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Rixios
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Tom Berry
Allo scoccare del dodicesimo rintocco della campana, il capo mi lasciò terminare di scavare l'ultima buca della giornata, andando a riposare dopo una lunga giornata di lavoro: io decisi si scavare ancora per qualche metro nella terra dura e fredda, che accoglieva lì intorno, centinaia di uomini, avvolti nei loro cappotti di legno,intanto non avevo nessuno a casa che mi aspettasse, e a dire il vero quel vecchio palazzo abbandonato non si poteva nemmeno chiamare casa.
Tuttavia finì di scavare dopo una decina di minuti, uscii dalla buca e diedi un'occhiata al lavoro che avevo completato: la lanterna era appoggiata a terra per illuminare ancora un po l'ambiente circostante, la sola luce lunare non era sufficiente;asciugai la fronte dal sudore e presi in mano la pala e la lanterna, dirigendomi verso l'uscita del cimitero.
Era un luogo incredibilmente affascinante quanto lugubre, ad ogni angolo, ad ogni lapide, c'era un anima pronta a raccontarmi la propria storia, eh si, ero in grado di vedere i fantasmi grazie all'addestramento ricevuto dal Maestro: qui avrei cercato quante più informazioni possibili sul mondo in superficie, dopo di che sarei tornato a completare la missione, fornendo un resoconto più dettagliato.
Tuttavia questo era solo un misero cimitero fuori da Roma, se volevo ottenere informazioni più sostanziose mi sarei dovuto spostare nella capitale, ma lì la sorveglianza è alquanto elevata, stando a ciò che mi ha detto il capo ( becchino): ma non avevo tanta fretta, con calma e fatica riuscirò a portare a termine la missione anche se... dentro di me mi sento terribilmente freddo e vuoto.. come un non morto.. -
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Bene, ogni lettore se lo starà chiedendo: che ci faceva una zombie vestita di tutto punto (o perlomeno, con ciò che, tempo or sono, sarebbe potuto definirsi ''di tutto punto), nel bel mezzo della notte, nella zona povera di Roma, in un cimiter... Rettifico. Probabilmente, a pensarci, nessuno se lo starà chiedendo.
Dove altri poteva essere una zombie, se non lì? Penseranno anzi in molti.
La verità era, tuttavia, che per Leben era la prima volta, che passava la notte in un cimitero ''accogliente'' e così deliziosamente grottesco, come quello. Ed era proprio questo stesso, il motivo per il quale ella si trovava lì: Non era mai stata in un cimitero!
Nata in un pazzo laboratorio, non aveva mai avuto modo di fare tutte quelle belle cose che ogni zombie degno di tal nome dovrebbe fare almeno una volta nella propria (decisamente lunga) vita. Come... uscire fuori dal terreno con solamente una mano, per afferrare piacevolmente ogni caviglia alla propria portata; O ancora, rincorrere umani terrorizzati arrancando quasi fosse zoppa e mugolando in modo incomprensibile quanto inquietante; Oppure, ancora, fare sesso in un cimitero con... No, quella era roba per tutte le razze a pensarci.
Imperdonabile, tuttavia, che lei non avesse fatto neppure una di queste cose, non trovate? Lei perlomeno lo pensava di certo, tanto che all'ennesima nottata noiosa, in quella scuola (divenuta un po' meno noiosa, a pensarci) aveva deciso che una bella distrazione in onore alla sua bella razza non le sarebbe spiaciuta. E quale occasione migliore, quale splendido posto, se non il cimitero più spoglio e squallido (almeno a detta di molti umani) della città dove momentaneamente si trovava?
Ed eccolo lì, illuminato quasi da una luce divina, con tanto di coro d'angeli al seguito: colui che, n'era certa, avrebbe risollevato ancor più la sua serata, trasformando i suoi meravigliosi (tra virgolette, s'intende) piani ''anti-noia'', in ben migliori piani del tipo... ''E se lo facessi in un cimitero?'' Di mangiare la gente...s'intende.
Introduzione pittoresca a parte, Leben se ne stava lì (effettivamente per i motivi sopracitati), seduta su una tomba proprio al fianco dell'uscita del cimitero, come se fosse la più comoda delle sedie, con tanto di gambe accavallate in modo quasi elegante (se non si faceva caso al cortissimo vestito nero), e le mani che la sorreggevano ai lati del corpo stringendo le estremità del boa di piume bianche.
