Nome: Minah.
Cognome: Niara.
Soprannome: "Pantera Morada" (Pantera Viola), o semplicemente "Pantera".
Età: 21.
Descrizione fisica: il suo aspetto potrebbe essere definito in una parola da pantera. La pelle liscia e scura come la cioccolata risaltano bene i suoi incredibili occhi gialli, dando l’impressione di stare osservando un felino più che un essere umano. Gli esotici capelli viola, lunghi fino ad arrivare alla parte inferiore della schiena, normalmente li tiene legati dietro con una coda di cavallo per praticità nei combattimenti, anche se non è inusuale che li tenga sciolti nelle occasioni sociali. Non è una donna particolarmente alta, aggirandosi a poco sopra il metro e settanta, a stento una statura media in certe parti del mondo.
A dispetto di una vita trascorsa in palestre e competizioni sportive, il suo corpo non ha sviluppato un fisico che ci si potrebbe aspettare da una persona allenata, anzi, gli unici accenni di muscolature si pssono notare su spalle, schiena, addome e cosce che diventando decisamente più visibili quando il corpo è sotto sforzo fisico. In generale Minah ha mantenuto la sua femminilità, portando un estraneo a credere che sia più una modella che non una lottatrice. Questa falsa apparenza spesso trae in inganno anche i malintenzionati, convinti di trovare in Minah una persona facile da derubare o violentare, rendendosi conto solo troppo tardi del loro sbaglio.
Se la sua altezza è nella media, ben diverso è il discorso per quanto concerne i suoi seni dalle curve seducenti e voluminosi, come pure il lato B, curvo ed accattivante in egual misura e sodo al tatto, certamente una conseguenza per i suoi allenamenti.
Anche se di tanto in tanto legge riviste di moda, Minah non ha gusti sofisticati, né ha una grande varietà di abiti nel suo guardaroba, prediligendo
calzemaglie nere che aderiscano perfettamente sul suo corpo, ottenendo il duplice effetto di essere comode quando si allena o lotta e risaltare la sensualità del suo corpo. Nelle giornate fredde e piovose di solito indossa una
maglia di colore arancio sopra la calzamaglia, mentre per occasioni di vita mondana, come frequentare locali notturni, ama indossare abiti che lascino poco alla fantasia e molto all’occhio; minigonne, ampie scollature, top succinti e simili
[+] [+] . Quasi mai le è capitato di dover partecipare ad eventi formali, tanto che non ha mai sentito la necessità di possedere un abito adatto per questo genere di eventi, preferendo invece affittarli da qualche parte e, anche in questo caso, cercando di mantenere uno stile sensuale ed accattivante
[+] [+] [+] .
Descrizione psicologica: Minah è più simile a un animale che a un umano di quanto il suo aspetto lasci intendere. Fin da quando era una bambina si porta dietro una voglia istintiva di provare emozioni forti, di quelle che si provano quando si scala una montagna senza corde di sicurezza, o di quando ci si butta col paracadute da un aereo.
Non ha mai cercato di tenere sotto controllo questi impulsi, al contrario, li perseguita sempre con tutta sé stessa cogliendo ogni occasione che la vita ha da offrirle. Chi interagisce con lei, che sia lottando o sotto le lenzuola, ha la sensazione di trovarsi di fronte ad una predatrice affamata di stimoli, con uno sguardo infuocato da lasciar intendere che non mollerà la presa finché non sarà soddisfatta. Ciò che per Minah conta in un combattimento non è soltanto vincere, ma anche gustare l’essenza della lotta stessa, l'adrenalina di un colpo, sferrato o ricevuto che sia, per lei non fa molta differenza. Il dolore procurato da un pugno in faccia o da un calcio nell’addome è qualcosa che la fa sentire viva e lei lo cerca attivamente durante un combattimento, arrivando a farsi colpire volutamente dal suo avversario anche quando sa di poter avere facilmente la meglio. Anche i suoi appetiti sessuali non sono da meno. Quasi non passa giorno della sua vita senza che si conceda a qualcuno, che sia un perfetto estraneo incontrato in un locale o su un vagone della metropolitana o con un cliente pagante. Farlo all'aperto, in luoghi pubblici, con più persone, con le donne, con le razze più bizzarre, rossi, verdi, multicolore, le cose a cui Minah direbbe di "no" si potrebbero contare sulle dita di una mano.
