-
.La luna è alta nel cielo, piena e illumina la notte con i suoi pallidi raggi. Nariko è seduta sul parapetto di pietra bianca, di un ponte di Trastevere, le gambe ciondolano nel vuoto e fissa la luna che si specchia sulle acque del fiume Tevere. Sente il vociare lontano della gente che girano da pub a pub. Solleva lo sguardo verso il cielo, lo stesso cielo nella notte in cui scoprì la verità sul suo passato, sui suoi genitori. Vicino a lei una coppia di ragazzi che si scambiavano baci languidi, e si scambiavano parole sdolcinate.Sorrise amaramente, ricordando le sue fantasie di infanzia nel immaginare i suoi genitori come quei due ragazzi. Non c'era nulla di più lontano dalla verità. L'amore esisteva davvero? E se c'era cosa era l'amore? Si rese conto di non saperlo, e l'unica forma d'amore che avrebbe dovuto conoscere le era stato negato. L'unico barlume di affetto che aveva visto negli occhi di sua madre venne schiacciata dalla sete di potere. Probabilmente le voleva bene, ma non abbastanza da poterle fare da madre. Sospirò scocciata, odiava sentirsi nostalgica e quella maledetta Luna, bellissima non faceva che rendere la serata malinconica.
Scartò un lecca lecca con movimenti veloci e decisi, non era una fumatrice, al posto della sigaretta aveva optato per un vizietto più salutare. Tornò a guardare i riflessi argentati sullo specchio d'acqua e le tornò in mente il bagliore pallido dei capelli di Iceringer, sorrise ricordandosi di quanto fosse divertente quel ragazzo. Era stato il primo che aveva chiesto di non lasciarlo andare via. Si mise a ridere nel ricordare la scena di quanto in ginocchio agitava le mani,e di come guardava geloso la sua spada, quasi fosse un rivale. Si chiese cosa facesse in quel momento, e chissà se era diventato meno timido con le donne. Gli aveva lanciato un piccolo incantesimo, qualcosa che potesse aiutarlo con il suo piccolo problemino con un demone, qualcosa che la aiutava a percepirlo se era nelle vicinanze. Sospirò ancora e i pensieri tornarono a quella sera lontana, quando decise che non sarebbe mai diventata uno strumento di sua madre, aveva giurato a se stessa che sarebbe diventata forte, che non avrebbe permesso a nessuno di usarla. Non pianse mai più, e giurò di non farlo, mai per nessuno.
Professoressa... la voce preoccupata di una ragazza la distolse dai suoi pensieri bruscamente, si voltò di scatto, era sicura di essere uscita da sola, aveva lasciato la serata libera ai ragazzi, non aveva nessuna voglia di lavorare.
Vide gli occhi profondi di Sofie che la scrutavano timorosi, si rigirava nervosamente una ciocca di capelli rossi fra le dita, cercava di non guardarla negli occhi. Era la sua bella allieva, l'idolo dell'istituto, la ragazza più desiderata dai suoi coetanei, la più invidiata.
Sofie?! Che diavolo? Vi avevo dato la serata libera perché non sei andata con i tuoi compagni? fece sorpresa, ma Sofie lo interpretò male credendo che fosse un rimprovero. La ragazza abbassò la testa mortificata, ma non si mosse rimase ferma sul suo posto. Intanto Nariko scese dal parapetto mettendosi composta.
Beh ecco, non riesco a legare con loro, sai che solitamente mi fanno dispetti, e...
Nariko la guardò con uno sguardo eloquente, sapeva che erano tutte scuse, era una espressione che faceva intuire che non credeva ad una singola parola. Sofie arrossì vistosamente e torturò i suoi capelli con maggiore nervosismo.
E v-va bene, volevo stare con lei proff. Lei mi piace molto e voglio passar ela gita assieme a lei. disse tutto in un fiato. Nariko sospirò rassegnata e le diede una pacca sulla testa divertita.
E va bene, tanto ero sola stasera e mi stavo annoiando da sola. Ti va di prendere una bibita?
Sofie tornò raggiante di felicità, annuì con energia e ridendo felice le si mise a braccetto. Nario aveva caldo quella sera e optò per un vestiario più succinto, scegliendo una minigonna nera, e un corpetto nero entrambi di pelle. Ai piedi decoltà nere a tacchi alti, al collo portava una catenina con un pendaglio a forma di spicchio di luna. I capelli per quella sera erano sciolti e liberi, lunghissimi, sembrava una cascata di petrolio.
Sai una cosa proff? La pelle nera ti dona tantissimo.. -
.
The unseen BOOB, is the Fappest
- Group
- HF Gdr Master
- Posts
- 31,820
- Location
- Plutonia Experiment
- Status
- Anonymous
Schermo acceso, luce soffusa. Cartelle colme e riserve pronte, era una delle classiche serate intime di Iceringer. Si voltò di fianco come se ci fosse una telecamera da fissare e mostrando tutti i suoi trentadue denti commentò tra sé.
It's time to Mastubison.