Lo stava osservando da tempo immemore, eppure avrebbe scelto proprio il momento in cui si fosse avvicinato all'uscita (e così, a lei) per parlare... O meglio, dire semplicemente e molto ironicamente: BOOH.
Le vecchie abitudini non muoiono mai.... -
Rixios .
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Diedi un'ultima occhiata al mio lavoro e devo dire che la buca era venuta molto bene, presi la pala e la lanterna e mi avviai al capanno degli attrezzi per riporvi lì la pala: chiusi la porta di quest'ultimo ed iniziai il solito giro di controllo quando d'un tratto, in prossimità dell'uscita, notai una figura su una lapide.
Era una donna, o almeno l'aspetto era quello a prima vista,aveva un vestito corto e nero e se ne stava lì come se stesse aspettando qualcuno: mi avvicinai con calma verso di lei, per nulla intimorito, anzi ero molto curioso di sapere cosa ci facesse una graziosa fanciulla come lei in un posto del genere a quest'ora.
Salve...... esordii puntando la lanterna contro la figura sulla lapide...state aspettando qualcuno? Il cimitero qui sta per chiudere..
La luce della lanterna illuminò quei capelli bianchi, che mi stupirono, accrescendo in me la curiosità nei suoi confronti: di donne con i capelli bianchi ne avevo già viste ma erano tutte anziane, eppure lei non mi sembrava tanto vecchia anzi, era molto giovane e bella; infine, analizzando il suo viso, notai gli occhi bianchi, caratteristica per nulla comune agli esseri umani, il che mi fece pensare: Cosa diavolo sto guardando? Chi o cosa è la figura che ho di fronte?. -
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Leben alzò un sopracciglio, osservando perplessa ma con il solito sorriso, il ragazzo.
Non era certo la reazione che si aspettava, quella semplice curiosità, senza la minima nota di timore nella voce. Tuttavia non si diede per vinta, e dopo un sospiro tornò sorridente e lo guardò dritto in viso.
A dir la verità aspettavo te. rispose al becchino, senza ricambiare minimamente la formalità.
Che interessante lavoro quello. Quale persona sarebbe potuta andare più d'accordo con un morto, se non uno che dei morti si prendeva cura ogni giorno? Era divertente pensarci.
Inclinò il capo, studiando la figura venuta con quel suo sorriso a fior di labbra. La lanterna puntata quasi in faccia non aiutava certo nell'intento, ma socchiudendo gli occhi riuscì in parte a scorgerne i lineamenti.
Un tipo affascinante, a guardarlo... Ma senza il minimo terrore negli occhi era un po' deludente.
Inclinò la testa dall'altra, fissandolo. L'ilarità nello sguardo. Avrei bisogno di un bel posto dove dormire, avete per caso qualche buca libera? Il suo sorriso composto da denti bianchissimi e canini ferini si allargò.
Era una battuta, la sua, ma lui non poteva saperlo.. -
Rixios .
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Aspettavate me? Ma questo non è mica un albergo, è un cimitero.
Disse Tom sorridendo alla giovane dai capelli bianchi,aveva trovato divertente quella battuta che le rispose per le rime ,diciamo, allargando il timido sorriso di prima mentre abbassava la lanterna, credendo che le desse fastidio.
Comunque in cosa posso servirla, signorina.... Ci fu una pausa che stava ad indicare che non sapesse il nome di colei che lo stava aspettando da chissà quanto tempo, nel frattempo diede un'occhiata più d vicino al corpo della giovane: i lineamenti erano quasi perfetti, le curve mozzafiato e quel vestitino nero sembrava quasi esplodere,tanto era corto ed attillato.
Ovviamente l'interesse da parte di Tom nei confronti di quella sconosciuta stava crescendo ogni secondo sempre di più, ma mantenne ancora la cortesia ed i modi pacati dei tomberry, prima che il suo lato più umano e desideroso prendesse il sopravvento su d lui.. -
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Leben si sorprese di quel sorriso, ma il suo non si affievolì per nulla, anzi..
Il fatto che quell'uomo non sembrasse minimamente colpito dai suo modi in qualche modo la intrigava, incuriosendola. E si sa, quando Leben diventa curiosa non è soddisfatta finché tale curiosità non viene messa a dormire, per cui c'era da ben sperare (o forse NON sperare) da parte dell'uomo che ella rimanesse interessata a lui per un altro bel po'.