A dispetto di questo suo modo di essere, anche Minah ha un suo codice morale e, di tanto in tanto, dà retta al suo buonsenso. Quando si tratta di affrontare questioni di vita o di morte sa prendere la cosa seriamente. Minah non si definirebbe esattamente una santa, ma di certo non si comporterebbe in modo maligno con gli altri, né accetta passivamente che qualcuno faccia sugli altri qualcosa di brutto accada sotto il suo sguardo se può fare qualcosa per evitarlo. Non prova gusto ad infierire su qualcuno e giudica un vigliacco immeritevole del suo rispetto quelli che lo fanno.
Nella vita di tutti i giorni Minah è una ragazza di buona compagnia a cui piace divertirsi in ogni modo colorito possibile. Quando non combatte su un ring le piace frequentare i locali la notte, a volte restando fuori casa fino al sorgere del sole. Come molte giovani ragazze del Sud America, anche a Minah piace il sole e la spiaggia e quando può il fine settimana lo trascorre sulle spiagge della costa ovest. Ama ballare con musica che infonda passione e ritmi calzanti, specialmente in compagnia di qualcuno che la faccia eccitare con movimenti seducenti. Mangia cibi dal sapore forte e speziato e ha una notevole tolleranza all’alcol che le permette di reggere anche i liquori più forti che Minah beve volentieri quando ha voglia di divertirsi. Come la sua personalità, anche il tono della sua voce è seducente, aiutato certamente da un accento fortemente ispanico che lascia ben pochi dubbi sulla sua origine, specialmente quando impreca quasi esclusivamente nella sua lingua madre.
Background: Minah era nata e ha vissuto gran parte della sua vita a Montevideo, in Sud America. Suo padre era un umano che gestiva un ambulatorio, mentre la madre era un’ibrida umana-giaguaro che lavorava per una società finanziaria in centro. Sebbene al momento della sua nascita il medico aveva confermato i geni ibridi ereditati dalla madre, Minah non mostrava nessun tratto peculiare del suo retaggio. Niente peluria, zanne, artigli, coda o altro; unico segno distintivo erano i suoi occhi gialli. Avendo entrambi i genitori impegnati nei loro lavori, Minah di solito li vedeva soltanto la sera e nei fine settimana, ma questo non creava spaccature o situazioni infelici in famiglia, al contrario, lei capiva perfettamente che era grazie ai lavori dei suoi se potevano vivere felicemente e in modo agiato in una casa con giardino fuori città. Non avendo quindi nessuno che la aspettava a casa dopo la scuola, trascorreva il suo tempo con gli amici oppure andando a trovare lo zio, un noto istruttore di arti marziali che gestiva una palestra in città. Minah trascorreva molte giornate in quel posto ad osservare gli atleti che si allenavano e combattevano e non passò molto tempo quando dall’osservazione passò alla pratica tirando qualche colpo al sacco da boxe e facendo esercizi fisici. Lo zio, con il quale aveva un legame quasi paterno, aveva intuito subito che la ragazza aveva del talento e, col permesso dei genitori, la prese sotto la sua ala per istruirla personalmente. Lo zio non lo faceva soltanto perché voleva bene alla sua nipotina, o perché la riteneva un talento naturale nelle arti marziali, centrava anche il suo retaggio razziale che, sebbene fisicamente apparisse umana, la aveva dato una personalità decisamente inclinata sul versante animale.
A scuola, infatti, era sempre stata fin da piccola una testa calda che cercava ogni pretesto per andare contro i bulletti, da una minima provocazione da parte loro a quando vedeva che se le prendevano coi più deboli. Si azzuffava sempre e non era raro che finisse con lei davanti alla scrivania del preside e i bulletti nell’infermeria della scuola pieni di lividi e di graffi. Per Minah era qualcosa che non poteva ignorare, un istinto animale dentro di lei che la spronava a cercare il confronto e l’ebrezza della lotta. Quasi certamente sarebbe stata cacciata dalla scuola e i genitori, preoccupati, l’avrebbero mandata da uno psicologo se non fosse intervenuto lo zio che trovò l’intuizione giusta ad allenarla nella sua palestra dove poteva dare libero sfogo alle sue pulsazioni animali, senza doversi più cacciare nei guai coi compagni di scuola.
