Resta sempre uguale a come sei

Per Demi

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  1. †_†yun yun †_†
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    "Ma certo che sono più buoni!" Affermò convinta, mantenendo un tono di voce basso ma risolutivo. Erano anni che lavorava allo "Sweet Honey" e aveva imparato e cucinato decine di centinaia di dolci diversi. La sua passione per i dessert era diventata un'arte oltre che una fonte di guadagno. L'altra ormai l'aveva praticamente abbandonata causa certi sviluppi accaduti negli ultimi mesi. Per cercare di trasmettere la sua bravura a Dan, gli porse un biglietto da visita, con il nome del locale e l'indirizzo, augurandogli di andarla a trovare presto. Poi il ragazzo le disse che era nato a Kurayami. Anche sua madre proveniva da lì. Felice come un bambino la notte prima di Natale, Misaki saltò in piedi facendo cadere la sedia: non le capitava spesso di incontrare gente che venisse dal paese di origine della madre, ma ogni volta che accadeva faceva sempre la stessa richiesta: "Parlamene. Parlami della città, degli odori, delle tradizioni, tutto quello che ti viene in mente, ti prego." Aveva perso i genitori all'inizio della primavera e il dolore dentro di lei non era mai svanito. Negli ultimi tempi riaffioravano meno nella propria mente, perché era troppo euforica vista la notizia dell'arrivo del piccolo Loki. Inoltre la sera aveva altro a cui pensare, altro che le permetteva ormai di non indebolirsi troppo.
    Infine Daniel le disse che faceva l'investigatore. Ma non gli credette. Non lo conosceva molto bene ma il suo istinto e i segnali non verbali lasciavano intendere che avesse appena mentito. Certo non le importava più di tanto, in fondo era una persona che molto probabilmente non avrebbe più rivisto non appena si fossero salutati. A dare una sferzata di comicità alla situazione ci pensò involontariamente il ragazzo: invece che leccarlo aveva morso il gelato e adesso doveva provare un fastidioso senso di freddo nella gola. Misaki scoppiò a ridere di cuore, reclinando dolcemente la testa all'indietro e tenendosi la pancia come se avesse paura che le potesse sfuggire per il troppo ridere. Due lacrime le si presentarono ai bordi degli occhi. Le ci volle un po' per ritrovare una compostezza adeguata e quando si riebbe, non riuscì a non schernire il giovane: "Certo che l'hai pagata cara eh, per aver detto una piccola bugia." Sorrideva tranquilla adesso come se volesse dirgli che qualunque cosa le avrebbe detto, lei sarebbe rimasta ferma nella sua idea. In fondo era al mondo da più tempo di lui, aveva capito alcuni aspetti della vita che forse al ragazzo ancora sfuggivano. Le sue reazioni erano un mix tra il carino e l'adorabile: sembrava volesse atteggiarsi a grande, ma a volte le situazioni prendevano pieghe che non si aspettava nemmeno. Così, colta principalmente dalla curiosità, gli chiese che poteva sapere su di lei:"In fondo se sei un investigatore, dovresti essere abituato a farti delle idee a primo impatto di una persona. Di me sai poche cose, come quelle che ti potrebbe dire un cliente. Vediamo te come mi giudichi." E detto questo incrociò le gambe, assumendo un'aria più rilassata sopra la sedia. Ovviamente Daniel avrebbe potuto osservarla quanto voleva, poteva fare congetture e chiedere direttamente a lei se erano vere. Misaki gli avrebbe detto solo la verità.
     
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79 replies since 20/1/2015, 16:04   876 views
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