Resoconto

x Demi

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    Ogni istante che passava sempre più vicino e a contatto con Circe, Seiichi si perdeva sempre più in una sensazione di pura beatitudine. Non si trattava solamente della sua energia, il mannaro era attratto da lei sotto ogni punto di vista come se fossero due poli magnetici opposti. Voleva tenerla stretta a lui, e quando la ragazza gli si quasi spalmò addosso premendo inavvertitamente contro il suo petto possente le sue forme, la coda che già cingeva a lui sia lei che Blaziken si sarebbe fatta ancora più insistente, assistendo la fenice a tenere la strega attaccata a lui. Il colpo di grazia, però, glie lo avrebbe dato il suo sorriso. Una cosa estremamente semplice se ci si rifletteva un attimo, ma per Seiichi vedere quel piccolo sorriso fu una delle ricompense più laute della sua vita, un raggio di sole durante una mattina d'autunno; qualcosa di così prezioso che ora che ne aveva avuto un assaggio avrebbe fatto di tutto per mantenerlo e riaverlo. Rimase imbabolato per qualche attimo da tale visione, il suo sguardo ammaliato perso totalmente nell'attimo e riportato all'attenzione solamente poi dal nuovo tocco di quella ragazza che lo stava facendo sentire come un ragazzino davanti alla prima cotta.
    Che posso dire? Con quella pelle blu deve avermi ricordato una certa strega... una molto più carina di lei.
    Non prese a male le sue parole, ma anzi mentre lei si lasciò andare brevemente a quella piccola risatina, ne approfittò per giustificare in modo ovviamente giocoso il suo fallimento, senza certo perdere l'occasione di infilarci in mezzo anche un complimento diretto proprio alla sua cara padrona. Stava notando quanto più vivace Circe fosse improvvisamente diventata, e la cosa non gli dispiaceva affatto ma anzi, agli occhi del licantropo la rendevano solo ancora più bella. Era un contrasto così palese con la strega che aveva incontrato in precedenza, che la bizzarreria accentuava solo di più quanto inestimabile fosse quel momento. L'oscurità che circondava il corpo del licantropo si diradò del tutto per avvolgere totalmente il gruppo in una culla di nebbia confortevole, rivelando la forma colossale del mannaro che Circe stessa attraverso la sua unione e legame con lui aveva aiutato a liberare. Sulle sue mani ora avrebbe potuto sentire e vedere quella voglia a forma di croce che portava sul petto venire attraversata da quell'energia oscura che tanto adorava, mettendola a diretto contatto con essa come se stesse toccando direttamente i suoi circuiti, il tutto mentre quel manto di pelo soffice continuava a scaldarla, e il battito del cuore del lupo, alle stelle, la accoglieva facendosi sentire. Incapace di contenersi ancora, Seiichi avrebbe portato le sue mani ai fianchi delle sue amate streghe, guardandole poi con gli occhi di chi finalmente aveva trovato un posto, ma soprattutto un gruppo, una persona, a cui appartenere.
    Delle lezioni con te e Blazzy? E come potrei mai limitarmi a un solo incantesimo? Se posso approfittare di un'offerta così splendida e generosa, tanto vale insegnarmi tutto ciò che avete da offrirmi...
    Le mani del mannaro che già si erano appoggiate sui fianchi delle ragazze a quel punto sarebbero scivolate dietro di loro, i bicipiti e la muscolatura che come montagne delineavano le sue braccia le avrebbero chiuse in un abbraccio per spingerle verso di lui e premerle contro il suo petto, avvolgendole in una calorosa stretta e coccolandole con la morbida pelliccia. Sarebbe stato come venire avviluppate e sdraiate contro un morbido tappeto tanto soffice quanto robusto, una sensazione che Circe aveva già sperimentato e ora avrebbe rivissuto assieme alla sua compagna, il mannaro cingendole a sé mentre col muso si chiudeva sopra di loro come se a volerle gelosamente custodire.
    ... devo anche rifarmi per come ti ho trattata al nostro primo incontro dopotutto, Circe.
    Faceva ovviamente riferimento a quando entrambi si erano presi a male parole mentre lui e Blaziken si perdevano nella foga dell'amore più selvaggio. Avevano fatto passi da gigante da allora, e lui aveva finito per innamorarsi persino della ragazza di cui meno si aspettava, ma alla quale forse proprio per questo sentiva di essere sempre più attaccato. Ciò non di meno, nel ricordare quella memoria passata non si dimenticò di certo della promessa stabilita fra lui e la fenice, e sorridente mentre si godeva quell'abbraccio e espandeva sempre più incontenuta la sua energia che dal loro primo incontro era aumentata a dismisura, lanciò un occhiolino complice a Blaziken, incapace di non tornare a rivangare anche le esperienze estremamente piacevoli di quella giornata. Fortunatamente la sua forma mannara, nella sua unicità, custodiva le sue parti più intime in uno scompartimento apposito, perché quelle memorie, la vicinanza con loro e la loro energia stavano cominciando a portare quel calore che inabitava il suo corpo anche alle parti più basse, e lui non aveva intenzione di rovinare un momento così prezioso con la sua perversione... una perversione che però inesorabilmente avrebbe preso a contagiare e corrompere anche la sua energia, fin troppo sensibile e ricettiva a simili stimoli e idee.

     
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    Circe si aspettava di sentirlo ribattere alle sue battute con molta più stizza, invece Seiichi prese la palla al balzo rispondendole in modo diverso, ribattendo in modo più seduttivo. Circe lo guardò con un sopracciglio sollevato emulando diffidenza, come a volergli far capire in modo scherzoso che non credeva alle sue lusinghe. Infondo lei non era proprio la tipa che flirtava, se fosse stata Ariel gli avrebbe chiesto chi fosse mai questa ragazza, strappandogli altri complimenti, ma lei non era mai stata capace di fare una cosa del genere. Tentò di allontanarsi ma Blaziken la strinse e la trattenne proprio nel momento in cui il potere di Seiichi si dissipò mostrando la sua forma ferina e massiccia. L'oscurità che circondò le donne non fu ignorato, era sempre una sensazione molto piacevole per le streghe di umbra entrare in contatto con tali sensazioni, al punto che Circe pensò di poter passare qualche altro secondo a contatto con lui. Un brivido le attraversò la schiena quando lui posò una mano sul fianco della donna e Blaziken non si tirò indietro iniziando invece a coccolarsi il licantropo sfregando il becco contro il pelo della sua spalla.
    E' un mucchio di roba, una lezione sola non basterebbe. affermò Circe in risposta al licantropo prima che lui la spingesse contro di lui per avvicinarla ancora di più. I seni di Circe e di Blaziken si premettero contro il petto muscoloso di Seiichi, ed in quel momento le due percepirono l'energia tentarle e carezzarle sulla pelle facendo venire loro la pelle d'oca. Blaziken ovviamente si crogiolò nelle coccole, le piaceva farsi coccolare. Circe invece si sentiva come un pesce fuor d'acqua era tutta rigida e goffa non aveva idea di come rispondere a quelle effusioni, limitandosi a tastare con le dita il manto soffice sul petto. Seiichi aggiunse poi che doveva rifarsi per come aveva trattato Circe al loro primo incontro, confondendo la donna che non capì a cosa si stesse riferendo esattamente.
    Che intendi con rifarti? fece perplessa. Lei ricordava che aveva avuto problemi di conteniento di oscurità, ed era stata Blaziken ad aiutarlo a sfogare l'eccesso di energia che stava dando problemi anche alla struttura della scuola. Non si rese conto che l'energia che le stava cullando stava venendo influenzata dalla vena lussuriosa del licantropo, subendo l'influsso in modo naturale. Aveva la sensazione di sentirsi accaldare ed il contatto fisico con Blaziken e Seiichi le sembrò più piacevole del solito. Infatti si arrese a quella stretta di gruppo lasciando quindi che il viso si poggiasse contro il petto del licantropo invece di tirare indietro il collo in modo scomodo. Blaziken accolse la sensazione in modo più libero e spontaneo, arruffando il piumaggio sul petto e lungo la colonna vertebrale iniziando a carezzare il ventre di Seiichi con i suoi artigli grattando dolcemente per altre coccole.
    Ok, se rimaniamo così però non posso mostrarvi niente... provò per chiedere indirettamente ai due di mollarla così da poter iniziare la lezione. Blaziken però sembrava proprio in vena di coccole e allungò anche l'altro braccio verso di lei per afferrarla sui fianchi e stringerla ancora di più al gruppo facendo finire la faccia di Circe intrappolata fra un seno morbidissimo di Blaziken ed il pettorale muscoloso di Seiichi. Le braccia finirono bloccate fra lei ed il corpo di Seiichi visto che prima era poggiata contro di lui.
    wawwawi?! che era prarticamente un "Ragazzi?" molto ovattato per via di piume e pelo. Doveva ammettere però di non aver mai affondato la faccia in qualcosa di più piacevole e morbido in vita sua.
     
