Il detenuto

x Hadler e Hyperion

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Il fuoco non purifica, annerisce.

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    6,335
    Location
    Cubo di Le Marchand

    Status
    Anonymous
    Forse era presto per dire che si stava facendo un nome, ma i suoi risultati scolastici non stavano passando inosservati, specialmente agli occhi di Kaguya. Non poteva sapere quali esperienze avesse fatto Sabik, ma ogni volta che lo incrociava per i corridoi sentiva che qualcosa era cambiata. Non era lo stesso studente sperduto che aveva incontrato al suo primo giorno: era un avversario. Sentiva l'agonismo montare e per questo non voleva lasciarlo in disparte. Ecco perché era lì, quella mattina, davanti alla sua porta. Non sapeva cosa aspettarsi di preciso, ma sapeva che si sarebbe fermata davanti all'entrata della stanza e avrebbe bussato con decisione per attirare la sua attenzione.
    Sabik? Sono Kaguya... posso entrare? Ho bisogno di parlarti.
    Non avrebbe invaso il suo spazio personale, sarebbe entrata solo se Sabik avesse accettato la sua richiesta, lasciandosi invitare come la sua razza imponeva. Non era davvero necessario ma Kaguya provava molto rispetto per lo spazio personale degli altri. Il suo tono di voce si sarebbe rivelato diverso dal solito: meno atono, più... vivo. Sembrava quasi una bambina che andava al canile a prendere il suo primo cucciolo e cercava in ogni modo di nascondere questo entusiasmo, ma forse Sabik la conosceva troppo poco per capire cosa davvero stava assaporando la mente e l'istinto di Kaguya. Aveva conosciuto diversi possibili avversari fino a quel momento e non vedeva l'ora di raccogliere dei frutti maturi, ma quello stesso giorno uno dei tanti frutti poteva essere colto.
     
    .
  2.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    La Legge

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    5,459
    Location
    Ah, Shit! I almost kept it straight...

    Status
    OFFLINE
    Di sicuro le osservazioni di Kaguya non erano elargite senza fatti alla mano, Sabik era davvero meno sperduto del primo giorno in cui era arrivato alla Gakuen: per lei non era difficile distinguerlo dalla folla di studenti durante la vita di tutti i giorni, era particolare e capitava spesso che si alternasse nelle sue forme elementali sgargianti quindi visivamente facile da individuare, ma la cosa saliente era quella sorta di brezza che si portava dietro se si salutavano o avevano modo di passarsi uno accanto all'altra, un movimento dell'aria ovattato ma palpabile di chi sta trattenendo qualcosa. Aveva sbloccato i suoi poteri? La Kamen? Era sicuramente successo qualcosa, ma quel preciso fatto che tenesse sopito qualcosa di personale apparteneva a chi non vuole allertare chi ha attorno, non farsi sentire per potersi concentrare su se stessi. E di fatto c'era distacco anche con gli altri studenti che, un pò anche per abitudine, lo vedevano girare così scricciolo e apparentemente fragile, eppure così impalpabile e assente, posato e attento a sfiorare il giusto senza esagerare. Purtroppo era probabile che personalità come Kaguya trovassero in questo ancora più interesse ad avvicinarsi, un istinto appunto agonistico che crea magnetismo verso la curiosità. Sabik era cresciuto? Stava maturando? Per gli obbiettivi chiari di Kaguya erano domande che se sorgevano andavano saziate. Avvicinandosi alla porta della stanza del Nephilim, la prima cosa da notare era un piacevole profumo che si sente spesso sulle scogliere, di rosmarino fresco e brezza proveniente sicuramente da un incenso che bruciava all'interno, ma non meno importante era anche il vago alone traslucido che dava alla semplice porta della sua camera l'aspetto di una pittura fresca, ma chiaramente di natura energetica. Non sembrava essere rinforzata, o almeno l'obbiettivo di quella strana patina non dava l'impressione di voler scoraggiare l'entrata o il danneggiamento, ma dava un'atmosfera quasi di distacco e sinistra. Almeno era chiaro che Sabik non era stato superficiale sul prendersi il suo spazio, e il come era superfluo dato che Kaguya aveva gentilmente chiesto di poter entrare. Per prima cosa ci furono un paio di attimi di silenzio di troppo, poi il rumore di colpetti di nocche sul pavimento, cadenzati e regolari, come un rumore di attesa simile a quando prende la linea il telefono, un rumore di qualcosa che viene trascinato di qualche decina di centimetri sul pavimento nel mentre e una sorta di brezza che passa da sotto la porta in contemporanea alla patina che scompare. Poi si sarebbero sentiti i colpetti di nocche tipici di quando si bussa a una porta in maniera giocosa, che a questo punto Kaguya avrebbe capito essere il segnale di invito ad entrare, dato anche il mutismo di Sabik da mettere in conto era nell'ordine delle cose che avrebbe trovato metodi fantasiosi per comunicare oltre barriere visive. Kaguya entrando avrebbe potuto subito concentrarsi centralmente sul ragazzo, nella sua forma neutra dai capelli corvini corti, intento a fare stretching sul pavimento: gambe in spaccata laterale decisamente sciolta e apparentemente comoda, il busto in avanti totalmente steso a contatto col terreno, e le braccia più in avanti che tenevano la distanza impugnando un bastone di colore nero ebano privo di particolari dettagli ma la cui fattura tradiva una certa importanza di strumento. Il ragazzo sembrava intento a sciogliersi, vestito giusto con una canottiera bianca e dei pantaloncini cortissimi che erano belli tirati nella zona tra i glutei, e potendone osservare i dettagli della pelle scoperta, la tinta da latticino andava ad enfatizzare i particolari segni della pelle che seguivano le fasce muscolari e si andavano a perdere nelle anatomie del Nephilim, dandogli l'aspetto di una bambola di porcellana. Se Kaguya avesse avuto voglia di guardarlo in dettaglio, poteva notare la cura dello smalto nero sulle unghie delle mani e dei piedi, come anche il fatto che in quella posizione specifica erano in evidenza piccole venature energetiche parallele al flusso sanguino che ritmicamente prendevano il colore ceruleo e cremisi tipici dell'energia delle sue forme, leggibile come il fatto che quello slancio ginnico era anche collegato ad esercizi per il flusso energetico. Le ali del ragazzo erano strette l'una all'altra perpendicolari a come era steso, puntando al soffitto come se si stessero stirando anche loro. Il punto in cui Sabik si stava "risvegliando" era al centro della stanza, il cui pavimento era stato ampiamente riempito di intarsi e tratti di gesso e altre tinture per creare un non troppo complicato o complesso circuito di sigilli che mischiavano stili eterogenei abbastanza intelligentemente, su cui poco davanti a lui faceva capolino un pezzetto di tetranite piramidale, fuori da un invaso più curato che dava tutta l'impressione di essere un meccanismo di attivazione. Che fosse quello l'oggetto che aveva spostato per far entrare Kaguya? Sabik era orientato lateralmente a Kaguya, mostrando il proprio fianco destro, alle spalle aveva il letto e sulla sinistra sotto la finestra la scrivania con sopra libri, pergamene, altre pietre di vario genere e l'incensiere che bruciava. Il Nephilim avrebbe dato un colpetto con le nocche della mano destra per attirare l'attenzione, prima di girare la testa verso Kaguya e gesticolare in maniera cadenzata e calma.
    "Buongiorno Kaguya! Ne ho ancora per poco, mettiti comoda come se fossi a... In camera tua."
     
