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.L'invito a Roma nelle scuole di umbra era stato accettato con immenso piacere da Nimue che non ci pensò più di due secondi a far da modello da seguire per le nuove studentesse. Le piaceva fare da guida e ispirare i giovani, le dava una certa carica che difficilmente trovava da altre parti. Era stato un pomeriggio fruttuoso e aveva scoperto talenti unici nel suo genere fra le nuove studentesse, tutto molto bello, ma non poteva mancare l'occasione di visitare l'impero romano e scoprire se era davvero così bello come ne parlavano molti. Ciò che attirò maggiormente la sua attenzione era una speciale "arena" costruita di recente e con un strana architettura che aveva riprodotto all'esterno il vecchio colosseo. C'era un incontro fra due abili guerrieri che volevano misurarsi in uno scontro diretto. Sapeva che di solito partecipavano persone dotati di poteri particolari, ed essendo una strega di umbra doveva assolutamente vedere di cosa si trattava. Così si procurò un biglietto per un posto Vip, dove avrebbe avuto la migliore visione dello scontro. Il suo posto si trovava in una sorta di stanzino fatto di vetro antiproiettile, le sedie erano ampie e comodissime poltrone. Su uno dei braccioli vi era un Pad da cui si potevano gestire le telecamere puntate sui concorrenti, così da poter zoomare e guardare da angolazioni diverse. In un angolo della stanza un cameriere era pronto a servire i clienti al minimo cenno. Grazie a delle sofisticate tecnologie l'audio da lì era molto più piacevole poiché il brusio della folla si sentiva poco mentre si udiva chiaramente ciò che succedeva fra i due avversari. Insomma era un'arena all'avanguardia, non aveva niente a che fare con il vecchio colosseo pieno di polvere e sporcizia. Le pareti erano parecchio resistenti per sopportare i poteri più distruttivi. Insomma a Roma ci tenevano un sacco all'intrattenimento. Nimue si accomodò e non vedeva l'ora di assistere allo spettacolo. . -
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SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato
Parlato
Pensato
Parlato (altri)
Le forme di svago in quel di Roma potevano essere le più particolari e piacevoli. Per chi amava forme tranquille, spesso si organizzavano concerti o eventi spettacolari. Per chi invece voleva godere, magari sessualmente o attraverso spettacoli avvincenti, elettrizzanti e cruenti, l'impero non faceva mancare nulla a nessuno: un'esatta riproduzione del vecchio Colosseo fu costruito nella zona povera, ma spesso frequentata da gente benestante che amava i combattimenti che si disputavano all'interno di quell'edificio, come ai tempi degli antichi romani, con gladiatori, martiri e bestie feroci pronte a privare la vita a chi capitava al centro di quel teatro del massacro. E a Doflamingo piaceva questo genere di divertimento. Vedere persone che si ammazzavano a vicenda per lui era uno spasso, un passatempo che non si sarebbe voluto far mai mancare. Una giornata come le altre lo attendeva, ma quello specifico giorno, venne a conoscenza di un prestigioso combattimento fra due lottatori rinomati all'interno per l'appunto di questa neo arena e, tramite conoscenze losche, in una delle sere in cui gestiva il suo bordello, uno dei clienti gli passò sotto banco un biglietto riservato nelle poltronissime, la zona Vip. "Fufufufu! Ci sarà da ridere..." Pensò dentro di sé il biondo che già si stava pregustando lo spettacolo a cui avrebbe assistito. Al di fuori dello stabile, c'era parecchia gente che stava affluendo all'evento e, guardandosi attorno, vide che erano diversi coloro che mostravano di essere ben messi economicamente. "La gente se la passa bene qui a Roma, eh? Fufufufu!!" Commentò, facendosi una compiaciuta risata e addentrandosi nell'arena, per andare ad accomodarsi nel posto a lui designato. Osservando la sezione Vip, poté constatare con soddisfazione come quei posti fossero all'avanguardia per la sicurezza e l'accoglienza degli spettatori. Si sedette su una delle comode poltrone, esattamente nel posto segnato sul biglietto che ottenne, posando la caviglia della gamba destra sul ginocchio sinistro ed allargando le braccia, stravaccato e in trepida attesa per l'inizio dello scontro. Girando il capo e guardando attorno a sé, vide che in quello stanzone protetto vi erano solo un cameriere ed una ragazza, seduta poco più in là di lui, anch'essa sembrava essere impaziente per l'inizio dello scontro. Doflamingo la squadrò da cima a fondo. "Mmm... Bel bocconcino. Fufufu!" Pensò, allargando il suo consueto sorriso per poi tornare ad osservare il centro dell'arena. A mala pena si riusciva a sentire il boato del pubblico all'ingresso dei due combattenti. Lo scontro stava per iniziare.. -
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La poltroncina era più comoda di quanto si aspettasse e il fatto che non c'era nessuno rese tutto molto più rilassante e godibile. Che fortuna che esistevano i posti Vip. Si poteva godere lo spettacolo senza il pericolo di ritrovarsi il popcorn lanciato dalla gente nella scollatura o le spinte fastidiose dei spettatori troppo entusiasti. Era il paradiso, fin quando non sentì altri passi di qualcuno che entrava in sala Vip. Beh per lo meno era uno solo, non poteva di certo infastidirla quanto invece la sala piena. Nimue indossava il suo abituario completino elegante da strega, composto da una minigonna, un succinto bustino stivali altissimi e copri braccia, tutto di una fattura raffinata ed elegantissima, insomma si vedeva che erano abiti firmati e costosi. I suoi capelli scuri erano sciolti e ricadevano dietro le spalle morbidi e lisci. Si voltò incuriosita verso il nuovo arrivato. Era un uomo alto e imponente e lo si capiva anche se stava seduto, si notava la muscolatura allenata dalla camicia aperta, sarebbe sembrato un guerriero se non fosse stato per il suo abbigliamento decisamente stravagante e che Nimue trovava anche un tantino Kitsch. Un bell'uomo stava bene vestito elegante con giacca e cravatta che mettevano in risalto le spalle larghe, non giacchette rosa di piume che di solito indossavano le drag queen. Insomma il suo abbigliamento sembrava urlare al mondo intero che non solo fosse eccentrico ma probabilmente anche dell'altra sponda. Nimue non giudicava mai in base al vestiario, ma ipotizzò che fosse un tizio ricco e stravagante. Gli sorrise nel momento in cui i loro sguardi si sarebbero incrociati, era un sorriso gentile. Se era un tipo omosessuale probabilmente si sarebbe perfino divertita a commentare lo scontro, quindi perché non provare a fare amicizia?