Iniziò a slacciarsi la cintura dei pantaloni ma prima che potesse fare qualsiasi cosa la corrente saltò e lui dovette bloccarsi. Imprecò in numerose lingue che non conosceva, intonando anche odi con le medesime imprecazioni e si rese conto di non essere un gran cantante, aveva la voce troppo grave, quindi doveva riprendere la calma e riflettere. Era stato molto saggio a spostare la sua riserva di hentai cartacei nell'Arancia, lì dove nessuno li avrebbe trovati. Si preparò ad accedere allo sgabuzzino e quando si rese conto che non aveva le chiavi imprecò di nuovo ma stavolta contro Kowalski. Non poteva sciogliere quella porta, era ad alta sicurezza non ne conosceva la struttura e non sarebbe stato in grado di rimontarla, senza contare che non aveva con sé la sua arma quindi la depressione aumentò. L'unica cosa che poteva risollevarlo era una serata diversa all'insegna del divertimento. Avrebbe preferito uscire in compagnia ma Kowalski era sempre impegnato e Eva era ancora in ospedale, quindi quella sera avrebbe battuto il suo personale record di Space Pac-Invaders da solo. La sera però, dove le donne facevano meno caso al volto grazie alle tenebre, amava vestirsi con una certa cura o comunque quella che lui considerava "cura": un paio di Jeans scuri con dei motivi simili a dei tagli all'altezza delle cosce, circondati da tre file diversa lunghezza di catene che partivano tutte dallo stesso punto all'incirca dietro la vita e si agganciavano perfettamente alla cinghia della cintura, una cinghia che riportava il motivo di una sorta di gemma circondata da un anello dorato con sopra incisa la scritta "Stark Industries". I pantaloni terminavano in un paio di stivali tenuti sotto i pantaloni stessi, stivali non particolarmente elaborati ma abbastanza simili al classico stile texano, poco ortodossi ma ma abbastanza casual. Sulle spalle aveva una giacca di jeans munita di diverse borchie sul colletto e sulle tasche poste sul petto e aveva le maniche rivoltate fino al gomito, lasciando l'avambraccio scoperto e con indosso unicamente i suoi soliti guanti con le dita strappate. Sotto la giacca aperta c'era una maglietta nera che al contrario dei suoi soliti motivi strambi stavolta aveva un disegno molto più chiaro, solo due parole: Black Sabbath. C'era dell'ironia in tutto questo, sentiva che quella sera sarebbe successo qualcosa ma in un primo momento non realizzò che effettivamente quella scritta potesse c'entrare in qualche modo con le streghe. Il seguito mostra che evidentemente il destino stava facendo girare una ruota molto fortunata per Iceringer. La sua sala giochi di fiducia si trovava proprio dopo il ponte di Trastevere, dove vantava sempre un gran numero di osservatori mentre segnava nuovi record, gli piaceva stare al centro dell'attenzione dopotutto. Ovviamente non lasciò a casa la sua fidata custodia per chitarre e con quell'abbigliamento sembrava proprio una Rockstar in borghese che andava a qualche giro di prove oppure appena uscito da un concerto.
Non è male come serata, forse ho fatto bene ad uscire piuttosto che restare a casa.
Con questo pensiero nella testa si infilò le mani in tasca e strinse le spalle mentre teneva la testa alzata verso l'alto ad ammirare la luna nel cielo. Era oramai a metà del ponte quando abbassò il volto e fino a quell'istante non si era reso conto di chi aveva davanti: Nariko, la professoressa conosciuta in metropolitana, particolarmente casual e sensuale quella sera, accompagnata da quella che sembrava una sua studentessa. Iceringer divenne leggermente rosso in volto e allargò un sorriso demente sul volto. Sentì l'istinto di salutarla ma effettivamente non aveva idea di come parlare. Sentiva il bisogno di chiamarla "padrona" ma non erano esattamente soli, la ragazza avrebbe potuto fraintendere (o meglio, capire perfettamente tutto) e Iceringer non sapeva proprio come prendere la cosa.
Buongiorno!
Com'era prevedibile, nel dubbio, scelse la risposta sbagliatissima.. -
.
Non fece in tempo a fare più di qualche passo che sentì una stranissima sensazione, sentì improvviso l'odore di Iceringer, si guardò indietro, ma non vide nessuno che potesse assomigliargli. Continuò a camminare guardando oltre il ponte, cercando una meta che purtroppo non conosceva. Dove potevano andare dunque? L'odore di Iceringer si fece più forte, era un odore molto particolare, una fragranza che lei poteva sentire grazie al suo incantesimo, capì che non era solo un caso, era lì vicino, di sicuro. Fu Sofie a fermarsi di fronte ad un ragazzo dai lunghi capelli argentati, che Nariko riconobbe immediatamente. Era vestito in modo diverso del giorno in cui lo aveva incontrato, sembrava avesse prestato maggiore attenzione ai dettagli, senza tuttavia sembrare un fighettino fissato con le firme più prestigiose. Nariko non sorrise, si sentì improvvisamente colta impreparata. Non sapeva come approcciarsi al ragazzo senza far capire nulla a Sofie. Rimase un attimo in silenzio alla ricerca di parole, fu lui a rompere il ghiaccio salutandola con un "Buongiorno" assolutamente fuori luogo. Quella semplice parola le bastò per ricordarle quanto fosse adorabilmente imbranato. LE scappò da ridere, ma non era una risata da derisione. Tutto il timore di Nariko sparì, per lo meno non le si era gettato alle caviglie strusciandosi sulle sue gambe e piagnucolando commosso.
