Una pesca sfortunata

x Dark Empire

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  1. Willy123
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    I porti non sono mai luoghi molto frequentati, sopratutto di notte quando la popolazione media che si può incontrare è rappresentata da ubriachi o gentaglia intenta a concluedere qualche losco affare. Quella notte, però, vi era qualcuno in attesa di un evento particolare, o meglio, di qualcosa di particolare. Un trio di pescatori era infatti nascosto in una nave, che all'esterno sarebbe sembrata completamente vuota e deserta dato che le uniche luci presenti erano quelle del molo poco distante. Sembravano essersi messi in agguato, nella speranza di intravedere qualcosa o qualcuno. Nelle notti scorse, infatti, avevano notato come dalla nave forse scomparso più di qualche carico di pesce, per lo più divorato e smembrato per tutto il ponte, lasciando intuire che una creatura di qualche genere si stava nutrendo a sbaffo, con conseguenze economiche per il gruppo di pescatori. Al momento erano nascosti dietro una vetrata, muniti di spara arpioni ed una rete, con una vasca di pesce fresco a pochi metri di distanza, nel bel mezzo del ponte della nave. Erano ore ormai che aspettavano che qualcosa di facesse vivo.
    Ehi, ragazzi, andiamo...sono stanco di stare qui, ho le gambe indolenzite e la schiena a pezzi. E domani dobbiamo tornare in mare...
    Taci, idiota! Se non prendiamo quella cosa non faremo affari ancora a lungo. Dubito qualcuno comprerebbe del pesce già masticato o che esista un mercato per le lische. Se hai qualche altra idea parla chiaro, altrimenti stai zitto!
    Ha ragione, Frank, non possiamo continuare così...
    Un breve battibecco che venne presto interrotto dall'arrivo della fantomatica creatura. Era assai particolare ed unica nel suo genere, mostruosa, ma allo stesso tempo, per chi non avesse dei pregiudizi, sembrava essere assai femminile. Si trattava di Penelope. La pelle liscia e candida era ben visibile sotto la luce dei fari del molo, mentre le tre fauci che le ornavano il capo continuavano ad aprirsi e chiudersi, come se fossero state già sul punto di ingurgitare quel cibo messo in bella vista. Si sarebbe avvicinata in modo silenzioso, camminando quasi a quattro zampe, cercando di non farsi vedere da eventuali altre presenze che circolavano per il porto. Una volta salita sulla nave si sarebbe avvicinata al cumulo di pesce lì presente, iniziando ad annusarlo, per poi avventarsi su di esso come una animale che non mangiava da giorni. Ed in effetti era così, dato che a parte quelle visite al porto non aveva trovato altro modo per nutrirsi negli ultimi giorni. I pescatori aspettarono qualche istante, prima di uscire allo scoperto lanciando sulla kaiju la rete da pesca e sparando poi due arpioni su di essa, coì da bloccarla a terra.
    Ti abbiamo preso finalmente! Hai finito di rovinarci la vita!
    Cos'è? Non ho mai visto nulla del genere...è orribile!
    Magari se la portiamo in qualche museo possiamo farci un bel gruzzoletto. Però dai, non è così male se la guardi bene. Sembra quasi una donna, se non fosse per quei tentacoli...
    La beffeggiavano, mentre Penelope si scuoteva, tentando di liberarsi da quella rete, senza però riuscirci, dato che le propaggini si erano infilate tra i buchi a causa dell'agitazione del momento. Si divincolava come un'ossessa, mentre urlava impaurita, più che in modo aggressivo.
    AIUTO! NON FATEMI DEL MALE, AIUTO!
     
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    Sembrava una serata tranquilla e silenziosa, come molte altre trascorse più di qualche volta da Sinbad in vicinanza del mare. Al momento si trovava lontano dalla costa e dal molo, sollevato a mezz'aria sopra il livello del mare, intento ad osservare la luna in cielo, analizzandola nella sua immensità e nel suo bianco candore. Lo spettro era solito raccogliersi spesso in quegli attimi di meditazione, lontano dal caos cittadino e dal traffico urbano, portatore solo di disordine e malumore. Era calmo, in pace con se stesso e con il mondo, se così si può dire, e tutto sembrava andare per il meglio, almeno finchè delle urla non smorzarono quell'atmosfera a prima vista paradisiaca.
    "Che cos-?"
    Si voltò bruscamente, aguzzando lo sguardo e le orecchie, per cercare di capire da dove provenissero quelle urla. Non era ben chiaro, ma la zona più vicina a lui era sicuramente il porto e fu quella la direzione verso cui lo spettro si mosse. Nel tragitto, il terzo occhio che aveva sulla fronte si sarebbe aperto, segnando la comparsa delle sue fidate lame tra le mani, pronte ad intervenire nel caso in cui ve ne fosse stato bisogno. Si sarebbe mosso rapido, sentendo sempre più nitidamente le richieste di aiuto da parte di Penelope, oltre che le frasi tutt'altro che rassicurante del trio di pescatori che l'avevano catturata. Le navi lì presenti erano molte e l'illuminazione era poca, quindi non era semplice trovare con precisione il luogo dove si stava svolgendo l'aggressione.
    "Dannazione! Dove sono?"
    Sinbad era decisamente agitato. Forse prendeva troppo a cuore l'incolumità degli altri, dando per scontato che chiunque era bisognoso di aiuto fosse nel giusto, ma alle volte non era così e quello era uno di quei casi. Vero anche che pure i pescatori stavano forse esagerando, ma avevano i loro motivi, che però lo spettro non conosceva. E tra una ragazza, anche mostruosa, e tre uomini burberi, beh...non era poi così difficile decidere da che parte schierarsi. Peccato che prima fosse necessario individuare la nave giusta e sarebbe servito un po' di tempo con ogni probabilità. Tempo assai prezioso per l'incolumità di Penelope.
     
