Monolocale Heidern

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  1. Mattew the worst
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    My blade is at your service

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    La prima volta che entrò in quel piccolo monolocale, Leona si sentì nel pieno delle sue forze. Nonostante stesse passando un periodo della sua vita completamente diverso a come era stata abituata, l'acquisto di quel piccolo monolocale le sembrò una grande conquista, ma soprattutto il primo passo per ricominciare la sua nuova vita. Una vita non adagiata nel lusso e nel rispetto della popolazione di Kurayami, nella vita al palazzo centrale, con una camera da letto per ogni stato d'umore e una vasca da bagno per ogni bagnoschiuma.
    La porta era semplice, seppur di un bel mogano scuro, non aveva rinforzi. Dopotutto si trattava di un monolocale, classica stanza di chi o non può permettersi oltre, o nel nostro caso, di chi non vuole passare inosservato. Il pavimento, probabilmente l'unico tocco di classe della piccola abitazione, era completamente in parquet. La luminosità della stanza, sebbene ci sia portati a pensare potesse essere quasi inesistente, era invece cospiquamente distribuita da una grossa finestra che si allungava per tutta la parete, sotto la quale vi si trovava il letto, un futon da una piazza e mezza, abbastanza largo per poter ospitare due persone, ma gelosamente comprato da Leona per sdraiare in tutta la comodità possibile, le sue prosperose forme per la notte. Il resto della stanza era decorato da un piccolo armadio, due necessari fornelli, e un piccolo bagno, con lavandino gabinetto e doccia con tendina, il tutto separato dal resto della casa da una piccola porta a fisarmonica in legno. Nient'altro che non fosse necessario, nessuna decorazione, quadri, poster, nulla. Magari un giorno chi lo sa, qualcosa l'avrebbe messa...
     
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1 replies since 3/7/2015, 22:16   78 views
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