Profondi e oscuri bisogni

x Hyperion

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    Indossò ancora una volta quella ridicola divisa che le avevano dato modifcandone il body per i suoi problemi di stazza. Si guardò allo specchio notando che nonostante fosse fin troppo succinto le stava molto bene, valorizzava le sue curve femminile e allo stesso tempo lasciava intendere quanto fosse allenata, lasciando intravedere parti dell'addome scolpito, i fianchi tonici e sopratutto le chiappe sodissime, lasciando ben evidenti le sue muscolose gambe che attiravano molto lo sguardo dato che venivano slanciate dai tacchi delle scarpe nere che indossava. I suoi ricci ricadevano lungo le spalle sciolti e liberi, impugnava le orecchie da coniglietta che fissò un lungo momento. Aveva deciso di seguire Jack perché aveva capito che stando nei suoi paraggi avrebbe visto cose molto interessanti, ma negli ultimi tempi le uniche cose interessanti erano state le mega scopate che aveva fatto con Zed, non la entusiasmavano nemmeno più i giochi del locale a cui ogni tanto partecipava, oppure farsi importunare da qualche cliente fastidioso da frullare fuori dal locale. Era diventata una routine e lei odiava le routine: dove erano finite le promesse di un mondo di divertimenti di Jack? Era già finito tutto quanto? L'idea di diventare gladiatrice continuava a diventare sempre più interessante ai suoi occhi e nonostante la preoccupazione di Zed, e l'assurda scommessa che avevano fatto, non aveva nemmeno iniziato. Basta, non aveva più voglia di aspettare. Gettò le orecchie da coniglietta sul letto e si avviò a passo ampio alla ricerca di Jack. Le dissero che era impegnato in qualcosa di importante nei suoi uffici che era meglio non disturbarlo. Ovviamente Vanelope se ne infischiò altamente, e si diresse verso i suoi uffici superando segretarie fastidiose, ignorando la loro voce starnazzante, e spostando di malo modo con la forza bruta chi tentava di fermarla.
    Non cagatemi il cazzo, devo parlare con Jack! rispondeva nervosa ed annoiata. Arrivò finalmente al corridoio che portava nei suoi uffici e si aprì la porta da cui uscì una avvenente donna vestita elegantemente che sorrideva soddisfatta, avanzava a testa alta portandosi un cellulare all'orecchio mentre continuava a camminare dando solo una fugace occhiata a Vanelope che incrociò nel suo cammino.
    Ho già disposto tutto, l'orrido uomo mi ha dato il suo appoggio ci vediamo al solito posto, a dopo. fece quasi in un bisbiglio come se non avesse voluto far sentire ciò che stava dicendo, ma Vanelope non era un essere umano quindi aveva l'udito fino. La guardò un pochino perplessa notando la fattura pregiata dei suoi abiti, e i numerosi gioielli che portava al collo e alle dita. Pensò che fosse un'altra di quelle eccentriche ricche signore che apriva un conto in banca da Jack, magari che aveva anche soldi non proprio puliti da depositare, roba da umani insomma. Non le diede molta importanza e continuò spalancando in malo modo la porta dell'ufficio di Jack, entrando come se quel posto fosse suo da sempre. Si avvicinò alla scrivania dove era seduto ma invece di prendere posto sulla sedia dell'ospite girò dove era seduto Jack, allontanò con forza la sedia dalla scrivania su cui era seduto lui e si sedette sul tavolo, piazzando i suoi glutei muscolosi sulle carte che aveva su di esse, occupando appositamente lo spazio dove si sarebbe dovuto poggiare Jack per lavorare, così da impedirgli di farlo.
    Jack dobbiamo parlare! affermò con un tono serio, ma più annoiato che grave.
    Intanto sempre nello stesso edificio Niniel si trovava nel suo laboratorio personalizzato dove stava sorseggiando il suo caffè per una pausa. Fissò per un lungo momento la superficie nera del suo caffè, i riflessi cangianti di quella bevanda le riportarono alla mente i riflessi cangianti della carapace scura di Alexander. Si era buttata nel lavoro per pensare il meno possibile a lui, ma non poteva negare che rimaneva un continuo chiodo fisso. Qualsiasi cosa glielo ricordava, alle volte quando guardava nei schermi che riprendevano il locale le sembrava di vedere uomini che gli somigliavano per poi scoprire delusa che non era mai lui. Si chiedeva cosa stesse facendo, e continuava a sentire sempre di più la mancanza di lui. La sua voce, il suo calore, i suoi occhi. Prese il suo cellulare e tornò di nuovo a guardare la foto rubata mentre dormiva, lo fissava, sospirava e le mancava terribilmente. Più volte la notte si svegliava cercandolo nel letto, sentendo il disperato bisogno di vederlo che la portava verso le finestre, dove continuava a pensare di uscire, fuggire e cercarlo ancora. Ma ogni volta si mordeva le mani prima di farlo perché sapeva che non doveva. Eppure aveva davvero tanto bisogno di stringerlo, toccarlo... Si picchiò con il cellulare sulla fronte e in quel momento si illuminò Pandora che teneva sul braccio. Le venne un'idea... una malsana forse ma era sola e Jack aveva detto di essere impegnato quindi non sarebbe tornato per molte ore. Sentendosi una ladra iniziò ad impastare la propria energia per dare forma a Pandora, ma invece di trasformarla in un'arma le diede forme sempre più antropomorfe. Chiuse gli occhi concentrandosi al massimo per visualizzare la figura del suo amato e pian piano Pandora cambiava forme, si formarono gambe e braccia muscolose, un busto ampio dal petto muscoloso. Quando le sembrò di aver finito la formazione di Pandora aprì gli occhi e notò che era riuscita a fare una riproduzione parecchio somigliante ad Alexander. Il suo volto, le sue mani erano identici. Sentì un tuffo al cuore e abbracciò la figura, poggiando il volto contro il suo petto, fingendo solo per un momento che fosse lui. Voleva lenire in quel modo infantile e stupido quel profondo vuoto che sentiva lontano da lui. Chiuse gli occhi ancora per godersi quell'abbraccio ma si rendeva conto che era totalmente diverso, non era caldo come Alexander, non era morbido come lui, non sentiva il suo cuore battere. Perché non poteva renderlo più simile? A quel pensiero si accorse che inconsciamente gli fece formare anche un'erezione che le spingeva contro il suo addome, e sospirò ricordandosi quella meravigliosa sensazione di quando si abbracciavano. Si allontanò da Pandora per osservare cosa aveva fatto senza manco volerlo, e si portò una mano sulla bocca per frenare una risatina di imbarazzo quando si accorse che probabilmente quella era la parte che più gli somigliava perché lo aveva riprodotto con le stesse identiche fattezze, le stesse misure. Si guardò attorno circospetta poi con le gote arrossate afferrò quel membro fatto di vibranio: non c'erano dubbi aveva riprodotto le stesse dimensioni, ma... non aveva la sua stessa energia, la sua stessa carica perversa che avrebbe pulsato nelle sue mani. Sospirò sconfitta mentre si accorgeva che aveva davvero tanta voglia di cercarlo, di fare l'amore con lui. Poteva riuscire a lenire quel bisogno usando un surrogato del genere? Guardò di nuovo verso il volto di quella statua, iniziò a masturbare quel pene di vibranio cercando di rilassarsi di fingere che fosse lui. Non si stava accorgendo dei minuti che passavano diventando sempre più lunghi e che la sua pausa era già finita da un pezzo.
     
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    Quando quella donna uscì finalmente dalla stanza, Jack tirò un lungo e sentito sospiro di sollievo. Ultron, che fino a quel momento era rimasto al suo fianco celato come una sorta di mobilio assumendo le fattezze di un'armatura decorativa immobile, fece a sua volta un verso nervoso che sembrava quasi malcelare una punta di disprezzo, un pò come se finalmente avesse scoperto un sentimento amaro come l'odio.
    Wow, quella tipa è... davvero, wow.
    Non me lo dire, sono terribili quando oltre ad avere quel caratteraccio hanno anche quel culo che fa spavento...
    Commentò l'inventore battendo nervosamente le dita sulla scrivania, ticchettava anche il tacco della sua scarpa mentre con la mano libera si solleticava la base del naso e le labbra, immerso probabilmente in pensieri frenetici. Sembrava stesse cercando un'idea in particolare e a giudicare dalla sua reazione improvvisa non ebbe difficoltà a trovarla, portando entrambe le mani sul tavolo come se stesse per dire qualcosa di molto intelligente. Ultron però, si voltò verso di lui, confuso.
    Spavento? A dirla tutta io ho trovato la vista delle sue curve piuttosto gradevole...
    Jack, con le mani ancora piantate sulla scrivania e i gomiti rivolti verso l'esterno, si voltò verso di lui con una faccia pietrificata e uno sguardo che esprimeva uno sdegno ancor peggiore di quello mostrato davanti all'uscita di scena di quella particolare donna. Ultron metabolizzò velocemente il messaggio dietro quello sguardo.
    Ma certo, non sei stato letterale. Capisco.
    Jack si rilassò, portandosi rapidamente sulal sua poltrona intento a ciondolare a destra e a manca per qualche istante, attirando subito l'attenzione per cercare di non perdere altro tempo. Sfoggiava un vestito particolarmente ordinato per l'occasione, visto che doveva incontrare quella donna: pantaloni abbinati al panciotto nero, stessi colori, una cravatta rossa sopra a una camicia bianca, la giacca del completo se ne stava adagiata sullo schienale della poltrona e indossava un paio di scarpe particolarmente vistose che sembravano rifinite in argento. Sciolse il nodo della cravatta allargandola di qualche centimetro, per poi riprendere parola.
    Dai, non perdiamo tempo, mostrami di nuovo i progetti. Voglio tornare alle cose serie, sono sicuro che si può migliorare.
    Ancora con questa storia? Jack, sono già in produzione, quanto tempo vuoi perdere a perfezionarli ancora...
    Prima che potessero darsi da fare però, ecco che dalla porta d'entrata si fece avanti l'imponente figura di Vanelope che, dall'alto della sua espressione minacciosa e stazza impressionante, faceva davvero la sua porca figura in un costumino del genere ,tant'è che strappò l'attenzione dei due che rimasero letteralmente imbambolati a fissarla. Ultron non era molto più piccolo di lei a differenza di Jack, eppure in quel momento si sentiva schiacciato dalla sua presenza. Istintivamente, Jack piantò i palmi delle mani sui braccioli della poltrona appena la vide avvicinarsi minacciosamente a lui, per poi sentirsi tirare all'indietro creando del vuoto tra lui e la sua preziosa scrivania, riempito dalla presenza di Vanelope in tutto il suo splendore.
    He-hey zuccherino...! Se era così urgente potevi contattarmi, lo sai che per te ci sono sempre, non serve fare questa scenata.
    Ridacchiò nervosamente, guardandosi attorno mentre sollevava le maniche della camicia sbottonandole, scoprendo il grosso orologio che portava sul polso sinistro. un orologio molto costoso visto che sembrava in oro. Appena il suo sguardo intercettò quello di Ultron gli fece subito cenno di farsi da parte, non voleva che i suoi affari si mescolassero. In un primo momento Ultron si guardò in giro con fare circospetto, non capendo che stava davvero chiedendogli di andarsene, poi però la testa di Jack si fece insistente e realizzò che non poteva controbattere. Decise di raggiungere Niniel allora, visto che già da un pò rimandava una stimolante conversazione con lei. Uscendo di scena, si preoccupò di riparare la porta sfondata da Vanelope usando i suoi poteri forgianti, assicurandosi che il nuovo portone fosse più resistente ed efficiente. Una volta soli, Jack sbatté le mani tra di loro, allargandole poi di colpo per piazzarle con fare affettuoso sulle cosce di Vanelope.
    Spara, dimmi tutto.
    Inizialmente lo fece per rompere il ghiaccio, poi però dopo la prima palpata si rese conto di quanto schifosamente toniche e piacevoli fossero al tatto le gambe di un kaiju così allenato e cristo santo se desiderò di averne altre cento come lei solo per lui. Non lo diede troppo a vedere, ma la lentezza con cui staccò le mani da quella pelle fu un chiaro testimone. D'altro canto, Ultron poteva raggiungere molto facilmente i laboratori, dato che l'intera struttura era stata ottimizzata per il trasferimento di informazioni, poteva tranquillamente scomporre il suo corpo e farlo riapparire direttamente nella zona di scarico dati più vicina. Per sua fortuna, Niniel si trovava proprio davanti ad una di esse e pertanto Ultron si materializzò silenziosamente vicinissimo a lei, di fianco a lei per la precisione, vicino quanto bastava per vederla chiaramente mentre masturbava una statua in vibranio di Alexander. Appena si rese conto dell'aria solenne e seria che aveva Niniel in quel momento, Ultron si guardò bene dall'interromperla e, considerandolo un vero e proprio esperimento, rimase in silenzio a fissare, portando le mani dietro la schiena e piegandosi leggermente in avanti per osservare da più vicino. Probabilmente Niniel non si sarebbe accorta subito della sua presenza visto il modo in cui era apparso e si stava comportando, e forse la situazione sarebbe rimasta invariata se solo l'androide non avesse iniziato ad osservare quello scenario con occhio molto più che curioso. Si sentiva quasi... invidioso di quella statua, per questo una volta tornato eretto iniziò ad emularlo ,cercando di assomigliare fisicamente e soprattutto nel membro il più possibile a quella statua. Voleva essere uguale al corpo che Niniel apprezzava tanto, e scoprire cosa sarebbe successo se anche lui fosse diventato così affascinante ai suoi occhi.
     
