Posts written by White Raven

  1. .
    Acquisti per Gabriel

    HF credits: 380

    • Cambio Occulto ( 65 HF)
    Da Geomanzia a GENJUTSU

    HF Credits rimanenti: 315
  2. .
    Imbarazzare Rengoku portava una certa soddisfazione all’interno della ragazza, che quando se ne sarebbe tornata nella sua stanza avrebbe avuto un sorriso soddisfatto sulle labbra. Solo che poi questo si trasformò in uno pregno d’ansia- non sapendo esattamente come doveva presentarsi. Il suo vestiario andava bene? Gli orecchini? Si doveva truccare? Rimase bloccata in stanza per un paio di minuti- prima di decidere di farsi una doccia velocemente- mettendosi poi dei vestiti leggeri e facili da togliere- Una maglia e dei semplici pantaloni. Magari doveva mettersi una gonna?! Il panico sul volto di Gabriel sarebbe stato palese, prima che semplicemente scegliesse i pantaloni. Si lasciò anche alcuni piercing, tenendoli però in dei semplici anelli. Forse per via dell’ansia- non ci mise molto nel preparsi e nell’andare- e con il codice datole da Rengoku riuscì ad entrare all’interno. Si era portata dietro anche una borsa con dei ricambi- non sapeva se magari ne avrebbe avuto bisogno! Li lasciò al lato della porta- prima di osservare la stanza. Questo ovviamente attivò una parte nel suo cervellino che le diceva di toccare e esplorare tutto- e lo fece. Trovò diversi oggetti- un bagno apposito- e pure degli asciugamani e degli accappatoi! Andò a distrarsi completamente, tirando fuori durante il suo curiosare, quelli che sembravano dei preservativi e del lubrificante- solo che nel guardare i preservativi le venne il dubbio della grandezza siccome diceva “M”. Non le sembrava che Rengoku entrasse nella media, ma non sapeva se poteva giudicare o meno.
    Forse dovrei… sai no, per permettere un più facile accesso si!
    Parlò con se stessa, nel mentre che si toglieva i vestiti e si metteva l’accappatoio- rendendosi subito conto di come questo era stato pensato probabilmente per una donna formosa. Questo le cadeva oltre i fianchi e sotto le natiche. Su una donna formosa probabilmente sarebbe arrivato attorno ai fianchi- ma vista la chiara differenza, Gabriel rimase non poco delusa. Avrebbe pure fatto un broncio offesa- guardando le coperte del letto di un colore biancastro- andando a stendersi sopra di queste nel mentre che prendeva il proprio telefono. Forse poteva investigare un po’ e curiosare su di internet- non si era mai poi così tanto interessata a quel genere di cose e avere una base l’avrebbe aiutata- solo che proprio mentre stava per procedere- il bussare alla porta attirò la sua attenzione- facendola saltare su.
    Ah- arrivo!
    Avrebbe mormorato- prima di bloccarsi di fronte alla porta- le dita di fronte la maniglia. Il dubbio che iniziava ad attanagliare il cuore. E se non era Rengoku? E se era qualcun’altro? Deglutendo, con il volto rossastro e con una certa ansia- Gabriel andò a poggiare la mano sulla maniglia. Se non era Rengoku come avrebbe fatto? E se- ah, stava diventando inutilmente paranoica! Sbuffando, e con una certa decisione- avrebbe aperto la porta-
    Rengoku?
  3. .
    Buon natale, miei signori! Auguri uwu
  4. .
