Nagoriyuki

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    DATI ANAGRAFICI

    Nome: Aleith
    Cognome: Sunnic
    Nome Attuale: Nagoriyuki
    Età: 50
    Descrizione fisica: Nagoriyuki si presenta come un massiccio uomo afroamericano, alto 250 cm e dalla massa fisica e muscolosa non indifferente. Occhi azzurro ghiaccio, labbra carnose e una leggera barbetta più chiara che ne delinea la mandibola squadrata. I capelli ispidi e arricciolati sono raccolti all'indietro, in un grosso ammasso disordinato di dread, una sorta di nodo che fa il verso alle più rifinite acconciature da samurai. Il fisico di questo uomo è anatomicamente sviluppato, proporzionato e similmente perfetto se non fosse che tradisce la sua natura di apparenza arrivando alla zona dei genitali, di cui ne è privo e letteralmente si mostra coma una bambola giocattolo, questo perchè la natura di Silvano che nasconde sotto le spoglie umane ha tutt'altro aspetto e di sicuro renderebbe difficile interagire con altre persone senza suscitare dissidio nelle vicinanze. La vera forma[+] di Nagoriyuki è un essere antropomorfo riconoscibile subito per il colore vermiglio brillante che definisce la corteccia di cui è ricoperto, alto 3 metri, con delle proporzioni irregolari che danno parecchio spazio alla lunghezza di braccia e gambe contenendo invece il busto, di poco ma in maniera evidente. A partire dalla testa, gli occhi e la bocca sono gli unici elementi definiti, contando anche che mancano le labbra e quindi la dentatura è all'infuori dando una sensazione sinistra se non anche pericolosa e inquietante, e le pupille sono completamente rosse come due rubini incastonate nella parte nero pece interna della corteccia più mobile, a differenza di quella leggermente meno mobile che abbraccia come un elmetto i lati delle guance, la fronte e il mento con leggere prolungamento simile a un corno inferiore. Il collo leggermente oblungo quindi si innesta in un busto dalle proporzioni contenute, in cui sono riconoscibili tutte le parti anatomiche dei pettorali e via dicendo se non per una parte centrale più prorompente nella zona della pancia, di un rosso brillante che però non va scambiato per qualcosa di particolarmente importante, semplicemente il sistema digerente di Nagoriyuki concentra una ingente quantità della propria linfa in quel punto rendendo la corteccia più riconoscibile e brillante. Partendo dalla schiena, come fossero delle ali, Nagoriyuki possiede due fronde molto sviluppate della lunghezza di 2 metri e della larghezza di 50 cm che abbracciano l'articolazione della spalla per poi svilupparsi all'indietro e all'esterno in una forma simile a un grosso artiglio o anche a una mannaia, ma in realtà vanno considerate alla stregua di fogliame terminale, una anatomia della tipica foglia larga delle piante amazzoniche che semplicemente col suo colore nero e la derivazione diretta dalla corteccia ne assimila la forma a qualcosa di offensivo come un'artiglio di creature predatorie, ma ha una consistenza simile a della pelle callosa e anzi si muove più come un mantello pesante. Le braccia sono leggermente sproporzionate in lunghezza, nella parti anatomiche della muscolature principale la corteccia rossa si alterna nelle giunture con quella nera, per poi concludersi in una mano provvista di 4 dita artigliate della durezza delle ossa lunghe circa 20 cm. La parte inferiore di Nagoriyuki, essendo un Silvano e avendo la possibilità di potersi piantare nel terreno per rigenerarsi è molto differente in termini anatomici da quella di altre forme umanoidi: a partire dal bacino, l'innesto del busto e contornato da una sorta di corona al contrario, con la corteccia cremisi che forma una placca frontale, due laterali dove si innesterebbe eventualmente il femore, e tre posteriori che chiudono la zona. La placca della zona pubica ha una forma molto simile a un fallo, ma non bisogna farsi tirare in inganno siccome le parti genitali del Silvano hanno