Posts written by Kuro Kiba

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    L’intensità di quei perversi parti sarebbe stata estrema, piacevole ed inaspettata. Sentire le perverse reazioni che Lotor palesava nell’osservarla sarebbe stato estremamente eccitante per Henrietta, mente Madarao avrebbe gioito quando Rakhna avrebbe tentato di spingere fuori le uova a suon di affondi. Quei parti non sarebbero durati molto, ma la loro intensità sarebbe stata inversamente proporzionale. In pochi istanti, tra piaceri inimmaginabili e pervase da una moltitudine di ormoni, si sarebbero “svuotate” liberando i loro ventri che sarebbero stati tuttavia pronti e desiderosi di essere riempiti nuovamente. Le due amiche sarebbero però rimaste qualche istante a riprendere fiato restando immerse in quel cocktail di fluidi corporei mentre i loro orifizi si richiudevano con una lentezza quasi malsana. Ovviamente avrebbero osservato con una certa impazienza la schiusura di quelle insolite uova e sarebbero state investie da un’immensa gioia nel vedere nascere quei perversi ed eccitati infanti. L’aspetto inequivocabile non avrebbe chiaramente lasciato dubbi e le ragazze non avrebbero certo potuto ignorare l’interesse di quelle creaturine grandi quasi come i loro stessi cazzi. A quel punto non sarebbe quindi restato che decidere come interagirci. Un po’ per via del desiderio sessuale che si sarebbe mescolato agli ormoni materni messi in circolo da quel parto indotto e un po’ per via del desiderio di poterne trarre il meglio, Henrietta sarebbe stata la prima ad esporsi, in maniera diretta, decisa perversa e spudorata. Prima ancora che i bimbi potessero raggiungerla, Henrietta avrebbe divaricato bene le gambe mentre con una mano si sarebbe spalancata gli orifizi e con l’altra si sarebbe palpeggiata il seno che avrebbe subito accresciuto fino a renderlo sproporzionatamente grande.
    Venite tutti da mamma! Avrebbe detto subito con voce seducente Dimostrate a mamma tutto il vostro amore, sono qui apposta per voi. Desiderosa di provare nuovi piaceri, non avrebbe avuto nessun tentennamento nell’esporre quel invito incestuoso e, anzi, ignorando i seri dubbi che si sarebbero potuti considerare nel definire quel rapporto veramente incestuoso, sarebbe stata estremamente eccitata dall’idea del rapporto proibito. Inoltre, grazie al rilascio ormonale dovuto al parto, l’enorme seno che avrebbe mostrato sarebbe stato carico e pienamente produttivo concedendole anche la possibilità di scoprire le sensazioni dell’allattamento.
    Ovviamente neppure Madarao si sarebbe tirato indietro. Non avendo “fisicamente” la concezione di parto lui non avrebbe avuto una sensazione di paternità tuttavia, trattandosi comunque di creature cresciute dentro di lui, avrebbe comunque percepito una forte perversione dall’eccitazione di quei ragazzini. Avrebbe quindi subito assecondato i perversi figliuoli, masturbando abilmente uno dei due ragazzini che gli erano giunti frontali avrebbe golosamente leccato e succhiato il cazzo del secondo, mentre con l’altra mano si sarebbe tenuto aperto il culo, come ad invitare gli altri a farsi avanti.