Con un sorriso raggiante, prese a braccetto Sofie e poi si mise a braccetto ad Ice.
Ciao Ice! fece con un tono tipico da saluto allegro.
Capiti proprio a fagiuolo, sei di queste parti vero? Non sappiamo dove andare, perché non ci accompagni a vedere i posti più belli di Roma? come al solito era molto diretta ed egoista, non aveva nemmeno chiesto ad Ice se era libero, ma dal suo sorriso beota, Nariko intuiva benissimo quale fosse la risposta.
Quasi dimenticavo, Ice, lei è una mia affezionatissima allieva, si chiama Sofie. Sofie, lui è Iceringer, un ragazzo molto simpatico che ho avuto modo di conoscere durante le nostre escursioni.
Sofie non sembrava felice quanto Nariko nel incontrare quello sconosciuto, ma fu educata e rispose alla presentazione. La ragazza guardò preoccupata il ragazzo e poi Nariko, chiese scusa ad Ice e si tirò in disparte la proff, le si avvicinò all'orecchio per bisbigliare, in modo da non farsi sentire da Ice.
Proff, sei sicura di questa idea? Quel ragazzo sembra un maniaco, hai visto la sua faccia da beota? Sta perdendo litri di bava nel guardarti.
Hahahaha, ma va non c'è da preoccuparsi di Ice, sembra minaccioso ma ti assicuro che è innocuo, e vedrai che lo troverai simpatico. Fidati di me. le disse per poi trascinarsela verso Ice e riprenderlo a braccetto, si strinse al suo braccio sorridendo allegra.
Verrai con noi vero? domandò con un tono di voce gaio, ma subito guardò negli occhi Ice, guardandolo truce, il messaggio ottico era chiaro: "se ti rifiuti ti castro."
. -
.
The unseen BOOB, is the Fappest
- Group
- HF Gdr Master
- Posts
- 31,820
- Location
- Plutonia Experiment
- Status
- Anonymous
Non aveva ancora realizzato perfettamente di averle salutate con la tipica faccia con cui solitamente guarda il nuovo volume dell'ultimo hentai uscito, figurarsi riuscire a realizzare che non era esattamente "giorno". Fortuna che Nariko non ci aveva dato molta importanza e aveva colto immediatamente l'occasione per presentarlo alla sua studentessa. Almeno una cosa l'aveva pensata giusta. Lo definì come un ragazzo innocuo e simpatico, lui ridacchiò perplesso come per dire "ma davvero?" era come se la donna avesse combinato in pochi istanti un'uscita a tre provvidenziale alla quale nessuno dei presenti poteva sottrarsi, e quando il semplice sguardo della donna lo fece sentire come se un pittbull (o peggio, Teodora) gli stesse stringendo i gioielli di famiglia con i denti, allora non ebbe nessun dubbio sul da farsi.
M-ma sicuro! Più siamo e meglio è, no?
Si grattò la nuca con la mano libera imbarazzato, per poi sistemarsi la cintura della custodia della chitarra sulla spalla. In fondo non aveva voglia di uscire da solo, quindi effettivamente era un bene, ma come poteva farle divertire in una sala giochi? Ad essere sinceri, non aveva la minima voglia di cambiare programma quindi decise di provare comunque con la sua idea.
Sentite, io avevo in programma di farmi un giro in sala giochi. Non è molto distante, tanti giochi, poca confusione, si beve anche bene se volete quindi non so... se non avete altri programmi...
Alzò le spalle, in realtà il suo tono non sembrava molto dubbioso, quando voleva sapeva essere particolarmente determinato e non mostrava alcun tipo di vergogna nei confronti dei suoi gusti, ma in cuor suo sapeva che le ragazze come loro di solito avevano interessi diversi quindi iniziò già a pensare a diverse alternative per riuscire a soddisfare... le due ragazze? No, quello che pensava era "la sua padrona", si era già calato nel personaggio e non se ne era nemmeno reso conto. Se falliva come eroe aveva una carriera da attore o qualcosa del genere. Tipo un pornostar ma di quelli con le femmine anche.. -
.
Iceringer non aveva nulla da obiettaree la sua prima frase fece rilassare il viso di Nariko. Anche se pretendeva una risposta positiva, doveva ammettere che le sarebbe dispiaciuto molto se avesse cercato di rifiutarsi. Forse Ice sapeva che era meglio non far dispiacere Nariko, le sue reazioni alle cose brutte e tristi non erano mai normali. L'ultima volta che aveva avuto un forte delusione aveva decimato un clan intero di streghe, ma questo Ice non poteva saperlo.