    .
  3.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Il fuoco non purifica, annerisce.

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    6,335
    Location
    Cubo di Le Marchand

    Status
    Anonymous
    La scena che si ritrovò davanti fu molto poco insolita per gli standard della Gakuen, ma c'era qualcosa di diverso. Gli incensi e i profumi unici non erano una novità per Kaguya, ma c'era un che di accomodante nell'aria di Sabik, quasi come se stesse invitando qualcuno ad entrare. Le sue pitture energetiche erano tanto armoniose quanto cupe, mandavano dei messaggi contrastanti fugando ogni dubbio sul doppio di quel ragazzo e la sua dualità. Kaguya non si era neanche posta troppi problemi sul fatto che Sabik potesse o non potesse risponderle all'invito: sarebbe entrata in ogni caso ma il suo modo di invitarla ad entrare le strappò comunque un mezzo sorriso. L'invito non attese molto per essere accolto. Non si sorprese di trovarlo intento ad allenarsi o prepararsi all'allenamento, quella era senza dubbio l'attività mattutina preferita di qualsiasi studente della Gakuen che non desiderava farsi trovare impreparato durante le prime ore di lezione, tuttavia non riuscì a scollargli lo sguardo di dosso, interessata al suo aspetto e come si allenava. Ogni razza aveva il suo metodo per fare riscaldamento e allenare ogni parte del corpo, anche le più semplici. Lei per esempio passava molto tempo davanti ai raggi UV e mettersi automaticamente sotto sforzo, oltre che darle un incarnato bronzeo ancora più perfetto di quello suo naturale. In netto contrasto col ceruleo di Sabik che sul corpo di quel ragazzo così delicato non stonava affatto e anzi lo rendeva simile a duna statua, una bella opera d'arte, che tuttavia non lo rendeva immune ai violenti pugni dei suoi avversari. Forse...
    Spero di non disturbarti, ma avrei bisogno di te...
    Si rese conto solo dopo che aveva risposto mugugnando, persa con lo sguardo su tutto quello che la sua mente stava assimilando. Il Nephilim aveva già trovato i suoi metodi, e questo era anche più importante da osservare rispetto al banale andamento scolastico. Una stanza può dire veramente molto, chiunque aveva pensato a quella scuola di sicuro non lo aveva fatto in cinque minuti. L'invito comunque era chiaro: aspettare perché non sarebbe servito molto e la natura paziente di Kaguya le suggerì che non aveva motivo di andare di fretta: scelse quindi di lasciarsi cadere a terra con un movimento estremamente fluido, incrociando le gambe una sull'altra rimanendo vicina a Sabik, dimostrando di aver fatto anche lei i dovuti esercizi prima di venire fin lì, nascondendo la sua espressione dietro il colletto alto e rimanendo a fissarlo senza vergogna. La natura del Nephilim la incuriosiva in maniera genuina, non lo aveva nascosto fin dal primo momento e non lo avrebbe fato neanche in quel caso. Sperava anzi di cogliere qualche sua particolarità di cui tenere conto in futuro.
     
    .
  4.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    La Legge

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    5,459
    Location
    Ah, Shit! I almost kept it straight...

    Status
    OFFLINE
    Kaguya si era presentata oltre la porta in maniera molto composta, assertiva della situazione, e da come si rese disponibile nell'attendere che Sabik finisse la sua routine mattutina era chiaro che ci teneva ad avere tutte le attenzioni del caso. Era un pò strano avere una spettatrice, ma siccome era lei, il Nephilim non si diede troppo pensiero e rimase sulla propria tabella di marcia che avrebbe previsto dei movimenti molto fluidi e semplici: prima di tutto avrebbe usato la presa sul bastone con ambo le mani per darsi e la misure e fare una circonduzione delle spalle per portarselo dietro, poi da lì avrebbe tirato su la testa e il busto a seguire per mettersi eretto con la schiena, anche se comunque in una posizione molto arcuata e volutamente accentuata per stirare al meglio ogni parte. Il bastone sarebbe stato portato fino ai glutei, e posando le nocche sul pavimento come appoggio stabile, il ragazzo avrebbe quindi spinto il bacino verso l'alto, usando anche i talloni come perno, e se prima Kaguya li aveva visti stretti tra le natiche, ora poteva notare altri dettagli del corpo efebico del Nephilim, come le ossa delle anche o leggermente le forme intime seppur racchiuse nella stoffa. Ma anche a volerci descrivere sopra di più, la realtà era che il movimento di Sabik era estremamente tecnico e ricercato, ginnicamente e genuinamente parlando era oltremodo apprezzabile nella sua manifestazione più che in quello che potesse mettere allo scoperto. Da questa ultima forma, il Nephilim avrebbe quindi puntellato per bene i talloni, tirando gli addominali per darsi equilibrio, e sollevarsi con il petto per mettersi in posizione eretta e scapolare di nuovo le braccia in avanti. Durante tutto questo insieme di movimenti, le energie del Nephilim si erano espanse sul suo corpo dall'alto al basso e viceversa, come onde cadenzate che si ramificavano nel suo corpo penetrandolo profondamente e seguendo i suoi respiri e i suoi sforzi. Era un esercizio semplice nella sua sostanza, ma proprio per questo utile, dato che effettivamente non aveva mai perso la sua forma neutra, tradendo come il punto focale fosse far scorrere l'insieme degli elementi senza farne diventare uno predominante sull'altro. O almeno, Kaguya non poteva sapere del terzo aspetto dell'energia di Sabik, ovvero quella fase caotica che avveniva durante le sue alternanze e che gli permetteva di manipolare una energia sconosciuta, collegata fondamentalmente al potere che aveva da poco liberato. Sabik non avrebbe mollato il proprio bastone, tenendolo con la mano sinistra a 45° verso il terreno, allungando invece la destra verso un asciugamano che avrebbe usato per darsi una rassettata e poi raggiungere Kaguya sul pavimento, seduto come lei di fronte, offrendole il suo miglior sorriso e una espressione del viso sinceramente felice di poterla rivedere. Con la mano libera e l'asciugamano intorno al collo i gesti sarebbero cominciati a frluire.
    "Hai bisogno di me? Una casualità molto comoda, siccome anche io avevo intenzione di contattarti appena avessi finito di sistemare le cose. La casualità prosegue anche sul motivo per cui hai voluto contattarmi direttamente? Hai nuove informazioni sul ladro di Kamen?"
    Era invero che avessero parecchie cose di cui discutere.
     