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    Che ci credesse o meno, Seiichi non avrebbe mai smesso di riempire Circe di complimenti ad ogni occasione che si presentava, per il semplice motivo che con lei non si trattava più di tentativi per fare il cascamorto o sedurla, ma piuttosto parole e affermazioni mosse dal suo genuino bisogno di far sapere alla strega quanto tenesse a lei. Stava cominciando a capire che quel trio gli aveva dato l'unica cosa che davvero aveva cercato sin da quando era iniziato il suo viaggio. Lo sentiva nelle loro strette, nelle loro mani, nella loro energia: un'indescrivibile e apparentemente insensata felicità causata semplicemente dal tenerle strette a lui. Un gaudio mai provato prima che come un incendio si era acceso dentro di lui dal nulla. Una fiamma incontenuta che dentro il mannaro prese a scatenare una concatenazione di reazioni non solo a livello sensoriale ma anche energetico, e quelle che prime erano solo brevi apparizioni e flash perversi nella mente del mannaro cominciarono a divenire sempre più invadenti nei suoi pensieri. Sentire i seni delle due donne premere contro di lui, il loro calore e le loro mani gli stavano facendo perdere la testa: ne voleva di più, voleva loro.
    Intendo farti capire cosa provo.
    Rispose di getto alla domanda della donna, a mente leggera e senza pensarci. Il suo cuore batteva sempre più rapidamente, e sebbene quella risposta fosse stata tutt'altro che chiara, a togliere ogni confusione a Circe sarebbe stata l'energia di Seiichi, che senza più contenersi avrebbe cominciato ad espanderla focosamente, travolgendo entrambe le donne con vampate su vampate di quella che ormai era divenuta una riserva più che abbondante dell'oscurità che tanto amavano e le faceva impazzire. Un'oscurità che loro si erano preoccupate di aiutare a crescere, nutrire e potenziare con la loro magia. A partire dalla base della coda del mannaro, quest'ultima lentamente avrebbe cominciato a mostruosamente allargarsi fino a dividersi in un'altra protuberanza identica alla prima, che serpentina poi avrebbe mimato la posizione della sorella come se fosse uno specchio per arrivare a chiudere le streghe in un abbraccio da entrambi i lati, sostituendo le mani del mannaro e premendole con ancora più insistenza contro il manto morbido e spazioso del licantropo, che insistette ad accogliere Circe sul suo petto non appena ella si trovò intrappolata fra il suo pettorale e il seno della sua amica, bloccandola in quella soffice stretta fra i due senza darle possibilità di fuggire. Tenendola in quella costrizione beata, lentamente portò il muso all'orecchio della strega, facendole sentire il suo respiro, caldo ed eccitato.
    Circe...
    La mano del lupo che prima giaceva sul fianco di Circe avrebbe raggiunto la mano della streta sul suo pettorale, premendola contro il suo corpo mastodontico e invitandola tentatrice a tastare quella morbidezza, ad esplorare, scendendo poco a poco verso il basso, facendole percepire con più chiarezza quei pettorali poderosi sotto il tenero pelo, costringendola a scandire con le sue dita ogni forma e delineazione di quei muscoli per arrivare a quelle colline di acciaio che erano gli addominali, scortando la sua mano sino a quella di Blaziken per unirle e poterle stringere entrambe, allacciando e amplificando il legame delle loro energie per renderle ancora più sensibili e ricettive alla sua, e di certo senza alcun timore di accogliere la loro. Le sue code pacatamente presero ad avvilupparsi attorno alle gambe delle donne, una ciascuna, risalendo dalle loro caviglie verso l'altro come diaboliche ammaliatrici intenzionate a spargere ancora di più l'influenza del mannaro su di loro, strisciando come serpi, mentre l'oscurità del mannaro che ammantava le donne cominciava a divenire lentamente fisica, a prendere forma, come se fosse carne.
    ... vorrei una lezione privata ...
    Mentre quelle tenebre si facevano reali e il lupo si lasciava sfuggire quella richiesta velatamente perversa, la mano che aveva portato sul fianco di Blaziken si fece più diretta e persuasiva, arrivandole al sedere per stringerlo e premerla ancor più contro di lui, supportandola e invitandola a strusciare le sue piume contro di lui con tutto il corpo, succube del loro tocco. L'oscurità del mannaro che le aveva circondate non era semplicemente una nebbia, né una mera manifestazione fisica... era energia pura che si stava addensando e concentrando sempre di più, intenzionata a toccarle e stimolarle ad un livello non solo fisico, ma anche molto più intimo e interno, che le avrebbe invase come se i loro circuiti fossero a diretto contatto.

     
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    La risposta di Seiichi non fece che far sorgere altre domande nella mente di Circe, infatti sollevò lo sguardo verso di lui confusa, risultando anche un pochino buffa visto che dal naso in giù aveva il seno ed il pettorale di Seiichi a soffocarla. L'unica cosa certa era che non avevano nessuna intenzione di mollarla e lo capì quando iniziò a percepire l'energia oscura di Seiichi farsi più forte e vivida. La sentiva sulla propria pelle come una sorta di velo sottile e liscio che le fece venire piccoli brividi piacevoli lungo tutto il corpo. Poco dopo sentì che qualcos'altro la strinse spingendola contro i due, la coda di Seiichi che si era fatto più robusta. Circe cercò di divincolare il viso dalla stretta soffocante per liberare naso e bocca rivolgendoli verso l'alto. Prese un profondo respiro per recuprare l'ossigeno che le era mancato, e presto si trasformò in un sospiro sorpreso quando Seiichi si avvicinò al suo orecchio per soffiarle il suo nome sussurrato. Il suo calore le fece venire un intenso brivido che partì dall'orecchio e corse lungo tutta la colonna vertebrale. Blaziken sul momento non osò fare niente, consapevole che se interrompeva il momento fra quei due, Circe avrebbe preso la palla al balzo per divincolarsi dal loro abbraccio. Intanto Seiichi contiunò a sedurre la strega dalla pelle blu, facendole premere la mano contro il suo corpo, e invitandola a sentire con la pressione la sua muscolatura possente mista alla morbidezza del suo manto peloso. Inizialmente fece resistenza, poi però lasciò che la aiutasse a sentire le fossette fra un muscolo e l'altro ricordandole quanto fosse aitante e forte. Circe non era di sicuro un pezzo di legno, ed anche se di solito era molto restia all'intimità, quando c'erano altre questioni in ballo, apprezzava moltissimo quando il compagno la seduceva in quel modo. Le sue dita si premettero contro la muscolatura, apprezzando il fisico del mannaro. Fra le consorelle nessuno era così muscoloso e la bellezza di esse era molto diversa da quella del licantropo. Le sue difese stavano lentamente crollando grazie a quel misto di energia oscura, seduzione ed anche il calore unico di Blaziken.
    Blaziken ovviamente non era immune all'energia di Seiichi anche lei iniziava ad eccitarsi e farsi contaminare dalla voglia che animava il licantropo. Emise un verso compiaciuto quando la afferrò per le natiche e non si tirò indietro a strusciarsi contro il corpo di Seiichi, mentre dalle sottili piume del suo seno iniziavano a vedersi i capezzoli che si facevano turgidi. Circe trattenne un'altro sospiro soffocandolo in gola quando sentì l'energia di Seiichi farsi più insistente.

    Stai facendo di nuovo quella cosa... disse con un filo di voce, incerta se spingerli via e rimproverarlo o se lasciare che la coccolassero ancora in quel modo lasciandosi sedurre. Ci pensò Blaziken a darle il colpo di grazia, liberandola dalla pressione del suo seno per chinarsi su di lei e leccarla sulla guancia e poi sul collo, facendole sentire la lingua bollente di una fenice. Circe serrò gli occhi e dovette stringere le labbra per soffocare un nuovo sospiro.
    Che razza di lezione sarebbe? provò a rimpoverarlo, ma la frase uscì sospirata poiché Blaizken arrivò a leccarla sulle orecchie costringendo la strega a stringersi di più al corpo di Seiichi per sfuggire a quella stimolazione, a cui ovviamente non riuscì a sottrarsi dato come era intrappolata fra braccia, coda, tette e muscoli. Blaziken sembrò accogliere ancora più spontaneamente il tacito invito di Seiichi, era da tanto che non si concedeva un poco di piaceri carnali assieme alla sua padroncina. Piegò leggermente la schiena per spingere la natica contro la mano di Seiichi ed invitarlo in quel modo a stringerla più forte a farsi più audace. Spostò poi le mani, una la posò sulle natiche di Circe e l'altra su quelle di Seiichi, tastando entrambi ed emettendo un verso compiaciuto nel notare la differenza fra un culo femminile ed uno maschile.
    Blazzy no... fece Circe con la voce più debole.
    Perché? Eddai... no vergogna, solo piacere. protestò con un basso lamento tornando di nuovo a leccarla sul collo intestardita a convincerla in quel modo. Forse Blaziken da sola non sarebbe riuscita a convincerla del tutto.
     
