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.L'entrata sul retro del Casinò con le stanze private dei Vip è sempre il luogo migliore per accogliere nuovi acquisti che normalmente dovrebbero sfilare per la porta principale creando non poco scompiglio per i curiosi che bazzicano intorno alla Atlas Game. Fare entrare dalla porta d'ingresso una tipa come Vanelope rischiava di rivelarsi a dir poco controproducente, quindi fino a che qualche dente non sarebbe saltato per mano sua era meglio tenerla come un pesciolino dentro l'acquario nuovo. Giusto a mollo con l'acqua dell'ambiente, senza possibilità di fare male a troppa gente... più o meno. Una vittima l'aveva già mietuta ma di questo parleremo più avanti, per ora soffermiamoci sul luogo. Una tecnologica sala privata con un bancone per liquori abbastanza riservato circondato da divanetti e piccoli tavoli. La luce soffusa bluastra dava atmosfera al luogo che manteneva una certa pace con della musica bassa e rilassante. La porta d'entrata si trovava dal lato opposto del bancone, la stanza comunque non misurava molti metri di ampiezza, si vedeva che era progettata per ospitare poche persone. L'unico all'interno di quel salotto privato era Zed, non immerso nelle tenebre come al solito ma comunque se ne stava silenziosamente per le sue, con la schiena contro il muro a destra della porta d'entrata, le braccia conserte e lo sguardo basso, a palpebre chiuse. Stando fermo in quel modo la sua essenza tenebrosa lo rendeva quasi trasparente, mimetizzandosi col muro alle sue spalle attendendo pazientemente notizie del suo padrone. Sapeva che aveva effettuato un viaggio a Roma insieme a Kaller per impadronirsi di alcuni progetti, ma sulla via del ritorno lo aveva chiamato personalmente per fargli allestire quel salotto privato in modo da creare un'accoglienza degna. Inizialmente Zed non accettò volentieri il compromesso, odiava sentirsi il suo maggiordomo, tuttavia cambiò subito idea quando gli fece capire che quell'accoglienza era destinata ad un nuovo compagno di squadra. L'entusiasmo accese la volontà di Zed, un compagno d'armi è sempre una stimolante aggiunta per un killer professionista, e aveva passato le ultime 8 ore a immaginarsi questo compagno abile e rispettoso, pronto a fargli da spalla sia in missione che nei giorni bui in cui Jack è insopportabile. Qualcuno con cui bere e confrontarsi, allenarsi e migliorarsi. Zed era soddisfatto ed entusiasta. Beata ignoranza.
Kaller, se non ti levi quel fottuto sorrisetto dalla faccia ti disattivo...
Queste furono le parole dietro la porta metallica che Zed udì per prime, poi un poderoso calcio spalancò l'entrata, seguito dal piede stanco e affannato di Jack, intento ad oltrepassare l'uscio con estrema lentezza. Oltre al suo solito vestiario, Jack era armato di due lunghe stampelle e indossava quello che sembrava un aborto del vestiario da sumo intorno alla vita, visibilmente gesso a quanto pare, e probabilmente la ragione per cui era così nervoso. Si fece avanti per la stanza, senza degnare di uno sguardo Zed che non si meravigliò molto di vederlo arrabbiato. Se Jack non aveva un motivo per arrabbiarsi si arrabbiava comunque.
Ti vedo in forma Jack.
Il leader continuò ad avanzare sbuffando, mentre Kaller lo seguì a ruota sorridendo sorniona, divertita anche, ma si capiva che il suo non era solo un sorriso di scherno: era felice. L'incontro a Roma si rivelò... estremamente piacevole. Si voltò verso Zed entrando, alzando la mano destra in cenno di saluto mentre dietro le spalle la grossa ascia in stato di quiete si mosse come un paio d'ali che sbattevano felicemente.
Ciao Zed, siamo tornati!
Il guerriero delle ombre rimase con lo sguardo chino, trattenendo il suo entusiasmo dovuto ad una visione così dolce e carina della deliziosa Kaller. Se avesse potuto sarebbe arrossito (in realtà poteva, ma riuscì a trattenersi). Si limitò ad annuire, per poi sollevare il capo e voltarsi verso la porta d'entrata: mancava il nuovo arrivato, e Zed non vedeva l'ora di conoscerlo... cercò pertanto subito il suo sguardo e.... -
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Doveva ammettere che gli esseri umani erano creature molto interessanti. Jack si era lasciato cavalcare volentieri fino a ridursi in quel modo. Non pensava di trovare un debole umano che riuscisse a soddisfarla nonostante il suo poco autocontrollo a letto. Davvero niente male nemmeno per la ragazzina che aveva combattuto coraggiosamente. Quei due la incuriosivano tantissimo, per non parlare di questo posto pieno di giochi e sfide di cui aveva parlato Jack.