    .
  5.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Il fuoco non purifica, annerisce.

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    6,335
    Location
    Cubo di Le Marchand

    Status
    Anonymous
    Kaguya rimase in religioso silenzio: anche se gli allenamento del Nephilim la interessavano il giusto, mai avrebbe interrotto la sacralità di un momento tanto importante. Poteva essere un rituale, uno stile di vita, un semplice modo per svegliarsi o per raccogliere le idee, a lei andava bene purché portasse a qualche risultato. Se ne rimase con i suoi pensieri, dato che in fin dei conti trovare qualcuno che si allenava e si metteva in mostra (o entrambe) era all'ordine del giorno alla Gakuen e sapeva per certo che lei stessa aveva spesso dato "spettacolo" in più di un occasione, per quanto non lo facesse di proposito. Sabik le lasciò subito intendere che anche lui aveva intenzione di cercarla visto che stava ancora cercando informazioni sul ladro di Kamen e dall'ultima volta c'erano stati pochi sviluppi. Mantenendo un'aria ferma e piuttosto neutrale, Kaguya spiegò le sue ragioni.
    Non sono qui per questo. Non ho nuove informazioni sull'argomento, né ci sono novità salienti... forse l'affluenza di nuovi studenti ha rallentato i piani di questo problema, o chissà... magari ha reso chiunque ci sia dietro molto più prudente. La situazione è complicata e pericolosa, anche gli insegnanti lo sanno ma non sono disposti ad ammetterlo...
    Lo sguardo vagò un pò in giro, forse domandandosi dove quella linea di pensieri dovesse andare a parare. Non era lì per il più e il meno ma anzi: la idee erano molto chiare, quindi riportò immediatamente la discussione dove voleva lei.
    Mi hanno affidato un compito importante. So di poterlo portare a termine da sola ma ho bisogno di qualcuno che mi guardi le spalle dato che la persona che riguarda la mia missione non gode della mia fiducia. Ad essere del tutto onesti per quanto ci siamo conosciuti in maniera pacifica non sono del tutto certa di potermi fidare anche di te, ma ho pensato questo: se tu stessi architettando un momento per tradirmi, io te lo offrirei ben volentieri per vederti gettare la maschera. E se così non sarà saprò di poter contare su qualcuno. Quindi è una situazione da cui posso solo guadagnare. Certo potresti rifiutare... ma sono disposta a darti qualcosa in cambio per il tuo aiuto.
    Mentre concludeva il discorso, infilò la mano destra nella sua giacca bianca dove afferrò qualcosa di solido e lo portò subito all'attenzione di Sabik: era un gettone o qualcosa del genere, somigliava ad una fiche da poker ma era più spesso del normale, inoltre per quanto intagliato con precisione risultasse sembrava impossibile che facesse parte di un set più completo. Bianco e nero sull'estremità larga, verde e blu nel cerchio interno e rosso nel cerchio centrale, come un bersaglio, mentre l'altra faccia era completamente nera. Emanava un'energia tenue estremamente bassa, morente a dir poco, come se fosse stato strappato dalla sua fonte energetica oramai del tutto. Sulla superficie c'erano diversi segni di usura, tra cui tagli, scheggiature e addirittura morsi.
    Questo apparteneva al ladro di maschere che ho affrontato io. Se mi aiuterai te lo darò insieme a tutto ciò che so su di lui. Non è una novità per me... ma forse tu potresti usarlo per mettere insieme i pezzi, chi lo sa. Ti offro queste informazioni in cambio del tuo aiuto.
    Kaguya amava la rivalità e l'agonismo, ma era anche una persona leale, quindi mentre gli faceva quella proposta facendo girare la fiche tra le sue dita, Kaguya fissava Sabik dritto negli occhi, dimostrandogli di non avere nulla da nascondere e che per lei quello era un patto nesto e al suo posto avrebbe sicuramente accettato. non voleva fregarlo né ingannarlo: un favore per un favore. Kaguya era abbastanza cinica da partire dal presupposto che Sabik non avrebbe mai accettato per pura amicizia... oppure gli stava dando una taciturna lezione?
     
    .
  6.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    La Legge

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    5,459
    Location
    Ah, Shit! I almost kept it straight...

