Era la prima volta che Ashtar si confrontava contro qualcuno che possedeva dei poteri, fin quel giorno il suo sangue ed il suo potere erano stati più che sufficienti e non sentiva alcun bisogno di sviluppare lo stesso. L'influsso stesso del peccato della pigrizia che scorreva in lui, unito alla mancanza di necessita lo aveva fatto sentire completamente sicuro, ora che si stava confrontando contro quel guerriero però ne era sorpreso. Quando vide la lama del guerriero metallico tranciare il suo braccio prima che avvenisse il suo spostamento si limitò a ritrarre il moncherino ed abbassarsi per portare il moncherino ormai inutilizzabile a rappresentare un cuscinetto tra lui ed il guerriero in carica e limitare il colpo stesso per non esserne eccessivamente stordito. Il momento in cui però il colpo fosse arrivato sarebbe stato il momento in cui avrebbe saltato indietro tentando di guadagnare con quel violento colpo qualche metro aiutato anche dalla forza con cui era stato caricato. Durante il volo a terra la mano destra viene fatta strisciare nel terreno cercando di migliorare il suo equilibrio e per poterla usare per alzarsi rapidamente data la botta di culo che avrebbe dato. Il colpo al petto gli fece mancare l'aria ai polmoni rendendosi conto di come quella persona avesse una forza impressionante. Doveva per forza far in modo di aumentare la distanza tra di loro anche se non era avvezzo al combattimento quella era probabilmente la sua ultima possibilità. Con la sinistra che si sposta di lato il sangue inizia a vorticare materializzando rapidamente una sorta di disco rotante (lingua di sangue) lanciandolo verso il guerriero tentando di intuire una zona dei fianchi o delle gambe che fosse meno protetta di altre da elementi solidi. Mirare al collo o a parti più sensibili o esterne poteva rappresentare una schivata troppo semplice da quanto aveva visto, ed in quel momento il suo obbiettivo primario era proprio quello di aumentare le distanze e questo nella sua mente giustificava la sua scelta. La mano usata per migliorare l'equilibrio era già a contatto con il terreno, questo ha quindi permesso di attivare un'altra tecnica, una piccola pozza di sangue scuro (spada di sangue) tentando di sfruttare il movimento laterale, la naturalezza del contatto con il terreno e la distrazione creata dalla lama per tentare di non farla notare. Si sarebbe quindi spostato il più rapidamente possibile tentando di lasciare la pozza comunque tra lui ed il suo avversario continuando a camminare all'indietro.