Notò i suoi modi formali, assolutamente fuori contesto con una come lei, e decise di farglielo notare nel suo solito modo sfrontato.
Non sono morta così tanti anni fa da merita il voi, sai? E' una forma che oramai non si usa più da secoli. Ed ecco chiarito in una sola frase il perché avesse richiesto una buca per dormire.
Sul serio quel ragazzo non aveva notato le cicatrici e la pelle un tantino troppo bianca? Per non parlare delle sclere nere che le circondavano le iridi bianche!
Continuava a sorridergli e mentre attendeva una sua reazione, cambiò posizione delle gambe, quasi le desse fastidio (cosa che certamente non era) tenerle accavallate nella stessa posa per troppo tempo. La destra che era sotto passò sopra e la sinistra prese il suo posto, durante il gesto s'intravvide persino il suo brutto ''vizio'' di evitare come la peste gli indumenti intimi, ma chissà se quell'umano dai modi così gentili e formali avrebbe potuto notarlo... Lei certo non se ne curava.
Servirmi? gli domandò poi alla sua domanda. Mmmh.. Vorrei... Si portò una mano al mento, falsamente pensosa, per poi tornare a guardarlo, inclinando leggermente la testa e sorridendogli. ...carne, sangue, compagnia o, in alternativa...sesso? E a proposito, chiamami Leben. concluse, senza domandare di rimando il suo nome, quasi non le importasse affatto.
Un sorriso quanto più malizioso possibile condì la frase ben più che sfrontata.
Che ci volete fare, le piaceva proprio sconvolgere le persone con i suoi modi così... inumani.. -
Rixios .
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Dopo queste ultime "rivelazioni" qualcosa cambiò in Tom, ma di certo non si spaventò, d'altronde comunicava con i morti da molto tempo, aveva avuto visioni ben più macabre di quella che vi era di fronte a lui, anzi i suoi occhi non sembravano più emanare felicità bensì una curiosità molto ambigua, stando anche all'ultima richiesta della bella zombie.
Oh ti chiedo scusa se il mio modo di fare ti ha dato fastidio, sono stato educato così fin da bambino e spero proprio di rimediare al mio danno: sarebbe perfetto se riuscissi ad accontentare almeno una delle vostre richieste.... specialmente l'ultima.
Il tono cambiò lentamente, mentre la frase giungeva a compimento: si poteva chiaramente avvertire una nota di malizia nell'ultima frase, accompagnata da uno sguardo molto più "interessato" alla figura femminile, ed alle sue curve mozzafiato: Dunque la scelta sta a voi, mia cara Leben: voi potete pure chiamarmi Tom, sarò al vostro servizio per questa sera... e magari anche le prossime, se avrò il piacere di vedere l'alba di domani.
Concluse posando su una lapide vicina la lanterna, aprendo leggermente il mantello, per mostrarsi un po: non eccessivamente altrimenti ella avrebbe potuto saltargli addosso e divorare lentamente la sua carne fresca e giovane.. -
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Il sorriso di Leben si allargò, facendosi ancora più malizioso di quanto non fosse per natura. Lo fissò con occhi ferini, osservandolo e ascoltandolo interessata.
Che reazione particolare... Quell'umano la intrigava davvero. Sarebbe stata felice di accontentare le sue richieste? Non sembrava avere il minimo timore di nessuna di esse.. Seppur avesse messo subito in chiaro quale delle quattro avrebbe preferito assecondare.
Menzionò addirittura, con totale nonchalance, l'eventualità di non poter rivedere la luce dell'indomani... E Leben ne fu talmente divertita che rise brevemente.
Interessante. A pensarci, se volessi accontentarle tutte...sarebbe sublime. disse , alzandosi in modo sinuoso e percorrendo con gli occhi l'intero corpo del giovane quasi volesse divorarlo all'istante, condendo le ultime parole di quella frase con un tono di voce a dir poco sensuale e la sua lingua che lentamente percorreva le labbra candide.
Erano così vicini che le bastò allungare la mano per sfiorarlo. Gli posò una mano su un fianco, infilandola dentro il mantello, per poi cingergli la nuca con l'altra, avvicinandosi ancora di più.
