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Le reazioni di Zaya erano proprio quelle in cui sperava Lotor, confidava di coglierlo di sorpresa dopo avergli fatto credere di poterlo plagiare, ricaricandogli energia e poi fargli cadere tutto assieme in una volta sola addosso. La disperazione è più grande quando la speranza si accende nel cuore. Ma presto il saggio avrebbe dovuto fare i conti col lato oscuro di Lotor, quel lato che non accettava nessun tipo di padrone, né di menzogna, la sua faccia ambiziosa superiore perfino a suo padre in quel caso. Ebbe immediatamente la conferma che cercava: il corpo di Zaya reagiva proprio come quello di una strega, era stimolato dalla forza di una lanterna, la differenza era che Gorgon aveva il controllo totale sulla sua energia ed era forte, Zaya invece era stanco, ferito e l'energia di Lotor era stata forzatamente infilata nel suo corpo, sicuramente in netto svantaggio rispetto alla seducente professoressa. Il tono del ragazzo cambiò: voleva essere minaccioso, farlo preoccupare, fargli capire che se non gli dava le risposte che voleva la situazione poteva solo peggiorare.
Ah si? schiavitù, zombificazione e mutazione fisica fanno parte del programma di riabilitazione? Ho visto propositi migliori nelle prigioni in Sudamerica!
Sentenziò, per poi spingere con forza le dita dentro quello stretto anfratto, probabilmente inviolato, concentrando energia nella sua mano così da spingerla direttamente nel ventre di Zaya per farla rimbalzare sulle sue parti intime. Tutta l'energia ingerita attraverso l'uva iniziò a rimbombare nel suo corpo, come una cassa di risonanza, e mentre con il polso Lotor spingeva sui genitali del saggio, le dita iniziavano invece a stimolare la sua prostata, non in maniera piacevole per il momento. Voleva farlo sentire violato, voleva spingerlo a confessare ogni informazione come se la stesse vomitando, frettoloso di dargli quello che voleva nella speranza che Lotor la smettesse. Il ragazzo gli afferrò di nuovo il mento con la mano libera, la mancina, spingendolo contro il muro e obbligandolo a fissarlo negli occhi, così da godersi la sua espressione, umiliandolo ancora e ridacchiandogli in faccia.
Oooh questa faccia è un vero spettacolo, chissà quante volte l'hai vista davanti ad una di quelle ragazze. Mi sbaglio forse? Smettila di abbellire quello che avete fatto loro... voglio che mi racconti per filo e per segno cosa succede quando purificate una strega... altrimenti dovrò scoprirlo da solo andando per tentativi... e ti garantisco che mi divertirò molto a scoprirlo su di te. Sarà come un allegro chirurgo magico... ma non ci sarà nessun game over per me finché non sarò soddisfatto!
Piegò le dita con più forza dentro di lui, mandando un'altra scarica di energia dritta nel suo ventre. Presto il dolore sarebbe passato in favore del piacere, ma Zaya aveva ancora qualche step prima di diventare il suo cagnolino fedele. Alla fine di quella sessione, Lotor avrebbe avuto un nuovo schiavetto con cui divertirsi, o un altro cadavere da seppellire, perché l'energia che stava usando lo avrebbe ubriacato fino a friggergli il cervello.. -
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Zaya era confuso allarmato e bloccato. Il tentativo di negozzazione non sembrava aver dato i frutti sperati ed il ragazzo insistì ancora sulle donne che aveva usato per farsi aiutare.
Non è come credi! rantolò strattonando la catena che legavano i polsi senza ottenere alcun risultato.
Non è un risultato voluto cazzo! Me le hanno affidate... continuò stringendo i denti cercando di resistere inutilmente a quella strana energia che Lotor gli stava infondendo. Quel buchino che stava tormentando era davvero inviolato e lo si poteva capire da come la corrola si stringeva attorno alle dita di Lotor come se avessero voluto bloccare la sua avanzata. Rendendo più dolorosa quel tipo di tortura. Il tocco sulla prostata era una mossa spietata poiché rese il membro del saggio turgido e sempre più gonfio. Zaya era sempre più sballottato fra le sensazioni che non capiva, si sentiva umiliato, arrabbiato ma l'energia che Lotor gli infondeva aveva un sapore irresistibile. Zaya digrignò i denti gli occhi pieni di vergogna, il volto era arrossato e cercò di non guardare Lotor negli occhi tenendo le palpebre abbassate.
Le togliamo l'oscurità! Le purifichiamo! Tu non puoi capire! E' un male necessario! la voce di Zaya era affannata, il piacere aveva iniziato a scaldarlo e fargli pulsare il membro contro il polso di Lotor. Irriggidì le cosce ma non si riuscì a capire se lo stava facendo per fargli affondare di più le dita dentro di lui o se voleva in qualche goffo modo dargli filo da torcere.
Non tutte reagiscono allo stesso modo. E' come una specie di cura per il cancro! Non tutte ce la fanno! rantolò ancora inarcando la schiena e tremando.
Smettila! Cazzo smettila! strillò ancora sempre più confuso. Cercò di assorbire l'energia che Lotor gli stava dando per poter tornare di nuovo ad usare i suoi poteri, ma quando provò a incanalare energia nel suo corpo, il fiocco attorno alla gola si illuminò di una tenue luce che sembrò ostacolare il funzionamento dei suoi circuiti energetici.. -
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Stava cedendo, ne era certo, poteva tentare di resistere in ogni modo ma l'umiliazione è un'arma spietata e Lotor non gli concesse neanche un istante di debolezza, continuando a spingere dentro di lui e alzando la voce come il vero padrone di quella situazione.