Salve, anche lei è qui per curiosare? fece sorridendo cordiale. Gli scontri erano sempre fonte di divertimento poiché negli anni erano cambiati radicalmente. Non erano più uomini bruti che cercavano di uccidersi a vicenda, e non era il pubblico a detenere la decisione finale su chi perde. Insomma non esistevano più gli schiavi al servizio dell'imperatore usati come carne da macello. Gli scontri erano di un genere molto più sportivo con la differenza che i loro poteri rendevano tutto parecchio più spettacolare, quasi magico.. -
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Era inevitabile che, essendo solo due i presenti nella stanza riservata ai "Vip" prima o poi, qualche commento o domanda sarebbe saltato fuori. Nell'esatto momento in cui Doflamingo volse lo sguardo verso lo spettacolo, la ragazza che poco più in là occupava un'altro posto lo osservò. "Mpfh... Di solito la gente si mette a ridere appena mi vede... Lei non sembra una tipa qualunque." Pensò l'uomo, che con la coda dell'occhio non evidenza a motivo degli occhiali perennemente indossati, ricambiò l'osservazione che riceveva dalla ragazza. Quando essa gli rivolse la parola, Doffy distolse completamente l'attenzione dai due lottatori che stavano per darsi battaglia davanti a quel pubblico gremito ed eccitato per lo scontro e rivolse il suo sguardo sulla presenza femminile, girando la testa in obliquo verso la sua destra. "Che dire? Questi combattimenti mi danno una certa dose di adrenalina che non mi so spiegare. I combattimenti negli ultimi tempi sono avvincenti e carichi di contenuti crudi e devastanti. Cose come queste non possono fare altro che farmi piacere. Non crede anche lei? Fufufu!" Domandò il biondo per poi farsi una compiaciuta e consueta risata che non mancava mai dal suo modo di dialogare sia con gli altri, che con sé stesso. Diede un ulteriore sguardo all'intero essere della ragazza ed il modo in cui era vestita, faceva presagire che non era affatto una normale ragazza che assisteva ad un combattimento. "Non è di qui, vero?" Domandò ulteriormente Doflamingo, tornando poi ad osservare l'inizio della battaglia, ma cambiando posizione e posando entrambi i gomiti su entrambe le sue ginocchia e tenendosi il capo con entrambe le mani che erano una sopra l'altra, dove la sinistra era sistemata a pugno chiuso e la destra che la ricopriva aperta. Da quando quella donna gli rivolse la parola, la coda dell'occhio di Doflamingo era sempre rivolta a lei. Sembrava parecchio incuriosito da quella presenza insolita rispetto alla gente comune che occupava gli spalti in quell'arena. . -
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L'uomo le confessò che gli piaceva assistere ai duelli perché gli davano una scarica di adrenalina particolare. A guardarlo avrebbe giurato che quelle scariche di cui parlava le cercasse combattendo, o comunque facendo altro. Invece a quanto pare si gasava con la violenza. Nimue a dispetto di ciò che sembrava non amava la violenza ma era molto interessata ai poteri, ai talenti e cose del genere. L'uomo le chiese se non fosse di quelle parti, e di fatti ci aveva azzeccato. Probabilmente era colpa del suo accento diverso o era più probabile che frequentasse spesso quel posto arrivando perfino a conoscere i clienti abituali.
Sì ha indovinato non sono di queste parti. Arrivo dalla gran Bretagna. fece continuando a sorridere cordiale, poco dopo rivolse lo sguardo sul duello che era appena iniziato. I due contendenti sembravano studiarsi a vicenda scambiandosi qualche colpo fisico per mettere in mostra la loro abilità marziale.
A dire il vero non mi entusiasma molto vedere due uomini grossi e sudati che si prendono a pugni. Tuttavia mi piace analizzare la loro abilità speciale, il loro potere. So che molti sono particolari e interessanti, per questo sono venuta a vedere. dichiarò serena e anche un tantino annoiata dallo scontro che sul momento non era niente di speciale fra schivate e attacchi fisici. Tant'è che Nimue sollevò la mano chiamando il cameriere che la raggiunse quasi subito. Ordinò un drink alcoolico fruttato, poi guardò verso l'uomo.