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    Per quanto fosse naturalmente molto più sincero con i propri sentimenti e ciò che provava, la verità era che Seiichi stesso in parte stava cercando di contenersi. Voleva unirsi a Circe e Blaziken con tutto sé stesso, voleva poter condividere con loro il piacere e la gioia che gli avevano dato, ma una parte di lui che non sapeva potesse esistere lo spingeva ad avere timore. Quella non doveva essere una semplice, solita scopata da strappare alle due, ma l'inizio di una connessione che avrebbe fatto di tutto per mantenere fino alla sua morte... un legame indelebile. Per quanto potesse essere forte la paura di venire frainteso, tuttavia, tutta la tensione che portava in corpo si scaricò man mano che sentiva le dita di Circe tastarlo ed esplorare la sua muscolatura, il tutto mentre sentiva e percepiva Blaziken strusciarsi ed abbandonarsi completamente alla lussuria. Era uno spettacolo indescrivibile, un invitante banchetto di pura perversione che stava solo aspettando di essere divorato, e lui desiderava ardentemente lasciarsi consumare dalle streghe almeno tanto quanto avrebbe voluto gustarsi loro. Senza alcun pudore ma anzi solamente più depravazione rispose all'invito della fenice stringendole ancora più saldamente il sedere, il medio e l'anulare scivolando lentamente lungo le sue piume verso il basso scandendo bene tutto il loro percorso sino ad arrivare al perineo. Quando le dita del lupo si sarebbero trovato nel mezzo di quelle carni così invitanti, Blaziken avrebbe potuto sentire l'oscurità del licantropo come dei piccoli tentacoli cominciare a massaggiarle ed esplorare sia il suo buchino che le grandi labbra, quest'ultime ricevendo subito dopo l'attenzione anche delle sue dita che affamate strisciarono al loro centro invitandole a schiudersi sotto il suo tocco prima di affondarle al loro interno, immergendosi nelle loro burrose carni mentre il suo potere si avvinghiava attorno e stuzzicava la sua clitoride. Quello fu solo il primo di una lunga lista di premi per ringraziarla di essere sua complice in quell'invito depravato diretto a Circe, un premio che aveva tutta l'intenzione di estendere anche a lei.
    Coraggio, Circe. Ti voglio. Vi voglio entrambe. Non hai motivo di resistere, lo sai anche tu...
    Ancora più eccitato e voglioso di prima, sussurrò di nuovo nell'orecchio dell'assassina prima di arrivarle al collo anch'egli con il suo muso. Spalancò lentamente le sue fauci per farle sperimentare di nuovo la sensazione del suo respiro ormai bollente, le sue zanne capaci di divorare interi uomini distanti pochi centimetri da quella zona tanto vulnerabile che però non la minacciavano, ma piuttosto lasciavano spazio alla sua lingua mentre si avvicinavano, il lupo prendendo a leccarla al collo assieme alla fenice, risalendo lungo di esso sino ad arrivarle alla base dell'orecchio. Assaggiando la pelle della strega e sentendo le carni fra le sue dita di Blaziken Seiichi si caricava sempre più di energia e lussuria, e a sua volta ne disperdeva ancora di più. La mano che teneva quella di Circe cominciò a guidarla ulteriormente verso il basso attraverso quei dossi di robusta carne e pelo che erano i suoi addominali, mentre il suo potere, divenuto tutt'uno con i suoi pensieri, corrompeva ulteriormente la sua forma per donargli all'altezza delle spalle un altro paio di braccia che voraci di assaporare le forme delle sue padrone si fiondarono sui loro seni, una arrivando al petto prosperoso della fenice e l'altra dedicandosi alla splendida assassina. Poco a poco la sua stazza stava cominciando ad aumentare, influenzata da quell'unione, ma la sorpresa maggiore Circe l'avrebbe percepita non appena la sua mano sarebbe arrivata all'altezza del bacino del licantropo. Da una fessura carnosa sarebbe fuoriuscita quella che a tutti gli effetti poteva essere descritta solo come un'immonda mazza, la cui enorme forma chimerica era attraversata da diverse rune luminescenti. Seiichi non avrebbe provato alcuna vergogna e anzi con una certa impazienza avrebbe continuato a condurre la mano di Circe attraverso tutta la sua lunghezza, partendo dai pesanti testicoli sino alla fiera punta svasata, dandole modo non solo di percepire e tastare la pienezza e le forme particolari di quel membro già lubrificato ma non per questo meno piacevole al tatto, poiché qualunque cosa lo avesse bagnato lo rendeva scivoloso ma non appiccicoso o sgradevole. Più di ogni altra cosa, tuttavia, avrebbe potuto sentire l'immensa quantità di energia e oscurità che risiedeva al suo interno, ancor più chiaramente di quanto avesse sentito sul corpo del mannaro.
    Non ce la faccio...! Datemi di più, ancora, voglio sentire tutto di voi!
    Del tutto incapace di contenersi, raggiunto quel punto avrebbe improvvisamente tastato con più voglia e desiderio i seni di entrambe le streghe, intento a sfruttare poi subito dopo tale sorpresa per spingerle e tirarle a lui in modo da averle sottostanti al suo muso e utilizzare la mostruosa lingua per strappare ad entrambe un bacio che avrebbe dovuto unire tutte le loro bocche in una lasciva danza di saliva e lussuria. Ovviamente mentre loro sarebbero stati bloccati in quello scambio depravato, Seiichi non avrebbe smesso di stimolarle e anzi con più insistenza le sue dita si facevano largo all'interno delle carni di Blaziken, mentre la punta della sua coda che stava risalendo lungo la gamba di Circe finiva di avvilupparsi alla sua coscia e cominciava a premere insistententemente contro i vestiti in mezzo alle sue gambe, esattamente dove si sarebbero dovute trovare le grandi labbra della donna, con l'intento di lacerare il tessuto che impediva a quella diabolica protuberanza di reclamare ciò che il lupo desiderava e avrebbe per sempre desiderato.

     
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    Circe avrebbe dovuto prendere le redini della situazione e riportare tutti sull'argomento principale per cui erano andati lì. Quei due però le resero davvero molto difficile opporsi a quel contatto così piacevole, reso tale non solo fisicamente poiché sentire sulla propria pelle il piumaggio caldo ed accogliente di Blaziken ed il manto morbido e setoso di Seiichi era irresitibile; ma anche perché entrambi avevano iniziato ad usare anche la propria aurea energetica per stuzzicare i suoi circuiti magici con l'oscurità e sedurre ogni fibra del suo corpo. Non riuscì a respingerli, i brividi che le trasemettevano uccidevano ogni volontà di sottrarsi a quelle carezze. Invece di fare la voce grossa si ritrovò a chiudere gli occhi e sospirare per darsi un minimo di contegno. Magari con l'intenzione di nascondere uno sguardo più lascivo che poteva sfuggirle. Seiichi però era deciso ad andare fino in fondo e cercò un'alleata preziosa iniziando a toccare in modo molto più intimo Blaziken. Non avrebbe faticato a trovare sotto le piume la carne morbida e bollente, lei anzi lo aiutò, sollevò la piccola coda per dargli modo di arrivare meglio lì dove aveva inziato a stuzzicarla con le dita, non gli serviva nemmeno usare il suo potere per coprire totalmente le sue labbra vaginali come un perverso sellino. La fenice iniziò ad inumidirsi ed ad eccitarsi sempre di più. Emise un basso verso di piacere dalla gola allargando leggermente le gambe così che lui potesse insinuarsi con le dita dentro di lei e darle piacere. Intanto Circe non riuscì a far sgusciare via la mano dall'addome di Seiichi, le piaceva ciò che sentiva, aveva sempre apprezzato un fisico così statuario e forte. Anche se non lo avrebbe mai ammesso ad alta voce aveva un forte debole per uomini muscolosi con un aspetto massiccio, li preferiva di gran lunga agli uomini più androgini. Eppure cercò ancora un futile tentativo di resistere, forse per non sembrare così debole alla carne.
    Ragazzi... avrebbe voluto che il tono uscisse fuori molto più severo, molto più autoritario invece uscì fuori sospirato. Quel suono incoraggiò Blaziken che iniziò a massaggiarle la natica e si impegnò a leccarla sul collo, facendosi da parte quando Seiichi le si avvicinò mentre le sussurrava parole lussuriose. Il tocco finale fu la lingua del licantropo che le diede ulteriori brividi risalendo lungo il collo per poi finire sotto il suo orecchio, quel gesto le fece venire un intenso brivido bollente lungo la schiena mentre veniva contagiata dalla lussuria che le stavano trasmettendo i due. I pensieri di Circe iniziavano a sciogliersi sempre di più e presto non percepì altro che il corpo muscoloso e massiccio di Seiichi e quello morbido e sensuale di Blaziken su di lei. Quei due erano di una bellezza unica e rara e sebbene Circe fosse una donna abbastanza rigida non era fatta di legno. Si lasciò sedurre, perché infondo infondo le piaceva moltissimo quando succedeva. Li lasciò fare e sussultò quando si sentì afferrare sui seni, cosa che successe anche a Blaziken poiché non si aspettavano di vedere altre due braccia sul corpo del licantropo.
    Cosa? fece con un filo di voce, mordendosi poi il labbro inferiore quando la mano venne guidata sull'erezione già piena e vigorosa. A quel punto lo sguardo di Circe era più liquido e arrendevole, il suo corpo era accaldato ed iniziava ad eccitarsi a sua volta. Il colpo di grazia fu la coda che iniziò a massaggiarla fra le cosce, accorgendosi solo quando le arrivò addosso che il suo corpo aveva desiderato un contatto del genere.
    Dannazione... sussurrò con un filo di voce prendendo la decisione di mandare al diavolo tutto quanto e prendersi ciò con cui la stavano stuzzicando dall'inizio. La sua mano si serrò attorno all'erezione di Seiichi, sospirando soddisfatta nel sentirlo bollente, durissimo e così colmo di energia. L'altra mano la portò sulla natica di Blaziken tastandola con forza quasi come se avesse voluto punirla per averla portata a quel punto. Blaziken emise un verso eccitato e gioioso, leccandola sul viso prima che lui si avvicinasse a loro in cerca di un lussurioso bacio. Fu Circe ad accogliere la lingua del licantropo per prima, mordicchiandogliela dispettosamente ed eccitata, fu una piccola pressione solo per stuzzicarlo e non per fargli male. La risucchiò poi fra le labbra mentre Blaziken si avvicinava a sua volta alle loro bocche desiderosa di unirsi a quel bacio. Allungò la lingua frapponendola dolcemente fra quella di Seiichi e Cice, divertita da quel gioco. La strega dalla pelle blu iniziò a masturbare la verga del licantropo e prese a strusciarsi contro la sua coda, desiderosa di avere molto di più. La stoffa che vestiva Circe iniziò a diradarsi sul suo corpo denudandola gradualmente come se la trama dei vestiti si sfilacciasse ogni secondo che passava. La coda di Seiichi quindi ben presto avrebbe sentito a diretto contatto la carne morbida e umida di Circe. Con fatica si ritrasse dal bacio lussurioso di quelle lingue che si intrecciavano in modo selvaggio e scomposto, li guardò languida ma anche severa.
    Vedete di non farmene pentire. un ultimo monito che in realtà nascondeva la richiesta di farla godere ed impazzire.
     
