The Great Escape

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  1. bestcloud
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    A quanto pare quel ragazzo era più furbo di quanto non sembrasse. Forse aveva previsto che Lulu riuscisse a colpire la sua mina vagante, e aveva agito di conseguenza. Ancor prima che l'ascia della sua avversaria potesse colpire la lama bianca che si avvicinava pericolosa alla sua preda, Gintoki fece una cosa alquanto inaspettata, o almeno così aveva intuito la ragazza. Quella specie di lama si sollevò da terra, rivelando la sua vera forma: un grosso pesce bianco, che ricordava verosimilmente uno squalo. La giovane guerriera non ne era completamente sicura, dato che ne vide solo la parte inferiore, ma sicuramente era un pesce, e probabilmente quella che aveva visto tutto il tempo non era una lama, ma semplicemente la sua pinna. La cosa strana era che invece di nuotare in mezzo al mare nuotavano sulla terra ferma, letteralmente. La cosa sorprese Lulu non poco. Perché interrompere così il suo attacco? Che avesse in mente qualcosa? In quel momento il suo senso del pericolo salì alle stelle, e non solo grazie al suo istinto animale che la avvertiva del pericolo incombente. L'immagine di quella strana pistola che aveva evocato poco prima si proiettò subito nella sua mente, e il ricordo dei danni che quella pistola le aveva provocato riaffiorò nella sua mente. Aveva intenzione di usarla, ne era certa. Com'era certo che il sole tramontava. E dato il carattere maligno e sadico di quella persona di sicuro non si sarebbe limitato ad un unico colpo di fortuna come fece lei nel suo scontro contro Elettra. Se aveva un arma così pericolosa voleva dire che era bravo, forse anche di più della ragazza-albero. Già era un arma pericolosa di suo, se poi si aggiungeva il fatto che ad utilizzarla era una persona come lui non poteva che esserne preoccupata. Aveva anche fatto uscire il suo Squalo da sottoterra, e si poteva anche immaginare il perché. Non c'erano poi molti motivi per farlo. Quel pesce serviva solo come diversivo, in modo da preparare quel suo attacco. Era astuto e malvagio, un binomio assai pericoloso che di certo avrebbe dato del filo da torcere alla giovane Lulu. Anzi, lo stava già facendo. Com'era prevedibile il pescecane esplose prima che raggiungesse la ragazza lupo, coprendole completamente la visuale di ciò che aveva davanti. L'esplosione non la raggiunse, ma in compenso il rumore di tre spari venne fortemente udito dalle sue orecchie pelose.
    Tch.
    Quei colpi non sarebbero di certo stati dei colpi d'avvertimento, se lo sentiva. Sicuramente aveva mirato a dei punti molto delicati, con l'intento di mettere in serie difficoltà la sua avversaria. Dal canto suo Lulu aveva poche possibilità di muoversi. Il suo attacco era preciso e potente, ma allo stesso tempo l'avrebbe sbilanciata non poco. Era un colpo rischioso che aveva eseguito seguendo puramente il suo istinto. Non sarebbe riuscita a muoversi se prima non avesse fermato il suo braccio-ascia rotante, e data la potenza usata per eseguire il colpo non lo avrebbe fermato facilmente. Era condannata, gli spari l'avrebbero raggiunta e trafitta come la volta scorsa, anzi forse gli avrebbero fatto anche più male. O almeno così credeva Gintoki. La sua avversaria era una stupida, e l'aveva dichiarato lei stesso. Però sul campo di battaglia era completamente differente. Era vero che si affidava solo al suo istinto primordiale e all'esperienza, ma queste erano più che sufficienti per sopperire alla sua mancanza di intelligenza ed arguzia. Il suo istinto naturale la avvertiva dei pericoli che incombeva, suggerendogli le mosse più sensate per poter combattere al meglio, semplici o folli che siano. Ma la sua vera capacità era quella di imparare dai propri errori e dalle proprie esperienze, migliorandosi giorno dopo giorno, combattimento dopo combattimento. Era un vero e proprio genio in questo, alla pari di molti grandi guerrieri che avevano calpestato quella stessa terra. La situazione era difficile ed era quasi impossibile sfuggire a quei colpi praticamente perfetti. Lulu era sbilanciata, non avrebbe riacquistato l'equilibrio in tempo utile per schivare i colpi. Ma a lei non sarebbe servito riacquistare l'equilibrio, avrebbe sfruttato quel suo stesso sbilanciamento a suo vantaggio. Ciò che avrebbe dovuto condannarla in realtà l'avrebbe salvata. La mossa che il suo istinto gli suggeriva di eseguire era talmente semplice che quasi si sarebbe messa a ridere se non si fosse trovata in una situazione del genere. Il colpo della ragazza-lupo era estremamente veloce, e l'avrebbe continuato anche dopo aver visto che sarebbe andato a vuoto. La rapidità del colpo, unita al peso eccessivo dell'ascia-braccio gli avrebbe permesso di raggiungere il punto di massima estensione del braccio poco prima che lo Squalo saltasse in aria. E a quel punto Lulu... non fece niente. Non doveva fare niente. Questo era quello che il suo istinto le aveva suggerito. O almeno, qualcosa l'avrebbe fatto. Avrebbe semplicemente smesso di opporre resistenza, e di lasciarsi trascinare dalla sua stessa ascia, come fosse cullata dalle onde del mare. Il peso e la potenza del braccio avrebbero trascinato via il suo piccolo corpo, seppur muscoloso e prosperoso, facendola volare via per qualche metro verso sinistra, ed evitando così i proiettili laser di Gintoki. Prima che l'ascia potesse conficcarsi sul terreno, circa a metà strada tra il punto in cui si trovava lei precedentemente e il punto in cui si sarebbe conficcata, la lasciò andare, facendo anche tornare il suo braccio alle dimensioni normali. Ovviamente tutto questo senza staccare gl'occhi dal suo avversario. Se fosse riuscita nel suo intento, una volta scampato il pericolo riprese subito a muoversi agilmente, mettendo mani e piedi per terra nel tentativo di fermarsi. Normalmente arrivati a questo punto si sarebbe rimessa in posizione eretta e avrebbe cominciato a parlottare come una scimmia. Però non era il momento adatto per le chiacchiere, sopratutto considerando l'astuzia e la malvagità della persona che aveva di fronte. Doveva agire e in fretta se non voleva che la sua mente malvagia e senza pietà escogitasse un altro stratagemma nel tentativo di accopparla. Erano quelli i momenti in cui chiedere aiuto al suo angelo custode, il suo fido guardiano: Mahkah, lo spirito della terra. In poco tempo la sua pelle si trasformò diventando di roccia, dura e solida. Grazie a quella avrebbe potuto diminuire di molto i danni provocati dalle bombe giocattolo di Gintoki,e senza intaccarne la velocità. Rimaneva il problema della Plasma Cutter, ma quello non poteva certo attenuarlo. Quello doveva evitarlo, a qualsiasi costo, altrimenti sarebbe finita male, molto male.
    Tsk! Per chi mi hai presa. Ti sembro forse la tipa da farsi colpire così facilmente? Sarò anche una stupida, ma so' come si combatte seriamente, e ti posso assicurare che il mio istinto è mille volte meglio della tua testa.
    Forse stava esagerando dicendo che non si sarebbe fatta colpire così facilmente, ma non poteva certo dirgli "Le tue mine vaganti mi hanno messo in seria difficoltà. Bravo", dopo tutti gl'insulti e l'aria da grande guerriera con la quale si era gonfiata. E poi lei credeva fermamente che il suo istinto era meglio della testa del ragazzo dai capelli bianchi. Dopotutto era il suo orgoglio e il suo vanto. In quanto ad istinto pochi erano in grado di reggerle il confronto, così come nessuno poteva competere con la sua stupidità. Era decisa a vincere, e far rimangiare le parole a quel presuntuoso arrogante. Ne andava del suo onore. Se non fosse riuscita a battere quel tizio incontrato per caso non sarebbe mai riuscita nemmeno a sfiorare la ragazza in armatura nera che gli aveva letteralmente strappato il cuore. Quella era la sua meta, il suo attuale obiettivo, e doveva dimostrare a se stessa che sarebbe riuscita a raggiungerlo. In quel momento, senza perdersi in altre chiacchiere, partì subito verso Gintoki, correndo in maniera moderata, senza eseguire scatti e senza raggiungere la sua velocità massima. Doveva stare molto attenta alle sue possibili mosse. Aveva già rischiato una volta non voleva certo che la cosa si ripetesse.
    Stò arrivando!!



