[Combattimento] Diventare Duri

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    Nome partecipanti: Chandra Jiiva vs Dwayne Bjørnson
    Livello partecipanti: 2 vs 1
    Energia partecipanti: Destroyer vs Newbe
    Numero di partecipanti: 2
    Livello del Potere: 2 vs 1
    Abilità Fisiche G1: Tutte al 3 tranne Gigas, Vision ed Energy 4, Charge 2
    Abilità Fisiche G2: Tutte al 3 tranne Charge 2
    Tecniche Personali G1: Spaccafaccia - Colpobasso - Cartavetro - Entrata Dinamica - Incrocolpo - Distacco - Megacorno - Peso Massimo - Peso Piuma - Incendio
    Tecniche Personali G2: Forzantica - Gemmoforza - Rocciarapida - Pietrataglio - Cadutamassi
    Arti Magiche/Occulte G1: Ninjutsu 4,8 - Rinjutsu 2,5,9 - Sephiroth 1,2,3,5,6,7,10 - Kearinomanzia 1
    Arti Magiche/Occulte G2: Ninjutsu 2 - Rinjutsu 1,2,4,9 - Sephiroth 1,2
    Armi & Equipaggiamento G1: Sisma (Impatto+) - Frammento di Scaglia Sacra [Dono del Patto dei Theryannan]
    Armi & Equipaggiamento G2: GSM52; Banbaro (Resistenza +; Arma Doppia; Corazza da Battaglia)
    Luogo: [Mappa Indicativa] "The World's End" è uno dei molti, piccoli pub presenti nello Sprawl. Largo 8 metri, lungo 18 e alto 3, buona parte dello spazio interno è occupato dai tavoli e dal lungo bancone, che tuttavia lasciano spazio ad un piccolo "corridoio" centrale vacuo da ogni ostacolo attraverso il quale la clientela può passare. Tale zona di libero passaggio e larga all'incirca 2 metri, alla sua destra il resto dello spazio colmato in buona parte dai tavoli e sgabelli, mentre alla sua sinistra dal bancone e lo spazio dietro di esso necessario all'oste per muoversi, assieme ovviamente ai posti a sedere lungo di esso, sempre rigorosamente sgabelli. Due enormi televisori sono piazzati uno all'angolo inferiore sinistro del locale e un altro al lato nord, coprendo buona parte della parete che occupano, entrambi larghi circa tre metri e alti due, arrivando dunque quasi a toccare il soffitto. Fra di loro i tavoli lungo il lato destro del locale distano circa due metri l'uno dall'altro. L'intero locale è illuminato da una lunga, unica "striscia" di luci che passano per la parte centrale del pub, partendo da sopra il televisore la lato nord e arrivano sino a circa l'altezza della fine del bancone verso il lato sud. La parte superiore dalla parte dell'oste del bancone è illuminata in simil modo. Tutta la mobilia è principalmente in legno, mentre le pareti e in particolare il soffitto sono composti di acciaio rinforzato.

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    Venire sconfitti, perdere o comunque fallire generalmente in un intento non è mai una cosa facile da affrontare. Che sia perché si ripensa a ciò che si ha perso o che si avrebbe potuto guadagnare, ognuno trova un modo per affrontarlo e approcciarsi a esso in modo diverso, ma senza dubbio il peso di tale sentimento grava ancora di più quando chi deve affrontarlo è cosciente che ciò che è accaduto è stato per colpa propria. Dwayne, che ora si ritrovava a fissare malinconicamente il boccale di birra che gli era stato posto davanti ordinato poco prima, faceva proprio parte di questa categoria di persone. Indossante, incredibilmente, un vestiario che lo copriva in buona parte fra cui un cappuccio cui parte della cima era stata bucata per far spuntare fuori le grandi, morbide orecchie, si era comprato al volo un abbigliamento puramente dedito a tentare di nascondere al meglio la sua identità almeno per ora, tant'è che aveva persino nascosto la sua amata bandana dentro una delle tasche dei pantaloni. Sfortunatamente, nonostante avesse optato per la taglia più grossa possibile, quei vestiti non erano decisamente adatti e per quanto lo certo coprissero parzialmente facevano davvero un pessimo lavoro in quanto a nascondere il suo fisico colossale. Portava diverse fasciature sul corpo, soprattutto al petto e alla spalla destra. Aveva pienamente recuperato la sua forma e forza, ma la battaglia con gli Sciacalli lo aveva particolarmente provato e lui purtroppo non possedeva alcun tipo di qualità rigenerativa: il corpo ancora gli doleva parzialmente. La sua "fortuna" era che nello Sprawl di poveracci ce ne fossero a bizzeffe, quindi poteva confondersi facilmente. Si nascondeva mentre ripensava ancora alla sua debolezza, al destino del suo amico, all'idea che non era per nulla tagliato per quel mondo di violenza e gladiatori come credeva, il suo volto colmo di rammarico e delusione...
    ... Bene, fatto!
    Rapidamente tirò fuori un piccolo taccuino dalla tasca sinistra dei pantaloni con una mano, e una penna dall'altra, portandola subito alla pagina del manoscritto dopo averlo aperto. Su di esso vi era scritto:

    "Come diventare duri:
    1. Entra in un pub di un quartiere malfamato
    2. Ordina una birra

    (Non importa quale, l'oste saprà)
    3. Ripensa ai tuoi errori e fissa la birra come se fosse uno specchio per rivedere le immagini del tuo passato
    4. Fai una smorfia, poi sfoggia uno sguardo determinato
    5. Prendi il boccale e chugga la birra
    6. Spacca il boccale vuoto in faccia a qualcuno
    7. Improvvisa.
    (Ma non scappare)


    Sembrava una lista scritta da un ragazzino basandosi vagamente sugli eroi dei film d'azione. Fiero e sorridente, fece una linea anche sul terzo step prima di calarsi di nuovo nel personaggio, tornando a fissare il suo drink per poi piegare le labbra in un'espressione arrogante e insolente, beffeggiandosi del fatio, osservando poi davanti a sé senza timore l'oste con occhi colmi di grinta, uno sguardo che confuse l'uomo sulla sessantina che per un attimo considerò la possibilità di o prendere lo schioppo o iniziare già da ora a chiamare l'Authority per quello che poteva sfociare in una molestia sessuale.
    A quel punto Tony, che era venuto fin lì non per piangersi addosso ma per calarsi di più nel personaggio che gli serviva, e cioè quello di un gladiatore invincibile e duro come i più duri, poggiò sul bancone gli oggetti che teneva in mano per poi con una certa enfasi bere quella che era a tutti gli effetti la sua prima bevanda alcolica... ma a tal punto si imbatté in un ostacolo. Dovette fermarsi al primo sorso, poggiando immediatamente il boccale per poi iniziare a fare quei versi di rigetto tipici dei felini, il tutto culminando in una smorfia disgustata sebbene ebbe la forza di non vomitare. Rimase con la bocca a penzoloni per un attimo, la sua espressione schifata, mentre prendeva di nuovo il taccuino per barrare anche il quinto step, ponderando poi con attenzione sul sesto e settimo.
    Fortunatamente non sembrava esserci molta gente quella serata nel pub. Dietro di lui un paio di persone sedute al tavolo erano impegnate a guardare la televisione dove rigorosamente venivano trasmessi unicamente gli incontri fra i famigerati gladiatori, anche se era certo che di lì a poco il posto si sarebbe fatto più affollato, visto il tavolino più vicino al lato nord del locale su cui chiaramente era presente un cartellino con scritto "RISERVATO" in rosso. Chissà chi si sarebbe fatto vivo? Anche se fosse stato qualcuno di malintenzionato non ci sarebbero stati problemi: teneva la sua fedele ascia celata dentro l'ennesimo borsone da palestra gigantesco di fianco a sé, pronta. La sconfitta lo aveva buttato a terra, ma tutti i veri campioni sanno che bisogna sapersi rialzare per poter raggiungere la vetta.


    Fisico: Ammaccato e indolenzito ovunque
    Psiche: Attento
    Energia: 60/60
    Potere: Livello 1
    - L'ascia ha una resistenza pari all'acciaio.
    - La potenza con cui l'ascia colpisce è superiore del 25% rispetto a Tony, tuttavia è possibile impugnare l'ascia con entrambe le mani per concentrare forza al suo interno. Mentre si canalizza energia, Tony non può scattare e la sua velocità è ridotta del 50%, ogni turno di carica però aumenta la potenza del prossimo colpo di ulteriori 25%, fino ad un massimo del 75% (quindi massimo 2 turni di carica).
    - Se l'ascia non è impugnata da Tony, a patto che si trovi a non più di 10 metri da lui, sarà possibile allargare un palmo aperto i direzione dell'ascia così da attirarla verso di sé. L'ascia si muoverà come se fosse stata lanciata dal punto in cui si trovava, roteando su sé stessa.
    Tecniche Attivate: //
    Tecniche Attive: //
    Note: Guanti GSM indossati su entrambe le braccia;