    Per quanto oramai quella relazione potesse essere diventa perversa, moralmente deplorevole e depravata la perversa volpe e l’amica “curiosa” non avrebbero probabilmente potuto chiedere di meglio

    Scusa per i ritardi, ma è un periodo in cui tra lavoro, secondo lavoro e corsi di formazione fatico anche solo a trovare il tempo per connettermi
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    Sentire quelle verghe rinvigorirsi sotto le labbra sarebbe stato molto soddisfacente, ma quel che stava accadendo dentro i loro corpi non poteva far altro che mettere tutto in ombra. Qualsiasi cosa fosse si stava infatti facendo sempre più solida. Quindi, più quella sostanza avrebbe ottenuto forma propria e più l’eccitazione delle ragazze sarebbe cresciuta, tant’è che avrebbero ripreso a succhiare avidamente quei membri. Henrietta sarebbe ovviamente stata la prima a percepire quelle uova formate dentro di sé ed il suo corpo avrebbe reagito quasi istintivamente. Le avrebbe infatti sentite calare lentamente, mentre le sue pareti vaginali tentavano di spingere come se fosse una cosa normale. Sentire quelle Uova scivolare lentamente dentro di sé sarebbe stata una sensazione davvero particolare ed inaspettata. Qualcosa che non si sarebbe aspettata di poter provare e che, forse per le notevoli dimensioni, sarebbe stato devastantemente piacevole. Non avrebbe però indugiato nell’assecondare la richiesta ricevuta e, tra gemiti ed urletti, si sarebbe subito mobilitata. Allontanando quindi le labbra da quel cazzo avrebbe quindi avanzato a sua volta delle richieste.
    Non voglio che cadendo qualcosa si rompa… avrebbe con detto con voce premurosa carezzando il cazzo di Lotor con la punta dell’indice. Quindi non è che ti andrebbe di abbassarti un po’? Inginocchiati su di me cosi che io mi possa sedere…
    Senza neppure attendere una risposta la ragazzina si sarebbe quindi girata di spalle andando poi ad infilarsi con la testa tra le gambe di Lotor. Con le mani avrebbe ovviamente continuato a massaggiare quell’imponente verga mentre con viso sarebbe affondata tra le palle dell’amante leccandole e baciandole. Sfruttando quindi la sua capacita di levitare l’avrebbe quindi accompagnato verso il basso potendo sedersi lentamente a terra senza buttarsi di peso. Una volta sedutasi a gambe divaricate e con il bacino ben in avanti ed in vista, senza mai smettere di stimolare Lotor, avrebbe iniziato ad assecondare i suoi movimenti vaginali. Quando poi la punta del primo uovo si sarebbe vista avrebbe soffocato un urlo tra le palle dello stregone, tuttavia non avrebbe tentato di alterare il proprio copro per rendere il tutto più semplice ma avrebbe invece fatto in modo che il tutto fosse il più naturale possibile. Deporre il primo uovo sarebbe stata una sensazione pazzesca, sentire il bacino che si dilatava come durante un parto per farlo passare senza però sentire il ben che minimo dolore sarebbe stato quasi inebriante. Avrebbe quindi continuato a spingere per poterle deporre tutte, iniziando con una mano anche a palpeggiarsi il seno in preda al piacere. Ovviamente in tutto ciò non avrebbe trascurato Lotor e, per poterlo continuare a stimolare al meglio avrebbe concentrato l’energia nelle labbra, nella lingua e nella mano che lo masturbava.
    Anche Madarao, seppur un po’ dopo, avrebbe sentito quelle formazioni che tentavano di uscire. Sarebbe stata una sensazione strana e, per quanto piacevole, quasi imbarazzante. Quasi istintivamente avrebbe quindi tentato invano di fermarne l’avanzata. Tentando di mantenere il sedere il più serrato possibile sarebbe quindi riuscito unicamente a rallentarne il passaggio. Quando però quelle uova sarebbero state sul punto di uscire, lui non si sarebbe premurato di evitarne la caduta. N… NON CE LA FACCIO… STA USCIENDO! Dopo un grido imbarazzato si sarebbe quindi limitato ad infilarsi completamente in gola il cazzo di Rakhna soffocando così il grido che avrebbe emesso mentre quell’uovo gli divaricava lo sfintere per uscire. Sarebbe stato un atto innegabilmente piacevole, sia dal punto di vista delle stimolazioni che dal punto di vista del dolore convertito in eccitazione, ma che avrebbe portato anche un pizzico di imbarazzo lasciandogli come la sensazione che permettendo a qualcosa di solido di uscire, nonostante fossero uova, non fosse riuscito a controllare i suoi bisogni fisiologici.