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    Le voci delle streghe che si abbandonavano a sospiri sempre più accaldati e frequenti per Seiichi erano una delle melodie più splendide che le sue orecchie avessero mai sentito, una sinfonia che non voleva finisse e che avrebbe fatto di tutto per mantenere. Quando finalmente anche Circe decise di lasciarsi del tutto andare, non si lasciò sfuggire neppure un secondo delle loro lingue che si intrecciavano, non perdendo neppure un attimo in chiacchiere o pensieri per concentrarsi unicamente sulle bocche della fenice e della sua padrona, avido e voglioso di averne sempre più, la sua sete crescendo con ogni contatto anziché diminuire. Le rivolse uno sguardo divertito non appena si staccò per provocarli con quel monito, separandosi con non poca difficoltà dalla lingua di Blaziken. Circe manteneva la sua astuzia persino in quella situazione, e d'altronde quella non era di certo la prima volta che la ragazza nascondeva i suoi desideri dietro una falsa indifferenza. Sfortunatamente per lei, Seiichi sapeva bene a che gioco stesse giocando. Il suo cazzo trepidava e pulsava ad ogni tocco della strega con una passione incontenibile, i segni runici che lo attraversavano illuminandosi in risposta al contatto con le sue dita e inviandole piccolissime scariche di pura estasi, condividendo con lei il piacere che gli stava facendo provare attraverso l'oscurità energetica che traboccava dal suo membro immondo.
    Lo sento, Circe... potrai anche far finta di nulla, ma vuoi tutto questo anche più di noi.
    La sua mano si spostò da quella della strega ora che aveva preso a massaggiare la sua virilità, arrivandole al sedere per stringerla possessivamente e premerla contro di lui, intrappolando il suo affare in una stretta fra i loro corpi, obbligandola a sperimentare sulla sua pelle quella mostruosa verga, a percepirene ogni singola palpitazione. Se c'era una cosa che Seiichi adorava più di sentirla gemere, era testimoniare la sincerità del suo corpo del tutto contrastante alle sue parole. Il richiamo delle labbra e carni tentatrici fu irresistibile, e così come con le dita stava facendo con Blaziken, la sua coda a quell'invito rispose immediatamente penetrando in profondità la femminilità di Circe in un unico affondo, lubrificata a dovere dai suoi umori. Cominciò immediatamente a muoversi dentro di lei, concentrandosi unicamente sull'aumentare il ritmo per sia lei che la fenice con l'intento di dare loro un assaggio di ciò che doveva avvenire e immergerle nella totale beatitudine, affamato tanto delle loro grida quanto delle loro carni. Laddove le sue dita non raggiungevano, Blaziken avrebbe potuto sentire l'energia del mannaro farsi strada dentro di lei come se a tutti gli effetti la stesse penetrando, proprio come se a tutti gli effetti il suo potere stesse creando delle proiezioni il cui unico intento era quello di possederla.
    Fatemi sentire le vostre grida, mie padrone... forza!
    Mentre la fenice avrebbe avuto modo di accorgersi dell'inaspettata destrezza da parte del mannaro con le dita, che davano pienamente l'idea che fosse abituato ad usarle con una certa maestria più di quanto facesse intendere, Circe avrebbe invece potuto avvertire quella mostruosa mazza di carne che premeva e pulsava bollente contro il suo corpo ingrossarsi e alzarsi in altezza... un cambiamento condiviso dal resto del corpo del demoniaco mannaro, e prima che le due avessero modo di accorgersene la corruzione iniziata già da prima del suo corpo lo aveva portato ad un'altezza di circa tre metri, la sua criniera rossa, i suoi muscoli, corna, coda e tutto di lui aumentato in grandezza proporzionalmente alla sua nuova stazza. E se da un lato di certo delle streghe e seduttrici esperte come loro sarebbero riuscite a resistere all'assalto del mannaro per compiacerle e farle godere, così come quell'ingrossamento dentro di loro delle parti che le stavano violando, dall'altro Blaziken si sarebbe sentita alzare dallo stesso possente braccio la cui mano era intenta a farla impazzire, mentre Circe si sarebbe letteralmente ritrovata davanti quello stesso mastodontico membro che stava stimolando con la mano, e la cui forma aveva potuto sentire e ingrandirsi sotto il suo tocco. Ora davanti a lei senza alcuna vergogna, quell'affare infernale possedeva un odore pungente e marcato, pensato appositamente per avvicinare e invogliare le compagne, per invitarle a lasciarsi andare. Demoniaco o meno, dopotutto, Seiichi rimaneva pur sempre un licantropo, e ora la sua forma non era più contenuta dal suo potere. Se prima con la sua mano stava premendo Circe verso di sé, ora la stava tenendo vicina all'asta di quella colossale verga colma di oscurità.
    Guardate come avete ridotto il vostro povero servitore...
    Con un sorriso diabolico stampato sul muso e una voce ben più profonda e adatta alla sua nuova misura, le guardò dall'alto verso il basso con un tono afflitto chiaramente provocatorio, parlando al plurale ma con la frecciatina ovviamente diretta a Circe. Di certo l'odore di quella virilità avrebbe invaso le menti di entrambe le streghe e quella mazza fremeva tanto quanto il suo proprietario all'idea di un contatto molto più intimo con le streghe... ma contro probabilmente ogni aspettativa, Seiichi non avrebbe premuto Circe contro di essa. Non l'avrebbe obbligata ad avvicinarsi o farsi avanti. No, perché attraverso i loro insegnamenti e legami, le streghe avevano inavvertitamente creato qualcosa di molto più diabolico e controllato. Anziché darle una facile scusa per ottenere ciò che sapeva Circe desiderasse, Seiichi piuttosto continuò a concentrarsi esclusivamente sulle intimità delle due streghe, continuando a violarle e prenderle senza riposo mentre le mani sui loro seni li stringevano avide, afferrando fra indice e pollice i loro capezzoli per tirarli e strappare più gemiti alle loro voci, facendole sentire strette, desiderate e prese in ogni singola parte del loro corpo per spingerle a impazzire e bramare l'unione con quella verga titanica che prometteva di riempirle ed annegarle nell'oscurità a cui erano tanto suscettibili.

     
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    La lussuria ubriacò il gruppo sempre di più. Blaziken di tanto in tanto istintivamente spingeva i fianchi contro le dita di Seiichi, infradiciandogliele con i suoi umori caldissimi. Circe abbandonò ogni esitazione afferrando la verga del licantropo con decisione, facendo scorrere le dita per tutta la lunghezza di esso, godendosi ogni curva, ogni vena ed ogni grammo di energia che percepiva sotto al tocco. La frase che le disse Seeichi la indispettì un pochino, portandola a stringere con più forza la mano attorno alla verga, guardandolo severa.
    Ah ma stai un po' zitto, usa quella lingua per qualcosa di più costruttivo! fece mordicchiandogli la lingua dispettosamente subito dopo, prima di tornare a far scorrere la lingua fra quelle dei suoi due amanti. Distratta da quelle effusioni la penetrazione della coda dentro di lei le smorzò il fiato strappandole un acuto gemito che le fece tremare il corpo irriggidendola. Non si era aspettata una penetrazione così profonda e veloce, per un attimo aveva sentito le gambe farsi più deboli infatti il corpo di Circe si sbilanciò in avanti finendo per poggiare il volto contro il pettorale del licantropo. Il piacere la ubriacò e sentì chiaramente il membro del mannaro pulsarle contro il ventre, richiamando altro desiderio in Circe. Blaziken intanto si sentiva sempre più affamata di piacere, la sua clitoride pulsava fastidiosamente, ma le sue carni si controcevano attorno alle dita di Seiichi, lasciandosi andare a sospiri di piacere sempre più rumorosi. Quello non erano che preliminari per ciò che sarebbe arrivato poco dopo, le due streghe sentirono sotto il loro tocco il corpo del licantropo che si ingrandiva in altezza e stazza, intensificando l'eccitazione che permeava nell'aria con i suoi odori che in quel momento ebbero un forte effetto afrodisiaco come se fossero feromoni. Blaziken si strinse attono al braccio che iniziò a sollevarla, sentendo chiaramente le dita dentro di lei dilatarla ancora di più e darle ancora più piacere. Lo stesso accadeva dentro Circe che percepì la coda farsi più invadente. Dovette lasciare la presa sulla natica del licantropo per aggrapparsi al suo petto, e poco dopo ubriaca totalmente di lussuria iniziò a strusciarsi con il resto del corpo contro l'erezione di Seiichi desiderandola sempre di più, nonostante l'enormità che doveva spaventarla e farla desistere. Circe però sentiva solo il piacere muoversi in corpo ed il contatto con quella verga mostruosa era semplicemente irresistibile, come un magnete che la attirava inesorabilmente. Ovviamente Blaziken non ne era immune e presto si spinse anche lei contro di lui per poter avere un contatto diretto con quella verga, spingendosi contro la strega dalla pelle blu per avere anche lei un angolo di quella verga premuta contro il suo corpo. Essendo lui cresciuto in stazza e altezza cosa che invece non successe alle due, Il risultato fu che il membro di Seiichi venne intrappolato fra i morbidissimi seni delle due streghe: da un lato avrebbe sentito il calore della fenice così unico nel suo genere sposato con la setosità del suo piumaggio, dall'altro anche se più contenuta nelle dimensioni, la pelle liscia di Circe. Le due streghe rabbrividirono poiché potevano percepire non solo la verga del licantropo ma anche il seno della propria compagna che si premeva morbidamente contro l'altra, pungolandosi a vicenda con un capezzolo. La punta marmorea svettava fra i loro seni e Blaziken fu la prima ad avventarsi con la lingua su di essa leccandola lascivamente, mugolando impaziente di avere altro piacere. Circe guardò la sua compagna mentre si dedicava alla punta e si eccitò ancora di più per quello spettacolo erotico unico nel suo genere. Presto mandando a quel paese ogni freno inibitorio si unì alla compagna leccandolo a sua volta intrecciando la lingua sua con quella di Blaziken di tanto in tanto, litigandosi giocosamente la punta che veniva catturata dalle labbra di una o il becco dell'altra. Ormai erano totalmente assuefatte dal piacere e non si sarebbero più fermate fin quando non si sentivano sazie.
     