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    D0ysAfD
    Lulu
    .: Status Fisico: Illesa.
    .: Status Psicologico: Combattiva.
    .: Energia: 125/150
    .: Tecniche usate:
    Tse Hania
    -La roccia che ricopre il cuore è resistente quanto un rivestimento ferroso che mitiga i danni da perforazione e assorbe quelli da impatto.
    -All'attivazione del potere, la pelle cambia in modo da diventare più simile alla roccia. Questo aumenta di molto la resistenza ai danni da taglio o da perforazione e in generale, la capacità di assorbire meglio i colpi. I danni da ustione risultano meno efficaci.
    -È possibile rivestire, dalle dita fino all'avambraccio, la propria pelle con un ulteriore strato roccioso che crea praticamente dei piccoli guantoni. Questi consentono di effettuare scambi contro nemici armati pur non avendo a disposizione nulla per combattere, poiché resistenti molto più del ferro e come tali in grado di infliggere forti danni da impatto.
    -Ogni volta che il proprio corpo subisce una ferita di entità almeno media, il sangue che fluisce più intensamente le corpo provoca un surriscaldamento che sfocia in un aumento della propria forza del 10% per i prossimi 4 turni. Questo effetto è cumulativo per il bonus ma non per il tempo, se si viene feriti nuovamente semplicemente il conteggio viene azzerato. Questo bonus può cumularsi fino ad un massimo del 50%.
     
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