Sangue e Argento

x Exo

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Hina-Poppezinga
        Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Become my Patron
    On Patreon

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    16,616
    Location
    Dalla terza vita

    Status
    Anonymous
    GcGlrRR

    I sensi di Hilda si attivarono quando percepì la presenza di qualcuno che si stava addentrando nel vicolo. Il misterioso tipo indossava un grande cappello che le impedì di vedere dall'alto che fosse armato fino ai denti. I suoi abiti scuri le fecero pensare che li indossasse per mimetizzarsi al buio, esattamente come aveva fatto lei. Era a piedi e si aggirava per il vicolo annusando l'aria cercando qualcuno, magari la sua prossima vittima. IL grosso cappello lo aveva messo probabilmente per nascondersi alle possibili telecamere che avrebbero messo per le indagini. Il suo atteggiamento non era quello di un ignaro passante, ed i poliziotti non giravano bardati in quel modo. Non poteva che essere il suo obbiettivo. Attese che fosse a metà della lunghezza del vicolo, poi attivò la sua trappola. Dal muro alle spalle del cacciatore partì la prima cuspide, silenziosa, sicuramente sarebbe andato a segno poiché inaspettata e troppo veloce per schivarla in tempo. Edmond avrebbe sentito un bruciore intenso che lo avrebbe deconcentrato ma subito dopo si sarebbe accorto che non aveva subito nessuna ferita. Lì nel punto colpito sarebbe apparso un cristallo violaceo che gli avrebbe reso difficile i movimenti. Insieme a quel fastidio avrebbe anche sentito chiaramente l'energia eromantica iniziare a circolare nel suo corpo. Quello lo poteva considerare un colpo di avvertimento che poi avviò l'innesco di tutte le altre cuspidi. Hilda ne aveva messi così tanti nascosti nelle mura, rivolti in varie direzioni, poiché sapeva che se avesse avuto a che fare con un vampiro abile e veloce ne avrebbe schivati molti. Se Edmond avesse provato a deviare quei colpi con le pistole, si sarebbe accorto che i suoi proiettili passavano attraverso di essi poiché erano fatti di energia. Se invece avesse provato a deviarli con il corpo, le cuspidi penetravano sul punto che veniva colpito. Affinando i sensi, Edmond avrebbe anche capito che l'odore di quelle armi insidiose avevano lo stesso odore della misteriosa donna che aveva già individuato. Hilda attese che l'uomo arrivasse ad avere almeno 7 cristalli sul corpo, e quando percepì che era pronto, si fece avanti. Atterrò davanti a lui, come una pantera che si stava avventando sulla sua preda, sorrise malefica ed attese quel delizioso momento in cui la riconoscevano come nemico e provavano ad attaccarla. Prima che lui potesse concludere il suo attacco, Hilda attivò la sua maledizione usando una tecnica particolare che avrebbe rotto tutti i cristalli sul corpo del cacciatore, aprendo dei misteriosi buchi che fecero disperdere quasi del tutto la sua energia.
    A cuccia, tesoro. Esordì lei leccandosi le labbra vittoriosa.
    Edmond avrebbe sentito chiaramente tutte le forze abbandonarlo, sicuro che sarebbe svenuto, ma non avvenne. I suoi sensi sarebbero stati vigili ma il suo corpo indebolito come mai aveva provato in vita sua. Riusciva a sentire, vedere e perfino annusare, ma il suo corpo non avrebbe risposto ai suoi comandi più semplici. Anche parlare sarebbe stato molto difficile, finendo per biascicare vocali e fare suoni sconnessi e incomprensibili. Una volta a terra, Hilda lo raggiunse afferrandolo per le bardature che aveva sul petto, lo sollevò di peso per metterlo con le spalle contro il muro.

