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Arrivato ad un certo punto della tua età ti rendi conto che la tua fortuna va messa da parte, tenuta in custodia per le generazioni a venire e garantire un futuro dignitoso per la propria prole. AHAHAHAHAHA! Si fottano, questo non era di sicuro un pensiero che potesse sfiorare Rugal. Se aveva scelto di mettere parte della sua fortuna alla Atlas Game era esclusivamente perché voleva partecipare ai loro loschi giochi. Sembrava un posto dove divertirsi un sacco, giudicandolo anche solo dalle divise per le loro cameriere. Rugal aveva sempre avuto un debole per le conigliette, sia quelle veramente coniglie con la coda a batuffoli, sia quelle vestite da coniglietta anche solo per sport. Era decisamente il suo luogo ideale e proprio per tale motivo l'ultima villa l'aveva affittata proprio da quelle parte. Un rientro glorioso a New Vegas dopo la sua lunga vacanza nel sud America, ma le ragazzine dopo un pò stufano e vuoi rivedere la carne del tuo paese. Non il paese natale, ma la nazione che ti ha dato tutto, e può darti ancora un sacco. Quindi eccolo lì, col suo elegante completo rosso con tanto di laccio nero intorno al collo e guanti senza dita. Per l'occasione aveva anche spuntato i baffi, sembrava davvero un signore. In spalla teneva un grosso sacco pieno di monete d'oro massiccio, aveva portato una cifra a troppi zeri tutta in monetine, giusto per avere la scusa per parlare con potenziali addette al conteggio oppure infastidire il tipo che avrebbe dovuto contarli, in caso fosse stato un maschi. Chiaramente arrivò alla Atlas Game durante l'orario di lavoro, dove c'era un sacco di confusione in mezzo alla quale confondersi. Non che disprezzasse essere preceduto dalla sua fama, ma in quel momento voleva gustarsi un pò di sano divertimento alla vecchia maniera. Ah, se solo i suoi vecchi compagni di ventura non fossero diventati delle incubatrici di Alzheimer deambulanti... così va la vita. Non passarono neanche due minuti da quando era entrato che il tintinnante rumore dei suoi spiccioli attirò subito qualche sensuale coniglietta con tanto di bicchieri pieni, ben volenterose a raccogliere le sue richieste e aiutarlo a mettere da parte i suoi risparmi. Ah, la gioventù! Che cosa meravigliosa.
Salve ragazze, il vecchio Rugal sta cercando un posto dove infilare i suoi risparmi. Se mi aiutate sarò ben contento di far sparire qualcosina tra i vostri decolté, che ne pensate? Ehehehehehe Ahahahahahaha!
Si, Rugal si divertiva un sacco, e davvero con poco. In realtà stava sfoggiando una ricchezza in oro dentro uno dei locali più costosi del mondo, quindi non era esattamente "con poco", ma i soldi non sono tutto nella vita. Giusto? ... ma chi ci crede.. -
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Vanelope si trovava come al solito a fare la sua ronda di routine per assicurarsi che stesse andando tutto bene. Era distratta e con la mente vagava ancora a quella serata in cui Zed gli era sfuggito di nuovo. Quel maledetto conosceva fin troppi trucchi per fregarla, da sobrio non era poi così divertente quel ragazzo. Chissà perché la evitava sia lei che Kaller, agendo come una sorta di spia, faceva di tutto per non incrociarle mai. L'unico con cui aveva parlato era stato Jack. Così qualche sera prima aveva provato a tendergli una trappola e nascondersi nella sua camera, ma sorprendere un assassino era più difficile di quanto pensasse. Avrebbe dovuto smetterla, ma ormai era diventata una sfida personale, voleva acciuffarlo e farlo vergognare di nuovo.
Al locale sembrava una serata noiosa, c'erano i soliti clienti alle slot machine e qualche altro vecchio abituale che sfidava le ragazze per le loro ultime notte di fuoco. Poi qualcosa si animò, alcune ragazze del locale si precipitarono verso un nuovo cliente, ognuna cercava di invitarlo al proprio tavolo, qualcuna stringeva le braccia per mettere in mostra le tette. Vanelope guardò disgustata quella scena a chi si vendeva meglio. Annoiata continuò la ronda tirando fuori dai glutei quella maledetta stoffa che scivolava fra le sue natiche allenate. Un bello schiocco e continuò, rimanendo però nella stessa zona del cliente nuovo. Non si poteva mai sapere se allungava le mani e andava contro il regolamento del locale.