    Accompagnando la testa di Rengoku dopo quell’ultimo bacio, si sarebbe allontanata anche lei con non poco dispiacere- mentre slacciava le gambe da dietro il ragazzo così da rimettersi in piedi, Gabriel soffrì non poco. Staccarsi dal calore di Rengoku, dal sentire le pulsazioni d’egli- era… frustrante. Però poteva aspettare, poteva essere paziente. Quelle sensazioni le aveva soffocate più volte, quindi doveva solo fare un profondo respiro… Avrebbe fatto solo a quel punto un cenno d’assenso, seppur la sua espressione sarebbe stata comunque scontenta. Avrebbe lasciato a malincuore ogni suo contatto con il ragazzo- semplicemente perché sapeva che difficilmente si sarebbe trattenuta oltre. Avrebbe dunque poggiato la schiena contro il muro, chiudendo gli occhi per qualche momento e concentrarsi sul suo respiro- percependo come il ragazzo aveva preso il suo telefono e lo stava usando. Avrebbe aperto gli occhi solo per osservare quando glielo avrebbe mostrato. Un.. hotel? Deglutendo leggermente, sentì un calore particolare nel bassoventre.
    ... Va bene- per me va bene.
    Avrebbe mormorato, prima di staccarsi dal muro e fare alcuni passi per allontanarsi da Rengoku. Aveva già avuto la sua lezione privata con Gin- quindi poteva tornare giusto alla sua stanza per togliersi i piercing e mettersi dei vestiti più comodi- così come farsi una doccia magari? Il programmare una cosa- non pensava che l’avrebbe fatta sentire così.
    Inviami il codice al telefono- io andrò nella mia stanza a farmi una doccia veloce- Nel mentre dovremmo pensare a qualche scusa al perché domani avrò una certa fatica nel muovermi, hm?
    Avrebbe fatto, con un sorriso malizioso, prendendo la spada che era poggiata contro la maniglia- liberandola effettivamente per tenerla nella mano sinistra. Dubitava che entrambi avessero abbastanza autocontrollo per controllare la loro forza- così come vista l’arma di distruzione di massa che il ragazzo possedeva- già un semplice rapporto sarebbe stato.. rossore salì sul suo volto, talmente tanto che lo sentiva pure lei. Solo al cenno d’assenso di Rengoku- così come era entrata in modo veloce in quello spogliatoio- allo stesso tempo uscì- ora bastava seguire il piano, alla fine nulla sarebbe andato storto, no?
  5. .
    Guai seri (1 tiro)

    Lancio dado: 47
    • 1d100
      47
    • Inviato il
      20/12/2023, 16:43
      White Raven
  6. .
    I brividi di eccitazione e piacere salivano lungo il suo corpo come onde fortissime, sopratutto quando percepì la sua bocca premersi sul suo collo- baci e in seguito morsi che la avrebbero fatta sospirare e- ansimare in verità- da tutto il desiderio che le stava crescendo all’interno del corpo. La differenza tra entrambi era sostanziale; il solo essere di qualche anno più giovane significava che più facilmente si perdeva in sensazioni piacevoli. Infatti quando andò nuovamente a parlare, si sarebbe guadagnato un mugolio di frustrazione- così come avrebbe percepito le cosce morbide stringersi attorno ai suoi fianchi. I capezzoli- ormai talmente turgidi- che sembravano quasi punzecchiare la sua pelle! Eppure aveva ragione- e quelle parole portarono la biondina con un poco di sanità- il necessario per pensare. La sua spada non serviva molto, non contro gente che poteva spaccare porte come se fosse nulla. Quale luogo sarebbe stato più adatto? Gli unici posti che le saltavano in testa erano quelli dove aveva vissuto con il fratello per strada- o la sua stanza a casa… ma in entrambi i casi erano abbastanza aperti e accessibili. Così come la stanza a casa li rendeva abbastanza scoperti anche a suo padre. Avrebbe fatto un verso scontento, riaprendo gli occhi e lasciando che i loro sguardi si incrociassero. Le pupille a forma di diamante di Gabriel- il colore rosato- sembravano brillare ancora di più.
    Dove… potremmo andare? Il dormitorio è sicuro quanto questo spogliatoio… e la stanza a casa mia è ugualmente rischiosa… non tanto per me però.”
    Avrebbe mormorato, tentando di calmare il proprio respiro- nonostante la sua altra bocca rendeva le cose ben più difficili. Il modo in cui agitava il bacino- anche solo per strofinarsi di poco - la diceva lunga su quanta resistenza potesse avere la fanciulla. Ren se li scopriva a fare certe cose… dubitava che Rengoku sarebbe andato via illeso.
