno dei divani sul fondo della sala, depositandola delicatamente su di esso.
    Non muoversi da qui e dimmi cosa ti è successo. Io intanto prendo qualcosa con cui fasciare questi tagli. E nel dirlo andò dietro al bancone lì accanto, tornando con quella che sembrava a tutti gli effetti una scatola per il pronto soccorso. Difficile dire però se la roba per gli umani come bendaggi, acqua ossigenata, antidolorifico e simili avrebbero sortito gli effetti sperati anche sul corpo dragonico di Raltias.


    2xHZi1d
    .:Dreadwyrm:.


    .:Status Fisico: Illeso
    .:Status Psicologico: Molto preoccupato
    .:Energia: 80/80
    .:Potere: //
    .:Crisis Core di Bahamut: 0/10
    .:Tecniche: Yogami #1: Globo della Costrizione
    Il passo principale per controllare uno Yogami è padroneggiare questa abilità, senza la quale non è possibile stabilire un legame. Una volta scelto il proprio Yogami è possibile preparare il Globo affinché lo ospiti, questo vuol dire che è possibile effettuare un solo legame alla volta. Uno Yogami parte sempre da alcune caratteristiche fisse: non può essere più alto di 160 cm su due zampe e 1 mt in caso sia quadrupede o comunque non eretto, in caso di serpenti o simili la lunghezza massima è di 180 cm. Possiedono una loro personale riserva energetica che è pari a 15 unità moltiplicate per il livello dell'utilizzatore, tuttavia il loro Sense è sempre ridotto del 50%. Gli Yogami possono essere di 3 tipi, e ognuno di essi ha una caratteristica peculiare:
    - Elementali, affini alla forza della natura, e pertanto vantano di una riserva energetica di ulteriori 10 unità moltiplicate per il livello dell'utilizzatore. Hanno però un malus del 50% rispetto alla forza dell'utilizzatore e una resistenza fisica inferiore (-1 allo Shell, mai meno di 1).
    - Brutali, che si affidano unicamente alla loro forza fisica e possanza, sono quindi leggermente più massicci del normale, le loro dimensioni massime aumentano a fino due metri (3 in caso di serpiformi e simili) e non hanno malus sulla resistenza fisica, tuttavia hanno un -5 all'energia ottenuta per livello, compensate da una resistenza fisica superiore.
    - Guerrieri, che fanno affidamento su tecnica e abilità con le armi, non hanno né bonus né malus ma possono contare su alcune caratteristiche fisiche peculiari, ad esempio lame retrattili o elementi fisici simili ad armi che possono essere impugnate.
    Gli Yogami hanno la loro personale riserva energetica, ma non possono ricaricarla senza il loro utilizzatore. La loro energia può essere utilizzata solamente per tecniche di quest'arte, eccetto eccezioni dove viene scritto. Quando uno Yogami esaurisce l'energia, subisce ferite troppo gravi o semplicemente viene ritirato dall'utilizzatore, torna nel Globo della Costrizione e non sarà possibile farlo tornare in campo per i prossimi 5 turni. Uno Yogami può rigenerare anche ferite gravissime all'interno del Globo della Costrizione, ma solamente dopo un lungo riposo. Per interagire col Globo della Costrizione, l'utilizzatore deve stringerlo saldamente in mano e non potrà liberare lo Yogami a più di 1 metro di distanza da lui. Se uno Yogami è in grado di volare, avrà sempre un malus del 25% sulla forza e sulla capacità massima di volo.
    Costo: 0
    .:Equipaggiamento: Horde Guillotine con Rock
    .:Note: //

    Fc2WcsI
    .:I Rock Y:.


    .:Status Fisico: Illeso
    .:Status Psicologico: Attento
    .:Potere: //
    .:Energia: 10/10
    .:Equipaggiamento: Horde Guillotine
    .:Note:



    Edited by Palk - 26/4/2019, 14:36
  7. .
    Sistemato tutto, ora dovrebbe essere a posto.
  8. .
    Cambiato il potere, sistemato l'obiettivo personale e tolto il refuso che era rimasto dallo scheletro di un' altra schedada cui stavo prendendo la grafica.
  9. .
    Posto il seguente pg non combattente di supporto a seguito dell'archiviazione di Nadia Hiro.