E' vergognoso ridurre un uomo in quel modo. Credi di essere sexy? Sei solo una zoccola. la vocina della nonnina risuonava nelle sue orecchie fastidiosa come al solito, l'aveva lasciata in pace per qualche giorno ma chissà perché dopo aver incontrato Jack e Kaller era tornata a tormentarla. La "Nonnina" era lo spirito che la perseguitava da qualche anno ormai. La sentiva e la vedeva solo lei, o per lo meno ne era convinta Vanelope, in realtà riuscivano a vederla anche persone particolarmente legate alla morte come zombie, altri spettri o medium. Sicuramente Zed in quel gruppo era l'unico che poteva vederla e persino sentirla oltre a Vanelope. Lei si ostinava a chiamarla "Nonnina" tant'è che aveva dimenticato il suo nome e non le interessava saperlo. Tornando da Zed, non sarebbe riuscito a vedere subito gli occhi dato che dal mento in su era coperta dallo stipite della porta. Si dovette abbassare per entrare nella stanza, iniziò a ensare che doveva modificare qualche porta, a modo suo.
Stai zitta vecchia megera. bisbigliò a denti stretti per poi guardarsi attorno incuriosita, adocchiando solo dopo Zed. Puntò un dito contro di lui con fare naturale.
Lui è un collega? chiese rivolgendosi a Jack ma guardando incuriosita lo strano uomo.
Non hai caldo dentro a quell'affare? chiese avvicinandosi all'uomo per porgergli una mano e presentarsi.
Dovevi dargli del lei idiota! sbraitò lo spirito della nonna mimando un scappellotto, che tuttavia non avvenne mai visto che era totalmente incorporea.. -
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No, Zed non si perse nello stipite della porta, lui dava per scontato che avrebbe trovato il suo nuovo compagno di squadra a circa la sua stessa altezza, centimetro più centimetro meno, per questo i suoi occhi non arrivarono mai al volto di Vanelope, bloccandosi irrimediabilmente sul suo prosperoso petto, mettendolo istantaneamente a disagio. Stava già per presentarsi allungando una mano verso di lei, ma quando si ritrovò davanti quella mastodontica donna la gola si chiuse improvvisamente, facendogli fare un verso vagamente acuto e rumoroso, oltre che ad un passo indietro bloccato dal suo stesso timore. Solo in quel momento Jack e Kaller si resero conto del grosso errore di valutazione che avevano fatto, dimenticando per un attimo i problemi di Zed. Il povero guerriero delle ombre riuscì a trovare la forza di guardarla per bene e per intero, rimanendo tuttavia spiazzato dalla presenza della vecchietta che a causa della situazione, non si rese subito conto che fosse in realtà un mero fantasma, e che nessuno al di fuori di Zed e Vanelope potesse vederla.
Si-signora! Non la colpisca così... si farà male!
Il suo timore era rivolto non alla durezza apparente della grossa donna, ma più che altro alla possibilità che potesse aggredire la vecchietta senza troppi complimenti. Quella donna... lo terrorizzava.
Ma con chi parla?
Kaller ovviamente si preoccupò subito della situazione, incuriosita dal comportamento di Zed addirittura più strano del solito. Con chi diavolo stava parlando ora? Jack sollevò le spalle mentre si stendeva sul divano visibilmente affaticato, sbuffando rumorosamente.
Quella non è un'armatura, Zed è proprio brutto così. Ed è un complessato che non riesce a parlare se ha un paio di tette sotto gli occhi. Tu addirittura le hai giganti, sei tipo kriptonite pura.
Jack!
Kaller lo riprese subito, rimproverandolo per il modo in cui si era rivolto ai suoi alleati. Troppo stanco per tenere testa ad una Kaller indispettita. La ragazza si avvicinò a Vanelope rapidamente, per tranquillizzarla.
Zed è un pò timido, ha difficoltà ad approcciarsi con le donne molto belle, e tu a quanto pare hai fatto colpo. Ma è un grande alleato e un buon amico, andrete d'accordo... quando riuscirà a parlarti.
Il povero guerriero fece un ultimo passo indietro, tenendo la testa rivolta completamente in tutt'altra direzione, adesso il suo volto era chiaramente rosso, e perfino la leggera aura oscura che lo contornava iniziò ad emanare una colorazione rossastra in prossimità del volto.
S-sono Zed... immensamente onorato di fare la vostra conoscenza.
Parlava ancora al plurale, perché lui la vecchietta la vedeva chiaramente, in ogni caso si inchinò in maniera solenne col busto al momento di presentarsi, dato che stringerle la mano in quella situazione era fuori discussione. Jack sembrava troppo stanco per gustarsi la scena, ma Kaller al contrario era molto divertita e incuriosita da che genere di rapporto potevano allacciare due personalità tanto contrastanti.. -
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Signora? Osservò Zed incuriosita notando che lo sguardo era rivolto verso la vecchiaccia che lei odiava tanto. Giusto per essere sicura guardò anche verso gli altri due che sembravano non aver fatto caso a nulla di particolare.