Le ragazze lo avevano riconosciuto, sopratutto quelle native del posto, lei ignorava totalmente che nel locale era appena entrata una celebrità. Perfino qualche cliente dalle slot machine si era avvicinato al trambusto. Vanelope si fermò in un angolo e osservò la scena: perché sembravano tutti così contenti? Chi diavolo era quel tizio?. -
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Non aveva nemmeno iniziato a versare i soldi nella banca che già lo invitavano a fare i suoi giochi. Dopo aver accontentato una ragazza che voleva a tutti i costi la scritta "Glass Eater" sulle sue tette, Rugal si avvicinò ai banchi da gioco, cosa che non poteva assolutamente fare senza essere un effettivo giocatore e cliente della banca, ma a quanto pare più di qualche fan voleva vederlo in azione e mettevano a disposizione i loro conti. Ovviamente anche questo era contro le regole, ma per il momento nessuno sembrava dargli peso.
Ok, ok, mi pare di capire che qui vogliamo tutti giocare eh?
Sembrava quasi l'animatore di una festa, tutti si erano raccolti intorno a lui e quasi come se fosse spuntato fuori dal nulla un sigaro venne acceso tra le sue labbra grazie ad un pollice in fiamme degno dei peggiori illusionisti delle metropolitane. Acceso quel piccolo vizio tra le labbra, Rugal piazzò il suo malloppo sul primo tavolino a disposizione, iniziando a spiegare le sue intenzioni a quel pubblico tutt'altro che pagante, ma senz'altro appagante.
Sentite qui gente, facciamoci due risate tra adulti. Non ci sono minorenni vero? Bhe io spero di si perché qualcuno dovrà pur spiegargli da dove è sbucato in questo cazzo di mondo giusto?
La serata non poteva procedere meglio e neanche il tempo di gustarsi quelle risate a briglia sciolta che il sigaro era già arrivato a più della metà. Senza ombra di dubbio il suo fumo era assai in forma quella sera.
Una volta ero sposato, e mia moglie mi diceva sempre: goditi quei muscoli adesso perché poi quando invecchi ti cadranno peggio delle mie tette.
Mentre pronunciava quelle parole si sollevò le maniche, mettendo in mostra il meglio di sé e gonfiando uno di quei muscoli che avrebbero fatto invidia al migliore dei body builder in circolazione.
Bhe vi dico che quando mi si è rotto il palloncino da prendere a pugni per allenarmi le ho usate eccome le sue tette, e grazie a lei i muscoli sono rimasti dove stavano! Ahahahahah!
Qualche battuta tragicomica era sempre un buon modo per rompere il ghiaccio prima di cimentarsi in qualche gioco perverso e sregolato. Se qualcuno non avesse messo un freno alla sua libidine sarebbe stato capace di andare avanti per ore. Forse giorni.. -
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Il tipo doveva essere famoso, una delle ragazze si era fatta firmare le tette, e persino gli uomini gli gironzolavano attorno. Il tipo sembrava anche sguazzarci allegramente nella sua notorietà, mettendosi subito in mostra, alimentando l'attenzione su di lui con battute tristi, a lei non facevano ridere ma la gente che lo circondava rideva. Non aveva mai visto un pallone gonfiato come quello. Anche Jack era esuberante, ma mai a quel livello. Le ragazze del locale sembravano aver dimenticato tutto quanto, non dissero nulla al biondino pompato che già si era accomodato ad uno dei tavoli da gioco. Doveva intervenire. Si avvicinò ad una delle ragazze vestite da coniglietta dandone una sonora pacca sul sedere, così forte che si arrossò subito la pelle, ma attirò l'attenzione.
Senti Big Jim, se non ti iscrivi al club non puoi giocare, le mie colleghe sembrano aver dimenticato come si lavora a quanto pare. la gente si voltò tutta verso di lei, la guardavano male, ma vista la sua stazza nessuno osò fiatare.
Non possiamo fare uno strappo alla regola? chiese una delle conigliette facendola sospirare spazientita.
Ovvio che no, non mi interessa chi sia, può anche essere l'imperatore di Roma, o il principe di Zamunda, se vuole giocare deve iscriversi. Sono solo cinque minuti poi potrà tornare qui a farsi leccare il culo. E non dimenticatevi gli altri clienti, o parlerò con Jack. fece spazientita dalle sue stesse colleghe. Purtroppo non poteva litigarci, Jack glielo aveva vietato espressamente. Si allungò sul tavolo e afferrò la sacca del denaro sul tavolo che aveva posato poco prima il signore.
