Come sarà il Futuro del Retrogaming?

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    Ultimate Drama Queen

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    In effetti è una domanda su cui molto spesso non ci si ferma a riflettere. Ai giorni nostri fare retrogaming, vuol dire giocare (con emulatori o console originali, a seconda delle disponibilità) a titoli storici riconducibili tra la fine degli anni '80 e gli inizi degli anni '90. Super Mario Bros, Pacman e Sonic sono tra i primi giochi a cui viene associata questa parola. Tuttavia c'è pure chi, ultimamente, tende a considerare parte di questo mondo anche games appartenenti a console di più recente fattura, come PSone, PS2, XBOX e Nintendo GameCube. Console appartenenti ad un tempo in cui concetti come online mode, patch e digital delivery eran solo mera fantasia. Proprio per tale ragione viene da porsi il quesito che funge da titolo a questo topic. Oggigiorno giocare non è più il semplice gesto d'inserire un videogame nella console o nel PC, ma una complicata serie d'azioni e di attese che spesso e volentieri tendono ad influire sulla qualità del prodotto finito (in positivo o in negativo). Non è raro infatti che titoli dal peso di 3-4 GB si ritrovino a pesare anche il doppio per l'enorme quantitativo di dati inseriti dopo l'effettivo rilascio nei negozi fisici ed online. Inoltre questi "pacchi di dati" sono prettamente legati alla software house che li rilascia. Altra meccanica legata alle software house è quella dei server che ospitano le modalità online. Già nel nostro presente è possibile notare come certi titoli finiscano col perdere la propria modalità online nell'istante in cui l'azienda produttrice (per difficoltà economiche o per ragioni proprie) decide di staccar la spina ai propri server. Come sarà, dunque il futuro? Secondo i critici più pessimisti, nel futuro ci troveremo a che fare con giochi in uno stato basilare, minati da glitch e bug di natura tecnica e grafica e mutilati di molte delle proprie features associate all'online, tra cui DLC e modalità per il PVP. Secondo alcuni, invece, il retrogaming diverrà un vero e proprio buissness. Vecchi titoli saranno rivenduti a prezzo budget pieno (10 - 20 euro in meno rispetto ai giochi nuovi), contenendo tutto ciò che è stato proposto per essi dagli sviluppatori, contenuti extra ed aggiornamenti inclusi. Per altri, infine, gli store online saranno così invasi da versioni digitali dei retro-game, da causare una inquietante impennata dei prezzi delle versioni fisiche originali e delle console che consentono di poterle sfruttare. Un futuro quanto mai incerto che pone serie domande sul gaming dei prossimi 20 anni.

    Voi cosa pensante? Secondo voi come sarà il retrogaming nel futuro? Scrivetelo qui sotto :oml:
     
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    I motivi per la mia passione per i giochi vecchi non sono solo anagrafici, :asd: ma anche per quelli che descrivi.
    Non sopporto un certo modo d'oggi di produrre e vendere giochi, un'online così invasivo e il dover comprare ciò che una volta si otteneva solo con l'abilità e il provare e riprovare quel dannato livello o boss imbattibile.

    Fatta questa premessa, una ipotesi che trovo plausibile per quando i giochi di oggi saranno considerati retrò penso sarà l'offerta negli store online i giochi completi di tutti gli aggiornamenti che gli fecero nel passato, con magari la possibilità di ottenere ulteriori aggiornamenti (a pagamento) che forniranno o cambieranno poco, ma tanto per dare una patina di nuovo.
    Io penso che nel futuro ci saranno diversi concetti di retrogamig, probabilmente opposti tra loro.
    Già oggi ci sono due scuole di pensiero tra chi considera vero retrogame il solo l'utilizzo del gioco originale nella console originale e chi invece tollera in maniera più o meno ampia l'utilizzo di emulatori, argomentando che attraverso questi è possibile giocare e preservare giochi che altrimenti andrebbero perduti.
     
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  3. An798
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    Sicuramente il passato ci ha regalato titoli che sono vere e proprie pietre miliari dell'arte videoludica. E sicuramente c'è una tendenza da parte di certe grosse case produttrici ad appiattire la qualità intrinseca dei propri prodotti. Ma non credo che l'unica strada percorribile dal retrogaming sia la semplice riproposta nuda e cruda, al massimo con una lucidatina qua e là. In realtà per quanto riguarda il futuro del panorama dei videogiochi io mi aspetto moltissimo dalle così dette softwer house indipendenti. E, a ben vedere, già tutt'oggi ho riscontrato notevoli tributi al passato (o sono vere e proprie ispirazioni?) in moltissimi titoli minori che possono facilmente sfuggire in assenza di una ricerca approfondita, figlia di una sincera passione sull'argomento. Dungeon crowler testuali con grafica tramite caratteri (usare i caratteri per formare le immagini), titoli con grafica ascii e totale assenza di interfaccia utente (azioni tramite tasti rapidi, una scelta coraggiosa e anticonvenzionale al giorno d'oggi) ma anche compromessi meno drastici come semplici sensazioni, riprese di piccoli accorgimenti che sommati insieme ti danno l'impressione di star giocando a un nuovo titolo dall'animo antiquato. Non credo, anzi no, spero che il futuro del retrogaming non ci riservi solo una caterva di bei titoli copiaincollati dal passato. Poi ovviamente una cosa non esclude l'altra e ci sarà sicuramente chi prenderà questa strada, solo mi aspetto molto di più dalle fonti alternative dei contenuti che tanto mi intrattengono.
     