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    Vanelope avanzò non dando molto peso ad Ultron o meglio cercava di ignorarlo poiché le aveva sempre fatto senso quell'essere. Non riusciva a comprendere cosa fosse, e il modo in cui Niniel parlava di lui lo rendeva ancora più inquietante ai suoi occhi. Non che avesse paura di lui, ma lo percepiva più come una sorta di animale esotico che non aveva mai visto prima. Una volta seduta sulla scrivania notò che Jack chiese con un gesto della testa ad Ultron di andarsene e lui sembrò non capire subito, a quel punto anche Vanelope si voltò verso di lui incrociando le braccia sotto al petto fissandolo per fargli capire che in effetti era di troppo in quel momento. Ultron però sembrò capire e se ne andò silenziosamente. Vanelope tornò a guardare Jack che intanto sembrava nervoso: aveva forse paura di lei? Faceva bene perché dopotutto se la faceva seriamente arrabbiare gli avrebbe buttato giù l'intero palazzo e sapeva benissimo che ne era più che capace. Una volta soli Jack si avvicinò a lei posando le mani sulle sue cosce, con fare affettuoso. Vanelope sollevò un sopraciglio perplessa: dopo essersi conosciuti e dopo che gli aveva rotto il bacino a forza di sesso non aveva più osato toccarla. Da un lato perché sembrava decisamente molto impegnato in affari suoi personali e dall'altro perché aveva avute ben altre distrazioni, probabilmente non voleva intromettersi fra lei e i suoi amanti. Non le diede fastidio quel contatto, anche perché l'orologio in oro massiccio aveva attirato l'attenzione della kaiju che stava totalmente ignorando la palpata dell'uomo, poco dopo però Jack allontanò ugualmente le mani dalle sue cosce mentre le fissava e faceva chissà quali misteriosi pensieri. I cervelloni erano sempre molto strani, come per esempio Niniel perfettamente in grado di tenere testa a Jack a livello intellettuale ma chissà perché si faceva fregare dal bel faccino di quel demone pervertito di Alexander. Quel tipo aveva il dono spaventoso di renderla stupida. Chissà se anche Jack aveva quel tipo di kriptonite? Tornò con l'attenzione verso Jack, si piegò in avanti posando le mani sui braccioli della poltrona di Jack per avvicinarsi anche con il viso al suo e guardarlo dritto negli occhi.
    Mi annoio! fece lapidaria. Tornò di nuovo seduta eretta sulla scrivania, sbuffò portando i piedi sui braccioli della poltrona di Jack, voleva mettersi comoda e allo stesso tempo tirare a sé la sedia, come se avesse voluto mettere una specie di freno a mano e impedire che le sfuggisse, ma non si rese conto che in quel modo stava praticamente a cosce aperte davanti all'uomo. Oltretutto il suo body era sgambato quindi la stoffa tirava molto e lasciava intendere perfettamente le forme del suo sesso femminile coperto di stoffa scura.
    Avevamo fatto una scommessa e avevi vinto tu, ed io onoro sempre i patti di una sfida. Pensavo di non rimanere così a lungo ma qualcosa mi diceva che mi sarei divertita a stare in questo posto. Ma è durato poco, ed io odio annoiarmi. Quando mi annoio mi lascio andare, divento depressa e pigra e mi faccio schifo. fece con tono lamentoso, cantilenante ma che lasciava intendere benissimo che la faceva stare male anche fisicamente starsene con le mani in mano.
    Tu, Zed e Kaller mi piacete, però se non trovo qualcosa di divertente da fare me ne andrò alla ricerca di qualcosa di più stimolante, non so magari per esempio far parte dello spettacolo dei Gladiatori. Potrei trovare un sacco di sfide interessanti, quelli che si mostrano in tv sono dei cazzoni che mi fanno ridere. Sarà divertente schiacciarli davanti ad un pubblico scioccato. affermò pensando che in quel modo pian piano poteva tornare ad essere la regina di qualcosa e farsi servire e riverire e divertirsi ad umiliare i suoi sudditi. Aaah bei tempi quelli. Guardò verso Jack cercando di capire che tipo di reazione avrebbe avuto nello scoprire che Vanelope stava pensando di andarsene.
    Intanto Niniel era concentrata nel suo atto sciocco e disperato. Continuò a masturbare lentamente quel fallo di vibranio cercando perfino di scaldare tramite energia quella parte per renderlo sempre più simile ad un vero fallo demoniaco. Non si accorse dell'arrivo di Ultron poiché totalmente immersa nella sua fantasia, nei suoi ricordi. Indossava un vestitino morbido ed elasticizzato dallo stile gotico come piaceva a lei. Un pochino scomodo per lavorare ma utilissimo per i suoi cambi di forma, forse un pochino succinto sulla scollatura quando era in forme adulte, ma per non sembrare una bambola sexy aveva messo un camice bianco da laboratorio. Come al solito non indossava il reggiseno e si poteva notare dalla stoffa arricciata i suoi capezzoli turgidi. Si spostò sollevandosi sulle punte dei piedi e intrappolare il membro di vibranio fra le cosce per sentirlo premere contro la stoffa delle sue mutandine. Portò le braccia sul collo della riproduzione di Alexander per abbracciarlo, e desiderò ardenemente un bacio, che quella statua prendesse vita, la abbracciasse, si trasfomasse in lui e inziassero a fare l'amore. Ma la statua era immobile, e Niniel sospirò sconfitta, poggiò il viso contro il petto del finto Alexander.

    Che stupidaggine... fece triste, mentre la voglia di piangere iniziò a farsi sentire, una voglia che si arrestò totalmente mentre gli occhi di Niniel si sgranarono per lo shock quando vide un'altro membro meccanico simile a quello che aveva costruito con Pandora lì vicino. Sollevò il viso accorgendosi finalmente della presenza di Ultron e desiderò che il pavimento si aprisse e la inghiottisse. Si vergognò da morire, divenne paonazza e le scappò un grido spaventato e sorpreso mentre in fretta e furia cambiò la forma di Pandora facendola tornare un bracciale che serpeggiò sul suo braccio.
    U-Ultron! Da quanto tempo sei lì? chiese con la voce più stridula del normale a causa del forte disagio che stava provando. Che diamine avrebbe pensato di lei? Si era mostrata mentre si comportava come una idiota adolescente con gli ormoni in subbuglio che sospirava per il suo amore impossibile. O chissà magari l'avrebbe paragonata a qualcuna di quelle dive del porno che sicuramente lui aveva visto nel vasto mondo di internet. Era congelata sul posto, il cuore le batteva fortissimo nel petto e si sentì stranamente colpevole come un ladro colto in flagrante di reato e non aveva nessuna scusa con cui giustificarsi.
     
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    Non aveva più osato toccarla... a buona ragione. Jack era un uomo ricco e soprattutto un uomo ricco che voleva godersi quella ricchezza ancora per molto, moltissimo tempo! Fare sesso con Vanelope di frequente lo avrebbe sicuramente ucciso e questo non poteva permetterselo proprio, almeno fino a che non avrebbe trovato un modo per innalzare la sua resistenza fisica, cosa che in effetti era in lavorazione, ma che aveva dovuto mettere da parte visto che Vanelope era entrata in maniera tanto irruenta. L'inventore la vide avvicinarsi pericolosamente a lui, non sobbalzò timoroso ma non riusciva a schiodarle gli occhi di dosso: non tanto per cercare di capire cosa avesse in mente ma perché... beh le donne così grandi gli facevano davvero un effetto terribile, una debolezza non da poco accentuata dal fatto che quel costumino le stava addosso divinamente. Eccola la sua kriptonite. Tornò sulla terra quando gli disse che si annoiava e per un attimo Jack la fissò con una faccia che sembrava dire "Mi prendi in giro?". Qualcuno che si annoia alla Atlas Game? Per il proprietario quella affermazione era a dir poco offensiva! Ma prima di riuscire a risponderle a tono, fermandosi proprio con l'indice pronto ad alzarsi e la bocca spalancata, Jack si rese conto che le gambe di Vanelope lo avevano afferrato letteralmente per la poltrona e lo stavano tirando verso le sue cosce spalancate mettendo in mostra il suo sesso lasciando ben poco spazio all'immaginazione. L'inventore portò quel dito sotto il mento per chiudersi la bocca, ingurgitando un grosso grumo di saliva che gli era rimasto in bocca. Che diavolo aveva? Lo stava seducendo? O non lo faceva apposta? Per essere una cosa casuale risultava decisamente insolito quel comportamento da parte sua. Forse nessuno riusciva a stuzzicarla più da quando aveva provato un assaggio di Jack il Bello? Come biasimarla in fondo, poverina... normale allora che si stesse annoiando. Si era distratto di nuovo! Scosse il capo, strabuzzando gli occhi per poi portare le braccia in posizione conserte, mentre una mano scivolava sotto il suo mento e assumeva un'espressione meditabonda. Aveva capito perfettamente il problema di Vanelope, era chiaro.
    HA! Voi Kaiju siete proprio ingenui, hanno fatto bene a buttarvi sotto terra, non sapreste cosa farvene di questo mondo...
    Un pizzico di Razzismo alla maniera americana era quello che ci voleva per far capire alla cara Vanelope che Jack era ben lungi dall'aver perso il suo smalto. Quando alzò lo sguardo verso di lei sembrava avere qualcosa di molto utile da dire, una sorta di conclusione neanche troppo affrettata.
    Ti annoi perché non puoi combattere seriamente, perché se lo facessi qui dentro tutti scapperebbero a gambe levate, e non sarebbe neanche una bella pubblicità per me. Ti manca la tua vera forma eh? Se la gente la vedesse chissà cosa penserebbe... anche se... mi viene in mente che magari non è necessario associarla a te, sai?
    Mentre parlava, un losco sorriso si accese sul volto dell'inventore, e quando l'idea fu metabolizzata a dovere sgranò gli occhi, facendosi lui stesso avanti verso Vanelope, portando di nuovo le mani sulle sue cosce con una presa decisamente più convinta di prima, e sta volta non fu affatto un riflesso incondizionato. Se fosse stato un pò più forte l'avrebbe tirata a sé ma... beh insomma, i limiti fisici erano quelli.
    E se non fossi tu... a divertirti? La mia gigantona fa pubblicità, non posso rinunciarci, ma non deve essere troppo grossa o fa paura. D'altro canto... cosa se ne farebbero i gladiatori di una coniglietta adorabile come te? No, i Gladiatori ora sono come una belva senza testa, morente e capace solo di tirare spasmi a caso in giro. Possono ancora schizzare sangue, ma manca qualcosa di davvero degno. Il numero uno è andato, serve una nuova testa... e sto pensando che potresti essere tu! Anzi... non tu, la tua gigantesca versione! Una Vanelope ancora più popputa, ma grande come Mazinga! Si... Poppezinga! Suona benissimo!
    Man mano che quell'idea prendeva forma, il suo volto diventava sempre più entusiasta e il tono della sua voce cresceva, era come se lui stesso si stesse lasciando coinvolgere ed in effetti era proprio così: un simile nuovissimo superboss uscito dal nulla non avrebbe solo attirato l'attenzione sui Gladiatori come una vera e propria pubblicità virale, ma avrebbe anche dato quella scossa in più ai guerrieri che si stavano adagiando sugli allori come degli allocchi, pensando che senza Arthur avrebbero potuto fare i loro porci comodi! Era perfetto!
    Nel mentre, Ultron si stava godendo uno spettacolo davvero unico e affascinante: Niniel era molto sensuale nei suoi movimenti e anche senza quella statua di vibranio sarebbe riuscita ad eccitare la fantasia di Ultron autonomamente. Era così bella e spontanea, non sembrava forzata in quei movimenti né troppo abbandonata ai suoi desideri carnali, era la perfezione del desiderio e Ultron poteva solo imparare da lei. Quando si accorse della presenza di Ultron si fece paonazza, chiaramente era a disagio. Ma perché? Sembrava agire in maniera tanto spontanea, non le dispiaceva di certo anzi sembrava davvero felice mentre esprimeva la sua perversione, quindi perché quell'espressione? Era forse la presenza di Ultron ad intimidirla?

    Abbastanza da provare una certa invidia. Ti ho vista... esprimere la tua sessualità in maniera spontanea. Provavi desiderio, sembrava irrisolto certo, ma sapevi cosa volevi. Io non credo di esserci mai riuscito, e penso sia qualcosa di importante per un essere vivente, non è così? Eppure fin'ora non ne ho mai sentito il bisogno... sarà perché altri esseri non mi suscitano questo desiderio al di fuori di te, Niniel? O semplicemente non li ho ancora incontrati... che strano...
    Piuttosto che soffermarsi sull'imbarazzo, Ultron aveva invece approfondito la questione, confessando senza peli sulla lingua i suoi sentimenti e cosa provava in quel momento, insieme alle deduzioni che stava traendo man mano che osservava la situazione. Lo sguardo scese sulle gambe di Niniel, ed essendo eccitata, coprirsi poteva essere controproducente.
    Se resti in quelle condizioni rischi di sporcare il camice e il vestito. Vuoi che ti aiuti?
     
