L'ultimo Teatro

Lemon/lime

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    Capitolo 1

    « Piove, piove, piove, bambole solo bambole che camminano intorno a me. »


    Una porta si aprì, una luce grigio-azzurro accecò la mia vista.
    Da quella luce una voce profonda come le profondità dell'oceano, mi chiese:

    "La vita merita di essere vissuta? Entra, da qui inizia il tuo ultimo viaggio."

    Rimasi sbigottito da questa sua affermazione.
    Mi guardai intorno vedevo solo porte e corridoi, e un uomo dallo sguardo più triste che abbia mai visto, mi chiese di seguirlo.
    Gli chiesi in che posto fossi finito, e lui mi rispose, che era un posto dove vanno le anime tormentate. E in ogni porta, c'è un anima che non riesce a donarsi la pace e che ripercorre il suo ricordo più doloroso.

    "Ma tu chi sei?"

    "Nessuno. Sono solo qui per guidarti. Vieni Edward voglio mostrati un ricordo di una persona."

    Aprì una porta, dove una ragazzina di 16 anni circa ballava con le lacrime che le rigavano il viso. A un certo punto cadde, ma quasi subito si rialzò e iniziò a ballare di nuovo.
    Ma dopo un po', cadde di nuovo nello stesso punto e nello stesso istante della melodia. Lo strano tizio si voltò verso di me, e mi chiese se mi fossi accorto, e io risposi di si.

    "Questa ragazzina in vita, cadde e si ruppe il ginocchio mentre stava danzando. I dottori gli dissero che non avrebbe più potuto ballare. Si gettò dal balcone di casa, anche qui ancora adesso e legata a questo ricordo, non riuscendo a proseguire."

    Mi avvicinai a lei, fino a che riuscì a udire la sua voce.

    "Ci riuscirò questa volta a non cadere."

    Ogni volta che cadeva, ripeteva la stessa frase, dentro di me avrei voluto gridarle fermati, fermati, ormai non puoi più tornare indietro.
    Ma una mano mi toccò la spalla.

    "Deve riuscirlo a capirlo da sola."

    Mi portò in una stanza poco illuminata, mi guardò e disse:

    "Siediti. E Rispondi. Perché bisogna vivere, se poi la vita ti dona queste ingiustizie?"

    "Perché mi chiedi queste cose? E Perché sono qui?"

    La persona misteriosa con tono duro rispose:

    "Ti ho detto di fare domande?!"

    Non capivo ancora il motivo, del perché ero lì, non ricordavo niente in quel momento e chi potesse essere questa persona .

    "Sì la vita è ingiusta, molte persone soffrono. Persone che meriterebbero una vita felice, hanno invece una vita che li fa soffrire. Altre invece che meriterebbero una vita infelice, invece sono felici. Una felicità creata sulla infelicità altrui."

    "Parli da egoista."

    Lo guardai stupito.

    "Il solo vivere, crea una infelicità ad altri. Di conseguenza tutta l'esistenza è dolore. Tutte le persone nella vita, volendo o non volendo hanno creato infelicità ad altri. Tutti voi umani siete delle bambole che fanno sempre gli stessi errori. Questa è la tua stanza, rivivi il ricordo e vediamo se riesci ad uscire, se uscirai avrai una possibilità di tornare indietro."

    Tutto intorno a me iniziò a girare.
    E vidi che tutta la storia del mondo era pura sofferenza.
    Poi si fermò.

    Edited by AliceCrazy - 30/6/2020, 14:19
     
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