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    Sentirsi stringere serratamente l'affare era una sensazione che molti di certo avrebbero potuto non gradire, ma nel caso di Seiichi quella forza aggiuntiva anziché spaventarlo lo fece infiammare ancora di più, rendendo lo scambio di effusioni da parte delle loro lingue che seguì assurdamente più bramoso da parte del mannaro. Nonostante avesse sviluppato un controllo maggiore di sé durante simili situazioni, la lascività dalla quale Blaziken e Circe si stavano lasciando trascinare era troppa per riuscire a resistergli, d'altronde era originata proprio da lui. E se con ogni attimo che passava la perversione del trio cresceva, ancor di più lo faceva il desiderio di Seiichi di farle impazzire e perdere la testa. Raggiunta quella colossale stazza di tre metri, portò le mani che erano sui seni di ognuna sulle loro nuche non appena diedero vita a quella paradisiaca stretta che intrappolò il suo affare fra le loro tette. Quell'improvviso abbraccio lussurioso inviò una scarica lungo tutto il suo corpo a partire dall'asta del suo membro che gli fece rizzare il pelo: era un sogno. L'unione del calore e le forme prosperose inimitabili di Blaziken e della pelle perfetta e misure di Circe assieme era qualcosa di cui aveva bisogno, ma della quale non si era mai reso conto, e alla quale ora che se ne era accorto non avrebbe mai più potuto rinunciare. Per quanto fosse loro servitore, guardare le streghe dall'alto verso il basso mentre si combattevano il suo cazzo e perdevano in baci occasionali era lo spettacolo più eccitante a cui avesse mai potuto assistere, non solo per via del suo istinto dominatorio, ma soprattutto perché si trattava delle uniche donne di cui ormai gli importava davvero. Sul suo muso non v'era più quel sorriso provocatorio e malizioso che perennemente manteneva e sfoggiava per punzecchiare Circe. Se le ragazze avessero guardato verso l'alto, si sarebbero accorte che, oltre la montagna di muscoli che separava i loro visi, nell'osservare il loro spettacolo sul volto del mannaro si era fatta largo un'espressione sinceramente felice, che non nascondeva i suoi gemiti appagati e i respiri pesanti causati dalle loro lingue e sfregamenti. Stavolta non si perse in nessuna frecciatina o parola: carico di voglia e quello che poteva solo essere amore per le sue due padrone, si lasciò corrompere ancora una volta dall'oscurità che lo inabitava, attecchendo molto più rapidamente ed efficaciamente del solito. Istantaneamente si creò un doppio esatto della sua coda che subito si avviluppò attorno la gamba di Blaziken risalendo lungo di essa e immediatamente penetrandola in modo identico alla sua padroncina, le dita che la stavano massaggiando fuoriuscendo da lei per fare spazio a quell'appendice molto più piena e abbondante. Mentre portava le sue dita zuppe degli umori della fenice alla proprio bocca per gustare i suoi succhi, Seiichi non si sarebbe accorto che nel canalizzare la sua energia, le rune e le venature sulla sua pulsante verga si sarebbero accese, percorse da quella stessa oscurità che risiedeva in lui. Sia Circe che Blaziken a contatto con quella pulsante e bollente mazza avrebbero potuto percepire quell'energia quasi penetrare i loro capezzoli e inviare una scarica di estasi da essi lungo tutto il loro corpo, ma non solo: entrambe sarebbero state capaci di sentire dentro di loro scorrere anche il vigore dell'altra, come se attraverso quella gigantesca verga e l'oscurità del mannaro i loro circuiti si fossero uniti, amplificando i loro poteri e piacere a vicenda in un modo non del tutto diverso da quando recitavano assieme alle loro consorelle le formule magiche per i loro incantesimi. Una risonanza particolare insomma, ma che nessuna delle due avrebbe avuto né il tempo né la possibilità di analizzare più accortamente perché le code del loro amante avrebbero preso a fottere entrambe con una voglia e passione incontenibile, mutando ulteriormente per penetrarle più in profondità fino a raggiungere e sfondare le porte dei loro uteri, dando vita a delle piccole, morbide protuberanze lungo tutta la struttura che le violava per annichilire totalmente ogni loro resistenza, creando infine persino delle piccole appendici sulla parte della coda che non riusciva ad entrare nelle loro intimità, le quali si sarebbero dirette alle loro clitoridi per sfregarle e masturbarle con foga accompagnando ogni spinta. Inutile dire che ovviamente quella corruzione e manipolazione della propria energia avrebbe riscosso lo stesso identico effetto precedente sulla verga del mannaro, inviando altre scariche su scariche ai petti e corpi delle ragazze mentre il loro servo guidava le loro testoline contro la punta e l'asta di quel venoso e mastodontico affare, pulsante e che cominciava a traboccare seme come se non vi fosse più spazio nei suoi testicoli. Un nettare il cui odore era ovviamente ancora più potente e invadente della mazza che lo ospitava, ma soprattutto ricco di quel vigore e oscurità che prometteva di conquistarle. Avevano ragione: quello non era null'altro che il malizioso preludio di un banchetto ben più depravato, ma mentre l'altro paio di mani ora totalmente libere del lupo demoniaco si serravano sui sederi delle ragazze, stringendo i loro culetti con una presa salda che le sorreggeva e che le spingeva a schiacciare i loro seni l'una contro l'altra, sia Circe che Blaziken avrebbero potuto intuire dalla gelosa e possessiva stretta del loro amante così come dai suoi bicipiti e muscoli gonfi che attraversavano la loro schiena, che avrebbe retto e amato entrambe fino a quando non sarebbero state del tutto incapaci di pensare, ubriacandole con il suo potere che grazie a loro era cresciuto e sarebbe continuato ad aumentare a dismisura, esattamente come la maestria che aveva con esso.

     
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    Le due streghe si lasciarono corrompere dalla lussuria più sfrenata, lasciando vagare le loro lingue e le loro labbra contro l'erezione mostruosa gustandosela come se fosse la carne più deliziosa che avessero mai saggiato. Di tanto in tanto le due streghe si soffermavano sulla punta che faceva da perno centrale ai baci che si scambiavano. Blaziken era più felice che mai perché poteva amoreggiare anche con Circe in quel modo, mentre con il corpo poteva godersi Seiichi. Mugugnò con un tono di protesta quando le dita di Seiichi abbandonarono la sua carne, venendo sorpresa poco dopo dalla coda del licantropo che presero il posto delle dita, non facendole pentire di quel piccolo momento di pausa. La coda non ebbe difficoltà a violarla dato che era già umida di umori, facilitando il compito ad essa e dando piacere alla fenice. Non ci fu più spazio ad indecisioni o pensieri, la loro energia si fuse in un unico circuito magico che rese quel contatto fra di loro semplicemente irresistibile. Circe riusciva a percepire sia l'oscura energia di Seiichi che quella speciale e calda di Blaziken, entrambi fluivano nel suo corpo accendendo i suoi sensi, amplificando il piacere ad un livello diverso di cui presto non sarebbe più riuscita a farne a meno. I loro corpi risposero a quella unione profonda: le piume di Blaziken sembravano emanare un'aurea lucente e calda, facendola quasi sembrare che brillasse di un alone dorato. La pelle di Circe invece si rigò di simboli arcaici luminescenti, così come le sue iridi che si illuminarono di energia magica, chiaro segno che ormai erano totalmente connessi fra di loro ampliando le percezioni che avevano uno dell'altro. La bocca di Circe divenne più famelica, scorreva lungo la carne di Seiichi mentre le sue mani si spostarono sui seni una sul suo e l'altra su quello di Blaziken per poterli premere contro l'erezione, e contro di sé, come a ricercare un contatto molto più forte, così che potesse sentire i capezzoli sfregarsi e darle scariche di piacere maggiori. Il tutto era reso al meglio grazie alle code di Seiichi che non fecero mancare alle due femmine un amplesso dato che riusicva perfettamente a soddisfarle alla perfezione anche grazie alle piccole appendici che stimolavano le clitoridi, facendole tremare e gemere sempre più rumorosamente. Gli umori delle due streghe iniziarono a colare lungo la coda del mannaro, rendendo l'amplesso oscenamente rumoroso. Seiichi però non si limitò ad imitare un amplesso con il movimento delle code poiché usando la sua abilità nel mutare la forma del proprio corpo, ricreò delle piccole protuberanze dentro di loro che muovendosi andaronoa stimolare punti sensibilissimi che nemmeno immaginavano di avere. Le due streghe dovettero staccarsi un momento da ciò che stavano facendo per urlare di piacere. Da quella angolazione Seiichi avrebbe potuto vedere benissimo i loro volti sempre più stravolti dal piacere, la loro mente che si scoglieva totalmente alla lussuria. Circe era così eccitata e assuefatta dal piacere che divenne più aggressiva nei suoi gesti, come se volesse sfogare tutta la tensione sessuale che aveva trattenuto fino a poco prima. Schiacciava i suoi seni con più forza contro la carne di Seiichi, lo leccava e succhiava come se avesse voluto prosciugare ogni briciolo di energia del suo corpo. Con una mano iniziò a massaggiare la sacca scrotale di Seiichi, mentre con l'altra pizzicava i capezzoli di Blaziken, tastando di tanto in tanto la consistenza del suo seno per poi premerlo contro l'erezione. I suoi fianchi non riuscivano a stare fermi, muovendosi lenti e sinuosi contro la coda che la stava facendo impazzire di piacere. Blaziken non era da meno, allargava le gambe per sentirlo scivolare dentro di lei fino infondo, il suo corpo diventava sempre più caldo, e lo si percepiva molto sia dalla lingua che salle sue carni femminili che si contorcevano attorno alla coda. Le pulsazioni sempre più frequenti del membro di Seiichi sembrò avviare un circolo vizioso che portò le due streghe a picchi sempre più alti di piacere. Si sfregarono contro di lui con più forza e decisione, annaspando aria, gemendo mentre i primi sintomi di un imminente orgasmo si facevano sempre più chiari. La stilla finale che diede loro modo di lasciarsi andare coincise proprio quando Seiichi iniziò ad eruttare seme da quella carne oscena. Connessi com'erano con le loro energie, percepirono chiaramente il piacere di Seiichi esplodere e le portò a loro volta a raggiungere un intenso orgasmo assieme a lui. Tremando e gemendo in modo più stridulo, mentre il seme di Seiichi colava lungo la carne lubrificando i loro seni che si mossero meglio contro l'erezione. Non smisero di leccarlo, nemmeno quando la carne si cosparse di seme, gustandosi invece quel nettare come se fosse una pozione magica di cui avevano bisogno. Continuarono a muoversi contro di lui, a leccarlo e succhiarlo mentre i loro corpi venivano sconvolti da spasmi incontrollati. Quando il momento più intenso passò, Circe e Blaziken si guardarono negli occhi prima di sollevare lo sguardo verso Seiichi. Erano un poco provate dall'orgasmo appena vissuto, ma non erano stanche.
     