    I Rock You

    Ogni cosa è migliore se ha delle cromature...

    zHcedhc



    rpMmrMz
    Dati Anagrafici

    Nome: Rock
    Cognome: //
    Soprannome: The Rock
    Età: meno di un anno

    .:Aspetto Fisico:.

    Alto circa 2m, presenta una carnagione argentata e irregolare. Quasi rocciosa, sebbene molto più liscia e uniforme rispetto ad un semplice ammasso di sassi. Di fatto lo si potrebbe a tutti gli effetti scambiare per un costrutto di mercurio, per via della sua particolare tonalità e lucentezza. Sebbene assomigli ad un golem inanimato mantiene comunque una composizione organica e in quanto tale mette in bella mostra un volto squadrato e serioso, sul quale fanno capolino due occhi di color giallo scuro, tendente quasi al dorato. Dalla dentatura perfetta, non è raro vedere la sua bocca piegarsi in un sorriso, sebbene solitamente rimanga abbastanza impassibile. Il suo intero corpo è attraversato da grossi fasci muscolari, delineando una prestanza fisica tutt'altro che indifferente. Ciò si evidenzia in ogni sua parte del corpo, il quale non si può descrivere in alcun modo se non "massiccio". Persino la sua virilità risulta quasi sproporzionata, sebbene essa rimanga solitamente celata all'interno del suo corpo visto che normalmente va in giro senza alcun vestito. Facendo onore al suo nome e al pari di rocce affilate, le sue dita risultano leggermente appuntite, quasi artigliate, consentendo quindi sia di ferire più facilmente, sia di avere una migliore presa su ciò che impugna, sia essa un' arma o un nemico. Ciliegina sulla torta è l'intricato intreccio di rune che presenta sul suo petto, che a seconda delle situazioni e del suo stato mentale possono risultare totalmente spente così come accendersi di una leggera luminosità energetica, che può variare dal giallo al celeste.

    .:Profilo Psicologico:.

    Al suo corpo grosso e robusto, Rock affianca una personalità molto variopinta. Rocktralmente dedito al servizio, una volta che sa cosa vuole il suo padrone cerca il modo migliore per soddisfare le sue richieste. Lo si potrebbe definire a tutti gli effetti il maggiordomo perfetto, se non fosse per la sua stazza con la quale rischierebbe di devastare i mobili di qualsivoglia casa nobiliare. E' molto curioso, sebbene sa stare al suo posto. Seguendo l'esempio di Bahamut ha sviluppato un forte interesse per i libri, cosa che lo porta a stare spesso in disparte a leggere serenamente. Ciò nonostante si trova bene in compagnia, mostrandosi sempre pronto a ridere per una battuta divertente. E' un tipo a cui piace prendere le cose "di petto", nel vero senso della parola. Di fatto non gli dispiace durante gli scontri lanciarsi all'assalto in prima linea, divenendo per il suo padrone uno scudo inamovibile.

    .:Background:.

