Il terzo incomodo

per Hina

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  1. Hina-Poppezinga
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    Apprezzò particolarmente il fatto che Adam avesse offerto un pochino di più la gamba ad Hilda che poteva giocare più comodamente con essa, strusciando il collo del piede lungo la caviglia fin sopra al polpaccio, ma la tentazione di andare più sopra era fortissima. Saliva sempre di più di tanto in tanto prendendo le misure di come poteva muoversi agevolmente senza far notare nulla a nessuno. Fortunatamente la tovaglia era lunghissima e copriva in parte le sue gambe. Intanto dopo che Hilda fece notare a Bowen che l'aveva sicuramente percepita quando era arrivata, sembrò pensieroso come se stesse cercando di ricordare, e poco dopo confermò che in effetti qualcosa l'aveva percepita, probabilmente non aveva idea di cosa fosse esattamente. Hilda aveva azzardato a fare una ipotesi del genere, non sapeva se la sua malia vampiresca avesse attecchito su di lui, ma a giudicare dalla sua reazione qualcosa c'era. Bowen non si soffermò però su ciò che percepiva lui in particolare, piuttosto andò subito a chiedere ad Adam se anche lui sentisse qualcosa del genere dato che prima aveva ammesso candidamente che si era fatto mordere da Hilda. Adam sembrò ancora una volta distratto, Hilda si chiese se fosse per via dell'erezione o qualcos'altro, non riuscì a decifrarlo, ma prendergli la mano sembrò confortarlo e rispose serenamente. Quindi appurato che Adam fosse tranquillo, tornò ad osservare Bowen mettendo alla prova l'attrazione vampiresca che sembrò attecchire, riuscì a percepirlo benissimo anche lei: dopotutto non era un fenomeno a senso unico e ciò la riempì di gioia perché le fece capire che poteva avere un gran vantaggio su di lui. Il cameriere servì i primi antipasti, ed Hilda si servì afferrando la prima oliva mordendola con gusto mentre Bowen iniziò con una battuta, interrotto da Adam che la difese subito. A quel punto Bowen però cambiò idea e decise di essere molto più diretto, usando le parole come rasoi affilati per lasciare intendere che succedeva qualcosa di particolare mentre mordeva, dato che aveva tirato in ballo il fatto che fosse piacevole farsi mordere. Cosa buffa dato che il suo morso diventava piacevole solo perché faceva parte delle lanterne, un morso di vampiro normale era doloroso in modo normale. Cercò di dissimulare bevendo un sorso di vino mentre Bowen la attaccava con una domanda così meschina nei confronti di Adam da farle andare il vino quasi di traverso. Tossì e si coprì la bocca con un fazzoletto e riuscì a dissimulare la sorpresa grazie a quel gesto quando percepì le dita di Bowen sfiorarle il ginocchio. Si voltò a guardarlo leggermente indignata, ma non scostò la gamba dalle sue mani, lasciandosi toccare dal piccolo demone.
    Accidenti Bowen! Ti sembra il caso? lo rimproverò lasciandolo un momento sulle spine, facendogli credere per un attimo che stesse per rivelare il suo gesto. Stava per rimproverarlo su quanto fosse da stronzi fare una domanda del genere, più che un attacco a lei sembrava un attacco ad Adam. Prima di poterlo fare però Adam dal lato opposto le afferrò una coscia aggiungendosi a quella stupida domanda di Bowen. Hilda sobbalzò un momento sulla sedia, guardò i due confusa. Poggiò il tovagliolo sul tavolo lentamente abbassando lo sguardo, con aria di chi stava per preparare un cazziatone con i fiocchi. Invece allargò le cosce, offrendosi ai due contendenti poiché in quel modo avvicinò una coscia ad uno e all'altro.
    Per prima cosa è una domanda da stronzi. Credevo che tu fossi amico di Adam... sollevò un dito per attirare la loro attenzione, prendendo una pausa teatrale che le servì in realtà per rispondere ad entrambi sotto al tavolo. Il piede che prima carezzava la caviglia di Adam salì e senza tanti mezzi termini andando a poggiarsi contro la patta dei pantaloni di Adam, prima delicatamente poi premette le dita contro il bozzo. Rabbrividì nel sentire sotto al piede quella mazza turgida e calda, ricordandole le loro numerose notti di passione. Con l'altro piede andò invece a toccare la caviglia di Bowen, un tocco leggero per poter essere in tempo a ritirare la gamba se lui avesse reagito in modo indignato, fingendo di essersi rilassata un po troppo. In quel momento tuttavia una fantasia perversa le invase la mente: si vide a letto con entrambi e quella visione la eccitò al punto che i suoi capezzoli turgidi si intravedevano sotto la sottile stoffa del suo vestito.
    Secondo, non scherzate sul morso è una faccenda delicata, per noi vampiri è un gesto importante. Se non lo si fa per sopravvivere lo si fa per creare un legame. sollevò un altro dito ancora, mettendo a zittire entrambi con una occhiataccia se avessero osato interromperla perché voleva dire la sua.
    So a che che gioco stai giocando Bowen, non sono nata ieri. Mi commuove sapere che Adam ha un amico che ci tiene a lui, ma posso garantirti che sono realmente innamorata di lui, che ho intenzioni serie. Non sono una santa e non sono una donna comune, credo che entrambi lo sappiate benissimo. Sono devota al piacere, ma sono ancora più devota all'amore. affermò per poi rilassare la schiena contro la sedia mentre con le dita afferrò una piccola frittella, portandosela alla bocca in modo sensuale, tirando fuori la lingua su cui la poggiò, per poi farla scivolare fra le sue labbra che si chiusero attorno alla panatura, poi morse mugugnando soddisfatta del sapore che sentiva nella bocca.
    Quindi invece di fare gli stronzi, rischiando di rovinare una bella amicizia, perché non ci rilassiamo e ci divertiamo insieme? Saprei sicuramente soddisfare entrambi con la mia compagnia se me lo permetterete. affermò diventando più audace con i piedi, massaggiando lievemente con un piede l'erezione di Adam, mentre il piede poggiato contro la caviglia di Bowen iniziò a carezzarlo. In quel modo la sua frase risultò ancora più ambigua. Subito dopo assunse un aria più giocosa, afferrò due olive e li portò davanti alla bocca di Bowen e di Adam.
    Godiamoci la cena, non capita tutti i giorni di poter saggiare la cucina di questo posto no? disse con tono allegro di chi voleva smorzare la tensione che si era creata nell'aria, e lo fece guardando intensamente negli occhi prima Adam, abbassandoli di tanto in tanto per fargli capire che stava adorando ciò che sentiva da sotto il tavolo. Poi guardò Bowen con un sorriso malizioso, di chi voleva solo continuare a scherzare, in attesa che accettasse l'invito e prendesse l'oliva che stava offrendo.
     
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