[COMBATTIMENTO] Occhietti nel buio

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    io non sono leggenda...sono realtà!

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    CITAZIONE
    Nome partecipanti: Edward Yuko vs. Lulu
    Livello partecipanti: livello 4 vs. livello 3
    Energia partecipanti: Divine Fist Vs Sky Walker
    Numero di partecipanti: 2
    Livello del Potere: 4 vs 3
    Abilità Fisiche G1: tutte al 5, Jumper 3
    Abilità Fisiche G2: Gigas 5, Mach 4, Sheel 5, Jumper 3, Sense 3, Strike 4, Vision 4, Energy 4, Charge 3
    Tecniche Personali G1: Shoot Chain, Giant Chain, Instinct stance, Eye in the dark, Double Stance, Blid Fury, Dark Field
    Tecniche Personali G2: Pilastri di Terra, Forza Animale, Sisma Devastante, Petto Roccioso, Corazza di Terra, Forza della Terra
    Tecniche Loto G1: Ninjutsu #1: Distruzione, Ninjutsu #12: Rankyaku, Rinjutsu #2: Gabbia Incrociata, Rinjutsu #11: Tekkai, Rinjutsu #18: Repulsione offensiva, Rinjutsu #20: Giudizio crudele, Rinjutsu #31: Walls of Jericho, Juinjutsu #6: Squali dell'abisso profondo
    Tecniche Loto G2: Ninjutsu #1: Distruzione, Ninjutsu #3: Evocazione di munizione e di armi, Ninjutsu #5: Braccio del Gigante, Ninjutsu #12: Rankyaku, Ninjutsu #13: Shigan, Ninjutsu #17: Stretta di Ferro, Ninjutsu #24: Fiume di Fango, Ninjutsu #33: Araldo della terra, Rinjutsu #31: Walls of Jericho,
    Armi & Equipaggiamento G1: Kurai Buraedo
    Armi & Equipaggiamento G2: Caricatore per pistole, Desert Eagle, Ascia
    Luogo: una steppa, grossa radura illuminata sempre dalle luci artificiali, pochi e radi alberi, neanche molto resistenti le altezza vanno da 2 a 3 metri, privi di folgie, solo qualche arbusto che raggiunge a malapena il metro di altezza

    parlato, "pensato"


    Una leggera brezza muoveva i capelli di Edward seduto su di un tronco, stava bene avvolto nella trapuntina rosa che glia veva lasciato Stige in dote, anche perchè il resto della tuta dell'Umbrella era veramente ridotta male, solo i pantaloni erano ancora presentabili o meglio, erano la parte meno rovinata, mentre andando sul busto questo era scoeprto per metà, la manica sinistra oramai non esisteva più idem per la parte sinistra dell'abito, che lasciava scoperto il pettorale e parte dell'addome, anche per questo si era messo la trapunta sulle spalle più per un fatto affettivo che per il reale scopo di coprirlo, anche perchè l'aria che si alzava timida muovendo i fasci d'erba era tiepida in più a completare il quadretto vi era un falò avveso d'avanti a se dove stava cuocendo un coniglio cacciato poco prima, il profumo del fieno e della carne cotta si espandeva nell'aria riempiendo le narici di un profumo senza eguali, finalmente un profumo che lo facesse sentire "a casa".
    Erano svariate ora che non mangiava e la pancia iniziava a brontolare, mentre la bocca si riempiva di saliva al solo guardare con gli occhi lucidi quella carne, che mai sembrava cotta a sufficenza, quindi osservava la fiamma che illuminava il posto, accanto a se qualche albero disparato, e dell'erba incolta, da quanto tempo si trovava su quell'isola? domanda molto difficile, con se non aveva orologi, era sempre buio quindi non poteva scandire le giornate e sopratutto più di una volta si era trovato svenuto a seguito dei peggiori incontri fatti con avversari spesso senza scrupoli, subffò pensando a quanto fosse ingenuo, oramai aveva capito come funzionava quel torneo, si incontrava qualcuno, ci si menava e poi chi si è visto s'è visto, "che cosa deprimente" e si trovava un pesce fuor d'acqua veramente poche erano le persone gentili e di buon cuore come lui, ma come si dice, oramai sei in ballo quindi balliamo, anche se la voglia di tornare a casa era davvero molta, per lui incontri del genere non avevano significato, e dopo l'incontro con Tex aveva anche capito di non essere abbastanza forte per contrastare certi elementi che tra l'altro risultavano i più malvagi; basta non resisteva più certi pensieri gli facevano venire il voltastomaco così cotta o non cotta strappò una coscia dal coniglio e inizò a mangiarla, il sapore della carne e il boccone caldo che scese fino allo stomaco gli fecero tornare il buon umore, fino a che non sentì un ruomre nell'erba a una decina di metri da lui, e vide un paio d'orecchie e una coda sbucare dal nulla, il ragazzo osservò con attenzione incuriosito, fino a che non vide sbucare il musetto di un gatto probabilmente spinto dal buon odore portato dal fuoco, e senza aspettare gli lanciò un pezzetto di carne per farlo avvicinare, Edward adorava i gatti ed era felice di vederlo mangiare, avrebbe voluto coccolarlo ma sapeva che gli animali randagi difficilmente si facevano avvicinare, così attivò la catena e la lanciò vicino a lui muovendola come forse una biscia per farlo giocare, e la cosa sembrò funzionare... finalmente un vero momento di svago per il ragazzo

    dYmWEO0 Edward
    .:Status Fisico:.
    Illeso
    .:Stato Psicologico:.
    tranquillo
    .:Energia:.
    195/200
    .:Tecniche Usate:.
    //
    .:Tattica Strutturale:.
    Full combat
    .:Note:. 0/1
    ►Potere: Attivo
    ►Armi: Kurai Buraedo nel fodero



    Edited by Yhei - 25/1/2014, 14:16
     
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    Da quanto tempo era in quell'isola? Oramai aveva perso il conto. Essendo perennemente buio in quel posto non si riusciva a contare i giorni basandosi sul naturale alternarsi del giorno e della notte, e l'unico modo che aveva per sapere quanti giorni erano passati era quello di contare il numero di pasti che aveva consumato. Metodo interessante e vista la puntualità con la quale il suo stomaco le diceva che era l'ora di mangiare anche abbastanza preciso. Peccato che non aveva una buona memoria, e il più delle volte confondeva i numeri o addirittura si dimenticava di aggiungere un pasto alla lista. Avrebbe potuto dire che era passato un mese dal suo sbarco su quell'isola, ma come fonte era decisamente poco attendibile. Arrivati a questo punto l'unica cosa che si poteva fare era aspettare che qualche cosa gli facesse capire che il torneo era chiuso e che si poteva tornare a casa. Non conosceva bene le regole del torneo, ma sicuramente quel tutti contro tutti non sarebbe durato in eterno, e prima o poi ci sarebbe stato un qualche segnale che la avvertisse che i giochi erano finiti. Attualmente la ragazza-lupo stava vagabondando lungo una immensa prateria, non proprio simile a quelle che era abituata vedere attorno al suo villaggio natale. In effetti quello lo si poteva considerare più un deserto che una vera e propria distesa d'erba, anche se alberi e animali erano abbondanti più di quel che si pensasse. Però essere circondata dalla natura non era affatto spiacevole, anzi. L'unica cosa che mancava era un po' di compagnia. Durante il suo soggiorno su quell'isola aveva conosciuto diverse persone interessanti e potenti, ma siccome lì vi erano solo i partecipanti a quel torneo, tutti consideravano gl'altri loro avversari e nemici. Forse solo Lulu non era così opportunista e insensibile da vedere i propri avversari come dei semplici bersagli da abbattere. Chissà, magari era lei che sbagliava a vedere le cose e non era pienamente entrata nell'atmosfera del torneo. Beh, adesso però poco importava dato che lì nei paraggi non vi era nessuno a parte qualche animale che sputava fuori dal nulla. Si chiedeva come facessero quegl'animali a vivere in quel posto perennemente buio, non stavano male a non stare mai sotto la luce del sole? Adesso non si ricordava come si diceva, ma si ricordava di aver sentito di una malattia che viene solo a chi sta per troppo tempo completamente al buio. Loro che erano lì da poco tempo non ne avrebbero ricevuto gli effetti negativi di quel perenne buio, ma gli animali che vivevano lì da sempre stavano veramente bene? Una domanda che si era posta più volte, ma non era mai riuscita a dare una risposta. Vagando per quella steppa desolata senza una meta precisa, Lulu notò qualcosa di strano, che non si sarebbe aspettata di trovare in un posto del genere: una luce. Non era una luce qualsiasi, era una luce che lei conosceva fin troppo bene. Non poteva sbagliarsi quello era un falò, e il sumo che si intravedeva ne era la conferma. Forse lì c'era qualcuno, anzi sicuramente lì c'era qualcuno. Chi altro poteva aver acceso un fuoco, se negl'ultimi giorni non c'era mai stato un solo episodio di pioggia. Decise di andare a controllare, per vedere chi mai ci fosse in quella terra desolata oltre lei. Magari conosceva anche quella persona, anche se ò a cosa era assai poco probabile. E infatti quello che apparve davanti a lei non era una persona che conosceva. Anche se era girato di spalle poteva benissimo dire che non lo conosceva. A prima vista sembrava un ragazzo, seduto su un tronco ormai marcio, ma ancora utile a quella sua funzione extra di seggiola improvvisata. Stava giocando con un gattino, cosa che a Lulu sorprese non poco. Dopotutto in quell'isola non vi erano molte persone che avevano voglia di mettersi a giocherellare in quel modo con un animale selvatico. Si, era selvatico, lo aveva capito dalla sua diffidenza nell'avvicinarsi al ragazzo, cosa che per un gatto addestrato sarebbe stata assai improbabile. Ad un certo punto un odorino delizioso cominciò a stuzzicarle il naso, quasi fosse un invito a nozze. Non se n'era ancora accorta dato che mentre si avvicinava al falò stava pensando a tutt'altro, ma sul fuoco vi era un bel coniglio cotto a puntino, probabilmente la cena del ragazzo. Dopo aver osservato bene la situazione, la ragazza-lupo decise di interagire col proprietario di quel piccolo accampamento, avvicinandosi a lui e dandogli un colpetto amichevole sulle spalle, quasi volesse attirare la sua attenzione. Quando questo si fosse girato verso di lei, la giovane avrebbe fatto un gesto amichevole con la mano, quasi a volerlo salutare.
    Ciao!