    Le origini di Rock lo rendono una creatura molto particolare. Nato come yogami e fedele servitore di Bahamut, ciò che li unisce è sia un legame di "sangue" che di retaggio. Dopo il suo risveglio infatti, Bahamut è tornato più volte nel luogo da cui era ri-emerso, stupendosi di come il tempo avesse fatto rifiorire quello che a conti fatti era stato il sito di una cruenta battaglia, seppur ora rassomigliante più ad una palude radioattiva che a natura vergine. Tuttavia non tutti i segni del passato erano stati cancellati. Bahamut infatti notò che lì dove tanti suoi simili erano morti, una strana concentrazione energetica era ancora presente. Era un' energia familiare, carica di vita e al tempo stesso di odio. Non gli ci volle molto a capirne l'origine: lì dove il sangue di molti draghi era stato versato, esso era andato ad aggregarsi... e ora rispondeva all'ultimo rimasto di quella famiglia. Sfruttando dunque il suo stesso sangue, sebbene oramai molto diluito e quasi più simile a quello umano, Bahamut potè richiamare a sè quell'energia per poi plasmarla sotto forma di una nuova entità. Inizialmente pensò di dargli sembianze dragoniche, ma riflettendoci sopra preferì evitare. Si trovava infatti nella situazione di doversi muovere in un mondo dove gli umani la facevano quasi da padroni. Decise quindi di modellarlo sulla falsa riga degli umani, sebbene scelse di non renderlo esteticamente umano, così da differenziarlo comunque da quella razza che tanto lo aveva fatto soffrire.
    Ciò che ne derivò fu il servitore perfetto. Pronto a tutto pur di servire Bahamut, Rock divenne a tutti gli effetti una sorta di maggiordomo per l'antico drago. Il suo carattere aperto ed il suo innato desiderio di servire lo rendevano una compagnia quanto mai gradita. Oltretutto la sua sola presenza era spesso un balsamo in grado di lenire i nervi di Bahamut, poichè l'esistenza stessa di Rock e le sue origini consentivano al ex-drago dorato di avere accanto a sè ciò che restava della sua famiglia, seppur ora limitato ad un semplice ammasso energetico che faceva da nucleo per Rock, svolgendo in tutto e per tutto gli effetti di un normale cuore in grado di alimentare quella creatura cromata.
    La presenza di Rock si rese particolarmente utile soprattutto sul posto di lavoro. Avendo Bahamut deciso di rilevare una vecchia libreria, rinnovandola e accogliendo clienti nelle varie sale di lettura, Rock potè aiutare il suo padrone a gestire al meglio il negozio, sfruttando quando necessario il tempo a disposizione per leggere quanto più possibile e acculturarsi. Ciò ha portato in lui la presenza di un debole conflitto interiore, legato alla sua iniziale impossibilità di trovare un proprio posto nel mondo. Infatti all' inizio fu molto facile per lui rendersi conto di essere l'unico della sua specie con quell' aspetto. Fatto che contribuì a farlo sentire totalmente estraneo al mondo, poichè oltre a non assomigliare agli altri yogami non apparteneva nè ai draghi, come il suo padrone, nè agli umani o alle altre razze di cui era circondato. Come se non bastasse, nei primi tempi la sua mente era continuamente disturbata da strani pensieri ed "incubi". Essendo stato plasmato da ciò che restava dell' energia e dello "spirito" dei draghi compagni di Bahamut, era come se i pensieri di quegli spiriti si ripercuotessero su di lui, spingendolo a desiderare lui stesso il riavere una famiglia nuovamente riunita. Fu forse grazie a questo che, a seguito dell'essere venuto a conoscenza della sua nascita, Rock decise di seguire Bahamut. In tal modo avrebbe potuto dar voce a quei desideri di unità e di "rinascita" che vorticavano nella sua mente e che, fortunatamente, si assopirono quasi del tutto grazie all' alleanza con l' ex-drago dorato e al fatto di star agendo con l'obiettivo di ricreare una nuova famiglia di draghi. Certo, è vero che in quanto yogami non aveva la libertà di scelta di cui godono i più, ma vi è molta differenza tra una collaborazione forzata ed una scelta fatta di propria spontanea volontà.

    Obiettivo Personale: Rock vuole dar voce ai desideri di rinascita dei draghi dentro di sè, affinchè possano nuovamente avere una famiglia in cui sentirsi uniti e a casa. A tal fine serve e collabora con Bahamut, nel quale ha trovato un alleato con un obiettivo comune di formare una nuova famiglia di draghi, così da non vagare più nella solitudine.

    Razza: Yogami [Brutale]

    Orientamento Sessuale: Pansessuale
    Allineamento: Legale Neutrale
    "Il Giudice", un personaggio legale neutrale agisce come gli suggeriscono le leggi, le tradizioni o il suo codice d'onore personale. L'ordine e l'organizzazione sono di importanza vitale per lui. Può credere nell'ordine per se stesso e vivere quindi secondo un codice preciso, oppure credere nell'ordine per tutti e quindi essere dalla parte di un governo forte e organizzato. Il termine più comune per descrivere una persona legale neutrale è "legale puro". Quando le persone che contano su di lui hanno bisogno non si tira mai indietro e ha sempre la decisione migliore pronta a portata di mano, è il classico soggetto che ha sempre nella manica un "piano B".