     
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    La dualità di New Vegas era decisamente interessante. Un'infiltrazione in un night club che culmina in uno scontro tra draghi e cyborg con tanto di rivelazione mistica alla fine può sembrare tratto direttamente dal più fantasioso ed entusiasmante film girato proprio nella grandiosa città americana...
    Dio, ho bisogno di un superalcolico.
    ...Ma passare l'intera giornata a compilare documenti ed imparare come funziona un computer dell'anteguerra nucleare non ti da esattamente la stessa iniezione di adrenalina. Non poteva assillare Shagaru per ogni cosa, quindi aveva deciso di sfogarsi da sola quella sera, seguendo il suo consiglio più semplice: cercare qualcuno che fosse disposto a fare a botte nello Sprawl. Lui stesso frequentava molto spesso quel posto di notte per liberarsi dello stress accumulato durante il giorno, e di certo lei non avrebbe imbottigliato tutto o sarebbe esplosa nel peggiore dei momenti. Già due o tre volte aveva avuto degli episodi leggermente più "fisici" di quelli di Shagaru, anche se i suoi colleghi sembravano ben abituato a reazioni del genere e quasi nessuno ne era rimasto sorpreso, tantomeno colpito. Era una fortuna, poichè in qualunque altro posto di lavoro tentare di lanciare una macchinetta del caffè fuori dalla finestra non sarebbe stato visto di buon occhio. Eppure non era di certo colpa sua se quelle maledette macchine si rifiutavano di funzionare, non aveva mai usato un computer o ordinato un espresso da quell'affare: al suo stormo non usavano troppa tecnologia e sicuramente non le era stato mai fatto vedere come funzionava un laptop o una stampante. La giornata quindi non era stata solo noiosa, ma anche frustrante. Per questo appena erano tornati a casa aveva detto che avrebbe mangiato fuori e che sarebbe tornata dopo essersi scaricata, sperando che Shagaru capisse, e si era messa addosso qualcosa di comodo. Se intendeva rilassarsi un po' di certo non poteva vestirsi con qualcosa di nuovo, quindi trovò degli shorts di jeans rossi che arrivavano circa a metà coscia, una giacca con un pellicciotto sul cappuccio e sulle spalle ed una maglietta leggera con il simbolo di tre profondi graffi sul petto, concludendo il tutto con un paio di stivaletti di pelle alti fino a metà stinco. Uscendo di casa lasciò che l'aria fresca e le luci intense ed invadenti di New Vegas le facessero perdere per un po' il senso dell'orientamento, camminando a caso per una ventina di minuti, perdendosi nei vicoli dello Sprawl. Se c'era una cosa che la rilassava, anche solo minimamente, era lasciare che i piedi la portassero dove pareva a loro, senza dover pensare a nulla. Non al lavoro, non a suo padre, non alla misteriosa scaglia dorata che pulsava anche in quel momento, chiedendo di essere lasciata libera di splendere sul suo petto. Aveva bisogno solo di lasciar scorrere qualche ora dove era libera di fare quel che voleva. E quel che voleva, apparentemente, era entrare in un pub chiamato "The World's End", visto che si rese conto di essersi fermata ad osservare la sua insegna, sovrappensiero, da qualche minuto. Sussultò leggermente poichè si era lasciata prendere troppo da quei pensieri che la tormentavano e non si era accorta di essere esattamente davanti all'entrata, in mezzo alla strada di chiunque eventualmente avesse voluto entrare. Si sbrigù ad entrare, facendo suonare un campanellino collegato alla porta del locale per annunciare l'ingresso di un nuovo cliente, senza prestare troppa attenzione a chi già era li. Non sembrava troppo affollato in ogni caso, l'ambiente era gradevole e non troppo pesante sui suoi occhi. Sembrava il posto ideale per scaricarsi un po' bevendo qualche drink finchè non fosse stata abbastanza ubriaca da fare a botte con chiunque.
    Un White Russian. Molta panna.
    Non guardò neanche in faccia il barman mentre avanzava verso l'ultimo tavolo, quello il più lontano possibile dagli altri clienti, notando a malapena un tizio semplicemente colossale seduto al bancone, gobbo e chino, come se non volesse farsi vedere. Non appena si avvicinò, ignorando il cartellino "Riservato", si sedè sulla sedia che dava sull'angolo del locale, in modo che potesse vedere sia la televisione che il resto del pub, in attesa del suo drink. Il barman non sembrò reagire al fatto che si era seduta in un posto già occupato, e si limitò a portarle il drink che, come richiesto, era praticamente sommerso dalla panna in cima al denso liquido scuro formato dall'unione di vodka e caffè. Iniziò a bere a piccoli tratti, mantenendo lo sguardo fisso sulla porta mentre lentamente portava gli stivali sul bordo del tavolo, inclinando la sedia in equilibrio precario, lasciando che passasse qualche minuto, per poi ordinare un altro drink, poi un altro ed un altro ancora. Presto si formò una pila ben ordinata di bicchieri capovolti sul tavolo, che la ragazza stava accuratamente impilando l'uno sull'altro. La porta si aprì con violenza proprio mentre stava appoggiando il quinto bicchierino, facendoglielo cadere di mano e recuperandolo in maniera goffa usando il piede per evitare che si frantumasse a terra, con due o tre tentativi falliti di recuperarlo al volo con la mano, mentre si voltava verso l'ingresso: un piccolo gruppetto si era fatto avanti, quattro persone vestite in maniera estremamente appariscente e dai toni più che molesti entrò nel locale, con bandierine e cappelli su cui era stampato lo stesso nome. Probabilmente fan di un gladiatore che si sarebbe esibito quella sera? Ascoltando la televisione aveva capito che ci sarebbe stato un incontro di li a breve. Li avrebbe volentieri ignorati, tornando al suo castello di bicchieri, se non fosse stato per il fatto che sebravano dirigersi proprio verso di lei, notando ora dove era seduta. Chandra si raddrizzò sulla sedia, portando le braccia dietro alla nuca e stendendosi sullo schienale, curiosa di cosa stava per succedere.
    Hey! Hey bellezza, ma sai leggere? C'è scritto "Riservato"! Quello è il nostro tavolo!
    Già, Già! Nostro!
    In fondo se lo sarebbe dovuto aspettare. Andarsi a sedere proprio sul tavolo che era stato riservato per qualcuno non era un'idea geniale, ma ormai era seduta li, e quello sembrava il modo perfetto per... Sfogare un po' di stress. Li osservò in silenzio per qualche secondo, per poi tornare a piegarsi in avanti verso il tavolo, rimettendosi a fare il castello di bicchieri.
    Non c'è bisogno di scaldarsi tanto. Ci sono un mucchio di tavoli liberi. Andate in uno di quelli, sciò.
    Scelse attentamente le parole per essere il più provocatoria possibile, e sembrò funzionare: i due tizi che le avevano parlato, un uomo di colore pelato ed un ragazzo più giovane, dalla pelle più chiara e dal fisico decisamente meno aitante, trasalirono quasi mentre si voltavano verso gli altri due, scioccati.
    Sciò a noi?! Senti ma con chi cazzo credi di avere a che fare?
    Si, si! Che ti credi?
    Sempre lasciando qualche secondo di pausa in cui li guardava silenziosamente, la ragazza distolse lo sguardo per poi fissare la televisione, sulla quale c'era un countdown in rosso che diceva come mancassero circa 10 minuti all'incontro.
    Non lo so, dovrei conoscervi?
    Conoscerci?! Ciccia, noi siamo il Novantanovesimo! I fan più sfegatati dei Gladiatori di questo blocco! E si da il caso che tra noi ci sia anche un ex-Gladiatore in persona! Ecco chi siamo! Boss, falle capire con chi ha a che fare!
    Esatto, esatto! Boss!
    Da dietro ai due avanzò un energumeno alto almeno due metri e dieci che indossava un gessato estremamente elegante ed apparentemente molto costoso, un ridicolo mantello viola shocking ed una maschera come i più stereotipati lottatori messicani di wrestling, scrocchiandosi le nocche mentre si faceva avanti.
    Bimba, io sono Mask. E farai bene a cedermi il posto. Te lo sto chiedendo di nuovo perchè sono un gentiluomo, ma faresti bene a darmi retta. Non ho smesso di combattere certo perchè avevo paura delle ragazze.
    Quando l'energumeno si fece avanti immediatamente lo sguardo di Chandra cambiò da uno annoiato ad uno d'interesse: sembrava diverso dai due teppistelli, forse era davvero qualcuno di importante? Sarebbe stato ottima carne da macello per farla sfogare un po', pensò mentre, lentamente, la sua spessa coda ed il suo braccio destro iniziavano a ricoprirsi di aculei d'avorio... Doveva solo cuocerlo ancora un istante, provocarlo quanto bastava per aizzarlo...

    Status Fisico: Perfetta, Forma Umanoide (Bonus sul gigas del 25%)
    Status Psicologico: Intrigata
    Energia: 100/100
    Potere: Corona del Tiranno (Attivo)
    Livello 2
    - A questo livello Chandra può far crescere le spine solo in due zone contemporaneamente del corpo.
    - Le spine hanno bisogno di 3 turni per essere completamente cariche:
    1) Al primo turno la loro resistenza ossea è superiore al normale.
    2) Al secondo turno la resistenza è aumentata e anche la capacità di penetrazione è superiore rispetto al normale.
    3) Al terzo turno sono completamente incandescenti: questo diminuisce la loro effettiva resistenza ma aumenta di molto la loro capacità di penetrazione.
    (Sarà sempre possibile fermare la crescita di alcune spine fermandole ad una determinata carica per poter favorire la crescita di altre.)
    - A questo livello, quando Chandra decide di far esplodere le spine attraverso una tecnica, si muoveranno ad una distanza massima di 3 metri al doppio della velocità dell'utilizzatore e potranno allargarsi in un cono con l'ampiezza limite di 60 cm.
    Tecniche usate:

    Equipaggiamento:

    Note:
    - Aculei su testa 0/3
    - Aculei su petto 0/3
    - Aculei su vita 0/3
    - Aculei su braccio destro 1/3
    - Aculei su braccio sinistro 0/3
    - Aculei su gamba destra 0/3
    - Aculei su gamba sinistra 0/3
    - Aculei su coda 1/3



    EDIT 17/05/2020: corretta la parte del post dove specifico in quali zone si generano aculei.


    Edited by White T. Hebi - 17/5/2020, 14:35
     
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    Concentrato com'era a pensare riguardo come poter attuare i suoi prossimi step senza necessariamente fare male a qualcuno, Dwayne non notò l'ingresso della nuova arrivata all'interno del locale. Nella sua mente pulsava incessante il bisogno di completare quella lista, ma come un muro invalicabile il suo buonismo non gli permetteva di concretizzare lo scritto in realtà, senza menzionare poi il fatto che non avesse davvero bevuto tutto d'un sorso quella pinta, anzi. Riportando lo sguardo sul suo boccale, era ancora praticamente pieno. Possibile che non davvero non si potesse essere duri senza scatenare risse completamente a caso? Eppure era una condizione così rigida che aveva visto praticamente in ogni eroe vero che si rispettasse. Un grattacapo incredibile... mentre ponderava avrebbe ordinato un altro drink, questa volta qualcosa che gli piacesse davvero, e cioè un bel bicchiere di latte alla fragola che si sarebbe scolato più che volentieri.
    Passarono un po' di minuti in relativa tranquillità, e mentre il tigrone finiva di leccarsi i baffi per pulirli dal latte dopo l'ultimo sorso mentre ripensava ai momenti più belli del cinema - ovviamente avendo deragliato in malo modo i suoi pensieri - sentì ancora una volta il suono della campanella della porta d'ingresso, questa volta accompagnata da un pesante tonfo mentre dopo che suddetto ingresso era stato violentemente sbattuto contro la parete, spalancato. Fortuna che quel posto era rinforzato! Schioccando un ultima volta le labbra per assicurarsi di non essersi perso neppure un goccio di quel delizioso nettare bianco, osservò incuriosito i nuovi arrivi, coatti e convinti come pochi, avanzare con una certa prepotenza verso il tavolo riservato dove era seduta ora anche una signorina dall'aspetto curioso, l'attenzione di Dwayne incredibilmente non attratta principalmente dalle sue forme messe ben in vista, ma piuttosto dalla strana corona che portava in testa. Stonava terribilmente con il suo modo di fare, la sua posizione precaria sulla sedia, il numero di drink che sembrava essersi scolata... era un po' come vedere una di quelle donne famose per la loro indipendenza tipo Wonder Woman o la signora Fletcher, entrambe guerriere temibili che pestavano o uccidevano chiunque incrociasse il loro cammino, con l'eccezione però che avevano un'adorabile coroncina in testa, rosa. Lì, il lampo di genio.
    Huh...
    Mano al mento e sguardo di chi aveva appena avuto un'idea, mancava solo la lampadina che si accendeva sopra il suo capo: se quella tipa era metà di quello che sembrava, magari osservandola sarebbe riuscito a trovare un modo pacifico per poter diventare ciò che doveva essere! Bravo Dwayne, intuizione geniale. Proprio mentre era impegnato a fare simili ragionamenti tuttavia, quei tizi appena entrati nel frattempo l'avevano raggiunta, e sfortunatamente per tutti si creò un disguido: quel posto era loro a quanto pare. Deciso a sentire meglio non avrebbe perso tempo, e alzatosi dal rumoroso sgabello che avrebbe pesantemente scricchiolato finalmente libero dal peso esagerato di quei duecento e passa chili, afferrò l'enorme borsone di due metri blu contenente la sua ascia per avvicinarsi a loro, sistemandosi i GSM che coprivano con la loro corazzatura in ferro le sue braccia da mani a spalle, in ferro nero, mettendo ancora più in risalto la muscolatura come se tale armatura fosse in procinto di scoppiare da un momento all'altro, caratteristica condivisa con il suo vestiario.
    Non avrebbe detto nulla: senza fiatare ma guardandoli dall'alto in basso visto la loro statura ridotta in confronto alla propria, essendo lui alto un pochino in più dai suoi due metri e trenta, si sarebbe avvicinato al tavolo più vicino rispetto a quello dove il gruppo stava discutendo per poi mettersi a sedere sullo sgabello più esterno che si affacciava sul "corridoio", lasciando cadere il borsone mentre faceva ciò. Un gravissimo errore, perché l'arma che esso conteneva non era di certo una qualunque e avrebbe risposto a quella caduta cadendo con molto più peso del normale come se il pavimento fosse un enorme magnete, spezzando l'asse di legno sottostante e invadendo il locale con un rumore non dissimile da un ramo che si spezzava. Dwayne però non era il tipo da rimanere spaventato quando faceva qualche gaffe, ma anzi pienamente conscio del suo errore avrebbe portato lentamente una delle sue mani alla bocca, voltandosi lentamente verso l'oste e osservandolo con un certo dispiacere. L'uomo ovviamente lo guardava con uno sguardo esterrefatto ma il tigrone era già preparato: speranzoso che non fosse stato notato dal gruppo mentre parlava, aprì una mano verso l'oste in un chiaro segno di "aspetta", mostrando i morbidi gommini rosa felini che coprivano buona parte dell'interno della sua mano e dita. Roteando l'indice artigliato gli avrebbe fatto cenno di "dopo", successivamente indicando la dragonica e i teppisti e poi il proprio orecchio, chiaramente facendogli cenno che voleva ascoltare. Fortunatamente erano impegnati a parlare e con molta probabilità non lo avrebbero notato, fatta eccezione per chi era girato già verso di lui, cioè probabilmente solo la ragazza.
    E ascoltare fu proprio ciò che fece: come un gigantesco ragazzino si chinò in avanti poggiando i gomiti sulle ginocchia e usandoli come pilastri per reggere il suo musetto mentre udiva le parole del "novantanovesimo" e "Mask", che a quanto pare era un ex-gladiatore... nono, qualcosa non quadrava. Ex-gladiatore?
    Ma non ci si può ritirare dall'essere Gladiatori, se non attraverso un incontro che il novanta percento delle volte prevede la morte per chi tentava di licenziarsi...
    Ammise quasi lamentandosi, con un'espressione di chiaro disappunto, senza sapersi contenere. Senza dubbio a quel punto lo avrebbero notato, quindi tanto valeva partecipare al dibattito senza timore. Si sarebbe rialzato, spavaldamente nonostante le fasciature facendosi avanti e avvicinandosi ulteriormente, raggiungendo il lato sud del tavolo e distando dunque ora circa un metro e mezzo dalla ragazza, con il tavolo a separarli.
    Sentite qua. I gladiatori sono bellissimi, vero? Esordì. Certo che è vero. Era ovviamente una domanda retorica al quale si ripose da solo, continuando. Sapete perché sono così belli? Perché sono professionisti che lo fanno entro i limiti della legge, che lottano chi è più forte di loro perché è così che si diventa più forti, non prendendosela con chi si sa di poter battere. Soprattutto, però, lo fanno per voi, per dare spettacolo e per divertirvi.
    Non voleva essere una ramanzina, sembrava più un discorso fatto da cuore a cuore, da fan a fans. Se la dragonica stava cercando palesemente di provocarli, lui invece stava tentando di placare gli animi facendo leva sulla loro passione.
    Avanti, ragazzi... questo è il modo in cui vorreste ringraziarli? Attaccando briga nello Sprawl con una ragazza, in tre, in un locale... per un tavolo? Anche se vi ha mancato di rispetto, come credete che agirebbe il vostro idolo preferito? Se il problema è per soldi ve li ridò io, ma sappiate che se ogni gladiatore stesse a preoccuparsi di ciò che la gente gli dice, non ci sarebbe più nessuno di vivo qui a New Vegas eccetto loro. Il gioco non vale la candela, amici. Haters gonna hate.
    Ma logicamente non poteva solo parlare a loro... la diretta responsabile era lì davanti, e non poteva di certo ignorarla, altrimenti avrebbe lasciato trapelare una sorta di favoritismo. Che non c'era. Voltatosi verso la bulla abusiva, l'avrebbe fissata con sguardo colmo di delusione, non diverso da quello che poteva avere un padre nei confronti della figlia, ed in effetti per come giovane sembrava a Dwayne, forse l'età era più o meno corretta.
    E tu... guardati. Sei una splendida ragazza nel fiore dei suoi anni e ti riduci a ubriacarti in un pub cercando rogne? Perché? Se vuoi sfogarti lascia stare questi ragazzi e vai in palestra... o prenditela con me. Tanto, ormai... giro in più, giro in meno all'ospedale...
    Si sarebbe portato le mani ai fianchi, con sguardo fermo ma non provocatorio. Stava cercando di disinnescare la situazione, ma se non ci fosse riuscito avrebbe fatto da muro per chi non si meritava problemi.