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    Lulu
    .: Status Fisico: Illesa.
    .: Status Psicologico: Amichevole.
    .: Energia: 150/150
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    Com'era bello quel micio che ora giocava stuzzicato dalla catena, Edward la muoveva e la faceva strisciare sul terreno stuzzicando la curiosità del piccolo animaletto, che saltellava da una parte all'altra con gli occhietti vispi e le pupille completamente allargate, ogni tanto si nascondeva nell'erba accucciandosi osservando i comportamenti della sua preda, per poi alzare la coda e muovere il sedere a destra e sinistra prima di scattare verso quella catena, già che strani gli animali, sono sempre cauti anche verso un individuo come Ed che mai gli avrebbe fatto del male, eppure basta stuzzicarli un attimo per attirare la loro attenzione, e ora senza saperlo quel gattino giocava con la sua catena badando a rispettare le distanze dal ragazzo, quando senza saperlo era proprio l'attrezzo col quale si stava tanto divertendo ad essere la cosa più pericolosa, quante ferite e menomazioni aveva compiuto con quella, e prima di lui quando Hikisaku ancora non era stato sigillato quanto sangue assaggiò sicuramente troppo, e magari anche di creaturine come quel gatto senza contare donne e bambini innocenti, cosa strana la vita, quell'arma tanto crudele e fatta per uccidere indiscriminatamente ora era in mano ad un ragazzo che quasi odiava usarla proprio per la sua potenza distruttiva, la odiava perchè non era come un proiettile o una spada, si si poteva anche usare in quel modo, ma la natura di quell'arma era un altra, era stata fatta per far soffrire prima di togliere la vita, così sorrise immaginandosi la vergogna che poteva provare il demone sigillato nel suo corpo ora che vedeva un uso tanto insolito del suo potere, lo vedeva d'avanti agli occhi mentre si dimenava arrabbiato, lo sentiva imprecare sicuramente avrebbe detto qualcosa del tipo "Io sono Hikisaku il mio nome è sinonimo di lacerazione, devi uccidere, come può il mio potere essere usato per far divertire uno stupido animaletto? io l'ammazzo e poi ammazzerò te" si probabilmente avrebbe avuto questa reazione, e al ragazzo sembrò di prendersi una rivincita, sapeva quanto godimento provava Hikisaku ogni volta che riusciva a provocare una ferita e allora lui lo trasformò in un giocattolo "così impari!" già una piccola e gustosa vendetta su un demone infimo che si aggrappava ai suoi momenti di debolezza facendolo soffrire ulteriormente.
    Si stava divertendo talmente tanto ed era così immerso nei suoi pensieri che non si accorse della figura che si stava muovendo dietro di lui, tant'è che si avvicinò abbastanza da poterlo toccare, un colpetto neanche molto forte sulla spalla, ma venne colto di sorpresa e in un posto dove tutti erano nemici, aveva abbassato la guardia che grave errore, chi mai poteva essere? questa volta probabilmente non avrebbe fatto in tempo a vedere il suo nemico, oramai era spacciato, si gettò in avanti roteando sul piede destro stando basso, non percepì delle armi che lo puntavano ma aveva alzato la mano, avrebbe usato un incantesimo o una sorta di potere? però era lento non gli aveva ancora dato il colpo di grazia, si poteva ancora far qualcosa, doveva solo stare attento a quella mano che sentiva alzarsi, cosa stava facendo qual'era il suo poter... si fermò cadendo col sedere per terra la mano sinistra appoggiata anch'essa e la destra dritta contro il naso dell'avversario impugnando... "la coscia del coniglio?! ma che cavolo?" un saluto, la mano si stava alzando nel gesto di un semplice saluto, due grossi occhi azzurri proprio come i suoi, ma più grandi espressivi, si poteva chiaramente vedere riflesso, uno sguardo innocente il suo esprimeva simpatia non sembrava lo sguardo di uno pronto ad uccidere, una pelle abbronzata e un corpo atletico ben allenato, certo per arrivargli alle spalle in quel modo non poteva che essere diversamente si vedeva che era una combattente, seppur sembrasse giovane almeno quanto lui possedeva un fisico temprato, arrossì vistosamente guardandola incredulo, un pò per la figuraccia, un pò perchè la stava minacciando con una coscia di coniglio, e in parte anche per il vestiario alquanto succinto, ma la cosa che più di tutte lo stupì furono due orecchie animalesche che spuntavano tra i capelli biondi; sorrise per coprire l'imbarazzo della scena c-ciao... come va? io sono Edward tu chi sei? puntò molto nelle iniziali delle parole mentre il cuore batteva ancora forte per lo spavento, si chiedeva davvero chi fosse, sicuramente era una che partecipava al torneo eppure non aveva sfruttato quel momento per attaccarlo, anzi sembrava piuttosto amichevole, era la prima volta che incontrò una persona tanto simile a lui come primo impatto

    dYmWEO0 Edward
    .:Status Fisico:.
    Illeso
    .:Stato Psicologico:.
    imbarazzato
    .:Energia:.
    200/200
    .:Tecniche Usate:.
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    .:Tattica Strutturale:.
    Full combat
    .:Note:. 1/1
    ►Potere: Attivo
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    Edited by Yhei - 25/1/2014, 14:15
     
