Un ospite a cena?

Per Electra

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  1. Recundis Hellsing
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    Luna piena e cielo senza nuvole, pur essendo in città quella notte si potevano vedere numerose stelle, un panorama mozzafiato per chiunque avesse alzato lo sguardo, e Recundis stava proprio guardando questo fantastico panorama mentre camminava verso uno dei tanti locali notturni di Roma, ciò che però interessava il vampiro era però qualche preda, infatti quello era l'unico motivo per cui lasciava le comodità della sua villa in periferia per addentrarsi più nella città.
    Recundis stava camminando tranquillo diretto ad uno dei suoi terreni di caccia, un locale molto conosciuto dai ragazzi romani e quindi sempre pieno di vita, per raggiungerlo però doveva costeggiare le mura di un grande parco, e fu proprio lì che qualcosa attirò la sua attenzione, una coppietta poco distante da dov'era lui stava scavalcando il muro, grazie ai propri sensi molto sviluppati poté capire che i due stavano cercando di intrufolarsi nel parco per poi stendersi sull'erba e guardare le stelle, una serata romantica fra amanti.
    Il vampiro lì per lì non ci badò molto, la ragazza non era brutta, ma nemmeno era abbastanza bella da attirare la sua attenzione, ma proprio quando stava per voltare un angolo che lo avrebbe fatto proseguire per una strada lontano dal parco un dolce profumo arrivò alle sue narici... Come se qualcuno avesse gridato il suo nome si girò di scatto verso la fonte del profumo, così vide che la ragazza si era ferita alla gamba con la recinzione del parco... Recundis ancora fermo si voltò ed andò verso di loro, aveva cambiato idea, per quanto la ragazza non fosse il suo tipo, il profumo del suo sangue era meraviglioso, poche volte aveva sentito un profumo così intenso ad una simile distanza, era anche abbastanza sicuro che fosse vergine.
    Per il vampiro superare la recinzione fu un gioco da ragazzi, gli bastò un semplice salto, poi una volta dentro senza tergiversare troppo si diresse verso i due, non li vedeva più, ma sapeva esattamente dov'erano, la ragazza stava lasciando una pista così chiara che era impossibile sbagliarsi, era come seguire le indicazioni di un GPS. Poiché non correva ci mise cinque minuti a raggiungerli, i due si erano appartati in uno spazio erboso circondato da diversi cespugli ed arbusti, era difficile vederli dal sentiero, quasi impossibile se non si sapeva che fossero lì.
    Recundis non tergiversò né disse nulla, improvvisamente comparse dietro il ragazzo mentre i due si baciavano, afferrò il ragazzo per il collo tirandolo a sé e quindi dividendolo dalla ragazza, poi con dei movimenti semplici ma estremamente veloci gli disarticolò sia le braccia che le gambe in due punti, cadendo a terra come un sacco di patate non sarebbe riuscito nemmeno a strisciare, figuriamoci a scappare, infine gli ruppe la mandibola in modo che potesse lamentarsi ma non gridare, farlo inoltre sarebbe stato tremendamente doloroso. Dopo aver sistemato il ragazzo era il turno della ragazza, normalmente la avrebbe prima stuprata e poi se ne sarebbe nutrita, ma in questo caso l'unica cosa che lo attraeva era il profumo di quel sangue, così le afferrò il volto tappandole la bocca e la spinse contro l'albero, casualmente finì anche impalata su un ramo dell'albero, però non abbastanza da passarla da parte a parte, le aveva "soltanto" bucato un polmone. Prima di tapparle la bocca la ragazza era riuscita a urlare, ma chi si sarebbe avvicinato? Anche se ci fosse stata qualche altra coppia al massimo sarebbe scappata a gambe levate, di sicuro non sarebbe andata verso le urla, non era un film dell'horror, era la realtà, così nessuna l'avrebbe salvata mentre Recundis la stava lentamente dissanguando sorso dopo sorso coi canini saldamente piantati alla carotide.
     
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8 replies since 21/6/2017, 21:31   242 views
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