    Status
    OFFLINE
    Sabik venne sorpreso dalla piega che prese la discussione. Prima di tutto non poteva negare il poter provare una grande empatia con i sentimenti di Kaguya, gli bastò al tempo la risposta emotiva della professoressa Manda per darsi una idea che la situazione intorno al ladro di maschera era ancora in una fase di circoscrizione e le indagini erano confuse tanto quanto la natura del pericolo. Seguendo poi la decisione con cui la ragazza di fronte a lui parlò del perchè era li a chiedergli di accompagnarla, tanto valeva ascoltare con attenzione i ragionamenti e la proposta legata al compito che voleva condividere. Kaguya ovviamente si era espressa con scioltezza e chiarezza, con tono neutrale ed esplicativo, e ciò che aveva messo sul tavolo non lesinava di valore puro, ma forse l'agonismo che era alla base delle sue decisioni questa volta si era mostrato con una certa trasparenza, e Sabik prese positivamente questa specie di tentativo molto arcuato e maturo per ritrovarsi un invito di giocare un pò insieme sull'ultima casualità della giornata. La parola gioco però non va fraintesa, nella mente di Sabik il tutto era un gioco solo a livello di parti che stavano interpretando e scandagli che si era a quanto pare meritato di ricevere grazie agli eventi in cui si era buttato nei giorni precedenti, un passo avanti in una direzione che doveva ancora prendere forma. Al massimo si ritrovò un gusto insipido nel gradiente di possibilità che aveva anticipato Kaguya, in cui sembrava che i coltelli avessero poche direzioni in cui muoversi, soprattutto quelli puntati tra di loro doverosamente per il desiderio che gli bruciava nel petto. La ragazza di fronte a lui era SEMPRE un'avversaria e lo sarebbe SEMPRE stata, come anche Milliforth e SkullCrusher e tutte le altre figure che aveva avuto modo di conoscere o che aveva solo incrociato superficialmente, quindi c'era un mare di cose che si sarebbero potuti dire, fare e proporre, ma se c'era un campo in cui si assomigliavano era quello della praticità e della chiarezza. Sabik avrebbe quindi posato il bastone al lato destro, liberando ambo le mani per poter gesticolare più facilmente, e avrebbe cominciato subito dal coprirsi la faccia con entrambe, incrociandole in modo che le dita formassero una rete da cui far intravedere solo i suoi occhi grigi argento.
    "... O magari stimolare a mettermi la mia Maschera? Dopotutto siamo in una scuola un pò particolare, dove il simbolo del potere alle volte va a rendere inefficace l'avere una identità a posteriori. Sinceramente, mi piacerebbe tanto chiarire che vederti di spalle mi stimolerebbe solo a trovare una scusa per farti girare. Voglio la tua attenzione, per quella magari qualche cosa che la attragga la programmerei volentieri."
    Sabik avrebbe sorriso, serenamente ma non dolcemente, dando al suo linguaggio di segni una nota di apertura senza filtri o scomode formulazioni dialettiche. Già gli aveva detto la prima volta che gli stimolava interesse, e quel sentimento era vivo e presente come non mai, e poterlo dire sapendo bene di avere davanti una persona ricettivamente pratica e diretta era una libertà non da poco.
    " Riguardo l'oggetto che hai proposto per lo scambio di favori, dato che tu stessa hai ammesso che è una faccenda che puoi risolvere, sottolinea molto la tua intenzione di condurre la situazione per avere assicurato almeno il minimo del risultato che cerchi, rimanendo aperta a sorpresa da come hai introdotto l'argomento..."
    Sabik avrebbe quindi unito le mani a preghiera palmo a palmo, portandole al volto all'altezza della punta del naso e socchiudendo un occhio per concentrarsi con l'altro aperto sui dettagli del volto di Kaguya. Non si poteva dire che quegli occhi decisi e sinceri puntati addosso non facessero salire molteplici brividi lungo la schiena del Nephilim, tanto che i suoi capelli cominciarono ad avere riflessi azzurri e rossi appena percettibili ma presenti. Non si trattava di semplice comportamento o ascendenza di carisma, ma era proprio Kaguya in sè ad avere qualcosa di più da regalare con il suo modo di agire, e questo faceva gola al ragazzo da un punto che fisicamente avrebbe indicato con l'addome, quel tipo di sensazione che potrebbe venire a una persona che si butta da un trampolino molto alto. Ma era anche ora di esporre il proprio prezzo.
    " Come contrattazione sarebbe perfetta, in pratica mi dai carta bianca per non fare oggettivamente nulla di costrittivo se non essere me stesso. Mettermi a nudo senza fare altro che rispondere agli stimoli in cui mi coinvolgerai. Messa così dovrei declinare l'offerta... In apparenza almeno, ma perchè mi sento in dovere almeno di proporre una richiesta da aggiungere alla lista delle ricompense, che già di per sè viene incontro ai tuoi desideri di inquadrarmi meglio..."
    Sabik avrebbe strabuzzato l'occhio come occhiolino, per poi riaprirli entrambi e portare le mani in avanti per continuare i propri gesti in maniera sciolta.
    " Ho un sincero bisogno di una persona che faccia una cosa per me, che non posso fare da solo e che avrei delle difficoltà a chiedere ad altri. Ti accompagno in questo incarico, prendo l'oggetto con cui giocherelli con le dita e mi aiuti con questo piccolo impiccio, e abbiamo un accordo. Per non farti viaggiare troppo con la fantasia o le analisi, è una cosa molto pratica che riguarda i miei capelli, di per sè un nonnulla ma ha ottenuto un certo peso recentemente, una gravità che ha bisogno di un'altra persona per essere risolta."
    Il Nephilim avrebbe concluso la propria gestione delle mani, portandole in avanti per lasciare che Kaguya facesse le sue valutazioni e potesse rispondere.
     
    .
  7.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Il fuoco non purifica, annerisce.

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    6,335
    Location
    Cubo di Le Marchand

    Status
    Anonymous
    Kaguya non riuscì a comprendere subito cosa Sabik stesse cercando di dirle, forse il suo linguaggio dei gesti stava assumendo delle sfumature troppo metaforiche per lei e non era del tutto pronta ad interpretarli nel modo giusto. il suo studio del linguaggio dei segni doveva migliorare, forse le dita potevano dire di più della sua voce. Quando però il ragazzo fece in modo di alzare la posta, fu tutto molto più chiaro. Kaguya rimase in silenzio mentre ascoltava il culmine del suo discorso, paziente e tranquilla. Entrambi avevano il loro modo di fare e Sabik non doveva fraintendere quella lunga pausa: stava semplicemente pensando. Pensando se poteva concedergli anche quella vittoria, se poteva cedere ad un accordo del genere per quanto fosse positivo dato che in fin dei conti si trattava sostanzialmente di uno scambio di piaceri. Ma Kaguya aveva un lato estremamente competitivo e non poteva concedersi niente di più che un pareggio, quindi la sua risposta fu diretta e priva di fronzoli.
    Riconosco il mio errore: ho scoperto le carte prima ancora di capire se ci fosse un materiale di scambio per convincerti ad aiutarmi.
    Le dita avrebbero smesso di gingillare con la moneta, stringendola con forza nel pugno facendo in modo che Sabik non potesse più cogliere nessun dettagli di quell'oggetto, nascondendolo completamente nella sua mano.
    Ma devi sapere che per me le dimensioni non contano. Uno vale uno. Asseconderò la tua richiesta in caso accetti l'accordo, ma la moneta la tengo io. Oppure prendi la moneta e siamo pari.
    Non disse chiaramente che non lo avrebbe comunque aiutato con il suo problema, quello che lasciava sottintendere era l'apertura di un secondo canale di scambio da rimandare al prossimo futuro. Ritrovarsi in debito con qualcuno era l'ultima delle priorità di Kaguya, poter riscattare un favore invece rientrava molto di più nelle sue corde. Nonostante l'aria pacifica e serena che aleggiava in quella stanza, nonostante i loro corpi sciolti e immobili, simili a due compagni di meditazione, si poteva respirare un vento di confronto chiarissimo che Sabik non sarebbe riuscito ad ignorare. Dietro il colletto alto di Kaguya, nascosto dietro le pieghe delle sue guance, c'era un mezzo sorriso, appena accennato, soddisfatto dalla piega che aveva preso quella conversazione.
     