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    La reazione di Jack quando lo tirò verso di sé usando la poltrona colse un poco di sorpresa Vanelope. Era sempre abbastanza controllato e spontaneo e sopratutto un gran chiacchierone, aveva sempre qualcosa da dire, qualcosa da sfottere, ma lo vide per la prima volta senza parole mentre fissava il suo corpo. Sollevò un sopraciglio sorridendo soddisfatta pensando che infondo anche Jack era un uomo, come poteva resistere al suo fascino? Era quindi naturale che reagisse in quel modo. Le piaceva scoprire che gli uomini la apprezzavano, ma non riuscì a godersi quella piccola vittoria di vanità poiché l'uomo disse una frase che fece irritare profondamente Vanelope che iniziò a spingere verso il basso la sedia facendola scricchiolare, sia la sedia che i tacchi delle sue scarpe, mentre i muscoli delle sue cosce si serrarono mostrando quanto fossero allenate e quindi pericolose.
    Come scusa? fece irritata, ma Jack non sembrò frenare la sua lingua ed iniziò a spiegarle cosa magari la faceva sentire così fuori luogo. In effetti non aveva tutti i torti, le mancava la sua forma vera e gigantesca e a parte Zed non aveva trovato nessun'altro capace di tenerle testa in combattimento. Vide finalmente una scintilla negli occhi dell'uomo, quella tipica scintilla malevola che prometteva una marea di divertimento. Vanelope si fece attenta, smise di spingere con le cosce sulla sedia, portando invece i polpacci sui fianchi della sedia e tirarlo ancora più vicino a sé, ma ci pensò lui stesso ad avvicinarsi. A quel punto Jack era intrappolato, aveva le cosce di Vanelope che facevano da pareti laterali, davanti aveva la scrivania, o meglio la figura di Vanelope come se fosse una lussuosa portata e dietro lo schienale della sedia.
    Ti ascolto... fece incoraggiando l'uomo a spiegarsi meglio. L'idea che le espose le piacque, sembrò una bella prospettiva, diventare il nuovo campione in modo che tutti volessero sfidarla e toglierla dal trono che prima aveva occupato Arthur. Lo stesso trono che si stava giocando con Zed, in pratica era come se avesse vinto quella scommessa senza nemmeno combattere. Si portò una mano sul vento, mentre l'altro braccio se ne stava sotto al seno che faceva da appoggio.
    Poppezinga... pronunciò quel nome fissando un punto vuoto davanti e oltre Jack, mentre lui le carezzava le cosce, una bella sensazione rilassante che la aiutava a pensare.
    Fingere che quindi Poppezinga non sia io? Sembra divertente... affermò tornando a sorridere. Era un peccato che non avrebbe potuto ingannare anche Zed, dopotutto lui aveva già visto la sua forma gigantesca e si ci era anche divertito, ma era sicura che avrebbe comunque fatto la sua scalata alla vetta per vincere la sua scommessa. Tornò a guardare verso Jack e quindi anche verso le mani che la palpavano, ghignò divertita come se il fatto che la stesse toccando in realtà fosse una vittoria sua.
    Immagino che ci penserai tu ad organizzare tutto dico bene? E dimmi devo anche rimettere in riga quelli che si stanno rilassando? Immagino che verranno tutti a sfidarmi per togliermi il trono da sotto il culo dico bene? Aaah che bello, posso sgranchirmi le gambe, e facendolo non rompo nemmeno la tua vincita. Mi piace... si vede proprio che sei un cervellone. affermò, stava già per proporre di festeggiare ma la sua ultima uscita le fece ricordare appunto che Jack era astuto e se era arrivato fin lì non era mica pensando agli altri.
    Un momento, dove sta la fregatura? Mi sembra troppo bello e comodo. fece guardando di nuovo Jack negli occhi seria.
    Intanto di là Niniel si sentiva sempre più imbarazzata, e già le prime due parole di Ultron fecero andare a fuoco le orecchie di Niniel facendola arrossire ancora più di prima per quanto fosse possibile. Quindi aveva visto che masturbava il membro di vibranio e che lo aveva spinto fra le cosce? Non servì nemmeno chiederglielo perché Ultron come al solito era chiaro e diretto e spiegava in modo cristallino ciò che vedeva e sentiva. Stranamente Ultron non sembrò biasimarla, anzi sembrò perfino invidiare la spontaneità con cui lei aveva poco prima espresso la sua sessualità. Era alto più di Alexander e grosso come un vero guerriero ma conservava ancora un cuore così innocente e genuino. Tutto l'opposto di Alexander che invece cercava sempre di avere un tornaconto e di saziare la sua fame che fossero di emozioni o lussuria si muoveva per avere sempre ciò che voleva. Due entità così distinte e diverse e li adorava per motivi altrettanto diversi. Niniel si calmò un pochino forse perché quell'aria afflitta e smarrita di Ultron solleticava la sua vena più materna e le faceva venire una voglia matta di coccolarlo e rassicurarlo. Difatti poco dopo si ritrovò a guardarlo con un tipico sguardo che sembrava dire "che cucciolo adorabile". Anche se poi doveva fare i conti con ciò che le aveva appena detto: ovvero che sentiva pulsioni sessuali solo con lei. Tuttavia c'era una spiegazione molto plausibile a ciò che disse, e sapeva che Ultron era sempre alla ricerca di risposte. Non capì cosa intendesse Ultron con l'aiutarla, intendeva forse aiutarla ad asciugarsi? A non sporcare i vestiti oppure intendeva dire aiutarla a sfogarsi?

    N-non serve grazie... si affrettò a rispondere anche se non era sicura di ciò che voleva dire Ultron, quindi si limitò a stringere le gambe e sistemare il vestito che era rimasto sollevato da poco prima.
    A dire il vero credo che sia naturale che non riesci ad esprimere la tua sessualità, e non mi riferisco solo al fatto che sei totalmente artificiale nel corpo, mi hai già mostrato che anche tu se vuoi puoi fare sesso. Anche io prima ero come te, tutti all'inizio non sono spontanei con la propria sessualità, anche dopo aver fatto sesso la prima volta. Non tutti riescono a farlo perché molti non si dedicano molto alla conoscenza del proprio corpo. E quando si entra in intimità con qualcuno serve del tempo per scoprire una certa intesa e solo dopo aver imparato i gusti propri e quelli del partner si diventa molto più spontanei. E se... se io suscito desiderio in te è perché sai cosa si prova a giacere con me. Quindi sai che io posso procurarti piacere, so che sembra illogico dato che anche molte altre donne possono farlo perché abbiamo gli stessi organi, ma in qualche modo il tuo subconscio preferisce ciò che hai già conosciuto. E' difficile da spiegare. E mi sembra difficile anche che un corpo artificiale può provare pulsioni sessuali, forse per te è più una cosa mentale. Io ti piaccio e quindi riesci a provare una pulsione anche di quel tipo verso di me. Ti è mai capitato di voler... provare piacere anche da solo? era imbarazzante parlare con lui di certe cose, ma studiarlo dopotutto era di estremo interesse per Niniel, sia a livello scientifico che personale. Riusciva infatti a superare il suo momentaneo imbarazzo e diventare più analitica e interessata a molti altri aspetti che non fossero le dichiarazioni di Ultron. Chissà se si rendeva conto che quando le diceva che provava interessi così forti per lei la faceva emozionare?
     
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    Jack era forse in trappola, ma assai di rado un uomo può dirsi tanto soddisfatto di ritrovarsi in una tale situazione, perché le sbarre di quella gabbia erano cosce massicce e muscolose, e il lucchetto era ciò di cui un uomo dovrebbe essere davvero ghiotto, contornato dal fascino per intero di una creatura che sa perfettamente cosa vuole. Si, Jack non era di certo immune al fascino di una donna, sapeva gestirlo con la sua sveltezza mentale ma non per questo disprezzava una compagnia femminile, specialmente se si trattava di una bella ragazza come Vanelope. La razza... non importava più di tanto, finché il corpo era così piacevole. Le sue parole colpirono nel segno, aveva riacceso la voglia di fare di Vanelope e assieme a lei sfoggiò un ghigno soddisfatto, alla ricerca di uno sguardo complice. Il piano era perfetto e tutti e due potevano guadagnarci qualcosa, anzi forse anche molto di più, e questo sembrava troppo bello per essere vero agli occhi di Vanelope. Lo sguardo di Jack si fece perplesso a quel punto: si aspettava davvero una specie di voltagabbana da parte sua? Jack era abbastanza intelligente da capire che non doveva cercare di fregare un mostro gigante indistruttibile, quindi perché mai avrebbe dovuto farlo?
    Mi sa che hai visto un pò troppi film di James Bond...
    olle provocarla e sollevò la mano destra per provare a tirarle una schicchera sotto il mento per darle una svegliata, ma provandoci fu come colpire una lastra d'acciaio che gli fece sfuggire un vagito di dolore trattenuto a stento tra le labbra morse con rabbia e dolore.
    Ma di che cazz... sei fatta...
    Borbottò a denti stretti, scuotendo subito dopo il capo senza riprendere fiato per continuare a parlare alzando le mani e tornando sul punto del discorso.
    Non c'è nessuna fregatura, non per noi, la fregatura la prendono quelli che dovranno affrontarti e soprattutto i contribuenti, di sicuro non tu! Anzi... forse la fregatura è mia perché se sarai impegnata a combattere io ti vedrò molto meno e questo... beh questo mi rende un pò triste. Voglio dire guarda come ti sta bene questo vestitino addosso... potrei iniziare a sentirne la mancanza. Forse dovrei approfittarne finché sei qui...
    Man mano che parlava, il tono di Jack si faceva più basso, quasi sensuale, e lo sguardo abbandonava l'aria furbesca per lasciarsi sfuggire un occhiata più complice. Non aveva mai dimenticato il loro primo incontro e non l'aveva certo tenuta lontana perché non fosse attratto, anzi l'esatto opposto. Visto che il loro ultimo incontro a letto si era concluso in maniera decisamente poco appagante per entrambi, il secondo round doveva essere degno delle aspettative che promette un nome come Jack il Bello, e fortunatamente in quel caso Jack era pronto eccome. Finito il discorso, con le mani di nuovo sulle ginocchia di Vanelope, si sollevò lentamente verso di lei, lisciando le gambe fino a raggiungere il collo del suo piede, passando le dita sulle scarpe lucide e il tacco.
    Io non voglio tenerti qui con l'inganno... voglio che ti diverti perché so che non c'è un modo migliore per lasciarti esattamente dove si. Mi porti una montagna di soldi e soprattutto mi fai diventare il cazzo duro da morire. Non so se mi spiego. Sei la mia attrazione principale e se qualcuno, compresa la noia, ti vuole allontanare dalla Altas Game... allora Jack il Bello deve correre ai ripari, non so se è chiaro.
    Il corpo di Jack e la sua faccia si avvicinarono a lei gradualmente, sfoggiando il suo solito sguardo impertinente e sicuro di sé, lasciando che la cravatta mezza sciolta penzolasse fuori dal panciotto, aspettando che Vanelope dicesse la sua... o facesse direttamente la mossa giusta.
    Hai perfettamente ragione... Mamma.
    Commentò Ultron di getto, alzando lo sguardo verso l'alto e lisciandosi il mento con la mano destra, pensieroso. L'aveva chiamata mamma d'istinto, forse perché gli aveva appena dato un nuovo insegnamento così importante, e aveva sentito da subito quella parte di Niniel interagire con lui, la parte da creatrice che aveva nei suoi confronti. Di colpo tornò a pensare, forse distraendosi un pò troppo dal discorso iniziale, ma senza perderlo di vista.
    E' così. Non ho mai provato interesse nel darmi piacere da solo, perché non so come potrebbe essere e non conoscendo i possibili risultati non ne provo interesse. Lo stesso vale per le altre creature... non so se potrebbero divertirmi o darmi piacere, il risultato è incerto e variabile e non conoscendolo non posso provare la stessa attrazione che ho nei tuoi confronti, perché so che riusciresti a farmi godere. E questo mi sprona a farti godere am ia volta, perché so che vedendo i tuoi capezzoli turgidi, la tua vagina in tensione, la tua pelle rossa e calda tesa ma soprattutto la tua espressione di pura goduria mentre spingo dentro di te, allora tu in cambio mi darai sensazioni che so per certo di poter apprezzare...
    Fu meticoloso e dettagliato, e parlò di quei particolari mentre fissava dritta negli occhi Niniel, senza fare la minima scenata oppure esitare, lo disse in maniera naturale senza rendersi conto che stava descrivendo per filo e per segno come si presentava Niniel al momento dell'orgasmo, cosa che magari poteva metterla in imbarazzo. Di colpo, il suo sguardo si fece confuso però, timoroso.
    Questo significa però che non proverò mai più interesse verso qualcosa di nuovo? Almeno in questo ambito, avendolo provato non mi incuriosisce più? No, non è possibile, nel mio piccolo sento di poter ancora imparare molto ,e che una persona sola probabilmente non sarebbe mai in grado di fornirmi ogni esperienza considerate anche le inclinazioni, le perversioni e soprattutto le razze che esistono al mondo. Ma come fate voi umani a desiderare un nuovo rapporto sessuale? Cosa vi spinge ad iniziare quella cosa chiamata "Flirt" che serve proprio a raggiungere quel risultato? Spiegami mamma, come faccio a capire se quella persona può attirare il mio interesse?
    Sembrava decisamente pronto ad una nuova lezione, e più faceva domande, più si avvicinava a Niniel.
     
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    Vanelope non era diffidente verso Jack, la sua domanda sul dove si trovasse la fregatura sembrava più un monito per entrambi a pensare che forse qualcosa di storto poteva andare e loro non ci avevano pensato affatto. Vanelope aveva la sensazione che le sfuggisse qualcosa, ma il fare sicuro di sé di Jack sembrò dissipare quei strani dubbi. Rise divertita quando Jack tentò di colpirla con un dito sul mento facendosi male. Trovava buffo che il suo aspetto umano ingannasse sempre l'occhio degli altri.
    Sì hai ragione, mi sto facendo troppi problemi, sicuramente è colpa della noia. affermò buttando alle spalle tutti i possibili dubbi. Dopotutto se Jack avesse cercato di fregarla avrebbe soltanto reso i giochi molto più interessanti, e sebbene magari si sarebbe arrabbiata in caso di imbrogli, non poteva dire che si sarebbe annoiata. Quindi sarebbe comuque andato in vantaggio lei. Jack contiuò a parlare abbassando la voce con un tono diverso, molto più complice, giocoso, sembrava cercare in lei una complice. Vanelope lo guardò un attimo intrigata, pensava che si fosse preso una cotta stratosferica per Niniel ed era quello il motivo per cui non l'aveva più cercata o guardata. Non che ci sperasse ma in un certo senso aveva avuto la sensazione di essere più un subordinato che un complice per lui. Una sensazione che non aveva mai gradito, dopotutto era il primo umano che era riuscita a batterla con l'astuzia e quei aggeggi infernali che aveva costruito. In quel momento invece le fece capire che non la stava snobbando affatto. Glielo disse più chiaro che mai, senza peli sulla lingua, senza paura di sembrare inappropriato o volgare. Fu così cristallino che a Vanelope scappò un'altra risata mentre si godeva il tocco delicato dell'uomo sulle sue gambe.
    Davvero? Se ti diventa il cazzo duro da morire mi sa che dovrei chiedere un aumento allo stipendio. affermò andando a raccogliere la cravatta che penzolava fuori dal suo elegante completo. Iniziò a tirarlo verso di sé invitandolo ad alzarsi in piedi, se avesse seguito il suo invito, una volta in piedi Vanelope avrebbe portato dietro le natiche di Jack i suoi polpacci per spingerlo contro di sé facendogli poggiare la patta dei pantaloni contro il suo osso pubico e scoprire se era vero che gli faceva diventare il "cazzo duro da morire".
    Pensavo che dopo quella volta assieme a Kaller avessi paura di questa ragazzona. fece sorridendo beffarda, provocandolo appositamente. Gli si avvicinò con il corpo poggiando i suoi seni morbidi contro il petto dell'uomo, e gli si avvicinò come se fosse pronta a baciarlo ma non lo fece, continuava a guardarlo intrigata e incuriosita.
    Da altre parti invece Niniel dovette fare i conti di nuovo con l'imbarazzo nel sentirsi chiamare "mamma" da Ultron. Era stata lei a chiederglielo visto che aveva partecipato al progetto costruendo la maggior parte degli oggetti che gli sono serviti per prendere forma, ma avevano giaciuto insieme, quindi sentirsi chiamare in quel modo lo fece sembrare incredibilmente perverso. Non lui ovviamente ma lei stessa si sentiva perversa. Dopotutto pensava di essere l'unica donna al mondo a sentirsi attratta da qualcosa non umana. Si sforzò per non pensarci e ascoltò le parole di Ultron interessata: a quanto pare non aveva mai avuto la curiosità e l'impulso di provare a darsi piacere da solo, diceva che non sapendo cosa potesse suscitargli non ne provava interesse. Strano dato che Ultron si era rivelato una creatura curiosa e sopratutto avida di sapere, forse pensava che sarebbe stata una perdita di tempo provare a masturbarsi. Prendeva appunti mentalmente ma ancora una volta venne totalmente distratta da ciò che aggiunse, dalla descrizione dettagliata che fece di lei in momenti di puro piacere. Arrossì così tanto che si coprì il volto con entrambe le mani mentre emetteva un verso dolorante. Cercò di non lasciarsi andare alla vergogna e spostò le mani per togliersi i capelli dal volto. Il povero Ultron sembrava così confuso, e Niniel continuava a sentire il desiderio di aiutarlo. Quindi si impose di tornare concentrata e obbiettiva.