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    La follia scaturita da quel rapporto si stava facendo strada dentro le menti delle ragazzine con sempre maggior prepotenza. Sentirli rilasciare i loro orgasmi mentre si spingevano con sempre più foga sempre più a fondo era idilliaco. Tant’è che Henrietta, stimolata in ogni dove e con il cazzo che sfregava con forza tra quelle morbide pance, avrebbe a sua volta iniziato ad eiaculare con dei piccoli zampilli che avrebbero raggiunto i volti di entrambe. Riuscire a ragionare a mente lucida in quell’escalation di piacere non sarebbe stato facile per nessuna delle due eppure, proprio durante l’ultimo apice, Henrietta avrebbe avuto un improvviso ritorno alla ragione. Per quanto quella situazione potesse essere perversa e spinta pareva che per i due amanti non fosse mai abbastanza e che, anzi, volessero dare sempre di più. Nel momento di quegli ultimi travolgenti orgasmi Madarao si sarebbe lascito andare completamente al piacere urlando e gemendo come mai prima mentre lo sperma strabordava dai loro corpi oramai troppo colmi. Quei fluidi impetuosi si sarebbero riversati dentro di loro con una forza devastante. L’energia che conteneva avrebbe inoltre scosso in maniera brutalmente piacevole i loro corpi, andando al tempo stesso ad interferire con la loro “composizione” rendendoli molto più “elastici” e permettendogli quindi di gonfiarsi in maniera vistosa ed esagerata. Ovviamente anche Henrietta si sarebbe fatta travolgere dal piacere venendo a sua volta ed inzuppando totalmente il volto suo e dell’amica. Tuttavia, percependo quell’immensa energia interagire con il suo corpo e con quello strano marchio, avrebbe ripreso momentaneamente consapevolezza. Avendo un’affinità energetica maggiore rispetto a Madarao, si sarebbe infatti resa conto che stava accadendo qualcosa di grosso. Non sarebbe riuscita a capire totalmente cosa stesse succedendo, ma certamente avrebbe capito che dentro di sé si stesse formando qualcosa di consistente e potente. Tuttavia era tutto troppo piacevole per potersene realmente preoccupare e, anzi, curiosa di scoprire di cosa si trattasse, avrebbe iniziato a convogliarci le sue stesse energie al fine di accelerarne il processo. Nel frattempo, per il resto, si sarebbe comportata come se nulla fosse continuando a godere come una forsennata.
    Lasciate in fine a terra a riprendere fiato in una calda pozza di sperma, Henrietta avrebbe ritratto il suo fallo mentre, come Madarao, avrebbe accolto a braccia aperte e a bocca spalancata quegli ultimi schizzi lanciati verso di loro. Solo una volta finito si sarebbero fiondate, ognuna sul rispettivo partner, decise a leccarli dalle palle fino alla cappella.
    Ora lascia che ti pulisca con cura
    avrebbero sussurrato contemporaneamente prima di iniziare.
    Ovviamente, nel farlo, Henrietta non avrebbe smesso di concentrare energie verso quella curiosa formazione nel suo ventre, impaziente di scoprire quali nuovi stimoli avrebbe portato.
