Spezzate questa noia!

x Siriuke

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  1. Siriuke
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    La risposta di Domino non lo sorprese più di tanto e tanto meno non gli fece rimangiare la propria parola: ovviamente la bellezza della donna era innegabile ed il pensiero di poter apprezzare al meglio tutto il suo splendido corpo solleticava la mente di Kain, tuttavia non era venuto in quel luogo per soddisfare la propria pulsione sessuale; se ci fossero stati tutti i presupposti allora ci avrebbe fatto un pensierino, ma ora voleva soddisfare la sua crescente curiosità.
    Lo sguardo del giovane seguiva tutti i movimenti della donna ma quando sentì proferire quella parola, "Kaiju", un espressione sorpresa si manifestò sul suo viso:
    Avete detto Kaiju? Dunque è quello ciò che siete eh?
    Avevo capito fin dall'inizio che c'era qualcosa di particolare in voi e il solo sentir nominare quella parola, mi ha dato la conferma: ciò che voglio sapere è ciò che siete e quali sono le vostre capacità e ovviamente sapere se non siete la sola, se ci sono altri vostri simili.

    Ecco rivelato l'intento di Kain, scoprire nuove creature e studiarne le proprie caratteristiche era la prima fase del suo piano,ovvero di raccogliere le ombre di creature sempre più potenti: le ombre degli uomini non gli bastavano più, gli xenomorfi erano creature temibili ( l'incontro con Shyvana ne era una prova) ma si sarebbe informato anche su di essi; ora la sua attenzione era rivolta sui Kaiju.
    Di certo si starà chiedendo come possa un semplice umano ripagare tutte queste informazioni: domanda lecita nel caso in cui io sia un comune umano ma, se ancora non lo avete capito, non sono un banale ammasso di carne ed acqua.
    Il giovane appoggiò la mano sinistra sull'elsa della katana, estraendola lentamente di qualche centimetro: non aveva intenzioni bellicose, voleva solamente mostrarle una parte delle sue abilità.
    Animati.
    Sussurrò appena mentre il colore della lama diventò nero pece mentre un impercettibile onda d'urto colpì l'intera sala: ora la sua ombra e tutte le altre che avrebbe toccato, sarebbero state libere dai propri vincoli, per sottostare al volere di Kain.
    Non allarmatevi, voglio solo mostrarle una cosa.
    Disse il giovane anticipando ogni minimo gesto di risposta di Domino, andando a prendere con la mano destra la tazzina del caffè che aveva bevuto prima.
    Dovete sapere che il mio potere mi permette di controllare le ombre con le quali entro in contatto iniziò guardando poi la tazzina sul bancone,analizzandola attentamente per poi toccare con la punta dell'indice l'ombra riflessa sul piano bar.
    Per esempio, guardate l'ombra sul bancone di questa tazzina, ora è sotto il mio controllo: e mi direte " ah beh, sai che forza" e in effetti non avreste tutti i torti se solo vedeste cosa sono in grado di fare.
    In quell'istante brandì la katana e vibrò un fendente orizzontale,parallelamente al piano del bar, tagliando a metà la tazzina e di conseguenza, tagliando metà anche l'ombra di quest'ultima,facendo cadere a terra la porzione superiore: a che scopo fare ciò? Beh Domino lo avrebbe visto con i suoi occhi.
    Il giovane si fece serio e mise la mano sull'ombra della tazzina tagliata a metà e si concentrò leggermente per manifestare il suo potere: la manipolazione delle ombre era una pratica molto ardua ma, se le ombre dovevano adeguarsi alle forme dei corpi ai quali appartengono, allora anche i corpi devono seguire lo stesso principio, adeguandosi alle forme della propria ombra.
    Ed è qui che entra in gioco Kain con la sua abilità: manipolando l'ombra secondo il suo volere, egli è in grado di mutare la forma dell'ombra e di conseguenza dell'oggetto al quale è legata; ed accadde proprio questo di fronte ai loro occhi.
    L'ombra della tazzina sembrò vibrare per qualche istante dopo di che essa acquisì nuovamente la propria forma originale e di conseguenza, anche la tazzina reale si ricompose quasi magicamente: la dimostrazione si era conclusa ed il giovane spinse la tazzina lungo il bancone verso Domino per farle constatare il risultato ottenuto.

    Certo che manipolare una tazzina è molto più semplice rispetto all'ombra di una creatura vivente ma con un pò di pazienza posso eseguire la stessa cosa anche con voi: mi riferisco alle vostre braccia.
    Concluse Kain riponendo la katana nel fodero, lasciando intravedere sempre una parte della lama, osservando ogni minima reazione di Domino: non sarebbe stato appagante come un pagamento in natura ma forse era l'unico a poterle offrire un'opportunità del genere.
     
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