Non si preoccupò della sua temperatura corporea, anzi, sperava di scorgere qualche reazione in quei begli occhi umani quando egli si sarebbe accorto della carne ghiacciata.
Qualora non si fosse sottratto al suo tocco, lentamente le si sarebbe avvicinata fino a strusciare le sue morbide forme contro il suo corpo, continuando a fissarlo tutto il tempo con espressione sorridente e occhi maliziosamente divertiti.
La sua mano sarebbe poi andata a posarsi sul suo petto, carezzandolo. Si sarebbe limitata a questo, aspettando la sua mossa. Sempre impaziente, per quella notte non le dispiaceva rallentare un po' per gustarsi appieno il suo (non troppo meritato)... pasto.
Farlo in un cimitero... Sorrise. A quanto pare quel desiderio divertente si sarebbe avverato.SPOILER (clicca per visualizzare)Mi scuso davvero per il ritardo. Il caldo non è amico dell'ispirazione e la mia connessione non è amica della mia voglia di ruolare. XD. -
Rixios .
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Accontentarle tutte eh? Si, sarebbe davvero sublime. Disse Tom sentendo la sua fredda mano sul petto: quella temperatura così anomala non lo allarmò, d'altronde bastavano già le cicatrici sul suo corpo ed il pallore della sua pelle, a fargli capire che non si trattava di un'umana. Meglio così, avrebbe provato qualcosa di nuovo, ma di sicuro non si sarebbe fatto mangiare da un non morto.
Chissà quanto questo giochino sarebbe durato? La notte era ancora lunga, dunque era arrivato il momenti di aprire le danze:
la sua mano sfiorò quella di lei,percorrendola lentamente,raggiungendo poi la spalla, per poi dirigersi verso il seno, coperto da quel vestitino nero.
La mano scivolò sopra i suoi seni, sfiorandoli lentamente, quasi come se volesse provocarla ancora un pò: Mhhh vedo che siete ben fornita per essere una non morta. Replicò il giovane, con un ghigno stampato in faccia, mentre sentendo quei seni così sodi e grossi, iniziò a formarsi un avvallamento all'altezza del cavallo dei pantaloni.
Chissà quali altre sorprese celava quel succinto vestito nero, lo avrebbe strappato in un istante, ma per adesso preferiva continuare a stuzzicarla ed a giocarci ancora un poco: almeno fino a quando non avesse fatto la prossima mossa.. -
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Leben sorrise lasciando che l'uomo la toccasse, ben lontana dalla reazione di sdegno che ci si aspetterebbe in situazioni dove uno sconosciuto tocca una donna così intimamente... ma del resto, lei non era proprio una donna.
Si abbassò anzi le spalline del suo prezioso vestito, per scoprire i seni e offrire al ragazzo una visione più ampia di sé, per poi far tornare le sue mani a toccare lui, cercando di sfilargli il mantello.
Ti sorprenderesti di scoprire di quante cose sono ben fornita... disse ridacchiando, divertita da un'ennesima frase che poteva capire solo lei.
Avvicinò poi le labbra all'orecchio della sua ''preda'', sospirando volutamente in modo sensuale, mentre afferrando le sue mani, lo invitò a toccarla con più decisione.
Non ti senti minimamente a disagio a farlo all'aperto con una donna appena incontrata, che per giunta è una zombie? Prese il lobo del suo orecchio tra i denti e lo strinse con abbastanza forza da ferirlo lievemente, concedendosi un assaggio. Sei davvero interessante...
Leccò via il poco sangue che fuoriuscì dalla piccola ferita per poi scivolare con le labbra lungo il suo collo. Nel frattempo, le mani fredde spinsero quelle del giovane a spogliarla, facendole scivolare sotto i seni, sotto il vestito, lungo la schiena e in fine sulle sue natiche.
Quando il vestito fu a terra, Leben lasciò finalmente le mani del ragazzo libere di fare ciò che preferivano col suo bel fondoschiena.
Bene, le presentazioni le abbiamo fatte... Che ne dici di passare alla stretta di mano?
E per ''stretta di mano'' intese il bacio che subito le sue labbra fredde ma morbide cercarono, voraci.SPOILER (clicca per visualizzare)Di nuovo in ritardo. >w< Scusa.. -
Rixios .