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    Una reazione davvero inaspettata quella del ragazzo di fronte a lei. Quasi si aspettasse di subire un attacco alle spalle si gettò immediatamente in avanti, roteando a girandosi verso la innocente Lulu. Era davvero concentrato, pronto a reagire a qualsivoglia tipo di attacco. Il problema era che dall'altra parte l'unica cosa che aveva fatto la nuova arrivata era semplicemente salutare. La ragazza-lupo lo guardò per un po' con uno sguardo confuso, non capendo cosa stesse facendo in quella posizione brandendo una coscia di coniglio come fosse un'arma, ma quando finalmente aveva capito tutto non poté non scoppiare in una fragorosa risata. Non era il modo più educato e carino per presentarsi ad un perfetto sconosciuto, ma quella scena era troppo divertente e non poté trattenersi dal ridere a più non posso. Quello sguardo serio e agguerrito, mischiato con quella calda e succulenta coscia di coniglio mezza mangiucchiata erano davvero qualcosa di comico. E il suo sguardo quando si accorse che la persona alla quale stava puntando un semplice pezzo di carne non era altro che un innocente ragazzina senza cattive intenzioni venuta lì solo per salutare? Si, direi che quella risata era davvero impossibile da evitare. Rise per un bel po', senza preoccuparsi di cosa pensasse quel ragazzo, e solo dopo essersi spanzata per bene si presentò come si deve, non prima di essersi asciugata le lacrime che gli erano venute a causa di quella inevitabile risata.
    Ahahah! Sei davvero divertente lo sai? Io mi chiamo Lulu.
    Una presentazione semplice, niente di spettacolare a parte quella risata introduttiva che molto probabilmente non sarebbe piaciuta al ragazzo. Dopotutto sentire una persona ridere si te e di una tua gaffe così di gusto non era una bella cosa. Adesso che la giovane non era più concentrata sul cosciotto di pollo, ma sul viso del ragazzo, potendolo delinearlo con molta più facilità. Era abbastanza alto, sicuramente più di lei, aveva dei profondi occhi azzurri, esattamente come i suoi, e dei bei capelli castani. Un bel ragazzo, niente da ridire, ma quella sua figura del coniglio spaventato l'aveva marchiato in maniera totalmente diversa da come appariva in realtà. Adesso che le presentazioni erano concluse e entrambi sapevano con chi stavano parlando non poté non avvertirlo di una cosa molto importante.
    Se vuoi un consiglio ti conviene levarti da lì, altrimenti rischi di prendere fuoco.
    In effetti non aveva tutti i torti. Rotolando in avanti si era pericolosamente avvicinato al falò da lui stesso creato, il che metteva fortemente a rischio la sua vita. Se non voleva finire carbonizzato avrebbe dovuto levarsi da lì al più presto. Una volta che il ragazzo di fosse allontanato da quel punto assai pericoloso anche per un guerriero esperto, la ragazza-lupo si guardò un po' intorno guardando con interesse quell'accampamento improvvisato. Era parecchio spoglio, e non vi era praticamente niente a parte quel tronco davanti ai suoi piedi e quel piccolo falò su quale vi era ancora un succulento coniglio allo spiedo. Non vi erano tende o roba simile che lo potesse rendere più accogliente, ma era lo stesso un buon posto in cui passare la notte. Però la domanda veniva spontanea: era davvero notte? Con quel buio perenne non si poteva dire se era fuori da quell'isola era giorno o era notte, per cui non poteva sapere se quel ragazzo stesse facendo pranzo o cena. Magari nessuno dei due e quello era un semplice spuntino, ma la cosa sarebbe stata alquanto strana per un essere umano. Per lei mangiare carne ad ogni ora era perfettamente normale, ma per gli umani? No, quello lì doveva essere per forza un pranzo o una cena, anche se per i suoi gusti era alquanto misero. Sfortunatamente da quelle parti non vi erano bisonti o animali simili, sennò avrebbe fatto molto volentieri una bella battuta di caccia, anche per rievocare i bei vecchi tempi in cui la caccia era all'ordine del giorno.
    Senti, cosa stai facendo?
    Vedendo quella strana scena in cui un ragazzo partecipante a quell'assurdo torneo giocava con un innocente gatto randagio la sua curiosità si accese non poco e voleva proprio sapere cosa stesse facendo.



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    Lulu
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    .: Status Psicologico: Curiosa.
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    di contro la ragazzina scoppiò in una fragorosa risata si vedeva che era molto istintiva, nel ridere abbassò la guardia è impossibile rimanere concentrati quando si ride talmente tanto da avere le lacrime agli occhi, e allo stesso modo comportarsi così di fronte ad uno sconosciuto poteva rivelarsi pericoloso soprattutto su quell'isola dove c'era gente senza scrupoli pronti a sfruttare ogni minima indecisione dell'avversario per potergli rifilare il colpo di grazia, già che cosa triste, purtroppo in un modo o nell'altro su quell'isola tutti erano in qualche modo avversari e di certo fare un incontro di quel tipo non avrebbe aiutato il ragazzo a combattere, era così innocente quella ragazzina in quella risata così naturale che subito suscitò della gran simpatia, si perchè seppure una reazione del genere potesse non essere delle più appropriate, aveva incontrato la persona giusta con cui averla perchè Edward era autoironico e sapeva di aver fatto la figura del pesce lesso, in effetti così spaventato e con la coscia usata per minacciarla come non poter capire la sua reazione; così quando iniziò a ridere ditubante piegò il braccio che impugnava "l'arma micidiale" e sempre più imbarazzato abbozzò un sorriso molto più contenuto rispetto all'euforia della ragazza con le orecchie da lupo che scoprì chiamarsi Lulu e non solo a peggiorare la figuraccia ci fù la frase successiva, in effetti era caduto vicinissimo al falò ma sarà per il gesto istintivo e per l'adrenalina che scorreva nelle vene che non si accorse del pericolo in agguato, difatti iniziò a sentire caldo al braccio sinistro solo sopo la frase di Lulu si girò e vide il braccio corrotto a pochissimi centimetri dalla fiamma viva, così scattò indietro tirandosi goffamente in piedi e nel farlo fece un paio di passi indietro strisciando le suole delle scarpe e muovendo le braccia in maniera convulsa facendo anche cadere la coscia del coniglio a terra "nooo! che perdita!" la coscia era la parte più buona perchè seppur carne bianca era ricca di grasso e rendeva il tutto più buono e succulento.
    Finalmente Edward si trovò in piedi di fronte a Lulu l'imbarazzo iniziò a calare e si pulì i fianchi e il sedere dandosi delle pacche vigorose con i palmi delle mani, sgranchendosi la gola forse più per l'imbarazzo beh stavo mangiando, purtroppo non ci sono ristoranti qui in giro e mi sono sistemato con quello che la natura ha da offrirmi disse riferendosi al coniglio con tono molto sereno e poi c'era un gattino e sai, per passare il tempo ci giocavo muovendo questa catena, con questa solitudine non c'è molto svago e spesso le persone che si incontrano non vogliono fare altro che combattere detto questo ritirò la catena nel braccio facendone penzolare solo pochi centimetri per il momento non c'era bisogno di usarla e tenerla fuori in posizione di combattimento, parlando la stava fissando e più lo faceva più si lasciava sfuggire lo sguardo verso quelle orecchie, cercava di non farsi notare ma la curiosità era troppa e quindi spesso e volentieri anche senza volerlo l'occhio cascava sapendo di non riuscire a trattenersi e per paura di farla sentire in imbarazzo decise di rompere il ghiaccio, così alzò il braccio sinistro indicando le orecchie senti ma... quelle sono vere? era talmente confuso e concentrato su quelle che ancora non aveva notato la coda, anzi spinto sulle orecchie lo sguardo non era mai calato da sotto il seno