Seguimi ti accompagno io. disse facendo un sorriso parecchio forzato. Quel tipo non gli piaceva, aveva distratto tutte le sue colleghe facendole regredire a delle ragazzine smorfiose e senza cervello. E lei odiava le ragazzine smorfiose e senza cervello.. -
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E all'improvviso comparve la figlia che non aveva mai avuto. Certo, non era sicuro che gli steroidi potessero pompare in quel modo una ragazza e mantenere comunque così tanta femminilità, ma Rugal rimase comunque impressionato dalla sua stazza, altezza e bellezza. Aveva visto wrestler donne nell'arco degli anni che avevano dovuto prendere due vie: o i muscoli per combattere o la bellezza per farsi leccare il culo degli sponsor. Mantenere entrambe le cose sembrava impossibile e invece eccola lì. Il secondo pensiero di Rugal fu che quella tipa celasse in realtà un cobra maculato nelle mutande, tuttavia a giudicare da quanto era stretto quel vestitino o era davvero una donna oppure il cobra si era trasformato in un lombrico di terra. Il terzo pensiero fu un riflesso condizionato: sollevò entrambe le bracci ammiccando un sorriso colpevole, arrendendosi subito alla legge.
Hey, ti sembro forse nero? Mi arrendo Wonder Woman, le regole sono regole e se è una come te a farle rispettare allora c'è poco da scherzare.
Restava il fatto che al sacco ci stava pensando lei ed essendo Rugal uno che non apprezzava molto il denaro quel gesto sembrava più un modo per schiavizzare qualcuna che era già a metà dell'opera vestita da coniglietta in quel modo. Tra l'altro il vestito sembrava andarle davvero troppo stretto visto il modo in cui le divideva le natiche in maniera quasi oscena. Rugal salutò il suo pubblico con la promessa di tornare presto, poi dedicò tutta la sua attenzione alla ragazza, senza scollare gli occhi di dosso alle sue natiche nemmeno per un istante.
E dimmi un pò, hai anche un nome oltre ad avere i muscoli di Hulk Hogan? Il tuo capo deve tenerci un sacco alle regole, o ti piace farle rispettare solo quando le tue amiche fanno le sgallettate?
Conosceva bene l'odio femminile verso la degradazione del loro stesso genere. Le wrestler donna tendono a riempire di sediate le ragazzine che sbavano dietro il loro partner muscoloso. Rugal ne aveva portate un paio all'ospedale per quella ragione, rimediando anche notti piuttosto brave... se quegli elettrocardiogrammi potessero parlare. Wonder Woman sembrava comunque piuttosto irritata sia da lui che dalla situazione, aveva solo due possibilità: sanare la situazione con un'amicizia momentanea oppure accrescere l'odio, che è qualcosa che non viene solo infinitamente più facile, ma avvicina anche di più due persone che qualsiasi altro modo.
Edited by BOLSHAK VS DOOM - 9/8/2014, 12:33. -
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Fra i suoi fan e seduto al tavolo non ci aveva fatto minimamente caso. Da lontano poi la prospettiva la ingannava. Quell'uomo era altissimo e muscoloso. Doveva ammetterlo era il primo uomo al mondo che competeva con lei a livello di altezza e stazza. Rimase un attimo frastornata: era raro trovare uomini del genere, doveva ammettere a se stessa che ne era rimasta colpita. Sicuramente non glielo avrebbe comunque fatto notare che lo trovava affascinante. C'erano già troppe sgallettate a fargli notare che lo era. Lo accompagnò verso i banconi per la registrazione. Delle ampie scrivanie di mogano davanti alle quali li attendevano due comode sedie e dietro la scrivania uno dei tanti impiegati.
Mi chiamo Vanelope, e faccio rispettare sempre le regole. Che io odio quelle sceme è un conto a parte. fece sorridendo più sinceramente di prima.
Per giocare al nostro casinò bisogna aprire un conto corrente alla nostra banca. Lo so è una noia sbrigare le scartoffie, ma a quello ci pensano i nostri impiegati. passò vicino ad una delle bacheche con le brochure illustrative dei giochi e lo passò al suo "simile".
Il nostro locale vanta molti giochi a cui i clienti difficilmente resistono, ma per i palati più sopraffini e viziati ci sono anche altri tipi di gioco. Come la lotta libera, e il famoso "chi ha incastrato Roger Rabbit". Vedrai Big jim, se apri il tuo conto qui sarà solo una soddisfazione. disse ridacchiando divertita alla fine della frase. Arrivati alla scrivania Vanelope spostò la sedia dell'ospite invitando il nuovo cliente a sedersi. L'impiegato stava parlando al telefono e quando si voltò verso il nuovo cliente gli cascò la cornetta e rimase un attimo a bocca aperta per poi esplodere di entusiasmo.
Non ci posso credere.... il famoso "glass eater" qui davanti ai miei occhi... porse la mano presentandosi con nome e cognome dicendogli che era onorato a servirlo e altre chiacchiere che annoiarono a morte Vanelope.
