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.Con il crescente aumento delle capacità generative delle AI (intelligenze artificiali), negli ultimi tempi si è discusso molto in rete di se e come questa potrà arrivare a sostituire il lavoro di artisti e disegnatori.
Di seguito allego alcune immagini completamente realizzate da una AI e anche una sorta di meme realizzato da un disegnatore.SPOILER (clicca per visualizzare)
Voi cosa ne pensate del risultato finale?
Ritenete che sia possibile un mondo in cui sarà sufficiente "l'algoritmo giusto" per lavorare come disegnatore, pur senza avere doti di disegno?. -
.Con il crescente aumento delle capacità generative delle AI (intelligenze artificiali), negli ultimi tempi si è discusso molto in rete di se e come questa potrà arrivare a sostituire il lavoro di artisti e disegnatori.
Di seguito allego alcune immagini completamente realizzate da una AI e anche una sorta di meme realizzato da un disegnatore.SPOILER (clicca per visualizzare)
Voi cosa ne pensate del risultato finale?
Ritenete che sia possibile un mondo in cui sarà sufficiente "l'algoritmo giusto" per lavorare come disegnatore, pur senza avere doti di disegno?
I soggetti in queste immagini presentano dei difetti grafici strutturali ma sono un bell'esempio. L'artista (AI) si è basato su delle immagini preesistenti di artisti diversi e ha creato un collage per similarità, ma non è stato in grado di attenuare alcune incongruenze: segno che il metodo utilizzato e l'algoritmo non sono esaustivi.
E' già possibile lucrare su questi tipi di lavori.. -
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Ricorda molto da vicino il 3D...... . -
+2 .
Potenzialmente, un'AI può fare tutto ciò che un essere umano può fare. O meglio... Può copiare tutto ciò che un essere umano può fare. Copia più velocemente, sì, ma lo fa peggio. Si basa su dati già esistenti, li immagazzina tutti in un data warehouse, e poi usa il machine learning per combinarli in modo diverso. Senza quel dato iniziale, però, l'AI non serve a nulla. Il disegnatore è quello che crea il contenuto originale che alimenta la macchina.
Il problema principale credo sia che il mondo ultimamente tende a prediligere la quantità alla qualità. Lo vediamo con le serie TV, i film, gli hentai. Quindi sì, non stento a credere che molti si accontenteranno di immagini generate da un algoritmo invece di apprezzare la bravura di un autore.. -
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Vive la mort, vive la guerre, vive le sacré mercenaire
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I soggetti in queste immagini presentano dei difetti grafici strutturali ma sono un bell'esempio. L'artista (AI) si è basato su delle immagini preesistenti di artisti diversi e ha creato un collage per similarità, ma non è stato in grado di attenuare alcune incongruenze: segno che il metodo utilizzato e l'algoritmo non sono esaustivi.
E' già possibile lucrare su questi tipi di lavori.
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Scusa la mia ignoranza in grafica Löwekaze , quali sarebbero i difetti strutturali ?. -
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Schifo assoluto. Le I.A sono bandite! Il disegno deve avere il suo stile dalla mano umana. . -
+1 .Schifo assoluto. Le I.A sono bandite! Il disegno deve avere il suo stile dalla mano umana.
Guarda, su immagini singole a volte non è immediato capire che si tratta di qualcosa di generato artificialmente attraverso un algoritmo, soprattutto se chi l'ha realizzata ci ha messo il suo impegno.
Comunque ho sentito di disegnatori che sfruttano l'IA per accelerare il lavoro, generando ad esempio gli sfondi. Può piacere o non piacere ovviamente.. -
.Schifo assoluto. Le I.A sono bandite! Il disegno deve avere il suo stile dalla mano umana.
Guarda, su immagini singole a volte non è immediato capire che si tratta di qualcosa di generato artificialmente attraverso un algoritmo, soprattutto se chi l'ha realizzata ci ha messo il suo impegno.
Comunque ho sentito di disegnatori che sfruttano l'IA per accelerare il lavoro, generando ad esempio gli sfondi. Può piacere o non piacere ovviamente.
A quanto pare sarà una cosa meticolosa e lunga da vedere....voglio vedere un pò questi lavori...poi dopo giudicherò.. -
+1 .Scusa la mia ignoranza in grafica Löwekaze , quali sarebbero i difetti strutturali ?