    Non voglio che la nostra prima volta sia in un luogo come questo- non vuoi che sia un pochino più romantico?
    Non riusciva però a trattenere una piccola provocazione, nonostante fosse stata lei a portare il ragazzo fino a quel punto.
  7. .
    La passione di entrambi stava aumentando a dismisura, tanto che quello che in principio era semplicemente toccare con la mano di Rengoku si rivelò con lei che muoveva le magliette di entrambi in modo decisamente esperto- sollevandole allo stesso tempo e permettendo alle loro caldi pelli di incontrarsi. Quella rosata e delicata di Gabriel, che quasi brillava di lucentezza, contro quella più scura del ragazzo. Un contrasto evidente- e che provocava un piacere forse un po’ troppo perverso nella mente di Gabriel. Con un mugolio eccitato, non appena percepì le mani di Rengoku afferrarle il sedere- ben allenato, sodo ma morbido- Gabriel non fece alcun tipo di resistenza. Tuttavia andando ad allungare entrambe le braccia così da avvolgerle dietro il collo di Rengoku- con le dita della mano sinistra tra i suoi capelli. Avrebbe solo fatto un sibilo, nel momento in cui la sua schiena incontrò il muro- il vago dolore delle ferite in rigenerazione che le provocò brividi di piacere lungo la schiena. Senza esitare anche le sue cosce morbide si sarebbero strette attorno i fianchi del ragazzo, con le caviglie incrociate e i talloni premuti contro la parte inferiore della schiena d’egli. Presa com’era dal bacio, dalle sensazioni- dalle presenta che percepì sul pube- Gabriel avrebbe fatto solo un vago verso di scontentezza nel percepire il come Rengoku tentennava. Quando le loro labbra si sarebbero separate, un rivolo lucido di saliva sarebbe rimasto tra di queste- spezzandosi solo nel momento in cui egli parlò.
    Sei un’idiota per caso? L’ho già detto il perché… quel che dici non è altro che una bugia che ti ripeti.
    Avrebbe mormorato, andando ad inarcare il bacino così da far percepire la propria intimità al ragazzo- già bagnata da tutte quelle battute e dal bacio passionale- come ulteriore prova di quella attrazione che lei provava nei suoi confronti. Gabriel avrebbe poi portato le proprie labbra lungo la guancia del ragazzo- scendendo verso la mandibola e facendo un leggero morso- mentre continuava a tentare di mantere uno sguardo verso di lui.
    Non sai quanto mi devo trattenere dal morderti- e la tua pelle sembra abbastanza resistente da non rimanere così tanto ferita.
    Avrebbe mormorato, prima di chiudere la questione con un bacio. Sperava che quello bastasse per mostrare il suo interesse. Infatti avrebbe chiuso nuovamente gli occhi, così da immergersi nuovamente sulle labbra di Rengoku e godersi l’energia che egli possedeva. I pantaloni di lino di Gabriel poi erano talmente sottili che si poteva percepire ogni cosa- però un singolo pensiero le passò per la testa. Voleva davvero che la sua prima volta fosse in uno spogliatoio? E il secondo- Ma a chi cazzo importava?
  8. .
    Rengoku si dimostrò ben più predisposto di quel che pensava! Nel momento in cui le loro labbra andarono ad incontrarsi, Gabriel chiuse gli occhi- assaporando ancora di più quella sensazione. Ah- quel pericolo, quella- chiusura… Era quasi come una droga. Non che l’avesse provata. Il sapore della pelle di Rengoku la bloccò momentaneamente. Il giorno prima lo aveva sicuramente assaporato, ma era più concentrata su di altro che su di quello. Avrebbe staccato brevemente le sue labbra da quelle del ragazzo, mentre le proprie braccia andavano a muoversi in modo da stringersi dietro il collo di lui- con una mano tra i suoi capelli e l’altra a tentare di raggiungere la spalla- in una sorta di abbraccio per certi versi.