Alla proposta di Ice, Sofie sembrò interessata, e la sua espressione accigliata e diffdente si trasformò in sorridente, lei era una nerd patentata, e ci sapeva fare con i videogiochi, vide un modo per farsi notare dalla sua amata professoressa. Ice le fu subito simpatico.saltellò sul posto entusiasta e si aggrappò al braccio di Nariko.
Dai, dai, dai andiamo.
Nariko storse il naso, non si era mai cimentata in un videogioco in vita sua, aveva visto i suoi studenti giocarci, ma lei non ci capiva proprio nulla. Stava per rifiutarsi, ma gli occhioni dolci di Sofie che la fissavano imploranti erano irresistibili.
E va bene, vediamo questa sala giochi. fece non troppo convinta.
Durante il tragitto Nariko aveva una gran voglia di chiedere ad Ice come andavano le cose con la spada e il suo demone. Aveva notato che aveva portato con sé la custodia ingannevole, intuì che non se ne separava mai. Mentre camminavano, Nariko si voltò per guardare il ragazzo, gli sorrise felice, per poi distogliere subito lo sguardo mentre si rendeva conto che le aveva fatto un immenso piacere incontrarlo ancora. Questo piccolo sentimento la turbò, si chiedeva perché si sentisse così, infondo erano stati assieme solo qualche oretta, e non gli aveva dato modo di approfondire la conoscenza. Strinse i denti cercando di scacciare via quella sciocca gioia.
Sofie si spostò e dal fianco di Nariko si spostò di fianco a Iceringer osservando la sua custodia.
Sei un musicista? Che genere suoni? Rock, pop?O sei come quei strani barboni che suonano sulle metropolitane per gli spiccioli? L'ultima parte poteva sembrare una frecciatina un tantino stronza nei suoi confronti, ma Sofie non aveva messo malizia nella domanda, era curiosa, e dal suo sguardo si notava che era una innocente domanda.
. -
.
The unseen BOOB, is the Fappest
- Group
- HF Gdr Master
- Posts
- 31,820
- Location
- Plutonia Experiment
- Status
- Anonymous
La sua proposta non fu un completo buco nell'acqua, anzi, Sophie parve apprezzare particolarmente l'idea di Iceringer. Forse era stato frettoloso a giudicarla, forse erano più simili di quanto non sperasse, magari anche lei aveva una grande collezione di fumetti, di giochi e di porno d'autore. Forse uscendo avrebbe scoperto che proprio come lui le piacevano i dolci con i colori strani, le ghiandaie azzurre e i rollerblade. Forse se le avesse chiesto di uscire avrebbe scoperto che le piaceva essere baciata sul collo e nell'interno coscia e i loro bambini sarebbero venuti carini e fighi proprio come quei dodicenni dei manga che sembrano avere 20 anni. No, stava viaggiando troppo, doveva tornare in sé e grazie alle domande della ragazza non ebbe difficoltà a concentrarsi.
Sai, a dire la verità non mi sono mai esibito nelle metropolitane ma sto seguendo qualche lezione. Non sono bravo ma se vuoi posso farti sentire qualcosina dopo.
Non aveva in alcun modo frainteso le parole della ragazza, anzi parve abbastanza entusiasta di potersi vantare della cosa. Si era fatto furbo: se qualcuno gli chiedeva se era un musicista poteva dire di si ora che aveva iniziato a seguire delle lezioni online. Con orribili risultati, ma per lo meno sembrava spontaneo. Mentre si dirigevano verso la sala giochi, ingaggiò un pò di parlantina tanto per iniziare a conoscersi meglio.
Sei molto fortunata sai? Io non avevo professoresse belle ed intelligenti come la tua quando andavo a scuola, sono sicuro che è anche una brava insegnante e visto che non abbandona le sue alunne di notte direi che è anche una brava persona, mi sbaglio forse?
Lanciò infine un'occhiata verso Nariko, grande sviolinata verso di lei ma certamente spontanea, forse suonava un pò come una cantilena ma potete stare certi che non c'era ombra di menzogna nelle sue parole. Mentre chiacchieravano, l'insegna della sala giochi si faceva sempre più chiara: Sex Bob-Omb, la sala giochi con la più alta percentuale di pubblico femminile della capitale (una densità del ben 7% signore e signori).. -
.
Nariko trattenne una risatina, quando sentì la menzogna che aveva detto a Sofie. Per lo meno era migliorato nelle balle. Sofie invece rimase delusa, aveva sperato di aver conosciuto una futura rock-star.
Sì ok magari più tardi. si limitò a dire camminando di qualche passo davanti a loro. Sofie era vestita con la sua divisa scolastica, i suoi lunghi capelli rossi ondeggiavano davanti ai due ragazzi, attirando l'attenzione di Nariko. Aveva sempre amato il colore di quei capelli, e senza pensarci due volte si mise a giocherellare con una ciocca rossa, guardando e ammirando il suo colore così vibrante e intenso.