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    L'orgasmo inevitabile che seguì quel trattamento divino che le streghe gli avevano riservato fu l'equivalente di una perversa eruzione vulcanica. Il legame che ormai si era creato fra le loro energie e la foga che aveva contagiato entrambe non impiegarono molto a far impazzire il licantropo, e se da un lato la sua mente fece di tutto per riuscire a resistere solo per poter godere più a lungo di quello spettacolo irresistibile come se fosse un evento unico nel suo genere, e per lui in un certo senso lo era. Vedere Circe così famelica, istintiva e mossa solo dal desiderio di più piacere gli portava una soddisfazione primitiva, primordiale, un senso di appagamento insostituibile: tutte sensazioni che si sarebbe preoccupato di comunicare con la sua verga oscena e pulsante abbandonandosi a quel climax esplosivo, spingendo le teste delle sue amate e guidandole con fame verso la sua carne, afferrandole ansimante per i capelli e piumaggio mentre premeva folle dal piacere la sua bollente mazza contro le loro labbra e questa continuava a venire ininterrottamente. La testa del mannaro rimase inclinata all'indietro per tutta la durata di quella scarica di pura estasi, le sue code cessando il loro pistonare instancabile delle carni fameliche delle streghe solamente quando sentì le loro grida accompagnare il suo ruggito. Il picco di quel piacere passò, ma l'eccitazione e la fame di Seiichi non svanì con esso, ma anzi crebbe solamente: sentiva ancora le lingue e le labbra delle due streghe leccarlo e succhiarlo come bocche assetate nel mezzo del deserto, bevendo ogni singola goccia del suo seme come se fosse una ricompensa da custodire gelosamente. Le sovrastò totalmente chinandosi lievemente su di loro mentre manteneva la presa salda sui loro capelli assicurandosi che non se ne perdessero neppure una stilla, lo sguardo nei suoi occhi mutato, più ferino e affamato, le pupille divenute sottili e attente. Facevano bene a non voler perdere neppure un goccio di quel nettare: con ogni sorso e ingoio sia Circe che Blaziken avrebbero potuto percepire e vedere le loro auree e circuiti rinnovarsi, potenziarsi e aumentare d'intensità. Quell'ambrosia era colma dell'energia e dell'oscurità di Seiichi e assumendola i loro poteri non potevano far altro che potenziarsi entrando in contatto con quello del lupo. Così come la sua energia, però, si sarebbero accorte anche che con ogni lappata anziché sentirsi soddisfatte la loro sete cresceva, perché proprio come per il loro servitore, quel richiamo oscuro portava con sé un desiderio corrotto sempre crescente e insaziabile.
    Avete avuto il vostro spuntino, padrone... è giusto che ora io mi prenda il mio, prima del piatto principale.
    Con degli occhi che ormai di umano non avevano più nulla, il mannaro avrebbe ricambiato il loro sguardo con uno che anziché stanchezza sembrava comunicare una fame unica, un appetito che nessuna era mai riuscita a fargli provare. Entrambe avrebbero potuto sentire le venature di quel enorme e mostruoso membro ancora palpitante farsi più gonfie ed evidenti, attraversate da un colorito chiaramente nero pece, così come quelle dell'intera muscolatura del mannaro che l'avrebbero messa ulteriormente in evidenza. Senza aspettare una loro risposta, Seiichi avrebbe portato le sue mani ai loro culi e alle loro schiene, portando un paio delle sue braccia sotto i loro sederi per farle fungere da invadenti ma spaziosi sellini, alzandole da terra e sfilando la sua virilità dalla loro beata trappola di seni prima di premerle l'una contro l'altra e obbligarle ancora a godere per impedir loro di muoversi, sfruttando le proprie code ancora all'interno delle loro volgari carni per "incentivarle" a stare buone qualora avessero cercato di ribellarsi. Impaziente di darsi da fare si sarebbe affrettato a portarle vicino alla scrivania, ripulendola velocemente con una rapida spazzata di mano da qualsiasi oggetto buttandolo giù per fare spazio e appoggiarvi sopra Circe e Blaziken, che si sarebbero ritrovate ora una sopra l'altra. Posizionate le sue prede in modo appropriato, come una belva priva di controllo Seiichi portò tutte le sue mani alle loro fradicie intimità, a contatto l'una con l'altra, per allargare le loro labbra con le dita, sfilando le sue code da dentro di loro per piuttosto portarle ai loro buchini, cominciando a sfregare contro di essi le loro punte e lubrificarli con gli umori delle sue adorate, mentre lui invece portava affamato il suo muso su quel delizioso dolce che erano le femminilità delle sue padrone. Prima di ogni cosa avrebbe fatto un profondo respiro in modo da accogliere dentro di sé l'odore perverso di quelle sue due depravate padrone, marchiandolo a fuoco nel suo cervello in modo non dimenticarlo mai più. Come il più malato degli immorali il profumo ovviamente non fece altro che instigare ulteriormente i suoi istinti, e mentre le sue code si preoccupavano di schiudere le corolle di carne delle donne, lui avrebbe spalancato le sue fauci per poi adagiare la sua bocca contro i sederi di entrambe, chiudendo le loro bollenti fighette in una fornace ancor più scottante all'interno della quale, immediatamente, entrambe avrebbero potuto sentire una lingua ciascuna prima attraversare completamente le loro grandi labbra per poi fermarsi alle loro clitoridi, avvinghiandosi attorno a loro, succhiandole e massaggiandole. In contemporanea, sia le sue code che le sue lingue infine avebbero cominciato a lentamente scavare dentro di loro, centimetro per centimetro. Un cambiamento radicale rispetto al trattamento precedente, ma non dovuto ad una diminuizione del desiderio del lupo, anzi. Sia Circe che Blaziken difatti non avrebbero faticato a sentire dentro di loro che quelle gigantesche lingue disumane si stavano prendendo il loro tempo all'interno delle loro intimità solo perché stavano prosciugando e scandendo ogni singolo angolo delle loro carni. Forse anche più di loro combinate, il loro servitore sembrava intenzionato a bere ogni singolo, gustoso succo che i loro intimi calici avevano da offrirgli, e soprattutto non avrebbero avuto difficoltà a percepire che la sensazione fra quelle code mutate esclusivamente per farle impazzire, e quelle due diaboliche lingue molto più flessibili al loro interno, non era affatto diversa. Seiichi stava permettendo al suo potere e istinto di guidarlo, e man mano che il legame fra i tre continuava e si fortificava, il suo desiderio nei loro confronti sarebbe stato sempre più palpabile e chiaro, divenendo via via sempre più ossessivo e forte. Le voleva.

     
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    Essendo in due a leccarlo ed a saggiare il suo seme, fu inevitabile che qualche schizzo sarebbe sfuggito alle labbra o al becco di Blaziken dato che si passavano quella carne oscena per non rimanere a lungo senza. Il risultato era che finiva sul loro volto, colando lungo il mento e sul seno delle due streghe. Non era molto lusinghiero per delle streghe bere il seme del proprio servitore, ma fu inevitabile cedere alla tentazione per via dell'intensa energia che la sua verga trasmetteva loro. Non potevano quindi rinunciare ai frutti delle loro effusioni ed ancora di più se quel nettare era così inebriante e ricolmo di energia. Anche se in parte distratte dal piacere che Seiichi le donava con le code, non sfuggirono alle due donne i versi di piacere del licantropo, deliziandosi di come si era lasciato corrompere dal piacere lasciandosi andare. Per Circe non era stato affatto umiliante, anzi, vederlo così passionale e preso dal piacere era appagante per lei, soprattutto quando lo vedeva tremare e piegarsi verso di loro. Circe si prese un attimo per osservare anche Blaziken che si leccava il becco sporco di seme, la fenice aveva uno sguardo così felice che sembrava una ragazzina in un party la sua prima volta. La voce di Seiichi attirò l'attenzione di Circe che lo guardò perplessa, anche se le aveva chiamate "padrone" la natura della sua frase non aveva niente di accondiscendente o servizievole.
    Non è così che si chiedono le cose, è la padrona che decide cosa sia giusto o meno...lo corresse alzando un dito verso l'alto, per attirare anche l'attenzione di Blaziken dato che ciò che disse era rivolto anche a lei. Se doveva fare la "padrona" di qualcuno doveva sapere come si faceva. Prima che potesse però pensare a dare altre spiegazioni al licantropo, lo sguardo che rivolse a loro, così famelico e lussurioso la sorprese, poiché pensava che dopo essersi sfogato sarebbe stato più lucido. Invece quel suo primo orgasmo sembrava aver alimentato una fame ancora più grande, Circe e Blaziken la percepirono bruciare sulla loro pelle tramite la sua energia. Circe inspirò aria un pizzico preoccupata, mentre Blaziken fece un verso felice, ridacchiando poi divertita quando lui le sollevò di peso con la forza delle braccia. Circe arrossì leggermente, non era decisamente abituata a sentirsi così manipolata, ma infondo, non le dispiaceva quella dimostrazione di forza fisica da parte del licantropo. Non tanto perché le piaceva essere soverchiata, ma unicamente perché in quel modo metteva in mostra la sua muscolatura, la sua forza seducendola con la possanza di quel corpo mastodontico. Iniziava a capire quindi di avere un debole per corpi muscolosi, e ciò avrebbe spiegato perché le piaceva molto anche Lady Ganon. Poco dopo si ritrovarono sulla scrivania, Blaziken sdraiata con la schiena contro la cattedra e Circe sopra di lei. I loro seni erano schiacciati uno contro l'altro, le gambe si intrecciarono in modo che le cosce di Circe costringevano le gambe di Blaziken a rimanere spalancate. La strega dalla pelle blu sembrò volersi togliere da lì, ma prima che potesse farlo, Blaziken la intrppolò fra le sue braccia ed iniziò a leccarla sul collo e sul volto. Circe si lasciò sfuggire un sospiro di piacere mentre venne raggiunta da Seiichi che le afferrò con le sue mani per allargare le loro labbra vaginali e liberarli dalla presenza della sua coda, inebriandosi dei loro odori e della visione di quelle carni dilatate da lui stesso.
    Che stai facendo? chiese confusa Circe inizialmente quando si sentì svuotare dalla coda, trasalendo un poco quando quella coda si spostò sul buchino posteriore per stuzzicarlo. Anche Blaziken sembrava non aspettarsi una stimolazione del genere.
    Grruuh, caldo... bello. sospirò Blaziken quando percepì il fiato bollente di Seiichi contro le sue carni femminili. Entrambe ebbero un piccolo sussulto al tocco della lingua caldissima che fece venire brividi intensi a Circe, così come a Blaziken. Fu incredibilmente piacevole per entrambe e per quella volta Circe decise di lasciar perdere la lezioncina su come si comportava un perfetto servitore, infondo perché avrebbe dovuto fermarlo se ciò che le stava facendo era così piacevole? Circe inarcò un poco la schiena, rabbrividendo di puro piacere quando si sentì penetrare sia nel sesso che nel culetto. Aveva già avuto modo di provare quel tipo di piacere, ma non era poi così esperta in campo e non era del tutto sicura se lasciarlo fare. Seiichi fu abbastanza lucido da non renderglielo un trauma e renderglielo invece piacevole andandoci con calma prima di sentire la sua carne schiudersi alla coda. A quel punto Circe si lasciò andare totalmente ed iniziò ad ancheggiare leggermente con i fianchi per sentire la clitoride che si premeva contro il pube di Blaziken, mentre la lingua di Seiichi le deliziava scavando dentro di loro. Doveva ammettere che farlo tutti e tre insieme si stava rivelando molto più piacevole di quanto non si aspettasse. Così per far capire che stava apprezzando, Circe portò una mano sul capo di Seiichi per carezzarlo, con le sue dita tremanti per incoraggiarlo a continuare, mentre lei avrebbe intrecciato lussuriosamente la lingua con quella di Blaziken.
    Nngh sì Seiichi così compiaci le tue padrone, facci impazzire. sussurrò eccitata, inarcandosi di più per esporsi alla bocca famelica del licantropo, scoprendo quanto fosse bello farsi riempire da una lingua così grande e bollente.
     