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A quanto pare il giovano Tom aveva a che fare con una non morta niente male, già si immaginava su che genere di vita svolgesse da viva, forse era una famosa attrice a luci rosse, morta misteriosamente, ma fantasticare non serviva a nulla visto che stava stringendo nelle sue mani i suoi grossi seni ; la temperatura ghiacciata non sminuì affatto il piacere di quella stretta, che si fece man mano sempre più intensa.
La tua domanda è lecita, mia cara, ma credo di poterti fare la stessa domanda ma dubito tu voglia restare qui a discutere quanto siamo a disagio l'uno dell'altra: mi sembra di capire che il tuo corpo pretende le mie attenzioni, o sbaglio?
Sorrise ricambiando il gesto che aveva fatto poco prima: chinò il capo sul suo collo ed andò a leccarlo lentamente, passando poi a succhiare un lembo di pelle, senza però mordere la fredda carne; lui era vivo e dunque ancora saporito mentre non si poteva dire lo stesso di lei o almeno,non voleva provare a mordere una non morta.
Si staccò poco dopo, guardandola negli occhi intensamente, dopo di che lei si fiondò sulle sue labbra in un intenso bacio, quasi vorace, che lo stupì per un istante ma che successivamente non lo colse impreparato anzi, ricambiò con altrettanta intensità quel bacio: era innegabile che anche lui volesse impiegare al meglio quella notte, poco importava essere in un cimitero, poco importava che fosse notte, adesso voleva solamente placare quel grande desiderio che cresceva dentro di sé.
Mise una mano sulla sua nuca con dolcezza, facendosi largo tra i lisci capelli, e la tirò maggiormente a se, per poter esplorare con la lingua la sua fredda ed umida bocca, mentre il suo mantello cadeva alle sue spalle.
Edited by Rixios - 6/9/2013, 21:28. -
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Si staccò da lui con un filo di saliva che li unì giusto un ultimo istante, e un sorriso a trentadue denti (tra cui 4 affilati canini) stampato sulla pelle nivea.
Delizioso. sussurrò, passando a levargli la giacca, e aprire la cerniera dei suoi pantaloni.
Sorrise poi, abbassandosi e continuando a fissarlo, mentre le sue mani si preoccupavano di accarezzargli il sesso da sopra gli indumenti. Un gesto più che eloquente che chiarì che era vero non avesse interesse nel discutere.
Su una cosa però avevi torto: mi sembra che il corpo a pretendere più attenzioni qui sia il tuo.. sbaglio?
La sua espressione e il suo sguardo erano in netto contrasto con ciò che stava facendo. Sorrideva come se fosse del tutto interessata alla conversazione, ma lo accarezzava come se invece fosse impaziente di passare a ben altro.
Non era difficile, conoscendola, intuire cosa pensasse realmente. E non sarebbe stato difficile neppure per il ragazzo intuirlo quando, senza aver aspettato per più di mezzo secondo la risposta alla sua domanda, calò in una volta sola pantaloni e boxer e prese l'asta con la mano destra, guardandolo sempre sorridente mentre iniziava a passarci sopra la lingua.
Ora una nuova domanda per te: non ti senti minimamente a disagio... a mettere la tua carne nelle labbra di una sconosciuta che, tra le altre cose.. è una zombie?
Si concesse un sorriso malizioso quanto inquietante, e poi senza se e senza ma, le sue labbra si schiusero per accogliere il delizioso membro dell'uomo che, senza ulteriori indugi, prese ad ''assaggiare'' con gusto.
(Senza utilizzare i denti... Per fortuna.)
Edited by =^Midori_no_Neko^= - 7/9/2013, 00:38. -
Rixios .
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Il bacio fu molto intenso a prova che alla fine di esso, rimase un filo di saliva che li univa ancora,per qualche istante, dopo di che ella si inginocchiò ed iniziò ad accarezzare la zona interessata: il suo tocco, anche se tastava degli indumenti, era molto netto e marcato ed il suo sesso lo percepì quasi subito, ingrossandosi sempre di più,desideroso di quelle attenzioni.
Eh si, a quanto pare per adesso è il mio corpo che desidera le tue attenzioni.