La professoressa Kyosei è molto bella è vero, ma ti assicuro che non ha vita facile a scuola. Io all'inizio la odiavo. E poi puoi scommetterci se è una brava persona. E' la donna più mitica che conosca, la più figa, la più intelligente e poi se riesci a prenderla è anche molto spiritosa sai?
I complimenti compiacevano Nariko, ma fingeva totale disinteresse. Si guardava in giro ammirando la città. Si accorse che le piaceva molto quel paese. IL clima era mite e la gente era solare. Roma riusciva a infondere una strana sensazione di benessere che a Londra non era riuscita mai a sentire.
Sofie aveva cercato di umiliarmi, aveva corrotto due studenti più grandi, chiedendo loro di fotografarmi di nascosto mentre mi aggredivano. Ma quei due delinquenti hanno preso i soldi e poi hanno pensato di violentarla. Ma per sua fortuna io ero nei paraggi e ho dato loro una durissima lezione. Da allora Sofie ha fondato un fan club. Le ultime parole le disse sconsolata, come se avere un fan club le desse fastidio. Si avvicinò a ragazzo coprendosi la bocca con una mano per confidargli:
Non mi si scolla più di dosso....
Sofie si girò i suoi occhi pieni di una luce di ammirazione.La Proff è stata fantastica, avresti dovuta vederla... E' partita con un calcio tra le gambe.. si perse nei suoi ricordi correndo avanti imitando le mosse che aveva fatto Nariko quella volta, cercando di mostrare le mosse. Nariko sorrise mentre osservava la ragazza che continuava le sue mosse strane. Per fortuna aveva omesso la parte più scabrosa di quella vicenda.
Ha proprio un bel culetto. commentò quasi distratta, Sofie ovviamente non l'aveva sentita. Si strinse un pochino di più al ragazzo portando anche l'altra mano sul suo braccio.
Beh? Che hai fatto in questi giorni? Hai avuto problemi con il tuo demone?
. -
.
The unseen BOOB, is the Fappest
- Group
- HF Gdr Master
- Posts
- 31,820
- Location
- Plutonia Experiment
- Status
- Anonymous
Inceringer rimase sorpreso del fatto che ci fosse una storia piuttosto interessante da ascoltare, e venne letteralmente rapito dalle parole di Sophie. Quindi non era stata una conoscenza semplice e anzi c'erano stati degli alti e bassi non di poco conto. La ragazza aveva addirittura rischiato di essere violentata se non fosse stato per quella donna che pareva non avere un limite ai misteri.
Ma è terribile...
Un commento appena sussurrato, non voleva interrompere la narrazione e specialmente quando Sophie si perse nel raccontare i dettagli del combattimento Iceringer risultò particolarmente preso. Non una sola di quelle parole lo meravigliava dato che conosceva la forza di quella donna, quanto più immaginarla applicata a dei "poveri mortali", quello si che gli faceva accapponare la pelle.
Deve fare un male cane...
Commentava serrando i denti e stringendo le spalle, sistemandosi la custodia sulla spalla. Nariko gli si avvicinò con fare malizioso e lo invitò a notare il sedere della ragazza: grazie alle mosse che faceva non era difficile farci caso e Iceringer arrossì leggermente distogliendo lo sguardo quasi subito.
Ma che dici?!
Non poteva negarlo, quella ragazza era decisamente il suo tipo, carina al punto giusto, prosperosa dove serve e con dei capelli rossi accesi. Poteva sembrare una banalità ma Iceringer apprezzava praticamente tutto il genere femminile che avesse un minimo di fascino, quindi praticamente i suoi potenziali problemi di matrimonio erano minimi. Togliendo ovviamente il fatto che fosse un'idiota totale. Di nuovo divagò, e di nuovo Nariko lo riportò a terra, e varcando la soglia della sala giochi si ritrovò a rispondere con una certa diffidenza. Non volle fare il misterioso, dopotutto lei era entrata piuttosto in "intimità" con la spada, ma non volle nemmeno entrare nei dettagli.
non starai fantasticando troppo? Se ci fosse un demone nella mia spada lo saprei no?
Continuava a mentire a se stesso, sussurrando in maniera tale da destare il sospetto e la diffidenza di tutti i presenti.
Comunque non posso negare di aver avuto qualche problema ultimamente, anche se ad essere sincero... ehm... pensando a te, riuscivo comunque a mantenere la calma. Mi spiace, io non pensavo seriamente a quello che era successo, mi è venuto spontaneo! Quindi per favore non trattarmi come gli stupratori di Sophie!
L'ultima parte ebbe non poca difficoltà a sussurrarla soltanto.... -
.
Iceringer era testardo, non voleva ammettere la presenza del demone. In effetti era una cosa difficile da spiegare, ma era convinta che Ice lo sapesse già, che avesse capito. Stava per rispondergli a tono, ma rimase perplessa a ciò che disse in seguito il ragazzo. Non aveva capito di cosa stesse parlando, le aveva persino chiesto di non punirlo come aveva fatto con gli stupratori di Sofie.