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    Per quanto quegli orgasmi potessero apparire come il culmine di un’intensa serata sarebbe stato presto evidente che la fine fosse ancora lontana. Infatti, mentre Henrietta e Madarao si godevano il momento continuando a baciarsi, gemere ed ansimare, i due amanti stavano già architettando di passare al livello successivo. Improvvisamente Lotor avrebbe quindi preso l’iniziativa, scagliato via il divano avrebbe così unito i corpi delle ragazzine offrendogli nuovi stimoli. Il contatto tanto stretto avrebbe così causato un notevole scambio di calore in grado di stimolare entrambe. Inoltre, quel breve momento di contatto intimo, non si sarebbe limitato ad un massaggio clitorideo. Essendo state “schiacciate” tra di loro, si era andato a formare un potente circuito energetico. Le energie di Rakhna e Lotor avrebbero così iniziato ad attraversare i loro corpi facendosi distinguere nettamente ed andandole a stimolare con decisione risuonando anche con i fluidi con cui le avevano riempite. Soggette a così forti stimoli non avrebbero potuto che godere sempre di più e, mentre Henrietta avrebbe continuato a secernere gelidi liquidi, Madarao avrebbe avuto delle piccole eiaculazioni. Ovviamente, non si sarebbe trattato di schizzi potenti o abbondanti ma sarebbero comunque bastati a far colare del caldo seme sulla clitoride di Henrietta andando ad aumentarle gli stimoli. Tuttavia quella fase, che in confronto a quel che era già accaduto si sarebbe potuta definire light, sarebbe durata poco. Difatti Lotor avrebbe usato le sue capacita per alterare il corpo della volpina è rendere possibile una nuova penetrazione. Con il pene rinnovato Madarao sarebbe così riuscito ad affondare nella stretta vagina dell’amica. Madarao sarebbe quindi riuscito ad assaporare non solo la gelida femminilità di uno spettro in grado si contrastare il calore dei liquidi di cui era colma, ma anche i piaceri di un cazzo flessibile in grado di sgusciare anche negli anfratti più stretti e di cercare il piacere in ogni dove. Ovviamente, non solo Madarao ma anche Henrietta avrebbe continuato a gemere sempre più forte. Riempita da quegli enormi cazzi quasi le sarebbe sembrato di esplodere e, probabilmente, se non fosse stato per l’elasticità del suo corpo sarebbe stato così. Fortunatamente però lei poteva continuare a godere di quel mastodontico cazzo che si faceva largo nel suo culo e di quel grosso cazzo sinuoso che trovava ogni percorso verso il suo utero. In quel momento l’unico difetto, se così lo si può definire, sarebbe stato che con quelle pance gonfie a contatto le ragazzine avrebbero avuto difficoltà a baciarsi. Tuttavia Henrietta ne avrebbe approfittato per poter intervenire. Si sarebbe quindi fatta crescere nuovamente il membro ma, questa volta, si sarebbe limitata al cazzo e posizionandoselo subito sopra alla vagina. Avrebbe quindi preso spunto dalla mutazione che era stata imposta a Madarao, creandosi un cazzo massiccio ma flessibile. Ovviamente finendo per essere sfregato tra le pance gonfie sarebbe stato fortemente stimolato andando ad ergersi sempre più imponente fino a che non si sarebbe completamente eretto andando a spuntare con la cappella dinanzi al viso delle due amiche. Il tripudio di piacere si stava così facendo sempre più intenso e ad esserne più soggetta sarebbe stata proprio Henrietta che si trovava soggetta ad una combo devastante venendo attraversata da un continuo scambio di energie, venendo inculata a sangue, venendo scopata in figa da un cazzo in grado di andare ovunque, venendo stimolata oralmente da Madarao e riuscendo addirittura a stimolarsi oralmente mentre godeva sentendo il cazzo che si sfregava tra le pance mosso dai movimenti e con il ritmo dato dagli amanti. Chiaramente, soggette a tanto piacere, gli orifizi delle due amiche si sarebbero fatti sempre più stretti alla ricerca di un contatto sempre maggiore e, mentre il corpo di Madarao si sarebbe fatto sempre più caldo, il corpo di Henrietta si sarebbe fatto sempre più gelido.