Si limitò ad aggiungere mentre in un istante si ritrovò privo degli indumenti, con il membro eretto, libero di poter ricevere tutte le cure che ella poteva offrirgli: gli fece un secondo quesito ma non appena aprì la bocca per parlare, ella schiuse le labbra ed infilò il suo membro nella sua bocca, prendendolo con gusto; ovviamente non riuscì a risponderle ma emise dei mugolii di piacere.
Ovviamente non si sentiva affatto a disagio anzi, provava un intenso piacere infilando il suo sesso nella bocca di lei, lasciandolo alle sue "amorevoli" cure: iniziò ad accarezzarle il capo, passando le mani tra i suoi capelli, facendo qualche grattino sulla sua testa; come inizio non era davvero male, si stava chiedendo dove fosse stata per tutto questo tempo, se l'avesse incontrata prima, non avrebbe passato le altre notti in compagnia della noia.. -
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A volte la mente umana la sorprendeva, lasciandole senza parole. Ogni logica, ogni istinto, avrebbe dovuto dire a quell'uomo che ciò che stava facendo era pericoloso, come masturbarsi con una vagina finta che tuttavia aveva annesso un meccanismo a ghigliottina... Ma forse, a pensarci, la paura era solo un'aggiunta che rendeva le cose più eccitanti, per la mente enigmatica di quello strano umano. A lei, del resto, cosa poteva importare? Era vero, avrebbe volentieri mangiato quel succoso pezzo di carne, strappandolo dalla sua sede naturale. Avrebbe volentieri bevuto il sangue che sentiva pulsare sotto la lingua che percorreva ripetutamente la cappella in tondo, e poi l'asta mentre la sua testa si muoveva... Ma in fondo cedendo all'istinto della fame non avrebbe potuto soddisfare l'altro istinto. Quello altrettanto forte, da poco acquisito nel suo caso, che era lo stesso per il quale il suo sesso in quel momento gocciolava senza pudore.
Sorrise contro quel ventre dall'odore così delizioso, prendendo a succhiare e muoversi con più convinzione, lasciando che il naso toccasse il ventre dell'uomo, e il mento sbattesse ripetutamente contro i testicoli pieni che ben presto si concesse di accarezzare. Nel farlo, rese la sua mano tiepida per evitare effetti indesiderati col tocco gelido, e soppesò con gusto quelle parti anatomiche così calde e morbide al tatto.
Deliziosa.. Era una sensazione deliziosa.
Avrebbe riso, se solo l'atto a cui si stava dedicando non avesse nascosto così tanto il suono della sua risata tagliente. Si concesse tuttavia dei brevi spasmi che la percorsero sino alla gola, facendo sì che il glande del suo improvvisato amante venisse risucchiato e rilasciato più volte, come un piacevole massaggio.
Si mosse più veloce per sentire ancora i suoi lamenti, il suo affanno, le sue reazioni così umane...
Farlo in un cimitero la rendeva così divertita che per una volta l'impazienza era in secondo piano, per una volta voleva prendersela comoda.. E forse ci sarebbe riuscita, o più probabilmente si sarebbe annoiata presto, ma per ora continuò quel delizioso lavoro di bocca con annesso massaggio, mentre con la sua mano libera, rimasta gelida, andò ad auto-carezzarsi il sesso, mugolando di rimando contro quello dell'uomo.
Una serata fortunata, quella.. -
Rixios .
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Il silenzio tetro che prima dominava l'intero cimitero, adesso veniva intaccato dai gemiti del ragazzo e dai suoni poco "casti" che provenivano dalla bocca di Leben:la sua bocca che all'inizio gli era sembrata leggermente fredda, adesso si stava scaldando, dovuto al fatto che il suo grosso e caldo membro toccava le pareti della sua bocca, trasmettendo quel calore umano che in parte aveva perso.
Sorrise tra un gemito e l'altro, portando le mani sul suo capo, per accompagnare i suoi movimenti: le dita erano strette sui suoi lunghi e lisci capelli, grattandole leggermente la testa, mentre il bacino si muoveva leggermente contro di lei, permettendo al suo sesso di penetrare sempre più a fondo, abbandonandolo a forti scosse di piacere.
è vero che erano in un cimitero ma la situazione non lo turbava affatto anzi, se tutti gli zombie erano come lei, avrebbe di certo gradito qualche visita di sue simili: la perversione del ragazzo era grande quanto l'alone di mistero che circondava la sua figura..