Di che diavolo stai cianciando? Comunque vuoi o non vuoi crederci c'è una entità che è legata a te, e scommetto che ne hai già sentita la voce, magari mentre combatti, quindi smettila di fingere con me, io lo vedo e lo percepisco ancora meglio di te, perchè....
si bloccò, indecisa nel rivelare la sua vera natura anche se in effetti Ice lo avrebbe dovuto già capire.
..ecco ho un dono speciale che ho fin dalla nascita. Se sono capace di difendere un mio allievo contro due ragazzi forzuti è solo grazie a questi doni che ho. Sofie quella volta che la salvai, dopo che ho steso i ragazzi è svenuta quindi non mi ha vista usare i miei trucchi. Si riavvicinò Sofie a loro e lei gli diede una leggera gomitata di avviso per non continuare il discorso.
Manca tanto alla sala giochi? Spero sappiano fare bene i cocktail. fece cercando di cambiare discorso. Sofie intanto aveva notato la confidenza che c'era tra quei due, li aveva visti che parlavano tra di loro a bassa voce, non aveva sentito nulla, ma capì che non doveva abbassare la guardia, o Ice avrebbe attirato tutta l'attenzione della sua proff.
. -
.
The unseen BOOB, is the Fappest
- Group
- HF Gdr Master
- Posts
- 31,820
- Location
- Plutonia Experiment
- Status
- Anonymous
Sbuffò ma tentò di mantenere un sorriso amichevole ma piuttosto stizzito, forse quel discorso gli sembrava inconcludente o meno ci pensava e meglio era, quindi cercò di cambiare argomento in modo da distogliere l'attenzione dalla spada.
Capisco i tuoi presentimenti ma preferisco non parlare della mia spada per stasera.
Per sua fortuna la sala giochi era finalmente davanti a loro: l'entrata era composta dalla bellezza di 4 porte grandi quanto uscite di emergenza una di fianco all'altra, e subito si entrava nel salone principale particolarmente ampio. Il luogo era composto da questa grossa entrata principale tappezzata da tutte le parti di vecchie locandine di videogiochi, persino i più curiosi e meno conosciuti. Davanti all'entrata c'erano due grosse colonne nere che si intonavano col pavimento e salivano fino al soffitto. Quest'ultimo era molto più in alto di quanto ci si aspetterebbe, dato che proprio dopo l'entrata, ai lati del salone principale, c'erano due scale mobili che portavano al secondo piano, dedicato alla zona bar e con anche una piccolissima pista da ballo con qualche tavolo circolare che prendeva la forma del classico Pac-Man. Eludendo le scale e passando al centro della sala, dopo averla attraversata, si poteva finalmente giungere alla sala giochi: la bellezza di quattro navate scandite da muraglie di giochi di ogni genere, che terminavano con un grosso spazio per diversi biliardi e nei tavoli più piccoli c'era persino spazio per giochi da tavolo partendo dai più tradizionali come gli scacchi arrivando fino ai grandi D&D. Superata ancora questa zona c'era un ultima parte della grande sala giochi, separata dal resto con una piccola scalinata di massimo un metro che portava ad una pista da Bowling molto spaziosa. Nella parte iniziale e giochi erano scanditi per generi, all'inizio c'erano i blocchi più grandi con i giochi di danza, di guida oppure i sparatutto o i simil-guitar hero. Poi invece c'erano le macchine più piccole e classiche con giochi che spaziavano dai più classici ai più moderni. Iceringer ora si sentiva a casa e senza esitare le prese entrambe sottobraccio e si fece strada quasi saltellando.
Ci siamo, non è il massimo??
Sembrava un bambino in un luna park.. -
.
Finalmente erano arrivati. Non le era piaciuto il tono che aveva usato Iceringer nel dirle che non voleva parlare della sua spada. Era stato cortese, ma era ostinato, non le credeva, o forse non voleva assolutamente crederle. Bah ma che importanza aveva? Se ne sarebbe accorto prima o poi, e non serviva che fosse lei a dirglielo, doveva provarlo sulla sua pelle per crederlo.
Il posto era fresco, la musica messa ad un volume che non infastidiva ne troppo bassae nemmeno troppo alta. Il posto era pieno di console di vario genere, e ciò che la stupì fu il piano superiore, probabilmente lo usavano come pub. Per essere una salagiochi il posto non era affatto male, e Nariko fece un cenno con la testa per dire che non era poi malaccio. Sofie invece era entusiasta, si staccò dal gruppo mettendosi al centro della sala guadandosi in giro estasiata. Fece una vera e proprio piroetta, lenta.
Nariko non era abituata a posti del genere e si mosse piuttosto spaesata in quel locale. Non sembrava nemmeno tanto convinta, e dalla sua faccia si palesava il tutto. Iniziava a pentirsi di aver dato retta a quei due, si sarebbero probabilmente immersi in qualche gioco videoludico scordandosi della sua presenza. Sofie tornò indietro aggrappandosi al braccio di Ice.