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    Hello World

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    Prevedo che le console future come quelle attuali implementeranno emulatori per permettere agli utenti di rigiocare al parco titoli delle generazioni precedenti, previo acquisto sugli store digitali dei vecchi giochi.
     
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  5. Ascendance
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    Io amo il retrogaming e lo considero migliore di questa gen che si la grafica e migliore ma non vedo nulla di innovativo, oltre a questo che cosa ci ha reso videogiocatori? State sicuri che se fossimo cresciuti con una gen simile non credo che ci saremmo appassionati tanto :nono:, modestamente io ho usato solo 1 emulatore quello per il super nintendo, negli ultimi 3 anni ho recuperato molta roba originale perchè odio gli emulatori o chi scarica i giochi invece che comprarli, ma lasciando perdere questo, ho nintendo DS, Gba in entrambi le versioni, la prima xbox quella nera per intenderci, poi psp, psone,ps2 ps3 e vabbe la next gen, ma per recuperare console come il mega drive o nes o super nintendo dovrei andare in Giappone dove ci sono negozi adatti pieni zeppi di console retro, mi sembra si chiamasse Super Potato, la mia conclusione e che chi può cerchi di recuperare tutto il materiale che riesce, questo console rimarranno nella storia, e poi posso rigiocare i mitici di un tempo con le console e non con stupidi emulatori :oml:
     
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  6. m.carta
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    Continuo a giocare con il mio nintendo ed il mio supernintendo. Non dimentichero' mai la felicita' di comprare un gioco al negozio senza sapere minimamente di cosa si trattasse, portarlo a casa, provarlo, e giocarlo nonostante tutto! Poteva essere un gioco orribile, ma non avevo metri di paragone, e questo bastava. Non esistevano giochi brutti, soltanto giochi che potevano non piacermi tanto... Il fascino della semplicita', di giochi con poche regole... Per me il retrogaming riguarda principalmente l'aggrapparsi disperatamente ad una dimensione privata: si tratta di attingere ad un pozzo di emozioni sotterrate dalle gratificazioni moderne. Non credo che sia per tutti, e morira' con quelli che hanno provato per primi la ritualita' di un'era di mezzo, tra quella dei giocattoli e quella della virtualita', un'era in cui gli oggetti virtuali avevano ancora una controparte fisica ed una ritualita' codificata. E questo vale anche per la musica! Tutto va verso il liquido, certe cose rimarranno appannaggio di quei pochi che resisteranno al lavaggio del cervello culturale.
     
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  7. Guru90
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    Secondo me il retro gamer del futuro sarà alquanto particolare, molti titoli blasonati secondo me non entreranno a far parte dei classici della nostra generazione, anzi...
    Non so perché ma sinceramente i titoli a nostra disposizione oggi sono per me meno allettanti di quelli del passato, anche serie che un tempo mi hanno appassionato con i nuovi capitoli non riescono che a strapparmi un amaro sorriso.
    Poi sto notando che nella maggior parte dei giochi il livello di difficoltà si è abbassato drasticamente(non dico per le modalità online di vari fps o simili), le cose da fare sono sempre le stesse e probabilmente negli ultimi anni nessuna importante innovazione è stata introdotta.
    Al momento se dovessi dare un titolo di un probabile gioco che diventerà un classico/da retro gaming l'unico che mi viene in mente è quello di "The Binding of Isaac", un gioco che non necessiterà di server in futuro per essere gustato e che, secondo me, riuscirà a rimanere un titolo valido pure tra svariati anni.
     
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  8. Metalpunker
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    Sono passati 6 medi più o meno dalla creazione del posto e con il senno di poi le cose sono anche un pò cambiate, sono spopolati le " mini console" riproduzioni fedeli ma in scala più piccola delle console più famose di Nintendo. E che dire ottima idea sia in ambito di marketing sia in ambito nostalgico. Ora i nostalgici possono abbandonare gli emulatori per riprendere in mano in formato di pad la loro infanzia. Ormai il mercato del gamig si stà evolvendo sempre di più con console che ormai non si limitano più a farti giocare ma assomigliano sempre di più a dei pc. Ormai la tecnologia avanza sempre di più bisogna stare al passo con i tempi, questo non vuol dire che si debbano dimenticare le origini ma semplicemente tenerle sempre nei nostri cuori. Quello che ultimamente mi sto chiedendo è :" come saranno i retro-game tra 30 anni? " Pacman sarà sempre ricordato? Il primo Super Mario bross la gente saprà cos'è?" Questo mi spaventa e non poco, ma per il momento li conservo ancora nella mia memoria da giocatore seriali :ologramma: :ologramma: .
     
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7 replies since 16/8/2016, 16:33   107 views
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