Lei prende qualcosa? Ho la sensazione che fra poco inizia il vero spettacolo. fece con un sorriso più malizioso, riferendosi ai due contendenti nell'arena. Di fatti non si sbagliò, dopo aver ordinato il drink uno dei due combattenti iniziò ad usare il suo potere. Nimue lo percepì immediatamente, dopotutto aveva una affinità speciale con le aure energetiche da percepire anche a distanza. L'uomo si ricoprì le gambe e le braccia di ghiaccio, congelando parte del terreno allargandosi fino al suo avversario che dovette spostarsi per non farsi intrappolare le gambe dal ghiaccio.
Oh finalmente... fece Nimue rivolgendo tutta la sua attenzione verso lo scontro.. -
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"Gran Bretagna, eh? Interessante... Fufufufu!" Pensò Doflamingo quando la ragazza le rivelò le sue origini. Essa era venuta fino a Roma per assistere ad un combattimento, una cosa piuttosto insolita se fosse stata una ragazza come tutte le altre, ma si vedeva che aveva qualcosa di diverso, qualcosa di "sovrumano". La donna rivelò che, al contrario di Doffy, nei combattimenti le piaceva vedere le abilità che sfoderavano i combattenti e non era molto interessata alla violenza che questi scontri potevano offrire. Osservando il combattimento, quei due lottatori sembravano non voler fare mosse concrete per rendere la battaglia interessante. Doflamingo sbuffò appena, osservando che quei due si stavano semplicemente limitando a schivarsi i colpi e a studiarsi. "Non capisco perché ci debbano mettere così tanto. Alla fine, quello che la gente di questo posto vuole è lo spettacolo. L'azione. La cattiveria che un combattente mostra nei confronti dei suo avversario. Questo si aspetta il pubblico..." Commentò l'uomo, per poi, poco dopo essere richiamato all'attenzione dalla ragazza che gli chiese cosa volesse da bere. "Un bicchiere di Martini, per favore." Disse al cameriere che stava già raccogliendo l'ordinazione dell'altra spettatrice. Essa affermava che a breve lo spettacolo sarebbe cominciato. A quelle parole, Doflamingo rivolse l'attenzione su di lei, osservandola attentamente. Anche il suo abbigliamento richiamava qualcosa di inusuale, indipendentemente che venisse dalla Gran Bretagna o meno. "Che abbia anche lei qualche potere particolare?" Si chiese Doflamingo per poi interrompere quella contemplazione dal suono a mala pena udibile delle grida del pubblico, non appena uno dei due lottatori sfoderò il suo potere speciale. Il biondo si girò subito verso il luogo di scontro e vide uno dei due lottatori ricoprirsi gli arti superiori ed inferiori di ghiaccio, ghiaccio che si estese anche sul terreno di scontro e lo sfidante mantenne le distanze per non cadere vittima di quel potere. "Fufufufu! Aveva ragione, ora inizia la parte più interessante..." Commentò Doflamingo, tornando nella posizione iniziale in cui si sedette, ciò stravaccato, con braccia allargate e la caviglia destra sul ginocchio sinistro. Poco dopo il cameriere portò le bevande ai due spettatori delle poltronissime. "A lei il suo Martini, signore." Disse, porgendo il bicchiere a Doffy che gli degnò uno sguardo sfuggente, prendendo il bicchiere ed iniziando a sorseggiare la bevanda alcolica. Il lottatore di ghiaccio sparò con la mano una sorta di proiettile di ghiaccio colpendo la spalla dello sfidante e ferendolo seriamente. "Fufufu! Ora sì che si ragiona!" Esclamò l'uomo, per poi ridendo più intensamente. Dopo quell'azione, girò lentamente la testa verso la ragazza, sorridendole con un ghigno misterioso. "Immagino che lei possieda qualche abilità particolare, dico bene? Fa uso di arti magiche, per caso?" Domandò Doffy, scuotendo lentamente il bicchiere, facendo sbattere qua e là il ghiaccio dentro di esso che si mischiava col Martini. . -
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Nimue la pensava diversamente su ciò che il pubblico voleva vedere da un combattimento, ma era anche vero che probabilmente non aveva tutti i torti quell'uomo. Non lo contestò, non serviva e non poteva neanche parlarne con certezza dato che era un ambiente che frequentava assai raramente. L'unica certezza che aveva dalle sue parole era che a lui invece piaceva vedere la cattiveria che ci mettevano in un combattimento. A Nimue dopotutto non interessava lo scontro, lo sport. Per Nimue erano solo dei poveri sfigati alle prese con i rudimenti di magia. Le streghe di Umbra, le streghe come lei invece avevano una padronanza della magia molto alta e complicata, tanto che quei combattenti che stava vedendo in confronto sembravano bambini dell'asilo. Ogni tanto capitava di incontrare qualcuno molto abile nell'uso del proprio potere da essere utili perfino per il clan, e lei come le altre consorelle avevano il compito di scovarli e indirizzarli alla loro causa. Nimue continuò a guardare attentamente il ragazzo che usava il ghiaccio, ascoltava l'uomo vicino a lei, ma non distoglievo lo sguardo dal ring, fin quando non si sentì dare del "lei". L'uomo sembrava avere più o meno la sua età forse qualche anno in più? Tornò a guardare l'uomo sorridendo affabile, poi maliziosa quando lui insinuò che potesse avere qualche potere.
