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Athan
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Arciduca von Mangaka
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Alle medie stilai la famigerata classifica delle ragazze della classe, in cui davo il voto alle varie caratteristiche fisiche e non delle mie compagne di classe. Dopo averla fatta girare per parecchio tempo in classe, decisi di disfarmene quindi presi un sasso, ci avvolsi il foglio su cui era scritta e lanciai entrambi sul tetto della casa con la fionda, sperando che le intemperie consumassero la carta. Peccato che nei giorni successivi ci fu un forte vento ed il foglio appallottolato cadde dal tetto, finì in giardino e venne trovato da mia madre che riconobbe immediatamente la mia scrittura.
Alle superiori prendevo la corriera in una lunga via e la zona in cui si fermavano le corriere era quindi lunga un centinaio di metri, in mezzo c'era la pensilina (era quindi qualcosa del tipo: inizio zona di fermata corriere - 50 metri - pensilina - 50 metri - fine zona di fermata corriere). Le corriere si fermano dove possono e ne arrivano 5/6 alla volta, non hanno quindi dei binari prefissati come nelle stazioni. Sono alla pensilina e vedo la mia corriera all'incrocio, mi alzo e tengo d'occhio dove si ferma: sembra si fermerà all'inizio della zona di fermata, mi incammino ma all'improvviso sterza, sorpassa le corriere già ferme e va alla fine della zona di fermata. Cambio direzione ma è troppo tardi: la corriera si ferma, apre le porte, nessuno sale e riparte. Sono alla fine della zona di fermata quindi, mi giro sconsolato e vedo l'altra mia corriera all'inizio della zona di fermata. Inizio a correre ma stessa scena: la corriera si ferma, apre le porte, nessuno sale e riparte. Non avete idea della mortificazione di essere quello che vede tutti salire sulla corriera mentre corre su e giù cercando di salire sulla sua 
Sempre alla fermata della corriera vengo avvicinato da una giornalista che fa domande sull'Olocausto in quanto era il periodo attorno alla Giornata della Memoria. Ero con un mio conoscente di due anni più piccolo che andava in una scuola diversa dalla mia. La giornalista ci chiede i nomi, l'età e le scuole che frequentiamo; poi passa alle domande «Sapete cos'è l'Olocausto? Sapete nominare qualche campo di concentramento? ecc.». Io rispondo egregiamente, il mio conoscente fa scena muta. Indovinate cosa hanno scritto sul giornale? Le mie risposte ma con il nome, l'età e la scuola dell'altro.
Sono molto rigido quando si tratta di vedere anime e una delle mie regole è che se si inizia a vedere qualcosa lo si vede fino alla fine. Ho sempre rispettato questa regola tranne per Dennou Coil e Noein perché venivano trasmessi la domenica mattina in un orario variabile tra le 9 e mezzogiorno: dopo tre settimane in cui me li perdevo perché non sapevo l'orario, li abbandonai convenendo anche che «Ma tanto a chi devo rendere conto?». Pochi mesi dopo mi telefona un mio conoscente, ad un appuntamento con una ragazza il cui anime preferito è Noein, e mi chiede un parere al volo su tale serie per poter fare bella figura con lei dicendo di affidarsi totalmente a me. Mi passano davanti quei cinque episodi che ho visto e con un filo di voce rispondo «Non l'ho visto.. ma se vuoi ti leggo una recensione..» scatenando notevole sfiducia e disapprovazione in lui.
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17 replies since 28/1/2015, 19:58 220 views
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