Le tue implicazioni filosofiche e morali non mi interessano, ho chiesto cosa succede!
La spiegazione che riuscì a strappare dalla bocca di Zaya non era esattamente convincente, o meglio non lo soddisfaceva per niente ma forse perfino Zaya non sapeva dirne di più. Se aveva capito bene quei saggi erano degli esaltati, dal suo punto di vista doveva essere una benedizione e di sicuro non aveva fatto molte domande. A quel punto Lotor decise di dargli un momento di tregua, un momento di quiete illusorio che gli avrebbe fatto credere che fosse tutto finito. Si fermò, e gradualmente abbandonò quello stretto buchino come se volesse lasciarlo davvero in pace, calmandosi solo apparentemente. Quando però Zaya provò a concentrare il suo potere ed il fiocchetto lo bloccò, il ragazzo si concesse una crudele risatina per poterlo sfottere e ridicolizzare.
Volevi provarci, non è così? Mi hai pregato di smetterla ma in realtà avresti voluto farmi a pezzi. Ecco perché voglio il potere... perché un ruolo come quello che stai vivendo tu, a me starebbe decisamente troppo stretto. E visto che non hai intenzione di parlare, non vedo perché la tua bocca debba rimanere a prendere aria...
Mentre parlava, Lotor slacciò la cerniera dei pantaloni per fargli capire esattamente di cosa stava parlando, ma forte della distrazione che la cosa poteva provocare in Zaya, decise di usare le sue raffinate arti di combattimento per assestargli a tradimento una ginocchiata sulla guancia destra all'altezza dell'articolazione della mandibola. Un colpo estremamente ben misurato che non gli avrebbe rotto ossa, ma solamente slogato l'articolazione così da rendergli impossibile la chiusura della bocca per qualche minuto, almeno finché era indolenzita. La saliva gli avrebbe quindi sporcato il mento e il petto, mentre Lotor gli afferrava la testa per i capelli e lo costringeva a prendere il suo grosso cazzo duro in bocca. Zaya non ebbe nemmeno il tempo di ammirarne la bellezza e la lucentezza, perché Lotor in quel momento non aveva alcuna intenzione di fargli gustare il momento. Voleva solo corromperlo, gradualmente, con la sua energia. Tenendo salda la presa sulla testa, usò la gola di Zaya come un perfetto giocattolo erotico, tirandolo a sé per i capelli e costringendolo ad inghiottire quanto più cazzo possibile, facendogli sentire le venose estremità che lo caratterizzavano mentre pulsavano nella sua saliva. Non fu delicato, ma ogni spinta che fiondava dentro quella carne la accompagnava con una spruzzata della sua energia. Se aveva fatto le cose per bene, dopo l'umiliazione iniziale Zaya avrebbe dovuto iniziare a provare il piacere intenso che caratterizzava una stimolazione tanto invasiva quanto satura di potere. Il ragazzo ridacchiava malefico mentre gli impartiva quella spietata lezione, deciso a farlo mugugnare di piacere. Solo quando il fiato di Zaya divenne corto si concesse un momento di pausa, tirando quel grosso ed eccitato affare fuori dalla sua gola, concedendogli finalmente uno sguardo a quella mazza ricoperta della sua stessa saliva, mentre lo obbligava a guardarlo dritto negli occhi.
Vediamo adesso se la tua bocca ha voglia di parlare... che succederebbe se riusciste a "purificare" tutte le streghe che vanno purificate? Immagino che tutto questo abbia uno scopo...
Era pronto a dargli una ricompensa fe avesse risposto... o una punizione ancora più grande se non avesse collaborato. aveva ancora molto tempo per poterlo torturare.. -
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Le intuizioni di Lotor non erano affatto sbagliati: i saggi erano degli esaltati che seguivano una dottrina e dei dogmi rigidi.
Te l'ho detto! rantolò in risposta al rimprovero di Lotor frustrato dal fatto che non riusciva a parlare in modo fluente e di sicuro non poteva dargli spiegazioni di metodi e rituali complessi con le dita infilate nel suo vergine culetto. Tirò un sospiro di sollievo quando Lotor lo lasciò andare, ma abbassò lo sguardo fissando disgustato il proprio membro eretto che spuntava fuori dai pantaloni, si sentiva tradito dal suo compagno di vita. Pensò che forse era finita, che Lotor finalmente fosse soddisfatto delle sue risposte e delle umiliazioni, ma con orrore lo vide mentre si slacciava i pantaloni facendo sbiancare Zayn che iniziava ad intuire che fine avrebbe fatto.