Oh quindi tu la vedi? fece sorridendo radiosa, allora non era del tutto pazza. Se solo quella vecchia fosse stata tangibile l'avrebbe ammazzata di botte pur di non averla appresso. Le minacce e i dispetti per farla arrabbiare non avevano funzionato.
Jack e Kaller non capirono che stava succedendo, ma le spiegarono che Zed era un timidone e che a quanto sembrava subiva il suo fascino. Beh era molto fiera della sua forma umana e mettere a disagio un timidone come Zed le carezzò la sua vanità, rendendola tronfia.
Ooh il ragazzone mi vede. Piacere il mio nome è... non riuscì nemmeno a finire la frase che Vanelope afferrò con vigore la mano di Zed attirandolo a sé per passargli il braccio sopra le spalle e abbracciarlo, spingendogli accidentalmente la guancia contro il seno.
Non essere così rigido, non ti mangio mica. Dammi del tu. disse per poi lasciarsi andare ad una bella risata divertita, non sapeva perché ma iniziava a fargli tenerezza, e poi era l'unico che aveva visto la vecchia megera, le fu subito simpatico. Averlo afferrato per quel modo le servì giusto per stargli vicino e girarsi un attimo per parlargli in privato.
Stai attento, la vecchia megera non è umana gli altri non la vedono e non la sentono. bisbigliò per poi lasciar andare la presa su Zed. Si mise al centro della stanza guardandosi attorno per poi sbattere le mani una contro l'altra sfregandoli entusiasta.
Mi piace questo posto, sembra uno di quei locali lussuosi. A chi devo chiedere per avere qualcosa da bere? fece allegra per poi adocchiare il divano e sedersi ad esso senza fare tanti complimenti.
Chiudi le gambe svergognata, perdi tutto il tuo fascino. fece acida la nonnina, ma chissà perché Vanelope le obbedì e si sedette composta accavallando le gambe.. -
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A quanto pare la gentile vecchietta era un fantasma e gli altri non potevano vederla, pensandoci più lucidamente era quasi ovvio ora, ma Zed era perfettamente impallato, non riusciva a parlare né a mettere insieme i pezzi. Non lo aiutò affatto Vanelope che lo strinse sotto un braccio piazzandogli la faccia sul suo seno. In quel momento gli occhi del povero guerriero si sgranarono e la faccia divenne ancora più rossa, smise di respirare al punto che Kaller piazzò una mano sulla bocca vagamente spaventata, ma non poteva fare a meno di risultare divertita da quella situazione. Per questo non disse niente e si limitò a rimettere in piedi Zed quando Vanelope finalmente lo lasciò, a rischio di farlo cascare come un sacco di patate. Il povero Zed si rimise subito in piedi, ci mancava solo Kaller a metterlo a disagio e di sicuro la cosa sarebbe diventata ingestibile, quindi si voltò contro il muro mettendo una mano su di essa per tenersi in equilibrio ma chinando il capo deluso da se stesso, sospirando rumorosamente. Aveva un problema, e se ne vergognava tantissimo. Kaller continuò a ridacchiare, sorridendo subito entusiasta alla domanda di Vanelope.
Te lo preparo io!
Sollevò la mano e andò dietro il bancone, mentre intanto Vanelope crollava sul divano in maniera decisamente violenta, facendo letteralmente saltare Jack che se ne stava tranquillamente sull'altro lato. L'inventore rimbalzò in aria agitando le braccia, per poi ricadere sul suo stesso gesso deformando la faccia in un dipinto a base di dolore e terrore, senza però gridare, limitandosi a digrignare i denti ed emettere un suono acuto simile ad un gatto che viene schiacciato da un camion molto lentamente.
Dio... mio...
Dato che i due maschi alfa erano fuori uso, ci pensò Kaller a fare gli onori mentre preparava qualcosa di fresco per Vanelope.
Qui all'Atlas Game è tutto lussuoso, Jack è uno spendaccione senza speranza. Tutto è lussuoso, perfino le divise costano un sacco. A proposito... Jack, come facciamo con lei? E' fuori misura!
Jack, che non aveva ancora smesso di fare quel rumore con la gola, squadrò per un attimo Vanelope con un occhio vagamente analitico. Più dolente che analitico, ma siamo sempre lì.
Se tutto va bene può scuoiare vivo Zed, ci fai una bella pelliccia e ti tiene anche caldo secondo me. Quanta massa grassa hai uomo ombra?
Visto il suo status, Zed non apprezzò molto la considerazione di Jack e gli rispose alzando leggermente il tono di voce.
Non sono una pelliccia, sono uno spettro! Se muoio scompaio!
