The Great Escape

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  1. bestcloud
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    Un piccolo sorriso si abbozzò sul volto del ragazzo, quasi stesse deridendo la ragazza di fronte e se. Cosa aveva da ridere? Che fossero gli effetti dell'alcol? No, non era quello il motivo per cui rideva. Quella persona era malvagia, dal profondo del cuore. Lo capì quando sentì la sua risata, maligna e sadica come non ne aveva mai sentite. Aveva incontrato un sacco di persone, ma mai aveva visto una persona comportarsi in quel modo. Un brivido di terrore attraversò la schiena di Lulu. L'uomo smise di ridere, senza però togliersi quell'espressione sadica dal volto. Come supponeva non aveva bevuto e non si era fatto di strane sostanze, almeno secondo le sue affermazioni. L'aveva definita ingenua e non si sbagliava affatto su questo, sebbene più che ingenua era semplicemente ignorante del mondo esterno. Aveva vissuto nel mondo chiuso del suo villaggio fina dalla nascita e adesso che si trovava faccia a faccia col mondo intero doveva imparare che non sempre le persone erano buone e gentili. L'aveva già sperimentato durante lo scontro, se così si poteva definire, con Tesla, dove venne sconfitta su tutti i fronti, senza la benché minima pietà. Adesso si trovò davanti un altra persona, ancora più cattiva e ancora più crudele. Infondo quella donna non era propriamente malvagia, pensava solamente al suo tornaconto. O almeno lei la vedeva così. Quel ragazzo invece era cattivo dentro, e insultava la gente solo per piacere personale; una feccia della peggior specie. Lo sguardo di superiorità con cui quello strano ragazzo guardò la giovane era quasi allarmante, e tutto questo solo perché lui era un po' più ricco e importante di altri. Se c'erano dei tipi di persone che Lulu non poteva sopportare erano proprio quelli come lui, che si ritenevano superiori solo perché erano ricchi o famosi. E come poteva non sopportarli. Nel villaggio in cui era cresciuta cose come le caste sociali o l'importanza di un impiego pubblico non esistevano, solo chi era forte poteva pregiarsi di tale supremazia. Diceva di chiamarsi Gintoki, e che faceva parte della Midas. Aveva già sentito questo nome, ma non si ricordava dove. Ogni secondo che passava diventava sempre più ostile e la trattava come fosse spazzatura. E come ciliegina sulla torta gli fece una proposta completamente fuori di testa. Gli aveva ordinato di leccargli i piedi, quasi fosse la sua cagnolina. Basta, non avrebbe sopportato altri insulti. Si avvicinò a quel ragazzo, continuando imperterrito a fissarlo negl'occhi. Non fece nessuna espressione, ne di rabbia ne di rancore. Continuava a guardarlo e basta. Poi si fermò davanti a lui, a nemmeno un passo di distanza. Non fece niente, nemmeno rispose alla sua domanda. Calma piatta. Lo lasciò parlare ancora un po', e poi senza dire interruppe i suoi insulti con un forte pugno in volto. Era molto più rapida di un semplice essere umano quindi difficilmente l'avrebbe scansato, sempre se la persona davanti a lei era davvero una persona normale. Una volta tirato il pugno, che l'avesse colpito o meno, lo guardò nuovamente negl'occhi rivelandogli il suo nome, proprio come gli aveva chiesto. Il pugno in faccia era solo un piccolo extra.
    Mi chiamo Lulu e per tua informazione non sono affatto spazzatura come credi.



    UBjzHjQ
    D0ysAfD
    Lulu
    .: Status Fisico: Illesa.
    .: Status Psicologico: Importunata.
    .: Energia: 150/150
    .: Tecniche usate: -
     
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22 replies since 30/11/2013, 23:59   341 views
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