Glass eater? Era uno che si esibiva e mangiava vetro? Probabilmente come lei non era umano.. -
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Figlia illegittima di Hulk Hogan suonava decisamente meglio di Vanelope. Quella non era una faccia da Vanelope. O meglio quello non era un culo da Vanelope. Sembrava più un culo da "Poison", "Katiusha", "VVVRoxy" al limite ma Vanelope sembrava uscito da un caramelloso gioco di go cart infantile. Non diede troppo peso alla cosa, dato che la ragazza placò le frecciatine decretando una sorta di tregua sfoggiando un sorriso magnetico che contagiò anche lo sguardo di Rugal, oramai motivato a farsi avanti. Mentre proseguivano rimase stranamente in silenzio, ascoltando cosa aveva da dire Vanelope. Non succedeva spesso: lui era un pessimo ascoltatore, ma quel posto lo intrigava e soprattutto quella dipendente non lo avrebbe fatto dormire la notte se avesse bruciato un occasione come quella.
D'accordo parruccona, mi hai convinto. Ma chiamami Rugal: sentire altri soprannomi mi fa sentire vecchio.
E lo era, ma non per questo doveva sentirselo dire certo. Lui lo avrebbe fatto ma questa è un'altra storia. Dopo aver rimesso a posto la mascella dell'impiegato dietro la scrivania, Rugal lo convinse a sbrogliare gli affari più noiosi di per sé, ben conscio che un fan non lo avrebbe mai imbrogliato se aveva la possibilità di far firmare il ciuccio di suo figlio da una leggenda del wrestling, pertanto si limitò a dargli le informazioni private, per poi lasciare il gruzzolo sul tavolino, tenendo qualche verdone in tasca ed iniziando a squadrare la carta di credito con non pochi dubbi. Preferiva di gran lunga l'odore e la consistenza della filigrana.
Com'è che si inizia a giocare?
Aspettò che Vanelope iniziasse a fargli strada prima di avanzare quella domanda, poi fece strisciare la carta di credito tra le sue sode chiappe come se fosse un bancomat, nel chiarissimo intento di prenderla in giro ma allo stesso tempo di provocarla. Voleva giocare si, ma con lei: e quello era un messaggio inequivocabile.. -
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Parruccona? Si chiese confusa passando le dita attraverso i suoi folti ricci verdognoli. Era per via del suo colore? Bah che importanza aveva, i clienti adoravano il suo aspetto, e lei stessa era orgogliosa dei suo ricci folti e lunghi. Rugal, il suo nome si era convinto e lasciò all'impiegato tutte le faccende burocratiche. Anche conoscendo il nome di quel misterioso baffetto, non riusciva a ricordare di averlo sentito, ma lei ai tempi d'oro di Glass Eater era ancora in compagnia dei suoi fratelli quindi era normale che non lo conoscesse. Una volta sbrigate le faccende Vanelope pensò di riaccompagnarlo dal suo pubblico di fan. Mentre avanzò però sentì qualcosa di duro e sottile strisciare fra le sue natiche allenate e possenti. A quel passaggio Rugal avrebbe potuto sentire quanto il suo sedere fosse sodo. Vanelope si irrigidì un attimo poi senza dire nulla si voltò verso Rugal sorridendogli maliziosa, per poi inavvertitamente colpirlo con un gran bel pugno dritto sul naso. Prima che potesse cadere a terra lo afferrò per il bavero della camicia, senza mostrare alcuna esitazione lo sollevò da terra per alcuni centimetri, mostrandogli quindi la sua forza fuori dal comune.
Senti imbecille, l'ultima volta che qualcuno ha osato toccarmi il culo senza il mio permesso gli ho riservato un posto sotto dieci metri di terra. Non puoi toccare le ragazze, non siamo in un bordello. Se non ti sta bene ti faccio uscire da una delle nostre lussuose finestre. gli sbraitò in faccia, i suoi occhi si illuminarono di una tetra luce arancione. Le regole erano chiare, se i clienti volevano certe cose dovevano battere le ragazze in qualche gioco. Nessuno era autorizzato a importunare le ragazze, lei era lì apposta per mandare via i clienti più problematici. Lasciò la presa dalla camicia dell'uomo, ma aveva ancora una voglia matta di fracassarlo di botte. I suoi pugni erano chiusi con molta forza tant'è che le nocche sbiancarono. Di solito a quel punto arrivava Kaller e la portava via prima che potesse scatenarsi, avevano perso alcuni clienti dopo che lei li aveva massacrati a suon di botte, mandandoli all'ospedale in prognosi riservata. Certo nessuno di loro era grosso quanto Rugal, ma Vanelope era sempre stata un tipo istintivo e incosciente del pericolo.. -
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Il violento pugno sul suo naso fu la conferma: ne era valsa la pena. Certo quelle mani erano grosse per una donna e pur essendo morbide facevano un male cane, ma siccome il vecchio Rugal non ci provò nemmeno a cadere all'indietro si ritrovò anche a pensare che non era un pugno poi così grave, non peggiore di una mazzetta da carpentiere diretta sull'osso sacro, ne aveva visti di bacini rotti nella sua carriera e quello... quello per lui era l'equivalente di un dolce schiaffo indignato. Prima che Vanelope potesse metterlo giù, Rugal sollevò l'indice della mano destra, come a voler prendere parola in modo da mantenere la sua attenzione su di sé. In barba a quello appena scritto sulla faccia di Rugal c'era un Picasso di sangue niente male, nessun naso rotto ma il sangue c'era, c'era eccome. Tra l'altro, Vanelope se ne stava vicino a lui da un bel pò di tempo, per quanto fosse resistente oramai avrebbe dovuto iniziare a sentire gli effetti passivi del fascino di Rugal.