    .
  8.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    La Legge

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    5,459
    Location
    Ah, Shit! I almost kept it straight...

    Status
    OFFLINE
    Quando Kaguya avrebbe stretto la moneta nel suo palmo negandola come opzione, Sabik ebbe come la sensazione di essere aggrappato e stretto in quella stessa mano, e solo il fatto di essere muto lo avrebbe salvato dal fare un sospiro di troppo. Ma a tradirlo era un pò il resto del suo corpo, dato che come successe in passato i suoi capelli si ricoprirono di riflessi azzurri e rossi in alternanza, mostrando scompiglio ed eccitazione, ed oggi che era molto più svestito tali reazioni avvenivano lungo tutto il corpo mostrando anche la pelle che si anneriva per brevi istanti dove le energie confluivano più corposamente come la zona del petto, delle gambe e dell'addome. Era un pò come essere nudi anche da vestiti, ma Kaguya lo aveva già visto cambiare elemento in passato, quindi equivalevano a conferme di quanto le emozioni e le situazioni potessero incidere a mostrare di più di quella visceralità naturale. Di fatto però, la contro contro proposta era chiara, e meritava una risposta che stranamente Sabik sembrò avere chiara come il sole, forse anche tradendo che era un desiderio che avrebbe perseguito indipendentemente dall'incipit della situazione. Si sarebbe preso un momento per socchiudere gli occhi e fare un bel respiro, siccome ci teneva ad apparire composto, per poi farsi avanti col busto lasciando aprire le gambe per mettersi facilmente in ginocchio così da poter avvicinare il proprio viso in direzione di quello di Kaguya, allungando la propria mano verso quella chiusa a pugno di lei che teneva la moneta. Avrebbe posato i polpastrelli in modo da accogliere il dorso della mano e invitarla ad avvicinarsi al petto della ragazza, chiarendo fisicamente da subito il messaggio che la moneta non sarebbe stata scelta, ma la conferma verbale sarebbe arrivata qualche attimo dopo che con la stessa mano il Nephilim avrebbe raggiunto il lato del colletto del vestito della Vampira, esponendo la bocca che aveva sul palmo per esprimersi chiaramente il più vicino possibile all'orecchio di lei.
    Il Ladro di Kamen o gli indizi che lo riguardano... Sono infimi in confronto al valore del tuo tempo. Sceglierei sempre te.
    Il volto di Sabik era sereno, come anche il suono della voce che aveva usato per chiarire la sua posizione sull'accordo che ormai era risolto. Non era la prima volta che era chiaro con Kaguya su questo, anche la volta di fronte alla propria camera non aveva avuto troppi problemi ad esprimere lo stesso concetto, ma questa volta c'era qualcosa di differente e soprattutto non sembrava una oneliner da rimorchione: trasudava la stessa atmosfera che la Vampira stava espandendo per inzuppare la stanza e affogare quella contrattazione nel giusto retrogusto di scacchiera su cui giocare, e non di semplice evento bandiera da simdate scolastico. Dopotutto era una cessione di qualcosa, un pareggio in cui non c'era modo di sottrarsi dal dire che la persona che aveva di fronte si era vinto abbastanza spazio da essere considerato all'interno dei propri piani. La mano di Sabik poi si sarebbe fatta indietro lasciando che le dita strofinassero sul colletto del vestito di Kaguya, abbassandolo abbastanza per poterne osservare il volto senza darle troppo spazio per poterlo nascondere come aveva abitudine di fare a suo comodo.
    E ora che ho ottenuto il tuo tempo, dovrei perderne di meno e mettermi qualcosa addosso di più adatto. Dammi giusto un paio di minuti.
    Non si sarebbe alzato subito, ma anzi si sarebbe fatto indietro con la schiena in modo da tenere lo sguardo su Kaguya per potersi raddrizzare senza lasciare punti scoperti, per poi spingere indietro il sedere e le gambe ed essere pronto a raggiungere l'armadio accanto al letto. Aprendo la singola anta, la Vampira avrebbe visto subito che era abbastanza grande da coprire totalmente la figura del Nephilim, ma non impediva ai suoni dei suoi vestiti di non essere percepiti mentre scivolano sulla sua pelle, iniziando dalla maglietta che sarebbe stata appoggiata al bordo superiore, seguita dai pantaloncini. Sabik avrebbe fatto capolino dal lato solo col viso e la mano aperta per parlare con la bocca su di essa.
    Nel mentre, vorresti farmi partecipe di più dettagli di cosa dobbiamo fare?
     
    .
  9.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Il fuoco non purifica, annerisce.