Si ma se la battuta la spieghi non fa più ridere.... -
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Il divano sembrò comodo, anche per un peso massimo come lei. Allargò le braccia poggiandole sui schienali espirando soddisfatta. Quel posto sembrava molto accogliente, molto più della sua catapecchia nei territori Romani. Jack sembrò soffrire a causa della sua seduta brusca. Se lo dimenticava facilmente che il corpo umano era molto più fragile di quello a cui era abituata lei. Diede una leggera pacca amichevole sulla spalla di Jack con fare incoraggiante.
Dai su che guarirai presto, riesci già a camminare è un buon segno no? disse per poi ridacchiare divertita, non che la divertisse il suo dolore o l'aspetto ridicolo. Sapere che comunque riusciva a fare danni anche con il sesso la rendeva orgogliosa di se stessa. Mentre Kaller preparava il drink per Vanelope raccontò di quanto fosse lussuoso il posto in cui si trovavano. Non faticava a crederci, tutto sembrava perfettamente lindo e profumava di nuovo.
Divisa? Oddio ti prego non farmi vestire da pseudo poliziotto mi sentirei soffocare. commentò tranquillamente per poi guardare incuriosita Zed che rispose a tono a Jack. Ecco perché riusciva a vedere la vecchiaccia! Era praticamente come lei, ma c'era qualcosa che non le tornava: Zed era lì presente in carne ed ossa e lo vedevano chiaramente anche gli altri. Quindi era davvero una maledizione quella della nonnina?
Ma gli spettri non dovrebbero essere impalpabili e presenze fugaci? Perché riesco a stringerti la mano? si piegò in avanti assottigliando lo sguardo per scrutare meglio la figura di Zed, non c'erano dubbi, era lì in carne e ossa perché diceva di essere uno spettro? Ogni tanto si voltava a guardare la nonnina che se ne stava in silenzio con le braccia incrociate, la guardava con aria severa, ma per non mettere ulteriormente a disagio Zed non parlava più.. -
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Jack non riusciva a tenere il muso, ne era valsa la pena dopotutto, quindi si limitò a sbuffare, rilassandosi con la nuca rivolta all'indietro in una posizione quasi innaturale. Nel mentre Kaller aveva preparato il drink e proprio come faceva quando si trovava in servizio, lo mise dentro un calice raffinato appoggiato su uno di quei bei vassoi, sfruttando tutta la sua abilità per tenerlo in equilibrio e non sembrare una ragazzina sbadata. Per non sembrare un idiota totale, Zed si rimise in piedi e si avvicinò ai due, senza però farsi strada per il divano né incrociare lo sguardo con Vanelope.
Gli spettri non sono tutti uguali, ci sono quelli che non hanno nemmeno un corpo e magari infestano le case. Nel mio caso lo spirito ha posseduto il corpo, quindi sono perfettamente visibile ma devo tenermi questo aspetto.
In realtà poteva trasformarsi in qualsiasi momento, tuttavia dato che si trattava di una nuova conoscenza non voleva mostrarsi falso. Zed era un tipo piuttosto ordinato e ci teneva alle sue regole, indipendentemente dal disagio non avrebbe mai rinunciato alla sua vera forma. Intanto Kaller allungò il vassoio verso Vanelope, riprendendo il discorso.
Fossi in te non mi preoccuperei dell'oppressione, anzi la divisa ti sembrerà fin troppo libera... ma magari se hai quel genere ti gusti potrebbe piacerti. Se vuoi poi ti porto a vederne alcune, per farti un'idea e prendere le misure.
Kaller aveva preso decisamente in simpatia Vanelope, un pò com'era successo con Zed in fin dei conti dato che entrambi non l'avevano trattata come un aborto ma come una persona vera. Ti accontenti di poco quando hai un capo come Jack.. -
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Zed spiegò che c'erano diversi tipi di spettri, riuscendo a catturare anche l'attenzione della nonnina che iniziò a guardarlo in modo strano. Arrossì leggermente e portò le mani sotto la guancia sospirando come se avesse appena visto un divo.
Quel ragazzo comincia a piacermi.... disse per poi fare l'occhiolino a Zed. Provate a capire la povera vecchina che aveva appena scoperto di non essere l'unico spettro in quella stanza.
E' così posato ed educato...Non come una certa buzzurra selvaggia. Vanelope finse di non averla sentita, e prese il suo drink saggiandolo curiosa per un primo boccone. Il sapore era docliastro e profumato, le piacque, così lo bevve tutto in un fiato, riposando il bicchiere sul tavolino posto davanti al divano.
Uhm è squisito grazie Kaller. le disse per poi darle una dolce pacca sul sedere, cercando di non metterci troppa forza. Tornò a fissare Zed sempre più curiosa, avrebbe voluto toccarlo e scoprire se potesse farlo anche sulla vecchietta in modo da pestarla di botte una volta per tutte, ma doveva alzarsi raggiungerlo e sperare che non svenisse, in quel momento voleva godersi un attimo di relax.
