[Lavoro]La due facce della giustizia

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  1. Rinne™
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    Ah, la periferia. Quale zona migliore per uno come lui di trovare lavoro facile? In quella zona la parola giustizia, per come la intendeva la società moderna, era solo un ricordo. Quelle zone erano un accumularsi di piccole bande, alcune ancnhe organizzate, ma per la maggior parte si trattava di ragazzini che giocavano a fare i criminali. In quel luogo uno come Zetsu era tutto ciò che poteva rappresentare la giustizia, per loro e per ciò che loro intendevano con giustizia.
    Giustizia in quel luogo era "occhio per occhio, dente per dente". Per questo tutti agivano di notte, perchè se fossero stati scoperti l'avrebbero pagata cara. A questo punto è abbastanza semplice capire cosa ci facesse di preciso Zetsu in quel luogo...
    Era stato contattato da una banda, e si avviava verso il luogo in cui l'incontro sarebbe avvenuto. Gli era stato comunicato luogo e orario tramite un biglietto. Zetsu agiva così, non si esponeva mai troppo. Qualcuno contattava qualcuno, che contattava qualcun'altro e alla fine gli arrivavano i dettagli per un incontro. Non voleva dare nell'occhio, e sopratutto non voleva problemi con la polizia. Zetsu avrebbe potuto farsi mandare direttamente gli incarichi tramite il biglietto, ma voleva conoscere direttamente le persone con cui trattava.
    Inutile dire che fosse la metà bianca ad avere il controllo, mentre Zetsu si dirigeva verso la casa abbandonata quella notte. La metà nera sarebbe entrata in azione più avanti, farle prendere il sopravvento durante l'incontro sarebbe stato pericoloso.
    Zetsu arrivò al punto d'incontro, due tizi armati erano a guardi della porta. Lo guardarono, lo perquisirono, aprirono la porta e gli fecero cenno che poteva entrare.
    Una volta dentro un altro tizio lo fece sedere. Si trovavano in una stanza buia, con cinque uomini armati e davanti a lui era seduto il capo. Quest'ultimo prese un respiro e iniziò a parlare.
    Ti espongo il tuo compito. Qualche giorno fa uno dei nostri magazzini è stato assaltato. Dentro avevamo soltanto qualche arma e una piccola quantità di droga, ma vogliamo rendere il favore alla banda che ci ha fatto questo. Il problema è che abbiamo solo dei sospetti, e attaccare uno dei loro magazzini per poi scoprire che non sono stati loro potrebbe scatenare una piccola guerra. Tu dovrai scoprire se sono stati loro. Conosciamo l'indirizzo e il nome di uno di loro, ma andare a torturarlo senza certezze, per estorcergli una confessione, potrebbe portare allo stesso risultato di un attacco al magazzino.
    Il capo smise di parlare e diede il biglietto con le informazioni a Zetsu.
    Hai due giorni di tempo. Entra in casa sua e fallo parlare, ma fai in modo che non possa ricollegarti a noi.
    Zetsu valutò la situazione, non era niente di particolarmente difficile. Poteva farcela, due giorni erano più che sufficienti. Tese il braccio e prese il biglietto.
    Bene, sarà fatto. Non mi servono due giorni. Tornerò qui domani, alla stessa ora, e avrò le informazioni di cui avete bisogno.
    Senza aspettare una risposta, Zetsu si alzò e se ne andò.
    Si diresse verso la casa del bersaglio, si sdraiò in un vicolo vicino, da cui poteva osservare la porta della casa e chiunque lo avrebbe scambiato per uno dei tanti barboni di quella zona.
    Le ore passavano, iniziava a far luce, ma Zetsu era abituato alle lunghe attese e non si sarebbe di certo scoraggiato o deconcentrato.
    L'uomo uscì di casa, erano circa le nove del mattino, Zetsu aspettò che l'uomo fosse lontano poi si avvicinò alla sua casa. Si assicurò di non essere osservato e inserì uno dei suoi ragnetti nella serratura, che si aprì subito. Entrò in casa del bersaglio, si sistemò dietro la porta e attese. Le ore passavano, il dolore alle gambe aumentava sempre di più, ma non poteva muoversi. Mike sarebbe potuto arrivare da un momento all'altro, e lui doveva essere pronto.
    Erano le quattro del pomeriggio quando Mike arrivò. Era il momento di far prendere il sopravvento alla parte nera, che non si sarebbe fatta scrupoli a fare ciò che andava fatto.
    Mike si era fermato davanti alla porta. Naturale, Zetsu se lo aspettava. Chi non si sarebbe preoccupato di trovare la porta di casa aperta? Entrò lentamente, si guardava intorno, in mano aveva una pistola. Ma Mike non ebbe il tempo di girare la testa per controllare cosa ci fosse alle sue spalle, perchè delle punte perforarono leggermente il suo collo e iniettarono nel suo sangue un siero che lo paralizzò quasi completamente. Poteva soltanto muovere la bocca e gli occhi.
    Mike stava per mettersi a urlare o qualcosa del genere, e Zetsu lo anticipò. Gli mise una mano sulla bocca e cercò di spaventarlo il più possibile.
    Puoi uscire vivo da questa situazione, se non mi fai irritare troppo. Ti farò soltanto qualche domandina, ma se provi ad urlare...morirai in modo atroce.
    Mike si zittì. Zetsu prese una sedia per lui e per se stesso, e le sistemò una davanti all'altra. Sulla prima di sistemò Mike, e sull'altra si sedette lui. Accese la videocamera e iniziò a riprenderlo.
    Ora ti farò un'altra iniezioni, con grande felicità devo dirti che ti farà un po' male.
    Così la pianta si chiuse leggermente sul collo di Mike e gli iniettò il siero della verità nelle vene.
    Bene, ora dimmi...hai commesso qualche crimine in queste ultime settimane?
    Sì.
    Che crimini hai commesso?
    Ho rubato una macchina. Ho violentato due donne. Ho assaltato un magazzino.
    Bene, ora fatti una dormita.
    La pianta carnivora si chiuse di nuovo sul collo di Mike, iniettando prima un potente sonnifero nelle sue vene e subito dopo l'antidoto alle due sostanze che aveva utilizzato prima.
    La notte stessa Zetsu tornò alla casa abbandonata. La procedura fu la solita, venne perquisito e poi fatto sedere davanti al capo. Tirò fuori la telecamera e gli fece vedere il video, che il capo osservò soddisfatto.
    L'hai fatto parlare, non hai fatto alcun riferimento a noi...bene, ti sei meritato i tuoi soldi. Ci sai fare, magari ci incontreremo ancora. Arrivederci.
    Il capo passò la sua paga a Zetsu, che se ne andò soddisfatto.
     
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3 replies since 28/7/2014, 14:13   84 views
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