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    - L'ascia ha una resistenza pari all'acciaio.
    - La potenza con cui l'ascia colpisce è superiore del 25% rispetto a Tony, tuttavia è possibile impugnare l'ascia con entrambe le mani per concentrare forza al suo interno. Mentre si canalizza energia, Tony non può scattare e la sua velocità è ridotta del 50%, ogni turno di carica però aumenta la potenza del prossimo colpo di ulteriori 25%, fino ad un massimo del 75% (quindi massimo 2 turni di carica).
    - Se l'ascia non è impugnata da Tony, a patto che si trovi a non più di 10 metri da lui, sarà possibile allargare un palmo aperto i direzione dell'ascia così da attirarla verso di sé. L'ascia si muoverà come se fosse stata lanciata dal punto in cui si trovava, roteando su sé stessa.
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    Il piano sembrava semplicemente perfetto: le bastava provocare il gigantone e costringerlo ad arrivare alle mani, mantenendo una certa compostezza come le era stato insegnato in modo da non essere lei dalla parte del torto e poter comunque riempire di botte due o tre idioti. Privo di difetti. O almeno, così doveva essere, ma già quando vide un energumeno alto almeno venti centimetri in più di Mask cambiare posto, dal bancone allo sgabello dietro al Novantanovesimo, voltandosi verso di loro e rivelando il suo viso, si dovette ricredere: era... Un gatto? Una tigre? Quello era senza dubbio un ibrido, un umanoide dalle fattezze animali, ed uno bello grosso. Era così largo che i vestiti a malapena gli stavano addosso, minacciando di scoppiare letteralmente da un momento all'altro, ed a quanto pareva sotto alla felpa aveva quelli che sembravano guanti d'arme, delle corazze. A far loro compagnia, però, c'erano anche diversi bendaggi e fasciature, come se fosse reduce di uno scontro piuttosto duro sul suo fisico. Già questo era bastato a far piegare di lato la testa a Chandra, osservando il gattone mentre Mask continuava a parlarle, ignorandolo completamente e fissando intensamente la stramba creatura che li osservava con fare curioso ed assolutamente non minaccioso. Sembrava un ragazzino che guarda il suo cartone preferito alla TV.
    ...Ed è per questo che non dovresti davvero fare la furba con me. Hai capito? Ero a tanto così dal titolo di campione!
    Sussultando all'improvviso e scuotendo la testa, Chandra interruppe il suo sguardo fisso sull'ibrido e si voltò di nuovo verso Mask, quasi confusa. Sembra che le avesse spiegato qualcosa, ed in effetti per tutto quel tempo c'era stato un brusio indistinto nelle sue orecchie.
    Eh? Che hai detto Rey Mysterio? Non ti stavo ascoltando, colpa mia.
    Non era così che aveva pianificato la situazione, ma sembrava funzionare meglio di come intendeva fare poichè immediatamente vide una vena sul collo di Mask gonfiarsi mentre sbatteva le mani sul tavolo, visibilmente alterato.
    Senti qua ragazzina, non prendermi per il culo! Se fai la furba con un ex-gladiatore-
    Incredibilmente, non fu Chandra ad interromperlo con un pugno in piena faccia, ma il tigrone dicendo che era impossibile che fosse un ex-gladiatore: a quanto pareva cercare di licenziarsi finiva quasi sempre con il soggetto ammazzato in maniera semplicemente tremenda. Mask si voltò lentamente verso chiunque avesse detto una cosa del genere, chiaramente non aspettandosi un energumeno più alto di lui e largo il doppio, poichè l'espressione cambiò immediatamente da rabbia alla più pura sorpresa. La ragazza osservò in silenzio il gigante peloso che propinava il discorso più lungo che avesse mai sentito al gruppetto di teppisti, smontandoli sul posto come pezzi del meccano, rendendo loro chiaro che non solo stavano imbarazzando se stessi ma anche lui come fan dei gladiatori, non seguendo il credo dei loro eroi. Dovette ammettere che non aveva idea di cosa stava succedendo, a lei sarebbe bastato che quei tizi si arrabbiassero con lei per avere un piatto di sana violenza per cena, ma il Gesù Cristo peloso di New Vegas aveva improvvisamente deciso di benedirli con la sua presenza ed i suoi discorsi sulla pace e sulla tolleranza. Sbuffò sonoramente quando poi si voltò verso di lei, dicendole che bella ragazza fosse e come fosse incredibile che fosse caduta tanto in basso da ubriacarsi in un bar con l'obiettivo di fare a botte con qualcuno, offrendosi persino volontario per essere riempito di schiaffi.
    Wow, certo. Aspetta che mi alzo, pago il conto e inizio a prendere a pugni un sacco da boxe inanimato. Sei più moscio di questo ridicolo pagliaccio messicano, almeno lui è capace di chiamarsi gli schiaffi in faccia solo parlando. Perchè dovrei riempire di botte un tizio coperto di fasciature? Ne hai già prese abbastanza, sembra.
    Di tutto quello che aveva detto Chandra, Mask sembrò captare solo l'insulto diretto a lui, poichè si voltò di nuovo improvvisamente verso di lei, stringendo una mano a pugno per poi caricarlo e facendo un passo verso di lei, così paonazzo che il rossore era chiaramente visibile sul suo collo, figurarsi quanto doveva esserlo in viso.
    Come ti permetti, puttana? Prima mi rubi il tavolo poi offendi la mia cazzo di maschera?! Adesso ti ammazz-
    Se Tony intendeva risolvere la situazione in maniera pacifica, avrebbe fatto meglio a diventare quel muro di cui tanto fantasticava, poichè Mask non fece neanche in tempo a finire di parlare che il tavolo gli era stato lanciato addosso, con una forza semplicemente sovrumana che se lo avesse colpito lo avrebbe fatto volare verso l'altro lato del locale, mentre la ragazza si era alzata in piedi, lasciando cadere lo sgabello alle sue spalle, portando le braccia davanti a se nella più classica posizione di boxe, spalle alte e testa incassata mentre la sua enorme coda frustava l'aria. Ora sia ai teppisti che a Tony sarebbe stato chiaro che qualcosa con lei non andava, e non si trattava dell'esagerata reazione all'offesa di Mask: la sua gamba sinistra e le sue braccia erano ricoperte di spuntoni d'avorio, aculei che spuntavano direttamente dalla sua carne e che sembravano terribilmente pericolosi, venire infilzati anche solo da uno di quei cosi doveva essere un'esperienza tremenda. Per un attimo, un singolo istante, la ragazza sembrò completamente in controllo delle proprie emozioni, fino a quando il suo viso non si deformò in un'espressione di rabbia che stava trattenendo da tutto il giorno, esplodendo. Non sarebbe stato di certo il Mahatma Ghandi furry a farle cambiare idea sui piani di quella sera.
    Andiamo, puoi fare di meglio cazzone! Ti vanti tanto e poi basta un batuffolone a farti rimangiare tutto?! Eccoti il tuo tavolo, lo volevi tanto no?! E tu, non meno chi è già a terra, se volevo prendere a schiaffi un morto credi che sarei venuta qui?! Levati dal cazzo!

    Status Fisico: Perfetta, Forma Umanoide (Bonus sul gigas del 25%)
    Status Psicologico: Intrigata, inizia a sfogarsi
    Energia: 100/100
    Potere: Corona del Tiranno (Attivo)
    Livello 2
    - A questo livello Chandra può far crescere le spine solo in due zone contemporaneamente del corpo.
    - Le spine hanno bisogno di 3 turni per essere completamente cariche:
    1) Al primo turno la loro resistenza ossea è superiore al normale.
    2) Al secondo turno la resistenza è aumentata e anche la capacità di penetrazione è superiore rispetto al normale.
    3) Al terzo turno sono completamente incandescenti: questo diminuisce la loro effettiva resistenza ma aumenta di molto la loro capacità di penetrazione.
    (Sarà sempre possibile fermare la crescita di alcune spine fermandole ad una determinata carica per poter favorire la crescita di altre.)
    - A questo livello, quando Chandra decide di far esplodere le spine attraverso una tecnica, si muoveranno ad una distanza massima di 3 metri al doppio della velocità dell'utilizzatore e potranno allargarsi in un cono con l'ampiezza limite di 60 cm.
    Tecniche usate:

    Equipaggiamento:

    Note:
    - Aculei su testa 0/3
    - Aculei su petto 0/3
    - Aculei su vita 0/3
    - Aculei su braccio destro 1/3
    - Aculei su braccio sinistro 1/3
    - Aculei su gamba destra 0/3
    - Aculei su gamba sinistra 1/3
    - Aculei su coda 1/3