Un momento dolcezza, devi aver capito male: le regole le ho capite molto bene e non mi pare di aver fatto qualcosa di sbagliato: ho sfidato te.
Allargò un ghigno divertito. La regola dello sfidare le ragazze per ottenere qualcosa era abbastanza risaputa e riportata molto spesso in giro in quel luogo. L'unica cosa che gli interessava e l'unica cosa che aveva imparato. Adesso Vanelope aveva attirato su di sé l'attenzione di Rugal e a costo di sperperare una fortuna in sfide l'avrebbe battuta, a qualsiasi costo.
Volevo sfidarti a chi riesce a far sanguinare prima il naso dell'altro sbattendolo con la faccia al muro, ma a questo punto mi sembra di essere abbastanza in svantaggio. Quindi che ne pensi di tirare fuori le palle e di accettare il guanto? Non mi dirai che hai paura di un povero vecchio...
Senza la minima certezza di vincere né di ottenere la sua attenzione, Rugal l'aveva sfidata senza troppi complimenti. Sapeva molto bene che contro una tipa del genere l'arma migliore era continuare a provocarla all'infinito, e grazie al suo sorrisetto furbesco ci sarebbe riuscito, poco ma sicuro.. -
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Certo Rugal era un uomo affascinante, ma la faceva andare fuori dai gangheri fin troppo facilmente. Anche se ne subiva il fascino, era comunque molto diretta e non scordiamoci il suo piccolo problemino con la rabbia. Se si infuriava era ben poche le cose in grado di farla calmare. Una di quelle era sfidarla. Sospirò spazientita, era tutto colpa di quella maledetta divisa, non era il primo che voleva sfidarla eppure lei non era nell'elenco delle ragazze disponibili a giocare. Ma ciò non frenava alcuni clienti particolari come appunto Rugal.
Ci sono un mucchio di ragazze che ti sbavano dietro, e sarebbero felici di essere sfidate, perché proprio io?! fece sollevando le braccia come a voler sottolineare il fatto che non lo capiva. Poi però arrivò la provocazione che le fece gonfiare una venuzza sulla fronte. Gli afferrò la cravatta in malo modo e iniziò a trascinarselo dietro, strozzandolo con la sua stessa cravatta.
Io non ho paura di niente. Visto che ci tieni così tanto da beccarti un mio pugno ti farò fare questa sfida, ma sappi che il costo è il doppio. fece parlando in modo pacato, ma strattonandolo di tanto in tanto. Che diavolo succedeva? Perché si sentiva così nervosa vicino a quel tizio? Di gente stramba ne era entrata lì, ma quel Rugal aveva il dono di farle andare subito il sangue al cervello. Mentre avanzava nel locale ignorava le lamentele delle altre ragazze e di alcuni fan. Alcuni li guardò così male che non osarono aggiungere altro. Lo guidò fin dentro una stanza ampia e libera, un quadrato che copriva quasi tutta la stanza era composta da morbidi tatami per attutire le cadute. Quella non era una stanza per i giochi, ma una vera e propria sala d'allenamento. Lasciò la cravatta al vecchio wrestler, e incrociò le braccia sotto al seno, mettendolo in evidenza, non era un gesto voluto per sedurlo, ma era un gesti di chiusura, pensava di star mettendo in mostra i muscoli, non le tette.
Sentiamo, qual'è la sfida e cos'è la posta in gioco? chiese standosene in un angolo della stanza per non bucare i tatami con i suoi tacchi.. -
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La ridicola domanda di Vanelope meritava una risposta altrettanto ridicola e piena di quel sorriso furbesco e provocatorio.
Proprio perché tu non mi sbavi dietro.