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    Per un licantropo totalmente concentrato su di loro come Seiichi era impossibile non accorgersi anche dei più piccoli dettagli che le due streghe si lasciavano sfuggire, ma in particolare si assicurava di imprimere nella propria mente ogni loro singola reazione, di fare tesoro d'ogni più piccola espressione o rossore come se fossero delle ricchezze inestimabili. Ne voleva ancora, bramava i loro gemiti, i loro sospiri: sentire le dita e la voce di Circe vezzeggiarlo eccitata, incoraggiandolo, gli mandò un brivido che partì dal capo per attraversagli tutta la schiena sino ad arrivare alle punte delle code, che incapaci di contenersi in risposta a quello stimolo presero a scandire con più convinzione e insistenza la loro avanzata all'interno dei culetti stretti delle ragazze, allargandoli per adattarli alla loro grandezza man mano che scavavano dentro di loro con la loro carne, la cui forma era ancora attraversata da quelle piccole perline che esattamente come con le loro femminilità, ora avrebbero esplorato i loro anfratti posteriori. La sua verga pulsava impaziente, ancora occupata a rilasciare piccoli accenni di quel nettare che le due avevano saggiato, fuoriuscendo dalla punta per scivolare lungo l'asta sino ai gonfi testicoli mentre il lupo si concentrava sul deliziarsi degli umori delle streghe. Riusciva a sentirle farsi più strette, più lascive, e a sua volta il licantropo rispondeva infilando sempre più in profondità le sue grosse e calde lingue dentro di loro, assetate e vogliose come se fossero alla ricerca di un'oasi nel deserto. Non ci volle molto prima che le fauci del mannaro trasformassero le intimità delle sue due padrone in delle vere e proprie fornaci, obbligandole non solo ad avvertire quelle calde ed enormi lingue esplorare sempre di più ogni loro punto debole, ma anche a percepire il fiato accaldato e voglioso del lupo sulle loro labbra, rimanendo attaccato a loro. Proprio quando avrebbero potuto forse cominciare ad abituarsi a quel trattamento, le sue lingue avendo raggiunto le porte dei loro uteri e le code le profondità più remote dei loro culetti invitanti, Seiichi le avrebbe fatte ricredere. Se infatti mentre quelle grosse e calde lingue, scavando dentro di loro, avevano stimolato ogni angolo e punto delle loro fighette attraverso quei piccoli bozzi presenti lungo tutta la loro forma non dissimili dalle perline sulle sue code, adesso che avevano occupato tutto lo spazio possibile al loro interno, Circe e Blaziken avrebbero avvertito nitidamente quelle protuberanze mutare e divenire qualcosa di molto più simile a tantissime punte di quelle stesse lingue che le aveva reclamate: biforcute, bollenti e bagnate massagiatrici che immediatamente e senza concedergli tregua avrebbero preso a muoversi, leccare e stimolare tutti i loro punti più sensibili, effettivamente sottoponendole a quella che poteva essere considerata una penetrazione a tutti gli effetti senza mai farle rinunciare alla pienezza di quelle carni che le riempivano, la vera punta delle sue lingue occupata come tutte le altre a baciare e provocare le porte dei loro uteri. Ma tutto questo ovviamente non era abbastanza. Seiichi voleva farle impazzire, renderle incapaci di pensare e bruciare per sempre nelle loro cervelli quei momenti spesi assieme a lui, renderli una droga a cui avrebbero voluto fare sempre ritorno. Afferrando le loro gambe con le sue molteplici braccia, avrebbe alzato gli arti inferiori delle streghe verso l'alto mentre lui si destava in modo che si ritrovassero a gambe all'aria, sorrette dalle sue braccia possenti ma soprattutto poggiate sulle spaziose montagne che erano le sue spalle. Ovviamente il suo trattamento non si sarebbe fermato neppure per un istante anche durante quella transazione, e prima che le due avessero l'occasione di preoccuparsi di quella nuova posizione, all'interno dei loro culetti entrambe avrebbero percepito le code del lupo cominciare a scoparle, fottendole senza sosta mentre lui, assicuratosi di averle avvicinate quanto più possibile e dunque che non cadessero, portava le braccia ai loro bacini per premerle contro di lui e metterle sempre più in verticale. Non ci sarebbe voluto molto prima che sia Circe che Blaziken si ritrovassero entrambe quasi a testa in giù, poggiate di pochissimo sulla scrivania sulla quale giacevano originariamente. Blaziken poteva sentire con la sua schiena premuta contro il suo pelo i pettorali e gli addominali del mannaro che la attraversavano, ancor più accentuati dal fatto che si era preoccupato di inclinarsi leggermente all'indietro per fare da appoggio senza causar loro neppure un minimo di dolore, mentre Circe ora più che mai si sarebbe ritrovata sommersa dal piumaggio della consorella da davanti, e stretta e sorretta dai bicipiti titanici del suo servitore dietro di lei. Le loro teste si sarebbero alleggerite per via di quella posizione dato che il sangue sarebbe andato per lo più al loro cervello, accentuando ogni loro sensazione. Come se tutto ciò non bastasse, il chiodo finale per la loro ragione sarebbe stato di nuovo sentire l'odore pungente del cazzo mastodontico del loro licantropo proprio di fianco alle loro teste. Con la coda dell'occhio avrebbero proprio potuto vederlo lì estremamente vicino a loro, in tutta la sua chimerica fierezza, cominciare a gonfiarsi ed ingrossarsi vistosamente. Dalla loro vicinanza, mentre Seiichi fotteva i loro culetti e gustava le loro fighette, avrebbero visto quel membro dare vita ad una copia identica esattamente sopra di sé, facendo sì dunque che di quella pulsante, venosa e vogliosa mazza ora non ve ne fosse più una, ma due. Entrambe le turgide cappelle di quelle mostruosità secernavano già accenni di quel nettare che avevano saggiato, ma il cui colorito ora era divenuto di un nero pece. Emanava una quantità di energia spropositata, ben superiore e che rispecchiava più fedelmente la mole del loro servitore, molto più invitante, suadentemente pericolosa. Qualunque fosse stata la loro reazione o se anche solo fossero riuscite ad averne, una cosa era certa: Seiichi avrebbe continuato a sottoporle a quel trattamento fino a quando la sua arsa gola non sarebbe stata riempita e deliziata dagli umori dei loro orgasmi. Le due palpitanti verghe di carne del lupo non aspettavano altro che l'occasione di poter scavare, riempire e farcire le due streghe esattamente come stavano facendo le sue lingue, erano lì, pronte per loro, esattamente come sarebbe sempre stato il loro servitore.