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    Quel delizioso tentacolo si sarebbe subito mostrato collaborativo iniziando a destreggiarsi abilmente tra le loro lingue, concedendo ad Henrietta la nuova ed eccitante sensazione di essere doppiamente “impegnata”. Quel momento di complicità di gruppo sarebbe però ben presto cambiato o, per meglio dire, si sarebbe intensificato. Quando Henrietta sarebbe stata colpita avrebbe percepito distintamente l’energia di Lotor attraversarla ma l’avrebbe lasciato fare. Oramai non aveva più alcun freno inibitorio e, certa che fosse qualcosa di volto al piacere, intendeva scoprire di cosa si trattasse. Sentire quell’energia che le alterava il corpo sarebbe stata un’esperienza particolare, piacevole ed interessante e, nel momento in cui la sua lingua si sarebbe fusa con Rakhna, anche sorprendente. Percepire quel magnifico tentacolo fallico come se al tempo stesso fosse e non fosse una parte di sé sarebbe stato estremamente stimolante e, aggiuntosi l’incredibile piacere dato dal violare la cavita orale di Madarao, avrebbe cercato di influenzarlo affiche agisse nella maniera più perversa possibile. Il culmine sarebbe tuttavia arrivato a breve quando, pressoché in contemporanea, vi sarebbe stato un poderoso orgasmo di gruppo. Sentendo quei fluidi riversarsi dentro di sé mentre quel cazzo si gonfiava mostruosamente, in preda alla libidine, Henrietta avrebbe serrato l’ano ritmicamente e con grande forza sul cazzo di Lotor, esercitando anche un movimento orizzontale come a volerlo letteralmente spremere fino all’ultima goccia spingendoselo sempre più a fondo. Questa volta, però, le sensazioni sarebbero state molto diverse ed intense. Oltre a percepire quel seme riversarsi in lei l’avrebbe anche sentito spostarsi ed attraversarla completamente portando quel calore e quell’energia in tutto il suo corpo prima di essere espulso dal tenta-lingua ed essere accolto da un nuovo destinatario. Ovviamente anche Madarao avrebbe goduto immensamente potendo essere riempito non solo da un rapporto anale, ma anche da un bacio. Difatti, in quel momento, per Madarao la cosa più sorprendente sarebbe stata quel rapporto orale. Infatti, non solo avrebbe potuto godere contemporaneamente di; un bacio, della pratica di un rapporto orale e dell’assaporare l’eiaculazione, ma avrebbe gustato anche la forza di quel seme che, attraversandoli tutti e tre, aveva inevitabilmente amalgamato le energie di Lotor, Henrietta e Rakhna. Quindi, mentre i loro ventri si riempivano e gonfiavano, sia Henrietta che Madarao avrebbero goduto di quell’intenso momento di piacere e di lussuria più totale, mostrando uno sguardo sognante mentre continuavano a baciarsi perversamente.
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    Oramai Henrietta era completamente corrotta dal piacere e sarebbe quindi inutile dire quanto gioisse nel sentire quella verga andare sempre più in profondità. Inoltre, ogni qual volta Lotor sarebbe arretrato, le viscere di Henrietta si sarebbero rapidamente rigenerate potendo così essere nuovamente distrutte. Inoltre, quella presa talmente possessiva ed impositiva da fare quasi male, avrebbe aggiunto un ulteriore brivido al tutto. Ovviamente, più Lotor sarebbe affondato e più le grida di Henrietta soffocate mordendo il divano si sarebbero fatte forti. Chiaramente ad ogni affondo sarebbe stato versato nuovo sangue che sarebbe defluito con le estrazioni. Sarebbe quindi parsa quasi come una scena splatter se vista da un esterno ma, in quel momento, non sarebbe stato altro che un tripudio di piacere. Soprattutto quando il ritmo si sarebbe fatto più serrato e Lotor le avrebbe ripetitivamente devastato il colon con una cadenza tale da rendere difficilmente processabile tutto il piacere che ne sarebbe scaturito.
    SI! TI PREGO CONTINUA! Avrebbe risposto gridando e lasciando momentaneamente il divano. NE VOGLIO DI PIÙ! CONTINUA A SFONDFARMI FINO IN FONDO! VOGLIO SENTIRMI RIEMITA DALLE TUE CARNI E DAL TUO SPERMA!
    Presto però vi sarebbe stata una nuova variazione della situazione. Madarao infatti, ancora in preda al piacere di quei tentacoli, si sarebbe ritrovato faccia a faccia con Henrietta cosicché potessero osservarsi a vicenda mentre i loro volti venivano segnati dal piacere. Una situazione apparentemente imbarazzante ma che non avrebbe scosso minimamente nessuno dei due e che, anzi, li avrebbe accesi ulteriormente.