    Dati Personali e di Combattimento

    Potere Speciale:

    Rocksteady Mantle


    Il potere di Rock è forse ciò che più di ogni altra cosa sottolinea la particolarità delle sue origini. Nato da terra, roccia e polvere, nonostante il suo corpo mantenga composizione e funzionalità organiche, continuerà sempre a mantenere un legame con i propri elementi fondamentali di partenza. Ciò si traduce in combattimento in un fattore difensivo molto semplice quanto efficace: ogni qualvolta Rock si ritrova ad impugnare un' arma o un utensile, potrà scegliere di attingere al suo potere al fine di ammantare di energia ciò che sta impugnando. Questo si andrà rivestendo di uno spesso strato argentato simile al mercurio, che ricorda il colore del corpo di Rock. Questo non influirà sulla capacità offensiva dell'arma o dell'utensile in questione, mantenendo inalterata la loro affilatura e le loro proprietà. Li renderà solo un poco più spessi, dando l'impressione che vi sia una maggiore solidità e resistenza. Il vero effetto del Rocksteady Mantle invece è di rendere la sua offensiva insidiosa ed evasiva: a comando, lo strato energetico che riveste le armi impugnare da Rock le renderà incredibilmente scivolose al tatto. Questo non darà problemi a Rock per impugnarle, consentendogli comunque una presa salda e normale. I veri effetti si potranno vedere durante uno scambio di colpi. Grazie alla loro superficie molto scivolosa, Rock potrà ad esempio deviare più facilmente i normali attacchi convenzionali e fisici, facendoli scivolare via da uno scudo o una lama e rendendo più difficile per un avversario portare a segno un attacco. Al tempo stesso, se usato sapientemente, l'effetto del Rocksteady Mantle potrà aiutare Rock anche in fase offensiva, consentendo alla sua arma di "scivolare" contro una difesa nemica invece di restarvi impiantata o bloccata, in modo tale da averla nuovamente a disposizione e poter portare più attacchi in successione.

    Soldi: 1000
    Nazione di appartenenza: America
    Covenant: //
    Abitazione: //
    Mestiere: //
    Organizzazione: //
    Role Svolte: //
    Inventario: Cellulare, Occhiali,
    Conoscenze: //

    .:Cronologia:.


    00/00/00 - Scheda Postata

    7kwL0Ef





    Fc2WcsI
    .:I Rock Y:.


    .:Status Fisico: Illeso
    .:Status Psicologico: Sereno
    .:Potere: //
    .:Energia: 10/10
    .:Equipaggiamento: //

    .:Note: //



    Edited by Palk - 26/4/2019, 14:39
  10. .
    Acquisti per Bahamut

    Acquisti in SP:

    • Arte Occulta di livello 1
    Ogni volta che acquisterete questa abilità avrete diritto ad aggiungere una nuova Arte Occulta compresa tra il numero 1 e il numero 10.
    Richiede: Livello 1, "Arti Occulte" a scelta
    Limite di acquisti: Nessuno
    Costo: 20 Soul Point
    Tecnica acquistata:
    Yogami #1: Globo della Costrizione

    SP di partenza: 35
    SP spesi: 20
    SP rimanenti: 15

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    Acquisti in soldi:

    Potenziamento Arma: Samsara+
    Costo:1000 che però diventa 0 perchè primo potenziamento di un' arma per questo pg.

