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Amaterasu Sakuya
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Il fuoco non purifica, annerisce.
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Finalmente si era aperto, mostrando chiaramente cosa desiderava dal profondo del suo cuore. Finalmente quelle gemme rosse luminose nella notte scomparvero, Vlad aveva chiuso gli occhi e il suo corpo per un istante sembrò deformarsi. La penombra però, non lasciava intravedere nulla del "cambiamento". Quando finalmente riaprì gli occhi, questi divennero rapidamente molto chiari, azzurri per la precisione. Il suo corpo aveva mutato leggermente aspetto, diventando magra, munita di una quarta abbondante e sfoggiò una lunga chioma corvina. Fece un passo avanti portando una mano dietro all'orecchio, con un sorriso intimidito ma entusiasta. Era rossa in volto, chiaramente nuda ma felice di vederlo. Era proprio lei... sua sorella in carne ed ossa.
A-allora... mi stavi pensando, non è così?
Quanto amava Vlad giocare in quel modo? Giocare con i desideri delle persone, soddisfare ogni richiesta diventando la realizzazione dei loro desideri. Soddisfare ogni più intima perversione, abbattendo ogni inutile limite, libidine o morale. Non c'era niente di importante per lei, se non il piacere e il divertimento. Fece ancora qualche passo avanti con le gambe serrate in modo da nascondere la sua intimità, le braccia sui seni prosperosi e le mani chiuse come in preghiera sotto il suo mento.
Fratellone... sento freddo.
A quel punto i suoi occhi di zaffiro dolci e intensi incrociarono quelli di Denki, alla ricerca di conforto offrendogli un sorriso timido e affettuoso. Denki poteva trattenersi di fronte a quella ragazza, solo perché ora aveva le fattezze di sua sorella?.