     
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    Visto l'atteggiamento ostile che "Mask" aveva continuato a dimostrare, Dwayne aveva portato una mano alla spalla dell'uomo per assicurarsi che non facesse nulla di avventato mentre la ragazza parlava, osservandola esterrefatto con un'espressione che voleva chiaramente essere la caricatura di una nobildonna indignata, non appena oltraggiò la sacra arte del culturismo. Non si era davvero offeso, e anche l'insulto nei suoi confronti gli rimbalzò addosso senza sortire effetto: piuttosto, stava palesemente cercando di ridicolizzare la situazione.
    Non ci fu molto da ridicolizzare, però, non appena il tavolo che separava gli interessati partì dritto addosso a "Mask", che sfrontato non sembrò avere i sensi necessari per togliersi immediatamente di mezzo. Lui no, ma Dwayne sì, e Tony doveva essere un muro, uno scudo, ma di certo non un coglione: vista la posizione del bersaglio di quella tavolata volante, parallela al bancone che gli stava dietro, l'angolatura di quell'assalto improvviso avrebbe fatto sì che a coinvolgere e venire investito direttamente sarebbe stato solo Mask. Di risposta, il tigrone non avrebbe fatto altro che rapidamente tirare a sé il fantomatico "ex-gladiatore", tirandolo via dalla traiettoria del tavolo e gettandolo dietro di sé, visto che considerata la sua statura, lunghezza del braccio e differenza in altezza con l'interessato, era riuscito a raggiungergli la spalla senza doversi affiancare eccessivamente a lui. Il tavolo dunque volò contro il bancone, frantumandosi parzialmente in più pezzi e creando un gran casino di schegge e detriti che fortunatamente non avrebbe coinvolto nessuno. Ciò non di meno, a quel punto l'oste ebbe finalmente il buonsenso di darsela a gambe, prendendo a correre verso l'uscita attraversando tutto lo spazio dietro il bancone e poi scavalcandolo al lato più sud. Una buona idea che mimarono anche i due clienti che erano più vicini all'ingresso, probabilmente il proprietario intenzionato a chiamare l'Authority, anche se ne avrebbe messo di tempo per arrivare, semmai lo avesse fatto, visto che si trovavano in un buco dello Sprawl.
    OHOHOHOHOHO! Parli male dei sacchi da boxe, ma da quanto vedo non credo riusciresti nemmeno a colpirli, visto che non sei capace neppure di cogliere un fantoccio immobile come il signor Mask qui presente! Che c'è, non ci vedi bene con quella coroncina ridicola?
    Se lei si era messa in una posizione simile a quella di un pugile, Dwayne invece aveva adottato una postura decisamente meno comune: il busto era chino in avanti, le braccia aperte come se fosse un portiere che si preparava a ricevere un rigore, e le gambe piegate vedevano la destra posta davanti la sinistra. Non sembrava troppo diverso da un lottatore di sumo effettivamente, e sebbene non condividesse la... "possanza" di chi tipicamente praticava quell'arte, l'intenzione del tigrone era proprio quella di farsi più largo e occupare quanto più spazio possibile, concentrando l'attenzione della sconosciuta su di lui, trattandola in un modo non del tutto diverso da come avrebbe potuto fare un torero con un toro, con l'eccezione che lui stesso era il drappo rosso. Un paragone neppure troppo sbagliato vista la rabbia che avrebbe sfoggiato subito dopo, ma soprattutto, gli aculei che sembravano crescere dal suo corpo. Alla vista di tale particolare le orecchie dell'ibrido si sarebbero abbassate d'istinto, l'enorme morbida coda subito arrivando fra le sue gambe mentre il suo pelo si arruffava e lui palesava un'evidente espressione di stupefazione, spalancando gli occhi mentre le pupille si dilatavano, portando la testa lentamente quanto più possibile all'indietro come se il cervello avesse sviluppato una seconda, propria personalità che voleva allontanarsi subito.
    PER L'AMOR DI TUTTO CIO' CHE E' CINEMA- DISPERDETEVI! È UN RICCIO GIGANTE, QUEI COSI FANNO MALISSIMO!
    Nonostante tutto, lei era rimasta a circa un metro e mezzo da lui, mentre dietro di lui invece il suo borsone contenente Ragnarok distava circa due metri, rimasto vicino lo sgabello sul quale sedeva prima. Il suo grido di avviso non era stato fatto davvero come mera esclamazione di terrore, ma piuttosto era un sollecito a chiunque fosse rimasto nel locale - cioè Mask e compagnia - a darsela a gambe e farsi da parte. Tony non avrebbe preso l'iniziativa, perché lui non era lì per vincere una zuffa né per menare le mani: era lì perché sarebbe stato ovvio a chiunque ormai che quella ragazza aveva chiaramente bisogno o di provare qualcosa a sé stessa o di sfogarsi. Qualunque fosse il motivo, finché conservava quella carica e furia che aveva sarebbe rimasta un pericolo per chi le stava attorno e sé stessa, e lui non poteva certo permetterlo.


    Fisico: Ammaccato e indolenzito ovunque
    Psiche: Concentrato
    Energia: 60/60
    Potere: Livello 1
    - L'ascia ha una resistenza pari all'acciaio.
    - La potenza con cui l'ascia colpisce è superiore del 25% rispetto a Tony, tuttavia è possibile impugnare l'ascia con entrambe le mani per concentrare forza al suo interno. Mentre si canalizza energia, Tony non può scattare e la sua velocità è ridotta del 50%, ogni turno di carica però aumenta la potenza del prossimo colpo di ulteriori 25%, fino ad un massimo del 75% (quindi massimo 2 turni di carica).
    - Se l'ascia non è impugnata da Tony, a patto che si trovi a non più di 10 metri da lui, sarà possibile allargare un palmo aperto i direzione dell'ascia così da attirarla verso di sé. L'ascia si muoverà come se fosse stata lanciata dal punto in cui si trovava, roteando su sé stessa.
    Tecniche Attivate: //
    Tecniche Attive: //
    Note: Guanti GSM indossati su entrambe le braccia;

     
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    Le provocazioni di Chandra sembravano avere un buon effetto su una testa calda come Mask, visto che era così furibondo da non aver neanche pensato a schivare l'intero tavolo che gli stava venendo lanciato addosso, ma l'ibrido sembrava fatto di tutt'altra pasta, visto che mantenne la calma ed il sangue freddo, spostandolo all'ultimo secondo ed evitandogli la necessità di una plastica facciale completa, il tutto mentre prendeva allegramente in giro Chandra per la sua pessima mira, ridicolizzando anche la coroncina che portava al capo. A questo punto il tigrone avrebbe visto come Mask e la ragazza non erano tanto differenti, vista la vena che si gonfiò sul suo collo mentre immediatamente tutta la sua concentrazione veniva portava su di lui, osservandolo mettersi nella posa più ingombrante che gli riuscisse, rimanendo però sorpreso dagli aculei che si stavano accumulando sui suoi arti.
    Questo non avresti dovuto farlo.
    Digrignando i denti così forte che iniziarono a stridere, Chandra perse ogni precedente intenzione di non prendere a schiaffi un tipo coperto di bendaggi e fasciature: lo avrebbe gonfiato come una cazzo di zampogna! Certo, era decisamente più alto e soprattutto largo di lei, ma questo non la aveva mai fermata dal piegare anche i nemici più grossi, soprattutto perchè le dimensioni dei suoi avversari non erano mai state importanti ai suoi occhi: quando hai lo stomaco pieno di buchi cadi a terra, indipendentemente da quanti metri sei alto. Ed era proprio quella l'intenzione di Chandra, apparentemente, poichè sferrò un destro proprio in direzione del ventre dell'ibrido. Senza avvicinarsi. Questo, di norma, avrebbe impedito al pugno di raggiungerlo per più di mezzo metro, rendendo l'attacco completamente vano, ma il tigrone avrebbe ricevuto una bella sorpresa se credeva che fosse tutto li quando gli aculei presenti sul braccio destro iniziarono a sfrigolare, per poi dare vita ad una moltitudine di scoppiettii come se fossero appena esplosi dei petardi, ed infine si staccarono violentemente dal suo braccio, volando con aggressività verso la direzione generale del ventre e del petto del suo avversario, aprendosi in un cono non troppo largo, sicuramente sufficiente a coprire la zona mirata ma non da mancarlo, soprattutto per via delle dimensioni ridicolmente esagerate del torace della tigre. Provare a bloccarli sarebbe stata un'ottima idea, sempre che fosse possibile farlo con tale limitata distanza e visto quanto maledettamente veloci erano quegli aculei, ma se lo avesse fatto l'ibrido avrebbe immediatamente scoperto che quegli affaretti portavano con sè una forza fisica assolutamente fuori dal comune, li aveva semplicemente spinti con un pugno, eppure quelle cose avrebbero potuto penetrare la sua carne da parte a parte come se fosse burro, perciò avrebbe dovuto portare estrema attenzione ad ogni singolo colpo che la rossa avrebbe lanciato verso di lui. Non appena gli aculei si separarono, però, nuovi stavano già crescendo sotto di essi, come i denti appena caduti di uno squalo che vengono sostituiti all'istante, senza tregua, senza pausa. Senza pausa esattamente come la ragazza, che avrebbe mosso un singolo, pesante passo verso il tigrone, per entrare ufficialmente nel suo raggio d'azione ed avere lui nel proprio, in modo da fargli sentire quanto male facessero i suoi pugni in prima persona, accumulando aculei anche sulla gamba sinistra con cui era avanzata. Se avesse deciso di sopportare la scarica di aculei si sarebbe reso presto conto che un pugno in piena regola dalla draconica non gli sarebbe piaciuto affatto, ma era davvero così semplice? Si sarebbe limitato ad incassare come aveva detto o avrebbe dato un po' di divertimento a Chandra?

    Status Fisico: Perfetta, Forma Umanoide (Bonus sul gigas del 25%)
    Status Psicologico: Furiosa
    Energia: 95/100
    Potere: Corona del Tiranno (Attivo)
    Livello 2
    - A questo livello Chandra può far crescere le spine solo in due zone contemporaneamente del corpo.
    - Le spine hanno bisogno di 3 turni per essere completamente cariche:
    1) Al primo turno la loro resistenza ossea è superiore al normale.
    2) Al secondo turno la resistenza è aumentata e anche la capacità di penetrazione è superiore rispetto al normale.
    3) Al terzo turno sono completamente incandescenti: questo diminuisce la loro effettiva resistenza ma aumenta di molto la loro capacità di penetrazione.
    (Sarà sempre possibile fermare la crescita di alcune spine fermandole ad una determinata carica per poter favorire la crescita di altre.)
    - A questo livello, quando Chandra decide di far esplodere le spine attraverso una tecnica, si muoveranno ad una distanza massima di 3 metri al doppio della velocità dell'utilizzatore e potranno allargarsi in un cono con l'ampiezza limite di 60 cm.
    Tecniche usate:
    Spaccafaccia
    Questa tecnica consente a Chandra di sparare le spine attraverso un movimento aggressivo delle proprie parti del corpo in modo da aggiungere alla loro potenza anche la sua forza fisica. Utilizzare questa tecnica è impossibile con alcune parti del corpo, ad esempio il petto o la vita, ma di solito bastano spinte o movimenti molto violenti per poter sfruttare al meglio questa basilare abilità.
    Costo: 5
    Equipaggiamento:

    Note:
    - Aculei su testa 0/3
    - Aculei su petto 0/3
    - Aculei su vita 0/3
    - Aculei su braccio destro 1/3->0/3 per Spaccafaccia->1/3 per turno
    - Aculei su braccio sinistro 1/3
    - Aculei su gamba destra 1/3
    - Aculei su gamba sinistra 1/3
    - Aculei su coda 1/3