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    6,335
    Location
    Cubo di Le Marchand

    Status
    Anonymous
    Adulatore.
    Rispose Kaguya alla prima affermazione del ragazzo, senza scomporsi né cambiare tono, o tanto meno imbarazzarsi. Non era proprio la tipa da lasciarsi colpire da gesti eclatanti e visto che Sabik sembrava così interessato alle Kamen rubate quella le parve decisamente una decisione affrettata, ma non sarebbe stata di certo lei il suo grillo parlante. Non si mostrò neanche infastidita dalla vicinanza con le sue dita che le abbassavano il colletto, cosa che di solito non concedeva a tutti ma che per l'occasione non si dimostrò affatto contrariata. Tuttavia, forse con sorpresa di Sabik, avrebbe potuto notare che di indizi sulla sua espressione non ne avrebbe trovati, perché la ragazza portava una maschera che sembrava fatta di ossa bianche e si abbassava fino al collo sparendo fino a chissà quale punto del suo petto. Un equipaggiamento inusuale che lasciava forse presagire l'imminenza di una battaglia. Non nascose la cosa, forse anche per fargli capire che quella non era esattamente come una gita a Edo. Cosciente o meno di ciò, Sabik iniziò finalmente a prepararsi per la loro stravagante missione, con Kaguya che restava assolutamente immobile sulla sua posizione, aspettando che il Nephilim fosse pronto.
    Stiamo andando a recuperare uno studente problematico. Ho avuto modo di conoscerlo molto poco e come me non è un gran chiacchierone. Ha il problema di essere estremamente violento, tanto che sta scontando alcuni mesi di isolamento dalle lezioni in una struttura vicina alla Gakuen. In sostanza... è un detenuto nella scuola.
    Avida di dettagli, Kaguya non amava perdersi in lunghe spiegazioni, ma ovviamente si aspettava che una descrizione simile potesse suscitare un minimo di reazione anche nei confronti di Sabik, se non timore quantomeno interesse. Da come ne aveva parlato Kaguya sembravano in procinto di incontrare un serial killer o una cosa del genere, e lo sguardo della vampira non fece nulla per disattendere quelle aspettative.
     
    .
  10.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    La Legge

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    5,459
    Location
    Ah, Shit! I almost kept it straight...

    Status
    OFFLINE
    Sabik fu sorpreso dalla maschera, senza alcun dubbio dato che ne venne catturato con lo sguardo per i pochi attimi che ebbe a disposizione prima di alzarsi. L'assetto di battaglia di Kaguya era praticamente una novità mista al cominciare a mettere mano alle sue capacità, e contando il particolare compito che li aspettava era indubbio che qualcosa avrebbe necessariamente mostrato, anche solo la sua pressione energetica o la scaltrezza a mettere Sabik in mezzo, chi lo sa... Il Nephilim ebbe un unico pensiero al riguardo: l'accordo non aveva lo stesso peso per le due parti, o almeno le considerazioni che potevano essere fatte, quindi per la sua richiesta personale si sarebbe prefissato di rendere le cose adeguatamente speciali, infatti avrebbe tradito una reazione prode e motivata portando il pugno al petto un attimo prima di sparire dietro l'anta dell'armadio, intraducibile per Kaguya forse, ma di sicuro poteva considerare il ragazzo completamente dedicato alla richiesta. Mentre si vestiva, il ragazzo fece capolino un paio di volte per ascoltare la descrizione del compito e della persona di interesse, annuendo mostrando solo il viso lateralmente per poi tornare alle sue faccende. Ci avrebbe messo davvero poco a rendersi presentabile, chiudendo l'armadio e sfoggiando la sua divisa scolastica grigia dai motivi floreali bianchi. A dir la verità era stata leggermente modificata, a partire dal coletto e dalla chiusura che partivano centrali ma seguivano il pettorale sinistro di lato per poi scendere dritta in un linea evidenziata da bottoni tondi, la tipica giacca dal tema cinese tirata ai fianchi ma comoda per spalle, busto e bacino. Anche i pantaloni erano leggermente più ampi e a falde come un Hakama ma decisamente più raffinato e contenuto, tanto che si chiudeva sulla caviglia in maniera più stretta prima di finire in degli stivaletti neri opachi. Sabik fece un gesto per mostrarsi e far intendere che era pronto prima di raccogliere il proprio bastone, con cui avrebbe di seguito spostato il cristallo di tetranite nel suo alloggiamento e quella strana energia viola distorta avrebbe abbracciato la stanza passando per i vari canali energetici intagliati. Kaguya non avrebbe avvertito nessun cambiamento vero però, come se lo stare all'interno della stanza non avesse nessun collegamento con ciò che aveva appena attivato il Nephilim, facendo intendere che evidentemente era collegato al tentare di entrare. Si sarebbe fatto avanti aspettando che la ragazza si alzasse per poi seguirla e chiudersi le porte alle spalle.
    "Ammetto che mi sfugge il concetto di prigione. Il fatto che sia violento ma la scuola lo tenga in isolamento mi fa pensare che ci sia una sorta di... Di... Forma di questa attitudine? E' forte ma maldirezionato? O è fisicamente così particolare che provoca danni?"
    I gesti di Sabik rimanevano chiari e per la prima volta da un pò di tempo concisi. Era davvero comodo poter camminare nei corridoi e "parlare" di qualcosa senza dover attualmente far sentire a tutti il discorso.
     
    .
  11.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Il fuoco non purifica, annerisce.

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    6,335
    Location
    Cubo di Le Marchand

    Status
    Anonymous
    Una volta che Sabik fu pronto, Kaguya non si soffermò troppo sul suo vestiario e si sollevò rapidamente per poter uscire dalla stanza. Ovviamente fece lei strada, ma era ovvio che si stavano dirigendo fuori dal cuore della scuola, verso le zone laterali tra la quale c'era anche una piccola banchina dove passavano le navette che portavano al resto di Kurayami. Tra il Nephilim che parlava con i gesti e Kaguya che teneva un tono di voce basso nascosto dietro la maschera e il colletto, nessuno riusciva a capire di cosa parlavano creando reazioni piuttosto perplesse e confuse negli sguardi degli altri studenti.
    Forte è un presupposto alla Gakuen, non una caratteristica. Il problema non è neanche che non sa contenersi... lui NON vuole contenersi, almeno contro certa gente. Se vuoi saperlo comunque non ha fatto del male ad altri studenti né ha danneggiato strutture scolastiche. Se è diventato un detenuto è per la sua condotta fuori dall'edificio. Che non va comunque tralasciata. Questa è pur sempre una scuola e gli insegnanti tengono conto del tuo comportamento, quindi Onibi e Yatagarasu, lo hanno mandato per qualche tempo in isolamento. Devi sapere che non è facile che quelle due se la intendano di comune accordo, questo dovrebbe farti capire l'entità della cosa.
    Come al solito fu avida di dettagli, ma sapeva per certo che Sabik voleva la sostanza e soprattutto ciò che girava attorno a quegli eventi. Sapere come erano state fatte a pezzi delle persone che probabilmente se lo meritavano non era il fulcro del loro discorso. Quello che gli interessava probabilmente era il concetto di punizione, cosa serviva per riceverlo e soprattutto con cosa avevano veramente a che fare.
    Sei un pò troppo tranquillo: ti reputi abbastanza "al sicuro" dalla violenza che questo studente potrebbe scatenare? Non ti ho detto cosa hanno fatto queste persone per meritarsi una brutta fine, per quanto ne sai erano Nephilim e stiamo andando a trovare un razzista.
    Kaguya gli parlava senza rivolgergli lo sguardo, rimanendo concentrata sulla loro destinazione.
     