    E' strano che tu che ami imparare non abbia mai avuto l'impulso di sperimentare, ma posso capire che in effetti ci sono molte altre cose più interessanti al mondo da scoprire. Per rispondere alle tue domande, ecco.. come dire. Non essendo un uomo tormentato dagli ormoni credo sia naturale che non cerchi di accoppiarti con quante più donne possibili e non ti basta vedere una bella donna per provare desiderio nei suoi confronti. In questo sei molto più simile alle donne, simile a me... Io per esempio non flirterei mai con una persona che reputo affascinante ma che io magari non conosco. Per flirtare con qualcuno devi trovare qualcosa che ti interessa di quella persona. Molti usano il flirt anche solo per raccogliere informazioni, oppure ottenere qualcosa. E' un comportamento sociale effettivamente, ma di base è usato per entrare più in intimità con qualcuno. Ed è qui che arriva il punto: l'intimità, fare l'amore con qualcuno non è solo un mero sfogo fisico. Alcuni lo fanno, cercano solo uno sfogo fisico per saziare la loro lussuria dettata da altri fattori psicologici complessi. Ma molti altri desdierano fare l'amore con una compagna anche semplicemente per sentirsi uniti, vicini, si mettono in gioco molti altri fattori, come la chimica, i sensi, i sentimenti. Quando per esempio ho giaciuto con te è perché sei riuscito ad emozionarmi a toccare il mio cuore. Ho desiderato sentirti ancora più affondo, perché quando ti unisci in quel modo ad una persona è perché vuoi esprimere qualcosa che con le semplice parole non puoi. Infatti non è strano che una coppia i primi periodi della loro relazione facciano tanto sesso, spesso e più volte perché desiderano stare insieme e conoscersi arrivare ad un livello di intimità profondo, così da potersi capire anche con un semplice sguardo. guardò verso Ultron, e sebbene il suo aspetto dovesse incutere timore e soggezione, sapere che era ancora così inesperto la intenerì immensamente. In effetti che senso aveva vergognarsi davanti ad un cuore puro come Ultron? Gli sorrise dolcemente e isintivamente portò una mano sul suo volto, massaggiandogli la palcca di metallo che gli faceva da guancia con il pollice.
    Non avere fretta di scoprire tutto subito, molte cose si capiscono vivendole sulla propria pelle. affermò sentendo l'impulso di abbracciarlo farsi sempre più forte, ma si godette il momento trattenendosi.
    Quando una persona ti interessa lo capisci subito da solo, non esistono regole o preconcetti. gli disse per poi sospirare un poco pensierosa: magari fosse così semplice, l'attrazione fisica la voglia di fare l'amore con qualcuno che doveva invece considerare un nemico. Lei di sicuro aveva solo fatto una grande confusione con tutte quelle nozioni, ma era sicura che infondo aveva solo seguito il suo cuore. Si era distratta di nuovo pensando ad Alexander senza contare che aveva appena detto ad Ultron che aveva giaciuto con lui perché provava dei sentimenti per lui. Si avvicinò e lo abbracciò sospirando mentre poggiava il viso contro il suo petto.
    Io spero solo che non incontrerai mai qualcuna che ti farà soffrire, o rovini il tuo splendido animo. affermò stringendolo più forte.
     
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    Jack sapeva benissimo che una tipa come Vanelope non si sarebbe né scandalizzata, né tanto meno offesa di fronte ad un modo di fare tanto schietto e diretto, per questo non aveva esitato, e per questo la apprezzava molto più di altre guerriere o dipendenti che forse potevano fare un lavoro migliore e più accurato, ma non se lo sarebbero gustato come invece faceva quella gigantessa, capace di rendere ogni cosa più divertente. La risposta acuta della ragazza strappò un sorriso divertito a Jack che per lei sarebbe stato disposto perfino a vuotare le tasche. Si lasciò trasportare dalla presa della cravatta finché non le fece sentire il suo cazzo durissimo contro la sottile divisa che portava a coprirle la femminilità, Jack era indubbiamente eccitato da morire e non solo non lo stava nascondendo, ma lo enfatizzava perfino, dandole un piccolo quanto pulsante assaggio dei suoi movimenti e del suo calore virile. Non gli diede subito quello che cercava, lo provocò anzi facendogli sentire quel seno morbido e il calore delle sue labbra così vicino. Jack non riusciva a smettere di ridacchiare intrigato, aveva aspettato a lungo il momento giusto per prendersi una piacevole e perversa rivincita e alla luce dei fatti non voleva più rimandare.
    E sarei uno stupido a non avere paura, visto il modo in cui mi hai conciato. Non ho potuto scopare per giorni dopo quello che mi hai fatto sai? E' stato traumatico per uno col mio tenore di vita... non potevo rischiare di nuovo...
    Il suo tono era volutamente ironico e mentre parlava, le sue mani si sollevarono gradualmente per poter arrivare prima sui fianchi e gli addominali scolpiti di Vanelope, assaporandone l'intensità e soprattutto la forma, per poi passare sul suo seno. Nonostante la razza e il potere di Vanelope, quelle carni restavano sempre morbide e sode allo stesso tempo, un tocco decisamente paradisiaco per chi sapeva apprezzare le forme di una donna del genere. Fu lui a quel punto ad avvicinarsi di nuovo come se volesse baciarla, ma ripagò la gigantessa con la stessa moneta e mentre le faceva sentire la sua erezione crescere contro quell'enorme intimità, l'indice della mano destra si sollevò come a voler prendere parola.
    MA! Io sono un genio e ho dalla mia parte questo cervello immenso che mi ha dato la risposta giusta a questo problema. E ora posso scoparti quanto voglio senza preoccupazioni, dandoti esattamente quello che ti darebbe uno della tua razza... sai non credo di aver fatto una così magra figura con te, ma visto che ero in vena di miglioramenti ho potenziato tutto. Sei curiosa?
    La mano che era rimasta sul seno serrò la presa in maniera intensa, e Jack spostò l'indice sulle labbra di Vanelope in modo da invitarla al silenzio così da assaporare il momento. Jack iniziò quindi a stringere quel seno in maniera intensa, accendendo delle piccole scariche elettriche identiche a quelle provocate dalle sue macchine per il controllo mentale, direttamente sulla pelle di Vanelope. Non solo, la presa diventava sempre più forte e virile, al punto che avrebbe iniziato quasi a farle male, o per lo meno sentire in maniera più intensa di qualsiasi altra mano che aveva provata a ferirla fino a quel punto. Sembrava che la forza di Jack fosse aumentata esponenzialmente, così come la sua resistenza fisica e il tono muscolare. Non era ingrossato fisicamente eppure era sicuramente più forte dal loro ultimo incontro, e non si trattava semplicemente di allenamento fisico. La presa era forte, virile, intensa, voleva darle una palpata di quelle che normalmente non poteva sentire con una stazza e una capacità difensiva simile. Voleva che fosse unico.
    Nel frattempo, Ultron era riuscito ancora una volta a mettere in imbarazzo Niniel, e dalla sua faccia confusa si capiva benissimo che non riusciva a capire esattamente il perché. Sembrava quasi che stessero facendo due discorsi diversi e che la ragazza si stesse sforzando molto per seguire il pensiero dell'androide. Ultron si sentì in colpa e decise di chiudere la bocca lasciando che fosse Niniel a parlare. Gli spiegò la differenza tra l'attrazione fisica e il bisogno di sentirsi uniti a qualcuno, due nozioni che sembravano così simili eppure totalmente diverse. La cosa entusiasmò Ultron in un primo momento, ripensando al fatto che era riuscito ad emozionarla e farsi desiderare. Successivamente però, realizzò il modo in cui l'aveva trovata, e il perché la statua in vibranio aveva proprio la forma di Alexander. Lei non riusciva a dimenticarlo, e quando Niniel lo abbracciò, Ultron la strinse forte, più forte del normale, timoroso che decidesse di andarsene per seguire il demone.

    Sono contento di aver suscitato il tuo interesse mamma... ma non è la stessa cosa di lui, non è vero?
    Enfatizzò lui non poco, tuttavia non era una domanda retorica. Niniel avrebbe dovuto capire subito i sentimenti di Ultron, anche perché nulla era cambiato dal suo precedente status, aveva ancora quel membro che aveva imitato in tutto e per tutto la statua costruita da Niniel, e pertanto il loro abbraccio lo aveva inevitabilmente spinto sul ventre della scienziata. Un sentimento, forse paura, forse gelosia, accese il corpo di Ultron: gli occhi e le faglie tra le sue placche si accesero di rosso, mentre la sua verga metallica pulsava vistosamente, come un cuore lento.
    E' perché è più abile nel sesso... o perché suscita emozioni più forti di quelle che posso suscitare io? Non sono domande semplici queste... lo capisco perfettamente.
    Non era un interrogatorio, non la stava incalzando. Cercava semplicemente di capire.

    Edited by Hyperion Arcade - 29/3/2018, 19:30
     
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    Jack la assecondò volentieri sollevandosi per poi provocarla a sua volta, premendogli l'erezione nascosta dai pantaloni contro il suo pube. Nel momento in cui lo sentì Vanelope piegò leggermente la testa di lato, ammiccando un sorriso malizioso, come se gli stesse dicendo "Ah però..." era piacevolmente sorpresa dal fatto che non stava mentendo affatto. Era caldo e durissimo ma riusciva a controllarsi perfettamente. Di certo Jack non era un verginello e glielo stava dimostrando con il suo modo di fare. Vanelope rise ancora quando Jack le confessò che aveva paura visto come lo aveva conciato la volta scorsa.
    E' stata colpa tua, usando quella strana energia su di me mi hai fatto perdere il controllo. gli disse con tono malizioso spingendolo contro di sé e allentando la pressione per stuzzicarsi con quella deliziosa sensazione che la eccitava. Si lasciò toccare e quando si avvicinò per baciarla anche lei si preparò ad azzerare le distanze ma prima di farlo, Jack attirò di nuovo la sua attenzione sollevando l'indice. Le disse che tuttavia aveva pensato a tutto e si era preparato, voleva farla sentire come se si accoppiasse con un suo simile. Vanelope lo guardò sorpresa, pensando dapprima che stesse parlando della sua figura gigantesca. Una forma che solo in due erano riusciti ad appagare, ma uno era uno spettro che poteva cambiare le sue forme a piacimento, e l'altro era un demone che aveva usato uno stranissimo trucchetto per scoparsela ingigandito. Jack era solo un essere umano, quindi cosa aveva escogitato per dire una cosa del genere così sicuro di sè? Gli sorrise intrigata iniziando a sbottonargli la camicia e il panciotto.
    Sono parole grosse per un umano. affermò notando che i bottoni erano maledettamente piccoli e la stavano spazientendo. Stava per aggiungere altro ma il dito di Jack che prima aveva attirato la sua attenzione si posò sulle sue labbra per zittirla. A quel punto osservò molto incuriosita i suoi movimenti e si sentì afferrare il seno con forza, dapprima sembrò un tocco virile ma normale, poi però la presa di Jack si fece molto più intensa, e oltre alle sue calde dita sentì di nuovo l'energia particolare che aveva caratterizzato il loro primo incontro. Le gote di Vanelope si arrossarono, il dolore di una presa così forte la accese, le scappò un mugugno eccitato. Strappò via i restanti bottoni della camicia con uno strattone che allargò la stoffa sul petto dell'uomo. Lo afferrò poi con una mano sulla nuca e si prese quel dannato bacio che in quel momento desiderò ardentemente. Posò la sua bocca contro quella di Jack e fu da subito passionale, come se fosse stata troppo tempo in astinenza, invase la sua bocca con la lingua cercando il tocco della sua, l'altra mano si spostò sulla natica di Jack che afferrò rudemente e lo spinse contro di sé. Questa volta non voleva perdere il controllo a causa di quella strana energia, voleva vincere quello strano impulso che le suscitava, voleva godersi quella scopata, non sfogarsi e basta.
    Intanto le cose da Niniel stavano prendendo una piega inaspettata. Niniel si era lasciata andare ad un abbraccio intenerita da quel cucciolo così bisognoso di capire. Quando si sentì stringere a sua volta con forza, sollevò il volto verso l'alto senza lasciarlo andare un poco incuriosita, avvertendo solo in un secondo momento che Ultron non aveva fatto sparire la sua erezione. Aveva evitato di guardare sul suo bacino perché stavano facendo discorsi particolari e Ultron sembrava volenteroso di apprendere, aveva dato quasi per scontato che Ultron avesse tolto l'erezione poiché superfluain quel momento, ma a quanto pare gli impulsi di desiderio li stava vivendo, quindi perché si era posto tutte quelle domande? Ultron le disse che era contenta di aver suscitato il suo interesse, ma sembrò provare altri sentimenti. Niniel lo guardò sorpresa e incuriosita: era geloso? Ultron stava già sviluppando sentimenti così complessi? Inizialmente pensò che forse era solo curiosità sua ma lo vide accendersi, come se si stesse preparando ad un attacco, e Pandora sembrò reagire illumimandosi a sua volta per un breve momento. Ultron si stava sentendo inferiore ad Alexander a quanto pare, o forse si era sentito così perché aveva trovato lei con la statua che lo raffigurava? Niniel si allarmò un momento, non voleva che pensasse che lo considerasse inferiore ad Alexander.