La porti anche tu la divisa di solito? Perché non indossi la tua e me la mostri? le chiese con un gran sorriso malizioso. Sarebbe stato molto più interessante vederlo su di lei che su una anonima stampella.. -
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Zed si era un minimo tranquillizzato e riuscì a sollevare lo sguardo con una certa sicurezza, per rendersi conto che la vecchietta ora lo guardava in maniera decisamente poco consona alla sua età, sorprendendo non poco Zed che fece quasi un passo indietro, non tanto per fare uno sgarbo alla gentile signora ma terrorizzato dalla prospettiva di un simile gesto. Sarebbe stato deplorevole da parte sua. E come se non bastasse Vanelope e Kaller si scambiavano effusioni sempre più frequentemente, dando l'idea di essere entrate molto più in intimità di quanto Zed non fosse mai riuscito a fare in tutto quel tempo. La pacca sul sedere fece arrossire e sorridere Kaller, mentre Zed si limitò a diventare di nuovo paonazzo, portandosi un pugno davanti alla faccia per schiarirsi la voce. Non aveva nulla da aggiungere ,gli servì solo per riprendere id nuovo a respirare. Kaller, nel vederlo in quello stato tornò a parlare con Vanelope, facendole presente un appunto da non sottovalutare.
Bhe Jack obbliga tutti i dipendenti ad indossare la divisa, il che comprende anche me... ma per il bene di Zed penso sia il caso che te la faccia vedere in privato... se capisci cosa intendo.
Lo sguardo di Kaller era piuttosto apprensivo, e se Vanelope aveva intuito anche solo vagamente che aria tirava all'Atlas Game di sicuro poteva immaginare che la suddetta divisa doveva rispecchiare una certa... perversione di fondo. Se Vanelope si fosse rivelata un pò troppo scettica, ci avrebbe pensato Kaller a convincerla con un bel pò di entusiasmo prendendola per le pale ed iniziando a strattonarla via dal divano con leggeri saltelli.
Dai dai voglio farti vedere come sto, vieni con me!
Se fosse riuscita a convincerla, Kaller lavrebbe spostata in ua stanza vicina dove c'erano degli spogliatoi. Kaller aveva un fisico piuttosto minuto, non era difficile trovare divise che le stessero bene, ma più che altro ora i due uomini del team potevano restare un attimo da soli, e Jack stava praticamente quasi per addormentarsi, ma proprio in quel momento Zed si avvicinò a lui chiudendogli la strada con le braccia intorno al volto, fisse sul divano guardandolo faccia a faccia con una grande serietà a pari passi esclusivamente col suo imbarazzo.
Tu... tu hai fatto sesso con lei... voglio dire, lei ci sta nel senso... voglio... insomma.
Jack si lasciò trasportare momentaneamente dallo scatto di Zed, sobbalzando dolente e invitandolo subito a tranquillizzarsi e sfoggiando anche un sorrisetto divertito dalla proposta di Zed.
Hey hey hey datti una calmata uomo ombra, ho capito di che parli. Vuoi sapere se è una facile per sollazzarti un pochino. Bravo il mio ragazzo, fai il finto scemo per fartele amiche e poi inzuppi il biscotto eh? Vecchia ma efficace, mi piace la tua tecnica.
No maledizione! Che hai capito?! Non faccio queste cose! E' che... è davvero bellissima ed è una delle poche che guardandomi non è scappata inoltre...
E sei brutto forte ma dovresti vedere lei quando tira fuori quella roba...
Zed lo interruppe subito, apostrofando la prima parola e scandendola particolarmente in modo da invitare Jack a tacere implicitamente.
INOLTRE... sembra una tipa forte, vorrei entrare in sintonia con lei e so che con una certa intimità mi sarebbe più facile tenere una conversazione senza che... che so... svenire vomitando. Solo che è... enorme... SONO enormI, mi fa una paura assurda.
Ovvio che non si riferiva solo alla stazza complessiva di Vanelope ma anche alle sue doti personali. Jack fece finta di pensarci un pochino, lisciandosi il mento con un'aria vagamente intellettuale, per poi rispondergli in maniera piuttosto seria.
E' come stare davanti ad un grande palco, immagina semplicemente che sia nuda.
Zed ci cascò immediatamente, iniziando ad immaginare Vanelope nuda e il risultato fu una cospicua perdita di sangue dal suo naso, con tanto di esplosione a fiotto.
No questo non aiuta! Andiamo Jack ti sto chiedendo un consiglio, come faccio a non sembrare un cretino incapace? Si vede che Vanelope vuole uomini forti e risoluti, io non ho speranze così!