tutta una loro spiegazione a cui arriveremo a breve. Le gambe di questa creatura sono formate da un tratto non dissimile dalla cosca di qualsiasi altro essere, ma poi da ginocchio a proseguire le cose sono ben diverse: come se Nagoriyuki stesse indossando dei grossi scarponi, la tibia di corteccia rossa si innesta come una spada all'interno di due protuberanze laterali che danno poi base alla costruzione dei piedoni di questa forma, ovvero le radici del silvano torte e piegate e ritorte fino a creare questa grossa suola di scarpe, un blocco unico simile allo zoccolo di un grosso erbivoro che misura nella pratica in un ovale di 50 cm di lunghezza per 30 di larghezza. Volendo allargarsi con le similitudine, un botanico potrebbe vagamente vedere in questo Silvano una sorta di Mangrovia, gli alberi di fiume e di mare dalle radici regolari e simili a palafitte che si innestano nei corsi d'acqua e sono l'incubo delle imbarcazioni che vogliono attraccare o degli esploratori che vogliono attraversare la foresta. Per quanto riguarda l'approccio al sesso, nella sua forma umana Nagoriyuki può simulare una erezione maschile attraverso la sua capacità di indurire la resina del suo corpo, in pratica offrire un dildo che può variare in forme e resistenze, ma per i più intraprendenti c'è la possibilità di provare la sua forma di Silvano: un rapporto completo equivale a una sorta di percorso di fecondazione in cui si parte dal mettersi a disposizione della sua bocca, ove la mandibola inferiore si aprirà a metà insieme a parte del collo per offrire una grossa lingua ricoperta di linfa dal colore rosso brillante, e un variegato numeri di radici nere spesse e lubrificate di linfa scura e lucida; la lingua rossa è abbastanza adattiva anche per razze dalle dimensioni contenute, anche se è più adatta per riempire razze dalle misure più importanti, ma il suo scopo principale è quello di insidiare la zona genitale del partner per studiarla, prepararla alla penetrazione e per adattarsi a come interfacciarsi, le altre protuberanze invece andranno con calma a legarsi al corpo e a infilarsi in ogni orifizio disponibile per raggiungere al meglio sia le vie respiratorie che quelle gastriche e via dicendo, questa seconda operazione serve per preparare il partner a un processo di unione fisica invasiva successivo. In questa fase, essendo una pianta similmente carnivora, Nagoriyuki può anche offrire delle sostanze inibenti come sedativi e droghe di vario genere prodotte dalla propria linfa in caso l'esperienza si riveli spiacevole o paurosa, ma comunque studiato e preparato il partener a dovere, la lingua principale adibita ai genitali produrrà dei movimenti e delle forme per stimolare le terminazioni nervose interne in una sorta di sessione di shibari e vore mischiate insieme. Il partner verrà trascinato all'interno del corpo di Nagoriyuki per essere "processato", non solo stimolato attraverso la fisicità e eventuali sostanze droganti, ma anche riempito progressivamente e in maniera adeguata dal seme del Silvano, che può decidere di assicurarsi la fecondità del contatto grazie a una selezione di semi interna. In caso che il partener non possa essere inglobato, il Silvano cercherà di sormontare e avviluppare come una pianta parassita il corpo della compagna pur di trattenerla a sè. Finito lo scambio, Nagoriyuki ricopre il corpo del partner di una sostanza nera gommosa simile al pvc ma meno lucida in una sorta di bossolo, vagamente protettiva e che aiuta la degenza della persona dopo l'intensa esperienza per smaltire gli effetti delle sostanze assimilate; in questo frangente il Silvano è abbastanza protettivo e attendo a fare da guardia, sfruttando anche il proprio corpo massiccio come copertura. Possono essere soddisfatti molteplici partener man mano che comincia l'ingestione, ma come misura di riferimento due Kaiju di classe 3, o tre draghi o da lì cinque creature di misure antropomorfe umane, tirandola al meglio o al peggio.

