La fortuna, prima o poi, gira per tutti

x Hina

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  1. Rinne™
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    Zetsu aveva voglia di divertirsi un po' quella notte. Il lavoro in nero fruttava buoni guadagni, e quale posto migliore di quello in cui si dirigeva per spenderne una parte?
    In quel momento Zetsu aveva deciso di far prevalere la metà nera. Nonostante fosse quella malvagia, era anche quella che si sapeva divertire meglio. La metà bianca non aveva nulla da ridire, finchè l'altra non si spingeva troppo oltre i limiti della legge per i suoi divertimenti.
    Il proprietario dell'Atlas Game aveva messo su un'attività che gli fruttuava chissà quanti soldi, era davvero un genio. E, appena Zetsu entrò nell'edificio, si accorse che non aveva badato a spese.
    Il primo piano era dedicato al casinò, Zetsu lo attraversò velocemente e si diresse al piano di sopra. Depositò dei soldi, e poi fu pronto a giocare.
    Tornò al piano di sotto, eccitato come un bambino, si sistemò ad un tavolo e iniziò a giocare a carte. Inutile dire che lo guardarono storto, Zetsu era completamente inappropriato a quel luogo. E non per via del suo aspetto, ormai di quei tempi si vedeva tanta gente strana in giro, ma per il modo in cui era vestito. Cioè come sempre, con il suo lungo abito nero e dei sandali. Sotto il vestito Zetsu non indossava altro, ma gli altri questo non potevano saperlo.
    Zetsu iniziò presto a perdere, e i soldi diminuirono tanto velocemente quanto la sua pazienza. Perse l'ennesima mano e, furioso, si alzò di scatto da quel tavolo gettando via le carte. Così decise che aveva bisogno di qualcosa di più divertente, che gusto c'era nel fare qualcosa che potevano fare tutti? Qualcosa che, per quanto potesse essere poco legale, la dentro lo era diventata?
    Zetsu si alzò e iniziò a girare per il locale cercando di non farsi notare, comportandosi come gli altri. Si avvicinava, osservava qualche gioco, e lentamente avrebbe girato tutto il locale in quel modo. Più si allontanava dalle attrazioni principali meno persone si trovava davanti, e questo gli consentiva di muoversi più liberamente.
    Arrivò in un'area piena di porte chiuse, e la cosa gli piacque parecchio.
    Non pensarci neanche, è troppo rischioso.
    La voce della sua metà bianca si fece subito sentire, ma ormai era deciso a farlo.
    Non mi ha seguito nessuno, non c'è alcun pericolo. Non sei curioso di sapere cosa c'è dietro queste porte? Sai benissimo che posso aprirle velocemente e in modo silenzioso.
    La metà nera si fece valere. Dopotutto si trattava solo di aprire alcune porte, niente di troppo grave, per lavoro avevano fatto molto di peggio, così la metà bianca accettò.
    E va bene, fallo, ma fallo in fretta!
    Così Zetsu tirò da una delle tante tasche interne del suo vestito un microscopico ragno metallico, che andò ad infilarsi nella serratura della prima delle tante porte davanti a lui. Questione di pochi secondi, e la porta sì apri senza alcun rumore. Zetsu era eccitato dalla situazione, non si preoccupò di controllare se qualcuno lo osservava ed entrò. Ciò che vide lo lasciò molto deluso, era soltanto una lussuosa camera da letto.
    Aveva rischiato tanto per niente, fortuna che nessuno lo aveva seguito...
     
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