Oh andiamo seriamente? Ho beccato l'unico fro.. stava per insultarlo, mosso dalla rabbia di sentirsi impotente ma non riuscì a finire la frase poichè Lotor lo colpì con violenza sul volto, slogandoli la mascella. Il suo cervello andò per un attimo in tilt per il dolore acuto di una ferita simile. Per un lungo momento vide tutto bianco, e poco dopo percepì qualcosa nella propria bocca che lo soffocava. Ci mise qualche momento prima di capire cosa stava succedendo, ma quando tornò in sé emise un lamento strozzato. Tentò di morderlo ma fu un grosso errore poiché il dolore fu di nuovo acuto e lo stordì di nuovo. Divenne tutto confuso, la mascella doleva da impazzire ma la gola percepiva l'energia di Lotor rinvigorirlo. Si sentiva sempre più frustrato poiché il suo corpo sembrava reagire i modo positivo a quell'energia, poteva tornare a combattere ma quel maledetto fiocco lo teneva ancorato nella sua debolezza. Quando Lotor si sentì sazio della sua gola e tirò fuori il membro dalla bocca slogata, Zaya strabuzzò gli occhi terrorizzato al pensiero che Lotor potesse stuprarlo con quell'affare. Lo guardò di nuovo perplesso quando gli pose una nuova domanda. Il mento penzolava e la saliva gli colava dalla bocca.
Aheee.. leee la voce era colma di dolore e rabbia, ma non riuscì ad articolare nessuna consonante, solo lamenti confusi. Anche volendo non poteva di certo rispondergli con la mascella ridotta in quello stato, ma probabilmente era voluto, così che Lotor avesse avuto la scusa adatta per punirlo ancora.. -
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Lotor si ritrovò a scuotere leggermente il capo di fronte a quello spettacolo patetico, come se volesse giudicarlo o rimproverarlo.
Andiamo... ti ho solo tirato una ginocchiata sulla faccia, vuoi farmi credere che hai già finito? E' tutta qui la potenza dei Saggi?! Stavo per allearmi con delle fighette!
Lo afferrò per il capo con forza, costringendolo ad un movimento forzato che serviva a girarlo rispetto alla posizione in cui si trovava. In quel modo le catene che gli tenevano le mani bloccate verso l'alto si sarebbero incrociate e anche accorciate. Il risultato sarebbe stato che Zaya era ora rivolto con la faccia al muro, con le braccia tirate verso l'alto e le catene che non erano abbastanza lunghe per farlo arrivare fino a terra, cosa che lo metteva in una scomodissima posizione vagamente inginocchiata, che lo portava inevitabilmente a portare le natiche all'infuori. Il ragazzo afferrò i pantaloni di Zaya tirandoli giù una volta per tutte, e quando il suo ex avversario si ritrovò inerme davanti a lui, non ci pensò due volta ad afferrare il proprio membro, portandolo tra le sue natiche, stringendole con l'altra mano mentre ne gustava la consistenza.
Avevo proprio ragione... sei decisamente il mio tipo. Sai di solito non mi diverto con gli altri uomini, ma quando somigliano a delle puttane come te mi da una certa soddisfazione. I maschi come te sono anche più facili da scopare delle donne, non devi far altro che fargli sentire quanto è bello farsi stimolare il culo da qualcosa di massiccio e virile... improvvisamente i loro muscoli si sciolgono e diventano come burro. Ti farò scordare di essere stato un uomo, visto che non hai più la forza per parlare... e sarai la mia puttana.
Concluse il discorso allargando la bocca e allungando la lingua verso il basso, così che un grosso grumo di saliva iniziò a scivolare tra le sue natiche e sulla punta del membro di Lotor. Un culo vergine non era mai facile da violare ma il ragazzo lo aveva imbottito di energia perversa capace di sciogliere anche le carni più ostinate. Fu comunque molto, molto gentile, non peccò di irruenza visto che voleva fargli sentire chi aveva il controllo della situazione, ma si assicurò che non ci fosse traccia di dolore in quella penetrazione, se non all'inizio. Quando fu dentro di lui, concedendosi un lungo gemito di piacere, Lotor gli avrebbe dato tutta la sua energia perversa, l'energia che faceva impazzire sia le streghe che i saggi. Ora il suo obbiettivo non era più torturarlo, ma farlo godere... aveva tutta l'intenzione di fare a pezzi la sua mente e trasformarlo davvero nella sua personalissima puttana. Quel saggio non avrebbe mai più rivisto la sua confraternita e una volta esaurito l'interrogatorio Lotor ne avrebbe fatto ciò che voleva. Iniziò a muoversi dentro di lui tenendolo per le natiche, massaggiandole ad ogni affondo, assaporando il momento con lui, scandendo un ritmo a dir poco perfetto e facendo pulsare la sua verga all'altezza della prostata di Zaya così da assicurarsi di farlo godere il più possibile.
Se vuoi che la smetto non devi fare altro che dirmi quello che succede se riuscite a purificare tutte le streghe... avanti Zaya, è facile... non vorrai mica diventare davvero la troia del mio cazzo, non è così?. -
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Zaya rantolò infastidito nel sentirsi insultare per via della mascella slogata, pensando che non era mica colpa sua se non riusciva ad articolarsi visto che il minimo movimento della mascella gli dava dei dolori allucinanti. Stordito dalle botte e legato come un salame, Zaya non ebbe modo di contrastare la forza bruta di Lotor che era in pienissima forma, ritrovandosi girato in ginocchio con le braccia sollevate in una posizione umiliante. Trasalì quando si sentì abbassare i pantaloni. Avrebbe voluto mordersi il labbro per la vergogna ma non poteva. Si sentiva totalmente esposto, lui che era un uomo non aveva mai provato nulla di simile. Lotor avrebbe notato che il fisico di Zaya era sodo ma snello, aveva anche un bel culo, tondo e pieno con il giro vita stretto che magari abbellito in un certo modo poteva perfino passare per una ragazza ben allenata. Per sua enorme sfortuna era anche privo di peluria fra le natiche e la corolla di carne era rosata e la zona perineale liscia e lucida.