    Descrizione psicologica: Nagoriyuki non è una persona facile da comprendere o da classificare. Prima di tutto, l'esperienza traumatica che ha dato forma al suo attuale essere non è proprio qualcosa di facilmente stomacabile o razionalizzabile: non esiste psicologo che potrebbe liberare una persona dall'aver passato decenni chiuso nelle pareti della propria mente privato di qualsiasi stimolo esterno, una prigione inespugnabile causata da un errore imperscrutabile. E' pur vero che Nagoriyuki ha trovato qualcosa di prezioso in quel buio assoluto, e che la disciplina che gli ha permesso di non impazzire gli ha poi dato modo di sfruttare al meglio il momento della sua liberazione, ma chi sarebbe empatico abbastanza da comprendere quello che ha perso, quello che non ha vissuto, i loop mentali in cui si è dovuto rifugiare per resistere privato di ogni sensazione. Questo vuoto interiore è diventato al pari di un cuore alternativo, metafisico, che lo spinge a provare affetto per il prossimo, per il futuro e per il fiorire delle possibilità, una sorta di credo che lo spinge in avanti e a sacrificarsi per il prossimo pur di tamponare l'immane carico di sofferenza a cui il mondo viene sottoposto ogni giorno. Vivere è sofferenza, è una verità, ma non significa che non possa essere allievata o che non gli si possa dare significato. Nel rapporto generico con gli altri, Nagoriyuki si presenta come una persona marziale, attenta ai dettagli e agli spazi personali, non austero e non di presenza ingombrante ma anzi ha la tipica postura del faro di riferimento e del luogo sicuro quando gli si sta vicino. Se e dove instaura un rapporto più personale ed esclusivo, non per forza intimo, Nagoriyuki è una fonte di conversazione piacevole che può adattarsi a discorsi seri o leggeri, mondani o particolareggiati, un interlocutore neutro che non ha tendenza specifiche a intrattenere diventando il centro della sala o ad ascoltare senza problemi o distrazioni. In rapporti profondi e intimi, la sua forma si scioglie in una persona conturbante che desidera il contatto fisico, la stimolazione di tutti i sensi del corpo e i ritmi lenti e languidi, perdendo ogni interesse nella fretta, senza perdere però di passione e ritmo. Professionalmente parlando, Nagoriyuki può intrattenere facilmente un pubblico folto di persone, magari non con la piena sicurezza di catturare l'attenzione se si tratta di una folla, ma nelle misure di una classe o gruppi più piccoli tenta sempre di produrre il giusto magnetismo per regolare i flussi delle persone che ha intorno e potersi destreggiare nello stimolarli e renderli una parte attiva della discussione. La sua visione del potere è conforme al tipico modello di cittadino equilibrato in un ambito a monarchia parlamentale, ovvero che gli sta tutto bene finchè ogni chiacchericcio è sedato dalla parola ferrea e assoluta di una figura responsabile: pretendere che una sola persona prenda decisioni per tutti senza i dovuti consigli di esperti dei singoli campi è un suicidio governativo, mentre la dipendenza da sedicenti conoscitori della materia che non hanno battezzato le proprie capacità in equilibrio tra teoria e vita pratica è un invito al chaos e alla corruzione. Dove c'è un re ci devono essere eroi, funzionari e i beniamini del popolo. Un re non siede le chiappe per assicurarsi di avercele al caldo, ma per avere sempre equilibrio nei momenti dedicati alle decisioni, il resto del tempo invece deve essere volto a vivere il freddo, la fame, la gioia, la musica e lo spirito del proprio paese, in lungo e in largo, in alto e nelle profondità, a rischio di morte o nella placidità dei piaceri della carne. Quando un re si ferma è perchè deve sentire dove tirano le vele e il timone della nave, ma poi deve avere la solidità di una nazione sicura di se stessa e delle proprie capacità ad occuparsi di seguire la rotta il resto del tempo. In questa visione essere furbi o diretti, essere malvagi o buoni, o ancora essere egoisti o altruisti è solo il risultato di un rapporto diretto col proprio paese, con Kurayami e le forme che assumerà in futuro, un equilibrio perfetto dove il nuovo Akira avrà vita e prosperità solo in base alla qualità più fondamentale che deve avere un sovrano: la lungimiranza. Chi vede il futuro migliore e sa come raggiungerlo è colui che ha diritto a regnare e a ricevere il supporto del suo popolo.