    “Proprio perché non sei come loro ti desidero. Diventa mio, Rengoku.”
    E questa volta, se fraintendeva, ne era anche più felice! Gabriel sarebbe ritornata nel bacio- così da aprire le proprie labbra e assaporare con la lingua anche l’interno della bocca del ragazzo- come se tentasse di raggiungere ancora di più la sua essenza per certi versi. Senza riuscire a controllarsi, la propria gamba sinistra si sarebbe mossa come a tentare di mettersi nel mezzo di quelle di Rengoku. E se il ragazzo voleva- poteva fare lo stesso. La sua gamba destra sarebbe stata proprio nel punto giusto e anzi, vista la differenza d’altezza poteva anche impedire di pressare sulla sua verga- come una sorta di sfida a chi cedeva prima. Anche perché Gabriel sembrava intenzionata a non lasciarlo andare- e farlo diventare suo, in tutti i sensi. Forse anche per questo, non le dispiaceva perdere la sua prima volta con lui. Rengoku avrebbe potuto percepire come il corpo di Gabriel reagiva al suo, il suo seno che andava ad inturgidirsi e i capezzoli induriti che premevano contro di lui- mentre un familiare odore flebile e dolciastro andava a lasciare il calore della sua pelle. La mano che non stava tra i capelli del ragazzo si sarebbe mossa sul suo collo- ed infine sul suo petto e sterno. Una mano curiosa- e che senza alcuna vergogna esplorava il suo corpo- e se non la fermava… avrebbe tentato di entrare all’interno della sua maglia e far incontrare le loro pelli. Come ad avere un contatto ancora più stretto con lui- bisognosa per certi versi di quel contatto- anche solo per assaporarlo di più. Rengoku al contrario avrebbe percepito proprio un sapore dolce- puro- dalle labbra di Gabriel. Una sensazione che faceva dipendenza quasi. Un sapore immacolato- e che non importava quanto sporco le andasse sopra- sarebbe sempre rimasto uguale.
  9. .
    Testardo come un mulo- ma alla fine aveva capito! Gabriel fu più che soddisfatta nel vedere come Rengoku le rispose indietro. Un ghigno malefico le si posò sul volto, nel momento in cui lui andò a spingersi contro di lei e a mettere l’indice contro il suo petto. Al che Gabriel fece un sorriso- più simile ad un ghigno che ad un sorriso vero e proprio, mentre sarebbe andata ad afferrare con il braccio sinistro il polso di Rengoku prima di tentare di spingerlo contro uno dei armadietti- probabilmente lo stesso che aveva colpito prima- così da bloccarlo tra di lei e una superficie. E allo stesso tempo, una sua gamba che si sarebbe infilata nel mezzo di quelle del ragazzo, mentre la destra dalla maglia si sarebbe alzata al suo volto, come ad afferrarlo e mantenere uno sguardo fisso.
    Se ti alleassi con la me che è dentro la Kamen, non saresti altro che un ostacolo.
    Lo avrebbe detto in modo serio, le parole che scivolavano dalle labbra con estrema tranquillità. E non lo intendeva solo in un fatto di forza- ma semplicemente in uno sguardo decisionale. Gabriel non sarebbe riuscita a pensare ad un alleato in battaglia; era troppo spericolata e troppo… energica, per pensare ad altri. Magari con qualcuno che è legata profondamente come il fratello, che la capisce senza pensarci due volte, potrebbe riuscirci. Ma dubitava di trovare cotale persona mentre indossa la sua Kamen. Ah, inoltre andrebbero a intralciare le sue scelte moralmente dubbiose. Ancora bruciava la vergogna che aveva provato quando aveva “ucciso” il professore insetto.
    Perché pensi abbia specificato quando siamo fuori? Non ho intenzione di collaborare mentre ho la Kamen, e non ho intenzione di condividere con nessuno il segreto di questa. Ma niente mi ferma di fare amicizia, e legarmi ad altre persone come “Gabriel”....