    dYmWEO0 Edward
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    Sentendo l'avvertimento della ragazza-lupo, Edward si guardò subito in direzione della mano, per poi scattare in avanti allontanandosi goffamente dal falò, saltellando lontano dal pericolo. Lulu non poté non scoppiare in una seconda risata vedendo quella scena, anche se era molto più contenuta della prima. Anche se immensamente scortese e poco carino nei confronti dello sfortunato ragazzo era qualcosa di inevitabile, impossibile per lei non ridere a quella scenetta comica. In tutto quel trambusto però successe qualcosa di davvero tremendo, una tragedia: il cosciotto che quel ragazzo teneva in mano era caduto per terra. Quel secondo siparietto comico non si era concluso nel migliore dei modi, ora quel meraviglioso e succulento pezzo di carne era tutto pieno di terra e avrebbe avuto il retrogusto di quest'ultima, anche se la si toglieva. Non che non fosse più mangiabile, per carità. Anche così era pienamente commestibile, forse non più buonissimo ma poteva ancora soddisfare l'appetito di qualcuno. Dopo che la giovane guerriera fece la sua domanda, il ragazzo, che ad occhio e croce avrà la sua stessa età, cominciò a spiegargli cosa stesse facendo con quel gattino, ignorando però il cosciotto di coniglio che giaceva ai suoi piedi. Perché non lo raccoglieva, non voleva mangiarlo? In quel momento si era dimenticata di quanto gli esseri umani fossero schizzinosi. A differenza dei membri della sua razza che non si facevano problemi a mangiare del cibo caduto per terra, anzi nel loro villaggio vigeva la regola che vietava ai suoi abitanti di sprecare ciò che madre natura regalava loro, e sopratutto il cibo, il bene più prezioso che potesse esserci. Quel cosciotto di coniglio era ancora buono e non doveva andare sprecato. Senza dire niente si abbassò e prese quel succulento pezzo di carne per poi cominciare a pulirlo.
    Se non lo mangi allora lo prendo io.
    E senza aspettare una risposta dal ragazzo la giovane cominciò a papparsi quel succulento pezzo di carne tutto in un sol boccone. Non era molto grosso e per lei che era abituata a mangiare porzioni molto più grandi sarebbe stata una bazzecola finirselo in pochi secondi. Aveva un lievissimo retrogusto di terriccio, ma era talmente leggero che solo un'esperta come lei poteva accorgersene. Mentre lei si mangiucchiava quel piccolo spuntino notò che c'era altra carne sul fuoco, un coniglio intero a cui mancava soltanto una coscia, quella che ormai era finita nel suo stomaco. Chissà perché non l'aveva ancora tolta da lì, oramai era ben cotta, poteva dirlo a vista. Avrebbe dovuto pensarci lei, altrimenti quel favoloso pezzo di carne sarebbe andato carbonizzato. La fiamma viva è molto più veloce a cuocere di quelle piastre di metallo che gli umani usavano per cucinare. Se non ricorda male si chiamano padelle. O forse piattelle? Adesso il nome preciso non gli veniva in mente, ma il concetto era chiaro.
    Ti conviene toglierla da lì. Se la lasci sul fuoco ancora un po' poi diventerà immangiabile.
    Il coniglio intero era stato infilzato su un lungo spiedino, tenuto in piedi al centro del falò da due lunghi rami biforcuti che facevano da supporto. Un supporto molto rudimentale ma efficacissimo, che lei aveva usato un milione di volte. Mentre prendeva quel lungo spiedino da uno dei due estremi, si sentì fare una strana domanda dal ragazzo alle sue spalle. All'inizio non capiva a cosa si riferisse, ma non appena Lulu si voltò verso di lui vide che stava indicando la sua testa; probabilmente si riferiva alle orecchie.
    Cosa, le mie orecchie? Cero che lo sono, che domande.
    E come a dargli conferma di ciò, le due piccole protuberanze sulla sua testa si mossero rapidamente quasi fossero appena state stuzzicate dal vento. Intanto gli stava porgendo il lungo pezzo di legno usato per tenere sul fuoco la preda della giornata. Gli aveva già fregato una coscia, non voleva di certo rubargli anche il resto della cena.
    Tieni, questo è tuo.



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    Lulu
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    vedendola abbassarsi per prendere il pezzo di carne in un primo momento non capì le sue intenzioni, eppure era qualcosa di semplice, la raccoglie per mangiarla, ma no era caduta per terra, si era sporcata, magari voleva gettarla nel fuoco come lui spesso faceva da bambino quando della carne cadeva a terra mentre facevano il barbecue, era così bello vedere la carne sfrigolare sulla brace facendo tante bollicine col grasso che si scioglieva fino a che non seccava diventando tutta nera ma mantenendo la sua forma rispetto alla brace che si rompeva, poi quando gettavano via tutto ancora poteva riconoscere il pezzo di carne bruciato, invece no la pulì e la portò alla bocca "hey ma che fai? tranquilla dai se hai fame ti do un pezzo di coniglio non prendere quello li a terra" ecco cos'avrebbe voluto dirgli ma non fece semplicemente in tempo, Lulu l'aveva già quasi ripulita del tutto, così rimase semplicemente sbigottito dalla scena pensando che dovesse avere una fame fuori dal comune, se non fosse stato per il fisico e per il fatto che si trovasse su quest'isola avrebbe pensato che fosse affamata per via del luogo ostile e senza traccia di vita se non per degli edifici disabitati, ma scartò subito l'idea, una ragazza come lei sicuramente avrebbe potuto procacciarsi il cibo.
    Nuovamente quella voce innocente... si è vero... il coniglio... era talmente immerso nella situazione da risultare parecchio sbadato meno male che ci pensò Lulu a prendere il resto della carne prima che potesse bruciarsi e quando si piegò dandogli le spalle la notò, seugì le gambe allungarsi verso quei pantaloncini che una volta piegati mostravano l'attaccatura dei glutei, ma non era quello che rubò la sua attenzione ma una soffice e voluminosa coda... non solo le orecchie ora anche la coda, cioè in teoria niente di cui stupirsi, forse in mezzo a demoni spiriti e altri mostri una ragazza con fattezze animalesche poteva tranquillamente essere la cosa più normale del mondo anzi, sembrava una di quelle ragazze neko che compaiono ogni tanto in alcuni spettacoli in TV eppure la cosa lo stupì molto, come la naturalezza che ebbe nel dire che le orecchie fossero vere, le mosse! e anche la coda si muoveva! rimase bloccato a bocca aperta, non sapeva come proferire parola, cosa poteva dirgli? "wow bella quella coda posso toccare?!" certamente lei viveva la cosa benissimo si vedeva ne parlava come se fosse la cosa più normale del mondo, quando al contrario Edward ancora aveva timroe ad accettare il proprio potere, fortunatamente per l'ennesima volta ci pensò Lulu a farlo ritornare dal mondo dei sogni offrendogli il suo stesso coniglio che afferrò mantenendo uno sguardo perso ooh gentilissima... si soffermò a fissare la carne per qualche secondo, la mente era totalmente sgombera al che scosse la testa e finalmente lo sguardo divenne più intenso, senti, ne vuoi metà? in fin dei conti non ho tutta questa fame non era vero, ma gli premeva essere gentile con quella ragazzina di un pò... sei anche tu qui per il torneo? sai che dovremmo batterci? la domanda poteva sembrare stupida ma vedendola così amichevole avrebbe voluto una conferma della cosa, sapeva già la risposta e gli seccava parecchio la cosa tant'è che nel dire la seconda parte della frase lo sguardo si incupì, "che vigliaccata neanceh si fa in tempo a conoscere le persone e già bisogna andare alle mani!", dovevano combattere e il ragazzo voleva prendere tempo da un fatto che sarebbe stato inevitabile

    dYmWEO0 Edward
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    dispiaciuto da un possibile scontro
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    Il ragazzo accettò senza problemi il lungo spiedino offertogli da Lulu, ringraziandola per la premura. Davvero una brava persona, e non lo diceva solo perché l'aveva ringraziata per così poco. L'aveva capito non appena l'aveva visto negl'occhi quanto lui fosse una brava persona. Questione d'istinto. Edward prese lo spiedino dalle mani della ragazza, cominciando a fissare quel coniglio con sguardo vacuo. Vedendolo con quello sguardo la ragazza-lupo inclinò leggermente la testa guardandolo confusa, non capendo cosa stesse facendo. Perché guardava quel pezzo di carne in quel modo, non ci aveva mica fatto niente di strano. E poi era cotta alla perfezione, non era ne troppo cruda ne troppo bruciacchiata. Non capiva cosa ci trovasse di strano in quel pezzo di carne.
    Guarda che è buono, non preoccuparti.
    Non capiva il perché di tutta quella diffidenza, non ci aveva fatto niente di male. Eppure continuava a fissare insistentemente quel succulento e delizioso pezzo di carne, contemplandolo quasi. Al posto suo lei se lo sarebbe pappato subito, senza starci troppo a rimuginare sopra. Se fosse stato avvelenato se ne sarebbe accorta sul momento, e ci avrebbe anche pensato sul momento. Sempre che non sia troppo tardi, ovvio. Dopo quella lunga e interminabile meditazione Edward alzò lo sguardo, guardando direttamente la giovane negl'occhi. All'inizio la giovane non capiva cosa volesse, ma quando se ne uscì con quella semplice domanda Lulu capì finalmente tutto. Non stava riflettendo sul fatto se fosse avvelenato o meno, ma si stava chiedendo se anche lei ne volesse un po'. Adesso aveva tutto più senso. Non era passato molto tempo dall'ultimo pasto che aveva fatto, un'ora circa, però un'altro bel cosciotto di coniglio gli avrebbe fatto molto piacere. Diceva che non aveva molta fame, quindi perché non approfittarne?
    Certo! Se non lo mangi tutto un pezzo lo prendo molto volentieri!
    Lo disse così, con quel suo solito sorriso genuino sulle labbra. Aspettava che il giovane gliene desse un pezzo, non poteva di certo prenderselo da sola. Lei avrebbe semplicemente mangiato quello che lui gli dava, o che lui non voleva; tanto tra il suo stomaco e il terreno era meglio la prima soluzione. Mentre i due mangiavano beatamente insieme però, il ragazzo se ne uscì con una strana domanda, della quale Lulu non riuscì proprio a capire il senso. Certo che sapeva che dovevano battersi, per chi l'aveva presa. Sarà stata anche una stupida, una zucca vuota o tutto quello che vuoi, ma non fino a questo punto. Era venuta in quell'isola proprio perché sapeva che lì si sarebbe potuta battere con gente forte.
    Certo che lo so. Questo è un torneo, no? Persino io so che nei tornei ci si batte con gl'altri partecipanti. Dopotutto sono venuta apposta su quest'isola per scontrarmi con gente forte.
    E detto questo si mise un bocca un altro dei pezzi di carne che Edward gli aveva dato. Però adesso gli era venuto il dubbio alla ragazza-lupo: non è che con quella domanda voleva fargli intendere che voleva battersi con lei? O forse era l'esatto contrario? Aveva notato una certa nota di malinconia nelle sue parole, come se durante la sua permanenza in quell'isola non gli fossero capitate altro che cose spiacevoli. In un certo senso gli ricordava quel piccolo demone che aveva incontrato qualche tempo fa e con il quale si era scontrata. Anche lui aveva passato delle brutte esperienze su quell'isola, e ne era uscito particolarmente distrutto e demoralizzato quando l'aveva incontrato. Non sapeva cosa fare in quella situazione, se assecondarlo e chiedergli se voleva battersi con lei tanto per ammazzare il tempo o se avesse dovuto far finta di niente. Ovviamente non ci mise molto per prendere la sua decisione. Col carattere che si ritrova era palese quale fosse stata la sua scelta finale.
    Senti che ne dici di un combattimento? Così tanto per passare il tempo. Tanto siamo qui per questo, no?
    Lo disse nella maniera più naturale possibile, facendogli capire che non aveva cattive intenzioni, e anche se avesse rifiutato la sua proposta non l'avrebbe attaccato a tradimento e avrebbero trovato dell'altro da fare. Dopotutto Lulu era fatta così, se doveva battersi proferiva che anche l'altra parte lo volesse, eccetto casi particolari ovviamente.