    Soldi spesi: 0
    Soldi Restanti: 1100
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    Archivio Nadia, per la gioia di Doom che non la vedrà diventare una manipolatrice di gravitoni (almeno per ora...)
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    Mi iscrivo!
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    Bahamut ascoltò con attenzione tutto ciò che le due dragonesse gli dissero. Annuì a Raltias, comprendendo il suo desiderio di vederci chiaro sulla situazione che aveva portato dei draghi a tradire il loro stesso gruppo. Tuttavia ciò che sentì poco dopo lo sconvolse ancora di più e lo portò a comprendere maggiormente il dolore di Raltias. Di fatto quei draghi, così come gli umani coinvolti, si erano macchiati di un crimine gravissimo rubando parte delle uova del clan di Raltias. Gli ci volle un discreto autocontrollo per non accendersi nuovamente come un' oscura pira funeraria. Il danno che quei draghi avevano subito era a dir poco impressionante. Rubare delle uova era probabilmente la cosa più grave che potessero fare a parte l'estinzione diretta, poichè significava andare a minare le fondamenta stesse della nuova generazione di draghi. Inoltre questo implicava togliere i futuri cuccioli ai propri genitori, cosa questa mostruosa sia eticamente che emotivamente. E Raltias, essendo una allevatrice, viveva in prima persona il trauma di veder dei futuri cuccioli venir rapiti e portati via. Bahamut poteva solo lontanamente immaginare il turbinio di emozioni che doveva vorticare nella mente di Raltias, al solo ripensare simili atrocità.
    Arrivare a rubare delle uova... Umani, chi si credono di essere??!! Possibile non vi sia limite alla loro scelleratezza?! Vorrei averli qui per incenerirli, ma è meglio non correre. L'ultima cosa che voglio è fornirgli l'ennesima cavia da laboratorio. Continuò ad ascoltare, prendendo mentalmente appunti su ogni minima informazione che Sarsha gli dava. Si concentrò soprattutto sul logo della Luxengy, cercando di imprimerselo a fuoco nella mente per essere sicuro di riconoscerlo in qualunque momento. Non voleva rischiare di farsi sorprendere "alle spalle" per via del mancato riconoscimento, qualora si fosse trovato a vederlo solo parzialmente. Se però sino a quel momento rimase serio e attento, non potè non avere un accenno di dubbio al sentir parlare dei Gladiatori. Non che gli interessassero più di tanto, ma il pensiero di gente esaltata pronta a menare le mani che gira per la città gli dava un poco da pensare. Diveniva sempre più evidente come la civiltà umana in cui si trovava fosse nettamente diversa da quella a cui era abituato in passato.
    Dunque riassumendo... devo tenere a bada il prurito alle mani verso gli umani, devo fare attenzione a non farmi sorprendere dalla Luxergy e devo stare alla larga dagli esaltati per strada in cerca di qualcuno con cui menare le mani. Tutto chiaro. Fece come per contare sulle dita i vari punti in questione, per poi tornare a dare attenzione nel sentir parlare di biblioteche e televisione. In passato aveva avuto modo di provare ad imparare qualcosa dell'alfabeto usato dagli umani, sebbene non fosse di certo il miglior lettore del mondo. In fin dei conti, per un gruppo di draghi è più che raro l'avere dei libri umani da consultare. Tutto ciò che aveva potuto apprendere era stato tramite gli umani di passaggio che si fermavano la notte nel loro territorio e si sentivano in vena di scambiarsi favori... o meglio pagare un "pedaggio". Inoltre il fatto di vedere tante informazioni racchiuse in semplici fogli di carta lo entusiasmò molto a suo tempo, il pensiero quindi di avere delle biblioteche in cui potersi letteralmente tuffare nella lettura lo entusiasmava, sebbene effettivamente l'ostacolo linguistico avrebbe potuto costituire un leggero problema. Di contro la televisione avrebbe sicuramente reso il suo apprendimento più immediato, a patto che fosse riuscito a far funzionare correttamente la tecnologia umana.