Non lo so è che se fai il cretino magari non fa caso a quanto sei brutto, non la sottovaluterei la cosa.
Jack maledizione!
L'ultimo intervento di Zed fu rumoroso e quasi scocciato, Jack se ne rese conto e sollevando le mani riprese un minimo di serietà, facendogli capire che forse una mano poteva dargliela.
Ok ok datti una calmata. Vuoi un consiglio? Hai ragione: è una gigantona a cui piacciono i tipi tosti, pretende di trovare qualcuno più forte di lei ma dato che hai notato la sua stazza capisci anche senza essere un genio come me che questo non è un lavoro facile. Tuttavia c'è un trucco... se le proponi una sfida lei non rifiuterà mai. Vinci e riconoscerà il tuo valore ma occhio a non perdere però.
Ci mancherebbe, non voglio finire come te.
Mio ingenuo amico... questi sono i segni della vittoria. Non sottovalutare quelle gambe.
E così dicendo gli piazzò una mano sulla spalla, sbuffando tra il soddisfatto e un minimo di rimpianto. Quelle ultime parole scoraggiarono vagamente Zed, che deglutì in maniera a dir poco rumorosa.
Nel mentre, dentro l'altra stanza, Kaller aveva trascinato Vanelope in un piccolo camerino anche quello piuttosto lussuoso, non sembrava un deprimente spogliatoio ma con un letto in mezzo poteva apparire tranquillamente come una stanza personale. Siccome la loro nuova alleata non aveva idea di cosa si trattasse, Kaller utilizzò un separé per nascondere l'armadietto e la sua figura così da poter indossare la divisa in tutta tranquillità, balzando fuori solo una volta pronta.
Ta-daaan! Come sto?
Per Kaller era una novità, non si era mai relazionata così bene con un'altra ragazza lì dentro, si sentiva proprio come con un'amica e voleva la sua impressione. La sua divisa era leggermente più completa di molte altre: indossava lunghe calze trasparenti scure con dei motivi viola a forma di pipistrello. Un body nero, lucido e molto aderente che delineava le sue forme e lasciava scoperte le natiche. La forma del petto valorizzava il suo seno non molto sviluppato, rendendolo invitante, e a causa delle sue piccole spalle indossava una leggerissima giacca aperta al centro così da coprire un minimo le braccia. Colletto e ficco intorno al collo, orecchie da coniglio blu e scarpe con tacchi alti seppur non troppo. A condire la sua già provocante situazione, ci si mise anche la posa assunta dalla ragazza: leggermente china in avanti, le gambe perfettamente dritte e unite, una mano sulla coscia e l'altra intenta a fare un gesto di vittoria estremamente vicino al suo volto. I lunghi capelli erano sciolti sulla sua schiena, perfettamente uniti come se fossero una sciarpa. Chissà come avrebbe trovato la divisa Vanelope? [+]. -
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Kaller non accettò subito l'invito dicendole che era meglio non provarlo lì davanti ai maschietti. Vanelope rimase parecchio perplessa, era la divisa no? Perché dovrebbe portare problemi infondo la vedevano tutti i giorni. Qualcosa iniziava a farle capire che in quella divisa c'era qualcosa di strano. Perché avrebbe stranito Zed? Divenne più curiosa che mai, quindi non si fece pregare quando Kaller la invitò a seguirla. Si alzò ma prima di seguire Kaller prese il bicchiere e si avvicinò al bancone del bar riempendolo di nuovo con il contenuto della prima bottiglia presa a caso.
Ok, vediamo questa fantomatica divisa. fece sorseggiando per poi entrare nella stanza adiacente. Si sedette comodamente sul letto attendendo che Kaller avesse finito. Quando poi spuntò fuori rimase talmente sorpresa che per far andare di traverso il liquido lo dovette sputare in un fiotto, per poi tossire il poco liquido che era andato di traverso.
Quella sarebbe la divisa? domandò sorpresa. Ma non era un casinò? In tv aveva visto spesso nei film dei casinò e avevano sempre una divisa molto particolare e parecchio coprente. Quella sembrava la divisa di un night club.
Però... commentò portandosi una mano sul mento e scrutando la ragazzina attentamente, lasciando vagare gli occhi sulle gambe affusolate, sulla vita stretta e i fianchi larghi, sul seno che veniva risaltato dalla forma del body. La trovò adorabile.
Sai che ti dona? Scommetto che ti riempiono il culetto di pizzicotti quando lavori. disse per poi ridacchiare divertita. Le fece cenno di avvicinarsi, e quando avrebbe obbedito le avrebbe afferrato la mano delicatamente per poi invitarla a girarsi e mostrarle per bene la divisa.
Adesso capisco che intendevi con "per il bene di Zed". Anche se sarei curiosa di vederlo arrossire davanti al tuo bel culetto. ridacchiò ancora divertita dandole una piccola pacca sul sedere per enfantizzare ciò che aveva detto. Poco dopo divenne seria e guardò negli occhi Kaller.