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  3. Willy123
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    I tre uomini si sarebbero avvicinati alla figura dell kaiju, cercando prima di immobilizzare le due propaggini legandole tra loro con delle corde per poi fare altrettanto con mani e piedi. Ovviamente Penelope si sarebbe dimenata come meglio poteva, ma con la rete e gli arpioni a bloccarla non poteva fare nulla e ben presto si rese conto che non aveva alcuna alternativa se non aspettare il momento opportuno per passare ad una eventuale controffensiva, dato che non si aspettava in alcun modo un aiuto da parte di qualcuno. I pescatori l'avrebbero quindi liberata dalla rete, circondandola e guardandola in modo assai interessante, mentre uno di loro le tastava il sedere con una scarpa, notando come fosse bello sodo e morbido a prima vista. Lo stampo dello scarpone era ben evidente, data la sporcizia del ponte su cui si trovavano.
    Direi che abbiamo fatto una buona pesca oggi ragazzi. Possiamo tornarcene a dormire dopo averla messa in gabbia.
    Dormire? Non ti viene in mente altro con una del genere davanti agli occhi? Sei per caso frocio?
    Cosa vorresti fare con una del genere, scusa?
    Quello che ci si aspetterebbe da ogni uomo definibile come tale. Divertirmi!
    E detto quello una delle mani del pescatore si sarebbe avvicinata al pacco, mentre una sonora risata gli sarebbe uscita dalle labbra. Penelope era intimidita e spaventata davanti a quella possibilità, mentre avrebbe cercato di strisciare via, piegando e allungando le gambe ed il busto. Ma l'uomo non le permise di allontanarsi, avventandosi s udi lei senza troppi complimenti, iniziando a tastarle i seni e la coscia destra, in modo tutt'altro che romantico e piacevole. Penelope era quasi disperata, le lacrime le scendevano sulle guance, mentre continuava ad urlare.
    AIUTO! VI PREGO; QUALCUNO MI--mmmmh
    La pfrase venne interrotta dal contatto con le labbra con il pescatore, che le girò la testa a forza. Aveva gli occhi sbarrati la kaiju, mentre continuava a dimenarsi, con le fauci delle propaggini che tentavano, in qualche modo, di afferrare e ferire il "patner", se così poteva essere definito. Ma le corde erano strette in modo troppo forte per potersi liberare o poter compiere movimenti fluidi. In pochi attimi la situazione sarebbe potuta degenerare completamente dato che era evidente come anche gli altri due pescatori si stessero eccitando nel vedere quelle scene.
     
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    Le urla continuavano a sentirsi e fortunatamente per Sinbad la direzione in cui si stava muovendo era quella giusta. Ad un tratto però la voce della donna che chiedeva aiuto sembrò smorzarsi di colpo, un segno tutt'altro che rassicurante per lo spettro, che riprese a guardarsi attorno, notando che a pochi metri di distanza vi era del trambusto sul ponte di una nave abbastanza grande. Sinbad decise di avvicinarsi di soppiatto, restando ad osservare oltre il bordo della zona, notando la presenza di tre uomini intenti a divertirsi con una ragazza, o almeno qualcosa di simile. Lo spettro non aveva mai visto una creatura come quella e ci volle qualche istante perchè capisse che si trattava di una donna, dato che l'energumeno la stava coprendo per buona parte, lasciando intravedere solo le gambe e la testa superiore della fanciulla decisamente mostruosa. Fortunatamente per lei, però, lo spettro non era tipo da soffermarsi sulle apparenze e per lui una creatura in pericolo, bella o brutta che fosse, era pur sempre una creatura che necessitava di aiuto. Si mostrò quindi ai tre pescatori, con le lame impugnate, sollevato da terra di pochi centimetri, mentre i tre occhi sul suo volto li fissavano in modo tutt'altro che simpatico.
    "Ehi voi. Che ne dite se, invece di divertirvi con lei, vi divertite un po' con me?"
    Li stava sfidando apertamente ed in modo diretto. Era in inferiorità numerica, ma i suoi avversari erano attualmente disarmati e con ogni probabilità si trattava di semplici esseri umani, nulla quindi di cui preoccuparsi. Il primo di loro, senza dire nulla, non perse tempo nel tentare di caricare lo spettro a testa bassa, nel tentativo di colpirlo al petto e sbatterlo contro il bordo della nave, così da fratturargli qualche costolo. Sinbad non fece altro che muoversi leggermente di lato, allungando un piede così da fare lo sgambetto al suo avversario e fargli sbattere la testa contro il terreno, facendolo svenire in pochi attimi.
    "Mi aspettavo qualcosa di meglio da dei tizi che se la prendono con un ragazza."
    Sorrise in modo beffardo, forse troppo sicuro di sè, ma alle volte gli piaceva fare lo sbruffone. Inoltre non vi era nulla di male nel mostrarsi superiori con esseri come quelli, persone senza scrupoli spinte solo dal piacere personale e senza alcun rispetto per il prossimo. Di certo non li avrebbe uccisi, ma avrebbe insegnato loro una bella lezione...o almeno ci avrebbe provato, dato che non tutti capiscono al volo insegnamenti simili.
     
