Il cliente ha sempre ragione ... purtroppo!

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  1. EllariaSand
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    Selenya sorseggia, palesemente soddisfatta, lo champagne osservando il frutto del suo ultimo trionfo.
    Il Monet da tre metri per due, ottenuto al costo di ben 55 milioni di euro durante l'asta di qualche giorno prima, fa bella mostra di sé all'interno del salotto situato proprio sopra la propria galleria e il laboratorio ancora ne bel mezzo dei lavori dovuti al recente trasloco. Si tratta di una zona che pare essere stata progettata apposta, in modo da far risaltare il gusto tanto freddo quanto elegante della sua proprietaria ma, allo stesso tempo, perfettamente in grado di svolgere la sua funzione di luogo d'incontro tra lei e i suoi clienti.
    Il pavimento è coperto da una soffice e lucente moquette blu oltremare, dalla particolare conformazione che avrebbe potuto ricordare facilmente il disegno delle onde su un mare in tempesta, mentre al centro spicca un singolare divanetto per due foderato in pelle color lapislazzuli e decorato con alcuni cuscinetti blu e bianchi. Proprio di fronte a esso spicca un tavolino in cristallo, con sopra un vassoio già pronto con due tazze di the fumante e alcuni biscotti, fronteggiato da due pouf anch'essi color lapislazzuli e sul lato da un secondo divanetto, questa volta bianco ma anch'esso accompagnato dai cuscini blu. Gli angoli della stanza sono decorati da quattro imponenti pianti esotiche, dalle foglie larghe e dai fiori color azzurro cielo, mentre alle pareti spiccano alcuni ritratti di nudo a opera della stessa proprietaria, atti tuttavia a svolgere il ruolo di cornice per il suo acquisto, vero protagonista della stanza.
    E Selenya è proprio sul divanetto, silenziosamente in attesa del proprio ospite del giorno.
    Indossa un semplice tubino nero in seta, con la gonna che le arriva fino alle cosce, bordato da una serie di ricami in argento e lapislazzuli incastonati mentre la chioma color azzurro ghiaccio è questa volta completamente sciolta, simile a una cascata di acqua cristallina che le raggiunge i fianchi. Ai piedi porta dai sandali alla romana, anch'essi neri e argento, con un leggero tacco, mentre a decorarle i polsi vi sono un orologio in cuoio nero e argento e un semplice bracciale in osso bianco.
    "Il Monet è certamente valso il proprio prezzo fino all'ultimo centesimo ... tuttavia se voglio essere in grado di aprire la galleria al pubblico entro un mese devo assolutamente reintegrare quel denaro. Fortunatamente, l'ospite di oggi dovrebbe fare al caso mio.", riflette, quando uno scampanellio non la spinge ad alzarsi, con aggraziata lentezza, e avvicinarsi alla porta per poi aprirla con un sorriso.
    Proprio di fronte a lei, vi è ora una donna decisamente di bell'aspetto, dalla lucente chioma dorata che le arriva fino ai fianchi e dagli occhi di un verde così luminoso da ricordare i giardini dell'eden. Indossa una pelliccia in ermellino, bianca come la neve, e sotto di essa un abito in velluto dello stesso colore, che sembrano essere fatti apposta per far risaltare la sua figura incredibilmente slanciata, di quasi due metri.
    Selenya le sorride cordialmente, scostandosi e facendole spazio per entrare prima di dire: "Contessa, è veramente un onore poterle dare il benvenuto all'interno della mia nuova residenza. Si accomodi pure ... così le offro qualcosa e parliamo meglio della sua richiesta."
    L'altra annuisce silenziosamente, andando ad accomodarsi sul divanetto blu e togliendosi quindi la pelliccia, prima di posarla sul proprio grembo e dire, con un sorriso: "Ohhh, mi chiami pure Angela. Non amo i titoli, sono un'inutile perdita di tempo.", afferma, sciolta e perfettamente a proprio agio, in un'osservazione che riesce persino a strappare un lieve sorriso alla mannara.
    "Molto bene, allora la chiamerò così. Gradisce del the? E' una miscela ottima, quando mi sono trasferita ho deciso di portarla con me da Londra. Così da avere un po' di casa al mio fianco.", propone, mentre la donna si osserva silenziosamente attorno, annuendo quindi in risposta alle sue parole. Selenya sorride, iniziando a zuccherare il the mentre chiede: "Allora ... ho saputo che sta cercando un artista che si occupi di arredare la sua nuova residenza, dico bene?"