     
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    Circe era ormai totalmente corrotta dalla lussuria, Blaziken ma soprattutto Seiichi aveva sciolto con le sue attenzioni ogni più piccola resistenza della strega, amava sentire i due dedicarsi al suo corpo per darle piacere. Non avrebbe mai immaginato che potesse essere così appagante fare sesso con creature che non fossero umane. Blaziken era caldissima e Seiichi era così carico di energia oscura che le bastava anche solo toccarla per darle brividi in tutto il corpo. Era superfluo spiegare quanto le stava piacendo sentire dentro di lei la lingua bollente del licantropo e la sua coda che continuava a torturarle il culetto affandonando come se stessero avendo un vero e proprio amplesso. Per un attimo Circe si chiese se lui non provasse piacere anche tramite la coda. Le due streghe iniziarono a sentire la testa farsi leggera, non risparmiarono più alcun gemito che di tanto in tanto veniva soffocata dalla lingua di Blaziken che si infilava nella bocca di Circe. Non avevano mai provato nulla di simile, la lingua dentro di loro toccava punti che nemmeno pensavano di avere, facendole tremare e gemere in modo più stridulo. Entrambe furono totalmente ubriacate dal piacere, nemmeno si muovevano più con i fianchi, cadute vittime delle attenzioni di Seiichi, smisero perfino di baciarsi fra di loro per poter gemere rumorosamente. Blaziken dovette ancorarsi sui bordi del tavolo con i suoi artigli per paura di ferire la sua padrona. Entrambe sembravano stessero inseguendo quello che poteva sembrare un'altro orgasmo. Seiichi però ben presto decise di cambiare ancora la loro posizione afferrandole e tirandole su come se non avessero peso. Circe non ebbe la forza di chiedergli cosa stesse facendo, non riusciva più a pensare e non ebbe nemmeno voglia di rimproverarlo dato che comunque non aveva mai smesso di leccarla o di stimolarla dentro il suo culetto. Anzi Circe sentì i bicipiti grossi circondarla e sorreggerla, dandole immagini mentali di quanto fosse forte Seiichi che la eccitarono ancora di più. Ben presto si ritrovarono a testa in giù, Blaziken aiutò il licantro afferrandolo per le cosce, così da deliziars anche dei suoi muscoli, mentre ancora una nuova mutazione stava interessando una parte del corpo del mannaro. Essendo piuttosto grosso, non fu difficile per le due streghe vedere una nuova verga fare capolino accanto alla sua gemella. A quel punto Circe si chiese di cosa diamine fosse capace, e se doveva iniziare a preoccuparsi. Sembrava riuscire ad adattarsi a qualsiasi situazione, corrompeva il suo corpo in quel modo e continuava a rimanere lucido, cioè quasi. Le lingue e le code di Seiichi però non permise loro di farsi molte domande, non che Blaziken se le stesse facendo in quel momento, era totalmente immersa nel piacere carnale e si stava divertendo. Circe era sempre più persa nei fumi della lussuria e ben presto portò le caviglie dietro la nuca del licantropo per non allontanarsi mai dalla sua bocca nemmeno di un millimetro. Adorava il piacere che le stava donando e sentì di non riuscire a resistere ancora a lungo. Sia per lei che Blaziken il piacere divenne incontenibile, lui stesso poteva capire quali fossero i punti più sensibili del loro corpo perché ogni volta che le lingue le toccavano spasmi incontrollati facevano controcere le loro carni attorno a lui. Anche l'ano vibrava attorno alle code stringendosi ed allargandosi attorno ad esse. I gemiti delle streghe aumentarono di volume, Blaziken ormai si lasciò andare a versi più animaleschi, mentre il suo corpo si scaldava di più. Era tutto troppo intenso, non erano abituate ad un trattamento del genere e un orgasmo le colse più presto di quanto si potevano mai aspettare. I loro fluidi esplosero contro la lingua del licantropo e lui dagli odori e dal sapore stesso delle due donne poteva capire che stavano vivendo un intenso orgasmo, testimoniato dalle loro grida e dai loro volti totalmente stravolti dal piacere. Non potevano fare altro in quella posizione, erano prigioniere delle braccia del licantropo e si sentivnao in paradiso.
     
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    Seiichi aveva ormai capito quanto entrambe le streghe, Circe in particolare, adorassero sentire i suoi muscoli possenti avvolgerle e stringerle senza concedere loro scampo. Non gli importava a cosa fosse dovuta quella loro chiara debolezza: il licantropo aveva tutta l'intenzione di sfruttare ogni loro singola vulnerabilità per continuare ad affogarle nel piacere. Provava un'indescrivibile sensazione di appagamento nel vederle arrendersi a lui e concedergli tutte le libertà che voleva pur di farle continuare a godere, un sentimento irresistibile che cresceva con l'ammontare di estasi alla quale sottoponeva le sue adorate padrone. Continuando oscenamente a possederle con le sue lingue e code senza concedere loro neppure una pausa, ogni singola strette delle loro carni mandava brividi di piacere lungo tutto il suo corpo, come scariche di anticipazione a ciò che doveva venire, e quando inevitabilmente entrambe raggiunsero l'orgasmo, Circe avrebbe potuto capire che avrebbe fatto bene a cominciare sì a preoccuparsi, ma non per paura che il suo servitore perdesse il controllo, al contrario. Le lingue di Seiichi non avrebbero smesso di stimolare, massaggiare e leccare i loro punti più sensibili neppure durante la loro esplosione di lussuria, piuttosto anzi insistendo con ancora più voglia nelle loro intenzioni in un tentativo di prolungare la loro permanenza in paradiso e continuare a farle venire, così come non si sarebbero fermate neppure le sue code. Seiichi non si sarebbe fatto sfuggire neppure un goccio dei loro nettari, accogliendo i loro umori e fluidi nella sua gola e bevendoli avidamente, deglutendo sonoramente entrambi quei torrenti di succosa delizia che le streghe gli avevano concesso. Non si trattava però solamente di ingordigia e passione: sia Circe che Blaziken raggiunto quel picco di piacere avrebbero potuto percepire le loro forze lentamente abbandonarle man mano che il loro amante continuava a gustare delle loro fornaci, come se la sete che lo aveva assalito non fosse un semplice bisogno carnale, ma piuttosto un vero e proprio desiderio della loro magia. Ed effettivamente era così: con ogni sorso preso dai loro calici bollenti, Seiichi veniva percorso da una scarica di potere, rinvigorito ma soprattutto sempre più lucido, le energie delle streghe fungendo non solo da carburante per la sua oscurità, ma anche da stabilizzatore per la sua mente. Terminata la loro breve ma intensa vacanza al settimo cielo, se le consorelle avessero guardato il loro servitore si sarebbero potute accorgere delle sclere annerite dei suoi occhi, evidenziando ora più che mai le pupille cremisi del demoniaco mannaro, che le fissvano con uno sguardo colmo di malizia e soddisfazione. Senza aggiungere nulla, ottenuto il suo depravato drink Seiichi avrebbe staccato il suo muso dalle fighette bisognose delle due, sfilando lentamente le sue enormi e lunghe lingue serpentine da esse. Le sue code avrebbero rallentato gli stimoli nei loro culetti ma non avrebbero smesso di muoversi, concedendogli di respirare ma senza mai smettere di ricordargli cosa le aspettava. Come un diavolo vorace e insaziabile, le avrebbe manipolate di nuovo con le sue braccia forzute e instancabili, portando tutte le sue mani sulle loro natiche e sfruttandole come appoggio per reggerle a mezz'aria, come se fossero sedute su di esse. Mentre le mani si preoccupavano di allargare quanto più possibile i loro buchini e favorire la penetrazione ancora in atto, le reggeva entrambe sopra le punte dei suoi giganteschi cazzi, provocando le loro labbra inferiori con le gonfie e bollenti teste svaste delle sue erezioni. Si teneva ancora lievemente inclinato all'indietro con il busto, pertanto nessuna delle due avrebbero dovuto preoccuparsi di cadere e anzi Circe avrebbe potuto sentire la sua schiena attraversa gli addominali e i pettorali del mannaro, premuta contro di essa dalla gravità ma soprattutto da Blaziken davanti a lei, bloccata pertanto in un abbraccio totale del calore, pelliccia e piumaggio di entrambi i suoi amanti. Quegli affari ormai emavano un'energia oscura tale che entrambe avrebbero potuta sentirla violarle già semplicemente sfiorando i loro sessi, ma ancor più curioso sarebbe stato il fatto che le varie perline di carne che popolavano le aste si sarebbero ridistribuite lungo di esse in uno schema apparentemente casuale, diverso per ogni membro. Strusciò svariate volte quei mastodontici cazzi contro le loro burrose labbra affamandole e rendendole impazienti, ma sfruttando il suo legame con loro proprio quando il loro desiderio sarebbe stato in procinto di raggiungere il picco e divenire frustrazione, improvvisamente avrebbe affondato quelle verghe bollenti e pulsanti dentro di loro fino alla base, sfondando i loro uteri e facendo rimbobare nella stanza il suono secco e depravato delle loro femminilità bagnate che toccavano il suo bacino, coordinando il tutto con la penetrazione delle sue code in modo da effettivamente fotterle e allargare tutti i loro orifizi contemporaneamente. Mentre entrambe avrebbero dovuto fare appiglio a tutta la loro sanità mentale per combattere il fatto che quella doppia mostruosa penetrazione non avrebbe procurato loro neppure un accenno di dolore ma solo pura beatitudine, nonostante stesse nitidamente provando le loro carni anche visibilmente sui loro ventri deformati, una volta dentro di loro avrebbero potuto capire a cosa fosse servita quella ridistribuzione sulle loro aste. Affondate completamente dentro di loro, le protuberanze su quelle ardenti mazze non si erano affatte sparpagliate a caso, ma anzi il mannaro le aveva riposizionate precisamente per andare a colpire e stimolare tutti i loro punti deboli che prima con le sue lingue si era preoccupato di scandire ed esplorare. Penetrate entrambe, tutte quelle perline di carne si sarebbero rigonfiate, accompagnando le pulsazioni dei membri del mannaro dentro ognuna delle streghe per premere e spingere contro i punti più sensibili delle sue carni. Effettivamente sottoponendole ad un doppio stimolo, dato che prima ci sarebbe stata la penetrazione vera e propria di quei colossali affari, e successivamente il "massaggio" di quei bozzi pulsanti. Quello però era ovviamente solo il primo di moltissimi affondi, e senza neppure un barlume di pietà immediatamente dato loro quell'assaggio di paradiso si sarebbe assicurato di farcele restare cominciando a fotterle, muovendole inizialmente lentamente con la sua forza suprema per impalarle ancora e ancora con i suoi bollenti affari. Vorace di vedere i loro sguardi persi nel piacere tanto quanto sentire le loro carni stringerlo e spremerlo per ricevere il suo nettare oscuro e colmo di energia, le sovrastava con il muso osservandole dall'alto in basso quasi come a chiudersi sopra di loro. Le sue corna imponenti potevano fungere da efficace appiglio per entrambe se lo avessero desiderato, ma a prescindere dal modo in cui avrebbero scelto di affrontare quella situazione, l'istante che avrebbero commesso l'errore di aprire le loro bocche, per gemere o cercare di palargli, il lupo infernale avrebbe aperto a sua volta il proprio muso per far fuoriuscire ancora una volta le sue lingue e invadere le loro fauci, intrecciandole con quelle delle streghe, reclamando per sé tutti i loro orifizi contemporaneamente, esattamente come aveva intenzione di fare con loro.

     
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