    Al che, avrebbe fatto un ghigno, non intenzionata minimamente ad allontanarsi o mettere centimetri di distanza dai loro corpi- anche solo perché lo avrebbe poggiato in modo completo contro il ragazzo- che poteva percepire tuttto se voleva- visto che i vestiti della ragazza erano più che leggeri.
    Poi andiamo, non vuoi ammettere che è difficile tenere le tue mani a posto? Già il tizio di ieri non aveva resistito!
    Lo avrebbe detto con un tono quasi-... normale, come se fosse nulla di che. Da quella posizione poi, era possibile intravedere le bende all’interno della maglietta della ragazza- abbastanza larga per far intravedere le clavicole. Messe più per evitare dolori e sanguinamenti, ma per lo più si era ripresa e quasi totalmente rigenerata. Forse quello avrebbe riportato la questione sul perché Rengoku era andato in quello spogliatoio prima di tutto, ma Gabriel non ci fece molto caso…
  10. .
    Aveva esagerato? Il come si bloccò- ed sembrò esitare nel parlare- fu una cosa fugace eppure le fece dubitare per qualche attimo di aver esagerato. Ma al contrario- sembrò dopo un po’ cambiare espressione e diventare più serio. Guardò con una certa delusione e scontentezza il come egli andava a sciogliere in modo artificiale il ghiacciolo, che lentamente gocciolava lungo le sue dita e sul suo polso. Avrebbe posato il suo sguardo verso il liquido dal colore simile al magenta. Rengoku le sembrava molto fissato con l’idea di diventare Akira- e non lo biasimava. Ma diventare Akira era inutile, se quando ci riesci non rimane nulla di te. Ma effettivamente era quello il compito di una Kamen. Ella fece una piccola risata, soffocata, a questo.
    “Quante belle parole…
    Avrebbe detto, alzando solo le pupille per osservarlo. Gli occhi di Gabriel sarebbero stati seri, uno sguardo che non l’aveva vista fare. Anche il suo solito sorriso era scomparso, lasciando un’espressione seria ma pacata.
    “Non ti sei domandato cosa succederà una volta che “Diventi Akira”? E’ facile pensare e o immaginare. Ma la realtà è diversa. Quello che diventa Akira è la Kamen, non noi. E poi non dubito che esistono metodi per rimuoverla e far rivelare le nostre identità, il non averlo incontrato ora non significa che non esista.”
    Solo a quel punto, avrebbe alzato il polso verso la propria bocca, leccando avidamente le varie gocce e salendo lungo il palmo e infine verso le dita. Il suo sguardo si sarebbe puntato verso la porta, prima di guardare verso di Rengoku e i suoi occhi.
    “Quel che ho detto prima è valido. Da soli siamo deboli, abbiamo tutti delle lacune che altre persone possono riempire. Con le Kamen è facile ignorarlo. Ma mentre siamo così? Sanno i nostri nomi, dove sono le nostre stanze e probabilmente anche le nostre debolezze. Non vedo lati negativi nell’avere un’alleanza, così come non serve un nemico comune se tra di noi ci sta fiducia e amicizia.
    Una alleanza non è altro che una nota positiva; alla fine i loro “bulli” erano alleati. Era palese che lo fossero e agissero come un’unico pensiero certe volte. Se non seguire ordini direttamente. Al contrario, un’alleanza formata da amicizia significava fiducia e nessuna paura di tradimenti. Però forse erano pensieri troppo complicati? Era meglio rinunciare ad allearsi con qualcuno. Ma… poteva guadagnarci qualcosa da questo. Gabriel avrebbe mosso la propria mano destra così da tentare di afferrare la maglietta di Rengoku vicino al colletto, così da tirarla e tentare di far scontrare i loro corpi. Lo sguardo di Gabriel tornato ad uno più malizioso- sotterrando quello più serio.
    “Oppure in verità desideri qualcos’altro. Cosa ricerchi sul serio, Rengoku? Vuoi diventare Akira, perché? Per chi?