Mi dia del tu. Sono Nimue Angus. disse presentandosi e porgendo la mano verso l'uomo attendendo che la afferrasse e si presentasse a sua volta. In realtà Nimue voleva avere un piccolo contatto fisico per poter capire che tipo di uomo fosse, se un normale essere umano che gli piaceva tenersi in forma, oppure se anche lui come quei due tipi laggiù nel ring sapesse usare la sua energia vitale. A Nimue bastava davvero poco per capirlo. Nel momento in cui si sarebbero stretti la mano, Nimue avrebbe capito che il signore era un combattente, che la sua energia non aveva particolari inclinazioni verso gli elementi come le era capitato con altri affini al fuoco o all'elettricità. Era un tipo di energia particolare e molto personale, probabilmente si affidava esclusivamente sul proprio corpo per usare i suoi poteri, ma sapeva che anche lui era abile nel fare "qualcosa". Non capiva ancora cosa ma era un indizio importante. Allo stesso tempo anche l'uomo avrebbe percepito qualcosa da Nimue, si sarebbe sentito stranamente bene, come se il contatto fisico con Nimue gli desse energia facendolo sentire in perfetta salute e perfino rinvigorito.
Sembra un tipo che sa osservare bene le persone, non nego che ho qualche abilità, ma mi piace lasciarglielo scoprire da solo. fece per poi ridacchiare divertita. In quel momento si sentì il brusio del pubblico, Nimue si voltò vedendo che l'avversario dell'uomo che usava il ghiaccio avesse una spalla ferita da un dardo di ghiaccio. Stranamente però l'uomo non sembrò turbato e iniziò a ridere. I due avversari che per comodità chiameremo Mr.Frozen e Mr.Scale avevano appena iniziato la parte più cruenta della battaglia poiché, Mr.Scale avviò la sua trasformazione ricoprendo tutto il corpo di scaglie marroni e lucide, gli apparve una coda e delle maestose corna nere. Nimue si illuminò con un sorriso felice.
Un dragonico!esclamò felice, andando subito verso il pad per zoomare su Mr.Scale.
Oooh io adoro i dragonici, non speravo di vederne uno all'opera. fece entusiasta. Intanto con la trasformazione Mr.Scale aveva sopperito alla difficoltà della ferita fermando il sangue. Attaccò emettendo dalla bocca un cono di fiamme che illuminò tutto l'ambiente.
A lei che tipo di "combattente" entusiasma invece? chiese andando a pigiare altri pulsanti sul tablet.. -
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Era una situazione parecchio interessante per Doflamingo. Doveva rimanere concentrato sullo scontro che iniziava a farsi acceso e ricco di contenuti spettacolari e violenti e nello stesso tempo, capire che tipo di persona avesse di fianco e lui era sicuro che non era una tizia qualunque. Alle domande che il biondo le rivolse, la ragazza corresse il modo di porsi dell'uomo, che continuava a darle del "lei" e si presentò. Si chiamava Nimue Angus. Dopo che pronunciò il suo nome, porse la mano verso Doffy, in segno di presentazione, sicuramente aspettandosi che anche lui rivelasse il suo nome. Il ghigno del l'uomo non sparì dal suo viso e in quel momento ricambiò la stretta di mano con una piuttosto energica, ma senza farle del male. "Donquijote Doflamingo." Disse, non aggiungendo altro. Appena strinse la mano, sentì un qualcosa di strano, come se la ragazza emanasse un qualche tipo di energia non umana, ma era una sensazione piacevole tutto sommato, che lo ristorò dopo quel tocco. "Scommetto che hai una propensione per la magia. Non capita molto spesso di sentire un tipo di energia così... Fufufu!" Aggiunse, staccando lentamente la mano da quella stretta di presentazione avvenuta fra i due. Non passarono più di cinque secondi da quel commento che del movimento avvenne al centro dell'arena. Doffy rivolse subito l'attenzione sui due combattenti. Infatti il lottatore dapprima ferito, curò la sua ferita attraverso la sua particolare trasformazione. "Altra cosa interessante... Un dragonico. Fufufu!!" Disse entusiasta dentro di sé. Sapeva che quello scontro avrebbe riservato parecchi spunti interessanti, perché poco dopo quella trasformazione, il dragonico scagliò un cono infiammato dalla bocca spedendolo al suo avversario. "Fuoco contro ghiaccio. Ci sarà da divertirsi." Disse Doflamingo, sorseggiando un altro goccio di Martini dal suo bicchiere e leccandosi le labbra per la soddisfazione che provava assistendo a quella battaglia. Notò con la coda dell'occhio che Nimue era particolarmente entusiasta alla vista della trasformazione bestiale di uno dei due combattenti, al punto che osservava più da vicino lo scontro attraverso i pad presenti di fronte ai posti a sedere. Successivamente pose una domanda al biondo volta conoscere la sua opinione su che tipo di combattente gli piacesse. "Entrambi non sembrano entusiasmarmi più di tanto. Indipendentemente dal loro potere, se si scannano a vicenda può essere più interessante. In sostanza, per me il vero combattente è colui che, di fronte a centinaia di avversari, mostra incontrastato il suo vero potere. Quello lo definirei il combattente per eccellenza. Miro a raggiungere questo tipo di ideale. In questo modo, come si suol dire, posso fare il bello ed il cattivo tempo. Fufufu!" Si spiegò Doflamingo, mettendosi anche lui ad osservare da vicino i due lottatori tramite lo schermo del dispositivo elettronico. . -
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L'uomo non sembrò turbato dalla sensazione di benessere che aveva sentito, e si presentò a sua volta con il nome di Donquijote Doflamingo. Un nome di origini iberiche praticamente, ecco perché sembrava così spontaneo ad esibire quel vestiario eccentrico. Provò a indovinare dicendole che aveva una propensione per la magia. Per tutta risposta Nimue aveva sorriso maliziosa facendogli un occhiolino.