    Background: Nagoriyuki, o meglio Aleith Sunnic quando era ancora umano, nasce in America, in un periodo leggermente a ridosso dei grandi scontri che hanno provocato la nuclearizzazione della maggior parte del territorio. Vista la crescente tensione la sua famiglia aveva deciso di emigrare nel vicino Giappone per trovare rifugio nella nascente e potente Kurayami, e di fatto la decisione si rivelò corretta, poichè nonostante gli avvenimenti di quella capitale, non si poteva dire che la vita non avesse modo di essere remunerativa. Non ci sono eventi particolari nella giovinezza e nella adolescenza di Aleith, se non una crescente ammirazione per la figura del Palazzo e delle forze dell'ordine giapponesi rappresentate dalla Trident e tanti altri nomi che poi si sono persi nella storia. Raggiunta la maggiore età, Aleith quindi decide di intraprende le carriere militari laddove riuscisse a trovare apprezzamento e ambiente in cui farsi strada, e tra addestramenti e selezioni riesce a diventare un appartenente ai corpi speciali giapponesi, soprattutto nel ruolo di pilota ed esploratore. Le vicissitudini più moderne come l'ascesa di Judas non sono ancora avvenute e non sono nemmeno nell'aria, ma le varie multinazionali e industrie e case farmaceutiche già stavano tessendo le loro trame, tra cui le Industrie Pesanti di Kurayami, la IPK, che attraverso contatti oscuri e discutibile era riuscita ad assicurarsi un manipolo di militari per dei progetti di esplorazione rivoluzionari, e tra i tanti prescelti vi era Aleith. Oltre l'acquisizione di conoscenza totalmente astruse come quelle della morfologia di dimensioni parallele, di tunnel spaziali e profondità abissali e sotterranee da mappare, molto equipaggiamento sperimentale venne introdotto nelle operazioni tra cui una tuta capace di far sopravvivere un essere umano anche nelle condizioni più impossibili per lunghissimi periodi di tempo, quasi il risultato di una pietra filosofale del pioniere perfetto. L'IPK non era di certo in vena di limitarsi in termini di utilizzo delle risorse, ma nemmeno così meritevole di fiducia su quanto e come fossero invasive le loro metodologie e procedure, come anche i rischi che potevano integrarsi a quei progetti così innegabilmente importanti. Aleith venne scelto per una missione specifica di esplorazione interdimensionale, qualcosa di apparentemente così impossibile che sarebbe stata più una perdita di tempo che non una vera avventura per il progresso, ma fatto sta che avrebbe avuto modo di provare la nuova tuta e avere un assaggio dei progressi tecnologici più moderni al tempo. Lui che era nato senza poteri o capacità speciali non poteva che sognare di un'occasione come quella di avere un assaggio di cosa volesse dire essere più di un semplice uomo. Ma come ogni situazione che si sottovaluta, la breccia dimensionale invece di essere un fallimento fu un successo, disastroso ma davvero un successo, tutto grazie a uno strano marchingegno simile a un cubo di Rubic ma dalle fattezze arcaiche e singolari. Ma quella fonte di poter perse velocemente di significato nel momento in cui Aleith venne trascinato all'interno della breccia, finendo per ritrovarsi in una distesa rocciosa brulla, in cui il cielo era qualcosa di inconcepibile siccome sembrava un misto di frattaglie organiche disciolte in un liquido nero che perdeva di sostanza per dare spazio a profondità siderali in cui si scorgevano pianeti, stelle, super nove, plasma e qualsiasi altro avvenimento celeste che potesse esistere ma a ritmi assurdi e immisurabili. Solo guardare il cielo faceva perdere di contatto la mente di Aleith, che si sentiva schiacciata e impossibilitata a trovare ordine a quell'immenso Chaos. Quindi l'unica soluzione era guardare il terreno, e l'orrore avrebbe quindi fatto presa: in quei pochi secondi che credeva di trovarsi in quel luogo, intorno a lui si era formate tracce più o meno lunghe di impronte umane che partivano dalla sua posizione e si perdevano conseguentemente all'orizzonte. Ogni direzione aveva lunghezze più o meno sviluppate che non superavano il centinaio di metri, alcune appena di qualche passo, altre tornavano anche indietro prima di interrompersi, ma tutte avevano un fattore in comune: per Aleith era solo un fattore di concentrarsi leggermente di più nella volontà di seguire una traccia per avere un flash improvviso di dolore, terrore e morte orripilante, una sensazione soffocante che lo paralizzava e al contempo lo rendeva cosciente di un fattore di sofferenza profondo che lo interessava direttamente, ovvero che in quel luogo il tempo era così distorto che il suo essere viveva in parallelo ogni decisione possibile e percorribile che risultava sempre nella sua atroce fine. Solo una via che ancora non aveva ancora nessuna impronta era a disposizione, e solo una decisione poteva essere presa. Aleith avrebbe messo un passo dietro l'altro tenendo gli occhi all'orizzonte, per camminare dove la sua vita non terminasse, dove la sua mente non venisse smembrata da quella pazzia e da quel Chaos, l'unica direzione che garantiva un oblio accettabile devoluto solo alla sopravvivenza. La tuta funzionava, e lo idratava, lo nutriva e lo continuava a far camminare anche mentre dormiva, sempre avanti e senza sosta. Ma il tempo passava e le risorse superficiali riciclate dal corpo necessitavano di sostanza maggiore, e Aleith sapeva che il corpo al limite conosce solo un modo di sostentarsi, e anche la tuta lo sapeva. Il braccio sinistro venne sezionato e digerito dalla tuta stessa attraverso una compartimentazione simile a quella delle navi quando c'è una falla, un braccio in meno, per proteine, energia e altri giorni di cammino. Poi l'altro braccio. Le gambe subirono