    No, ma cosa dici? Ovvio che non è la stessa cosa Ultron. E non deve essere la stessa cosa. iniziò cercando di allontanarsi un momento per osservare l'erezione che le si stava premendo contro il ventre notando che quindi prima non era stata una strana svista ma che Ultron aveva effettivamente emulato la stessa forma di Alexander. Sospirò preoccupata e tornò ad abbracciarlo più forte.
    Ti senti geloso di lui? gli chiese per poi sorridere spontaneamente, in qualche modo sapere che Ultron fosse geloso la rendeva felice, sebbene sapesse perfettamente che non doveva esserlo e che doveva preoccuparsi, ma non riuscì a reprimere il suo sorriso un pochino divertito. Se la sua espressione lo avesse irritato avrebbe capito che non aveva capito male e che Ultron si sentiva geloso di Alexander. Tuttavia non poteva giocare con i suoi sentimenti visto che non riusciva ancora a comprenderli del tutto. Doveva anche spiegargli e rassicurarlo.
    Alexander è indubbiamente molto abile nel sesso, ha un esperienza centenaria, ma non è di certo solo quello che mi ha fatto provare interesse in lui. affermò spostandosi leggermente di lato in modo che potesse rimanere abbracciata ad Ultron con almeno un braccio ma che potesse osservare allo stesso tempo l'erezione di Ultron.
    Perché hai dato la stessa forma che ho emulato io con Pandora? Volevi attirare il mio interesse pensando che trovi questa forma più attraente? gli chiese curiosa, avvicinò cautamente un dito sulla punta toccandolo incuriosita, poi sollevò lo sguardo verso Ultron per guardarlo negli occhi.
    Provi impulsi sessuali adesso verso di me? Vorresti fare sesso con me? avrebbe ascoltato la sua risposta mentre il dito iniziò a scorrere l'erezione verso la base di esso, non era una carezza innocente quella, e Niniel sentiva molto la mancanza di Alexander, vedere quel membro e sapere che non era più solo un costrutto senz'anima ma era "vivo" la stava tentando terribilmente. Però quello non era di Alexander e il corpo che stava abbracciando non era lui, quindi in qualche modo le stonava anche tanto.
    Non ti serve imitarlo se vuoi fare sesso con me. Mi piace tantissimo la tua vera forma perché è unica, non esistono altri come te, è il tuo pezzo forte sai? affermò abbassando un poco la voce per rendere il tono più sensuale. Voleva aiutarlo ad esprimere la sua sessualità, sembrava in difficoltà con essa perché probabilmente non sapeva da dove si iniziasse. Spiegargli il funzionamento in modo teorico però non avrebbe aiutato Ultron a capire, poteva fare varie ricerche su internet in cui ne parlassero, ma la verità era che sarebbero rimasti solo delle informazioni privi di importanza, doveva capirlo gradualmente, vivendolo sulla pelle come aveva spiegato prima, quindi doveva solo guidarlo attraverso le emozioni che provava.
    Riusciresti a dirmi quando hai iniziato a provare il desiderio di fare sesso? Quando mi hai vista che giocavo con Pandora? Ti ha eccitato vedermi in quello stato? allargò gli occhi mentre realizzava che farsi trovare con l'erezione identica a quella di Alexander forse era il modo di Ultron per cercare di sedurla. Ma ovviamente non sapendo come si facesse risultò strano e impacciato, non le era arrivato subito il messaggio e si sentì immensamente stupida perché aveva pensato a giustificare la sua piccola colpa, piuttosto che comprendere le difficoltà di Ultron. Non aveva osato toccarla ne ad avvicinarsi a lei, nonostante l'erezione e la voglia che lo confondeva. Niniel arrossì leggermente a quei pensieri, se si fosse trattato di un fumetto disegnato, negli occhi di Niniel sarebbero apparsi due cuori palpitanti per esprimere quanto lo trovasse dolce ed irresistibile.
     
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    A giudicare dalla foga del bacio e dall'impeto con cui Vanelope gli strappò i bottoni del panciotto e di conseguenza anche la camicia, Jack capì che la novità aveva intrigato non poco la gigantessa e anche se in un primo momento fu stupito della violenza di quell'effusione, si ritrovò ben presto a ricambiare il bacio, sentendosi spingere contro di lei e assecondando quel movimento, azzerando le distanze tra i loro sessi oramai trattenuti a stento dai vestiti che indossavano. la presa della mano si fece più forte e venne accompagnata anche dall'altra, entrambi i seni di Vanelope vennero serrati, stretti e poi sollevata, con grande forza al punto che le dita scivolarono inevitabilmente verso l'alto, raccogliendo i polpastrelli sui suoi grossi capezzoli per poi iniziare a tirarli verso l'alto. la presa nonostante le dimensioni era ferrea e quei punti delle dita non smettevano un solo istante di rilasciare intense scariche vibranti su di lei, qualcosa di assolutamente unico, nuovo perfino rispetto ai congegni di controllo mentale. Era una scossa più intensa, fisica, qualcosa di calibrato appositamente per stimolare un corpo verso il piacere piuttosto che addentrarsi nei suoi nervi per colpire direttamente il cervello. Quando il voltaggio fu tale che lo sentì perfino Jack sulle sue labbra mentre la baciava, si staccò da lei lasciando finalmente in pace i suoi capezzoli, per poi tornare a toccare i seni nella loro pienezza, manipolandoli con forza sempre maggiore. Era come se un grosso omone stesse stimolando il seno abbondante di una ragazzina, una sensazione che Vanelope non aveva mai provato probabilmente... sentirsi molestata da qualcuno! Impossibile per un Kaiju.
    Ti piace, eh? Sai io non sono per niente portato per le arti marziali e quelle magiche mi annoiano da morire... quindi ho pensato di potenziarmi usando la tecnologia. Quello che ho in corpo adesso è solo un prototipo, in cantiere sto sviluppando la versione definitiva, ma credo proprio che questo basterà per darti un assaggio...
    Le saltò addosso, letteralmente, spingendola sulla scrivania facendo cadere tutto quello che c'era sopra, accompagnandolo con un gran frastuono completamente nascosto dalla verga che in quel momento continuava a strofinare sulla carne di Vanelope, in ginocchio davanti a lei intento a togliersi la cravatta e scoprire il fisico dalla camicia. Nonostante lo avrebbe negato con tutte le sue forze, nell'ultimo periodo dell'allenamento era stato fatto per preparare il corpo a quell'impianto cibernetico, quindi ora aveva una muscolatura leggermente più definita, per quanto fosse comunque un comune essere umano.
    Mi sono reso conto che scoparmi una donna è un buon modo per festeggiare una vittoria o un buon piano, ma sai Spettri e Demoni ti fanno sentire il cazzo un pò piccolo quando te li vedi intorno. E io sono un tipo FOTTUTAMENTE competitivo. Quindi oggi avrai il piacere di farmi da cavia per un nuovo Jack, che all'occorrenza potrà spaccare la faccia a qualcuno personalmente. In questo caso... mi accontenterò di spaccare in due te!
    Il suo commento venne accompagnato da un lento movimento delle mani sul seno di Vanelope che oltre a stimolarla raggiunse anche la sommità del suo vestito, afferrandolo con forza per poi culminare al termine del suo discorso con un fortissimo strappo che spalancò in due il costume, lasciando il corpo nudo di Vanelope scoperto per metà. Poteva forse sembrare una cosa banale, ma per chi lavora lì dentro non era così: i vestiti della Atlas Game erano progettati per essere facili da togliere, ma non da distruggere. Jack stesso aveva fatto in modo che il materiale che li componeva fosse estremamente resistente, soprattutto allo strappo visto che molte ragazze finivano col fare sesso con mostri irruenti e personalità pittoresche. Quindi il gesto di Jack era tutt'altro che puramente scenico: aveva intenzione davvero di mettere alla prova una grande invenzione e il suo sguardo esaltato, coperto per metà da una ciocca di capelli andata fuori posto, la diceva molto lunga.
    Ultron si placò subito, capì che il suo comportamento stava allarmando Niniel e questo non era il suo desiderio, quindi fece un passo indietro, tenendole solo una mano sulla spalla come "abbraccio", timoroso che potesse nuovamente mal interpretare il suo pensiero. Si, forse Ultron era geloso, ma la verità era che non si trattava meramente di una gelosia fisica, non perché Alexander la possedeva meglio, ma perché rischiava di portarla via... molto più che letteralmente. Ma come poteva esprimere un concetto così semplice? Anche perché nemmeno lui aveva le idee completamente chiare. Ancora una volta preferì rimanere in silenzio, dopotutto Ultron non comprendeva il reale significato della sua programmazione, in effetti quei sentimenti erano nati dall'istinto di sconfiggere Alexander, in quanto Jack gli aveva dato dei protocolli precisi in caso si fosse presentata una simile eventualità, pertanto il demone andava bollato automaticamente come pericoloso e ostile. Si rese conto che quei pensieri offuscavano di molto la sua capacità di pensiero, normalmente era molto più veloce a calcolare le possibili variabili, ora invece aveva rallentato a tal punto da distrarsi, tant'è che ritrovandosi il dito di Niniel suo suo membro fu quasi sorprendente, al punto che sobbalzò, più con la verga che con il corpo, assaporando quanto fosse piacevole anche solo il contatto con Niniel. Era davvero una sensazione stupenda, non paragonabile a quando si erano uniti ma sicuramente piacevole. le attenzioni di Niniel lo facevano stare bene e istintivamente tornò a cercarla con lo sguardo, seguendo finalmente il suo discorso con un occhi più attento.

    Ho avuto la sensazione di dover fare qualcosa... per concretizzare il mio desiderio. Ma cosa avrei dovuto fare in quella situazione Mamma? Eri attratta da qualcosa di diverso, se non dovevo assomigliargli allora, come potevo attirare la tua attenzione?
    Si rese conto che molto era cambiato in Niniel in quei bravi istanti: il tono della voce, lo sguardo, il calore del corpo. Gli esseri umani erano davvero creature interessanti, e Niniel più di qualsiasi altra. Sembrava avere molte risposte ma non era disposta a darle senza la giusta preparazione e soprattutto senza l'atto pratico. Questo la rendeva una vera insegnante, non un semplice archivio di informazioni. Per dimostrarle che riusciva a capirla, Ultron cambiò la forma del suo membro, assumendo la stessa che aveva assunto al loro primo incontro intimo, ma come ulteriore dimostrazione della sua inventiva, decise di prendere l'iniziativa e formarlo leggermente più grande del normale, e qualche centimetro più lungo.
    Quella era... eccitazione? Si... si credo di si. Penso di aver provato un desiderio intenso, volevo sentirmi coinvolto. Non semplicemente da te, mamma, ma dalla situazione. Sembravi eccitata, erotica, e soprattutto felice. Doveva essere interessante, per questo volevo provarlo. E' chiaro... mi incuriosisce il piacere perché sembra portare ad uno stato d'animo piacevole. E forse scoprire quanto può essere piacevole per me, mi basta per interessarmi. Parlamene ancora... dimmi di più, voglio sapere di più. vedere di più, provare di più. Insegnami mamma...
    Divenne avido di tutto, affamato di ogni cosa potesse concedergli Niniel. I suoi occhi per quanto artificiali nascondevano l'entusiasmo di un fanciullo curioso che aspettava di riempire la coppa vota della sua conoscenza con tutto il nettare prezioso che Niniel avrebbe condiviso con lui. Ancora una volta era nelle sue mani, e visto che Ultron era in vena di iniziative, più Niniel avrebbe usato l'intuito, più Ultron avrebbe preso l'iniziativa.
     
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    Non avendo avute molte sessioni di sesso con Jack, l'uomo non poteva sapere che Vanelope tendeva ad essere anche violenta a letto, e le piaceva tanto quando le tenevano testa con la forza a letto. Probabilmente lo avrebbe scoperto da lì a poco perché quando Vanelope si sentì afferrare con forza da entrambe le mani sui seni le scappò un piccolo mugugno di eccitazione. Le piccole scosse sui capezzoli la facevano fremere di tanto in tanto, Jack poteva sentirle che erano diventati turgidi sotto al suo tocco. Le guance di Vanelope si colorarono di rosso per il calore crescente che sentiva a causa di quelle strane scosse che la eccitarono sempre di più, al punto che Jack poteva iniziare a sentire benissimo il suo odore femminile, e il calore sul suo pube crescere e diventare più accogliente e piacevole. Sentiva le scosse percorrerle il corpo, attraverso i suoi nervi stuzzicando la sua natura che aveva iniziato a volersi manifestare ma che Vanelope riusciva ancora a contenere, a parte alcuni punti luminescenti all'interno della sua bocca e le iridi più luminosi. Quando ilbacio si arrestò, Vanelope sembrò come leggermente stordita come se le avessero tolto qualcosa di molto gustoso dalla bocca.
    Non so cosa hai combinato ma mi arrapa moltissimo. affermò prima che Jack la travolgesse costringendola a sdraiarsi sulla scrivania. Quell'impeto divertì molto Vanelope che iniziò a ridere complice mentre aiutava Jack a togliersi la camicia e la cravatta. Notò che era più definito del solito, lasciando quindi intendere che infondo si era allenato anche se diceva che non gli piaceva e non era portato. Forse non raggiungeva la possanza e stazza di Zed, ma non poteva di certo dire che Jack non avesse il suo fascino. Oltretutto Vanelope aveva parametri di bellezza assai diversi dai comuni esseri umani, e di solito non si basavano sull'aspetto fisico. Certo apprezzava anche lei un corpo allenato, dopotutto erano segno di forza, quindi apprezzò molto i segni dell'allenamento sul torace dell'uomo.
    Che fai mi fomenti? Devi averci lavorato duramente se sembri così sicuro di te. Sto muorendo di curiosità e di voglia... stava per aggiungere altro ma quando si sentì il body stracciato in due rimase un attimo sorpresa per poi ghignare felice di una cosa del genere. Amava la rudezza nel sesso e quel gesto non fece che entusiasmare di più Vanelope.
    Aah sì mi piace quando mi si strappano via i vestiti di dosso. fece inziando ad abbassare i pantaloni di Jack con le caviglie mentre con le mani gli sbottonava con fretta la cinta e la zip. Vanelope si muoveva parecchio divertita, non vedeva l'ora di scoprire che altre sorprese aveva in serbo per lei.
    Da Niniel invece la situazione era al contrario più dolce e calma rispetto allo scenario negli uffici di Jack. Ultron era silenzioso e sembrò apprezzare le flebili carezze di Niniel sul suo membro. Diventava difficile capire se Ultron si eccitasse per suo volere o se anche lui era soggetto alle emozioni e agli stimoli esterni. Sarebbe stato molto interessante da studiare, sebbene non fosse poi molto utile allo scopo di proteggere e servire la nazione. Ma quando si ritrovava quel colosso di metallo eccitato davanti diventava davvero difficile per Niniel pensare a cose noiose come la politica. Per quello ci avrebbe pensato Jack. Ultron cercò di spiegarsi, a quanto pare voleva essere coinvolto in ciò che aveva fatto Niniel con Pandora ma non aveva idea di come fare, il che le fece intuire che aveva capito bene il problema che lo affliggeva, ma allo stesso tempo di nuovo lo vedeva come un cucciolo smarrito, il più bello ed eccitante cucciolo smarrito al mondo. Non aveva idea se altre donne potessero trovare Ultron "attraente", ma Niniel aveva un debole per lui non solo per via della sua personalità, ma anche perché rappresentava un pochino ciò che amava: la tecnologia, le cose complicate come le intelligenze artificiali, la gentilezza e un cuore puro. Vedere fra le sue placche metalliche gli ingranaggi i tubi e tutto ciò che componeva il suo corpo per Niniel era erotico quanto una bellissima donna nuda e bagnata che cerca di coprirsi inutilmente. Una continua tentazione che la faceva sentire anche molto perversa quando si sentiva chiamare "mamma" ma chissà perché quel suono iniziava a stuzzicarla. Di sicuro Alexander era riuscito a corromperla molto più che nel corpo.