Forse utilizzare “struttura” è un po troppo ambiguo. Possiamo provare con “un circuito elettrico che si ispira ai processi creativi umani”. Ci ho messo del tempo per formulare un nuovo commento perché le prime volte che ho provato ad interfacciarmi con questo nuovo ambiente mi sono sentito alieno.
In pratica, le richieste di “nuove immagini” attraversano una rete di “neuroni artificiali” fatto di algoritmi interconnessi tra di loro che a loro volta vengono personalizzati da parametri, pesi, che influiscono sul risultato finale che desideriamo ottenere.
In tempi discreti questi “sistemi neurali artificiali” hanno bisogno di computer potenti per potersi confrontare con miliardi di algoritmi o altrettanti parametri e modelli all’interno del loro stesso “sistema”, e se dovessero mancare dei dati che non sono stati ancora campionati, è molto probabile che l’immagine finale abbia dei difetti in alcuni punti. Ho notato che le dita possono essere un indicatore (Esempio: l’IA potrebbe disegnare 11 dita al posto di 10).. -
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Scusa la mia ignoranza in grafica Löwekaze , quali sarebbero i difetti strutturali ?
Forse utilizzare “struttura” è un po troppo ambiguo. Possiamo provare con “un circuito elettrico che si ispira ai processi creativi umani”. Ci ho messo del tempo per formulare un nuovo commento perché le prime volte che ho provato ad interfacciarmi con questo nuovo ambiente mi sono sentito alieno.
In pratica, le richieste di “nuove immagini” attraversano una rete di “neuroni artificiali” fatto di algoritmi interconnessi tra di loro che a loro volta vengono personalizzati da parametri, pesi, che influiscono sul risultato finale che desideriamo ottenere.
In tempi discreti questi “sistemi neurali artificiali” hanno bisogno di computer potenti per potersi confrontare con miliardi di algoritmi o altrettanti parametri e modelli all’interno del loro stesso “sistema”, e se dovessero mancare dei dati che non sono stati ancora campionati, è molto probabile che l’immagine finale abbia dei difetti in alcuni punti. Ho notato che le dita possono essere un indicatore (Esempio: l’IA potrebbe disegnare 11 dita al posto di 10).
Ora ho capito cosa intendevi.
Non so se sbaglio a dire però che i difetti da te elencati però passerebbero inosservati alla maggior parte del consumatore finale ?
Nel senso che ho notato che con gli anni c'è stato un degrado in vari settori , ma la gente comune non avendo un buon parametro di confronto gli risulta indifferente.
S'intende parere personale.. -
.Forse utilizzare “struttura” è un po troppo ambiguo. Possiamo provare con “un circuito elettrico che si ispira ai processi creativi umani”. Ci ho messo del tempo per formulare un nuovo commento perché le prime volte che ho provato ad interfacciarmi con questo nuovo ambiente mi sono sentito alieno.
In pratica, le richieste di “nuove immagini” attraversano una rete di “neuroni artificiali” fatto di algoritmi interconnessi tra di loro che a loro volta vengono personalizzati da parametri, pesi, che influiscono sul risultato finale che desideriamo ottenere.
In tempi discreti questi “sistemi neurali artificiali” hanno bisogno di computer potenti per potersi confrontare con miliardi di algoritmi o altrettanti parametri e modelli all’interno del loro stesso “sistema”, e se dovessero mancare dei dati che non sono stati ancora campionati, è molto probabile che l’immagine finale abbia dei difetti in alcuni punti. Ho notato che le dita possono essere un indicatore (Esempio: l’IA potrebbe disegnare 11 dita al posto di 10).
Ora ho capito cosa intendevi.
Non so se sbaglio a dire però che i difetti da te elencati però passerebbero inosservati alla maggior parte del consumatore finale ?
Nel senso che ho notato che con gli anni c'è stato un degrado in vari settori , ma la gente comune non avendo un buon parametro di confronto gli risulta indifferente.
S'intende parere personale.
Sì, come hai descritto tu stesso uno scenario della realtà:
bisogna avere un insieme di parametri per notare dei difetti nelle immagini che potrebbero passare inosservati ad alcuni osservatori. In questa discussione ci stiamo interessando di cosa sia in grado di fare un sistema d’Intelligenza Artificiale (IA) in un contesto artistico. Vorrei precisare che il percorso di apprendimento non è solamente lineare, quindi anche la percezione della realtà può essere oggetto di svariate discussioni; per ulteriori precisazioni relativi all’IA possiamo continuare in un nuovo topic dedicato, ma nella sezione Free Talk.
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