Ahffanfulo! fece con rabbia. Sapeva che provare a ribellarsi era inutile e che avrebbe solo fatto più male. Aveva già mascella e ventre dolorante, non serviva aggiungere altro. Avrebbe solo reso più difficile fuggire o trovare l'occasione per farlo. Si preparò quindi psicologicamente a sentire profondi dolori lancinanti nel suo culo, ed invece la prima cosa che sentì fu calda saliva che lo lubrificava. Strinse con le mani le catene chiuse gli occhi ed attese la sua condanna che non arrivò, facendo crescere sempre più la frustrazione in lui. Quel bastardo di Lotor voleva farglielo piacere ed il corpo di Zaya era rigido inizialmente, davvero difficile da penetrare, ma con la giusta perizia riuscì a superare il primo ostacolo, trasmettendo una stilla di dolore in lui che poi si stemperò pian piano. Gli occhi di Zaya si allargarono per lo stupore perché era convintissimo di provare le pene dell'inferno ed invece si era sbagliato. Iniziò a lamentarsi come se avesse voluto iniziare a sparare parolacce a raffica. Il respiro si fece sempre più corto e affannato, stava iniziando a provare piacere anche per via dell'energia che Lotor gli stava infondendo nella profondità delle viscere. Il suo membro era sempre più duro ed eccitato al punto che la punta gli premeva contro il ventre. Iniziò ad emettere grugniti di rabbia, gemiti frustrati, si stava odiando.
Dhiventhiamo più fhorti! Inhvincibhili... disse fra rantoli di piacere, sempre più confuso, stordito e umiliato.. -
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Come c'era da aspettarselo, quel dannato non aveva la minima idea di cosa significasse avere a che fare con qualcuno che sa come farti godere, anche nella maniera più umiliante possibile. Tra l'altro, Zaya lo aiutava moltissimo con la sua figura snella e quasi femminea, Lotor non era il tipo da apprezzare ogni genere di uomo ma Zaya aveva quelle caratteristiche androgine che il ragazzo apprezzava moltissimo, quindi gli veniva facile massaggiare quelle morbide natiche sempre più soffici man mano che spingeva il suo cazzo dentro di lui. La cosa stava diventando molto intensa, Lotor sentiva che presto si sarebbe lasciato andare, ma fortunatamente Rakhna funzionò come un grillo parlante, facendo schioccare le sue fauci intorno alle orecchie di Lotor per riportarlo alla massima attenzione. Era il momento più delicato quello, quindi doveva pesare ogni singolo movimento alla perfezione. Prestò attenzione alle parole di Zaya, e lo incoraggiò afferrando con la mano destra il suo membro marmoreo, iniziando a stimolarlo con grande perizia, masturbandolo lentamente e usando le dita più basse della mano per massaggiargli anche i testicoli, così da rendere la stimolazione perfetta. Di Sicuro Zaya non aveva mai goduto così tanto in vita sua, e le parole scivolarono dalla sua bocca come miele, forse per timore, forse per piacere, forse perché quel trattamento sarebbe stato troppo per chiunque. Lotor non capì perfettamente cosa intendesse, ma era una risposta sufficiente per trarre le dovute conclusioni. Il ritmo nel mentre si era fatto serratissimo: il suo membro aveva iniziato a pulsare vigorosamente come se fosse sul punto di venire, e Lotor fu cauto nel sentire quando l'eccitazione di Zaya fosse stata allo stesso punto, così da interrompersi proprio ad un passo dalla pace dei sensi. Lì, ancora fermamente impalato dentro di lui, con i testicoli schiacciati contro la sua corolla di carne, il petto forte sulla sua schiena e le labbra calde sulle orecchie di Zaya, si concesse un sorriso perfido, deciso a ringraziarlo una volta per tutte.
Grazie mille, Zaya... ho tutto quello che mi serve ora... sei libero, se vuoi.
Non disse altro, ma scandì quelle parole con immensa pazienza, lentissimo, come melassa che scivola su una tavola di legno grezzo. Altrettanto lentamente iniziò a scivolare fuori dal suo corpo, liberandolo da quella mazza enorme, intensa e pulsante che smise di dargli piacere, lasciando un vuoto incolmabile in quello stretto e morbido culetto tanto delizioso da assaporare. Lotor ebbe difficoltà a lasciarlo andare, ma se l'aveva ubriacato per bene con la sua energia, la mano stretta intorno alla base del suo membro e ai suoi testicoli doveva bastare ad instillargli il piacere necessario per chiedergliene ancora. Quella sarebbe stata la sconfitta definitiva di Zaya e Lotor l'avrebbe perpetrata fino alla fine. Doveva solo essere paziente, lasciarlo libero e permettere che fosse lui a chiedergliene ancora.... -
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Zaya si scioglieva sempre di più nel piacere, i rantoli disperati e doloranti divennero gemiti veri e propri. Anche la mascella sembrava dolergli di meno e gli bastò un appoggio contro il braccio per sentirla di nuovo al suo posto. Era sconvolto perché non avrebbe mai immaginato cosa significava sentire l'energia di Lotor in corpo. Non aveva la più pallida idea dell'assuefazione che dava e del piacere che scatenava in corpo. In quello sicuramente le streghe erano decisamente più abili da gestire poiché già abituate a combattere contro la fascinazione del potere oscuro. Zaya invece era la prima volta che saggiava sulla propria pelle cosa significava davvero finire in quelle condizioni. La sua corolla di carne si ammorbidì permettendo a Lotor di pompare dentro di lui con forza e velocità, e con umiliante sconfitta Zaya si accorse che gli piaceva sentire la prostata martellata contiuamente, sentire quel calore farsi spazio in lui ed i brividi intensi dell'amplesso. Lotor avrebbe potuto notarlo poiché quando iniziò a masturbarlo, il pene di Zaya divenne più grosso, più duro e pulsava ferocemente contro le sue dita. La punta si inumidì di preseme ed a quel punto Lotor avrebbe capito che Zaya stava per arrivare al culmine del piacere. Era stato sciocco poiché non aveva pensato di condividere la sua energia come aveva fatto invece Gorgon, in quel modo era stato praticamente la vittima di Lotor che fece di lui ciò che voleva. Zaya iniziò a spingersi contro di lui inseguendo l'orgasmo, voleva venire ma quando sembrò di starci per arrivare, Lotor arrestò tutto quanto rallentando per poi uscire da dentro di lui, ringaziandolo. Gli occhi di Zaya si spalancarono per la disperazione: ne voleva ancora, non poteva lasciarlo in quelle condizioni. Non riuscì a frenare un rantolo di protesta. Tremò vistosamente e la vergogna si fece così intensa da inumidirgli gli occhi.