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    Lulu
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    i due iniziarono a mangiare, il ragazzo divideva equamente i pezzi del coniglio e non solo, siccome di coscia ne era avanzata solo una per gentilezza diede comunque anche l'altra alla ragazza, la prima era caduta a terra, quindi non valeva come assaggio vero e proprio, per lui questo fu un vero e proprio gesto d'altruismo, la coscia assieme alla parte morbida di carne che forma il ventre erano la sua parte preferita, in quanto più succose per via della quantità di grasso, con le mani staccava pezzi di carne e siccome specularmente l'animale era uguale ne dava una metà alla ragazza e una metà la mangiava lui, dai bocconi che faceva se ne staccava altri piccoli filamenti che portava alla bocca chiudendoli tra il pollice e l'indice, inserendo anche le falangi tra le labbra per poter assaporare anche il grasso che colava sulle dita; Ed masticava lentamente espirando dal naso la bocca serrata mangiava pezzi talmente piccoli che anche il movimento della mandibola sembrava quasi impercettibile, lo sguardo pensieroso sempre fisso sulla ragazza-lupo ma la testa era priva di pensieri, oramai quello che doveva dire l'aveva detto; che porca malinconia li dava quel posto e anche l'unica persona veramente semplice e affabile che aveva incontrato al di fuori di Elettra che già conosceva avrebbe dovuto combatterla, odiava quel posto e gli venivano in mente le parole di Tex, quell'isola era fatta apposta per gente come lei e Rachel, oscurità totale, nessun legame con nessuno e tutti nemici, sicuramente loro gongolavano in quella situazione, ma per i tipi come Edward questo luogo era un vero e proprio incubo, ed eccole come un fulmine a ciel sereno le parole di Lulu, anche lei era intenzionata a combattere, "dio che odio! anche una ragazza così genuina poteva essere corrotta da questo posto?" aveva la nausea, quel poco coniglio che rimaneva non gli andava più, gli si chiuse lo stomaco dal nervoso, e sbattè un piede a terra con violenza come per sfogarsi, ma non servì a nulla, "e io che credevo di poter instaurare un rapporto, io stupido avrei anche pensato ad un metodo alternativo, e invece ecco l'ennesimo avversario!"; invece no, questa volta le parole della ragazza-lupo furono diverse, anche il modo in cui le disse, la sua era curiosità, lei voleva combattere "per passare il tempo" non vi era odio in quelle parole, Edward spalancò la bocca e alzò gli occhi azzurri sul viso di Lulu, iniziò a pensare che quell'incontro fosse un segno del destino, un segno per spronarlo ad andare avanti, a non farlo sentire solo, non era l'unico a non provare odio, o a combattere con il semplice scopo di farlo per migliorarsi e apprendere, era stufo di combattere per la vita, quella ragazza dalla coda soffice e le orecchie da lupo senza saperlo gli stava dando una grossa mano, forse il suo modo di essere sembrò per Edward un segno ancora più forte delle parole dolci di Tex, ora poteva accettare quella sfida, una sfida leale tra due persone che non serbano rancore, si, si! te non puoi renderti conto, ma... mi hai appena dato speranza, non raccontò il motivo, gli disse quella frase col sorriso solo perchè era un tipo passionale e voleva in qualche modo ringraziarla per il gesto probabilmente non voluto e quindi per questo motivo ancora più importante, si alzò spostandosi dal focolare lasciandolo alla sua sinistra si sarebbe allontanato di una decina di metri, non voleva che qualcuno dei due potesse subire delle ustioni, poi avrebbe aspettato che la ragazza si posizionasse per iniziare lo scontro, accetto Lulu, che sia un combattimento divertente e leale, dall'atteggiamento si poteva facilmente capire che non l'avrebbe attaccata di sorpresa anzi, una volta posizionato avrebbe aspettato che si posizionasse anche lei; che strano il mondo, un momento prima provava disprezzo per quei combattimenti, mentre ora la proposta di uno di questi non fece altro che alzargli il morale

    dYmWEO0 Edward
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    Non ne capiva il motivo, ma quella sua piccola richiesta da parte sua sembrava aver risollevato il morale al ragazzo, quasi fosse una luce nel grigiore della sua avventura qui, su quest'isola. Pochi istanti prima aveva la tristezza stampata in volto e un attimo dopo era radioso e pieno di speranza come mai aveva visto prima d'ora. Quelle sue parole così genuine e spontanee avevano avuto un effetto enorme su di lui, e questo non poté che fargli piacere. Vedendolo così di buon umore si lasciò scappare uno dei suoi soliti sorrisi spontanei, pieni di allegria e spensieratezza.
    Bravo, così si parla!
    Entrambi avevano finito la loro porzione di coniglio, chiudendo così quella breve cena passata in compagnia. Adesso i due ragazzi sarebbero stati avversari, ma non nemici. Si sarebbero battuti per il semplice piacere di farlo, non perché erano obbligati dalle circostanze in cui si trovavano o perché qualcun'altro glielo imponeva. Uno scontro amichevole, come quelli che Lulu aveva praticato fin da bambina, e in mezzo ai quali era cresciuta. Nessun rancore ne odio reciproco, ma solo una pura e genuina voglia di confrontarsi l'uno con l'altro. Era così che doveva essere un torneo, non un posto dove tutti odiano tutti e fanno di tutto per abbattere chiunque vi partecipasse come credeva Raphael. E a quanto pare anche quel ragazzo di nome Edward la pensava allo stesso modo. La cosa non poté che fargli immensamente piacere, sapere che non era la sola persona in quell'isola che la vedeva in quel modo, e averla incontrata sembrava quasi un miracolo. Il suo compagno si allontanò dal falò, probabilmente non voleva rovinare il suo piccolo ma accogliente accampamento, anche se d'importante vi era solo quel piccolo falò. Quello che stava facendo era ovvio, stava prendendo posto prima di dare il via al loro scontro. Una pratica usuale in praticamente tutti i combattimenti ufficiali, usata anche nel villaggio natio di Lulu. Quest'ultima si avviò nella direzione opposta, vino ad arrivare a circa cinque metri di distanza da lui in linea d'aria. Il campo era completamente aperto, senza alberi, rocce o elementi di disturbo vari, una pura e semplice distesa di terra ed erba avrebbe fatto da palcoscenico per il loro scontro. La giovane, una volta raggiunta la sua posizione, si voltò verso Edward, scrocchiandosi mani e collo, come sua abitudine prima di uno scontro, quasi fosse una sorta di riscaldamento iniziale.
    Certo che si! Quando mai i combattimenti non sono divertenti? E poi non sei il tipo da fare scorrettezze, no?
    Lo disse con una naturalezza che sembrava impossibile per una persona che stava per battersi con tutte le sue forze. Sembrava davvero una ragazza ingenua che non sapeva ciò che stava facendo, specie contro un avversario di cui non sapeva proprio niente, se non il nome, che gli piacevano i gatti e che aveva una specie di catena come arma. Quest'ultima informazione era alquanto interessante e un ottimo punto di partenza, ma sicuramente non sarebbe bastato per capire quale fosse lo stile di combattimenti del suo avversario; di sicuro lo avrebbe scoperto nel corso del combattimento, ma per il momento doveva accontentarsi di poco.
    Vedi di fare del tuo meglio, e di non inciampare nuovamente nel fuoco.
    Quel piccolo sfottio lo disse senza cattiveria, volendolo però avvertire di impegnarsi in quel combattimento e di non fare di nuovo la figura dello spadaccino di cosce di coniglio come aveva fatto poco prima. Adesso che i convenevoli erano finiti era arrivato il momento di passare all'azione. La ragazza-lupo non perse altro tempo e si lanciò subito all'attacco, correndo verso il suo avversario pronta a sferrare il suo attacco. Durante quella breve corsa avrebbe fatto comparire sopra alla sua pelle una spessa armatura di roccia, la sua carta vincente. Sarà anche stato una brava persona quella davanti a lui, senza contare che nella sua testa lo aveva già marchiato come amico, però adesso era un avversario e non si sarebbe trattenuta, avrebbe fatto di tutto pur di vincere. Ovviamente niente scorrettezze.