Le cose migliorarono ulteriormente per Minah quando, assieme agli istinti della lotta, si aggiunsero anche quelli dell’accoppiamento, trovando in essi un secondo sfogo decisamente meno nocivo rispetto al menare le mani. La pubertà arrivò in modo molto precoce per Minah, addirittura a dieci anni, cui non fece trascorrere molto tempo prima di avere la sua prima esperienza con qualcuno. Da quel momento in poi il suo appetito sessuale non fece che aumentare, portandola a letto con molti dei suoi compagni di scuola, perfino gli stessi bulletti con cui tempo prima litigava, e con una frequenza quasi giornaliera. La pubertà però non si limitò a mutarla in una donna, ma la avvicinò ulteriormente alla sua natura ibrida rivelandole di possedere un’energia, rimasta assopita dentro di lei fino a quel momento e che ora poteva esternare e rendere tangibile sotto forma di elettricità attraverso la mente.
Dopo il diploma Minah proseguì i suoi allenamenti con lo zio, per poi cominciare a gareggiare in competizioni locali, facendo diventare la lotta una professione. Guadagnava bene e sia i genitori che lo zio erano molto fieri di lei, ma Minah sentiva di poter raggiungere vette più alte e non necessariamente in termini agonistici. Per lei le emozioni che provava nella lotta o nel sesso erano qualcosa di più intimo che la facevano sentire viva come poche cose nella vita e i combattimenti limitati da regolamenti e da arbitri non le davano quello stimolo che cercava; anche per questa ragione decise di trasferirsi a New Vegas. Era un posto molto diverso da Montevideo e le ci volle un del tempo per abituarsi al nuovo ambiente, ma finì per innamorarsene grazie a tutte le opportunità che aveva da offrirle. Coi risparmi accumulati fra tornei e lavoretti a Montevideo poté aprire una palestra tutta sua e di lì a poco arrivarono anche i primi allievi. Era una vita stabile e tranquilla, ma Minah non cercava affatto stabilità e tranquillità e, sebbene la palestra le offrisse la serenità economica, non poteva di certo darle gli stimoli che andava cercando. Andò quindi in lungo e in largo per tutto il Nord America, alla ricerca di opportunità e il più delle volte riusciva a trovarle, spesso in forma di lavoro come escort, altre volte le capitava di finire sotto i riflettori di un film porno. Minah frequentava spesso locali e night club dove imparò ben presto che le conoscenze basso locate tornavano molto utili per trovare quello che veramente l'avrebbe stimolata: incontri di lotta clandestini. Ce ne stavano molti e in ogni dove nel sottomondo di New Vegas, bastava conoscere le persone giuste. Non passava settimana senza che Minah partecipasse ad almeno una notte di questi incontri e, sebbene molti di quelli che la affrontavano fossero mezze calzette, le capitava l'occasionale avversario che sapeva come prenderla per il verso giusto; il più delle volte batteva anche questi, salvo che non si fosse messa d'accordo con gli organizzatori dell’incontro per avere una fetta di guadagni extra. Ben presto divenne un volto noto delle lotte clandestine, tanto che le persone che seguivano i suoi incontri le diedero il nomignolo di "Pantera Morada", Pantera Viola. Minah fece anche amicizia, o per meglio dire che ci andava a letto, con un pesce grosso di questo ambiente, il quale affermava di essere in contatto con "amici di amici" che avevano a che fare con i famigerati Gladiatori d’Acciaio, aggiungendo addirittura che se Minah avesse continuato per questa strada e si fosse fatta un nome più grosso sicuramente questi suoi “amici di amici” l’avrebbero contattata. Entrare nei Gladiatori sarebbe certamente una prospettiva allettante per Minah, ma francamente la ragazza non diede eccessivo peso a delle vaghe promesse di questo suo amico. In fin dei conti era una "nuova arrivata", davvero qualcuno dalla cima della piramide sarebbe sceso fin nei bassifondi per scovarla? Ad ogni modo avrebbe tenuto occhi e orecchie aperte nel caso si fosse sbagliata, chissà...
Allineamento: caotica buona.