Forse... gli aveva risposto per poi ridacchiare divertita. Le piaceva tenere sulle spine le persone curiose.
Nimue iniziò a sorseggiare il suo drink, portato in precedenza assieme al martini. Aveva il profumo delle arance e delle fragole, le fece venire subito voglia di assaggiare e quando lo buttò giù sentì la gola pizzicare per l'alcool ed infine il corpo scaldarsi grazie ad esso. Un retrogusto dolce le rimase nel palato e se lo gustò mentre l'uomo esponeva ciò che gli interessava e rivelando un particolare di sé che attirò l'interesse di Nimue. Si voltò a osservarlo mentre lui guardava lo scontro giù all'arena. Se lo immaginò mentre vagava per le arene in cerca di un avversario che gli potesse tenere testa. Qualcuno che fosse promettente e potesse dargli un brivido intenso durante la battaglia dopotutto sembrava anelare alla potenza assoluta. Su questo erano in sintonia perché anche Nimue era alla ricerca della perfezione e del potere.
Il suo ideale di combattente ha una vasta strada da percorrere. iniziò sorseggiando un'altro po del suo drink.
La sorprenderebbe se le dicessi che sono alla ricerca di un combattente del genere? Qualcuno così forte da poter superare l'immaginazione? Lei emana una forte energia Donquijote, a dire il vero sono sorpresa di vederla qui nel pubblico e non laggiù a farsi valere. Posò il bicchiere sul tavolino vicino e si poggiò con il gomito sul bracciolo, poggiando il mento sulla mano osservando con un pizzico di malizia l'uomo.
Forse gli avversari che incontrerebbe qui non la soddisfano? fece sempre più interessata a scoprire con chi aveva a che fare. Aveva un aspetto eccentrico, probabilmente non sarebbe sembrato strano che gli piacesse esibirsi davanti ad un pubblico con dimostrazioni di forza. Quindi perché era lì? Diceva che quei avversari non lo entusiasmavano, il che faceva intendere che per lui erano dei dilettanti.. -
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Quella ragazza, Nimue non sembrava volersi esporre più di tanto, di fatto quando Doffy le chiese se le sue abilità fossero legate all'uso delle arti magiche, lei rispose con un vago ma misterioso "forse", stando ad indicare che l'uomo avrebbe dovuto scoprirlo da sé. Ciò nonostante, lui non sentiva il bisogno di scoprire tutto e subito di lei, dato che era da alcuni minuti che avevano cominciato a conoscersi, non c'era fretta. A quella risposta, Doflamingo bevve un altro goccio di quel Martini che ormai stava per consumarsi del tutto. A lui piacevano i cocktail che Roma aveva da offrirgli. Notò sempre con la coda dell'occhio fissa sulla ragazza, che anch'essa nel preciso momento in cui lui si accinse a bere il contenuto del suo bicchiere, lo fece anche lei. Dopo quella bevuta generale, lei commentò ciò che il biondo disse a proposito del combattente ideale. Con sorpresa dell'uomo, Nimue rivelò che cercava una persona con un obiettivo ed una determinazione del genere, allorché Doflamingo distolse completamente lo sguardo dallo scontro che proseguiva con ritmi sempre più intensi e concentrò la sua attenzione su di lei e sulle sue parole. Era sorpresa che, avendo questo scopo, Doffy non fosse lì a dar spettacolo in quell'arena dove il pubblico voleva gustarsi il combattimento e forse anch'esso voleva che ci fossero dei contendenti che li divertissero. "Non sono certo il tipo che combatte su "richiesta"." Commentò l'uomo che rispose alla domanda della ragazza, cercando di capire se i lottatori che poteva incontrare in quel luogo di scontro non l'avrebbero soddisfatto. "Amo le battaglie così sul momento, nate da situazioni particolari, che richiedono una preparazione peculiare, in modo da non rimanere spiazzati quando possono esserci degli attacchi a sorpresa. Emulo lo stile di caccia dei felini. Loro non dichiarano il loro assalto, molto semplicemente tendono agguati quando la preda è in una fase di totale disattenzione. Non appena notano questo, tali potenti predatori animali si fiondano sulla vittima e, anche se dovranno faticare un po', perché dovranno rincorrerla, sanno che dalla loro hanno la sete di sangue che li motiva a correre più veloce. Mi ispiro a questo concetto. Nessuno osa mettersi contro i felini e nessuno dovrà in futuro osare mettersi contro di me. Fufufufu!" Aggiunse, continuando ad osservare Nimue e finendosi dopo quelle parole, l'ultimo goccio di Martini che era rimasto nel bicchiere. "Lei sta cercando un combattente come me? A quale scopo?" Chiese poi, con un tono che traspariva il suo interesse alle parole della spettatrice. Chissà quale fosse il vero obiettivo di quella "britannica" e del perché fosse lì presente a quello scontro. Probabilmente faceva parte di un'organizzazione che reclutava combattenti di un certo livello. Oppure stava cercando qualcuno da poter sfidare in uno scontro. Ciò che avrebbe detto, avrebbe sicuramente influenzato l'attenzione di Doflamingo su di lei. . -
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Doflamingo non era quindi un tipo che amava esibirsi per conto di qualcuno. Voleva tutto per sé, la gloria della vittoria, l'emozione dello scontro, chissà magari gli piaceva anche umiliare il suo avversario. Gli piaceva combattere contro chi magari osava sfidarlo, non con scontri organizzati come quello a cui stavano assistendo per il piacere della folla. No lui voleva il piacere del combattimento per scopi diversi, non cercava di certo la notorietà, lui voleva essere forte per se stesso. Voleva essere un predatore non un animale da palcoscenico. Quel concetto rese improvvisamente l'uomo molto più affascinante di prima. Nimue si sporse verso di lui, poggiandosi con entrambe i gomiti sul bracciolo, mettendo inavvertitamente in evidenza il suo seno prosperoso, un gesto completamente istintivo a cui lei faceva raramente caso.