    Perfetto, vi ringrazio immensamente per tutto ciò che avete fatto per me. Così come per queste informazioni e per questo... "telefono"? Si chiama così giusto? Lo terrò sempre con me, qualora vi dovesse servire un aiuto di qualunque tipo. Prima di tornare all' esterno però, Bahamut ricevette un ultimo regalo da parte di Sarsha: una borsa con vari indumenti umani. Non sapeva dire se fossero nuovi o vecchi. Avevano un odore particolare, probabilmente dovuto al lungo inutilizzo passato nell'armadio, ma che Bahamut non aveva modo di identificare. Li accettò con gratitudine, prendendo gli indumenti che Sarsha gli stava porgendo per poi cercare di indossarli. La scena fu abbastanza comica, dovendo tentare tre volte prima di indossare i pantaloni nel verso giusto. Una volta riuscito però, potè constatare come gli calzassero relativamente bene per essere la prima volta che indossava degli abiti umani. Certo, la sensazione di "costrizione" che essi davano rimaneva interamente, ma almeno avrebbero aiutato a non creargli problemi fintanto che non fosse riuscito a fare qualcosa per quel suo corpo.
    Come fanno gli umani a vivere con certa roba addosso?! E' così innaturale e opprimente... La sua domanda rimase retorica, ponendosela da solo nel tentativo di cercare di trovare una risposta sensata che era sicuro non avrebbe mai trovato. Se non altro, ora era realmente pronto a congedarsi da Sarsha e Raltias per avventurarsi in quello strano futuro che, quasi per uno scherzo del destino, era divenuto il suo presente.
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    Vi era un che di sensato in ciò che diceva Bahamut, trattandosi di emozioni istintive che è normale provare in simili situazioni. Tuttavia, come giustamente diceva Sarsha, la sua era una lotta solitaria. Sebbene vi fosse una sorta di pace in corso tra le varie razze, lì a New Vegas, restava il fatto che il clan delle due dragonesse stava riscontrando dei problemi con gli umani. E con tutta la buona volontà che la solidarietà tra draghi può portare, di certo aiutare Bahamut ad affondare nel suo odio per gli umani era qualcosa che si manteneva fisso all'ultimo posto della loro scala delle priorità, avendo il loro clan a cui pensare. Questo Bahamut lo capiva, lo rispettava e voleva farlo presente, ma il sentire le colpe di cui sia gli umani che dei suoi simili si erano macchiati bastò ad oscurargli completamente la vista.
    Dei draghi hanno osato fare COSA??? Se mentre erano nella palude l'improvvisa rabbia gli aveva fatto accendere di fiamme il braccio destro, questa volta a ricoprirsi fu quasi l'intera metà destra del corpo. Di nuovo, era probabilmente un suo errore il vedere tutto con una mentalità "all' antica". Ma vivendo tanto a lungo con il proprio gruppo, quel concetto stesso di famiglia era per lui divenuto quasi sacro e di fatto gli era inconcepibile che qualcuno dall'interno potesse violarlo, andando ad agire contro la famiglia stessa. Il sapere quindi che vi fosse qualcuno, lì fuori, che si era macchiato di un crimine così grave bastò a fargli perdere quasi ogni controllo. E' cosa nota che i draghi tendano ad avere un temperamento molto focoso ed istintivo, cosa che li rendeva facilmente inclini ad atti di forza e violenza. In quell' istante Bahamut ne stava dando un esempio calzante. L'unica cosa che lo trattenne e gli consentì di non andare oltre era la consapevolezza di rischiare di creare problemi alle due dragonesse, specie poichè quelle fiamme stavano pian piano iniziando a ritrasformare il suo corpo, con il rischio di renderlo poco adatto agli ambienti interni dell' abitazione. Istintivamente andò ad afferrarsi con la mano sinistra il braccio destro, quasi stesse cercando di trattenersi da solo, concentrandosi sul fare ampi respiri per sbollire la rabbia opprimente dentro di sè sino a che pian piano le fiamme non si estinsero, svanendo del tutto. Una volta che la situazione si fu placata, mosse due-tre passi indietro come a non voler allarmare le due dragonesse. Si proruppe quindi in un mezzo inchino in segno di scuse.
    Mi dispiace, vi ho mostrato una scena penosa. E' solo che mi è molto difficile concepire e accettare che uno o più draghi possano decidere di agire contro il proprio "nucleo familiare", o clan come lo avete chiamato. Il fatto quindi che abbiate dovuto subire un simile affronto... mi dispiace molto, davvero. Avete le mie più sincere condoglianze. E nel dirlo fece nuovamente un leggero inchino col capo.