     
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    Tony un po' si dispiacque non appena sentì il tono infuriato della ragazza in risposta alla sua provocazione. Non perché fosse deluso dalla sua reazione anzi aveva ottenuto proprio l'effetto desiderato, ma non poté fare a meno di pensare che se ci teneva così tanto doveva esserci un motivo. Forse glie l'aveva regalata qualcuno? Visto l'atteggiamento che dimostrava era molto più probabile che l'avesse rubata a qualcuno dopo averlo pestato, ma insomma, se doveva costantemente pensare il peggio di tutti avrebbe vissuto la sua vita in paranoia, e che noia la paranoia! Nonostante il dispiacere, però, doveva punzecchiarla e farla incazzare il più possibile. Trattenersi costantemente non faceva bene, lui in primis lo sapeva e ne soffriva le conseguenze seppur in ambiti decisamente diversi da quelli della ragazza. Ora che nessuno sarebbe stato più di mezzo, doveva solo farla scaricare... e lei di certo non si sarebbe fatta pregare per far sì che ciò avvenisse.
    Non appena l'avrebbe vista in procinto di tirare un destro diretto al suo ventre, lui non avrebbe cercato di indietreggiare, contrattaccare o spostarsi in alcun modo: piuttosto, visto che già era chinato in avanti si sarebbe limitato a unire le braccia davanti a sé verticalmente, tenendole attaccate l'una all'altra e al proprio corpo, concentrando rapidamente energia nel suo braccio sinistro per attivare il 'Rinjutsu #4: Scudo crociato' e dare vita ad un piccolo effettivamente a confronto, ma comunque utile scudo in ferro di quaranta centimetri. Lei era troppo distante per colpirlo e lui non poteva ragionevolmente sapere cosa aspettarsi, ma aveva visto la forza che possedeva e gli aculei che le crescevano addosso. Aveva intuito che non era una ragazza qualunque: la mossa più logica non volendole far male era quella, e cioè proteggere la zona che almeno all'apparenza era intenzionata a colpire. Poteva essere una finta, magari si sarebbe presa gioco di lui dandogli del fifone dato che effettivamente l'immagine di questo tigrone immenso che si riparava dietro uno scudino era decisamente buffa, ma se fosse riuscito a buttarla sul ridere non gli sarebbe dispiaciuto affatto, anzi.
    Purtroppo però la lottatrice non scherzava, e mentre lo scudo crociato ancora si stava formando dal braccio della giovane sarebbero partiti con violenza contro essenzialmente la direzione generale di petto e ventre, come se fossero detonati via dall'arto. La posizione adottata da Dwayne lo avrebbe aiutato ad impedire a quelle punte di perforarlo: poiché, di nuovo, era chinato in avanti, ciò significava che tenendo le braccia nel modo menzionato, ovvero attaccate al suo corpo e verticali - come se effettivamente stesse tenendo una guardia basse anche lui - significava che buona parte di quel cono avrebbe colpito proprio gli avambracci posti verticalmente e corazzati dai guanti d'arme, coperti addizionalmente in modo parziale anche dallo scudo che si stava formando. Le parti più laterali di quel cono di aculei neppure avrebbero trovato un bersaglio di carne, incontrando invece le parti degli arti che andavano da spalle a gomito, anch'esse protette dalla corazza dei suoi bracciali.
    Insomma, il suo peloso pancino non venne minacciato da quelle punte. Non venne bucherellato, ma di certo sentì l'impatto: un colpo potente che superava chiaramente la sua di forza, ma che Tony avrebbe incassato come solo un wrestler gigante sapeva fare. Senza opporsi alla forza del colpo infatti l'avrebbe anzi accompagnata lasciandosi spingere da essa e camminando all'indietro, la potenza di quella percossa venendo distribuita equamente su tutto il suo enorme corpo, passando dalle mastodontiche braccia attaccate al colossale torace a quest'ultimo. Il vantaggio di Tony nell'essere un enorme armadio di pelo non stava nell'essere più forte, ma avere proprio più ciccia lungo la quale distribuire la forza dei colpi che riceveva.
    Indietreggiato di circa due metri verso il tavolo più vicino dal quale si era alzato lui, era finito vicino lo sgabello che si affacciava sul "corridoio" centrale libero, distanziandosi ulteriormente dalla dragonica che ora si sarebbe ritrovata a circa tre metri da lui, dato che nel mentre ella aveva anche fatto un passo per avvicinarsi. Ovviamente, solo perché aveva incassato molto bene, questo non significava di certo che non aveva sentito nulla: se già prima era indolenzito quel colpo gli avrebbe provocato ancora più dolore come se dopo la pace e tranquillità a cui si era abituato, il suo fisico si fosse risvegliato destando anche con più intensità la sua sofferenza. Sbuffò con un potente espiro come se stesse tentando di gettare fuori il bruciore che le zone fasciate e le braccia gli provocavano, mantenendo la sua posizione difensiva.
    Non ti sembra un po' ipocrita offenderti tanto, quando tu sei stata la prima a sparare insulti a zero? Che fai, tiri la pietra e nascondi la mano? Quanta insicurezza...
    Si era forse scordata che era stata lei a scatenare quella zuffa? Davvero pretendeva di comportarsi in malo modo e non venire trattata di conseguenza? Dwayne non poteva sapere cosa passasse per la testa o come ragionasse quella lottatrice, ma sperava davvero di non star avendo a che fare con un'altra pazza. L'ultima cosa che voleva era dover passare alle maniere forti... non solo perché preferiva non farle male, ma anche perché l'idea di finire a prese con un riccio davvero non lo entusiasmava!


    Fisico: Ammaccato e indolenzito ovunque, braccia in particolare
    Psiche: Concentrato
    Energia: 55/60
    Potere: Livello 1
    - L'ascia ha una resistenza pari all'acciaio.
    - La potenza con cui l'ascia colpisce è superiore del 25% rispetto a Tony, tuttavia è possibile impugnare l'ascia con entrambe le mani per concentrare forza al suo interno. Mentre si canalizza energia, Tony non può scattare e la sua velocità è ridotta del 50%, ogni turno di carica però aumenta la potenza del prossimo colpo di ulteriori 25%, fino ad un massimo del 75% (quindi massimo 2 turni di carica).
    - Se l'ascia non è impugnata da Tony, a patto che si trovi a non più di 10 metri da lui, sarà possibile allargare un palmo aperto i direzione dell'ascia così da attirarla verso di sé. L'ascia si muoverà come se fosse stata lanciata dal punto in cui si trovava, roteando su sé stessa.
    Tecniche Attivate: Rinjutsu #4: Scudo crociato
    Sul braccio dell'utilizzatore si va a generare uno scudo energetico con sopra disegnata una grande croce rossa. Lo scudo ha una vita molto breve (3 turni) ed ha una forma circolare di 40 cm di diametro. La resistenza è pari al ferro attraversato da energia magica. Lo scudo è posizionato a metà dell'avambraccio, sarà inamovibile e rappresenta un impedimento minimo per l'arto che lo ospita.
    Costo: 5
    Tecniche Attive: //
    Note: Guanti GSM indossati su entrambe le braccia
    Scudo crociato su avambraccio sx. (1/3)

     
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    Non che si aspettasse di colpiro, chiaramente: già il fatto che i suoi riflessi fossero stati sufficienti a tirare via Mask dalla traiettoria del tavolo le avevano fatto capire che l'ibrido non era uno qualunque, e doveva ammettere che era anche per quello che si era accesa leggermente più del previsto, poichè sembrava davvero un avversario che potesse darle un minimo di soddisfazione, anche se per il momento non sembrava intenzionato. Era chiaro che non fosse tanto per le ferite, nè per mancanza di abilità, ma proprio perchè stava cercando di non combinare guai che il tigrone si era semplicemente difeso, incassando esattamente come aveva annunciato prima, assumendo una posizione he lo rendesse il più ingombrante possibile, in modo che nemmeno uno degli aculei esplosi dal suo braccio potessero anche solo sfiorare uno dei teppisti alle sue spalle. Il gruppetto, d'altro canto, non appena vide cosa Chandra aveva fatto strabuzzò gli occhi, ed ogni singolo membro iniziò a correre verso l'uscita, tranne Mask che sembrò voltarsi almeno per un istante verso di loro, digrignando i denti.
    Capo che cazzo stai facendo?! Andiamocene questa è matta! Lascia che massacri quel tipo e filiamocela!
    Stupida puttana...
    Costringendo un suo scagnozzo a portarlo via, Mask osservò il tigrone assorbire completamente il colpo senza alcun danno, poichè gran parte finì sullo scudo, ed i rimanenti aculei si limitarono ad impattare sui suoi guanti d'arme, per poi iniziare immediatamente ad indietreggiare, prima che uscire dal locale gli togliesse la visuale.
    Stai zitto! Hai detto che potevo prendermela con te no?! Fai il bravo sacco e prendi le botte in silenzio!
    Purtroppo Tony non aveva idea di come funzionasse Chandra, ed il problema della ragazza era che, finchè non si fosse sfogata almeno un minimo, era semplicemente impossibile tentare di ragionare con lei: il suo sangue le impediva di tranquillizzarsi immediatamente, ed era per questo che era in così grave bisogno di una scazzottata cosa che il tigrone le stava proprio fornendo. Ovviamente, quando lui indietreggiò non poteva aspettarsi che lei non lo incalzasse, poichè fare un passo non esclude la possibilità di farne immediatamente dopo un altro, ed un altro ed un altro ancora. Per questo Chandra non avrebbe fatto un singolo passo come l'ibrido si aspettava ma avrebbe proseguito, sferrando un poderoso calcio mentre avanzava allo sgabello tra i due e dirigendolo proprio sulle gambe del micione per poi avanzare a grandi passi, raggiungendolo senza problemi visto che lui indietreggiava e lei avanzava, ma non fu nemmeno una semplice avanzata: caricando due montanti, la ragazza si lanciò per quella brevissima distanza che li separava (non essendosi mai allontanata da lui ed avendogli permesso solo qualche passetto prima di tentare di investirlo) tendendo le braccia e facendole impattare con tutta la sua forza, anzi, di più, sullo scudino che il suo avversario stringeva saldamente sull'avambraccio sinistro.
    Io NON sono INSICURA!
    Sarebbe stato istantaneamente chiaro alla tigre che quello di prima era un semplice, semplicissimo assaggio di ciò che stava per arrivare: questi erano due cazzotti in piena regola, sferrati con una forza molto, molto più alta di quella della semplice scarica di aculei. Questa volta avrebbe sentito il terribile, intero impatto di tutta la forza fisica di Chandra mentre quegli aculei sfregavano sullo scudo, ed improvvisamente... Prendevano fuoco. Si, forse l'ibrido non se n'era accorto ma la velocità a cui quelle pericolose armi crescevano e si ispessivano sul corpo della draconica era assurda, in pochi istanti erano già diventati massicci e poderosi aculei più simili a corna che a punte, e non appena entrarono a contatto con lo scudo si infiammarono letteralmente, diventando a dir poco incandescenti, esplodendo in uno spettacolare boato di fiamme, ossa e, se il tigrone non aveva carte trappola nascoste da qualche parte, dolore. Dolore, perchè uno scudino di ferro non sarebbe mai stato sufficiente a bloccare un tale assalto, e sperare che i suoi guanti d'arme fossero diversi sarebbe stata un'idea a dir poco folle, concentrato in quella doppia scarica di pugni c'era un potere primordiale, non derivato da alcun allenamento di sorta, ma solo dal sangue che scorreva nelle vene della ragazza: il sangue di un drago. Era proprio per questo che l'ibrido, anche se fosse riuscito a difendersi efficacemente dal colpo, senza ombra di dubbio si sarebbe sentito sollevare da terra e lanciare all'indietro, poichè si, la ragazza era così forte fisicamente da poterlo lanciare via con forza. La sua offensiva, però, non andava sottovalutata sotto nessun aspetto, poichè fino a che non si fossero separati da lei quegli incandescenti aculei avrebbero fornito una difesa solida, non quanto se fossero stati meno roventi, ma comunque in grado di proteggere le sue braccia dall'impatto senza alcun problema. Chandra era una testa calda, ma non era stupida, e nel combattimento trovava motivo di sfogarsi, senza però distrarsi da ciò che aveva davanti: il suo avversario. Era coperto di bende, ma era in piedi a reggere ogni singolo colpo che gli veniva sferrato e non sembrava intenzionato a cadere, e questo lo rendeva decisamente tosto. Per questo non ebbe alcun dubbio quando portò la sua coda al proprio lato sinistro, dove si trovava il braccio destro non dotato di scudo del tigrone, anch'essa coperta di aculei che piano piano si stavano ispessendo sempre di più, minacciando una nuova, terrificante esplosione di rovente dolore, ma soprattutto posizionandosi ad efficiente difesa laterale in caso avesse tentato un simpatico colpo basso. La sua coda non era come quella degli ibridi, era un poderoso, spesso e solido terzo arto, che poteva usare per offendere tanto quanto una delle sue braccia, quindi la tigre gigante avrebbe fatto bene a tenerlo d'occhio, soprattutto la gigantesca mazza ferrata alla fine, che sembrava molto più dolorosa di quattro nocche sui denti...

    Status Fisico: Perfetta, Forma Umanoide (Bonus sul gigas del 25%)
    Status Psicologico: Furiosa
    Energia: 90/100
    Potere: Corona del Tiranno (Attivo)
    Livello 2
    - A questo livello Chandra può far crescere le spine solo in due zone contemporaneamente del corpo.
    - Le spine hanno bisogno di 3 turni per essere completamente cariche:
    1) Al primo turno la loro resistenza ossea è superiore al normale.
    2) Al secondo turno la resistenza è aumentata e anche la capacità di penetrazione è superiore rispetto al normale.
    3) Al terzo turno sono completamente incandescenti: questo diminuisce la loro effettiva resistenza ma aumenta di molto la loro capacità di penetrazione.
    (Sarà sempre possibile fermare la crescita di alcune spine fermandole ad una determinata carica per poter favorire la crescita di altre.)
    - A questo livello, quando Chandra decide di far esplodere le spine attraverso una tecnica, si muoveranno ad una distanza massima di 3 metri al doppio della velocità dell'utilizzatore e potranno allargarsi in un cono con l'ampiezza limite di 60 cm.
    Tecniche usate:
    Entrata Dinamica
    Utilizzabile solamente in forma umana, questa tecnica rende incandescenti tutte le spine del corpo non in maniera offensiva ma semplicemente di utilità, in modo da rendere più efficiente il prossimo attacco. Attivando questa tecnica Chandra potrà utilizzare gli arti inferiori in dropkick, oppure gli arti superiori allineati e rivolti entrambi nella stessa direzione a pugno chiuso (stile superman). La spinta incandescente delle spine consente di effettuare uno scatto a mezz'aria verso il bersaglio, questo non solo aumenta del 25% la potenza del colpo ma dopo l'impatto sarà possibile far partire le punte delle zone che hanno colpito contemporaneamente. Questa tecnica può anche essere non sfruttata a mezz'aria, e se le spine usate per l'attacco si sfregano su una superficie solida, la loro carica aumenta istantaneamente di 1.
    Costo: 5
    Equipaggiamento:

    Note:
    - Aculei su testa 0/3
    - Aculei su petto 0/3
    - Aculei su vita 0/3
    - Aculei su braccio destro 1/3->2/3 per turno->3/3 e poi subito 0/3 per Entrata Dinamica
    - Aculei su braccio sinistro 1/3->2/3 per turno->3/3 e poi subito 0/3 per Entrata Dinamica
    - Aculei su gamba destra 1/3
    - Aculei su gamba sinistra 1/3
    - Aculei su coda 1/3


    EDIT 19/05/2020: messa a posto la parte del post dove ignoro uno sgabello che dovrebbe essere tra me e Tony mentre avanzo.