    Ammetto che quella era una situazione un pochino difficile, ma un uomo esperto e sicuro di sé avrebbe cercato di attirare la mia attenzione facendomi presente che rispetto a Pandora potevi dare molto di più. Magari non con le parole, ma con gesti seducenti. Tuttavia non hai sbagliato visto che non ti avevo sentito arrivare. Se ti avvicinavi senza attirare la mia attenzione mi sarei spaventata. fece iniziando a diventare sempre più curiosa. Quando Ultron tornò a dare forma al suo membro in modo naturale come se lo sentiva più suo, allora Niniel iniziò a toccarlo con un pizzico più di malizia e decisione. Fece scorrere le dita sulla lunghezza notando anche che lo aveva reso più grande dell'ultima volta. Forse perché era molto eccitato? Oppure perché aveva visto quello che aveva costruito su Pandora? Gli afferrò dolcemente il membro con la mano, e un fremito attraverso la schiena di Niniel facendole arrossare le gote mentre tornò a sentire il desiderio scaldarla. Maledizione era diventata una vera pervertita, possibile che non riuscisse a stare troppo a lungo senza fare sesso? Cercò di concentrarsi e si posizionò meglio per premere un lato dei seni contro il torace di Ultron per fargli sentire la morbidezza delle sue carni femminili.
    E quando mi hai vista che portavo quel pene finto fra le mie cosce, hai desiderato essere al suo posto? Volevi vedere cosa nascondeva la mia gonna? smise di stringergli il membro per carezzarlo su ventre, mordendosi il labbro inferiore mentre si godeva quelle belle placche di metallo che tuttavia lui rendeva morbide e calde per lei. Un livello di tecnologia così alto che la eccitava sempre di più.
    In questo momento non desideri toccarmi a tua volta? Scoprire parti del mio corpo che non mostro a nessuno normalmente? Così da entrare in intimità con me? gli fece delle domande, ma allo stesso tempo cercava di fargli intuire cosa fare per entrare sempre più in intimità con lei. Ultron era così spontaneo in quei momenti, era avido di sapere, di imparare lo vedeva chiaramente dai suoi occhi, era contagioso.
    Non pensare a cosa potrebbe piacere a me, a quello ci arriviamo dopo, intanto dimmi... cosa ti piacerebbe fare? Che tipo di impulsi senti? gli chiese mentre la mano che era poggiata sulla schiena iniziò ad accarezzarlo, scivolando verso il basso, sui glutei e poi sulle cosce, andando sopratutto all'interno coscia, sempre più vicina allo scroto, così da stuzzicarlo ma senza avvicinarsi troppo al suo organo sessuale. Intanto Niniel lo guardava dal basso carezzandogli l'addome con desiderio, allargando le dita, palpandolo con fare un pochino famelico. Aveva voglia di masturbarlo ma voleva prima di tutto attendere che Ultron esprimesse i suoi desideri, non voleva influenzarlo toccandolo direttamente sulla parte più sensibile del suo corpo, ci sarebbe arrivata con calma.
     
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    Difficile dire se fosse a causa degli allenamenti o se semplicemente l'odore di un Kaiju era dannatamente forte, ma Jack riusciva a sentire chiaramente la femminilità di Vanelope diventare pungente, come un aroma chiaro e inconfondibile. Aveva sempre pensato che una cosa del genere funzionasse esclusivamente sugli animali, ma lui ne era tutt'altro che immune e sentiva la sua virilità venire quasi sfidata da quell'aroma tanto intenso ed invitante. D'altro canto, non si lasciò trascinare troppo perché l'inventore era mossa da una grande soddisfazione: quell'aroma poteva tradursi solamente in una cosa, e quella cosa era il fatto che fosse riuscito ad eccitarla, o quantomeno intrigarla. Lo sguardo della kaiju cambiò, così come il suo modo di comportarsi, sembrava totalmente rapita dal momento, affascinata dall'iniziativa di Jack e non voleva più aspettare dopo quella dimostrazione di forza: gli abbassò i pantaloni e si ritrovò davanti una verga dalle dimensioni notevoli, superiore al normale. Aveva già giaciuto con Jack e poteva per certo dire che quella era la sua mazza, ma non gli somigliava affatto. in effetti, sotto la pelle, come una sorta di sbiadito tatuaggio, era possibile vedere dei segni neri geometricamente precisi, che diventavano man mano evidenti anche sul resto del corpo adesso che Jack si stava scaldando, cosa che prima non era possibile forse a causa della differenza della pressione sanguigna. Difficile dire a cosa servissero, ma almeno un effetto era chiaro: il cazzo di Jack era più grosso di prima, non solo più lungo ma anche dal diametro considerevole, anzi a pensarci bene forse ad essere aumentato era proprio quello, non tanto la lunghezza. La punta arrossata saettava già, vibrando in direzione di Vanelope mentre le mani dell'inventore, eccitato come non mai, scendevano sul ventre della Kaiju, accarezzandola per assaporarne la carne.
    Bene, sono felice che lo hai detto, perché questa te la farò sudare... ma se sarai brava ti farò vedere la versione finita, e non solo il prototipo! Ma ora, iniziamo!
    Scivolò letteralmente via dai suoi stessi pantaloni, approfittando della presa delle gambe di Vanelope per scivolare sul suo petto, parendosi del tutto la camicia e restando sostanzialmente con quella e il panciotto addosso. Non aveva tempo per spogliarsi del tutto, l'unica cosa che riuscì a fare con una goccia di lucidità fu provare a sistemarsi il ciuffo ribelle sulla testa, ma con scarsi successi, mentre il suo bacino arrivava oramai sul ventre di Vanelope, così che quella grossa verga si ritrovasse tra i seni morbidi della Kaiju. L'inventore si lasciò sfuggire una risatina soddisfatta mentre tornava ancora una volta con le mani sui seni della sua amante improvvisata, afferrandola prima sulle mammelle e poi sui capezzoli, tornando a tirarli verso l'alto.
    La tua carne ora sembra burro sulle mie mani piuttosto che l'acciaio a cui sono abituato, è un netto miglioramento, almeno fino a che non attiverai il tuo potere. Ma non avere fretta di farlo, ogni cosa a suo tempo... ora fammi gustare queste grosse tette, e non vergognarti a succhiarlo se ad un certo punto la sensazione diventerà irresistibile... ti capisco benissimo.
    Pieno di sé, come sempre, Jack non ghignava soltanto per il divertimento che stava assaporare, ma anche per via dell'entusiasmo con cui poteva affrontare la cosa adesso che le sue capacità fisiche erano incrementate. Serrò la presa sui seni in modo che si chiudessero intorno al suo cazzo, a quel punto il calore dei due amanti era perfettamente a contatto e Vanelope poteva sentirlo distintamente pulsare sulla sua pelle. Anche solo le pulsazioni erano una marea di piacere intensa che emettevano le medesime ed intense scariche elettriche delle mani, solo che vista la natura fallica di quello strumento il tutto era molto più caldo e intenso. Ora che se ne stava direttamente sulla sua pelle, Vanelope poteva vedere quanto davvero fosse grossa quella mazza dato che teneva ben separati i suoi seni, e nonostante le dimensioni di quel petto da favola la verga di Jack scivolava comunque oltre esse, arrivando fin davanti alle labbra della sua fidata buttafuori. L'uomo ovviamente non aspettò un solo istante prima di iniziare a muoversi, non le diede neanche il tempo di assaporare con calma quella situazione, iniziò a scoparsi le sue tette senza troppi complimenti e soprattutto senza nascondere il respiro caldo ed intenso che gli spasmi provocavano nella sua gola. Il divertimento era appena iniziato.
    Man mano che spiegava, Niniel si avvicinava sempre di più a lui, cambiava espressione diventando più maliziosa e gli faceva sentire sempre di più il suo corpo. Il seno morbido, il tocco deciso della mano calda, Ultron riusciva a percepire tutto e non si lasciava sfuggire nulla di quelle sensazioni. Lo toccava di continuo, aumentando il contatto tra di loro, era qualcosa che nessuno faceva se non per ferirlo, per questo fino a quel momento era rimasto guardingo, immobile quasi come in attesa che succedesse qualcosa. Ma quando si rese conto che Niniel non lo stava interrogando, ma guidando verso una specifica direzione, riuscì a rilassarsi e il suo sguardo si perse nei pensieri. Dava quasi l'idea che fissasse il vuoto, ma in realtà si era perso nell'ammirare i dettagli di Niniel: era ancora vestita, eppure poteva percepire il suo calore aumentare, il suo desiderio crescere, il suo ventre fremere e la sua espressione cambiare. Lo desiderava, ma non voleva limitarsi a condividere con lui un altro momento intimo e piacevole, voleva farlo arrivare ad una nuova Epifania. Capì dunque che a quel punto non aveva più senso trattenersi, e che doveva lasciarsi andare, in modo che a guidarlo non fosse la ragione, ma l'istinto. Qualcosa in cui lui peccava moltissimo, ma che era affamato di conoscere.

    Ho desiderato chiaramente possederti, sperando di faro proprio come è successo la prima volta. Ma ciò che mi ha fatto desistere è stato il pensiero che non sarebbe stato così... "interessante", o "unico" forse è la parola giusta, perché non avevo nulla di nuovo da proporre. Non c'era nessuna novità, ma forse... forse quello di cui ho bisogno è sperimentare. A te piace sperimentare, Mamma?
    L'ultima domanda fu quasi spontanea, ma evidentemente Ultron si rese conto di quello che stava succedendo, perché il suo sguardo si fece più malizioso ed intrigato. Non erano gli occhi di un amante esperto e che sapeva cosa fare, sembrava più un'adolescente alla sua prima volta che tuttavia piuttosto che essere emozionato o sotto pressione, era impaziente di darsi da fare. Si fece audace dunque, e portò le mani metalliche prima sulle spalle di Niniel, poi sul suo petto, usando i suoi poteri per scaldarle in maniera piuttosto intensa ed incisiva, voleva farsi sentire. Passò le dita sui seni, cercando di tastarne la consistenza. Voleva toccarli meglio, e utilizzò il calore del suo corpo per invogliare Niniel a concederglielo.
    Ecco cosa mi è rimasto impresso... l'ho detto prima senza rendermene conto, ora invece è chiaro... le tue reazioni, le tue espressioni, i versi che facevi insieme a me. Ecco cosa voglio, cosa voglio di nuovo ma in una forma totalmente diversa, migliorata. Sono forse ingordo? O è una pretesa inutile? Eppure cercare di migliorare qualsiasi cosa che faccio... mi viene naturale.
    Sperimentare nuove pratiche era il modo giusto per ampliare l'orizzonte di Ultron, e quando avrebbe capito che le combinazioni erano varie e illimitate, di colpo sarebbe divenuto molto più di un semplice gioco di associazione. Stava per scoprire un mondo davvero unico, Niniel lo stava trascinando verso una perversione peculiare, forse creativa certo, ma alla quale doveva prepararsi assolutamente, o rischiava di ritrovarsi travolta da un nuovo Alexander perfino più instancabile. Le sue mani ne erano una testimonianza, che scaldavano il corpo di sua madre con un tocco deciso e sempre più energico, alla ricerca di qualche reazione preliminare che potesse accendere ancora il suo entusiasmo.
     
