[Reviewers Unleashed] Sherlock Holmes - Uno Studio in Rosso

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    Titolo Originale: Sherlock Holmes - A Study in Scarlet

    Titolo Italiano: Sherlock Holmes – Uno Studio in Rosso

    Autore: Sir Arthur Conan Doyle

    Genere: Giallo e, oserei dire, un poco Scientifico

    Anno: 1887

    Editore: la prima a pubblicare il libro fu la Ward Lock & Co.

    Trama: Il libro inizia con la descrizione della vita di John Watson, medico militare in congedo, e con il suo primo incontro con Sherlock Holmes, durante la ricerca di quest’ ultimo di un coinquilino con cui dividere l’ affitto nell’ appartamento in Baker Street. Durante la loro convivenza Watson s’incuriosisce sempre di più su un’incognita della vita del coinquilino: il suo lavoro. Cosa che non riesce a scoprire neanche dopo una serie di molti ragionamenti. Un giorno l’ex medico militare legge sul giornale un articolo sulla “scienza della deduzione” scritto secondo lui da un ignorante, ma quando chiede il parere a Holmes, si scopre che l’articolo è scritto da proprio da quest’ultimo (cosa che spiazza Watson). Holmes è, infatti, un investigatore privato dalle caratteristiche un po’ bizzarre: è informatissimo su tutti i casi criminali della storia, sui diversi tipi di terreni, conosce in modo preciso la chimica, la fisica e l’anatomia umana, ma è del tutto ignorante sull’astronomia e sulla letteratura che lui ritiene inutili per il suo lavoro. Arriva addirittura ad ignorare completamente l’ esistenza della teoria copernicana, sostenendo che per il suo lavoro sia totalmente indifferente che sia la Terra a ruotare attorno al Sole e non viceversa. Holmes è attento ad ogni singolo particolare d’ogni fatto che accade o che è accaduto, ma solo finché è inerente al suo lavoro..
    Un giorno si scopre di un assassinio a “Lauriston Gardens”, grazie ad una lettera il cui mittente era Tobias Gregson (un investigatore di Scotland Yard che già in passato aveva richiesto i consigli del brillante deduttore). Holmes, spronato da Watson, decide di aiutarlo a trovare l’assassino. Partono su una carrozza in direzione di Lauriston Gardens e da qui ha iniziò il primo caso che vedrà assieme Sherlock ed il suo fidato Watson.

    sherlock-holmes


    Commento: Questo è l’ inizio di tutto! Il libro che ha segnato la nascita di Sherlock Holmes e delle sue numerose avventure da detective. Uno studio in rosso è un romanzo che riesce a prendere il lettore dalla prima pagine e tenerlo concentrato per quasi tutta la lettura. Vi sono degli alti e bassi nella narrazione, principalmente nella parte dedicata alla narrazione del passato di alcuni personaggi secondari, coinvolti nel crimine su cui Holmes indaga, però resta comunque una lettura più che piacevole.
    Lo stile dell’ autore è molto semplice, immediato e di rapida comprensione. A rendere interessante questo libro però sono soprattutto i personaggi, unici e molto singolari. Sherlock è un personaggio interessantissimo che a prima vista risulta antipatico (e diciamocelo, alle volte lo è), ma è difficile non ammirarlo e non apprezzare ciò che fa. E’ bello vedere come tutte le idee che ci si potrebbero costruire sopra spesso finiscano per rivelarsi inesatte. Io lessi questo libro ben prima del film che fecero nel 2009, ma per chi si sia trovato in mano questo romanzo solo dopo averlo visto sarei curioso di ammirare la loro espressione di fronte al Vero Sherlock Holmes, al suo carattere eccentrico nonché alla sua personalità originale e indubbiamente invidiabile.
    Watson invece è più semplice e amichevole, nonché più gentile nei modi sebbene si veda che il suo passato lo abbia reso, qualora serva, abile e pronto all’ azione. Anzi, si potrebbe facilmente dire che tra i due sia lui il più dinamico, mentre al contrario Sherlock dimostra una certa staticità, per via della sua pigrizia.
    I due sembrano una coppia davvero strana, ma le loro differenze fanno si che riescano a lavorare bene insieme. Personalmente mi sono piaciuti molto entrambi. Certo Sherlock è un po’ presuntuoso alle volte, ma la sua intelligenza acuta spicca molto e odiarlo viene difficile. Con il Dr. Watson, invece, entrare in sintonia è semplice poiché tutto ciò che fa risulta normale e quotidiano.
    Il romanzo presenta alcuni difetti, facilmente perdonabili se si considera che si tratta della prima opera con protagonista Sherlock Holmes. Sebbene il lettore cerchi di cogliere tutti gli indizi e mettere insieme i vari tasselli, di solito non riesce a fare il ragionamento che fa Sherlock e questo alle volte rende la cosa un po’ frustrante. Doyle non ci dà abbastanza informazioni all’inizio, e noi non riusciamo quindi a capire tutto senza l’intervento di Sherlock. Quando però i fatti vengono spiegati, tali chiarimenti arrivano in maniera semplice e facilmente comprensibile, permettendo al lettore di unire tutti i vari tasselli e portandolo ad ammirare ancora di più il genio di Holmes e, indirettamente, dell’ abilissimo scrittore che lo ha ideato.
     
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