Non mi dispiace come divisa, cioè io sono abituata ad indossare body, e vedere Zed svenire sarebbe divertente, ma una roba del genere io la potrei usare al massimo come infradito. iniziò a pensare che probabilmente le avrebbero fatto indossare le divise maschili per via delle misure, a meno che non avessero un sarto che le avrebbe costruito da 0 la divisa.. -
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Entusiasta del commento di Vanelope, Kaller tirò fuori un minimo di imbarazzo portando il braccio sinistro dietro le spalle e con la mano destra iniziò ad attorcigliare uno dei grossi orecchi che le facevano capolino dalla testa, come se fosse un ciuffo di capelli. Le gambe erano incrociate mentre lei ciondolava un pò a destra e un pò a sinistra. Era contenta che quella divisa le stesse così bene dal punto di vista di Vanelope. Si avvicinò seguendo il suo comando, in modo da mostrarsi a dovere per poi subire l'ennesima pacca sul sedere che la fece arrossire... e sorridere ancora di più. Effettivamente cosa sarebbe successo a Zed se le avesse viste entrambe conciate in quel modo? Di sicuro il cuore non avrebbe retto, oppure la testa sarebbe partita come un missile alimentato a sangue compresso.
Non preoccuparti, Jack conosce una sarta davvero fantastica, è lei che fa tutti i vestiti su misura, tipo il mio. Penso che se le mandiamo una tua foto e le misure giuste te ne confezionerà una praticamente perfetta!
Con entusiasmo afferrò da uno degli armadietti vicini un metro, sorridendole a trentadue denti allungando lo strumento il più possibile in modo da farle capire le sue intenzioni.
Dai spogliati, ti aiuto io! Sono sicura che ti starà benissimo un vestito del genere, all'inizio era incerta ma poi mi sono resa conto che per combattere è fantastico.
Su questo doveva dare ragione a Jack, sebbene i suoi gusti fossero da totale pervertito non faceva mai scelte dannose o controproducenti, e tutte le guerriere dall'Atllas Game potevano esercitare le loro abilità senza problemi. Vanelope non doveva fare altro che togliersi gli indumenti inutili così da poter prendere le misure perfette!. -
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Kaller riusciva a diventare parecchio tenera, si chiedeva cosa diavolo ci facesse sempre insieme a Jack. Non aveva ancora del tutto capito che Kaller fosse un corpo artificiale, quando l'aveva saggiata sembrava normale, o per lo meno lo pensava, non aveva avuto molte amanti donne nella sua vita. Intuì che avessero un legame particolare, anche se non aveva capito esattamente di che tipo.
Quando Kaller le spiegò che avevano un sarto tutto per loro le spuntò un sorriso felice: poteva farsi fare anche altri tipi di abiti su misura, senza doversi accontentare di body e roba che non coprisse gli arti. Poteva avere anche lei una maglietta che le avrebbe coperto l'ombelico. Non vedeva l'ora, si alzò in piedi e si tolse i pantaloncini e quello che sembrava una maglietta a maniche corte. Rimase con i suoi indumenti intimi, composto da un paio di slip bianchi e un reggiseno del medesimo colore. Non era stoffa pregiata lo si vedeva chiaramente le mutandine stringevano le natiche e sui fianchi. Allargò le braccia e lasciò che la ragazza prendesse le misure. Ridacchiò divertita quando le disse che per combattere quelle uniformi erano comode. Ripensò alla sua natura di Kaiji e al fatto che se doveva fare sul serio avrebbe di sicuro stracciato qualsiasi indumento.
Senti Kaller, mi togli una curiosità? Perché stai sempre insieme a Jack? Insomma tu sei una ragazza così carina e tenera, lui invece sembra un pappone fissato con la tecnologia avanzata. Sembrate due mondi opposti. la osservò incuriosita mentre il metro sottile si sarebbe poggiato sulla pelle compatta e liscia di Vanelope.. -
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Kaller si avvicinò a lei saltellando entusiasta, vederla di nuovo mezza nuda aumentò il suo buonumore, Vanelope non poteva sapere che in quanto ragazza minuta sognava da sempre un corpo meraviglioso, maturo, forte e femminile come il suo. Crudele fu il giorno in cui Jack le spiegò che essendo artificiale non sarebbe mai stata diversa da così, intrappolata a metà tra una bambina e una giovane donna per sempre. Iniziò dal basso per ovvi motivi, prestando molta attenzione alle misure e a fare tutto come si deve, quando Vanelope tirò fuori una domanda che nessuno le faceva mai, ma che molti si ponevano spesso rimanendo in silenzio. Il volto della ragazza si incupì leggermente, esitando a tratti.
Bhe... è complicato. Vedi io e Jack siamo legati da qualcosa di molto particolare. Io sono...