Ice Ice, portami al pezzo forte di questa sala! fece entusiasta, saltellando sul posto impaziente. Nariko si guardava in giro e si chiese cosa diavolo ci facesse lei lì dentro. Tuttavia non volle fare la guastafeste, così provò ad avvicinarsi ad una console, guardando lo schermo, passava da schermo in schermo non capendoci molto. Vedeva tutti quei bottoncini le levette, alcuni erano dotati di Fucili o pistole di plastica. Si voltò verso Ice e Sofie smarrita.
. -
.
The unseen BOOB, is the Fappest
- Group
- HF Gdr Master
- Posts
- 31,820
- Location
- Plutonia Experiment
- Status
- Anonymous
Sofie pareva a casa, Nariko un pò meno, forse era una strega più vecchia di quello che sembrava e non aveva dimestichezza con la tecnologia, si sentì sollevato nell'apprendere che in qualcosa non era esperta, sarebbe stato troppo inquietante altrimenti. La giovane studentessa desiderava ardentemente iniziare subito il divertimento e Iceringer non esitò un solo istante a farle da guida introduttiva per quel posto.
I giochi sono tutti distribuiti per generi e dimensioni delle macchine, in un certo senso potrebbe essere utilizzato come scala questo sistema, quindi perché non iniziate con qualcosa di semplice ed immediato tanto per rompere il ghiaccio?
Le portò di fronte ad una macchina particolarmente spaziosa, di quelle equipaggiate con armi di plastica per giocare, ma non erano semplici pistole: ma delle vere mitragliatrici. Iceringer prese una delle armi e fece subito da tutorial.
Non è difficile: il gioco sposta la telecamera da solo, voi dovete solo sparare alle macchine terminatrici che vi vengono addosso. Quando finite le munizioni non dovete sparare fuori dallo schermo, vi basta premere il caricatore che c'è qui sotto come se fosse una vera arma. E nelle situazioni di pericolo, vicino alla canna, c'è il pulsante per le granate.
A quel punto consegnò l'arma a Nariko, facendole l'occhiolino in segno di fiducia.
Provaci, andrà benissimo. Scioglietevi un pò, io torno subito.
Per fare almeno una minima parte di gentiluomo decise di andare a prendere qualcosa di fresco da bere per le sue ospiti mentre iniziavano ad assaporare l'essenza della sala giochi. Ovviamente Iceringer non aveva una grande conoscenza di drink e affini, quindi optò per qualcosa di poco alcolico e abbastanza dolce, tanto per incominciare almeno, nella speranza che potesse loro piacere. Quando tornò però dovette constatare che, sebbene Sofie se la cavasse benissimo, Nariko era decisamente in difficoltà anche solo per la postura e non veniva aiutata nemmeno un pò dalla ragazza che invece sembrava presa dal gioco. Così Iceringer posizionò i drink su una parte libera della macchina e si avvicinò a Nariko.
Aspetta, è così guarda.
Andò alle sue spalle e le cinse con le sue braccia, non era un abbraccio sottomesso, anzi per Iceringer non era nemmeno un abbraccio quindi senza volerlo le fece assaporare quella sua decisione assolutamente unica quando prendeva seriamente qualcosa. Le prese le mani e la posizionò in modo corretto, e quando la costrinse a portare l'arma sulla spalla come se dovesse realmente smorzare il rinculo fu come se l'avesse letteralmente circondata con la sua presenza.
Così prendi bene la mira e puoi ricaricare velocemente. Prova.
Non l'avrebbe lasciata finché non avrebbe notato un miglioramento nel suo gioco,senza alcuna malizia, e forse era proprio grazie a quello che il suo abbraccio pareva così estremamente determinato.. -
.
Sofie sembrava entusiasta, Iceringer si muoveva come se fosse a casa sua, no anzi, probabilmente meglio di come se fosse a casa sua. Ice le guidò verso un gioco sparatutto, munito di due mitragliatrici di plastica fucsia, con il grilletto, caricatore e mirino giallo. Per un attimo pensò ad un gioco in cui si doveva sparare ai minipony. Non male in effetti come gioco, ma sullo schermo vi era tutt'altro che mondi colorati in pastello. Ice la invitò a provare, si sentì come se avesse consegnato un alieno in mano. Tuttavia Nariko non era un tipo schizzinoso e provò lo stesso a giocare. Sofie accanto a lei le spiegò a grandi linee come funzionava il gioco e lo scopo.
Non ti facevo così nerd. le disse mentre osservava quel coso fucsia che imitava una mitragliatrice. Si divertivano in quel modo i giovani? E non solo sembrava il gioco preferito degli uomini single. La musica era partita, Sofie iniziava a sparare a raffiche veloci, Nariko invece teneva il fucile in un modo completamente sbagliato e sparava a caso cercando di mirare bene, ma spesso e volentieri mancava il bersaglio. Se non era per la bravura di Sofie, avrebbero già perso un sacco di monetine.