    Angela annuisce appena, accettando con un sorriso la tazza di the e sorseggiandolo per qualche istante, prima di rispondere: "Si, effettivamente è così. Vede, io e il mio compagno abbiamo acquistato da poco una tenuta fuori città, si tratta di un magnifico pezzo d'epoca risalente al settecento ma, attualmente, in via di ristrutturazione ... la maggior parte degli affreschi e dei marmi presenti sono ormai del tutto irrecuperabili, tuttavia sono convinta che, anche grazie al suo aiuto, potremmo rendere la tenuta un vero diamante.", spiega, prendendo un biscotto e mordendolo silenziosamente, prima di dire, "So che la sua specialità sono i nudi, ed essendo anche una mia passione avrei una particolare richiesta da porle."
    Selenya annuisce, ascoltando in silenzio le parole della donna e sorseggiando il the a propria volta.
    Non le stupisce la sua richiesta. Nonostante il suo talento le abbia permesso, col tempo, di spaziare tra i generi più svariati, il vero motivo che l'aveva portata in così breve tempo a comparire nelle riviste d'arte e a essere considerata come una vera luminare del suo settore erano innanzitutto le sue opere di nudo. Che si trattasse di ritratti o sculture, nessuno poteva uguagliarla nel ricreare la perfezione di un corpo umano, né tantomeno nel trasmettere emozioni altrimenti impossibili da rendere e che alla fin fine non erano che la muta esternazione delle sue passioni più segrete e nascoste.
    "Capisco ... e di cosa si tratta?", chiede, posando la tazza sul tavolino.
    La cliente sorride appena, lo sguardo attraversato da una punta di malizia che, sebbene accolta con perfetta e gelida indifferenza, non sfugge di certo all'occhio attento della mannara: "Vede, ognuno di noi ha un proprio vizio ... un piccolo peccato che non può fare a meno di portarsi dietro. E' nella natura dei mortali quella di essere vittime del peccato, e il mio è proprio questo: la superbia.", sorride, proseguendo, "Non mi fraintenda, non sono il genere di persona che si crede superiore agli altri ... tuttavia sono perfettamente consapevole di come il mio aspetto possa influenzare le persone, e confesso che tale mia dote tende a deliziarmi non poco. Vorrei che facesse per me una raccolta di ritratti, ritratti che saranno il fiore all'occhiello della mia nuova residenza e che tappezzeranno ogni stanza e corridoio della stessa ... voglio che prenda la mia essenza, e la metta su tela. Mi dicono che è molto brava in questo."
    La mannara assottiglia gli occhi.
    Ovviamente, esaudire una richiesta semplice come quella sarebbe stato uno scherzo per lei ... tuttavia, la vera sfida sarebbe stata reprimere la propria natura di fronte alla visione di quella donna, la cui bellezza era ben nota, nuda di fronte a lei per quelle che sarebbero state intere giornate.
    Fortunatamente per la mannara, tuttavia, era discretamente sicura della propria capacità di controllo, motivo per cui annuisce con un sorriso.
    "Sarebbe un vero onore poter esaudire la sua richiesta. Ho già avuto modo di fare ritratti di nudo, tuttavia la sua bellezza è così nota che sono ancora più determinata a creare un'opera che mi permetta di valorizzarla e catturare la sua essenza così che chiunque, di fronte a tale quadro, non possa che rimanerne affascinato.", afferma, mentre quella le sorride dolcemente.
    "Molto bene ... in questo caso, penso che siamo d'accordo. E se per lei dovesse andare bene, la mia offerta sarebbe di 50.000 a ritratto."
    Una persona normale, di fronte a una proposta simile, si sarebbe quantomeno sorpresa ... tuttavia l'azzurra, per quanto indubbiamente presa in contropiede, sa molto bene come celare il proprio stupore e si limita quindi a sorriderle gentilmente, chinando il capo in segno di ringraziamento prima di dire: "E' un'offerta decisamente generosa e degna di lei, sarei felice di accettarla e, se non le dispiace, fisserei la nostra prima seduta già a domani pomeriggio."
    La Contessa annuisce appena, alzandosi e congedandosi tramite poche ma sincere parole di ringraziamento, per poi lasciare la mannara sola.
    "50.000 a ritratto. Ohhh, beh ... se il suo intento è veramente quello di metterne uno per ogni stanza di quella residenza, che se non erro ne conta più di trecento, allora non dovrei avere problemi a recuperare i soldi persi., riflette, sorridendo soddisfatta.
     
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11 replies since 2/12/2018, 19:30   151 views
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