I motivi sono tanti.... disse lanciandogli una occhiata seducente.
Domare un predatore sarebbe stato molto appagante, e sperava che quell'uomo potesse essere interessante anche sotto altri punti di vista.
Uno è che di recente ho scoperto di avere un talento particolare che può supportare un guerriero. Quindi ne cerco uno per cui vale la pena seguirlo e spianargli la strada. Non concedo il mio talento a chiunque ovviamente. E adesso ho tanta voglia di scoprire se lei possa essere chi cerco. fece parlandogli diretta e guardandolo negli occhi senza alcun timore. Si avvicinò all'uomo, provando a carezzargli la pelliccia rosa su un braccio con la punta delle dita e vedere la sua reazione. Se si ritraeva allora quel rosa era ciò che sembrava annunciare.
Se vuole scoprire di cosa sto parlando, perché non viene con me a cercare una "preda"? chiese con tono sensuale ma che nascondeva una voglia di giocare un tantino pericolosa. Scese con le dita dalla pelliccia disegnando una linea immaginaria sui vestiti dell'uomo che passò dal braccio direttamente sulla coscia dell'uomo finendo sul ginocchio da cui Nimue staccò le dita, con fare naturale. Tuttavia quando le dita passarono sulla coscia, Doflamingo avrebbe sentito un brivido intenso e una sensazione di piacevole benessere partire proprio dai punti toccati da Nimue, era la stessa sensazione di quando si erano stretti la mano, ma molto più forte poiché Nimue voleva incuriosirlo di più riguardo al suo talento.
Se vale quanto dice, le mostrerò il mio talento. fece tornando a parlare in modo naturale, senza mai distogliere lo sguardo dagli occhi dell'uomo.
Che ne dice? Non è curioso di scoprirlo? chiese alzandosi in piedi poggiando una mano su un fianco. Attese una sua risposta, in base ad essa avrebbe deciso cosa fare.. -
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Improvvisamente, alla domanda di Doflamingo, Nimue cambiò il suo modo di approcciarsi con lui. Stava diventando più diretta, più intraprendente e questo il biondo lo notò non appena essa si avvicinò a lui fra le poltronissime dell'arena, dove intanto lo scontro proseguiva, ma quei due sembravano essersi completamente disinteressati dei combattenti che stavano dando sempre più spettacolo e facevano divertire sempre più il pubblico. "Talento particolare? Supportare un guerriero e spianargli la strada? Interessante... Fufufu!" Pensò Doflamingo sentendo le parole della ragazza che cominciò a dare una certa confidenza all'uomo, muovendo una mano con fare molto provocante, dapprima sulla pelliccia rosa di lui, per poi muoversi e scorrere sfiorando prima il braccio e poi la coscia, arrivando in quel punto e staccando le dita che toccavano molto delicatamente il corpo dell'uomo. "Fufufu! Ohi, ohi... Vuoi mettermi alla prova adesso?" Chiese Doffy, sentendo poi che quel leggero tocco gli provocò una scarica di piacere e di benessere interiore, ancora più forte di quello che sentì quando strinse la mano alla ragazza. A quella sensazione, l'interesse del biondo nei confronti di Nimue aumentò notevolmente, tant'è che quando tornò a parlare al naturale, lui la squadrò ancora una volta da cima a fondo. Sembrava emanare un profumo molto sensuale, poteva sentirlo dato che erano più vicini di prima e questo fece sì che Doflamingo si leccò le labbra per le emozioni che stava cominciando a provare avendo accanto a sé una persona così misteriosa ma così intrigante. Anche se lui si sentiva in qualche modo sfidato da Nimue, essa voleva appurare che il combattente che stava cercando fosse proprio lui, per poter dare il supporto che lei aveva dichiarato di voler rendere a colui che avrebbe deciso di seguire. Si alzò in piedi ed aspettò così la decisione di Doffy. "E' una proposta allettante la tua. Partiamo dal presupposto che, puoi chiamarmi Doffy e darmi del tu così come faccio io con te. Inoltre, un po' di movimento ora non mi dispiacerebbe. Questi due che si stanno menando laggiù sono bravi sì, ma mi aspettavo più cattiveria da parte loro e quindi è meglio che riempio il tempo facendo qualcosa di più interessante. Immagino tu possa aiutarmi in questo... Fufufu!" Rispose così Doflamingo, alzandosi in piedi ed avvicinandosi al punto d'esser a pochi centimetri da Nimue, fissandola con i suoi enigmatici occhiali, tenendosi le mani in tasca. Il biondo sapeva che sicuramente quella ragazza avrebbe riservato qualche sorpresa degna di nota e se la rideva mentre attendeva il da farsi. . -
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Doffy dopo un primo momento di esitazione accettò di buon grado la proposta di Nimue. Lo vide alzarsi in piedi ergendosi per tutti i suoi due metri di altezza sorprendendo non poco Nimue che non pensava fosse tanto alto. Ciò spiegava perché avesse pantaloni corti. Notò che sapeva di buono e pulito, cosa che apprezzava parecchio in un uomo. Sollevò il capo verso l'alto per guardarlo negli occhi e sorrise compiaciuta. Le venne voglia di provare a toccargli il petto ma si trattenne, limitandosi a sorridergli maliziosa per poi fargli un occhiolino.