un procedimento di assorbimento progressivo a scolatura dei servomotori, una funzione dolorosissima, ma che alleggerisce il carico e migliora il movimento. Ma dopo gli arti la tuta doveva intervenire attivamente sulle parti superflue, e mentre circuiti e tubi penetravano la corteccia celebrale, le budella e gli organi inferiori venivano assimilati. Poi la carne del busto e le ossa più piene di midollo, insieme alla guance e alla lingua. E si continuava a camminare. Non c'era segno di destinazione, e la tuta nel suo disperato tentativo di tenere in vita il suo simbiontico ospite aveva ora il compito di preservare il cervello, e l'unica cosa rimasta dadigerire erano gli occhi. Nel buio non vi erano suoni, colori, sapori, odori o sensazioni di alcun genere se non il puro pensiero che se anche Aleith fosse riuscito ad arrivare da qualche parte, non ci sarebbe stato modo di saperlo. Pura mente, nell'oscurità più pura che si possa vivere. Non esiste privazione sensoriale che possa eguagliare una prigione fatta di se stessi. L'unica cosa che non ti porta alla pazzia è che non si hanno bisogni, ma solo ricordi da analizzare, come un computer efficiente, un passatempo che diventa la grazie di una esistenza priva di dimensionalità fisica e temporale. Aleith si chiese prima cosa lo aveva portato a quell'oblio, e dapprima incolpò la IPK per i suoi insulsi progetti. Poi però un dettaglio lo fece rivedere su questo punto: la tuta aveva cominciato dalle braccia a divorarlo. Il prodotto delle macchinazioni della IPK prevedeva che il pilota finisse in quella situazione e che non doveva avere modo di manomettere la strumentazione per proseguire l'esperimento, quindi eliminare le braccia per prime avrebbe tolto il problema e illuso il soggetto di una sorta di sacrificio a favore di una sopravvivenza futura, un vero e proprio intossicamento di speranza causata dal prezzo pagato e investito. Aleith non poteva incolpare la IPK della sua mancanza di occhio per gli indizi, di controllo sulla situazione, di attenzione ai dettagli e a dove davvero era il punto di non ritorno. Aleith diede la colpa a se stesso. Ma non poteva piangere, non poteva arrabbiarsi, non poteva chiedere aiuto, ma solo rivedere infinite volte ogni informazione contenuta nella sua stessa mente in un caleidoscopio di tortura autoinflitta pur di rimanere vivo nel pensiero, pur di non smettere di esistere siccome era l'unica conferma che fosse ancora vivo. Dopo un tempo indefinibile, qualcosa lo avrebbe toccato, qualcosa di caldo e avvolgente che gli avrebbe offerto una possibilità di ripristino. Non c'era voce, non c'era figura ma solo la sensazione istintiva che perdere quell'occasione sarebbe stata la parola fine alla sua esistenza, comprendendo bene come il suo stato non permetteva di decidere altro, come quando era stato manipolato a farsi usare dall'IPK. Quando gli stimoli divennero sostanza, quando il cervello avesse avuto modo di riaccendersi e percepire il mondo reale, Aleith era dentro un corpo grande, nervoso, e pieno di sensazioni. Sentiva finalmente i primi sapori, qualcosa di metallico simile al rame, e poi il tatto della propria mano che si toccava il viso per aiutare gli occhi a non essere investiti dalla luce che finalmente si apriva di fronte a lui. Ma dopo quella esperienza, vedere un laboratorio e le insegne della IPK come prima immagine al suo risveglio spense di nuovo ogni volontà nel suo essere e l'unica scena a cui si sarebbe risvegliato era di distruzione e morte. Si, aveva ben capito che la furia dentro di lui si era liberata senza nessun tipo di freno a aveva compiuto lui quell'eccidio, ma non riusciva a capire perchè non si sentisse amareggiato e confuso, anzi sembrava qualcosa che dovesse accadere e lui ne era stato solo il preciso strumento. Era una liberazione, ma anche un accertamento di essere davvero tornato a "casa". Aleith avrebbe esplorato meglio il luogo che lo circondava, goffo in una forma che di sicuro non era umana, ma forte, solida e piacevolmente superiore; i passi lo avrebbero portato a un laboratorio estremamente danneggiato, ma che gli dava l'idea di essere in quelle condizioni per altri motivi, trovando un ragazzo riverso a terra lasciato da solo in fin di vita. Istintivamente avrebbe camminato verso di lui, e passo dopo passo il corpo che adesso stava muovendo si sarebbe tranquillizzato, regolato, pacificato e infine trattenuto in una forma umana che conosceva bene, il suo corpo passato; presi i primi vestiti a disposizione nella sala, Aleith avrebeb raccolto il ragazzo da terra per portarlo al sicuro altrove. La fortuna volle che tra tutta la distruzione, Aleith si era occupato anche del presidente della IPK, dando spazio ad una acquisizione forzata dei suoi assetti attraverso i suoi documenti e i suoi accessi non protetti, rendendo Aleith il nuovo proprietario delle risorse economiche della IPK. Si sarebbe rifugiato nella villa del presidente che ora rispondeva a lui, dando asilo al ragazzo che aveva salvato e approfittandone per aggiornarsi allo stato del mondo che lo circondava. Ne erano accadute davvero tante, e passato il tempo necessario per apprendere, Kurayami ancora ricambiava volto in un futuro che prometteva potenzialità e incertezza in eugual misura. Aleith, insieme al ragazzo che si sarebbe nominato Sabik, decise di farsi avanti alla scuola come docente per poter creare delle connessioni e forgiare il nuovo percorso di fronte a lui, e data la sua nuova natura non più umana, era anche il momento di perdere la propria identità e vestire i panni della creatura nata dal suo cervello e dall'entità sconosciuta che lo aveva salvato... un nome che si fece spazio come un fulmine a ciel sereno nella sua mente... Nagoriyuki.