    .
  12.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    La Legge

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    5,459
    Location
    Ah, Shit! I almost kept it straight...

    Status
    OFFLINE
    La spiegazione di Kaguya sulla dinamica dell'isolamento e sulle autorità coinvolte nella decisione era davvero utile. Per prima cosa, seppure Onibi era una persona che Sabik aveva incontrato, invece Yatagarasu era si la preside, ma risultava anche estremamente sfuggente come figura e questo vago taglio disciplinare gli avrebbe fatto intuire che c'era bisogno di risultare sopra alle righe in qualche maniera per finire sotto l'occhio di tale entità. O meglio, essere una pratica che necessitasse la sua attenzione per essere lavorata, forse? Le dinamiche interne del corpo professori era anche un argomento estremamente di valore, e il Nephilim aveva avuto modo di odorare le eterogenee personalità che lo componevano anche contando Manda come indizio. C'era però un grande abisso da colmare tra il presumere e l'accertare, spazio che avrebbe richiesto tempo ed occasione per essere attraversato, e alla fin fine quell'incarico da affrontare insieme a Kaguya avrebbe soddisfatto molteplici condizioni. Il plus era anche fare la conoscenza di un nuovo studente, problematico o meno che fosse, una relatività di visione che avrebbe reso la domanda più personale di Kaguya nei confronti di Sabik più interessante da esaurire. Il Nephilim si sarebbe preso giusto un momento per decidere tra la teatralità con cui avrebbe risposto normalmente, oppure rimanere concentrato sul punto per non annoiare la Vampira con discorsi troppo immateriali, o meglio che facessero ricominciare da capo molte cose di cui avevano già pizzicato i concetti in passato.
    Sono un handicappato, se dovessero tremarmi le mani prima di una certa soglia sarebbe la fine per qualsiasi mia funzionalità. Quindi che la mia disciplina mentale e fisica ti dia l'impressione che sia tranquillo e rilassato, ha un che di interessante. Ma comprendo che la tua domanda ha anche un'altra accezione...
    Sabik avrebbe chiuso gli occhi e preso un lungo respiro prima di mettersi il bastone che portava in giro sotto il braccio destro e gesticolare con ambo le mani, come se ci tenesse che fosse chiaro al cento per cento tutto ciò che stava per esprimere.
    Io non "odio", ne ho bisogno di sentimenti particolari per comprendere la violenza, subita o inflitta. Io non ho "paura" del dolore, ne ho bisogno di estraniarlo dalla mia vita come qualcosa da cui allontanarsi. Io "capisco" ciò che mi sta accadendo o faccio accadere come risultato delle volontà coinvolte; "percepisco" la realtà come incrocio tra momento, luogo, persone e casualità di circostanze. E poi...
    Sabik avrebbe ripreso il bastone con la mano destra per tornare a gesticolare con la sinistra, camminando vicino a Kaguya sempre composto e lasciando le ali morbide alle spalle.
    ... Essere razzisti nel tremilasettordici è così insipida e fuoriluogo come cosa, che avrei difficoltà a credere che avrebbe avuto modo di stimolarti interesse. O al massimo potrebbe soddisfare la curiosità di come gestirei un fanatico? Ma se mi hai misurato così bene da mettermi contro una persona che non può essere un vero pericolo, o sei già pronta a intervenire, mi avresti lasciato in stanza.
    Il Nephilim avrebbe sorriso caldamente siccome Kaguya era avida di dettagli e diretta sulle domande, ma i suoi intenti difficilmente erano falsi ed erano già stati espressi all'inizio per il loro accordo.
    Questo studente detenuto ha qualcosa che potrebbe essere interessante, e il pezzetto di merenda che mi stai offrendo è assolutamente uno dei metodi migliori che potevano capitare per saggiarmi. Sto solo trattenendo le reazioni più forti per il momento più adatto...
     
    .
  13.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Il fuoco non purifica, annerisce.

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    6,335
    Location
    Cubo di Le Marchand

    Status
    Anonymous
    La prima risposta di Sabik venne seguita per tutto il tempo da uno sguardo di sufficienza da parte di Kaguya, che lo fissò storto come a volergli dire "hai capito cosa intendo" senza dover muovere la bocca, e ci arrivò da solo a quella conclusione. La freddezza di cui parlava Kaguya era molto distante da quella che serve a un pianista per non sbagliare il tasto giusto una volta sul palco. Le parole del Nephilim però misero in chiaro che gli intenti degli altri e i suoi non erano influenzati da chissà quale pregiudizio, e stava dando inevitabilmente per scontato che Kaguya avesse già soppesato a dovere la decisione di portare proprio lui con sé, come se sapesse benissimo con cosa avevano a che fare. Una mezza verità quella, ma che la portò a sospirare un pò frustrata e poco propensa ad ammettere i suoi passi falsi. Sabik aveva imparato a leggerla molto bene in pochissimo tempo e questo non la rendeva particolarmente entusiasta.
    E io che speravo di metterti un pò di strizza, sono sicura che da sinceramente spaventato saresti comico...
    Per quanto glaciale e pragmatica, Kaguya non si privava di certo della possibilità di divertirsi un pò a modo suo, ma non ci sarebbe riuscita tanto facilmente con Sabik, a quanto pareva. Terminato quello scambio, arrivarono al treno che li avrebbe portati a destinazione senza intoppi e cogliendo la coincidenza perfetta per poter salire subito. Non c'erano molte altre persone sul vagone e Kaguya trovò immediatamente posto vicino al finestrino.
    Il suo nome è Rengoku Okido. Appena lo vedi capisci che è uno di quei tipi da storia tragica, ma non è quella la parte importante. Vorrei tessere delle lodi a proposito di quanto sia forte e promettente, ma se devo essere onesta ciò che lo rende interessante ai miei occhi è la sua violenza. Lo odia... eppure non c'è pentimento quando fa a pezzi qualcuno. E lo fa davvero.
    Kaguya si voltò verso Sabik, il discorso che voleva mettere sul tavolo era particolarmente serio, sperava che il ragazzo avrebbe lasciato fuori le metafore e i giri di parole per risponderle a cuore aperto.
    Credi che riusciresti a uccidere qualcuno senza rimorsi, Sabik?
     