    Evidentemente l'aver vissuto tanto non sempre serve a qualcosa, sembra che abbiate dovuto affrontare difficoltà che alla vostra età non avrei mai immaginato plausibili. Sappiate quindi che, sebbene con un po' di iniziale difficoltà per via della mia ignoranza su quest' epoca, riesco comunque a comprendere anche la vostra diffidenza verso di me. E la rispetto, così come rispetto il vostro desiderio di tranquillità e soprattutto di pace per il vostro clan. Al vostro posto quasi sicuramente avrei fatto lo stesso, dando alla mia famiglia l'assoluta priorità. Ed era vero. Se in quel momento non vedeva altro a parte il suo disprezzo per gli umani, era dovuto a ciò che aveva passato. Ma se non fosse stato in quella situazione che gli aveva fatto dimenticare simili priorità, il suo primo pensiero sarebbe sempre stato per la sua famiglia. E il fatto che Sarsha e Raltias desiderassero mantenere la pace e la serenità per il loro clan, anche a costo di reprimere eventuali desideri di vendetta verso il comportamento che gli umani avevano avevano avuto nei loro confronti, non faceva altro che aumentare il rispetto che poteva provare verso di loro. Stavano letteralmente facendo quello che a lui, in quel momento, risultava tanto difficile accettare di fare, probabilmente a causa del fatto di non avere più una famiglia da salvaguardare. Ma ciò non significa che in futuro le cose non potessero cambiare, dando anche a lui la possibilità di ricominciare.
    E sia. Vi ho offerto il mio aiuto e giustamente sta a voi stabilire se ritenermi meritevole di fiducia o no. Lo accetto e lo rispetto. Aspetterò che siate voi quindi a comunicarmi qualcosa, sempre se lo vorrete. Nel mentre cercherò di informarmi quanto più possibile su quest' epoca... Chissà, magari troverò uno di quei luoghi pieni di pergamene e di carta di cui sentii parlare due secoli fa da un mercante, secondo il quale era un luogo pieno di conoscenza... Come è che l'aveva chiamata? Biblio-qualcosa, credo. E' solo che... c'è qualcosa che dovrei sapere, prima di "avventurarmi" in questa (per me) nuova civiltà? Se come dite vi sono umani e membri di altre razze non umane che potrebbero avere un atteggiamento nefasto verso la nostra razza, credo mi servirebbe saperlo così da potermi guardare le spalle ed evitare di imbattermici per errore. Sapreste dirmi qualcosa in merito?
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    Le sue parole vennero accolte con un certo astio. Era evidente come vi fosse un forte gap tra il modo di vedere le cose di Bahamut e come invece venivano viste e vissute da Sarsha e Raltias. Loro evidentemente conoscevano bene lo sviluppo a cui erano arrivati gli esseri umani e Bahamut di certo non poteva sapere cosa avevano affrontato. Lui vedeva le cose secondo una visione all'antica, dei suoi tempi. Tempi in cui molti della sua razza avrebbero affrontato apertamente i loro nemici, anche a costo di morire eroicamente contro di essi, invece di accettare imposizioni altrui. C'è chi potrebbe ritenere una cosa simile un suicidio, un non ragionare su ciò che si fa. E sarebbe anche corretto. Semplicemente è la visione delle cose da parte di una razza che è quasi sempre stata in vetta alla catena del potere. Visione delle cose che lo portò a subire una pesante critica da parte di Sarsha. Critica che in parte comprendeva e in parte rigettava.
