The Great Escape

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  1. bestcloud
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    Nello scavalcare il muro per mettersi in piedi sulla cima di esso, un campanello d'allarme suonò nella testa di Lulu, quasi l'avvertisse del pericolo che stava correndo. Aveva appena messo le mani sul cornicione del muro e già quel ragazzo era pronto ad attaccarla? Doveva essere un tipo parecchio bellicoso per comportarsi in quel modo, o forse era semplicemente spaventato da quella ragazza che fino a poco prima la considerava un essere inferiore. Davvero, non riusciva proprio a capire cosa gli frullasse per la testa. Si era definito uno spirito libero, ma a lei sembrava solo un codardo che cercava di difendersi a qualunque costo. Non appena cominciò a sollevarsi per poter scavalcare il muro, grazie al suo fantastico udito riuscì a sentire un forte ronzio avvicinarsi nella sua direzione. Non era di certo un buon segno, e non appena la prima metà della testa superò la barriera, la ragazza-lupo poté chiaramente vedere un grosso oggetto volante avvicinarsi a lei, bianco esattamente come quella specie di lama che gli si era avvicinata poco prima di innalzare quel muro, e sicuramente altrettanto pericoloso. Se anche quello aveva la capacità di esplodere come lo Squalo allora avrebbe dovuto schivarlo a qualunque costo. Non c'era tempo per pensare, doveva agire e in fretta. Senza pensarci due volte lasciò andare la presa, cadendo nuovamente dietro il muro. In questo modo avrebbe quasi sicuramente evitato la quasi sicura esplosione, anche se di poco. Quella bomba con le ali era dannatamente veloce e per sua fortuna il muro l'avrebbe riparata un minimo. Però non sarebbe stato così semplice come pensava. Il suo istinto l'avrebbe avvertita di un secondo pericolo, molto più grande di quello appena scampato. Velocemente abbassò lo sguardo per terra, vedendo un altro oggetto bianco molto simile alle due mine vaganti appena scansate. Sicuramente anche se piccola anche quella era una bomba pronta ad esplodere in ogni momento. Se lo sentiva.
    Una attacco da entrambi i lati, eh? Proprio quello che ci si poteva aspettare da un codardo.
    Lulu sorrise maligna vedendo la strategia usata dal suo avversario. Una tattica intelligente e sicuramente studiata per quelle occasioni. Non era certo lo stile di combattimento che piaceva a lei. Preferiva di gran lunga un confronto diretto, un classico ma intramontabile combattimento corpo a corpo. Evidentemente nel mondo degli esseri umani c'erano poche persone disposte a dare un confronto diretto usando solo le proprie capacità. Anche Elettra era così. Preferiva di gran lunga mantenere le distanze durante un combattimento, sebbene a differenza di quel Gintoki lei era realmente abile e si impegnava con tutte le sue forze, mentre quel ragazzo faceva affidamento su quei giocattoli alquanto pericolosi. Elettra? Giusto! Adesso le era venuto in mente dove aveva già sentito il nome Midas. Era quella società, o quel che era, in cui lavorava quella ragazza. Quindi lui doveva essere un suo collega. A quanto pare si era dimenticata del fatto che lui gli aveva essere il direttore. Però ora come ora poco importava. Di certo non si sarebbe fermato se gli avesse detto che conosceva un pezzo grosso dell'azienda in cui lavorava, e francamente lei non voleva affatto fermarsi. Adesso era lì, in quel parco, perché si annoiava e non sapeva cosa fare, e adesso che aveva trovato qualcuno con cui combattere non se lo sarebbe lasciato sfuggire. Però adesso non era il momento di pensare a queste cose. Doveva agire alla svelta se voleva evitare di saltare per aria insieme a quella specie di ragno bianco. Durante la caduta si portò le mani all'altezza del petto, aperte e con il palmo della mano rivolto verso il muro. Non appena arrivò all'incirca a metà del muro, le fece ingigantire entrambi, arrivando ad assumere una grandezza considerevole. Portò le mani in avanti, finché non toccò il muro d'acciaio, e a quel punto si diede una potentissima spinta all'indietro, allontanandosi di parecchi metri da quell'appoggio improvvisato. Dato che c'era il muro di mezzo Gintoki non poteva vedere quello che faceva la ragazza-lupo, e inoltre sarebbe stato il suo unico punto di riferimento per far esplodere le sue bombe. Non poteva certo dirgli di andare in un luogo che nemmeno lui sapeva specificargli. Dopotutto non sembravano essere intelligenti, anzi erano quasi delle marionette, che eseguivano dei movimenti assai monotoni e ripetitivi. Questo sarebbe andato a vantaggio di Lulu, che se tutto fosse andato come aveva pianificato, avrebbe evitato tutte, anche se avrebbe dovuto allontanarsi ulteriormente dal suo avversario. La cosa era un po' frustrante. Doveva recuperare terreno e alle svelta. Però sarebbe stato troppo pericoloso buttarsi così alla cieca. Non sapeva quali altre carte potesse avere in serbo per lei. Però non aveva paura. Anche se avesse continuato ad attaccarlo gli avrebbe risposto a tono, usando tutto ciò che aveva. Il muro che separava i due si abbassò, rendendo possibile per entrambi i contendenti vedere cosa facesse l'avversario. Lulu, dopo aver fatto tornare le sue mani alle dimensioni originali, si mise con le braccia incrociate, guardando il suo avversario con sguardo serio, a circa dieci metri di distanza da lui. Però, anche se faceva così era alquanto confusa. Non riusciva a capire il ragionamento di Gintoki. Da qualunque unto di vistare non aveva alcun senso.
    Però sei stato tu a dirmi di venire a leccarti i piedi, o sbaglio? Prima fai alla gente richieste del genere e poi li attacchi se ti si avvicinano o se cercano di toccarti, anche se erano disposte ad accettare. Davvero, quello che dici non ha alcun senso. Oltre che codardo sei anche stupido.
    Senti da che pulpito arriva la predica. Lei non era di certo da meno, anzi era anche peggio di lui. Però aveva ragione, il suo ragionamento era completamente sbagliato, non importa da che prospettiva lo si guardasse. Era stato lui a chiederle di leccarle i piedi eppure appena si era avvicinata l'aveva attaccata. Non che avesse accettato ovviamente.



    UBjzHjQ
    D0ysAfD
    Lulu
    .: Status Fisico: Illesa.
    .: Status Psicologico: Seria, ma confusa.
    .: Energia: 135/150
    .: Tecniche usate:
    Ninjutsu #5: Braccio del Gigante:
    Semplice quanto potente tecnica, che permette ad un arto di ottenere 2 metri e mezzo di lunghezza e circa 70 cm di diametro (solo arti superiori). Non influisce sulle statistiche, ma un simile colpo può rivelarsi devastante, anche se poco gestibile, dato il peso. E' consigliabile quindi disattivare la tecnica una volta attaccato. Non influisce sulle dimensioni di alcune tecniche specifiche, e non è possibile applicare questa tecnica a poteri come quelli fondati sulla corazza o su una trasformazione che preveda già l'ingrandimento della massa corporea.
    Costo: 5
     
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22 replies since 30/11/2013, 23:59   341 views
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