La reazione della ragazza però fu quella di accettare la sfida a modo suo, minacciandolo ancora una volta facendogli capire non solo che non era disposta a perdere, ma che il prezzo da pagare sarebbe stato anche maggiore. I soldi non erano un problema, e nemmeno il fegato. Vanelope decise di trascinarselo in giro come un cagnolino, anche se non lo sopportava voleva tenerselo tutto per sé e questo provocò il disappunto di clienti e conigliette, in caso avesse avuto ancora energie per loro Rugal avrebbe dedicato il resto della serata ad un fuori scena, per il momento però l'unica cosa ad interessarlo era la stangona che lo stava portando in una stanza privata. Quando finalmente mollò la cravatta, Rugal se la sistemò rapidamente, osservando la zona che Vanelope aveva scelto: sembrava uno di quei Togo che i Giapponesi usavano per cascare con stile. Togo, Brodo, chi se ne frega delle perversioni strane dei musi gialli. Quindi la sfida fisica l'aveva stuzzicata a sufficienza, ma con quei tacchi di sicuro non sarebbe stata molto comoda nel combattere lì sopra. Rugal ascoltò quello che aveva da dire Vanelope, che non si rivelò nulla di più che un semplice chiarimento della loro piccola sfida.
Mi piace stare sotto i riflettori, e da quando ho abbandonato il ring mi dedico agli amatoriali. Niente di commerciale, sono cose che tengo per me e di solito alle ragazze piacciono. Quindi se vinco io ti renderai disponibile a fare un filmato amatoriale dove io e te ce la spassiamo assieme, e ti voglio bella entusiasta per la telecamera sia chiaro.
Attese un pò prima di avanzare anche la sfida in sé, di solito a quel punto la maggior parte delle ragazze andavano convinte in più modi ad accettare lo stesso. Ma Vanelope era orgogliosa e soprattutto sicura di vincere, quindi ancora una volta Rugal avrebbe sfruttato la sua coda di paglia per roto-traslare la frittata in suo favore.
Per quanto riguarda la sfida, in un confronto fisico saresti indubbiamente in vantaggio rispetto ad un vecchietto come me, sono passati i miei tempi d'oro e non ho paura ad ammettere che sei sicuramente molto forte. Ma è anche vero che una donna forte non è una vera donna... se non sa cucinare.
Detto questo tirò fuori letteralmente dal nulla un cappello da chef, che piazzò immediatamente sulla sua testa, indossando assieme ad esso un sorriso canzonatorio a trentadue denti per aver preso in giro la ragazza e aver giocato d'anticipo.
Sarebbe un peccato togliere quelle belle scarpette per combattere no? Vediamo se sei brava a fare un paio di uova decenti.
Nello stesso inspiegabile modo con cui tirò fuori il cappello, Rugal iniziò a far oscillare una spatola nella propria mano destra, brandendola come se fosse una nobile spada. Chi avrebbe cucinato meglio: la gigantessa con le orecchie da coniglio, o il wrestler in pensione? FIGHT!. -
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Eccolo un'altro dei clienti viziati che vuole più di quello che si ha da offrire. Non poteva nemmeno lamentarsi con Jack, perché gli chiedeva sempre se la pagavano, e visto che era tutto pagato e andava tutto alle casse della Atlas allora era lecito.
Era già pronta a scrocchiarsi le dita, non vedeva l'ora di massacrarlo di botte, ma invece di scegliere della sana lotta, aveva scelto una lotta a base di culinaria.
Cosa?! fece spontanea e incredula. Tutti quei muscoli e quella stazza e la sfidava in cucina? Era fottuta decisamente fottuta. I Kaiju non erano di certo famosi perché cucinavano. Erano delle bestie che si cibavano a crudo delle loro prede. La cucina lei l'aveva scoperta quando aveva schiavizzato un intero villaggio. Si faceva cucinare di tutto, ma lei non si era mai avvicinata a quei così infernali. La vecchiaccia ci aveva provato a insegnarle, ma faceva solo guai e rischiava sempre di mandare a fuoco la casa. Oltretutto Vanelope non capì subito a cosa si riferiva con la parola "amatoriali", fin quando non disse che "dovevano spassarsela", davanti ad una telecamera. Si portò una mano fra gli occhi per stringere il naso, come se volesse fermare un mal di testa nascente.
Voi umani siete dei pervertiti senza speranza. fece esausta. Poi lo guardò sicura di sé: aveva la vecchiaccia da sfruttare, poteva farsi aiutare senza che lui potesse vederla. Era perfetto, poteva imbrogliare e lui non avrebbe mai potuto neanche provarlo. Ma dove stava quello spettro del cavolo?
Se vinco io, mi bacerai i piedi davanti alle mie colleghe che ti sbavano dietro chiamandomi "padrona", e ti taglierai quei baffi, riponendoli accuratamente dentro una bustina di plastica che terrò io. se lei doveva essere umiliata davanti ad una videocamera, anche lui doveva subire lo stesso trattamento. Una volta presi gli accordi gli chiese di seguirla. Lo accompagnò alle cucine del ristorante, le uniche disponibili nel locale. Mentre si dirigeva in quel luogo più volte invocò la vecchietta mentalmente che arrivò solo quando giunsero in cucina.