"IL RIBELLE". Un personaggio Caotico Buono segue soltanto la propria coscienza, senza preoccuparsi di ciò che gli altri si aspettano da lui. Segue la sua strada,ma riesce comunque ad essere gentile e bendisposto. Crede nel bene e nella giustizia, ma non ha molto rispetto per leggi e regole. Odia quando qualcuno cerca di intimorire gli altri e di imporre loro cosa fare. Segue la sua morale che, anche se positiva, potrebbe non andare d'accordo con quella delle società. Obbiettivo personale: entrare nei Gladiatori d'Acciaio e battere i migliori tra loro.
Orientamento sessuale: pansessuale.
Razza: ibrida umana-giaguaro.
Tra gli "ibridi" poniamo tutte quelle creature, alcune definite mostri, che non appartengono a razze specifiche ma sono, appunto, ibridi. Citiamo kitsune (per metà volpe), neko (per metà gatti) o altre creature bizzarre. A seconda della natura assumono caratteristiche particolari, possono ad esempio avere solo piccoli elementi, quali coda, denti o orecchie, oppure essere ricoperti di pelo, scaglie, o avere caratteristiche più vistose. Ci sono diversi tipi di ibridi, quelli che si avvicinano di più alla loro natura spirituale, quelli che incarnano il loro spirito naturale, e quelli che invece rappresentano una via di mezza. Poteri: /
Elemento: Fulmine
Potere speciale: Yaguareté
[+] [+] [+] Il fisico di Minah non mostra segni evidenti del suo retaggio di ibrido, niente zanne, artigli o altri tratti anche solo vagamente riconducibili a quelli di un animale. Passerebbe tranquillamente per un'umana come tante altre se non fosse che, quando raggiunse la pubertà, si risvegliò in lei una strana presenza che la fece avvicinare alla sua parte ibrida come mai prima di allora. Minah lo descriverebbe come un richiamo animale che la induce a cedere ai suoi istinti più primordiali, a cui è quasi impossibile resistere quando in preda a forti emozioni o quando è in pericolo di vita; da qui il nome di Yaguareté datole da Minah, che in spagnolo vuol dire giaguaro.
Quando Minah cede a questo richiamo, lungo tutto il suo corpo incomincia a formarsi un’aura elettrizzante bianca sfumata di blu da cui sprizzano in modo casuale delle scariche elettriche, simili a dei piccoli fulmini. Quest’aura altro non è che l’emanazione di un’energia che le scorre all’interno del corpo e che esercita una pressione sulla sua pelle tale da strapparle in centinaia di pezzi tutti gli indumenti che indossa; maglie, maglioni, calzemaglie, pantaloni, gonne, perfino le calzature, lasciandola nuda come il giorno in cui era venuta al mondo.
Contemporaneamente alla comparsa di quest'aura elettrica, anche il corpo di Minah subisce una vera e propria mutazione. Braccia e gambe vengono rimpiazzate da zampe col pelo liscio e nero, con artigli acuminati e minacciosi alle loro estremità. Dello stesso colore delle zampe è anche il pelo sulla coda di due metri apparsale dietro, all’altezza dell’osso sacro. I denti, in particolare i canini, sono sensibilmente più pronunciati e aguzzi, mentre sopra la testa, sui lati, due orecchie a punta ricoperte dai capelli viola prendono il posto delle orecchie umane. Le pupille, infine, si contraggono diventando estremamente piccole, contribuendo a darle un aspetto ancora più ferale oltre che ad esaltare maggiormente il giallo intenso delle iridi.
Focalizzando la mente, Minah può controllare questa energia elettrica che le scorre internamente per poterla concentrare nelle parti del corpo che sono state rimpiazzate dai tratti bestiali, rendedoli più potenti e pericolosi di quanto non lo sarebbero normalmente. Usare l’energia in questa maniera richiede da parte di Minah un certo sforzo mentale che le impedisce di poterla sfruttare per tempi prolungati e non oltre una certa potenza, tuttavia questi limiti non sono fissi e possono essere superati da Minah man mano che affronta sfide più impegnative. In altre parole il potenziale di Yaguareté è virtualmente limitato solo dall’esperienza di Minah stessa.