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    Lulu
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    Tse Hania
    -La roccia che ricopre il cuore è resistente quanto un rivestimento ferroso che mitiga i danni da perforazione e assorbe quelli da impatto.
    -All'attivazione del potere, la pelle cambia in modo da diventare più simile alla roccia. Questo aumenta di molto la resistenza ai danni da taglio o da perforazione e in generale, la capacità di assorbire meglio i colpi. I danni da ustione risultano meno efficaci.
    -È possibile rivestire, dalle dita fino all'avambraccio, la propria pelle con un ulteriore strato roccioso che crea praticamente dei piccoli guantoni. Questi consentono di effettuare scambi contro nemici armati pur non avendo a disposizione nulla per combattere, poiché resistenti molto più del ferro e come tali in grado di infliggere forti danni da impatto.
    -Ogni volta che il proprio corpo subisce una ferita di entità almeno media, il sangue che fluisce più intensamente le corpo provoca un surriscaldamento che sfocia in un aumento della propria forza del 10% per i prossimi 4 turni. Questo effetto è cumulativo per il bonus ma non per il tempo, se si viene feriti nuovamente semplicemente il conteggio viene azzerato. Questo bonus può cumularsi fino ad un massimo del 50%.
     
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    bene i due si stavano preparando allo scontro, anche Lulu si alzò in piedi e si avvicinava a Edward che dal trovarsela lontana dieci metri ora se la sarebbe trovata a cinque, Edward era stuzzicato da cosa potesse nascondere la ragazza-lupo, sicuramente non si sarebbe fermata nell'avere una coda e un paio d'orecchie ferine, ora che poteva vederla pronta a combattere tutto in lei gli ricordava un animale, gli occhi vivi accesi, anche la sua espressione aveva qualche tratto selvaggio, certo probabilmente la vedeva in quel modo perchè si era fatto prendere dalla situazione, fatto sta che era eccitato all'idea di quello scontro, sentiva fremere il proprio corpo, un brivido freddo piacevole lo attraversava non vedeva l'ora di scontrarsi era la prima volta che provava quell'emozione da quando approdò sull'isola, finalmente provava il piacere di combattere! poco importava chi avrebbe vinto si vedeva che Lulu era una ragazza leale, lui stesso aveva detto che si sarebbe aspettato uno scontro leale e anche lei lo ribadì certo che non faccio scorrettezze per chi mi hai preso? la conosceva appena eppure per l'euforia del momento già gli parlava con molta naturalezza mostrando la parte migliore del suo carattere, entrambi in quel momento erano "vivi" si sentiva lo scoppiettio del fuoco, la luce del falò irradiava la parte esposta verso la luce tremolante che spettacolo! era tutto pronto l'ultima frase della ragazza si aspettava il massimo impegno da parte sua, come poteva negarglielo? no si sarebbe impegnato al massimo altrimenti avrebbe inquinato tutto ciò che era nato tra i due ovviamente niente scorrettezze, ma massimo impegno! sono convinto che mi divertirò un sacco!; detto ciò la ragazza-lupo iniziò a corere verso di lui nel mentre si ricoprì di una specie di carapace ma a giudicare dalla forma e dal colore sembrava fatto di terra o qualcosa di simile, sicuramente non sembrava metallico, mentre sulle braccia il rivestimento sembrava ancora più spesso, probabilmente doveva essere più duro e pesante e sarebbe servito per effettuare colpi più forti del normale, anche lui possedeva una stance simile e sapeva quanto una cosa difensiva potesse essere anche potenzialmente brutale durante un attacco, in quel momento gli vennero in mente le parole di Tex, quando sbalordite vide che il suo potere non copriva tutto il corpo, magari per lei il potere di Lulu poteva essere più interessante visto che la rivestiva, ma ora non c'era tempo per perdersi nei pensieri, al momento dalla corsa sembrava un pò più lenta di lui ma non c'era da fidarsi avrebbe testato le sue capacità a breve con una mossa dove l'avrebbe colta di sorpresa, quando iniziò a muoversi verso di lui, la piccola catena che pendeva dal polso svanì in una nebbiolina nera, al suo posto uscirono quattro catene dalla scapola tutte e quattro sarebbero passate alla sinistra del braccio di Edward per non intralciarlo, due si sarebbero mosse dritte una verso il centro del petto e un altra verso il braccio sinistro, mentre le altre due sarebbero passate rispettivamente alla destra e alla sinistra del corpo di Lulu all'altezza del ventre e si sarebbero chiuse a tenaglia, tutte e quattro le catene avrebbero seguito il percorso più veloce per effettuare i colpi non c'era metodo migliore per testare le sue abilità se non un colpo inaspettato come quello che l'avrebbe costretta a dar sfoggio delle sue potenzialità fin da subito