Hai già finito di lavorare? Ommioddio quello è Glass Eater! Che diavolo ci fai insieme a quel mascalzone tutto muscoli? fece l'anziana volteggiando attorno all'ex wrestler. Rugal avrebbe potuto solo sentire uno strano brivido di freddo. Vanelope si mise a cercare delle padelle e delle uova in cucina. Ovviamente dopo aver spiegato ai cuochi i motivo di quella invasione di campo. Mentre Vanelope prendeva delle padelle cercò di non farsi notare.
Poi ti spiego, devi aiutarmi, mi ha sfidata in una gara di cucina. bisbigliò, certa che il fantasma avesse sentito. La vecchietta si mise a ridere parecchio divertita.
Vedi? Te lo avevo detto che imparare a cucinare ti sarebbe stato utile. Così impari scema, non ti aiuto. fece tenendosi la pancia e asciugando una lacrimuccia. Vanelope si irritò profondamente, porse una delle padelle a Rugal e si recò verso il frigorifero per prendere delle uova, allontanandosi così dall'uomo. Aprendo lo sportello guardò male la vecchietta nascondendo il viso oltre lo sportello del frigo.
Brutta cretina, guarda che se perdo devo fare un film porno con lui! fece afferrando la scatola delle uova. La vecchietta rimase scioccata, guardò Rugal scuotendo la testa.
E perché hai accettato idiota?! sbraitò l'anziana.
Perché voglio dargli una lezione dannazione, lo hai visto quanto è pompato il suo ego? Allora, mi aiuti? insisté per poi chiudere lo sportello e dirigersi ai fornelli dove l'attendeva sicuramente Rugal. La vecchietta sembrò esitare. Voleva dare una lezione a Vanelope così non avrebbe più accettato sfide così assurde, ma allo stesso tempo conosceva la natura di Rugal e a lei non piaceva, non sarebbe stato male dare una lezione a lui. Più l'anziana esitava più Vanelope sudava freddo.
Ecco le uova, il cuoco mi ha detto che possiamo cucinare tranquillamente. disse a Rugal con un sorriso forzato. Maledetto di tutte le sfide al mondo proprio la cucina? E perché diavolo gli sembrava così bello adesso? Era il riflesso del metallo sulla sua pelle?
Ti aiuto solo perché non dovrò sopportare di vedere quel tuo schifoso video ovunque. Ma devi seguire alla lettere tutto ciò che ti dico. Intesi? fece l'anziana sbuffando spazientita. Vanelope annuì, spacciando quel gesto come un cenno a Rugal per iniziare. FIGHT!. -
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Rugal non pensava che l'avrebbe fregata sul serio, possibile che pur essendo una coniglietta non sapesse cucinare nemmeno un paio di uova? Il concetto gli divenne più chiaro quando Vanelope lo definì "Umano", evidentemente solo le donne umane sanno cucinare di passiva, mentre le altre razze tendono a cibarci di cose più "sciatte". Aveva senso, e al contempo era triste. Ecco perché i mostri della notte nei film dell'orrore erano sempre così alterati, vogliosi di spolpare e stuprare. Se le mogli non sanno cucinare è ovvio svegliarsi durante la notte con le balle girate. In un misto tra la pena e la soddisfazione di una vittoria facile, Rugal accettò silenziosamente le condizioni di Vanelope, del tutto convinto che non ci fosse nemmeno la più lontana possibilità che riuscisse a combinare qualcosa di utile. A quel punto si sarebbero spostati nell'area della sfida, e Rugal era tutto un fremito, impaziente di iniziare ma soprattutto di vincere. Quando entrarono in cucina Vanelope dovette chiedere un paio di favori, totalmente surclassati dalla presenza di Rugal che venne nuovamente sommerso dai fan della leggenda. Avrebbe potuto conversare con una persona in carne ed ossa ad alta voce, Rugal non si sarebbe accorto di nulla distratto com'era a parlare con i cuochi e soprattutto le cuoche, figurarsi sentire un dialogo bisbigliato ad un fantasma.
Ok ok, con ordine: ai cuochi firmerò le spatole, alle ragazze firmerò le tette. Se i vostri nomi hanno delle I, userò i vostri capezzoli come puntini, tutto chiaro?
Solamente quando iniziò ad arrivargli l'attrezzatura Rugal si avvicinò ai fornelli, afferrando la padella al volo e specchiandosi sulla base di essa massaggiandosi il mento per assicurarsi che la sua vittoria fosse anche accompagnata da un bell'aspetto. Arrivarono finalmente le uova, e Rugal ne afferrò un paio lasciando alla ragazza il resto del cartone. Ne avrebbe avuto bisogno.
Ho promesso qualche autografo alle ragazze, visto che sono uno sfidante magnanimo non ti dispiace se ti do un pò di vantaggio firmandoli mentre cucino vero?