    Edited by White T. Hebi - 19/5/2020, 18:22
     
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    Dire di non essere insicuri è una delle cose più insicure che si possono fare, ma questo probabilmente la folle che Tony aveva davanti lo sapeva benissimo, così come lui d'altronde sapeva perfettamente che quella tizia non gli avrebbe permesso di semplicemente prendere le distanze: aveva ribaltato un tavolo contro qualcuno solo perché quel qualcuno le stava vagamente dando fastidio! Non era esattamente l'immagine della pazienza, per questo non appena l'avrebbe vista cominciare ad avanzare verso di lui mentre indietreggiava, non appena l'avrebbe vista alzare la gamba davanti lo sgabello intuì tranquillamente cosa stava per accadere. Scattò immediatamente all'indietro di tutti i 3 metri e mezzo lungo quel "corridoio" libero centrale verso l'uscita per evitare quella sedia volante diretta alle sue gambe, sfruttando il fatto che fosse chinato e che sarebbe passato vicino lo sgabello dove era seduto quando stava ascoltando il discorso fra la pazza e il novantanovesimo, per afferrare saldamente l'elsa dell'arma contenuta nel borsone da palestra vicino a tale posto a sedere con la mano destra, preventivamente preparandosi al peggio. Mossa sicuramente intelligente, ma l'idea di dover utilizzare Ragnarok lo spaventava più delle giga-sberle letali che rischiava di ricevere. Non voleva farle male!
    Purtroppo per Dwayne però non bastava volere qualcosa per ottenerla, e finito il suo scatto mentre ancora teneva stringeva l'elsa con solo la mano destra di fianco a lui, vide quella dragonica furiosa scattargli addosso come un siluro tenendo davanti a sé entrambe le mani a martello, con una palese, ovvia e chiarissima intenzione: quella tipa voleva colpirlo così forte da spararlo indietro nel tempo con dei cazzotti a propulsione! Tony aveva ricevuto un sacco di botte in testa ultimamente, certo, ma il suo cervello due più due ancora lo sapeva fare e se la ragione e moralità furono indecise riguardo come affrontare quella situazione, il suo istinto fu tutt'altra storia. Le pupille del gattone si affievolirono, la coda si cementificò verso il basso e le orecchie si abbassarono drasticamente quasi a toccare il capo stesso, tirate all'indietro, mentre il suo pelo divenne ancor più arruffato come se fosse stato affogato in qualche bizzarro effetto elettrostatico. La mano che teneva l'elsa di quella gigantesca ascia si sarebbe mossa per portare la parte superiore dell'arma - quella attraversata dalle lame - di piatto davanti al proprio scudo in modo da porlo come scudo in una difesa improvvisata e ultima quando ormai i pugni erano a pochi centimetri di distanza dall'impattare contro di lui. Come ultimo gesto disperato avrebbe attivato 'Gemmoforza' per ricoprire le lame dell'ascia con un denso strato roccioso mentre i pugni impattavano contro di esse: le punte acuminate incandescenti della ragazza non avrebbero perforato l'acciaio corazzato della difesa, ma d'altronde se non fu la fucilata di spuntoni a fargli male, fu l'impatto causato da quegli arieti da sfondamento di carne. Quella martellata colpì l'ascia, che colpì a sua volta lo scudo, che a sua volta si schiantò contro il braccio che in ultimo impattò contro il petto del tigrone. Un bene che ci furono più strati sui quali quel colpo poté protrarsi, ma non per questo meno brutale. Dwayne sentì dolorosamente quel sisma di forza fargli vibrare l'ascia per poi scaricarsi sull'osso del suo avambraccio e il lato sinistro del suo costato, danneggiandoli, mentre incapace di resistere a quella forza volava all'indietro e di lato contro il bancone, finendo inevitabilmente contro di esso, sfondando il debole legno con la sua mole e finendo con le spalle al muro pur ancora stringendo l'ascia.
    La fortuna fu che fra la frantumazione del legno e la polvere tipica di un locale mal tenuto, l'impatto e lo scivolone all'indietro che il tigrone tentò di attutire artigliando con le sue zampe posteriori il terreno scatenò un polverone che avrebbe offuscato almeno momentaneamente come fosse finito. Pochi istanti dopo l'impatto, però, Chandra si sarebbe potuta accorgere che la televisione al lato nord stava cambiando canale, saltando da uno all'altro per un paio di volte prima di fermarsi su di uno specifico proprio mentre iniziava la sigla di apertura di quello che sembrava essere a tutti gli effetti un cartone animato per bambini, che sembrava includere molti mostriciattoli di diversa fattura e forma.
    Aaaaaaah, ora va' meglio!
    Borbottò fra sé e sé preso dal telecomando che aveva in mano trovato lì vicino e diradatosi il polverone, Tony aveva speso quel tempo prezioso che aveva a disposizione solo per cambiare canale e rialzarsi, non senza dolore ovviamente. Sentiva parte del braccio sinistro come se fosse stato perforato da mille acuminati aghi nonostante la sofferenza fosse dovuta all'osso, e dovette tossire più volte per adattarsi a dover percepire affanno anche solo respirando. Parlando di aghi, la schiena era ricoperta di scheggiature fastidiose, ma nonostante quell'attacco lo avesse terrorizzato, tumefatto e riaperto parzialmente le ferite sul suo corpo, le fasciature che aveva tingendosi di rosso, di nuovo in piedi Tony non sembrava essere psicologicamente neppure minimamente intaccato... al massimo a giudicare dalla canzoncina in sottofondo, forse aveva perso qualche neurone regredendo un po' ad un bambinone.
    Sai, se facessi funzionare il cervello la metà di quel che meni credo che ti accorgeresti di quanto sia ridicolo tutto questo. Ti stai facendo totalmente controllare dalla rabbia! Possibile tu non abbia neppure uno straccio di forza di volontà?
    Distanti ora quattro metri, Dwayne stringeva quella che ormai era chiaramente una mannaia con due lame gigantesche, il borsone che la conteneva fatto a pezzettini da tutto il disastro che si era creato. Con le spalle al muro, teneva l'arma obliqua rispetto al terreno, con l'asta che attraversava parallela buona parte del suo braccio, la testa dell'arma rivolta verso il basso. Fra di loro non vi erano ostacoli dato che la parte del bancone che avrebbe potuto bloccarli era stata distrutta. Fino a quel momento aveva parlato un sacco e agito poco. Avrebbe continuato quella tiritera o si sarebbe propriamente difeso da quel momento in poi? Avrebbe potuto scoprirlo solo la dragonica lasciandosi continuare a dettare da quella furia per il tigrone del tutto ingiustificata.


    Fisico: Ammaccato e indolenzito ovunque, braccia in particolare; Osso avambraccio sx. fratturato [Media]; Lato sx. del costato contuso [Medio-lieve]; Schiena ricoperta di schegge, contusa in più parti [Medio-lieve];
    Psiche: Concentrato
    Energia: 50/60
    Potere: Livello 1
    - L'ascia ha una resistenza pari all'acciaio.
    - La potenza con cui l'ascia colpisce è superiore del 25% rispetto a Tony, tuttavia è possibile impugnare l'ascia con entrambe le mani per concentrare forza al suo interno. Mentre si canalizza energia, Tony non può scattare e la sua velocità è ridotta del 50%, ogni turno di carica però aumenta la potenza del prossimo colpo di ulteriori 25%, fino ad un massimo del 75% (quindi massimo 2 turni di carica).
    - Se l'ascia non è impugnata da Tony, a patto che si trovi a non più di 10 metri da lui, sarà possibile allargare un palmo aperto i direzione dell'ascia così da attirarla verso di sé. L'ascia si muoverà come se fosse stata lanciata dal punto in cui si trovava, roteando su sé stessa.
    Tecniche Attivate: Gemmoforza
    Tony ricopre le lame di roccia, cosa che le rende molto meno affilate ma molto più pesanti. Questo gli consente di scagliare materiali con la sua arma con grande efficienza senza tagliarli e rende molto più difficile semplicemente deviare l'arma, o addirittura bloccarla: se il colpo è dall'alto verso il basso, la forza contro cui il nemico dovrà scontrarsi sarà maggiore proprio per il peso dell'arma. Inoltre funge anche da ulteriore difesa, visto che prima di danneggiare le lame sarà necessario danneggiare lo strato roccioso. Questa tecnica dura un solo turno quindi gli attacchi che può sferrare sono limitati.
    Costo: 5
    Tecniche Attive: //
    Note: Guanti GSM indossati su entrambe le braccia
    Scudo crociato su avambraccio sx. (2/3)


    EDIT 22/5/2020 - Modificata l'azione precedente per via delle tempistiche errate con una più appropriata.

    Edited by Demi - 22/5/2020, 16:16
     
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    Sentire i suoi pugni impattare su qualcosa di fin troppo duro la sorprese: era convinta che il tigrone non sarebbe stato in grado di reagire al suo attacco, ed invece aveva dimostrato riflessi fin troppo fuori dalla norma, riuscendo ad evitare agilmente lo sgabello, indietreggiare al meglio delle sue capacità ed imbastire una difesa in extremis con... Un'ascia? Si, quella era proprio una gigantesca ascia bipenne, che appoggiò davanti allo scudo crociato creando una doppia (se non tripla, visto che aveva anche il guanto d'arme sul braccio scudato) linea di difesa dal suo catastrofico assalto, riuscendo ad assorbire parte dell'impatto ma soprattutto impedendo ad un singolo aculeo di colpirlo, certo lasciando chiari segni sulla solida roccia che si era formata sull'ascia, ma evitandosi una situazione ben peggiore: se agli aculei non veniva concesso spazio per espandersi in una rosa esplodevano estremamente ravvicinati tra di loro e due enormi buchi nello stomaco sarebbero stati ben peggiori di quello che gli successe, quando l'enorme batuffolone venne lanciato all'indietro, schiantandosi contro il bancone, attraversandolo addirittura per poi finire spalle al muro, sollevando un enorme polverone. Forse c'era andata troppo pesante.
    Oh non dirmi che abbiamo già finito! Che stai-
    La lamentela della ragazza venne immediatamente interrotta dal televisore che iniziò a sparare al massimo volume una canzoncina orecchiabile per quanto infantile, mentre la polvere si diradava ed il tigrone si dimostrava ancora in piedi, un po' più malridotto di prima ma comunque ancora solidamente intero, brandendo la gigantesca ascia con una mano sola e facendole notare come si stesse facendo controllare completamente dalla sua rabbia. Il che era... Verissimo. Fortunatamente per l'ibrido, dopo aver esploso quel doppio colpo la lucidità di Chandra iniziava a riaffiorare, permettendole di ragionare un po' meglio, ma il problema che si era appena presentato era che aveva imbracciato un'arma, che addirittura fino a poco prima teneva nascosta!
    Parli parli, ma l'artiglieria pesante ce l'avevi nascosta nel borsone, eh?! Se davvero volevi farmi sfogare perchè non l'hai tirata fuori subito?! Fammi divertire, Yaga! Adesso facciamo sul serio!
    "Yaga" è una parola draconica che significa più o meno "a metà", e non avendo un nome per il suo ibrido amico si era dovuta limitare allo slang della sua lingua per indirizzarlo, mentre sorrideva e faceva sbattere i pugni tra di loro avanzando, generando una quantità esagerata di scintille: quegli aculei sembravano fatti d'ossa, ma avevano qualità molto simili alle pietre focaie.
    Oh la forza di volontà ce l'ho, te lo assicuro. È proprio la forza di volontà ad impedirmi di romperti come un grissino, Yaga! Devi durare abbastanza da farmi sfogare!
    Non aggiunse altro prima di caricare quello che pareva un pugno sinistro, che però divenne molto presto la posizione di lancio di un giavellotto: nella mano stretta a pugno della ragazza si generò difatti quella che sembrava una pericolosa saetta di pura energia statica, che scagliò con forza verso il suo avversario prima di partire in quarta, correndo con tutta la sua aggressività verso di lui, abbassandosi leggermente e tenendo la schiena curva mentre le braccia rimanevano piegate davanti a lei, con i pugni saldamente chiusi davanti alla metà inferiore del suo viso. La carica puntava solo ad avvicinarla in quel momento, e lo Yaga aveva già scoperto cosa succedeva se la rossa riusciva a mettergli le mani addosso, ma sapeva bene che, nonostante fosse rapida ad infuriarsi, la vera abilità della draconica risiedeva nella guerra di trincea: più tempo l'ibrido lasciava passare e più gli aculei sul suo corpo si moltiplicavano, ispessivano e diventavano incandescenti, armandola in maniera sempre più pericolosa nei confronti del tigrone, come dimostrò il braccio destro corazzandosi in maniera più massiccia del sinistro, presto imitato dalla poderosa coda di Chandra, sempre pronta a fargli capire che non se la stava vedendo con due pugni, ma tre.