Costo di attivazione: 5
LIVELLO 1 • Le caratteristiche fisiche razziali di Minah non appaiono sul suo corpo finché non viene attivato il potere di Yaguareté. Quando quest’ultimo torna inattivo anche le caratteristiche razziali scompaiono.
• Le tecniche personali di Yaguareté rimangono attive per non più di un turno.
LIVELLO 2 LIVELLO 3 LIVELLO 4 ABILITÀ FISICHE Gigas: 2
Equivale alla forza di un umano forte, in grado di sollevare sforzandosi pesi mediamente elevati oppure danneggiare superfici non troppo solide o resistenti. Equivale ad una capacità di sollevamento di circa 100 kg sotto sforzo. Non esercita una forza sufficiente per tagliare le ossa con armi da taglio medie. Con questo livello di forza potrete utilizzare armi da fuoco fino alle piccole e medie con entrambe le mani e armi da taglio fino alle medie anche con una sola mano). Il rinculo viene assorbito solo per le armi leggere. Lanciando armi bianche sarà possibile scagliarle fino a 30 metri alla velocità di 30 metri al secondo gli oggetti piccoli e fino a 15 metri alla velocità di 20 metri al secondo gli oggetti medi.
Mach: 2
E' la velocità di spostamento del personaggio, in corsa la velocità costante è di 8 metri al secondo, se tuttavia si scatta fino ad un punto è possibile coprire uno spazio limite di 5 metri in mezzo secondo, per poi aspettare un ulteriore mezzo secondo prima di poter scattare di nuovo. Non è possibile scattare mentre si corre, ma è possibile correre dopo uno scatto. Questi valori sono dimezzati se un combattente si sposta all'indietro o di lato.
Shell: 1
Rappresenta la resistenza fisica del personaggio, in questo livello il corpo è pari a quello di un normale essere umano, la pelle è debole, la carne non è resistente, le ossa sono fragili e gli organi sono delicati. Danni corrosivi, incendiari, esplosivi e paralizzati sono molto efficaci. In questo livello, se si subisce una ferita di lieve entità o superiore, non sarò possibile rigenerare energia. E' possibile restare in apnea per un tempo limite di 2 turni, dopodiché subentrerà lo svenimento.
Jumper: 1
Rappresenta il limite massimo di salto del proprio personaggio e il tetto massimo di volo in caso di ali (eccetto variazioni del potere), in questo livello il corpo è in grado di saltare per un massimo di 1 metro arrivando a questa altezza in mezzo secondo, mentre in lungo è possibile saltare per un massimo di 3 metri. Non è possibile scattare mentre si salta, ma è possibile saltare dopo uno scatto.
Sense: 1
Con questo livello dei sensi, il proprio personaggio ha una percezione perfetta nelle immediate vicinanze, mediocre nei primi 5 metri e scarsa nei seguenti 10. Nei 180° opposti alla direzione del PG i sensi sono dimezzati, il buio o l'offuscamento della vista fa ulteriormente calare la propria percezione.
Strike: 1
Con questo livello di capacità di reazione sarete alla stregua di un essere umano, concentrarsi e non fare altro durante un attacco favorisce la sua velocità di azione e la sua efficacia a livello di precisione e di efficienza, ostacolarlo con ulteriori azioni o incatenare più mosse contemporaneamente compromette invece la propria capacità.
Vision: 1
Questa abilità permette di scandire meglio gli istanti del combattimento per poter elaborare strategie ed incatenare mosse. In questo livello sarete alla pari degli umani, incapaci di scandire perfettamente gli istanti di battaglia, privi di buona reazione dei sensi e incapaci di effettuare attacchi o schivate millimetriche.
Energy: 2
Questa abilità consente al proprio corpo di immagazzinare una scarsa quantità di energia massima. Le unità sono pari a 60/45/35, si esauriscono velocemente e il corpo si stanca facilmente specialmente se si sfruttano tecniche continue o impegnative.
Charge: 1
Questa abilità consente di recuperare energia durante la battaglia. Normalmente durante il turno di battaglia sarà possibile ripristinare 3 unità di energia. Restando a riposo invece è possibile ripristinare 5 unità in un turno ma è necessaria l'immobilità e il rilassamento mentale quindi niente concentrazione in atto. Durante il concentramento è possibile rigenerare una quantità di energia base anche durante il mantenimento di tecniche.
