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.Titolo: Credo che il tubo abbia bisogno di una sistemata, Mrs. Brown
Regia: Sconosciuta.
Attori: Sconosciuti
Genere: Porno
Paese e anno: Usa - sconosciuto
Durata: 24 minuti
Trama e Commento:
Con il film "Credo che il tubo abbia bisogno di una sistemata, Mrs. Brown", vorrei provare a recensire una rivisitazione di un grande classico del cinema d'autore: la casalinga annoiata e l'idraulico.
Già il titolo ricorda più un quaderno da colorare per bambini che non un porno. Ma è nella sceneggiatura che si cela la vera bellezza di questo cortometraggio.
Si inizia con un idraulico alle prese il lavello di una cucina. La camera a spalla, chiaro riferimento agli autori del Dogma Danese, all'ingresso della padrona di casa fa tutta una serie d'inquadrature neorealiste, a partire dal seno prosperoso, coperto ma opportunamente valorizzato, della tipa. In una scena sola, il regista ci mostra subito i due attori protagonisti e l'argomento (il lavello della cucina) che muoverà l'intera storia.
Qui abbiamo un primo dialogo, minimalista e che ricorda molto il Moretti di "Ecce bombo":
Lei: "le ho portato qualcosa da bere" (facendo sfoggia delle sue grazie)
Lui: "grazie"
A questo punto, il regista cerca di confondere il pubblico, attraverso una serie di scambi di battute completamente muti, dettati solo dalla gestualità, fino ai primi sfioramenti che porteranno alla parte centrale della narrazione.
L'assenza di dialoghi e il raggiungimento dello scopo senza alcun corteggiamento sono una chiara metafora della vita di Gesù: i dettagli della narrazione della sua nascita, niente in mezzo, gli ultimi istanti della sua vita, prima di morire.
L'inquadratura, ora, diventa più fissa, come a voler dare l'impressione allo spettatore di essere a teatro.
A questo punto, lui tira fuori il suo enorme pene.
È un pene di dimensioni ragguardevoli, certo, ma allo stesso tempo ha uno sguardo triste e compassionevole. In alcuni primi piani ricorda un po' il primo Lex Luthor di Smalville, quando era ancora un semplice miliardario e sognava di poter essere buono.
A questo punto iniziano a fare sesso e il regista fa sfoggio dei fondamenti imparati alla School of the Art Institute di Chicago, utilizzando la classica ma sempre emozionante sequenza pompino, pecora, venuta sulle tette, introducendo, però, un elemento di rottura: una inquadratura larga in cui si possono vedere le facce di entrambi i protagonisti, nel vano tentativo di far sembrare la cosa reale. Gli sforzi di lui, le facce libidinose di lei, anziché eccitare lo spettatore, lo portano a riflettere sulle condizioni dell'uomo moderno, che insoddisfatto della propria vita cerca rifugio nelle relazioni occasionali. Tutto questo mentre i loro corpi si muovono affannosamente.
Il film termina dove era iniziato, nella cucina. Ennesimo riferimento biblico della celebre frase "polvere siamo, e polvere torneremo".
Da sottolineare il dubbio che rimane allo spettatore, ossia se il lavello alla fine sia stato effettivamente riparato o meno. Spunto ideale per un possibile sequel.
In definitiva è un cortometraggio davvero molto classico ma che può offrire molti spunti di riflessioni se guardato nel profondo. Nota negativa per la davvero minima carica erotica.
Edited by Dazen - 25/5/2014, 20:43. -
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Lider, anche per il contest va compilato il modello base per le recensioni film: https://hentai.forumcommunity.net/?t=55491167. 
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Pardon, mi ero dimenticato dello schema della sezione
Ho compilato in base alle poche informazioni che avevo.. -
Ale Sama .
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Un film così bello che ha ispirato una pubblicità in India!!!.