    Status Fisico: Perfetta, Forma Umanoide (Bonus sul gigas del 25%)
    Status Psicologico: Estasiata, carica
    Energia: 85/100
    Potere: Corona del Tiranno (Attivo)
    Livello 2
    - A questo livello Chandra può far crescere le spine solo in due zone contemporaneamente del corpo.
    - Le spine hanno bisogno di 3 turni per essere completamente cariche:
    1) Al primo turno la loro resistenza ossea è superiore al normale.
    2) Al secondo turno la resistenza è aumentata e anche la capacità di penetrazione è superiore rispetto al normale.
    3) Al terzo turno sono completamente incandescenti: questo diminuisce la loro effettiva resistenza ma aumenta di molto la loro capacità di penetrazione.
    (Sarà sempre possibile fermare la crescita di alcune spine fermandole ad una determinata carica per poter favorire la crescita di altre.)
    - A questo livello, quando Chandra decide di far esplodere le spine attraverso una tecnica, si muoveranno ad una distanza massima di 3 metri al doppio della velocità dell'utilizzatore e potranno allargarsi in un cono con l'ampiezza limite di 60 cm.
    Tecniche usate:
    Kearinomanzia #1: Lancia del fulmine
    Nel palmo della mano dell'utilizzatore viene materializzata una sottile massa elettrica che poi si prolungherà assumendo la forma di una lancia lunga 150 cm. La lancia può essere scagliata al doppio della propria velocità fino ad una distanza massima di 10 metri. Quest'arma pur essendo di energia e scomparendo dopo aver inflitto danni viene considerata da altre tecniche come se fosse un'arma convenzionale a tutti gli effetti. La lancia elettrica è molto efficace sui corpi umani, ma meno contro le barriere energetiche ed elementi convenzionali, infligge danni da penetrazione ed magnetizza la zona colpita in caso di esseri viventi per 3 turni. La zona viene magnetizzata anche se non infligge danni al bersaglio ma riesce a colpirlo. Questa tecnica è più efficace contro un nemico magnetizzato.
    Costo: 5
    Equipaggiamento:

    Note:
    - Aculei su testa 0/3
    - Aculei su petto 0/3
    - Aculei su vita 0/3
    - Aculei su braccio destro 2/3
    - Aculei su braccio sinistro 1/3
    - Aculei su gamba destra 1/3
    - Aculei su gamba sinistra 1/3
    - Aculei su coda 2/3

     
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    Eh?
    Tony non nascose una certa perplessità non appena la ragazza si appellò a lui con l'appellativo di "Yaga". Yaga? Tipo Baba Yaga? Sfuggì un espiro di chi aveva capito tutto dal suo muso.
    AAAAAAAAAAH! Ho capito! Ma dai, anche tu sei appassionata di quella serie di spettacoli? Sono action bellissimi, a quel figone del protagonista glie lo ricordo ogni volta che lo vedo. Se vuoi te lo presento, è un grand'uomo.
    Quella pazza stava chiaramente facendo una reference ad una delle più grandi serie cinematografiche action mai girate, coinvolgenti un certo sicario a cui avevano ucciso il proprio cane. Strano nome da affibiargli, comunque, Dwayne non si credeva di certo l'uomo nero, anzi si riteneva la cosa più distante da esso immaginabile. Quando vide la dragonica intenta a tornare all'assalto, velocemente si sarebbe rimesso lui stesso in azione: avanzando un poco per non essere esattamente con le spalle al muro ma un po' più avanti rimanendo comunque dietro al bancone, avrebbe portato entrambe le mani all'elsa dell'arma, tenendola sul suo lato sinistro all'altezza del fianco e parallela al terreno, con la parte superiore e la punta dell'arma rivolta verso l'avversaria, come se fosse una lancia. La mano destra era più vicina alla parte superiore, mentre quella sinistra più in fondo.
    No, quella non si chiama forza di volontà, si chiama Ragnarok e la sto impugnando IO! NON PRENDERTI I MERITI DELLA MIA ASCIA!
    Mentre la ragazza finiva di richiamare il giavellotto, lui avrebbe attivato la tecnica 'Pietrataglio' per aggiungere alla propria arma un ulteriore cinquanta centimetri di lunghezza in avanti, evocando due spuntoni rocciosi su entrambe le estremità. Mentre lei scagliava il giavellotto puntando alla sua testa, il tigrone si sarebbe abbassato, chinandosi in avanti per tentare di affondare quella punta acuminata rocciosa in un attacco che puntava alla gamba destra della dragonica, più in avanti e pertanto immediatamente raggiungibile rispetto alla sorella vista la posizione adottata dalla giovane.
    Fra la lunghezza dell'arma, l'estesione delle proprie braccia e chinandosi in avanti, Tony sarebbe stato capace di coprire circa tre metri e mezzo se non poco più, praticamente quasi tutta la distanza dei quattro metri che vi era precedentemente fra di loro, coperta parzialmente all'inizio dal tigrone mentre lei iniziava proprio a richiamare la sua arma elettrica prima di scagliarla. Quest'ultima sarebbe passata sopra la testa dell'ibrido, impattando sulla parete dietro di lui e svanendo rapidamente mentre lui portava avanti il suo affondo.


    Fisico: Ammaccato e indolenzito ovunque, braccia in particolare; Osso avambraccio sx. fratturato [Media]; Lato sx. del costato contuso [Medio-lieve]; Schiena ricoperta di schegge, contusa in più parti [Medio-lieve];
    Psiche: Concentrato
    Energia: 45/60
    Potere: Livello 1
    - L'ascia ha una resistenza pari all'acciaio.
    - La potenza con cui l'ascia colpisce è superiore del 25% rispetto a Tony, tuttavia è possibile impugnare l'ascia con entrambe le mani per concentrare forza al suo interno. Mentre si canalizza energia, Tony non può scattare e la sua velocità è ridotta del 50%, ogni turno di carica però aumenta la potenza del prossimo colpo di ulteriori 25%, fino ad un massimo del 75% (quindi massimo 2 turni di carica).
    - Se l'ascia non è impugnata da Tony, a patto che si trovi a non più di 10 metri da lui, sarà possibile allargare un palmo aperto i direzione dell'ascia così da attirarla verso di sé. L'ascia si muoverà come se fosse stata lanciata dal punto in cui si trovava, roteando su sé stessa.
    Tecniche Attivate: Pietrataglio
    Tony forma un paio di punte rocciose sulla sommità delle due estremità dell'asta dell'ascia. In questo modo, colpendo con un affondo potrà infliggere danni da perforazione. Questa tecnica risulta particolarmente utile se l'ascia viene lanciata e, dato il suo peso, diventa estremamente più efficace se lanciata verso il basso. Se colpisce un nemico ha la possibilità di bloccarlo letteralmente a terra visto che la punta sarà di circa 50 cm quindi piuttosto insidiosa e resistente come l'ascia stessa. La tecnica dura un massimo di 3 turni.
    Costo: 5
    Tecniche Attive: //
    Note: Guanti GSM indossati su entrambe le braccia
    Scudo crociato su avambraccio sx. (3/3)
    Pietrataglio attivata (1/3)

     
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    Visto come aveva reagito prontamente a tutti i suoi attacchi, Chandra sapeva bene che quella lancia del fulmine sarebbe stata a malapena una distrazione, e non fu delusa quando vide che, anzi, il tigrone aveva scelto di evitarla ed allo stesso tempo reagire al suo attacco, provocandole una risata mentre serrava i denti in un sorriso ferale, scoprendo completamente le sue zanne da squalo.
    Hahahah! Ma allora sai anche attaccare!
    Avrebbe continuato a ridere, ma la risposta dell'ibrido al suo nomignolo la distrasse per un attimo, facendola incespicare con le parole per rispondergli, sorpresa, piegando la testa di lato mentre evitava agilmente di lato l'enorme stoccata del suo avversario, spostandosi a sinistra visto che la doppia punta dell'ascia stava mirando alla sua gamba destra.
    Sp-spettacoli? Che? E chi dovresti presentarmi? Non parlarmi come se fossimo amiconi, Yaga!
    La confusione che gli provocò la risposta del suo avversario non fu però sufficiente a farla distrarre dal loro scontro, e per questo Chandra non perse nemmeno un istante ad afferrare la punta più alta delle due (l'ascia era rivolta verticalmente, altrimenti avrebbe colpito entrambe le gambe) con il braccio destro e tirando con un rapido e potente strattone. A quel punto non sarebbe neanche stata questione di quanta forza possedeva la ragazza: l'ibrido stesso aveva sferrato l'affondo, avanzando con il corpo, e sentirsi tirare durante quell'azione avrebbe senza ombra di dubbio compromesso il suo equilibrio, avvicinando la ragazza a lui ma rendendo vero anche l'opposto, visto che Chandra non ci mise abbastanza forza da strappargli l'arma di mano, limitandosi a rendere chiara la sua supremazia fisica che rese solo più fluida e rapida la mossa. Allo stesso tempo, come se le sue braccia fossero una carrucola, mentre la destra tirava, la sinistra sferrò un poderoso diretto proprio verso il tigrone e facendo esplodere gli aculei verso di lui, coprendo senza sforzo la distanza che li separava, ora ridotta dalla mossa appena eseguita e non solo: visto che corsero per almeno due metri, il cono d'espansione degli aculei raggiunse il suo massimo possibile, ed evitarli senza mollare la sua arma sarebbe stato a dir poco impossibile. Conscia, però, che come aveva potuto generare quell'ammasso di pietra sulla sua arma poteva anche farlo scomparire, Chandra non diede spazio alla possibilità che reagisse violentemente, portando la sua coda proprio sul lato destro del proprio corpo, ormai carica di pesanti, spessi e pericolosi aculei che, come per tutta la durata di quello scontro, avrebbero minacciato lo Yaga di fargli fare un viaggetto dritto dritto in terapia intensiva se li avesse sottovalutati. Sorrise di nuovo, estasiata dal combattimento e dall'abilità del tigrone, che effettivamente stava reggendo splendidamente nonostante la terrificante forza della ragazza.
    Quindi, fin'ora quest'ascia è stata uno scudo, poi una lancia... Quando diventa un'ascia?!

    Status Fisico: Perfetta, Forma Umanoide (Bonus sul gigas del 25%)
    Status Psicologico: Estasiata, carica
    Energia: 80/100
    Potere: Corona del Tiranno (Attivo)
    Livello 2
    - A questo livello Chandra può far crescere le spine solo in due zone contemporaneamente del corpo.
    - Le spine hanno bisogno di 3 turni per essere completamente cariche:
    1) Al primo turno la loro resistenza ossea è superiore al normale.
    2) Al secondo turno la resistenza è aumentata e anche la capacità di penetrazione è superiore rispetto al normale.
    3) Al terzo turno sono completamente incandescenti: questo diminuisce la loro effettiva resistenza ma aumenta di molto la loro capacità di penetrazione.
    (Sarà sempre possibile fermare la crescita di alcune spine fermandole ad una determinata carica per poter favorire la crescita di altre.)
    - A questo livello, quando Chandra decide di far esplodere le spine attraverso una tecnica, si muoveranno ad una distanza massima di 3 metri al doppio della velocità dell'utilizzatore e potranno allargarsi in un cono con l'ampiezza limite di 60 cm.
    Tecniche usate:
    Spaccafaccia
    Questa tecnica consente a Chandra di sparare le spine attraverso un movimento aggressivo delle proprie parti del corpo in modo da aggiungere alla loro potenza anche la sua forza fisica. Utilizzare questa tecnica è impossibile con alcune parti del corpo, ad esempio il petto o la vita, ma di solito bastano spinte o movimenti molto violenti per poter sfruttare al meglio questa basilare abilità.
    Costo: 5
    Equipaggiamento:

    Note:
    - Aculei su testa 0/3
    - Aculei su petto 0/3
    - Aculei su vita 0/3
    - Aculei su braccio destro 2/3->3/3 per turno
    - Aculei su braccio sinistro 1/3->2/3 per turno->0/3 per Spaccafaccia
    - Aculei su gamba destra 1/3
    - Aculei su gamba sinistra 1/3
    - Aculei su coda 2/3