Senza ulteriori esitazioni, Rugal ruppe con cura le uova dentro un recipiente, iniziando a sbatterle davanti a Vanelope sfoggiando un sorrisetto compiaciuto e divertito. Non poteva immaginare che la ragazza avrebbe sfruttato qualche aiuto per cucinare al meglio, ma questo non aveva importanza: il suo subdolo piano per la vittoria assicurata sarebbe stato il capolavoro di quella serata.. -
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Quel maledetto sembrava parecchio sicuro di sé. Le chiese addirittura se poteva intanto firmare qualche autografo mentre lei cucinava. Concentrata nel capire cosa usare prima gli fece solo un cenno della mano come per dirgli che poteva andare tranquillamente. Poi realizzò che andando dai suoi fan avrebbe potuto manomettere i suoi ingredienti. Peccato che la ciotola ce l'aveva lui.
Credo voglia fare una normalissima frittata. Noi potremmo fare le uova alla.... si bloccò quando vide lo sguardo di chi non stava capendo nulla. Sospirò decidendo di fare qualcosa di molto più semplice e alla sua portata ma di effetto.
Ok scordati la padella prendi tre uova senza romperle e mettili in un pentolino. Vanelope eseguì mettendo il pentolino sul fuoco con le tre uova dentro. Si era dimenticata di metterci l'acqua.
Che diamine faiiii?! Mettici l'acqua o va tutto a fuoco. sbraitò la vecchietta mimando un colpo sulla nuca della ragazza che andò a vuoto visto che era inconsistente. Vanelope si affrettò a togliere il tegamino e metterci l'acqua dentro.
Attendi che le uova bollono per circa una decina di minuti, poi dopo che li sbucci devi tagliarli perfettamente a metà, e la parte rossa la metti in una ciotola a parte lasciando il bianco su un piatto. Condisci la parte del rosso con un pochino di olio, formaggio, o maionese qualche spezia e poi rimettili nella parte bianca dell'uovo, è molto semplice ma squisito. fece tranquilla. La seguì passo passo, ma era un disastro. Aveva tagliato male le uova, aveva messo troppo olio e troppo sale nel condimento, aveva fatto cadere anche due metà a terra, alla fine però riuscì in qualche modo a rimediare decorando in modo che le uova avessero un bel aspetto. Il sapore però era pessimo. Non si era parlato di assaggiarli quindi Vanelope andò fiera a presentare il suo piatto a Rugal.
Tiè beccati questo! Mostrami il tuo piatto vediamo cosa hai tirato fuori? chiese posando il suo piatto su un tavolino vicino e incrociando le braccia sotto al petto. Vanelope era convinta che fossero venuti bene, non li aveva assaggiati per non perdere altre porzioni preziose.. -
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Rugal si, aveva intenzione di fare una normalissima frittata, ma oltre ai tipici ingredienti con un pò di latte e formaggio, avrebbe anche aggiunto quel poco di farina indispensabile per darle un aspetto compatto e corposo. Esagerare con gli ingredienti usando zucchine e patate sarebbe parso eccessivo per una gara amatoriale, e in fondo il piano di Rugal non era quello di tirare fuori una prelibatezza unica, ma sabotare il prodotto della sua nemica in modo che sarebbe stato peggiore indipendentemente dal risultato finale. Come? Ovviamente imbrogliando col fuoco. Rugal poteva bruciare grazie alla sua cenere qualsiasi cosa a pochissima distanza senza farsi accorgere. Aumentare troppo la temperatura dell'acqua, carbonizzare le spezie e bruciare la maionese si rivelò un gioco da ragazzi. Come ulteriore prova di maligno giocatore non perdeva occasione per spargere la sua cenere inebriante ai fans quando si avvicinavano per ottenere autografi o dediche, in modo da corrompere quella che poi sarebbe stata la sua imparziale giuria. Quando entrambi sfoggiarono i loro piatti sembravano all'apparenza squisiti: la frittata di Rugal era su un piatto soda e compatta più che mai, emanava un odore semplice ma invitante mentre il piatto di Vanelope anche se bello da vedere sembrava decisamente bruciato.
Sembra che siamo in pareggio mia cara, penso sia il caso far decidere ai nostri spettatori chi sia il vincitore, non trovi?
Effettivamente assaggiare tra di loro si sarebbe rivelato di parte, inoltre Rugal non aveva la minima intenzione di mettere in bocca la porcheria che lui stesso aveva sabotato. Grazie ai suoi poteri aveva distrutto la pietanza della sua avversaria e come se non bastasse aveva anche comprato a gratis l'intera giuria. La vittoria era assicurata, e Vanelope poteva leggerla sul suo bianchissimo ed ampio sorriso..