No! Aspettha, cazzo, non puoi lasciarmi così! fece tornando a parlare un pochino più fluidamente. Nonostante sembrasse un rimprovero il suo tono lo stava supplicando. Il culo di Zaya si contorceva come se lo stesse cercando, il suo pene sussultava ribellandosi a quel piacere smorzato troppo presto.. -
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Era sempre uno spettacolo mozzafiato gustare il corpo di una vittima che cede definitivamente al piacere e si ritrova alla disperata ricerca di una soddisfazione definitiva. Certo Lotor poteva anche muoversi come un demone spietato e lasciarlo lì, ma Zaya aveva senz'altro stuzzicato la sua perversione quindi decise che lo avrebbe fatto suo una volta per tutte. venire dentro di lui avrebbe corrotto la sua anima alla radice, ma prima di farlo Lotor doveva corrompere anche la sua mente, per questo la presa sulla verga di Zaya divenne più forte, decisa, ma priva di stimoli, mentre il cazzo di Lotor iniziava a scivolare tra le sue natiche, pulsando all'altezza della corolla di carne che si contorceva e spingeva verso di lui come se volesse penetrarlo, ma senza riuscirci mai, lasciandolo in sospeso.
Oh, non posso? Si che posso... IO posso. Non sono tenuto ad ascoltare le tue suppliche, neanche quelle più spassionate, perché io non sono niente ora...
Parlava avvicinandosi al suo orecchio, e quando fu sufficientemente vicino iniziò a parlargli con un tono molto più basso, mentre la mano destra iniziava a masturbare delicatamente il suo membro, in maniera molto lenta, e l'altra mano scivolava sul suo corpo liscio e femmineo, iniziando a stuzzicargli i capezzoli con pressioni lente ed acute.
Ma se io invece non fossi nessuno... e fossi il tuo padrone... forse potrei ascoltare la tua supplica. Se tu invocassi il tuo padrone... dicendogli esattamente cosa vuoi... e dove lo vuoi... con quanta forza lo vuoi... allora il tuo padrone potrebbe ascoltare questa supplica...
Il modo tanto diretto e maligno con cui Lotor si divertiva a corrompere le sue vittime era sempre fonte di gaudio per Rakhna, che gustava gli esseri umani lasciarsi frantumare allo scopo di ottenere qualcosa. Potere, denaro... e a volte, anche piacere. Quel piacere intenso ed oscuro che un saggio non ha mai provato, che non sa di desiderare, e che presto non sarebbe stato più capace di rifiutare. Bastava una richiesta, una sola, e Lotor lo avrebbe accontentato, facendolo suo per sempre.. -
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Se Lotor si fosse allontanato definitivamente da lui, probabilmente sarebbe riuscito a resistere, sarebbe riuscito a ribellarsi a quella strana sete di energia che lo tormentava. Lotor però studiò attentamente ogni sua mossa, non lasciandolo del tutto privo di attenzioni, anzi. Lo stuzzicava quel tanto che bastava per accendere appetiti che non venivano mai soddisfatti. Strinse i denti, grugnendo infastidito da quella mano che stava troppo ferma. La corolla di carne si allargava e si ammorbidiva ogni volta che la cappella si ci strusciava sopra, strappandogli altri versi di disappunto quando la punta scivolava via senza penetrarlo.
Maledetto... annaspò con il corpo che bruciava di desiderio, ma non era semplice desiderio carnale, c'era qualcosa di diverso dal solito, qualcosa che rendeva tutto irresistibile. Lo voleva di nuovo dentro di lui, ma Lotor non voleva darglielo, confondendolo con le sue strane chiacchiere dicendogli che non aveva nessun dovere verso di lui. A meno che...
Cosa?! fece stupito, confuso, sempre più frustrato da quel piacere che non arrivava mai e che lui voleva più di qualsiasi altra cosa in quel momento. Strinse i denti, imprecò a denti stretti, iniziò perfino a piangere silenziosamente mentre decideva di uccidere il proprio orgoglio in cambio del piacere che sapeva non avrebbe mai trovato fra i suoi compagni.