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  5. Willy123
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    Le speranze da parte di Penelope erano ormai quasi esaurite mano a mano che le mani del pescatore che aveva sopra di lei si insinuavano sul suo corpo, avvicinandosi alle parte più intime della kaiju, come i seni e la sua stessa intimità, ancora coperta dai vestiti. Fortunatamente l'azione dell'uomo venne interrotta dall'arrivo di un quarto individuo, che apparentemente era in grado di volare, dato che veniva dal mare e non dal molo. Aveva tre occhi sul volto e alcune piume all'ltezza dei polsi, ma a parte quello sembrava un comune essere umano armato di due semplici spade. Penelope rimase a fissare Sinbad per alcuni attimi, osservando come si destreggiava contro la carica del primo pescatore, mettendolo fuori combattimento in pochissimi istanti. Ne rimanevano due, ma Penelope non era intenzionata a rimanere ad osservare. Cercò di afferrare per i polsi il suo assalitore, per poi piazzargli un morso decisamente potente all'altezza del collo, provocandogli una leggera perdita di sangue, oltre ad un dolore pazzesco.
    Eh-Ehi, sei matta? Vuoi mangiarmi vivo per caso?
    L'omone cercò di scostarsi, spingendola via, e ci riuscì senza troppi problemi. I due pescatori si osservarono, notando il proprio compagno a terra, per poi guardare imbufaliti Sinbad, che a quanto sembrava non era uno sprovveduto. Ci vollero pochi attimi per prendere una decisione, ovvero cercare di scappare ed abbandonare nave e preda, dato che non valeva più la pena rischiare di prenderle per una creatura come quella.
    Sia chiaro, non finisce qui!
    Minacce urlate al vento, prive di alcun significato. Penelope avrebbe cercato di portare i lacci che tenevano legate le sue protuberanze alla bocca, così da iniziare a morderle per liberarsi. Non era ancora sicura di essere in salvo, dato che l'aspetto dello spettro non era affatto rassicurante e contro un tipo come quello avrebbe avuto poche speranze di uscire viva ed avere la meglio. Doveva sbrigarsi, ma quelle dannate corde erano decisamente grosse e robuste.
    No-non ti avvicinare...
    Parlò chiaro allo sconosciuto, intimandolo di lasciarla in pace, mentre la testa sopra il volto di Penelope ringhiava minacciosa verso di lui.
     
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  6. Dark Empire
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    Non si mosse dalla sua posizione lo spettro, restando a fissare i due contendenti, che dopo qualche attimo decisero di gettare la spugna ed abbandonare la propria preda che con tanta fatica erano riusciti a catturare. Passò qualche istante prima che lo spettro spostasse lo sguardo sulla kaiju ancora intenta a fuggire, probabilmente non sicura di essere ora in una posizione favorevole. Sinbad sorrise leggermente, richiamando le proprie lame, che scomparvero in uno sbuffo di vento smeraldino.
    "Non voglio farti del male, stai tranquilla. Posso aiutarti ad uscire da lì?"
    Senza attendere una risposta avrebbe cercato di avvicinarsi, partendo dal liberare le gambe. Nel mentre avrebbe continuato ad osservarla, sentendone la pelle liscia e candida, le propaggini assai uniche e quella seconda testa sopra il suo volto che aveva quasi un aspetto demoniaco, decisamente non umano o rassicurante. Lo spettro però cercò di non lasciar trasparire queste sensazioni, dato che non era lei la persona malvagia in quella situazione, o almeno così sembrava.
    "Il mio nome è Sinbad. Se posso chiedere...cosa sei? E perchè quegli uomini ti stavano attaccando?"
    Ormai, dopo pochi minuti, la ragazza, se così poteva ancora essere chiamata, sarebbe dovuta essere libera da ogni impedimento, e Sinbad si allontanò di un passo, così da darle lo spazio necessario per sentirsi al sicuro, facendole intendere che non stava giudicando il suo aspetto. Attendeva semplicemente una risposta, che forse non sarebbe giunta, o forse sì, a seconda di come Penelope avrebbe voluto comportarsi. Al momento non vi erano motivi per attaccare il suo salvatore o per non fidarsi di lui, ma quelli non erano gli unici fattori da considerare. Erano soli, al buio ed isolati. Una situazione assai poco piacevole.
     
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5 replies since 8/9/2017, 16:00   80 views
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