    Si… avrebbe risposto la volpina prendendo fiato Vi voglio tutti… voglio godere dei vostri copi mente godete del mio… voglio nutrirmi di piacere fino ad essere sazio e dissetarmi coi vostri fluidi… quindi scopatemi fin che potete e concedetemi tutto il vostro sperm…
    Però, nonostante fossero entrambi in preda al piacere, Henrietta l’avrebbe improvvisamente zittito. Portando una mano verso il suo viso l’avrebbe afferrato delicatamente avvicinandolo a sé. Avrebbe quindi preso delicatamente tra le labbra uno dei tentacoli portandolo verso la bocca di Madarao che avrebbe baciato passionalmente iniziando a scambiarsi il tentacolo e a intrecciarlo tra le lingue. Oramai più il tempo passava e più il piacere si faceva più intenso assottigliando al tempo stesso il concetto di coppia ed avvicinandosi sempre di più a quello di gruppo.
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    Più Lotor avrebbe temporeggiato e più la ragazzina si sarebbe fatta impaziente, tant’è che non avrebbe prestato molta attenzione ai cambiamenti fisici di Lotor che avrebbe intravisto con la coda dell’occhio. O, meglio, non vi avrebbe dato importanza. Oramai fremeva dal desiderio e non avrebbe potuto che gioire quando finalmente sarebbe entrata almeno la punta. Certo non le sarebbe bastata, ma l’avrebbe aiutata a sopportare l’attesa. A breve avrebbe potuto avere la sua prima esperienza anale e sapeva perfettamente di essere stata molto fortunata. Dopotutto non sarebbe stato facile poter vivere un’esperienza più intensa ed estrema e, di ciò, ne era felicemente consapevole. Quando Lotor l’avrebbe cercata di immobilizzare, lei non avrebbe opposto resistenza e, anche qualora avesse voluto farlo, non avrebbe avuto la fermezza per poter ponderare ed agire tempestivamente al tempo stesso. Pochi istanti dopo, finalmente, sarebbe arrivato l’atteso momento. Con un grido sguaiato azzannò con forza il divano mentre quell’imponente massa la sfondava. Una sensazione unica l’avrebbe pervasa, un piacere sublime unito ad un’assenza di dolore ma accompagnato dalla consapevolezza e dalla percezione del danno subito. A quel punto, cercando di contrastare Lotor che le indeboliva i poteri, avrebbe tentato di alterare il corpo. Non avrebbe però tentato di adattarsi, anzi, avrebbe tentato di stringersi il più possibile affinché lo sfondamento subito non riducesse i punti di contatto. In preda alla libidine avrebbe quindi tardato un po’ a rispondere alle domande. In quel momento il piacere, reale o indotto che fosse, era incredibilmente forte e le pulsazioni che quel cazzo emanava e trasmetteva allo sperma che la riempiva aveva dell’incredibile. Avrebbe tuttavia trovato la forza di parlare, tacere sarebbe infatti stato come rinunciare ad aprire un forziere proprio dopo averlo trovato. Senza mai smettere di azzannare il divano e con voce rotta dal piacere avrebbe quindi cercato di rispondere.
    Shì… Fer favore… hi fiu! Fammi hentire coha shi frova ad esshere inchulata!
    Non poteva fermarsi in quel momento, doveva provare tutto il piacere possibile anche a costo di supplicarlo.

