[Reviewers Unleashed] In Time

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    locandina



    Titolo Originale: In Time
    Titolo Italiano: In Time
    Regia: Andrew Niccol
    Attori: Justin Timberlake (Will Salas), Amanda Seyfried (Sylvia Weis), Johnny Galecki (Borel), Matt Bomer (Henry Hamilton), Cillian Murphy (Raymond Leon), Olivia Wilde (Rachel Salas), Alex Pettyfer (Fortis), Elena Satine (Jasmine), Vincent Kartheiser (Philippe Weis)
    Genere: Thriller, Azione, Fantascienza
    Paese: Stati Uniti
    Anno: 2011
    Durata: 115 minuti circa

    Funun6o



    Trama: Ambientato nell’ anno 2169, ci troviamo in un mondo in cui le persone sono geneticamente modificate per non invecchiare. Per evitare il problema che si avrebbe a seguito della sovrappopolazione è stata presa una precauzione: tutti possono vivere sino ai 25 anni, sviluppandosi fisicamente senza alcun problema. Giunti a quell’ età però si interrompe qualsiasi cambiamento fisico, e il loro tempo inizia a scorrere. Da quel momento hanno un solo anno di vita disponibile, a meno che non guadagnino altro tempo. In questo mondo futuristico infatti il tempo è diventata la nuova valuta mondiale: i ricchi possono vivere per secoli, se gestiscono bene i loro “soldi”. Nel contempo nei ghetti e nei quartieri più poveri delle città le persone vivono alla giornata, cercando di sopravvivere anche per un solo giorno di più. Sfortunatamente, perché pochi immortali possano vivere, molti devono morire. Per questo chi amministra le città alza continuamente i prezzi, affinché non si accumuli mai troppo tempo all’ interno dei quartieri poveri. Proprio questi aumenti provocheranno la morte della madre del protagonista, Will Salas. Di fronte alla debolezza degli abitanti del ghetto e al loro ineluttabile destino, dopo essere entrato in possesso di oltre un secolo grazie ad un incontro fortuito, decide di ribaltare le loro sorti entrando nell’ alta società per distruggere l’ intero sistema economico.

    TetpgYX



    Commento: Questo film eleva all’ n-esima potenza il detto “Il Tempo è Denaro”. Con esso Andrew dimostra nuovamente la sua propensione verso l’ analisi e lo studio della società, presentandone i difetti e i problemi più moderni e comuni, abbinandoli ad azione, inseguimenti e un pizzico di mistero: tutti elementi che contribuiscono a tenere lo spettatore incollato allo schermo. Vengono mostrate anche le ossessioni più comuni, quali l’ accumulo sfrenato di denaro, la paura verso la malavita, la ricerca e la speranza di ottenere una bellezza eterna, una giovinezza perpetua, seppur solo esteriore. Nessuno vuole invecchiare, tutti vogliono poter vivere in eterno e alcuni sono addirittura convinti di meritarsi l’immortalità. Allo stesso vivono con il timore continuo di poterla perdere. I ricchi si circondano di guardie del corpo, mentre i poveri, che spaventano a morte i facoltosi e timorosi abitanti della città, non potrebbero nemmeno avvicinarsi di un chilometro di più, per via delle severissime norme orarie in vigore tra un quartiere e l' altro.
    Nell’universo costruito da Niccol tutti nascono con un timer sottopelle che si attiva al raggiungimento dei venticinque anni e questa è stata senza dubbio un’ idea geniale per coinvolgere gli spettatori. Poter vedere direttamente il tempo che scorre, che aumenta o diminuisce (sino anche ad azzerarsi), aiuta ad entrare in simbiosi con i personaggi, provando la loro stessa ansia nel vedere il “timer” giungere vicino allo zero, così come il senso di sollievo qualora riescano a trovare del tempo per riempire nuovamente il loro orologio biologico e continuare a vivere.
    Le premesse del film mostrano un mondo perfetto, una sorta di utopia, ma il vedere con i propri occhi il modo in cui gli appartenenti ai ceti più poveri vivono (e spesso muoiono) contribuisce a distruggere questa flebile apparenza, della quale si crogiolano i ricchi che arrivano a considerarsi addirittura “immortali”. Ciò è visibile anche dalle loro abitudini, in quanto i ricchi tendono a fare le cose con calma, avendo a disposizione tutto il tempo che vogliono, mentre i più poveri sono costretti a fare tutto di fretta, a muoversi correndo e senza trovare un solo momento di quiete.
    La colonna sonora è molto buona sebbene non raggiunga mai dei picchi di bellezza o di tono. Le ambientazioni potrebbero sembrare un poco spoglie, ma a parer mio svolgono perfettamente il loro scopo: fare da semplice sfondo a situazioni in cui sono i personaggi, le loro azioni ed i loro cambiamenti a sortire realmente effetto su ciò che li circonda. Nel contempo, riescono a trasmettere quel senso di "differenza" tra le varie classi sociali, oltre che rispecchiare a pieno le loro abitudini. Non si vedrà mai ad esempio un' immagine di New Greenwich (il quartiere ricco in cui desidera andare Will Salas) con gente che corre o si affretta, poichè tutti lì sono abituati sin dalla nascita ad un ritmo di vita calmo e tranquillo, giungendo quasi ad una staticità monotona e ripetitiva, mentre al contrario nei ghetti si assiste ad una frenesia continua. Sarà proprio questa differenza sostanziale che determinerà un primo cambiamento in Sylvia (Amanda Seyfried), e la convincerà a seguire Will nella sua scelta.
    In Time è sicuramente un film molto bello, ma anche complesso sotto svariati punti di vista. Ci si insinua in concetti sociologici interessanti e sempre molto attuali che portano lo spettatore a rimuginare su ciò che ha visto, creando un parallelo tra il mondo cinematografico e quello reale. Una cosa non da tutti...

    Una cosa rara come il tempo.


    In_Time_2011



    Edited by Palk - 30/6/2014, 16:08
     
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