Ma certo Doffy, non te ne pentirai vedrai. fece con tono allegro per poi voltarsi e fare strada verso l'uscita del posto. Di tanto in tanto si voltava per assicurarsi che la stesse seguendo e chissà magari sorprenderlo mentre le guardava il culetto. Dopotutto non si era spostato quando aveva provato a toccarlo, quindi era disponibile.
Nimue lo accompagnò per le strade e si guardò attorno un pochino indecisa. Dove poteva trovare qualcuno disposto a combattere? Il quartiere oltre l'arena aveva tutta l'aria di essere frequentata da gente poco raccomandabile. Di fatti ci fu qualcuno che ridacchiò per il cappotto rosa di Doffy. Nimue cercò di percepire bene le onde energetiche che la circondavano in modo da trovarne uno che facesse al caso loro. Ne trovò uno solo fra di loro, se ne stava in un angolo della strada a fumarsi una sigaretta. Nimue gli si avvicinò tranquillamente, era alto anche lui anche se non quanto Doffy. Nimue gli si avvicinò e gli bisbigliò qualcosa all'orecchio. L'uomo sollevò lo sguardo su Doflamingo, sollevò un sopracciglio perplesso guardò di nuovo Nimue che gli sorrideva allegra e poi guardò di nuovo Doffy.
Ehi tu... culattone. Questa donna dice che cerchi rogne, e sai una cosa? A me non piacciono i culattoni. gli disse per poi fare qualche passo verso Doffy guardandolo molto male. Nimue rimase sul ciglio della strada e lanciò una occhiata di intesa a Doffy, come a fargli capire che ne aveva trovato uno.SPOILER (clicca per visualizzare)Ok, qui hai carta bianca, sparati la posa usa i tuoi poteri fa quello che ti pare contro il tizio. Però fai in modo che il combattimento finisca nel tuo post. Buon divertimento ^___-. -
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Appaio per un po', scompaio per molto...
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Era ora di cambiare aria, di fare qualcosa di più interessante che stare ad assistere ad uno spettacolo che in fin dei conti non era poi così attraente. Nimue mantenne la parola data e, non appena Doflamingo si alzò in piedi, si mise all'opera, facendosi seguire dall'uomo e lasciando la stanza dedicata alle poltronissime dell'arena. Il biondo la seguiva e nel mentre con lo sguardo vedeva compiaciuto le movenze sensuali del suo corpo, in particolar modo del suo sedere molto invitante e tondeggiante che si muoveva ad ogni passo compiuto dalla ragazza. Si diede un'altra leccata di labbra a quella vista, non accorgendosi che la britannica lo osservava di tanto in tanto mentre si avviavano all'uscita dell'arena. Poco fuori quell'edificio, Nimue prese a cercare qualcosa, forse quel qualcuno che si sarebbe rivelato un'ottima preda per Doffy. Ne trovò uno, un tizio che si limitava a fumarsi una sigaretta sull'angolo della strada, dall'aspetto piuttosto minaccioso: l'occhio sinistro era attraversato da tre cicatrici ed aveva dei capelli a caschetto biondi. Si avvicinò ad esso e gli disse qualcosa all'orecchio, Doflamingo non poteva sentire ciò che gli diceva, così si limitò a rimanere qualche metro a distanza. Non appena ebbe finito, l'uomo si avvicinò con fare minaccioso al biondo, probabilmente alterato da ciò che Nimue gli disse. "Ehi tu... culattone. Questa donna dice che cerchi rogne, e sai una cosa? A me non piacciono i culattoni." Disse il tizio, guardando Doflamingo con uno sguardo che se avesse potuto, lo avrebbe disintegrato in quel preciso momento. Doffy si accorse, da uno sguardo di intesa con Nimue, che quello sarebbe stato il "test" che lei gli aveva posto. Così si fece una grossa risata, denigrando le parole dell'individuo. "Chissà chi è il vero culattone qui? Io che sono vestito in questo modo o tu che ti sei fatto sfregiare l'occhio da un micetto indifeso? A differenza tua, io non ho cicatrici sul corpo, dunque fatti qualche domanda... Fufufu!" Rispose Doflamingo che continuò a ridere in faccia all'uomo che divenne ancora più rabbioso dopo quelle parole. "Se hai voglia di subirti qualche cicatrice, allora... Posso sempre procurartela io!!" Esclamò il tizio che, muovendo il braccio destro, scaricò un pugno in direzione del viso di Doffy. "Fufufu... Lento." Pensò il biondo, spostandosi più velocemente di quella mossa verso destra, evitando che quel pugno lo colpisse in pieno volto e con uno scatto, oltrepassò l'uomo alla sua sinistra e, tirando fuori dalle tasche i guanti che aveva già indossato nel mentre, fece fuori uscire i fili che si aggrovigliarono su entrambe le braccia dell'avversario, spostandole all'indietro, visto che Doflamingo era proprio alle sue spalle e nella posizione in cui si trovò, gliele diede anche lui, incrociando le braccia per manipolare con le dita utilizzando il potere dei suoi guanti gli arti dell'individuo. Non trascinandosi l'avversario verso di sé, bloccò la sua schiena alzando la gamba sinistra e poggiando con decisione il piede in mezzo alle scapole, bloccandolo completamente. "Ahhh!!! Mollami!! Brutto... Figlio di puttana!! Mollami!!" Gridò l'uomo, agitandosi per quella posizione critica che fu costretto ad assumere. "Odio le persone che si limitano a giudicare l'apparenza invece che conoscere effettivamente chi hanno