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Artemisha-1
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Titolo: Il Discorso Del Re
Regia: Tom Hooper
Attori: Colin Firth, Geoffrey Rush, Helena Bonham Carter
Genere: Biografico
Paese e anno: Regno Unito, Australia, 2010
Durata: 118 minuti
Trama e Commento: ispirato a una storia vera, Il Discorso Del Re è incentrato sulla vita di re Giorgio VI alle prese con la sua balbuzie.
Il problema ci viene presentato nelle primissime scene del film. Albert, Duca di York e secondo figlio di re Giorgio V deve fare un discorso allo stadio Wembley di Londra: il suo stato di tensione è tale che nemmeno la moglie, interpretata da Helena Bonham Carter, riesce ad alleviarlo. Albert entra in scena e subito si blocca, le parole non vogliono saperne di uscire. Una scena molto imbarazzante.
Infinite terapie fallimentari non fanno altro che scoraggiare il Duca, il quale rinuncia alle sue apparizioni in pubblico per dedicarsi alla famiglia. La Duchessa riesce a proporgli un nuovo specialista, Lionel Logue, apparentemente un grande esperto di linguaggio. La seduta si svolge nel peggiore dei modi: Albert non vuole collaborare perché infastidito dal comportamento del logopedista, il quale si ostina a volergli far recitare l'Amleto con in testa delle cuffie e la musica a palla XD Il Duca si scoccia e se ne va. Solo qualche giorno dopo, ascoltando in un momento di sconforto la registrazione della sua voce mentre recitava, si rende conto di aver letto in maniera fluente! Inizia così il ciclo di sedute presso lo studio di Lionel.
I due instaureranno presto un rapporto assai confidenziale e di quasi-amicizia, che poi si rivelerà tale solo in seguito. Nel frattempo Albert salirà anche al trono d'Inghilterra come re Giorgio VI.
Ho adorato questo film dal primo all'ultimo secondo!
Prima di tutto perché amo Colin Firth in tutti i suoi ruoli e trovo che sia un gran bell'uomo, ma non è il suo fascino che rende speciale la pellicola. La storia è una di quelle poche che riescono a farti commuovere pur non essendoci di mezzo il tema della morte. È una storia di speranza reale e realistica: Albert eredita il trono, ma a parte il suo titolo nobiliare è una persona come tutti noi, anzi, è una persona che rispetto a noi ha un problema in più. La disabilità.
A proposito di questo vorrei raccontare una cosa che mi ha fatta riflettere. Quando ho visto questo film ero con la mia nonnina: era appena uscito e siamo andate a vederlo al cinema. Lei purtroppo è in sedia a rotelle da svariati anni perché le sue gambe non funzionano più, però quando siamo uscite mi ha detto una cosa che a me è sembrata sbalorditiva: "Non vorrei mai avere un problema così". Quando le ho chiesto perché lei mi ha detto "Perché io non cammino, però riesco a parlare con te".
Non so se abbia ragione oppure no, però c'è da dire che l'incapacità di esprimersi è drammatica. Pensate di parlare con qualcuno e non essere capiti. A tutti può capitare, non è affatto bello, e questo film vuole mostrare tutto ciò che la mancanza di linguaggio comporta. L'essere umano è nato per comunicare, non importa se si tratti del re o di chiunque altro.
Bellissimo il personaggio di Lionel, che appare come un raggio di sole nella vita del nostro Duca. Grazie a lui Albert riesce non solo a dominare le sue ansie, ma anche la sua eterna rabbia.
Nel 2011 il film ha vinto numerosi premi:
- Oscar: Miglior film ai tre produttori Iain Canning, Emile Sherman e Garet Unwin
- Oscar: Migliore regia a Tom Hooper
- Oscar: Miglior attore protagonista a Colin Firth
- Oscar: Migliore sceneggiatura originale a David Seidler
- Golden Globe: Miglior attore in un film drammatico a Colin Firth
...e molti altri.
Per chi non l'avesse ancora visto, lo consiglio moltissimo. È tra i miei film preferiti!
Edited by Mrs. Independent - 19/8/2014, 12:09.
