Resta sempre uguale a come sei

Per Demi

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  1. †_†yun yun †_†
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    Evidentemente il ragazzo sapeva poco di relazioni. Non che lei fosse un'esperta in materia ma aveva passato dei bei momenti nei primi anni dell'adolescenza. Si fermò a riflettere un attimo: se fosse rimasta incinta dopo lo stupro, avrebbe amato suo figlio allo stesso modo? No. Ma molto probabilmente avrebbe deciso di non tenerlo. In caso contrario, una volta cresciuto lei avrebbe rischiato di guardarlo con odio al più piccolo contrattempo che la vita a volte impone. Guardò Daniel. Non conosceva il legame che aveva con il sadico carceriere. Forse non aveva mai nemmeno sentito la sua storia. "Posso affermare di amare Loki, perché è figlio mio e di suo padre. Tuttavia ci sono sotto un sacco di altri aspetti..." Non sapeva come continuare. Nemmeno lei ancora capiva in che tipo di situazione si trovasse. Scosse il capo in cerca di parole. Ora il ragazzo parlava di domande scomode. Che si riferisse alla morte dei suoi? Certo le mancavano, era ovvio, ma sebbene fosse passato poco tempo, per lei era come se fossero trascorsi anni. Dalla loro morte aveva imparato e vissuto di più che in oltre 20 anni di vita. E aveva un'idea della morte totalmente diversa. Ma era saggio parlarne con uno sconosciuto? Sicuramente il suo macabro insegnante avrebbe colto la palla al balzo, cos'aveva da perdere? Misaki invece rischiava troppo. Si morse la lingua e un rugginoso rivolo di sangue le scivolò giù per la gola. Deglutì assaporandone la consistenza. In quel momento Daniel si preparò a sferrare la sua arringa finale. Sinceramente non si aspettava un discorso del genere. Cavoli, il ragazzo aveva discrete pecche comunicative! O balbettava o sparava quelle palle superveloci. Una via di mezzo avrebbe reso tutto più facile. Lo ascoltò attentamente, poi gli rispose con calma: "Allora... Punto numero uno, non mi dai noia, né ti ritengo uno squilibrato o chissà che altro. Altrimenti me ne sarei già andata." Disse guardandolo neglio occhi, per trasmettergli tutta la sua sincerità. "Punto secondo io non ho un fidanzato. Tra noi non c'è questo tipo di legame né mai ci sarà. Quello che ci unisce non potrà mai essere classificato in qualcosa di così semplicistico." Lo disse fiera, orgogliosa di quello che con fatica aveva raggiunto e si era costruita. "Terzo, quando ho chiesto di te mi hai risposto con una mezza frase balbettata e una frase falsa. Forse sei te che non vuoi rivelare il tuo passato. Io ho provato a chiederti." Non c'era astio né cattiveria nelle sue parole solo una semplice constatazione dei fatti. "E quarto... Occhio a chi giudichi. Le persone che all'apparenza sembrano normali o brave, a volte possono nascondere altro..." Lo disse con un tono cospiratorio, lieve come un alito di vento. Forse non vi avrebbe fatto caso, ma il suo tatuaggio ondeggiò placido sul suo polso. Un bravo ascoltatore avrebbe udito un sospiro di lamento. Tuttavia si trovavano all'aperto in un luogo carico di rumori. Era difficile cogliere dei sospiri. Poi d'un tratto, così come era iniziato, tutto sparì e Misaki tornò a mostrare la sua solita espressione di gioia. Aveva mostrato le sue carte, ma senza svelare troppo. Infine incrociò le dita sopra il tavolo e con voce neutrale terminò il suo discorso:"Molto bene. Dunque, dicevamo... Ah sì, parlami meglio di te. Vorrei sapere di più su di te, Daniel." Sembrava come se le parole di poco prima non fossero mai state pronunciate.
     
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79 replies since 20/1/2015, 16:04   876 views
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