davanti. Il culattone che hai appena sfidato, sta per strapparti via le braccia. Come la mettiamo adesso? Fufufu!" Chiese, ridendo con soddisfazione Doflamingo che pian piano aumentava la tensione di quei fili e di conseguenza contraeva sempre più la schiena, portando al limite le ossa della vittima. "Sei... Una testa... Di cazzo!! Cosa speri... Di ottenere... Così???" Replicò a colpi l'uomo che stava soffrendo parecchio a motivo di quella mossa che lo stava tenendo bloccato e stava facendo leva sulla schiena. "Da dei pezzi di merda come te non voglio ottenere nulla. Contate meno di zero e non capisco perché continuiate a fare i gradassi quando in realtà siete dei parassiti della società umana." Commentò Doflamingo e, dopo quelle parole, esercitò una forte pressione sulla schiena del tizio, andando a fratturargli entrambe le clavicole e gli omeri di entrambe le braccia. Quando sentì la rottura ben udibile a motivo di quella mossa brutalmente energica, lasciò la presa delle braccia coi fili e lo spinse a terra sempre con la gamba che era appoggiata alla sua schiena, facendolo cadere di pancia in giù sulla strada. Non era più in grado di rialzarsi e addirittura perse i sensi dal dolore che provò quando sentì le sue ossa frantumarsi. Subito dopo, si tolse i guanti e li ripose nelle tasche, camminando in modo disinvolto verso Nimue. "Non valeva un granché... Però mi ha eccitato sentire quegli ossicini rompersi. Fufufu!" Disse ridacchiando Doflamingo mantenendo il suo sguardo verso la ragazza. SPOILER (clicca per visualizzare)Devo mettere i dati di combattimento o va bene così?. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)No non serve metterla perché siamo in una rolata normale.
Doffy qualche sguardo lo aveva lanciato sul suo sederino divertendo un pochino Nimue. Stranamente non le dava fastidio, forse perché un pochino se ne sentiva attratta, oppure semplicemente perché le piaceva che un uomo la apprezzasse in quel modo, per lo meno aveva una leva su cui giostrarsi, quando un uomo la desiderava era più facile interagirci o chiedergli cose che desiderava. Doflamingo affrontò il suo avversario senza alcun problema, non sbottò adirato per l'insulto ma gliela fece pagare sconfiggendolo fin troppo facilmente. Nimue osservò minuziosamente ogni mossa e si concentrò in particolar modo sui guanti che usò l'uomo. Ecco perché non aveva percepito alcun elemento provenire da lui. La sua abilità era concentrata nell'uso di quella strana arma e di quei fili che intrappolarono il nemico con una facilità assurda. Al rumore delle ossa che si spezzarono Nimue si fece più piccolina, inspirando l'aria a denti stretti: doveva far parecchio male. Istintivamente si toccò le braccia come se avesse sentito un pochino di quel dolore. Nimue osservò l'uomo precipitare a terra, restando anche parecchio delusa, a quanto pare non aveva controllato bene i flussi magici di quell'uomo. Doflamingo le si avvicinò disinvolto, infischiandosene della fine che avrebbe fatto il suo avversario. Certo un pochino le dispiaceva perché era colpa sua se si ritrovava con le braccia rotte e svenuto per terra. D'altro canto la medicina aveva fatto passi da gigante quindi sarebbe tornato nuovo con le dovute cure. Quindi cercò di non sentirsi in colpa e si concentrò sull'uomo.
Ho scelto molto male a quanto pare, non è durato molto. commentò mentre lui si avvicinava a lei.
Hai un potere particolare, un'abilità che non capita di vedere spesso in giro. fece analizzando più dentro di sé ciò che aveva visto. Doveva essere un combattente che contava molto sulla strategia il che lasciava intendere che avesse anche un cervello oltre ai muscoli. Doffy divenne sempre più interessante ai suoi occhi, così decise di scucirsi un pochino anche lei e mostrargli a sua volta una parte del suo potere.
So che i combattenti come te sprecano tanto energia, anche solo per poter usare il potere che vi caratterizza. Io posso fare una cosa che aiuta molto in questo senso.... gli si avvicinò molto, ancheggiando sensuale e maliziosa. Sollevò una mano facendogli cenno con un dito di avvicinarsi a lei e quindi abbassarsi, come se volesse sussurragli qualcosa all'orecchio. Se Doffy si sarebbe abbassato con la schiena, Nimue avrebbe afferrato dolcemente il colletto della giacca, sollevandosi sulle punte dei piedi per essere ancora più vicina, solo che invece di avvicinarsi all'orecchio posò le sue morbide e carnose labbra contro la sua bocca. Lo fece tirando la giacca così che non potesse sfuggirgli, lo avrebbe baciato in modo quasi prepotente, come se lo stesse facendo contro la sua volontà. Nell'esatto momento in cui le labbra si sarebbero incrociate, Nimue avrebbe cercato di solcarle con la lingua, ma sarebbe bastato anche saggiarne le labbra per avviare il procedimento di magia. Doffy avrebbe sentito chiaramente che l'energia spesa in quel breve combattimento si ripristinava che la fatica dal suo corpo spariva del tutto. E quando l'energia fu piena avrebbe sentito di nuovo quella intensa e benefica sensazione che invadeva tutto il suo corpo. Sarebbe riuscito a capire in cosa consisteva la sua abilità?.