Avrebbe capito? Che importanza aveva, tanto Jack avrebbe negato fino alla morte, inutile ribadire un concetto che non aveva senso per nessuno, figurarsi per lei. Salì sul letto per poterle arrivare alle spalle, cosa che altrimenti sarebbe stata impossibile.
Sono legata a lui, diciamo che è una specie di maledizione, ma non la definirei così. A volte stare con lui è divertente ma altre ti fa fare cose che tu non vorresti mai. Ma tra la sua influenza e i BWD, risulta difficile andare contro la sua volontà.
Fece una piccola pausa, balzando giù dal letto rimanendo per alcuni istanti con il volto basso, sembrava quasi triste. Tuttavia pochi istanti dopo tirò su lo sguardo, sfoggiando un sorrisetto abbastanza complice.
Però si tiene stretti i suoi alleati, non preoccuparti hai fatto una buona scelta a venire con noi!
E detto questo fu lei a darle una pacca sulla natica, mettendoci troppa energia a causa del suo complesso di inferiorità, pensando che andandoci piano Vanelope non l'avrebbe nemmeno percepita. Risultato? La mano si arrossò rapidamente costringendo Kaller a serrare l'altra mano intorno al polso sfoggiando i denti della bocca trattenendo a stento un grido di dolore. Cavolo... adesso capiva come aveva fatto a rompere il bacino di Jack.. -
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Kaller non fu molto chiara all'inizio della spiegazione, ma quando nominò la maledizione si voltò a guardare la nonnina che fluttuava in aria lì vicino a lei. Capì che quindi era costretta a stare con lui, ma che alla fine non le dispiaceva più di tanto. Non le piaceva che però la costringeva a fare qualcosa contro la sua volontà usando quell'infernale macchinario che aveva usato anche su di lei. Un brivido percorse la sua schiena, non voleva ripetere mai più quell'esperienza di seguire impulsi del tutto estranei al suo cervello.
In un certo senso riesco a capirti. commentò prima che lei scendesse dal letto, per poi dirle che non doveva preoccuparsi. Quel sorriso le fece capire che infondo non se la passava così male. Sorrise a sua volta sussultando quando si sentì sculacciare, quando vide che si fece male si mise a ridere parecchio divertita.
Ho la pellaccia dura io, dovresti stare attenta. si concesse un'altra risata divertita pensando a chissà quale faccia avrebbe fatto vedendola nella sua vera forma. Una volta prese le misure si rivestì con calma, per poi tornare alla stanza dove li attendevano gli uomini, fece un cenno con la testa alla ragazza per invitarla a seguirla.
Andiamo? Mi piacerebbe vedere anche il resto del locale.. -
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Kaller assecondò Vanelope, facendo subito cenno di si con la testa per poi farle strada a Vanelope, sottovalutando completamente il fatto che non si era cambiata. Non che Jack le avesse concesso di restare a lungo lì senza la divisa, ma senza avvisare poteva dare vita ad una reazione non da poco. Nel mentre, Zed era rimasto da solo nella stanza, Jack aveva deciso di stendersi e ritirarsi nei suoi alloggi, così affidò all'uomo ombra il compito di tenere d'occhio le due ragazze, specialmente la nuova arrivata sperando che facesse tesoro dei suoi consigli. Zed ovviamente si fidava a stento del suo leader burlone, se avesse fallito Jack non lo avrebbe lasciato in pace per mesi, non poteva permettersi di rischiare a cuore leggero, ma per una donna come quella... ne valeva la pena.
Jack! Vanelope vuole vedere il resto dell'Atlas Game!
Questo fu il commento di Kaller mentre spalancava la porta, trovando solo Zed capì subito che probabilmente il loro capo si era ritirato, ma in quel momento si rese anche conto di non essersi cambiata e a suggerirglielo fu lo sguardo di Zed che si spalancò letteralmente, facendolo tornare di nuovo rosso.
O-ops...
Jack girò lentamente la testa mentre portava una mano sul volto, cercando di nascondere il sangue che colava tra le dita verso il basso. Era davvero carina con quel vestito addosso. Kaller stava già per scusarsi ma Zed sollevò una mano, non era colpa sua in fondo.
Jack è andato a riposare. Vi accompagnerò io a fare un giro, non preoccupatevi. A quest'ora la Atlas è abbastanza vuota, nessuno farà caso a noi...
Kaller stava già per chiedergli se se la sentiva di andare in giro da solo con loro due, ma non ebbe il coraggio di mortificarlo più di così, pertanto si limitò a consultare Vanelope con lo sguardo, cercando di capire cosa ne pensasse della situazione ,e se anche lei avesse la stessa domanda della ragazza nella mente in quel preciso istante: quanto sangue ha in corpo uno spettro? Zed ne perdeva quantità spropositate....