    dYmWEO0 Edward
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    • Tactical Hurdle: A partire dalla spalla del braccio sinistro verranno allungate fino a 4 catene lunghe un massimo di 5 metri, che usciranno dalla parte anteriore del corpo per poi ripiegarsi in avanti, seguendo il volere di chi le controlla. In questo modo sarà possibile utilizzare più catene nello stesso momento, senza però far si che queste siano più efficaci del normale o abbiano la capacità di irrigidirsi.
    .:Note:.
    ►Potere: Attivo
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    Quello scontro sarebbe stato molto emozionante, se lo sentiva. Vedere la carica emotiva del ragazzo di fronte a lei la faceva sentire più viva, elettrizzata, pronta a tutto pur di vincere. Non si sentiva così da parecchio tempo, e ricordare quelle sensazioni la rese molto felice. Sentire le parole di Edward fu come ricevere un iniezione di adrenalina che la resero ancora più competitiva. Non si sarebbe trattenuta, e non per via della promessa fatta. Non appena i convenevoli finirono, la ragazza-lupo partì subito all'assalto, senza andare a tutta velocità, ma neanche facendo una lenta maratona. Era abbastanza veloce, e sarebbe riuscita a coprire lo spazio che separava i due in poco tempo, però nemmeno lui era così ingenuo da lasciare che la sua avversaria si avvicinasse troppo. In brevissimo tempo, la catena che aveva tenuto sulla mano destra fin da quando si erano incontrati si dissolse in una nuvola di fumo, sostituendosi a ben quattro catene della stessa dimensione, ma molto più minacciose. Queste si diressero a grande velocità verso di lei, mirando ognuna in un punto diverso del corpo, ma rimanendo quasi tutte all'altezza del busto, forse anche un po' più in basso. Difatti una mirava al suo braccio sinistro, una al centro del petto mentre le altre due sui fianchi, rispettivamente una a destra e una a sinistra. Una mossa decisamente rapida e decisa, che però non sorprese di molto Lulu. Sapeva che utilizzava delle catene, anche se non sapeva come; adesso l'aveva scoperto. Ad una velocissima occhiata quelle quattro catene sembravano estremamente taglienti, e sicuramente in grado di sorpassare la sua armatura di roccia. L'unico loro difetto era che la loro lunghezza di ogni singola catena non era molta e questo poteva essere un punto a vantaggio della giovane.
    Catene, eh? Mi spiace ma non mi fanno paura.
    Erano forti e veloci, questo non poteva negarlo, ma avevano un terribile punto debole che Lulu non poté non sfruttare a suo favore. Non appena vide le catene partire nella sua direzione, la ragazza-lupo inchiodò di colpo, arrestando completamente la sua corsa, per poi eseguire un semplice balzo all'indietro, alzandosi non più di dieci centimetri. Era più che altro una tattica per cercare di raggiungere la sua precedente posizione il più velocemente possibile, ma non solo. Anche lei era molto veloce e questo gli avrebbe permesso di fare una mossa tanto semplice quanto efficace. Mentre indietreggiava più che poteva, la giovane lupacchiotta avrebbe mosso le mani in modo da cercare di afferrare tutte e quattro le catene prima che esse potessero colpirla. Le braccia erano tenute basse, per cui le prime catene che avrebbe cercato di afferrare erano quella che miravano ai due fianchi.
    Prese!
    Quelle le avrebbe prese di certo, dato che le mani non dovettero muoversi di molto per raggiungere le estremità delle due armi. Le lame con le quali erano formate le catene erano molto taglienti, e sarebbero riuscite a rompere non di poco l'armatura di roccia che rivestiva le mani di Lulu. Fortunatamente in quel punto la roccia era più spessa, per cui non sarebbe riuscite a raggiungere la pelle della ragazza, nemmeno grazie a tutta la forza che aveva impresso in quella morsa d'acciaio. Una volta afferrati avrebbe cercato di prendere le altre due, con un rapidissimo movimento verso l'alto portando la mano destra verso il petto, in modo da intercettare la terza catena, e il braccio sinistro in modo da poter prendere quello indirizzato verso di lui. Era un operazione molto complessa, che però venne facilitata da quel primo movimento di Lulu, ossia quello di andare nella stessa direzione delle catene. Se fosse riuscita a prendere tutte e quattro le catene avrebbe passato velocemente le quattro catene tutte alla mano sinistra. Adesso che aveva fermato il suo attacco toccava a lei fare la sua mossa. Il piccolo balzo si concluse come programmato nella sua precedente posizione, e adesso che era ferma poteva agire come meglio voleva. Sempre che Edward non avesse provato a ritirare le sue catene prima, che ormai avevano raggiunto la loro massima estensione, la ragazza-lupo fece appello a tutta la sua forza, cercando di tirare a se il suo avversario utilizzando le catene come tramite. Aveva abbastanza forza per farlo, e nemmeno il tempo doveva essere un particolare problema dato che agì non appena si fermò. Se ci fosse riuscita a tirare le catene in tempo, queste avrebbero fatto partire il loro possessore nella direzione di Lulu, già pronta a sferrare il suo prossimo attacco e, in caso servisse, difendersi da eventuali altri attacchi.
    Fammi vedere di cosa sei capace, Ed!
    Come al solito lei attribuiva nomignoli o diminutivi alla gente senza prima chiedergli il permesso. Già con Raphael aveva sperimentato che alcune persone preferivano essere chiamate con il loro nome per intero piuttosto che con dei nomignoli imbarazzanti, ma a quanto pare non aveva ancora imparato la lezione.



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    Lulu
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    .: Status Psicologico: Combattiva.
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    .: Tecniche usate:
    Ninjutsu #17: Stretta di Ferro:
    Semplice tecnica molto efficace, permette di consolidare la stretta di una mano rendendola come una morsa d'acciaio. Venire disarmati diventa quasi impossibile, inoltre stringere un arto o la mano di un nemico può diventare estremamente fastidioso.
    Costo: 5
     
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    Lulu come capibile balzò indietro per evitare le catene, si sarebbe aspettato magari qualcosa di più complesso ma tutto sommato aveva fatto la scelta più saggia, spesso incontrava combattenti che pensavano più all'effetto scenico che al resto, "e brava Lulu" certo lo pensava, non poteva mettersi a fargli complimenti nel bel mezzo dello scontro, semmai gli avrebbe fatti più avanti, anche perchè subito dopo commise un grave errore peccando di presunzione, o meglio diciamo che peccò di sicurezza in se stessa e nelle sue difese perchè afferrò le sue catene, certo aveva una presa molto forte e nelle mani un ottima difesa che per un pò avrebbe resistito ma sicuramente a continuare a tenerla in mano prima o poi si sarebbe usurata, già con la presa sentì le lame affondare per qualche centimetro senza però incontrare la carne, ma questo ora era a vantaggio di Edward per la forma delle lame difficilmente si sarebbe liberata aprendo le dita, anzi avrebbe dovuto rinunciare ad un pezzo di armatura lasciando i palmi scoperti se proprio avrebbe voluto liberarsi, difatti era proprio quello lo scopo della forma di quelle maglie, certo per non correre rischi, appena afferrò le catene potendole controllare le fece girare attorno ai polsi, un giro lo fece con la parte di catena che superò le mani, mentre un altro lo fece avvicinando la parte tra lui e le mani della ragazza-lupo; ora se anche avesse deciso di strapparsi le catene dai palmi lui aveva comunque la presa sulle sue braccia, e oltretutto in quella zona l'armatura era molto più sottile.
    Come detto Lulù fece troppo affidamento sulla sua forza che si era maggiore di quella di Edward ma non abbastanza da potersi muovere liberamente, così visto la vicinanza delle catene che viaggiavano alla stessa velocità ed erano alla pari, quando le prime due vennero afferrate Edward l'avrebbe spinta verso di se visto che stava saltando indietro e non aveva appoggi, in più creò resistenza al movimento delle mani, che si, sarebbe arrivato a incontrare le altre due catene ma troppo tardi per potersi salvare; eppure non voleva finire subito l'incontro, aveva fatto un errore innocente, ma non voleva condannarla per quello, la catena che avrebbe fatto in tempo a raggiungere il petto lo avrebbe scalfito appena, poi la catena si sarebbe mossa verso l'alto arrivando con la punta sotto la mandibola, anche se aveva l'armatura la potenza di penetrazione della sua arma era in grado di perforarla, probabilmente avrebbe anche fato già delle ferite ai polsi dove l'armatura era meno spessa dato che avrebbe stretto le catene con tutta la sua forza; mentre la catena rivolta verso il braccio si sarebbe fermata all'altezza del bicipite.
    sicura che sia una buona idea bloccare le mie catene? in altre circostanze non gli avrebbe lasciato scampo, ma per com'era nato quell'incontro e per le aspettative che aveva, se lei gli avesse lasciato fare l'avrebbe liberata per proseguire lo stesso l'incontro, non gli interessava di vincere a tutti i costi; oddio chissà se l'avesse visto Tex, probabilmente l'avrebbe riempito di botte, ma questa era la sua natura e non poteva farci niente ti va se ricominciamo?, voleva dargli un altra possibilità, finirla in quel modo non sarebbe stato divertente ed era sicuro che lei poteva farlo divertire, quindi avrebbe aspettato la sua risposta, se avesse acconsentito l'avrebbe liberata per poter continuare

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    .:Energia:.
    200/200
    .:Tecniche Usate:.
    //
    .:Tattica Strutturale:.
    • Tactical Hurdle: A partire dalla spalla del braccio sinistro verranno allungate fino a 4 catene lunghe un massimo di 5 metri, che usciranno dalla parte anteriore del corpo per poi ripiegarsi in avanti, seguendo il volere di chi le controlla. In questo modo sarà possibile utilizzare più catene nello stesso momento, senza però far si che queste siano più efficaci del normale o abbiano la capacità di irrigidirsi.
    .:Note:.
    ►Potere: Attivo
    ►Armi: Kurai Buraedo nel fodero