    .
  14.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    La Legge

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    5,459
    Location
    Ah, Shit! I almost kept it straight...

    Status
    OFFLINE
    Le reazioni di Kaguya apparivano interessanti e dolci agli occhi di Sabik, che per tutto il tempo poteva mantenere la propria espressione neutra, ma non poteva controllare il colore dei riflessi dei suoi capelli che continuavano ad alternarsi tra azzurro e rosso, accentuandosi vicino alle fonti di luce ma ancora di più tra le ombre di finestre, scale e corridoi. La ragazza che stava accompagnando si dimostrava essere un piccolo mondo ricco di aspetti meritevoli di essere approfonditi, era anche una guerriera che emanava una dimensione di intenti specifica intorno a sè e continuava ad attrarre l'attenzione del ragazzo; ed infine ma non meno importante il comune intanto di vivere la realtà della Gakuen li obbligava a sfregare l'una contro l'altro volenti o nolenti, e fino ad ora ogni cosa che era rimasta attaccata dopo l'aver cozzato aveva avuto modo di crescere e maturare, segno che il riuscire a leggere o meno le intenzioni di Kaguya era prova che sapessero comunicare su più livelli. Non c'entrava nulla il mutismo o le loro qualità fisiche, era la purezza del loro carattere ad avvicinarli così, o almeno così Sabik avrebbe descritto la sua percezione della Vampira. Arrivati alla stazione, e seguite le indicazioni per il treno i due si sarebbero messi seduti ai posti del vagone, Kaguya aveva scelto il posto vicino al finestrino mentre il Nephilim le si sarebbe seduto al posto accanto che dava verso il corridoio. Sabik avrebbe posizionato il bastone al lato del sedile verso l'interno del vagone, opposto alla ragazza, e avrebbe dedicato tutte le attenzioni a come quest'ultima stesse descrivendo Rengoku, rimanendo serio ma non impassibile alle osservazioni e alla domanda molto personale che gli venne posta. Avrebbe preso un attimo di pausa per prendere un lungo sospiro e socchiudere gli occhi, cercando di trattenere al meglio ogni teatralità ma fallendo nel momento che i capelli si fossero tinti di un azzurro vivido e brillante, le iridi si sarebbero colorate di oro e nel complesso la sua figura si sarebbe fatta leggermente più maschile e matura. La domanda di Kaguya sembrava aver facilmente toccato una parte specifica della personalità del Nephilim. I gesti delle mani sarebbero fluiti chiari.
    Penso di no, anche immaginandolo, ci sarebbe sempre qualcosa che rimarrebbe aggrappato. Il mio mentore mi ha consigliato di non invischiarmi col perdere tempo nell'illusione del controllo: arrivare eventualmente a prendere la vita di qualcuno può avvenire per necessità, volontà o risultato preterintenzionale. Quindi... Farà sempre parte di te una volta che lo hai fatto. La cosa mi stimola il discuterne con questo ragazzo... Ma anche avere il parere di un certo qualcuno che potrebbe uccidere predando...
    Lo sguardo dorato si sarebbe posato sula figura di Kaguya, cercando i suoi occhi e il suo volto coperto da colletto e maschera. L'espressione di Sabik era neutra in termini di increspature della bocca o particolare taglio degli occhi, ma l'atmosfera intorno a lui sembrava essere molto colloquiale e interessata, anche aperta a sentire opinioni su quella posizione personale.
     
    .
  15.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Il fuoco non purifica, annerisce.

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    6,335
    Location
    Cubo di Le Marchand

    Status
    Anonymous
    Avevano iniziato parlando di Rengoku, Kaguya aveva fatto in modo di portare l'attenzione su Sabik e quest'ultimo le aveva rigirato la domanda in maniera ben poco sottile, forse mettendo in evidenza quelle caratteristiche che con estrema difficoltà la ragazza riusciva a nascondere. Cosa la tradiva più spesso? Gli occhi insanguinati? Oppure i canini pronunciati? Le ragioni più tipiche per portare una maschera, un colletto alto e un copricapo vistoso era proprio per nascondere quelle sue caratteristiche. Kaguya si vergognava della sua natura, la temeva, e il motivo era presto detto.
    Uccidere per predazione e dominio è normale nella savana. Ma noi non siamo animali. Noi dobbiamo diventare Akira, e Akira non è la legge della giungla.
    Sentenziò senza mezzi termini e ambiguità. La legge del più forte come la intendeva Kaguya non era mera forza bruta e ostentazione di violenza, né tanto meno cedere ai più profondi istinti della propria anima e natura. Per lei era semplice cedere alla sete fino a renderla incontrollabile e portarla a uccidere qualcuno, ma non era quello che voleva. Uccidere non era una dimostrazione di forza, semmai una prova del proprio scarso controllo, ecco cosa pensava di un gesto tanto estremo. E proprio questo, di Rengoku, la metteva in difficoltà.
    Tuttavia... se uccidi senza rimorso, senza pensare che qualcosa sia sfuggito al tuo controllo, fermo nell'aver compiuto il giusto e il bene per la società dal tuo punto di vista... è ancora sbagliato? E' ancora caos? Non riesco a concepire che il decidere sulla vita di una persona sia meramente il proprio punto di vista, eppure la differenza che mi ha messo davanti quel ragazzo rende il confronto addirittura naturale. Sento il bisogno di capire.
    Quello che attanagliava Kaguya non era quinti mero spirito competitivo nei confronti di un avversario forte, ma un vero e proprio confronto etico. Forse anche, anzi addirittura principalmente per questo, si era fatta accompagnare da Sabik e non da chiunque altro avesse abbastanza muscoli da mettere un muro tra lei e Rengoku.
     
    .
88 replies since 19/8/2022, 09:18   1118 views
  Share  
.
Top