Poco dopo arrivò Ice con dei bicchieri, e la aiutò a calibrarsi bene nel gioco. Lo sentì vicino, ne sentiva il calore, eppure era concentrata su quel dannato gioco, non poteva rendersi ridicola di fronte a Sofie. Seguì i consigli di Iceringer, senza neppure fare caso al fatto che Ice la stava involontariamente abbracciando. Anche se non sembrava, Nariko venne subito rapita dal fascino del gioco e si concentrò su di esso, comportandosi come una sorta di allieva.
Sofie si irrigidì, guardò Nariko e Iceringer con sconforto, abbassò lo sguardo triste, poi lo risollevò sicura di sé e fece una strage di nemici con il suo fucile fucsia. Cercò di resistere alla rabbia ma non ci riuscì, lasciò di malo modo il fucile sul suo posto, e puntò un dito contro Iceringer.
Maledetto, come osi approfittarti della situazione? Ti sfido! Scegli pure il gioco che preferisci, ti umilierò.
Nariko guardò sorpresa Sofie, per poi sorridere sotto i baffi. Aveva intuito perfettamente la cotta di Sofie nei suoi confronti da molto tempo, ma la ragazza non aveva mai avuto il coraggio di farsi avanti. Nariko si allontanò da Ice, guardando i due curiosa, senza nemmeno fare complimenti prese la sua bibita, e bevve osservando la situazione. Quello era più interessante dei videogiochi.
Sorrideva sadica nel vedere la gelosia di Sofie. Guardò Ice e poi Sofie, e delle idee malsane le riempivano la testa, ma quelle a tempo debito.. -
.
The unseen BOOB, is the Fappest
- Group
- HF Gdr Master
- Posts
- 31,820
- Location
- Plutonia Experiment
- Status
- Anonymous
Iceringer pareva molto entusiasta della ritrovata volontà di lottare che Nariko possedeva, ma forse Sofie non aveva gradito molto la confidenza che avevano tra di loro e dopo un killing spree spietato lanciò una sfida che Iceringer non poteva rifiutare. In un primo momento il ragazzo fu sorpreso, poi si schiarì la voce portandosi un pugno davanti alle labbra e il suo volto si fece serio.
Capisco, la tua volontà è indomita, quindi non mi tratterrò, donna.
La sua giacca si sfilò quasi da sola e Iceringer la legò intorno alla vita. La maglietta dei Black Sabbath scomparve quasi magicamente e al suo posto comparve una maglietta rossa con su scritto "Best Player of The Universe" e legò intorno alla fronte una fascia rossa in stile rambo dove in corrispondenza delle tempie vi erano infilate due stecche scintillanti che solitamente si accendono a capodanno per far felici i bambini. Ovviamente erano accese e non si consumavano misteriosamente.
Io, Satellizer Iceringer, campione indiscusso della sala giochi, accetto la tua sfida e propongo la battaglia al più sanguinario e violento gioco picchiaduro che la storia dell'umanità abbia mai visto...
E a quel punto puntò il dito verso la macchina più distante della sala giochi, una macchina completamente dipinta di nero e non perfettamente integra, sembrava danneggiata quasi ed era in un angolo di tenebra dove nessuno si avvicinava. La sala giochi si fece di colpo silenziosa e tutti o guardarono.
Puffi Vs Aliens!
SI sollevò un incredibile "ooh!" di sorpresa, persino un gatto che girava per caso da quelle parti disse la sua. Adesso stava a Sofie accettare o meno una sfida tanto importante.. -
.
Si trattene con forza per non mettersi a ridere, sopratutto dopo la risposta di Ice. Ma non era solo la reazione di Ice a rendere la situazione divertente, ma la faccia di Sofie, quando l'aveva chiamata "donna". Sofie era divenuta ancora più rossa di rabbia. Lo stava odiando di nuovo.
Che diavolo ci trovi in lui? sbottò improvvisamente Sofie rivolendosi a Nariko. Inizialmente la guardò male, odiava quando le persone insinuavano cose che non conoscevano, ma quella situazione era divenuta divertente per smorzare l'atmosfera, per lo meno se Sofie continuava a pensare che c'era del tenero tra i due, avrebbe continuato quella assurda scena da difensore delle virtù.
Sofie non si fece aspettare, lanciò una occhiata di fuoco ad Ice e poi si diresse alla console. Tirò fuori una moneta e la mise nella macchina. Il primo round era iniziato.
La gente si era avvicinata e incuriositi guardavano la scena, c'era chi diceva che avrebbe vinto a ragazzina, chi il nerd argentato. Era una lotta intensa.
Scomettete? Su chi alzate la posta? aveva azzardato Nariko fra la gente e in men che non si dica, si ritrovò ad accumulare denaro per le scommesse.
Sofie era molto quotata, persino lei scommise su Sofie, pensando che probabilmente Iceringer avrebbe fatto il cavaliere e l'avrebbe lasciata vincere.
Non abbiamo ancora messo in palio niente. Che ne dici di giocarci la serata con la proff. Se vinco io tu trovi una scusa e ci lasci sole. Se vinci tu, potrai strusciarti su Nariko quanto vorrai. Sembrava decisa e sicura di sè..