     
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  14. bestcloud
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    Edward era molto più veloce e scaltro di quanto le potesse immaginarsi. Non appena Lulu afferrò le catene, il suo avversario cominciò ad opporre resistenza su quelle catene, bloccando completamente la sua fuga, e facendole lievemente perdere l'equilibrio. Quello stop improvviso sorprese non poco Lulu, che ebbe non poca difficoltà a prendere le restanti due armi. Per quella che mirava al braccio non ebbe molta difficoltà, ma quella che puntava al petto fece molta fatica a riprenderla, anzi sarebbe stato quasi impossibile che ce la facesse prima che questa la colpisse al petto. D'istinto fece indurire il petto per renderlo più resistente a danni esterni, però all'ultimo secondo accadde qualcosa di inaspettato. La catena cambiò traiettoria, mirando verso l'alto, in direzione del collo della ragazza. Questa mossa improvvisa, seppur rapida come non si era mai vista, diede alla giovane il tempo necessario per afferrare la catena prima che fosse troppo tardi. Seppur per un soffio, riuscì a bloccare le ultime due catene come previsto; una mossa estremamente rapida che la salvò all'ultimo secondo.
    Fiuuu~
    Un sospiro di sollievo uscì tranquillamente dalle labbra di Lulu, mostrando apertamente le proprie emozioni, quasi non si rendesse conto di essere nel bel mezzo di un combattimento. In realtà lei sapeva molto bene dove si trovava, solo che era il tipo di persona da comportarsi con naturalezza in tutte le situazioni, anche le più pericolose: e questa era una di quelle. Per l'ennesima volta si era salvata in extremis, però c'era qualcosa che non andava. All'inizio non se n'era accorta, ma quelle catene erano strane. Sembrava quasi che si fossero arpionate allo strato di roccia che gli faceva da corazza, ed erano anche maledettamente resistenti e appuntite. Sembrava quasi non volessero più staccarsi, e non perché la presa di Lulu era dannatamente forte. Avevano anche penetrato di molto la sua armatura, danneggiandola non poco. Fortunatamente in quel punto le lo strato di roccia che ricopriva il suo corpo era particolarmente spesso, il che rendeva più difficile raggiungere la carne, senza contare il fatto che la giovane aveva preso le estremità delle due lame, riuscendo a far passare meno punte possibili. I danni complessivi, sia suoi che della sua armatura non erano stati molti, ma il pericolo appena corso era tanto e doveva stare più attenta la prossima volta, o non sarebbe stata così fortunata. Intanto Edward gli stava chiedendo se volevano ricominciare. Sentendo quella domanda sul volto della ragazza si dipinse uno dei suoi soliti sorrisi di sfida. Evidentemente non aveva ancora capito contro chi stava combattendo. Lulu non era il tipo di persona di "ricominciare", o da arrendersi tanto facilmente, e presto lo avrebbe capito a sue spese.
    Credi davvero che sia il tipo da buttare la spagna tanto facilmente?
    Si dice "Gettare la spugna".
    Adesso vedi!
    E mentre pronunciava quelle parole si abbassò, tirando un potente pugno con sul terreno, usando la mano sinistra. La destra l'aveva giustamente allontanata, dato che la catena che mirava al petto era l'unica che non era riuscita a prendere per l'estremità ed era l'unica che aveva ancora una discreta mobilità, specie nella parte che era riuscita a passare. Quel pugno improvviso fece comparire tra i due sfidanti un grosso, ma sopratutto alto muro di acciaio, spesso circa cinque centimetri, ma alto ben quindici metri. Questa specie di divisorio improvvisato si sarebbe elevato in bravissimo tempo, e avrebbe funto da impedimento per le catene di Edward. Non sapeva quanto queste fossero lunghe, ma di certo non avrebbero mai raggiunto una lunghezza tale da far si che raggiungessero la cima del muro e poi scendere fino ad arrivare alla ragazza-lupo, di questo ne era convinta al novantanove percento. Il muro si sarebbe eretto fra i due, con ancora in mezzo le quattro catene, e arrivati a questo punto il ragazzo doveva fare velocemente una scelta: o cominciava una specie di tiro alla fune con Lulu, vedendo che dei due sarebbe dovuto andare in cima al muro per poi riscendere dall'altra parte, mettendolo in una posizione di estremo pericolo, o lasciava andare la presa che aveva esercitato sulla sua giovane avversaria con le orecchie da lupo, arrotolando le catene intorno al suo braccio sfruttando la parte precedente alla morsa d'acciaio della lupa. Lulu sapeva che poteva farlo, l'aveva già visto far scomparire una catena per farne comparire altre quattro, per cui quello non doveva essere un particolare problema.



    UBjzHjQ
    D0ysAfD
    Lulu
    .: Status Fisico: Illesa.
    .: Status Psicologico: Combattiva.
    .: Bonus: +10%
    .: Energia: 140/150
    .: Tecniche usate:
    Rinjutsu #31: Walls of Jericho:
    Si tratta di un potentissimo rinjutsu difensivo, consente, sbattendo violentemente i palmi delle mani a terra, di evocare a partire da essa un vero e proprio muro d'acciaio, spesso 5 cm, alto 5 metri e largo altrettanti, colorato d'argento e munito di accennate punte all'estremità più alta. Il potere di questa tecnica sta nel poter evocare molte mura contemporaneamente, tutte in fila però, sovrapporle di fianco, sopra o dietro l'altra per aumentare lo spessore.
    Costo: 5 per 3 muri


    Edited by bestcloud - 1/2/2014, 23:13
     
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    io non sono leggenda...sono realtà!

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    Lulu non sarebbe mai riuscita a raggiungere la catena che aveva la punta già tra i seni, aspettò proprio l'ultimo momento prima di deviare al catena per vedere se avesse assi nella manica, che parve non avere al di fuori di un ennesima difesa rocciosa che si creò sul petto, deviò l'arma verso l'alto arrivando in prossimità del mento ma si bloccò perchè riuscì a raggiungere con le mani e bloccare, ovviamente raggiunse la catena all'altezza del petto, dal sospiro che fece parve che capì di esser stata graziata, ma gli piaceva il modo in cui affrontava la battaglia, anche in un momento come quello non sembrava preoccupata più di tanto, si limitò ad un sospiro, per un momento balenò a Edward il pensiero che quel comportamento fosse dovuto al fatto che fosse troppo amichevole e che avrebbe dovuto calcare di più la mano, ma non poteva essere lei stessa gli chiese impegno da parte sua, e la frase che disse dopo non fece che rafforzare la sua idea, aveva solo contato troppo sulle proprie capacità, e il fatto di non ricominciare da capo ma di continuare da quel punto gli fece davvero molto onore anche se.. "gettare la spagna?! ma che sta dicendo?" Ed fece un espressione allibita rimanendo letteralmente a bocca aperta e facendo cadere a terra quarta catena che aveva fermato... s-spugna?! disse con tono incredulo per correggerla... senza sapere che questo momento di distrazione diede il tempo alla ragazza-lupo di sbattere a terra un violento pugno facendo fuoriuscire dal terreno un grosso muro in acciaio che il ragazzo conosceva molto bene in quanto anche lui utilizzava quella tecnica, se fosse stato sicuro della sua forza non avrebbe mollato la presa con le catene iniziando un tiro alla fune, ma preferì non rischiare mollando la presa facendo sparire le catene che la tenevano cambiando stance, ora aveva solo una catena che penzolava per pochi centimetri dal polso, "furba la ragazza, ha trovato il modo di liberarsi dalla mia presa, non male", davvero un gran peccato, se non si fosse distratto da quell'errore di pronuncia avrebbe sicuramente tentato di sollevarla da terra con le catene rendendo vana quella mossa, va beh erano apri, un errore da parte di entrambi; ora non avrebbe fatto altro che aspettarla alzando il braccio sinistro nella sua direzione, anche se non poteva vederla la percepiva perfettamente ed entro un raggio di 15 metri poteva sapere la sua posizione, ora era pronto se avesse aggirato il muro se ne sarebbe accorto, nel caso fosse rimasta li avrebbe comunque saputo quanto il muro poteva resistere prima di scomparire, fatto sta che si disegnò un sorriso sul volto del ragazzo per la mossa intelligente di Lulu non si pentì di non aver finito subito il combattimento sapeva che aveva assi nella manica e uno di questo l'aveva appena giocato... brava sei stata la prima ad aver fatto si che togliessi le mie catene di dosso senza arrendersi o rinunciare a brandelli di carne! sei grande!, era curioso di vedere quale fosse stata la prossima mossa della ragazza-lupo, ma in caso di errori non gli avrebbe più seconde occasioni

    dYmWEO0 Edward
    .:Status Fisico:.
    Illeso
    .:Stato Psicologico:.
    Felice di poter continuare
    .:Energia:.
    200/200
    .:Tecniche Usate:.
    //
    .:Tattica Strutturale:.
    • Full Combat: Il braccio ricoperto da catene ne proietta a partire dal palmo una sola che può essere afferrata e utilizzata come una frusta. In questo stato la catena può essere allungata fino ad un massimo di 20 metri per essere utilizzata come frusta, ma può anche stringere i segmenti che la compongono per diventare una lama rigida ed affidabile lunga 300 cm. La catena in questa Tattica ha una forza di trancio estremamente migliorata e una resistenza superiore.
    .:Note:.
    ►Potere: Attivo
    ►Armi: Kurai Buraedo nel fodero

     
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