    Allineamento: NEUTRALE BUONO
    Il BENEFATTORE
    Un personaggio Neutrale Buono fa sempre del suo meglio, nei limiti delle sue possibilità. Sente l'impulso di aiutare gli altri, lavora volentieri con re e magistrati, ma non sente alcun legame verso di loro. Il termine più comune utilizzato per descrivere una persona neutrale buona è "buono puro". Pur avendo un animo buono non si getterebbe mai nella mischia senza un piano preciso che gli permetta di risparmiare più innocenti possibili e catturare il nemico vivo se possibile. Crede nel lavoro di squadra e sa sia comandare che ricevere ordini, detesta essere sconfitto e nelle situazioni peggiori tenta la via di fuga piuttosto che sacrificarsi inutilmente, anche se detiene un forte senso dell'onore.

    Obbiettivo Personale: Entrare a far parte della Justice Gakuen all'interno del corpo dei docenti e aiutare la formazione del futuro Akira. Ha interessa a supervisionare lo sviluppo e la sicurezza del suo protetto Sabik a cui ha fatto da sponsor, ed eventualmente ripulire il marcio laddove ce ne sia bisogno.

    Orientamento sessuale: Eterosessuale

    Razza: Silvano
    Creature dalla peculiare affinità con la natura, estremamente turbate dalle onde elettromagnetiche emesse dagli apparati tecnologici, non letali di certo ma simili ad un fastidioso raffreddore. I Silvani possono essere affiancati a Driadi o Golem, tuttavia si tratta semplicemente di creature che mutano profondamente la loro fisiologia in funzione del luogo che abitano, andando a comporre una struttura fisica diversa da quella delle altre razze, che può essere rocciosa, a base di legno, metallica e molti altri tipi di materiali. Questa caratteristica li rende estremamente affini alla natura, da cui traggono potere in moltissime forme, la più importante è indubbiamente il contatto diretto col terreno dalla quale possono ottenere sostanze nutritive e molto di più. A differenza di molti altri esseri viventi, un Silvano può rigenerare il suo corpo a partire da frammenti piccolissimi, anche se organi interni fondamentali sono stati danneggiati, basterebbe anche un seme o un frammento di roccia per permettere ad una di queste straordinarie creature di rigenerarsi completamente. (tale estrema capacità rigenerante è messa a scopo puramente ruolistico, senza un potere appropriato non è possibile sfruttarla in combattimento)
    - POSSIBILI SOTTORAZZE:
    Driadi, Ninfe, Golem.
    - CONSEGUENZE RAZZIALI:
    • Capacità di rigenerazione perpetua a contatto con la natura.
    • Debolezza all'argento.
    • Malus sull'Energy LIEVE.
    • I Silvani possono, a partire dai loro arti, prolungare radici fino a farle conficcare nel terreno e piantarsi letteralmente a terra. In questo stato ricaricheranno, ad ogni turno, una quantità di energia pari alla ricarica base del loro Charge, indipendentemente dall'utilizzo o mantenimento di tecniche. I Silvani non possono affondare le loro radici in terreni artificiali (metallo, cemento...) ma possono farlo su terreni naturali generati da poteri, tecniche o arti. Solamente una forza pari o superiore può sradicare forzatamente il Silvano con difficoltà.
    • Trasformazione in forma Arborea che comporta:
    = Possibile aumento ingente di dimensioni fino ad un massimo 3 metri d'altezza.
    = Modifica drastica del proprio aspetto con un aumento delle caratteristiche mostruose e naturali sul proprio corpo.
    = Le radici migliorano la loro capacità di assorbimento arrivando ad una quantità pari al Charge sotto concentrazione e finché il Silvano è trasformato è praticamente impossibile sradicarlo con la mera forza bruta, inoltre fintanto che è radicato il Silvano ottiene un bonus sulla forza del 25%.
    - POTERI PRECLUSI:
    Zampakuto, Armagus, Manipolazione, Dominio, Pilota, Assorbimento energetico, Oculare.