T-ti prego... padrone. lo tirò fuori a grandissima fatica, la sua voce tremava mentre mentalmente malediceva lui, le streghe e tutta quella assurda faccenda delle energie magiche.
Continua a scoparmi... non lasciarmi così... Dammene ancora... ti prego. ormai le lacrime gli riempirono gli occhi per poi cadere sul pavimento decretando la sua totale sconfitta.. -
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Era una fortuna che Zaya non potesse guardarlo negli occhi in quel momento, altrimenti l'espressione soddisfatta e compiaciuta di Lotor lo avrebbe mortificato fino alle ossa e trasformato senz'altro in un guscio vuoto di umiliazione e terrore.
Brava la mia puttana...
Detto questo, con la stessa irruenza con cui lo aveva posseduto fino ad un momento prima, Lotor spinse il suo grosso cazzo dentro quella corolla impaziente, affamata, facendolo sparire del tutto e riprendendo da dove aveva smesso, solo che stavolta sarebbe stato molto più intenso. La forza con cui spingeva il proprio bacino contro quello di Zaya serviva per fargli dimenticare ogni pensiero, ogni singolo sussulto che non fosse il semplice rumore delle loro carni che si scontravano, come a volerlo imprimere a fuoco nella sua mente. La mano che stringeva la sua di verga invece lo masturbava con fretta e perizia, come se volesse gradualmente portarlo all'orgasmo il più in fretta possibile. Mentre ciò accadeva, il suo membro rilasciava costantemente energia che risuonava con quella del Saggio, e non poteva nemmeno sfogarla per colpa di quel nastro, era sostanzialmente intrappolato in un circolo perpetuo che poteva solo distruggere ogni traccia di resistenza nella sua mente e corromperlo fino a trasformarlo davvero nella puttana di Lotor. Il giovane si dedicò a lui con grande perizia, masturbandolo senza però permettergli di giungere all'orgasmo, strofinando il pollice contro la sua cappella per distrarlo dal piacere con qualche stilla di dolore e obbligarlo a rincominciare. Il suo culo divenne burro tra le attenzioni di quel perverso dominatore, e solo dopo aver fiaccato la resistenza fisica, mentale ed energetica del saggio, Lotor si concesse un ultimo fortissimo sprint, accompagnato dal massimo della sua passionale perversione dove iniziò a pulsare dentro di lui. Attese che anche Zaya fosse sul punto di venire, poi lo lasciò fare e giunsero all'orgasmo assieme. L'energia oscura di Lotor fluì abbondante dentro di lui, come un fiume in piena, come una cascata di energia oscura che avvolgeva del tutto la sua anima e la divorava, facendola sparire ed immergendola in un mare di perversione. Lotor non fu cauto, né parsimonioso, si rivelò un orgasmo abbondante al punto da riempire il ventre del suo avversario e gonfiargli leggermente lo stomaco, così da costringerlo a restare con la sua energia dentro di sé per molto tempo, dato che aveva intenzione di fargli indossare un plug anale per impedirgli di liberarsene. Solo e in disparte, abbandonato ai suoi pensieri e capace solo di sentire l 'energia di Lotor dentro di sé, Zaya si sarebbe trasformato nel perfetto cagnolino di cui Lotor aveva bisogno.
Fai il bravo... e te ne darò ancora.
Sentenziò mentre riallacciava i suoi pantaloni e decideva finalmente di uscire dalla stanza degli interrogatori. Si concesse qualche minuto in bagno per darsi una sistemata, asciugarsi il sudore e cancellare le tracce di lotta dal suo corpo, così da rendersi presentabile e incontrare le streghe. Davanti allo specchio sfoggiava ancora il suo sorriso maligno e soddisfatto.. -
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Zaya venne accontentao, quando lo sentì di nuovo scivolare dentro di lui gli sfuggì un roco gemito dalla gola. Strinse subito dopo i denti vergognandosi di quel suono lascivo che aveva fatto. Era un uomo, come poteva godere in quel modo vergognoso facendosi scopare da un'altro uomo? Eppure non riusciva a resistere a quel richiamo irresistibile. I primi gemiti cercò di soffocarli anche solo per non dare soddisfazione a Lotor, ma il ritmo incessante con cui lo scopava glieli strappavano a forza, ed anche con la bocca serrata si sentivano lo stesso. Era furioso con se stesso perché si sentiva un debole, un vigliacco e per punirsi si spingeva contro Lotor nella speranza di farsi male, ma non faceva che trovare altro piacere. Gli sembrò che quell'amplesso stesse durando una eternità, ma alla fine finalmente Lotor fu magnanimo e gli concesse di arrivare ad un intenso orgasmo proprio mentre anche lui si lasciava andare farcendo quel culo vergine di seme bollente. Il membro di Zaya schizzò una quantità ragionevole di seme, facendo intuire che era da un poco di tempo che non si lasciava andare a certe cose. Il getto però era così forte che spruzzò contro il muro davanti a lui. Zaya rantolava i suoi gemiti mentre finalmente si lasciava andare. Non disse nulla, rimase appeso alle catene con il culo indolenzito e l'erezione che perdeva consistenza, ogni centimetro che perdeva di quella carne sembrava invece accrescere la sua amarezza. Infine la frase finale di Lotor che gli disse che se faceva il bravo gliene avrebbe dato ancora confermò una volta per tutte la sua amara sconfitta; poiché se da un lato tremò all'idea di non uscire più da quel posto, dall'altro lato aveva sentito una fioca speranza di poter avere ancora altro piacere di quel tipo. E aver goduto, scoprire che gli era piaciuto, bruciava sul suo orgoglio più della sconfitta per mano di una strega. Un vero peccato che Nariko non aveva potuto assistere, avrebbe apprezzato moltissimo il lavoro di Lotor su quell'uomo. Avrebbe goduto tantissimo dell'umiliazione che gli aveva impartito.