    Madarao, invece, sembrava non dovesse più neppure proferir parola per ricevere attenzioni. Oramai non aveva più nessun margine d’azione e non poteva far altro che godere. Era praticamente diventato un oggetto di svago sessuale ma la cosa no gli dispiaceva affatto. Anzi, il fatto di essere bloccato ed utilizzato come un giocattolo lo stava eccitando parecchio. Con il passare del tempo stava chiaramente iniziando a patire la mancanza d’aria, ma in quel momento la volontà sarebbe stata talmente forte da spingerlo a resistere. Non avrebbe rinunciato ad una simile immersione di piacere, al avvolgente e possessiva presa di Rakhna, a quel tentacolo che lo stava succhiando riuscendo a stimolargli sia cazzo che testicoli, a quei cazzi che si sfregavano su di lui, a quelli che lo stavano penetrando con vigore ma al tempo stesso con delicatezza per concedergli un continuo aumento delle sensazioni. Non si sarebbe quindi lasciato ostacolare tanto presto da un’inezia come la mancanza d’aria e, almeno per il momento, avrebbe continuato a godere mentre le vibrazioni della sua gola, che tentava in vano di urlare, avrebbero potuto dare nuovi stimoli ai tentacoli che vi ci affondavano.
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    Nome partecipanti: Alice vs Kiba
    Link dello scontro: Sporco ricatto
    Inizio e termine: apertura 10/08/2021 chiusura 28/02/2023
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    Sarebbero bastati pochi minuti per mettere in fuga i meno impavidi e rubare i telefonini ad una buona parte dei paparazzi. Pochi minuti che sarebbero però sembrati un eternità. Non era stato possibile risolvere completamente la situazione ma, quantomeno, erano stati limitati i danni. Ovviamente, non appena arrivarono dei fastidiosi individui per sedare la situazione, il duo se la sarebbe squagliata. Kiba si sarebbe immediatamente dileguato tra i vicoli mentre Eri avrebbe atteso ancora qualche istante. Uscendo dallo stanzino Eri aveva notato che Alice aveva lasciato un biglietto e, tornando dal buco nel muro che oramai era quasi crollato, sarebbe andata a recuperarlo. Quindi, solo dopo aver afferrato il foglietto ed averlo infilato nel marsupio per leggerlo in un secondo momento, avrebbe comunicato telepaticamente a Kiba di richiamarla nel globo. A quel punto, almeno per un po', sarebbe stato meglio tenere un basso profilo, ma il futuro sarebbe comunque stato ancora lungo e ci sarebbe stato tempo per cacciarsi in altri guai.
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    Pervasa da quell’estasi sensoriale Henrietta non sarebbe riuscita ad opprre la ben che minima resistenza all’insurrezione di Lotor. Il giaccio dei rovi sarebbe andato in frantumi per poi sgretolarsi mentre Henrietta veniva sbalzata sul divano. Ancora scossa da quell’esplosione di piacere non sarebbe riuscita a muovere un muscolo, rimanendo inerme ed ansimante. Non avrebbe tuttavia mai perso il desiderio continuando a osservarlo con sguardo lussurioso come ad invitarlo a proseguire. Troppo a lungo si era trattenuta ed ora che aveva trovato un amante intendeva provare tutto ciò che sarebbe stato possibile. Ovviamente un po’ sarebbe stata sorpresa dal fatto che il seme che le ribolliva in ventre non defluisse, ma di certo non si sarebbe lasciata distrarre da un dettaglio tanto irrilevante e, per un certo senso, anche piacevole. Inoltre in quel momento sarebbe risultato molto più appariscente l’adattamento di Lotor, come se il suo corpo si fosse adattato a contrastarla divenendo al tempo stesso ancora più imponente. Posandosi faticosamente una mano sul pancione avrebbe quindi risposto con voce calme e sensuale, come a volerlo spronare a darle si più di quanto non avesse già deciso di offrire.
    Prenditi pure tutto ciò che vuoi, ho ancora spazio qui dentro. Chissà se questa volta riuscirai a saziarmi…
    Afferrata da Lotor non sarebbe stata minimamente in grado di opporsi e nel momento in cui si sarebbe trovata con il viso sul divano l’avrebbe morso con decisione, come a volersi preparare al peggio. Tuttavia, nonostante l’irruenza dimostrata da Lotor, l’affondo che la ragazzina si aspettava non sarebbe arrivato. Avrebbe quindi atteso qualche istante lasciandosi provocare da quella mazza mostruosa ma, ancora troppo eccitata per poter essere paziente, si sarebbe fatta sfuggire una nuova arrogante provocazione.