     
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    Mancato il bersaglio con il suo affondo, gli spuntoni che Tony aveva creato sulle estremità dell'asta dell'ascia persero immediatamente qualsiasi possibile scopo. Dopo che la punta rocciosa frontale si conficcò nelle assi di legno che delineavano il pavimento, non appena la dragonica strinse in mano la roccia che formava la punta questa si sarebbe sgretolata svanendo, ma Dwayne non avrebbe tentato di contrattaccare: piuttosto, prima che la nemica potesse impedirglielo avrebbe ritratto l'arma mentre si spostava verso la propria sinistra, spingendo la parte più bassa dell'asta in avanti con la mano sinistra mentre la destra la tirava a sé, puntando a portarsi l'ascia di piatto sul suo lato destro, il filo della lama inferiore parallelo al terreno. La parte delle lame avrebbe funto di nuovo da scudo contro parte del cono di spuntoni che Dwayne non riuscì ad evitare per via della direzione dell'attacco, questa volta fortunatamente non impattando contro il suo corpo ma comunque vibrando in risposta ai colpi delle punte il cui impatto avrebbero costretto l'arma a quasi collidere con il muro dietro. Fortunatamente il grosso di quella forza si sarebbe scaricata sul braccio destro ancora illeso del tigrone che era più vicino alla zona colpita, anziché il sinistro, sebbene la vibrazione dell'asta comunque gli avrebbe portato non poco fastidio a quest'ultimo.
    Ragazza mia ma ci vedi?! Non ho spazio per agitarla, è troppo grossa!
    Facendo ovviamente riferimento all'arma, il tigrone non avrebbe nascosto un'espressione sinceramente perplessa: forse i dragonici avevano problemi con la profondità di campo? Magari è per quello che lei i suoi pugni li sparava, in modo da aiutarsi a colpire cose che non capiva se erano abbastanza vicine. O forse stava dicendo che lei sarebbe riuscita ad usarla meglio? Evitato il peggio, non avrebbe di nuovo tentato un approccio aggressivo, ma anzi... le avrebbe letteralmente offerto la sua arma lanciandogliela. Non con intento di colpirla, ma piuttosto dalla parte dell'asta, facendola volare oltre il bancone.
    Visto che te la tiri tanto, perché allora non provi a usarla tu, eh? Avanti, Conan, fammi vedere come TU useresti quest'ascia... SE ce la fai a usarla! Sarei bravo anch'io con dei fucili a pompa al posto delle braccia in un cubicolo di tre metri!
    Voleva apertamente essere una sfida: quella sottospecie di bulla sovrumana parlava e provocava continuamente e Tony era tranquillamente disposto ad accettare il suo adorabile shit talking, ma se prima aveva chiaramente dimostrato di non essere per niente capace di resistere ad un insulto, ora avrebbe avuto quantomeno il coraggio di dimostrare la superiorità che tanto ostentava? Se avesse preso quell'arma, imbracciandola la dragonica si sarebbe accorta che persino con la sua forza essa non sarebbe stata per niente leggera, anzi. Sarebbe stato come se essa stesse attivamente spingendo contro di lei verso il basso in un tentativo di renderle un inferno anche solo il semplice atto di reggerla o agitarla. Visto il movimento del tigrone, i due lottatori distavano ora circa 4 metri l'uno dall'altra, con il bancone ora a frapporsi fra di loro.


    Fisico: Ammaccato e indolenzito ovunque, braccia in particolare; Osso avambraccio sx. fratturato [Media]; Lato sx. del costato contuso [Medio-lieve]; Schiena ricoperta di schegge, contusa in più parti [Medio-lieve];
    Psiche: Concentrato
    Energia: 45/60
    Potere: Livello 1
    - L'ascia ha una resistenza pari all'acciaio.
    - La potenza con cui l'ascia colpisce è superiore del 25% rispetto a Tony, tuttavia è possibile impugnare l'ascia con entrambe le mani per concentrare forza al suo interno. Mentre si canalizza energia, Tony non può scattare e la sua velocità è ridotta del 50%, ogni turno di carica però aumenta la potenza del prossimo colpo di ulteriori 25%, fino ad un massimo del 75% (quindi massimo 2 turni di carica).
    - Se l'ascia non è impugnata da Tony, a patto che si trovi a non più di 10 metri da lui, sarà possibile allargare un palmo aperto i direzione dell'ascia così da attirarla verso di sé. L'ascia si muoverà come se fosse stata lanciata dal punto in cui si trovava, roteando su sé stessa.
    Tecniche Attivate: //
    Tecniche Attive: //
    Note: Guanti GSM indossati su entrambe le braccia

     
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    『Fly to the end of the Earth! Lapithai Caeneus!』

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    Vederlo ritrarre l'arma così in fretta la prese di sorpresa, era convinta che gli sarebbe servito qualche istante per disintegrare la pietra e per questo si era preparata a difendersi, ma addirittura nell'istante in cui lei afferrò la punta la sentì sgretolarsi tra le sue mani, perdendo consistenza e permettendo al tigrone di recuperare l'arma quasi immediatamente, difendendosi in scioltezza dall'ennesimo colpo che però dimostrò la potenza della ragazza facendo quasi volare via il braccio sano del suo avversario. Chandra sorrise e fece schioccare la lingua, sentendo il sangue iniziare a bollire: nonostante le ferite, l'ibrido stava reggendo benissimo lo scontro e sentiva i suoi muscoli rilassarsi sempre di più, segno che ormai i ripetuti colpi le avevano raffreddato il cervello e le avrebbero permesso di fare qualcosa di più complicato di "schiva e tira un pugno". Era finalmente il momento di fare sul serio, di mettercela tutta e di fargli sentire sulla propria pelle (o pelo!) quanto pericoloso poteva essere un drago che si concentrava esclusivamente sul suo obiettivo. Strinse nel pugno i frammenti di pietra, frantumandoli ancora di più in una fine polvere mentre caricava l'ennesimo colpo e si preparava a scattare sul suo avversario con un sinistro a dir poco terrificante, che iniziò quasi immediatamente a fiammeggiare, rendendo chiaro che stavolta nessuna difesa sarebbe bastata a proteggerlo da una moltitudine di aculei, fiamme ed ossa rotte dimostrando la supremazia della ragazza e-
    A-aspetta, che?
    La sua avanzata si fermò improvvisamente quando il tigrone, forse un po' stizzito dai commenti della ragazza, si bloccò sul posto e le gettò contro l'ascia, ma l'istinto di Chandra non le fece schivare, nè la mise sull'attenti: non l'aveva lanciata per colpirla, ma per passargliela. La provocò, chiedendole di fargli vedere come l'avrebbe usata lei visto che era così brava a fare i sermoni, come se davvero quello fosse il problema più grave tra il bar devastato ed il suo braccio rotto. La ragazza, confusa, allungò una mano verso il manico dell'ascia, preparandosi a stringerlo ed a sollevarla con facilità: in fondo, se ci era riuscito il tigrone che era chiaramente più debole di lei, cosa le impediva di farcela ancor più facilmente?
    ...Ok? Voglio dire, cosa può volerci ad agitare un pezzo di fer-?!
    A metà frase Chandra chiuse la mano sull'ascia ed immediatamente la sentì spingere verso il basso, con una froza semplicemente terrificante, come se l'ascia stessa si rifiutasse di rimanere tra le sue mani coperte di aculei, costringendola a portare anche l'altro braccio a supporto del primo mettendosi in una posa estremamente scomoda, a gambe larghe, ginocchia piegate e braccia sotto estremo, immenso sforzo, tremando come una foglia, diventando paonazza e gonfiando le guance per la fatica. Come cazzo faceva ad essere così pesante?! E come faceva l'ibrido a tenerla su?!
    Ma che cazzo?! Questa stupida...!
    Con un grugnito che rappresentava uno sforzo erculeo, la ragazza si posizionò meglio, raddrizzando la schiena e le gambe, per poi gridare con tutte le sue forze svuotando i polmoni e sollevare completamente l'ascia, mentre ogni singolo muscolo del suo corpo veniva messo in evidenza dallo sforzo semplicemente incommensurabile che stava facendo. Ansimando pesantemente, la ragazza appoggiò l'ascia alla propria spalla destra, fingendo davvero malamente che fosse facile reggerne il peso, mentre con un braccio cercava chiaramente di equilibrarla al meglio in modo che non le sfondasse la clavicola per pura e semplice forza di gravità.
    H-hah! Visto? Ne-nessun problema, leggera come una f-foglia! Che devo farci? Rompere un tavolo? Sfondare il bancone? Dartela in testa? Sono pronta, Yaga!
    Era chiaro che la ragazza fosse estremamente competitiva e che la sfida appena lanciata dal tigrone avesse fatto sparire dalla sua mente il motivo per cui lo stava riempiendo di cazzotti fino ad un attimo prima, chiedendogli cosa dovesse fare con quell'attrezzo ora che lo aveva agilmente impugnato senza alcuna difficoltà. Secondo lei.

    Status Fisico: Perfetta, Forma Umanoide (Bonus sul gigas del 25%)
    Status Psicologico: Distratta, concentrata sull'ascia
    Energia: 80/100
    Potere: Corona del Tiranno (Attivo)
    Livello 2
    - A questo livello Chandra può far crescere le spine solo in due zone contemporaneamente del corpo.
    - Le spine hanno bisogno di 3 turni per essere completamente cariche:
    1) Al primo turno la loro resistenza ossea è superiore al normale.
    2) Al secondo turno la resistenza è aumentata e anche la capacità di penetrazione è superiore rispetto al normale.
    3) Al terzo turno sono completamente incandescenti: questo diminuisce la loro effettiva resistenza ma aumenta di molto la loro capacità di penetrazione.
    (Sarà sempre possibile fermare la crescita di alcune spine fermandole ad una determinata carica per poter favorire la crescita di altre.)
    - A questo livello, quando Chandra decide di far esplodere le spine attraverso una tecnica, si muoveranno ad una distanza massima di 3 metri al doppio della velocità dell'utilizzatore e potranno allargarsi in un cono con l'ampiezza limite di 60 cm.
    Tecniche usate:

    Equipaggiamento:

    Note:
    - Aculei su testa 0/3
    - Aculei su petto 0/3
    - Aculei su vita 0/3
    - Aculei su braccio destro 3/3
    - Aculei su braccio sinistro 0/3->1/3 per turno
    - Aculei su gamba destra 1/3
    - Aculei su gamba sinistra 1/3
    - Aculei su coda 2/3->3/3 per turno

     
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    Accettata la sua sfida e presa la sua ascia, Tony non avrebbe fatto nulla di nulla per apparire ulteriormente combattivo o ostile, d'altronde il suo intento non era mai stato quello di fare del male alla ragazza ma semplicemente di farla calmare. Piuttosto, l'istante che le sarebbe finita in mano lui si sarebbe allungato sul bacone, chinandosi in avanti e sdraiandosi col petto su di esso, portando la mano destra sul mento e la sinistra sul bicipite del braccio destro in una posa che voleva chiaramente metterlo comodo per guardare in un modo più comodo e null'altro. Socchiuse la bocca nel sentirla ostentare ancora la sua forza nonostante l'evidente sforzo che stava impiegando nel semplicemente tenere sollevata l'arma, annuendo con fare d'assenso come a volerle confermare che era molto brava.
    Certo, certo! Ti credo eh - si vede che sei una tosta - ma sei tu quella che dovrebbe darmi dimostrazione di come si usa un'ascia, no? Perché chiedi a me cosa dovresti farci? Tu LO SAI, no?
    Aprì per un istante la mano che reggeva la parte inferiore del suo muso, gli occhi sgranandosi e alzando le bianche, morbidose sopracciglia in un'espressione che voleva chiaramente comunicare quanto fosse ovvia la risposta a quella domanda. Voleva vedere fin dove si sarebbe spinta quella ragazza prima di ammettere quanto quell'arma le pesasse, perché Tony sapeva perfettamente cosa stava accadendo, e sebbene non fosse sadico vederla faticare in modo così palese pur mantenendo una facciata di orgoglio lo divertiva. Diletto a parte, però, non voleva che quella sciocca si facesse male e per quello la mano sinistra sopra al bicipite ogni tanto accennava ad alzarsi, rivolta verso l'arma, pronta a richiamarla in modo da evitare che finisse davvero per schiacciarle o rompere qualcosa. Voleva darle una lezione, non mandarla all'ospedale, e questo non solo per lei ma anche per il povero staff dell'ospedale che era stato così gentile con lui: non avrebbe mai potuto far loro il dispetto di inviargli una pazza pronta a gonfiarli solo perché le avevano toccato la coroncina.

    Combattimento concluso.

     
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