    Non so di cosa sono capaci gli esseri umani?! Lo so bene invece! Il mio stesso corpo è una prova di ciò di cui sono capaci. Sono l'ultimo di un "clan" che è stato cancellato dal mondo. Mi dici che non c'è più bianco e nero ormai e questo può essere vero. Ma ciò non significa dire bianco e nero non siano mai esistiti. In passato sono stato spesso favorevole al contatto tra le razze. Ero felice di vedere umani di passaggio che si fermavano a dialogare con noi, scambiando opinioni e consigli. Ma dopo quello che gli umani hanno fatto a me e ai miei compagni non puoi pretendere che io non lo viva come un insulto alla loro memoria, il vedere gli umani fare il buono e il cattivo tempo mentre una parte dei draghi ancora in vita accetta e si adegua a tutto ciò senza opporsi. Terminò con una specie di forte sospiro. Come per Sarsha, anche per lui quella fu una specie di sfuriata a caldo. E gli era servito. Aveva bisogno di liberarsi di quella rabbia interna, di esternare quei sentimenti. Fosse stato ancora un drago per intero, probabilmente avrebbe inconsciamente eruttato una fiammata verso il cielo in un tentativo di sfogo, al pari di alcuni umani che tendono a dare un pugno contro un muro. Attese vari istanti, respirando lentamente per calmarsi un poco, prima di continuare.
    E' vero, vedo la cosa dall' esterno senza fare i conti con quella che è la situazione attuale. Ma non posso farci nulla, non posso non covare questa rabbia. E' da quando siamo arrivati in vista della città che una voce nella testa mi urla "Mettila a ferro e fuoco! Uccidili e fagliela pagare!". Eppure non posso farlo! Non potevo poco fa perchè non ne ho la forza e con questo corpo non posso fare molto. Ora ancora di più non posso farlo, non dopo che mi avete detto che si è instaurata una sorta di pace tra le razze. Se effettivamente c'è una pace in corso che consente ai draghi di sopravvivere, allora non voglio essere io a mandarla in frantumi togliendo loro ciò che gli permette di vivere serenamente. Conosco troppo poco del presente per poter agire liberamente. Vorrei farlo, vorrei andare a dar battaglia agli umani, ma non posso farlo in questo momento. Dovrò informarmi, dovrò "crescere" culturalmente, poi forse saprò cosa fare. Magari tra un po' di tempo, sorvolando la zona, potrò commuovermi nel vedere un drago e un umano che passeggiano serenamente mano nella mano. Potrò ripensare a come era in passato, prima della disfatta del mio gruppo, e gioire della ritrovata serenità. Ora come ora però posso solo restare con la mia tristezza e la mia rabbia... Sul suo volto in quel momento era dipinta un' espressione difficile da interpretare. Era come se una parte di lui volesse commuoversi e piangere nel ricordare il passato nello sperare per il futuro, l'altra metà si ostinava a cercare di rimanere serio e fermo. Di fatto era difficile aprirsi su un argomento così spinoso e ciò che aveva detto era già ben oltre il normale di ciò che faceva in passato. Possibile che anche il suo carattere fosse stato influenzato da quel corpo umano, molto più mutevole e vulnerabile alle emozioni rispetto al corpo "statico" di un drago? Difficile dirlo e per non avere la mente libera di vagare su quell' interrogativo, si concentrò piuttosto su quanto stava dicendo Raltias. Per certi versi quella giovine si stava mostrando ben più calma e saggia di Bahamut e Sarsha messi assieme.
    Tranquilla piccola, non voglio assolutamente mettere in dubbio il valore della tua amica. Basta uno sguardo per capire quanto lei sia forte e valorosa, tanto quanto tu sei calma e compassionevole. E' solo che... devo ancora metabolizzare per bene la mia perdita e accettare mia situazione. Forse, una volta fatto, potrò tornare a giudicare correttamente senza essere accecato da quanto accaduto. Se non altro, ora finalmente conosco il tuo nome. E nel dirlo rivolse un mezzo sorriso a Sarsha, facendolo spuntare su un volto ancora triste dando alla sua espressione un chè di malinconico. Se non altro forse avrebbe aiutato a riappacificare i due draghi.
    Se non altro mi fa piacere sapere che avete ancora un vostro territorio, al sicuro lontano dagli umani. Ed effettivamente se state avendo problemi con alcuni di loro, sarà per me un piacere aiutarvi. Forse, in un ambiente naturale lontano da tutta questa civilizzazione, potrò ritrovare delle sensazioni a me familiari e sentirmi nuovamente "a casa" come 150 anni fa. Sebbene ciò non tolga che mi si renda necessario cercare di apprendere quanto più possibile sullo sviluppo che hanno avuto gli umani e sulla loro attuale civiltà, se vorrò riuscire a vivere in quest' epoca a me così estranea.
2760 replies since 27/6/2007
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