Come promesso, Nariko avrebbe aspettato Lotor nel suo ufficio, poteva trovarla lì anche quando i corsi alla scuola erano finiti. Sapeva benissimo che Lotor avrebbe riempito di domande Zaya, e sapeva benissimo che quel bastardo avrebbe tentato di portarlo dalla sua parte. Tuttavia Nariko confidava nel fatto che la verità sarebbe stata sua amica, che Lotor non avrebbe ignorato i chiari segnali sul fatto che i saggi erano i nemici, come quelle due streghe corrotte che avevano recuperato e riportato a casa. Nariko era seduta alla sua scrivania, sorseggiava un the caldo incantato dalle abili mani di Paya per aiutarla a guarire più in fretta. Sulla cattedra accanto al pc c'era uno strano libro anonimo dalla copertina di metallo liscio e levigato, vuoto e vuote erano anche le pagine. Nariko indossava i suoi abiti più comuni che usava quando stava a scuola, una camicia bianca, una gonna nera elegante, e delle scarpe con tacco basso. Aveva mandato una studentessa a cercarlo per comunicargli che Nariko lo aspettava nel suo ufficio.. -
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Soddisfatto del suo operato, Lotor attese il momento di farsi chiamare, fantasticando su cosa comportava ciò che era appena successo. Non aveva idea di quale fosse l'approccio che le streghe serbavano di solito ai saggi prigionieri. Nariko sembrava decisa ad eliminarlo con pochi giri di parole, ma se avesse scoperto che in realtà le piaceva vederli soffrire in quel modo... cosa sarebbe cambiato? Beh per Lotor sarebbe stato un sogno. Per la sua strega diletta, avrebbe volentieri raccontato ogni singolo dettaglio scendendo nei particolari e scandendo ogni sillaba con la dovuta misura, ben consapevole che un racconto del genere non avrebbe fatto altro che eccitare, oltre che compiacere, una persona dalla natura sadica come la sua. Ma per il momento, quelle erano solo fantasie. Quando gli dissero che Nariko era pronta a riceverlo, Lotor andò subito nel suo ufficio accompagnato dal silenzioso Rakhna che, una volta dentro, iniziò a volteggiare come suo solito sulla sommità della stanza. Lotor si fece avanti bussando educatamente, aspettando il permesso, avanzando verso di lei solo se Nariko gli avesse concesso il cenno di sedersi.
Va meglio, preside Kyosei? Forse non aiuterà a guarire la sua ferita, ma penso le farà piacere che non dovrete più preoccuparvi di Zaya. Quel tipo non farà più male a nessuna delle streghe in questa scuola, garantisco io...
Non esitò a mostrare un sorriso malizioso di soddisfazione. Non scese nei particolari perché non conosceva le inclinazioni di Nariko ma ci teneva a fargli sapere che non era stato gentile, né tanto meno attento col suo prigioniero, e che non solo aveva fatto un buon lavoro ma aveva ottenuto le risposte che cercava. Era impaziente di condividere le sue considerazioni con Nariko ma non voleva fare la figura del chiacchierone.
Devo ammettere che non è questo quello che ci si aspetta di vedere quando ti ritrovi in mezzo ad una guerra millenaria. Nei racconti è tutto così solenne e ben articolato, ritrovarselo davanti come se fosse una faida tra due bande di quartiere non è lusinghiero... ma immagino che questa sia la vita vera, non è così?
Non stava cercando di fare il simpatico, il suo sguardo serio lasciava intendere che aveva compreso perfettamente la gravità della situazione, e che al di fuori della sua soddisfazione personale aveva ancora molto da fare per loro, e per sé stesso anche, visto che oramai faceva parte di quel clan senza mezzi termini. Se proteggere una strega non era abbastanza, seviziare un saggio probabilmente era una sentenza più che chiara. E non se ne sarebbe pentito mai.. -
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Quando Lotor arrivò in ufficio da Nariko, lo invitò a sedersi, indicandogli educatamente la sedia davanti alla scrivania. Il ragazzo avanzò e spiegò subito che non dovevano più preoccuparsi di Zaya, dato che avrebbe garantito lui che non avrebbe più fatto del male a nessuno. Nariko sollevò un sopracciglio perplessa, osservandolo da capo a piedi in cerca di escoriazioni sulle nocche magari, che lasciavano intendere che magari lo aveva picchiato, ma sembrava in piena forma. Soddisfatto del suo operato. Ovviamente non metteva in dubbio le capacità di Lotor visto che era stato capace di sconfiggerlo, semplicemente non si fidava del saggio e sapeva che alla minima occasione, quel bastardo ne avrebbe combinata una delle sue.