    Hai proprio esagerato sai? Devo sculacciarti e insegnarti come si ci comporta nel territorio degli altri.
    Notò che aveva una strana fasciatura intorno al collo e la faccia coperta. Arricciò il naso infastidita e con la mano libera abbassò la sciarpa e strappò con una discreta violenza la cintura che gli copriva il collo. A quel punto notò il suo bel viso ed i suoi occhi dorati non proprio umani che le fecero credere di aver trovato il vampiro che cercava. Ghignò compiaciuta, lo trovava affascinante, ciò avrebbe reso tutto molto più interessante per lei. Durò però pochi secondi perché torno a guardarlo torva e minacciosa.
    Per colpa tua Mario mi guarda con disgusto! I suoi cappuccini adesso fanno schifo! Me la pagherai cara, non avresti dovuto uccidere tutte quelle persone nella mia zona! Mentre parlava i suoi canini si allungarono e si inspessirono sempre di più, con una mano gli afferrò la testa costringendolo a piegarlo di lato così da scoprire il collo. Lo bloccò contro il muro premendosi con tutto il corpo contro di lui, così che non scivolasse via proprio sul più bello. Lo morse senza aspettare un secondo di più. Voleva imprimergli addosso il suo marchio vampirico, così che sarebbe diventato il suo sottoposto, insinuandogli fin dentro l'anima che lei era il capobranco e doveva rispettare il suo volere. I canini iniettarono in lui quella sostanza naturale che aveva qualsiasi vampiro che schiavizzava chi veniva morso. Poi succhiò il suo sangue ed il sapore che invase la sua bocca inizialmente lo trovò più amaro del solito, poi iniziò a bruciare come se avesse appena mangiato il peperoncino più potente del pianeta. Solitamente quando si cibava riusciva a leggere qualche frammento di anima, vedeva dei ricordi significativi della vittima, veniva invasa da sentimenti forti che le davano alla testa come una potente droga. Con quell'uomo invece fu totalmente diverso, ebbe delle visioni da incubo, incomprensibili e confuse. Si staccò da lui velocemente, con ancora la bocca sporca di sangue esalò un gemito misto fra dolore e piacere. Lo lasciò cadere a terra mentre lei si portava le mani sulla testa per riprendere il controllo di sé. Barcollò all'indietro sentendo bruciare tutto l'esofago, i suoi sensi erano ottenebrati al punto che non riuscì nemmeno a "godere" del dolore che sentiva. Quando gli effetti si calmarono, fissò l'uomo a terra frastornata e confusa.
    Chi diamine sei tu?
    Non le era mai capitato di bere del sangue così strano in vita sua. Sentiva il sapore umano ma era contaminato da qualcosa di terribile.

    Ah già!
    Si corresse allargando le braccia e sbuffando: non poteva risponderle, non ancora. Frustrata dal suo insuccesso, si caricò l'uomo addosso, portandolo in braccio come se fosse una principessina in difficoltà, con la differenza che lui era troppo alto e massiccio per risultare elegante fra le sue braccia. Entrò in una di quelle case in fase di ristrutturazione, una di quelle quasi ultimate con i mobili ancora coperti dal celofan e varie scatole in attesa di essere aperte per il trasferimento. Lasciò cadere il corpo intorpidito di Edmond su un divano, il primo mobile comodo trovato nella casa sconosciuta. Si piegò su di lui e unì le labbra a quelle dell'uomo, ma non sarebbe stato un bacio sensuale o lascivo, Hilda stava dando un briciolo di energia all'uomo per permettergli almeno di parlare e pian piano recuperare le sue energie, ma con mooolta calma. Si mise in piedi davanti a lui, con una mano sul fianco e sospirò frustrata.

    Tu di sicuro non sei un dannato vampiro! Chi sei?
    Usò un tono abbastanza scocciato ed aggressivo, per fargli capire che se non l'avesse assecondata gli avrebbe fatto qualcosa di orribile. Adesso Edmond sarebbe stato in grado di parlare, magari non agevolmente come se fosse lucido, ma sarebbe stato abbastanza comprensibile.
     
    .
28 replies since 3/4/2023, 09:37   365 views
  Share  
.
Top