    DATI DI COMBATTIMENTO


    Elemento: Cristallo
    Potere speciale: Midare Setsugekka

    Chaos delle stagioni, la traduzione letterale del nome dello stile di combattimento di Nagoriyuki, gioco di parole che deriva soprattutto dalla sua natura di Silvano. Nagoriyuki ha un nucleo centrale interno al ventre dove vi si accumula una grossa quantità di resina scarlatta che si attiva con la sua trasformazione razziale. Attraverso Kata specifici in cui assume posizioni marziali, il flusso energizzato della resina può essere concentrato in parti specifiche del corpo nella forma di Seme Caotico, letteralmente un bozzo di ambra scarlatta cristallizzata, molto dura e assolutamente votata alla difesa, della misura di un uovo lungo 50 cm, largo 30 cm dalla curvatura che prende forma nelle carni corteccia del Silvano. Nagoriyuki può creare e gestire un totale di Semi Caotici sul proprio corpo in base al proprio livello di potere. Per attivare un Kata, Nagoriyuki usa tecniche specifiche che permettono alla sua natura di Silvano di ottenere dei vantaggi situazionali e temporanei che massimizzano l'effetto di quella posizione di combattimento. Il materiale dei Semi Caotici, una volta innestati nel corpo attraverso i Kata, può essere usato e modificato dalle tecniche personali con cui Nagoriyuki può creare difese efficienti e ottenere il massimo dalla sua forma di silvano.

    Costo: 10

    Livello 1

    - Nagoriyuki può gestire un massimo di 2 Semi Caotici contemporaneamente. La durezza dei Semi Caotici è di natura Cristallina, paragonabile alla durezza del Ferro contro perforazioni e tagli, ma inferiore di fronte a danni da impatto.
    - Quando viene attivato un Kata, il corpo di Nagoriyuki produce una leggera quantità di polline che marchia un'area semisferica di 3 metri. Queste aree rimangono marchiate per 1 turno, permettendo al terreno di essere considerato come fruibile per potersi piantare. Questo non è permesso se il terreno è corrotto o compromesso da poteri e tecniche personali altrui.

    Livello 2

    - Nagoriyuki può gestire un massimo di 3 Semi Caotici contemporaneamente. La durezza dei Semi Caotici è di natura Cristallina, supeiore alla durezza del Ferro contro perforazioni e tagli, ma inferiore di fronte a danni da impatto.
    - Quando viene attivato un Kata, il corpo di Nagoriyuki produce una leggera quantità di polline che marchia un'area semisferica di 3 metri. Queste aree rimangono marchiate per 2 turni, permettendo al terreno di essere considerato come fruibile per potersi piantare. Questo non è permesso se il terreno è corrotto o compromesso da poteri e tecniche personali altrui.

    Livello 3

    - Nagoriyuki può gestire un massimo di 3 Semi Caotici contemporaneamente. La durezza dei Semi Caotici è di natura Cristallina, paragonabile alla durezza dell'Acciaio contro perforazioni e tagli, ma inferiore di fronte a danni da impatto.
    - Quando viene attivato un Kata, il corpo di Nagoriyuki produce una leggera quantità di polline che marchia un'area semisferica di 5 metri. Queste aree rimangono marchiate per 2 turni, permettendo al terreno di essere considerato come fruibile per potersi piantare. Questo non è permesso se il terreno è corrotto o compromesso da poteri e tecniche personali altrui.

    Livello 4

    - Nagoriyuki può gestire un massimo di 4 Semi Caotici contemporaneamente. La durezza dei Semi Caotici è di natura Cristallina, superiore alla durezza dell'Acciaio contro perforazioni e tagli, ma inferiore di fronte a danni da impatto.
    - Quando viene attivato un Kata, il corpo di Nagoriyuki produce una leggera quantità di polline che marchia un'area semisferica di 5 metri. Queste aree rimangono marchiate per 3 turni, permettendo al terreno di essere considerato come fruibile per potersi piantare. Questo non è permesso se il terreno è corrotto o compromesso da poteri e tecniche personali altrui.

    Abilità fisiche:

    GIGAS 1: Equivale alla forza di un umano medio, privo della possibilità di sollevare pesi eccessivi oppure danneggiare superfici solide e resistenti. Equivale ad una capacità di sollevamento di circa 50 kg sotto sforzo. Non esercita una forza sufficiente per tagliare le ossa con armi da taglio medie. Con questo livello di forza potrete utilizzare armi da fuoco fino alle piccole e armi da taglio fino alle medie (con entrambe le mani). Il rinculo non viene assorbito. Lanciando armi bianche sarà possibile scagliarle fino a 20 metri alla velocità di 20 metri al secondo gli oggetti piccoli e fino a 10 metri alla velocità di 15 metri al secondo gli oggetti medi.

    MACH 1: E' la velocità di spostamento del personaggio, in corsa la velocità costante è di 5 metri al secondo, se tuttavia si scatta fino ad un punto è possibile coprire uno spazio limite di 3 metri in mezzo secondo, per poi aspettare un ulteriore mezzo secondo prima di poter scattare di nuovo. Non è possibile scattare mentre si corre, ma è possibile correre dopo uno scatto. Questi valori sono dimezzati se un combattente si sposta all'indietro o di lato.