    Lo sguardo di Gabriel non era malizioso a nulla, semplicemente se Rengoku manteneva le braccia incrociate avrebbe sentito contro di esse per l’ennesima volta il seno morbido d’ella- che come al solito non indossava un reggiseno.
  11. .
    Gabriel si sarebbe goduta l’espressione iniziale di Rengoku, prima di rilassare le spalle. Il modo in cui egli reagiva era così naturale- e che la faceva sentire a suo agio. Altro il nascondere- frecciatine e quant’altro per mantenere le apparenze. Avrebbe ridacchiato nel momento in cui le avrebbe bloccato le mani- una risatina divertita, prima che effettivamente alzasse le mani come a dire che non avrebbe fatto nulla.
    Non ti devi fermare. Non sono venuta qui per questo. Sarebbe oltremodo ipocrita dirti “Oh no, Rengoku-senpai! Per favore, non cercare i cattivoni della scuola!” quando io stessa vorrei farlo. Ma sono venuta con una proposta! Stiamo insieme, Rengoku. Uniamoci.
    Forse poteva suonare molto fraintendibile, visto il come nel mentre che parlava una mano si sarebbe sporta per prendere quella di Rengoku- aveva visto la sua esitazione e dunque non voleva che si allontanasse. Aveva visto come esitava nel toccarla- ma questo non significava che lei provava la stessa cosa..
    Aiutami- e aiuterò te come mi è possibile. Complementiamo le nostre debolezze- ah, ovviamente non pensare che non voglio diventare Akira. Saremo comunque rivali per la vetta! Ma non significa che non possiamo essere amici e anzi, alleati contro persone malvagie!"
    Avrebbe fatto ella- che in verità non aveva un chissà quale piano per diventare Akira. E non si considerava nemmeno un così degno avversario, siccome era decisamente più debole rispetto agli altri, ma non si sarebbe arresa. Avrebbe poi fatto un ghigno malizioso, passando la lingua lungo il ghiacciolo, prima portarselo alle labbra come se gli stesse dando un bacio- prima di portarlo verso le labbra di Rengoku- come se glielo stesse offrendo in un trattato di “pace” lascivo. Alla fine, il giorno prima avevano fatto di peggio..
    Ancora meglio se poi posso fidarmi di te, e posso dartelo.
    Avvicinare il suo corpo poco dopo fu più che naturale, non volendo far allontanare troppo Rengoku da lei- e ritrovandosi dunque a dover reclinare la testa all’indietro per poterlo guardare negli occhi. I propri brillanti che seguivano ed esaminavano ogni sua reazione. Doveva dirglielo in modo chiaro o lo avrebbe capito da solo cosa voleva chiedergli?.
  12. .
    Nel vedere la mano di Rengoku così vicino- pronta per afferrarla- beh dire che questo andò a farle comparire delle farfalle nello stomaco! Peccato che non lo fece e anzi, abbassò la mano. Dopo che tutti quanti furono fuori, lasciando effettivamente i due adolescenti all’interno, ella andò a poggiare la propria spada in modo da bloccare la maniglia- in modo che nessuno potesse entrare d’improvviso. Forse un po’ di paranoia? Forse.In ogni caso. Riportò lo sguardo verso di Rengoku, addolcendo lo sguardo nel notare la sua frustrazione. Gabriel si sarebbe avvicinata al ragazzo, così da poggiare la mano sopra il braccio messo sull’armadietto.
    Sarebbe capitato prima o poi, non fartene un cruccio. Non è successo nulla di grave. Sono qui, ed è quello l’importante.
    Avrebbe detto, prima di tentare di girare intorno alla figura del ragazzo, così da interrompere qualsiasi lamentela nel poggiare il ghiacciolo contro le labbra di Rengoku. Lo sguardo di Gabriel era tranquillo, più rilassato, ma anche per certi versi preoccupato. Non per se stessa però.
