In cauda venenum
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Titolo: Fame Chimica
Regia: Antonio Bocola, Paolo Vari
Attori: Marco Foschi, Matteo Gianoli, Valeria Solarino, Luca "'o Zulù" Persico, Alessandro Sampaoli, Riccardo Magherini
Genere: Drammatico
Paese e anno: Italia, 2004
Durata: 97 minuti
Trama e Commento:
L'immaginario Piazzale Gagarin, alla periferia di Milano è la terra di mezzo condivisa tra zarri( baùscia slang  ), fattoni, senza prospettive, ed immigrati africani ugualmente perdigiorno e amanti delle sigarette+.
La vita trascorre inutile, tra corse con motorini truccati, nonostante l'età media sia 25-30 anni e cilum fumati sulle giostrine del parco giochi, che si trova al centro della piazzetta.
Claudio e Manuel sono grandi amici, ma il loro atteggiamento verso la vita è piuttosto diverso. Claudio è schiavizzato nella cooperativa dello zio, ex sindacalista convertito al Capitale(le ideologie prima o poi muoiono, il soldo è per sempre), mentre Manuel è un lavorante pigro di un gommista, mestiere che serve a coprire la sua vera attività: spaccino di periferia. Claudio vuole cambiare vita e luogo, Manuel è tutto sommato soddisfatto: ha droga, euro e vestiti da tamarro.
Cos'è che può incrinare una amicizia virile? Ma la femmina, ovviamente!
Maja vive a Londra, ma è tornata per qualche tempo a casa a trovare il padre, che ha un bar nel piazzale ed è leggermente xenofobo. 
Mentre Maja se la spassa nel più vicino centro sociale, dove incontra Claudio, e tramite questo conosce anche Manuel, suo padre mette in piedi un comitato "pro-cancellata." In pratica: far costruire una cancellata intorno al parco giochi per impedire che i fattoni africani vadano là a farsi le canne. Che effettivamente, con la loro mancanza di discrezione, riescono a rendere ansiosa più di una madre di famiglia, che vorrebbe portare i pargoli sullo scivolo, non in un coffee-shop all'aperto. 
La tensione nel quartiere perciò aumenta.
Da un lato i perdigiorno italiani, che iniziano a vedere negli africani dei concorrenti nello spaccio e una presenza sempre più indesiderata. A loro si aggiungono il comitato a favore della cancellata e i pretoriani fascisti di un politico di destra, invitato dal comitato a tenere un comizio nella piazza. Dall'altro lato vi sono gli africani, più attenti alle retate della Questura che alla politica locale, ma che iniziano ad intuire una prossima apertura di caccia texana. Essi hanno il supporto dei no global della zona, seguaci ostinati del mito del buon selvaggio.
Intanto che la situazione inizia a degenerare, Claudio e Maja, grazie ai contatti di Manuel, mettono in piedi una compravendita di cocaina, per avere i soldi necessari per andarsene definitivamente.
Arriva la sera del comizio, ma viene presto interrotto dall'applauso e dalle grida ironiche di un africano. Questo da il via a una maxi rissa tra i fascisti che si occupavano del servizio di sicurezza del politico e i no global che li controllavano a vista, con la partecipazione degli abitanti locali. Per difendere l'africano, Claudio si scontra con i suoi amici di quartiere e decide perciò di chiudere l'affare di droga il prima possibile e poi partire.
La sera dopo, mentre Claudio, Maja e Manuel stanno andando a concludere la vendita, una bomba esplode nel piazzale. La polizia, che dopo i disordini presidiava la zona, li individua e li insegue come sospetti, Manuel resta indietro a causa di alcune lievi ferite causate dalla bomba ed aggredisce un poliziotto, sottraendogli la pistola e puntandogliela contro, ma subito gettandola via e facendosi arrestare.
A causa di questo e del possesso di cocaina viene condannato vari anni di carcere.
La bomba ha distrutto il bar del padre di Maja.
La ragazza e Claudio se ne vanno per sempre da Piazzale Gagarin.
La cancellata viene costruita, ma è inutile, tiene lontani i bambini dal parco e ha spostato lo spaccio negli androni dei palazzi.
La vita di molti è cambiata, ma il quartiere è rimasto uguale.
Video
Quando l'ho visto per la prima volta l'ho apprezzato subito. Anche per il fatto che (cambiando accento) vi ho riconosciuto molti personaggi che all'epoca mi trovavo, spesso con scarso entusiasmo, a frequentare. 
Trovo sia difficile rappresentare i 'ggiovani, o almeno una certa parte, senza cadere in didascalici stereotipi o a fare film come Albakiara.  Questo film lo ritengo uno dei migliori tentativi degli ultimi anni.
Gli attori secondari sono presi dalla strada, ma questo non è un eufemismo per dire Non sono attori che fanno schifo! E che sono sinceri!
Qui gli attori interpretano loro stessi perché così serve. 
Interprete non collegato agli eventi, che canta direttamente parti della colonna sonora all'interno del film è Luca "'o Zulù" Persico.
Video
Nel film appaiono anche due personaggi di Camera Cafè. 
Silvano! Fa una comparsata come spacciatore sfigatello fuori da una discoteca, ovviamente le prende.  Chi meglio di Vittorio poteva interpretare un politicante populista e fascistello?
Edited by Penthotal Fiabeschi - 30/6/2014, 23:56
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