    SHELL 1: Rappresenta la resistenza fisica del personaggio, in questo livello il corpo è pari a quello di un normale essere umano, la pelle è debole, la carne non è resistente, le ossa sono fragili e gli organi sono delicati. Danni corrosivi, incendiari, esplosivi e paralizzati sono molto efficaci. In questo livello, se si subisce una ferita di lieve entità o superiore, non sarò possibile rigenerare energia. E' possibile restare in apnea per un tempo limite di 2 turni, dopodiché subentrerà lo svenimento.

    JUMPER 1: Rappresenta il limite massimo di salto del proprio personaggio e il tetto massimo di volo in caso di ali (eccetto variazioni del potere), in questo livello il corpo è in grado di saltare per un massimo di 1 metro arrivando a questa altezza in mezzo secondo, mentre in lungo è possibile saltare per un massimo di 3 metri. Non è possibile scattare mentre si salta, ma è possibile saltare dopo uno scatto.

    SENSE 1: Con questo livello dei sensi, il proprio personaggio ha una percezione perfetta nelle immediate vicinanze, mediocre nei primi 5 metri e scarsa nei seguenti 10. Nei 180° opposti alla direzione del PG i sensi sono dimezzati, il buio o l'offuscamento della vista fa ulteriormente calare la propria percezione.

    STRIKE 1: Con questo livello di capacità di reazione sarete alla stregua di un essere umano, concentrarsi e non fare altro durante un attacco favorisce la sua velocità di azione e la sua efficacia a livello di precisione e di efficienza, ostacolarlo con ulteriori azioni o incatenare più mosse contemporaneamente compromette invece la propria capacità.

    VISION 1: Questa abilità permette di scandire meglio gli istanti del combattimento per poter elaborare strategie ed incatenare mosse. In questo livello sarete alla pari degli umani, incapaci di scandire perfettamente gli istanti di battaglia, privi di buona reazione dei sensi e incapaci di effettuare attacchi o schivate millimetriche.

    ENERGY 1: Questa abilità consente al proprio corpo di immagazzinare una scarsa quantità di energia massima. Le unità sono pari a 40/30/25, si esauriscono velocemente e il corpo si stanca facilmente specialmente se si sfruttano tecniche continue o impegnative.

    CHARGE 1: Questa abilità consente di recuperare energia durante la battaglia. Normalmente durante il turno di battaglia sarà possibile ripristinare 3 unità di energia. Restando a riposo invece è possibile ripristinare 5 unità in un turno ma è necessaria l'immobilità e il rilassamento mentale quindi niente concentrazione in atto. Durante il concentramento è possibile rigenerare una quantità di energia base anche durante il mantenimento di tecniche.

    Tecniche Personali: ///
    Tecniche Arte Magica: ///
    Tecniche Arte Occulta: ///

    Armi: Hādo to burakku

    Nagoriyuki possiede una zanbato di 200 cm, 150 cm di lama e 50 cm di impugnatura, di colore nero pece e poco affilata in confronto al suo spessore di 5 cm di metallo per 15 cm di larghezza. La sua guardia è un rettangolo decisamente spurio di dettagli di colore ramato, di 20 cm di lato lungo e 10 cm di lato corto, al pari del fodero che invece è di colore bianco con la guarnizione di contatto dell'estrazione dorata. E' un arma comoda da manovrare se trattata come un bastone o in forma manifesta di Silvano grazie alle misure maggiorate, ma più che tagliare è un grosso pezzo di metallo per intercettare e tramortire, e la sua affilatura così rozza serve più a debilitare con ferite non troppo profonde ma incisive.

    Poteri Extra: ///

    Equipaggiamento: ///

    Stile di combattimento: Midare Setugekka

    Il potere speciale di Nagoriyuki ha completamente definito il suo stile di combattimento, che può essere definito paritetico a una esibizione di arti marziali per pose e ritmi. L'obbiettivo principale del Silvano è proteggere e far desistere qualsiasi aggressore grazie alla precisione e alla resistenza, questo non significa che non conosce metodi per mettere fine a un combattimento sfruttando punti deboli dell'avversario, semplicemente cadere nel suo ritmo è un destino crudele che porta alla perdita di tutte le energie e all'insormontabile fine di qualsiasi risorsa fisica.

    DATI PERSONALI

    Esperienza: 0
    Livello: 1
    Energia: Newbie
    Soul Point: 120
    Soldi: 1000
    Nazione di appartenenza: Kurayami
    Mestiere: Professore wannabe
    Covenant: ///
    Organizzazione: ///
    Inventario: ///
    Anime Fiere: ///
    Role: ///
    Combattimenti: ///
    Missioni: ///
    Operazioni: ///
    CRONOLOGIA

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