    L’unica cosa che mi preoccupa è il come tu stia cercando un colpevole senza nemmeno avere idea su come cominciare. So che ti senti in colpa, so che vuoi fargliela pagare- E credimi, anche io provo la stessa cosa. Ma se c’è una cosa che ho imparato, è che fare tutto da solo ti rende vulnerabile- e nemmeno te ne accorgi!
    Avrebbe fatto, prima di staccare il ghiacciolo e portarselo alle proprie di labbra, facendo un occhiolino nel mentre che lo finiva. Gabriel dopo l’incontro con Gin si era fatta una idea precisa su quel che voleva fare, dunque prima di tutto doveva far calmare Rengoku.
    Sei cento volte meglio di loro, te lo posso assicurare. Sei carino, gentile, forte e leale. Tutte le qualità migliori per chi vuole diventare Akira- per questo. Non farti prendere dalla rabbia. Se non ti senti sicuro puoi esaminarmi, non mi hanno fatto niente di che.
    Ennesima provocazione con un occhiolino, ma con un sorriso gentile. Anzi, la mano di Gabriel si mosse verso la cinturina dell’haori per aprirlo, così da far vedere la maglia sotto e come per dargli accesso al suo corpo in caso volesse davvero controllare se avesse ferite o meno.
  13. .
    Guai seri (1 tiro)
    Lancio dado: 21
    • 1d100
      21
    • Inviato il
      4/12/2023, 16:05
      White Raven
  14. .
    Questa volta, senza sbagliare strada, Gabriel riuscì ad raggiungere la sicurezza della sua stanza per dormire. Ovviamente mise diversi mobili di fronte alla porta, per impedire l’apertura di quella visto che non l’aveva ancora per bene rinforzata- ma lasciando che i fasci solari andassero ad illuminarle la pelle- riuscì finalmente a riposare per bene. Non ebbe nemmeno quell’attacco di panico che pensava avrebbe avuto, seppur chiaramente l’esperienza passata fosse stata tremenda… aveva degli obbiettivi, e se voleva prenderli doveva semplicemente farlo senza porsi alcuna domanda! Forse ricevere favori come quello di Gin avrebbe messo ancora di più in precario la sua situazione. Ma onestamente? Non le importava. Anzi, avrebbe avuto più chance per migliorare. Forse però non aveva pensato a tutto- e di certo quando le arrivò notizia di Rengoku che stava cercando un presunto colpevole, decise di cercarlo a sua volta. Con un mano un ghiacciolo- il cui colore era rossiccio, raggiunse il luogo più recente dove il suo nuovo amico stava creando baraonde. Indossava una maglietta nera, con sopra un haori leggero e dei pantaloncini corti fino al ginocchio di lino. Vestiti semplici per una come lei. Ovviamente aveva anche i suoi soliti piercing alle orecchie- aveva dovuto resistere alla tentazione di farsene uno nuovo ma tempo al tempo. Quando l’ennesima persona uscì dallo spogliatoio impanicata, ella fece un vago ghigno prima di aprire la porta e di entrare. Mano all’elsa della katana, pronta in caso si ritrovasse qualche brutta sorpresa, mentre l’altra a tenere l’asticella del ghiacciolo.
    “Mi aspettavo una visita in stanza, una chiamata al telefono, non essere ignorata per una caccia all’uomo! Mi ferisci così! E dire che non vedevo l’ora di incrociarmi di nuovo con te e le tue armi…”
    Ovviamente si fece da parte dalla porta, per permettere agli ultimi studenti di fuggire. Forse facendo intendere un possibile combattimento ad orecchie innocenti- ma che per Rengoku probabilmente sarebbero stati imbarazzanti visto il nomignolo che ella aveva dato al suo amico li sotto. Gabriel era arrivata a salvare la situazione! O peggiorarla? Il suo sguardo non lasciava presagire nulla di buono.
  15. .
    Guai Seri (1 tiro)

    Lancio dado: 28
    • 1d100
      28
    • Inviato il
      1/12/2023, 18:45
      White Raven
2317 replies since 6/3/2015
.
Top