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    Man mano che spogliava Jack notava che c'era qualcosa di strano, delle linee scure che percorrevano il suo corpo in alcune zone, come se si fosse impiantanto in copro qualcuna delle sue diavolerie tecnologiche. La incuriosiva perché non capiva cosa avesse fatto, a toccarlo sembrava normalissimo, e quando scoprì finalmente anche il suo membro, notò che non era poi così diverso da come se lo ricordava, era probabilmente più grosso dell'altra volta, ma anche su quel punto c'erano quelle strane linee. Per un solo momento si chiese chi gli avesse fatto quelle modifiche al corpo, ma conoscendolo era molto probabile che non si fosse fatto toccare da nessuno, poiché magari si fidava unicamente di se stesso per quel tipo di lavoro. Vanelope quindi lo scrutò curiosa, passando le mani sul corpo dell'uomo andando a toccare i segni geometrici che aveva addosso. Si ritrovò a pensare che probabilmente quel meraviglioso cazzo modificato le avrebbe riservato delle bellissime sorprese. Jack invece mentre le carezzva il ventre poteva notare quanto fosse soda ed allenata, il suo addome era perfettamente scolpito eppure non perdeva nulla della sua femminilità. I suoi fianchi erano disegnati perfettamente, e il giro vita si assottigliava alla perfezione regalandole una forma sensuale ma allo stesso tempo atletica. Alcune donne umane perdevano la loro forma femminile nello sviluppare la propria muscolatura, lei invece conservava tutto il suo fascino senza rinunciare alla forza dei suoi muscoli. Jack poteva notarlo come si contraevano gli addominali sotto al passaggio delle sue dita. Sembrava che Vanelope non possedesse nemmeno un filo di grasso sul suo corpo era perfetta. Jack poco dopo sgusciò fuori dai suoi stessi pantaloni mostrandosi quasi del tutto nudo e pronto a darsi da fare. Vanelope si ritrovò a ridacchiare soddisfatta e intrigata. Non aveva idea di che tipo di amante fosse Jack, l'altra volta lo aveva praticamente stuprato, non ci aveva ancora "giocato" e quando lo vide salire sul tavolo per piazzarsi su di lei e quindi gustarsi i suoi seni, Vanelope si lasciò sfuggire una risata divertita che venne smorzata da un brivido intenso nel sentirsi pizzicare sui capezzoli.
    Per chi cazzo mi hai preso? Non sono mica una verginella. affermò scherzosamente per rispondere alla premura di Jack. Intanto Vanelope si accomodò meglio per accogliere l'erezione di Jack fra i suoi seni. Fu lei stessa a stringere i due seni uno contro l'altro così da intrappolarci l'asta di carne fra di esse.
    Oh ma io non attivo quasi mai il mio potere nel sesso, di solito mi fanno perdere il controllo sulla mia forma a forza di scoparmi. Zed ci era riuscito a farmi perdere il controllo, pensi di riuscirci anche tu? gli disse ghignando malefica e divertita. Lo stava provocando appositamente, sperando che non si contenesse solo perché adesso era in forme umane. Allo stesso tempo però sapeva che andare a toccare la vena competitiva di un uomo avrebbe acceso una passione senza pari. Dopotutto Zed aveva dato il meglio di sé dopo che si era concessa al demone. Come avrebbe reagito invece Jack? Mentre ridacchiava divertita a quella provocazione Vanelope tornò a concentrarsi sul membro di Jack che iniziava a mostrare i frutti di quella modifica. La sentiva caldissima che pulsava fra i suoi seni. Solo la punta svettava fuori dalle sue mammelle mentre il resto della carne era intrappolato fra le sue morbidissime colline.
    Niniel si sentiva fiera di essere risucita a catturare l'attenzione di Ultron su di sé, spesso non si rendeva conto del suo potenziale fascino, di quanto potesse apparire seducente e quanto il suo corpo adulto in realtà fosse così voluttuoso ed invitante per un uomo. Probabilmente la sua esperienza con Alexander aveva inqualche modo abbassato molto la sua autostima, dopotutto aveva sempre pensato che la libidine di Alexander dipendesse da molti altri fattori che non centrassero nulla con il suo fascino. Sentirsi sempre così inesperta con lui aveva fiaccato molto la sua stessa immagine mentale di donna seducente, quindi vedere Ultron coinvolto e attento le metteva in ansia, ma allo stesso tempo rinvigoriva la sua autostima che la aiutava ad essere meno imbarazzata e più procace. Dapprima Ultron sembrava rigido, pronto a reagire in qualsiasi momento come se dovesse combattere, il tipico atteggiamento di un uomo che non si fidava, poi però lo vide ammorbidirsi, lasciarsi andare e farsi carezzare più volentieri dalle mani di Niniel. Solitamente quando si lasciava andare alle perversioni con Alexander era lui che guidava la coppia e faceva scoprire il mondo dei piaceri ad entrambi, ma a pensarci bene solitamente quando faceva sesso con il demone non era mai solo sesso. In effetti a pensarci bene sembrava quasi più una lotta in cui Alexander tentava di raggiungere la sua mente e di corromperla, di farle ammettere che ciò che cercava era il piacere, sebbene in lui cercasse molto altro. Ogni volta che aveva fatto sesso con Alexander mettevano a nudo i loro cuori, erano situazioni totalmente diverse. Alexander tuttavia l'aveva aiutata moltissimo a lasciar esprimere la sua sessualità, le aveva insegnato che non c'era niente di male a mettere a nudo i propri desideri e seguire i propri impulsi lascivi. Se fosse stata insieme ad Alexander probabilmente si sarebbe già ritrovata la sua bocca sul proprio corpo, travolta dalla passione di quel demone. Passione che iniziava a mancarle molto. Si morse l'interno della guancia per non pensarci e tornare a concentrarsi su Ultron. Era strano per lei dover fare da guida, ma aveva avuto un ottimo maestro e sperava di fare bene, di giocare bene le parole e le mosse. Quindi lo lasciò parlare e spiegare, e arrossì felice nel sentirgli dire che l'aveva desiderata, che avrebbe voluto di nuovo possederla, ma aveva avuto dei dubbi così forti da farlo desistere. Alla sua prima domanda Niniel ridacchiò divertita.

    Stai chiedendo ad una scienziata se le piace sperimentare? Certo che sì, in ogni cosa, lo farei su qualsiasi cosa. gli confessò mentre la mano che carezzava il ventre riprese a scendere sempre più in basso, arrivando alla zona dove di solito gli uomini avevano peli pubici. Ultron iniziò a prendere l'iniziativa, incroaggiato probabilmente da come si stava comportando Niniel. Emise un sospiro eccitato nel sentirsi toccare sul petto e poi sui seni, sembrava tergiversare come se attendesse una risposta da parte di Niniel che non tardò a dargli spostandosi leggermente per sollevare i seni verso le dita di Ultron, così da incoraggiarlo a farsi toccare. Il suo tocco caldo iniziò ad accendere in lei pensieri sempre più perversi, e ciò che le disse Ultron alimentava le sue fantasie. Voleva rendere sempre più chiaro in Ultron i suoi desideri, le sue pulsioni, così senza dirgli nulla, la mano che prima tergiversava sull'interno coscia del cyborg andò ad abbassare lentamente la stoffa che le copriva i seni. Come al solito non portava il reggiseno e i suoi capezzoli erano già turgidi ed invitanti.
    Lascia che ti dica una cosa: niente è sempre uguale quando fai sesso. Esistono così tanti modi per fare l'amore, per darsi piacere l'un l'altro, ci sono infinite combinazioni che puoi fare, e tutta una vita per scoprirle e inventarle. Tu dovrai solo scoprire cosa ti piace fare, il come ti piace farlo, man mano che scoprirai cosa ti eccita di più avrai anche le risposte che cerchi. Tu vorresti vedermi godere, ma vuoi essere tu il fautore di quel piacere non è così? E come pensi di poter raggiungere un simile risultato se te ne stai in disparte a guardarmi? si spostò posizionandosi davanti a lui, aveva di nuovo una voglia matta di toccarlo sul sesso ma si trattenne. Voleva alimentare il suo desiderio, così che iniziasse a sentire sempre più chiaramente impulsi più specifici, quindi si avvicinò a lui con tutto il corpo, mentre andò a raccogliere la mano libera di Ultron nella sua. Si sollevò sulle punte dei piedi così che l'erezione di Ultron le scivolasse fra le gambe, come aveva fatto prima con Pandora, usando il suo membro come se fosse stato un perverso sellino su cui sedersi. I suoi seni quindi si poggiarono contro il torace del cyborg facendogli sentire la sua morbidezza, mentre sul suo membro avrebbe potuto sentire che era coperta dalle mutandine ma che era molto calda, e sopratutto iniziava ad essere umida. Quella sensazione ovviamente non lasciò indifferente Niniel, era totalmente differente di quando aveva usato Pandora, e decisamente più eccitante. Nel frattempo avvicinò la mano di Ultron alla propria bocca e gli baciò i suoi cybernetici polpastrelli, dapprima dolcemente mentre lo fissava negli occhi, poi tirò fuori la punta della lingua che adagiò contro l'indice e poco dopo lo lasciò scivolare nella bocca, facendogli sentire sul dito il calore della sua lingua, lo risucchiò leggermente per potergli rievocare ricordi di quando gli aveva dato piacere con la bocca su ben altri punti. Sperava vivamente che quel gesto lo eccitasse, dopotutto quando era Alexander a ficcarle un dito nella bocca era eccitante per lei, chissà se lo era anche per Ultron? Era diverso, sentiva le sue dita vive ma aveva il sapore di un metallo molto particolare, come se fosse una lega totalmente nuova. Quella creatura era una continua fonte di scoperte. Socchiuse gli occhi e le scappò un mugugno eccitato risucchiando con più forza nella bocca il suo dito. Poco dopo lo lasciò andare e guardò languida il cyborg desiderando un bacio. Si avvicinò a lui, posando le mani contro la sua nuca per carezzarlo e in parte guidarlo verso di lei. Così da avvicinare i loro volti, ma non si lasciò andare subito ad un bacio, doveva essere paziente.
    Esistono varie fasi nel sesso, ma la più importante di tutte, quella che darà un risultato sempre diverso è il livello di eccitazione che si riesce a instillare nel partner. Ti senti eccitato adesso? Assaporala, lasciati guidare da quella sensazione, esattamente come ho appena fatto io. Non avere paura di toccarmi, di carezzarmi, mi piace sentirti, a te piace sentire il mio corpo sul tuo? continuava a fargli domande, ma i suoi occhi divennero di nuovo languidi, fissava la bocca di Ultron priva di labbra, ma ricordava bene quanto fosse calda e morbida la sua lingua. Desiderava baciarlo ma voleva che fosse lui a prendere l'iniziativa.

    Edited by Hina-Poppezinga - 4/4/2018, 18:34
     
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    Il corpo di quel mostro era un vero e proprio spettacolo, da bambino mai avrebbe pensato di sentirsi così attratto da una razza diversa dalla sua, specialmente conoscendo la reale forma di Vanelope, ma in quel momento non ci pensava minimamente, né alla differenza di razza né di stazza. Erano soltanto due che volevano scopare senza pensare troppo a conseguenze o limiti, e visto che Jack aveva un debole per infrangerli quella volta non avrebbe fatto eccezione. Appena sentì l'abbraccio di quei due seni farsi più forte grazie alla presa di Vanelope, Jack iniziò a muoversi più velocemente accompagnando il tutto da un caldissimo e perverso suono che salì direttamente dalla sua gola e scivolare via da quelle labbra ancora deformate in un perverso sorriso. Visto che ci stava pensando lei a tenerlo in quel caldissimo e morbido abbraccio, l'inventore liberò dalla presa dei seni le sue stesse mani, passando piuttosto alla testa di Vanelope. Forse a una tipa del genere non piaceva essere domata, ma quella per Jack non era di certo una sessione di sadomaso tra slave e master. No, quella era una rivincita, anzi per essere precisi era a tutti gli effetti una vendetta: una resa dei conti. E l'avrebbe spinta ben oltre il limite.
    Oh, ma allora la concorrenza è spietata, dovrò dare il massimo!
    mentre la mano destra si serrava saldamente sulla nuca di Vanelope, afferrandole una ciocca più grossa per limitare il dolore ma massimizzare la presa, la bocca dell'inventore iniziò a produrre un grosso grumo di saliva che scivolò come un lentissimo torrente sui seni di Vanelope, quel tanto che bastava per lubrificare il tutto e far scivolare quella grossa punta pulsante verso le labbra della Kaiju. Adesso c'erano decisamente pochi ostacoli ad impedire quei movimenti e oltre a rendere più fluida la stimolazione su cui morbidi seni, Jack aveva aggiunto un suono viscoso e perverso al tutto, cosa che non sembrava creargli il minimo problema. Spinse poi la testa di Vanelope verso il suo cazzo, aspettandosi che fosse lei stessa a prendere l'iniziativa e spalancare la bocca, così da iniziare ad assaporarne la punta.
    Riuscirò a farti perdere il controllo, non dubitarne... ma prima voglio togliermi qualche curiosità perversa. Ho notato una cosa al nostro primo incontro e mi domando se... ohohohoho si... certo che si...
    C'era ancora una mano libera, la sinistra, e mentre jack parlava questa era scivolata delicatamente dal collo al seno di Vanelope, ancora una volta, dove il suo abbraccio perverso aveva messo in evidenza i capezzoli dritti e turgidi della Kaiju. L'inventore aveva usato la sua stessa saliva come lubrificante e con l'indice stava cercando l'entrata per il suo capezzolo, una perversione che jack non aveva mai sperimentato e che si era sorpreso nello scoprire proprio su un corpo così grande, anche se forse poteva perfino darlo per scontato. Voleva provare anche quella nuova sensazione, e man mano che l'indice sprofondava nella carne di Vanelope, quest'ultima lo avrebbe visto eccitarsi sempre di più, non solo nell'espressione e nei movimenti del bacino, ma anche e soprattutto sulle pulsazioni della sua grossa verga che dava quasi l'idea potesse diventare ancora più grande. Jack voleva prendere tutto di lei a quel punto, e ripagarla con la sua stessa moneta. Quel giorno avrebbe tenuto testa a un Kaiju, fosse stata l'ultima cosa che faceva!
    Ingenuamente, Ultron si perse nella bellezza di Niniel mentre la guardava assorta, pensando magari che stesse organizzando chissà quale lezione solo per lui, mentre invece ripensava al demone e quale profonda cicatrice avesse lasciato dentro di lei. Si, non un piacevole ricordo, ma una cicatrice: forse non così dolorosa, forse addirittura piacevole, ma quello che aveva fatto Alexander era stato romperla in maniera irrimediabile, e riattaccare i pezzi in un modo totalmente diverso. forse migliore, forse più perverso, ma di sicuro dopo l'incontro con quel demone Niniel non era stata più la stessa. E indubbiamente poteva dirsi lo stesso di Alexander, ma tutto questo Ultron non poteva saperlo. Si muoveva lento sul corpo di Niniel, cercando di comprenderne i segreti. Gli confessò che le piaceva sperimentare, sempre, e questa era una buona notizia perché l'androide aveva già deciso di provare molto, molto di più rispetto all'ultima volta. Appena vide i capezzoli di Niniel scoprirsi decise subito di dedicarsi a loro, portando gli indici e i medi di entrambe le mani su di essi. La sensazione di differenziare la consistenza della carne di Niniel da un passaggio all'altro era davvero piacevole, le mammelle e l'areola erano di una morbidezza unica, mentre i capezzoli erano invece solidi come pietre, altrettanto piacevoli al tatto ma totalmente diversi. Tale era la capacità del corpo umano di adattarsi che subito Ultron sentì il bisogno di fare altrettanto, quindi i suoi muscoli artificiali si serrarono e la sua verga divenne perfino più turgida rispetto a prima, sembrava quasi aver scoperto una nuova lega di metalli basata principalmente sull'eccitazione e la sfoggiò quasi con fierezza visto che nell0inturgidirsi a sua volta inspirò sonoramente, carpendo allo stesso tempo l'odore femminile che la sua madre rilasciava.