TECNICHE PERSONALI DI LIVELLO 1
Garras lacerantes : Minah concentra un po’ dell’energia di Yaguareté su uno dei suoi arti. Quando ciò accade questi diventa più luminoso rispetto al resto del corpo e anche gli sfoghi di energia elettrica diventano più frequenti, in particolar modo nella parte finale dell’arto. Gli artigli della zampa diventano leggermente più grandi, un paio di centimetri o poco oltre, più sporgenti e più affilati. Per tutta la durata della tecnica i colpi sferrati con gli artigli dell’arto incantato provocano tagli e ferite leggermente superiori al normale.
Costo: 5
Colmillos desgarradores : Le zanne di Minah si impregnano di un’energia luminosa molto intensa, dando la falsa impressione che aumentino di volume quando in realtà le dimensioni sono rimaste invariate. Ogni minimo spostamento fatto con la bocca è accompagnato da una scia di energia come un filo di fumo che viene lasciato nell’aria quando si muove un fiammifero acceso. Sebbene le zanne non abbiano cambiato di dimensioni sono diventate più dure ed affilate, riuscendo con un morso a frantumare e a lacerare con facilità materiali duri come ossa od esoscheletri.
Costo: 5
Cola de brazo : Minah può concentrare un po’ di energia per tutta la lunghezza della sua coda, abbastanza da poterla muovere più agevolmente ed utilizzarla come un terzo braccio. Usata in questo modo la coda è pressoché inutile per ferire qualcuno, tuttavia torna molto comoda a Minah per afferrare oggetti di dimensioni piccole o per aggrapparsi a rami d’albero, pali della luce, sbarre o roba simile. Minah può anche attorcigliare la coda su PNG deboli e PG non combattenti per immobilizzarli, sebbene terminata la tecnica questi possano liberarsi facilmente con la forza.
Costo: 5
TECNICHE PERSONALI DI LIVELLO 2
TECNICHE PERSONALI DI LIVELLO 3
TECNICHE PERSONALI DI LIVELLO 4
ARTI ENERGETICHE
ARTI OCCULTE
Armi: Poteri Extra: Equipaggiamento:
Stile di combattimento: Minah ha imparato le arti marziali dallo zio, diventando avvezza nel pancrazio e nella capoeira in particolare, facendosi anche le ossa in molte competizioni regionali di queste discipline nella sua terra natia. Al di là del lato tecnico il suo modo di combattere potrebbe essere riassunto come istintivo, alternando colpi e posture di varie arti marziali combinate con le sue capacità uniche di donna-giaguaro, rendendola in questo senso un’avversaria imprevedibile.
L’obiettivo di Minah non è vincere, ma divertirsi, provare emozioni forti ed eccitanti esattamente come nella vita. Chi combatte contro di lei può cogliere in questo senso una forte improvvisazione nei suoi movimenti, a volte avventati o addirittura erronei. Non è inusuale che Minah, specialmente contro avversari che sa di poter batter facilmente, incassi colpi più che darne, facendosi colpire volutamente solo per il piacere, quasi sessuale, che prova nel farsi colpire, diventando una pulsazione ancora più prorompente quando Yaguareté è attivo, a dimostrazione che è più bestia di quanto il suo aspetto umano lasci trapelare. Naturalmente anche gli animali hanno un istinto di autoconservazione e, come loro, Minah non arriverebbe a provare quel piacere in più al prezzo della sua vita.
Esperienza: 140.
Livello: 1.
Energia: Genius.
Soul Points: 250.
Denaro: 680.
Nazione di appartenenza: New Vegas - America.
Residenza: /
Mestiere: gestrice di una palestra.
Covenant: /
Organizzazione: /
Inventario: /
Anime Fiere: • Primo stadio del potereX3 Role: /
Combattimenti: •
Sangue di lupo •
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Missioni: •
Look at me Senpai •
•
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Operazioni: •
•
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nuova patch .Sangue di lupo " completato (40 PE, 80 denaro, 40 SP + 35 per aver raggiunto energia Genius)Look at me Senpai " completata (100 PE, 150 denaro, 80 SP + 90 per aver raggiunto energia Virtuous)Acquisti effettuati .Lavoro inserito .Acquisti effettuati .
Edited by Yalara - 14/4/2020, 22:12
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