Fossi in te non mi sentirei così sicuro. I saggi sono davvero troppo indottrinati per arrendersi così facilmente. Magari adesso ti sembrerà docile e collaborativo, ma ricordati che loro ci odiano. gli parlò in modo pacato, era un consiglio non un rimprovero. Il ragazzo continuò a commentare in modo curioso il fatto di essere riuscito a ritrovarsi in mezzo ad una faida millenaria e la confrontò con delle faide di bande da strada. Un commento che Nariko non apprezzò affatto e lo guardò assottigliando gli occhi in uno sguardo inquisitorio. Lotor non aveva la minima idea di cosa significava essere perseguitati e cacciati come belve, e non aveva idea di quanto facesse soffrire una strega essere privata della sua magia.
Myrel ti sembrava vittima di un pestaggio fatto da una banda di criminali per caso? Tu non ne hai ancora la più pallida idea di cosa si tratta. fece severa posando la tazzina sul suo piattino per poi incrociare le braccia sotto al petto.
Hai trovato delle risposte che ti hanno soddisfatto da quell'uomo? Cosa ti ha detto? Ha per caso provato a convincerti che la nostra magia è il male? gli chiese aspettandosi che le spiegasse cosa voleva sapere da quell'uomo, così da capire cosa avesse già saputo e magari capire cosa aveva bisogno di conoscere.. -
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Lotor non si mostrò in ogni caso preoccupato di Zaya, si sarebbe divertito con lui finché lo avrebbe ritenuto all'altezza del compito, ma al minimo accenno di disubbidienza Rakhna lo avrebbe trasformato nel suo spuntino e Lotor non glielo avrebbe impedito in nessun modo. Quel saggio non era più un problema. Accolse comunque il consiglio di Nariko annuendo genuinamente col capo. Nariko parve non apprezzare il modo ironico con cui Lotor aveva apostrofato quella faida, forse pensava che non la stesse prendendo sul serio, ma dato che lo stava rimproverando ingiustamente Lotor decise di risponderle e chiarire la sua posizione.
So che molte bande criminali appendono i resti dei figli e delle mogli dei loro rivali in giro per i ponti. Quello che intendo io è che non devi essere un saggio di Lumen per fare schifo come essere umano, preside Kyosei.
Chiusa quella parentesi, convenne con lei che era inutile stare a sindacare sulle proprie opinioni, ed era molto più importante parlare di ciò che aveva scoperto interrogando Zaya. Prese fiato, non sapeva esattamente da dove iniziare in realtà, si ritrovò ad alzare lo sguardo e fu una di quelle rare volte in cui non dovette fingere di non vedere Rakhna che lo osservava dal soffitto, visto che tanto Nariko conosceva il suo segreto. L'oscuro passeggero rimaneva in silenzio, pensieroso e curioso mentre osservava la situazione.
A dirla tutta le risposte che ho trovato non hanno fatto che aprirmi altre domande... credo sia un bene comunque, sarebbe stato strano e noioso risolvere tutto così facilmente. Ovviamente Zaya ha provato di nuovo a portarmi dalla sua parte, ma ho colto subito i suoi toni esaltati, ho avuto conversazioni del genere anche con estremisti Islamici e Cristiani, so riconoscere uno che è stato indottrinato fin da piccolo... magari non è neanche colpa sua, ma non posso perdonare qualcuno che giustifica i risultati di una... "purificazione" tanto invasiva come la chiamano loro.
Scosse il capo, facendo una piccola pausa mente si toccava il mento con fare assorto, tornando infine a guardare Nariko con lo sguardo fermo di chi ha le idee chiare.
La mia energia è affine al Juinjutsu, so molto bene cosa significa essere etichettato come male assoluto, io sono dell'idea che l'indole di un'energia dipende dall'uso che se ne fa, proprio come un'arma alla fine, l'energia è uno strumento a disposizione di chi la usa, non ne esiste una buona o una malvagia. Esiste quella che affascina però, e che corrompe più facilmente, questo è vero. Ma immagino che studiare serva soprattutto a non cedere a questo fascino, giusto? Almeno questa è la mia posizione.
A quel punto ebbe la sensazione di star girando troppo sul concetto principale, forse Nariko si aspettava una risposta più risoluta e il ragazzo aveva intenzione di dimostrarsi fermo sulle sue opinioni. C'era una cosa però che Nariko doveva chiarire.
C'è una cosa però che non ho capito... Zaya ha lasciato intendere che sopprimere l'oscurità di Umbra non è solo un modo per estirpare il male dal mondo, ma anche un modo per diventare più forti. Ha definito i saggi "invincibili". Non ho potuto fare a meno di immaginare che l'energia dei saggi e quella delle streghe sia un elemento unico e duale in costante equilibrio e in lotta, dove se uno prevale sull'altro potrebbe provocare delle conseguenze... mi sbaglio?
A quel punto, la domanda seguente era pressoché scontata.
E se questo è vero... qual è la posizione delle streghe di Umbra? Vogliono mantenere l'equilibrio... o proprio come i saggi vogliono passare in vantaggio?
Nel suo sguardo non c'era traccia di timore, anzi, non aveva affatto paura che l'obbiettivo fosse quello di ottenere il potere. L'esatto contrario. In quel momento lo sguardo di Lotor era quello di un sodato fedele che attende un ordine preciso, il ragazzo voleva far capire alla preside che per fare un buon lavoro doveva avere le idee chiare. Un conto è mantenere l'equilibrio, un conto è volgerlo a proprio favore, nessuna delle due opzioni era un problema per lui ma dovendo esprimere una preferenza, sicuramente la caccia al potere calzava molto meglio nei panni di Lotor..