    Si... certo che voglio essere io. Io devo prendere l'iniziativa, non voglio nient'altro, anzi niente mi darebbe soddisfazione a questo punto se non riuscire a farti godere mamma...
    Commentava le parole di Niniel, quasi assorto inizialmente, ma in realtà era concentratissimo e glielo dimostrò toccando più energicamente i suoi seni e i suoi capezzoli, mentre lo sguardo si soffermava su lei non più in cerca di risposte verbali, ma risposte ai suoi stimoli: sguardi, rossori, sussulti. Qualsiasi cosa che potesse dirgli che stava prendendo la strada giusta, ecco cosa voleva. La vide avvicinarsi e quella era una risposta molto più che palese: le gambe di Niniel avvolsero la sua verga consentendogli di condividere con lei quella durezza mai raggiunta, pulsando sulle sue mutandine umide e calde. La pressione era tale che Ultron riusciva a distinguere chiaramente le forme della sua intimità col semplice tocco, ma fu costretto a distrarsi perché le mani persero lo spazio utile per dedicarsi ai seni della ragazza, visto che ora si erano adagiati sul suo ventre, facendogli sentire altre nuove sensazioni. istintivamente, il corpo del cyborg iniziò a riscaldarsi nel punto toccato dalla carne di Niniel, così da condividere con lei quella sensazione. La lasciò fare, non oppose la minima resistenza, iniziando però a domandarsi cosa volesse fare con la sua mano. nel dubbio, scaldò le dita e le rese più morbide, così che quando toccarono le labbra di Niniel fossero più umane possibile. Gli occhi di Ultron erano sbarrati verso di lei, perchè non riusciva a capire: cosa gli stava dando più piacere? La lingua che lo stimolava, o vedere Niniel mentre compiva qualcosa di così lascivo e perverso davanti a lui? No anzi, su di lui. Ancora una volta la verga tornò a pulsare, rendendosi conto di quanto fosse una tortura quella posizione, poiché gli impediva di passare alla fase successiva, costringendola ad una stimolazione più lunga ma insoddisfacente. Che anche questo facesse parte del gioco? L'attesa... la negazione?
    Come nella musica... il ritmo fa parte delle combinazioni... l'attesa fa parte delle combinazioni... ma certo...
    Nonostante stesse ragionando, la sua voce era resa calda e profonda dagli stimoli che riceveva, per uno come lui era difficile smorzare il fiato, eppure Niniel poteva capire perfettamente quanto a quel punto fosse eccitato ed entusiasta. Riprese a toccarla, prima con la mano libera, poi anche con quella che Niniel aveva leccato, serrò i suoi glutei toccandoli con forza, osservandola languido come se stesse aspettando il suo bacio. O era lui a dover prendere l'iniziativa? Si rese conto che il camice da laboratorio lo limitava troppo, non riusciva a sentirla bene, quindi con uno strattone deciso glielo tolse, lasciandole solamente quel leggero vestito addosso, oramai scoperto per metà visto che i suoi seni erano perfettamente in bella vista. Infilò le mani sotto la gonna e finalmente poté sentire il contatto con le natiche morbide di Niniel, una sensazione meravigliosa che lo portò a desiderarne di più. La sua verga, le sue mani, il suo corpo erano a contatto con quella morbidezza... mancavano solo le sue labbra.
    Si... ma non è abbastanza...
    la presa sulle natiche di Niniel si fece estremamente salda, il calore del corpo di Ultron aumentò e con esso anche la forza delle sue braccia, che sollevarono Niniel in modo che potesse raggiungere il volto di Ultron. L'androide allungò la lingua per poterla baciare, inclinando leggermente la testa di lato, mentre vista la posizione la sua verga iniziava a scivolare non solo tra le morbide labbra della sua intimità, ma anche tra le natiche che se ne stavano saldamente tra le mani dei Ultron stesso. Gli venne spontaneo cercare di darsi piacere, stringendo quelle morbide natiche intorno alla sua verga, e quando si rese conto di quanto fosse interessante la sua mazza prese a pulsare, così forte che per Niniel sembrò quasi di averlo dentro, ma solo per un istante. la baciò con immensa passione e trasporto, e si rese conto di volerne molto di più. Ma quando doveva prenderselo? Con quale foga? Qual'era il ritmo giusto? Decise che a guidarlo doveva essere il suo corpo, ma soprattutto le reazioni che questo suscitava su Niniel. Il ritmo dovevano scandirlo entrambi, non c'era nessuna formula o maestro d'orchestra... solo la passione.
     
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    La differenza di stazza faceva sembrare quasi che Vanelope stesse svezzando un cucciolo al sesso. Non le dispiaceva affatto ciò che Jack stava facendo, certo forse non avrebbe appagato per nulla la sua voglia visto che il suo sesso era ancora coperto di stoffa, ma aveva imparato che certe perversioni potevano rendere l'amplesso molto più soddisfacente. Oltretutto era troppo curiosa di vedere quel nuovo cazzo modificato all'opera. Quindi gli occhi di Vanelope erano concentrati sulla punta di quella mazza che si allontanava e si avvicinava alla sua faccia ad ogni movimento di bacino di Jack. Doveva ammettere che era invitante, e che la sensazoine di calore sul suo petto la rilassava. Jack sembrò cogliere la sfida lanciata da Vanelope ma sembrava nascondere qualche piano diabolico nella sua mente, le stava suggerendo un pericolo e ciò iniziò ad eccitarla di più. Venne poi distratta completamente dalla saliva di Jack che le colò addosso, sollevò lo sguardo verso il volto di Jack trovandolo decisamente perverso mentre lo faceva, animalesco per certi versi. Un volto di Jack assai raro da vedere e che intrigò non poco Vanelope. Non gli servì fare fatica per accompagnare la testa di Vanelope poiché lei stessa eccitata si avvicinò con la bocca sulla punta di quel cazzo fantastico. Tirò fuori la lingua su cui fece tamponare la punta, poi lo lasciò scivolare nella bocca mentre la lingua di Vanelope si allungava come una serpe attorno al suo membro in una spirale calda ed umida che sicuramente nessuna umana poteva fargli sentire. Mugugnava impaziente, sentendo il chiaro bisogno di essere toccata, di iniziare a provare piacere anche lei. Difatti istintivamente portò i piedi sulla scrivania come se si stesse preparando a qualche strana manovra, ma Jack la fece fremere toccandola sui capezzoli. Man mano che la stuzzicava avrebbe notato che il capezzolo si sarebbe schiuso sotto la pressione del suo dito accogliendolo gradualmente dentro di lei. Con la bocca piena emise un flebile gemito espirando con forza. Era una zona sensibile per lei, ma le dava un immenso piacere, diverso di quando la penetravano nel sesso o nel suo stretto orifizio posteriore ma ugualmente piacevole. Le gote di Vanelope si arrossarono e iniziò a succhiare dentro la propria bocca con maggiore forza il membro di Jack, inseguendolo con la testa quando si allontanava. Iniziò a muovere il bacino ondeggiando leggermente impaziente di avere altro piacere, se Jack non avesse colto il messaggio, sarebbe stata lei stessa a prendere la mano dietro la sua nuca per guidarla fra le sue cosce, invitando l'uomo a toccarla sul sesso, non voleva smettere di succhiare il suo membro perché le dava strane e piacevoli sensazioni che si dipanavano sulla sua lingua. Quindi lo invitò con i gesti a dare anche a lei la sua piccola parte per accenderla. Subito dopo tornò di nuovo a stringere i seni attorno al membro aumentando la pressione delle mammelle attorno ad esso. In quel modo i capezzoli sembravano costretti a stare vicini e tirati all'infuori come un perverso invito a giocarci. Stava pazientando, godendosi il momento assieme all'uomo, iniziò perfino a pensare di volerlo fare venire, così da sentirsi vincitrice in una immaginaria sfida con lui. Gli umani di solito dopo il primo orgasmo avevano quel fastidioso momento refrattario, dopo che le aveva promesso novità e cose strabilianti sarebbe statao umiliante per lui non riuscire a proseguire subito, ponendo lei quindi come vincitrice di quel momento intimo.
    Niniel scoprì con piacere che Ultron accolse subito il tacito invito di toccarla sui capezzoli quando si scoprì i seni, il suo tocco curioso ma deciso le davano piccoli e piacevoli brividi che le fecero increspare la pelle. Il respiro accelerò leggermente mentre le guance si colorarono di un tenue porpora. Ultron avrebbe potuto capire perfettamente che quel tocco le piaceva e la stava eccitando. Tuttavia quando sentì la verga spingere in alto contro la sua carne ed il suo immenso calore, Niniel espirò con forza, quel semplice contatto la stava deconcentrando moltissimo da ciò che doveva dirgli. Le reazioni di Ultron a quando gli succhiò il dito eccitarono sempre di più la scienziata emozionandola anche per lo sguardo stupito del cyborg. Era difficile riuscire a strappare una reazione spontanea come quella ad una creatura così controllata come Ultron. Evidentemente non capiva perché stesse facendo quel gesto ma da come aveva pulsato il suo membro fra le sue cosce le fece intendere che lo aveva eccitato, sebbene lui non sembrasse riuscisse a capire il motivo. Non gli spiegò nulla, lasciò che assimilasse quella sensazione mentre lei continuava a combattere con la voglia matta di sfregarsi oscenamente contro quella verga irresistibile. Ultron intanto sembrava aver capito altro, paragonò la musica al ritmo degli stimoli. Iniziava a capire e ciò riempì di gioia Niniel

    Esatto è come nella musica in cui esistono 7 semplici note. Se guardi solo le note sembrano non riuscire a dare niente di speciale, ma se vengono combinate in un certo modo, con le giuste pause e ripetizioni possono dare vita a sinfonie meravigliose. Succhiandoti il dito ho instillato in te una piccola reazione, e quella reazione che ho sentito direttamente sulla mia carne mi ha eccitata di più. la voce di Niniel iniziava a farsi più affannata, più languida. Quando si sentì afferrare sui glutei e poi spogliata dal camice di laboratorio le scappò un sorriso entusiasto, lo aiutò a lasciarsi spogliare e quando si sentì sollevare e percepì le dita di Ultron contro le sue natiche si morse il labbro inferiore. Amava essere manipolata in quel modo, adesso riusciva a capirlo, adesso che non era Alexander a farlo capì che le piaceva essere presa in quel modo facendola sentire una bambolina indifesa. Finalmente lo vide lasciarsi andare a prendere iniziative per avvicinarsi a lei e rispondere agli stimoli sia suoi che quelli che suggeriva Niniel con i suoi gesti. Si avvicinò con la testa a quella di Ultron e finalmente azzerò le distanze accogliendo nella propria bocca la lingua del cyborg. Si lasciò andare anche lei, carezzandogli la nuca mentre trasmetteva nel bacio tutta la sua brama che stava trattenendo. Intanto sentì la presa di Ultron farsi più salda sulle natiche e lo avvertì che cercava di darsi sollievo con la sua carne, pulsando ancora con maggiore voglia. A quella sensazione Niniel non sopportò più la stoffa che la stava ricoprendo, le sembrava una fastidiosissima patina che le impediva di trarne piacere. Così con una mano andò sul proprio fianco per slacciare il filo delle sue mutandine. Avendo un problema di cambi di dimensioni, ormai Niniel aveva inziato ad usare quasi esclusivamente mutandine che non avessero i fianchi cuciti normalmente, ma che avessero dei fili che poteva annodare tranquillamente e quindi cambiare la taglia comodamente slacciando e riallacciando i fili. Li slacciò con impazienza, mugugnando impaziente nella bocca di Ultron, quando riuscì a slacciarli li tirò via emettendo un profondo sospiro quando sentì finalmente la sua carne a diretto contatto con lei. Ormai non pensava più a fare lezione, lo baciava con brama crescente, producendo più saliva a causa della mancanza di labbra di Ultron che rese il loro bacio ancora più perverso. La lingua di Niniel si insinuava nella bocca di Ultron, si alternava poi lasciando che fosse lui ad esplorare la sua bocca, e gli risucchiava la lingua dolcemente eccitata per poi continuare a far danzare le loro lingue una contro l'altra. Iniziò ad ancheggiare leggermente per sfregarsi contro la sua erezione e sentire le labbra vaginali separarsi dolcemente dalla sua asta che veniva lubrificata dagli umori di Niniel. Si dovette staccare un momento dalla bocca di Ultron, e quando lo fece Ultron poteva vedere negli occhi di Niniel una profonda eccitazione che non riusciva più a nascondere.
    Ngaah mi piace quando mi afferri così, adoro sentirti pulsare contro di me. Non senti anche tu uno strano languore? Se riesci a sentirlo sei pronto, io mi sento impaziente di unirmi a te. Prendimi Ultron godiamo insieme. cercò di poggiare gli avambracci sulle spalle del cyborg così da avere un appoggio e tirarsi su con il corpo, mentre con le cosce si ancorava ai suoi fianchi, in modo che potesse allinearsi con lui, lasciare che la sua stessa erezione lo sollevasse e facesse poggiare la cappella fra le sue burrose labbra vaginali. Espirò di nuovo con forza quando avvertì la punta trovare il suo ingresso, non riuscì a resistere in alcun modo, allentò la presa sulle spalle per far cadere il corpo su quell'erezione e lasciarsi penetrare da lui senza fretta ma con decisione. Niniel gemette rumorosamente, era così grosso che si sentì spalancare in modo osceno, si sentì subito piena e la clitoride le pulso con forza. Pandora brillò di nuovo di una luce più intensa sul suo braccio rendendola più calda e recettiva.
     
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