    Pensavo volessi prenderti il mio culo, non che volessi farmi invecchiare in questa posizione…
    Nonostante l’incompatibilità di dimensione in un primo momento non si sarebbe adattata per accoglierlo anzi, sarebbe rimasta il più stretta possibile per costringerlo a spingere con forza. Ovviamente, se Lotor sarebbe affondato, l’avrebbe letteralmente sfondata lubrificandosi col sangue versato mentre Henrietta avrebbe lasciato che il potere di Madarao la rigenerasse ed Iper-stimolasse.

    Nel frattempo, ovviamente, anche Madarao si sarebbe trovato vittima di piaceri travolgenti e sarebbe stato difficile stabilire chi delle due si era lasciata trascinare maggiormente dalla lussuria. Sentendo quei tre tentacoli intrecciarsi per penetrandolo all’unisono, la volpina non sarebbe riuscita a reprimere un imponente grido. Si sarebbe trattata di una situazione surreale e apparentemente impossibile. Mentre quei tentacoli si sarebbero fatti strada roteando dentro di lui e mostrando il loro passaggio deformandone il corpicino, Madarao non avrebbe percepito nemmeno un briciolo del dolore straziante che una pratica tanto estrema avrebbe dovuto infliggergli. Avrebbe invece percepito piaceri talmente forti da causargli ripetuti ed intensi orgasmi nonostante la sua voce sarebbe stata ben presto smorzata da altri tentacoli che non gli avrebbero neppure permesso di finire di gridare.
    CAZZO, SI! SPINGI! SFOND…
    Piu quei tentacoli sarebbero affondati e più dolore avrebbero dovuto infliggergli, più Madarao avrebbe goduto. Gli orgasmi della volpina si sarebbero quindi fatti sempre più frequenti ma, nel momento in cui Madarao avrebbe iniziato a sentire le pulsazioni di quei tentacoli distinguendo accuratamente il passaggio dei fiotti di fluidi che l’avrebbero riempito, gli orgasmi avrebbero raggiunto un’intensità impensabile. Difatti avrebbe goduto così tanto che tutto quel piacere ne avrebbe stimolato la produzione di sperma e, improvvisamente, anche Madarao avrebbe ripreso ad eiaculare coordinatamente con i tentacoli che si trovavano dentro di lui.
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    Per quanto Henrietta stesse dando tutta sé stessa oramai non le restava molto da offrire e tato meno da sfruttare per resistere. Tuttavia, in quel momento, non sarebbe stato rilevante, pareva infatti che gli sforzi stessero per dare i loro frutti, anche se non sarebbe stata in grado di stabilire se si trattasse di una conquista o di una concessione. Infatti, nonostante le sue parole affermassero il contrario, come a voler dimostrare di poter ancora combattere, i movimenti di Lotor si stavano facendo più decisi mentre convogliava la sua calda energia. Tuttavia Henrietta non se ne sarebbe curata minimamente. Non le sarebbe infatti importato se l’orgasmo glie l’avrebbe strappato o se l’avrebbe solamente invogliato a cederlo, l’importante sarebbe stato ottenerlo. In preda al piacere non attendeva altro e finalmente Lotor aveva annunciato il lieto evento.
    SÌ, VIENI! DAMMI TUTTO CIÒ CHE HAI!
    Con quello sguaiato grido, senza mai fermarsi, si sarebbe chinata su di lui per strappargli un bacio. Tuttavia non si sarebbe potuta concedere che pochi istanti prima di risollevarsi. L’esplosione che sarebbe avvenuta dentro di lei sarebbe stata incontrastabile. Un piacere inimmaginabile l’avrebbe pervasa mentre quella calda energia oscura si sarebbe riversata dentro di lei andando a sovrastimolare tutto ciò che avrebbe travolto per poi andare a trasmettersi in ogni cellula del suo corpo. Posando nuovamente le mani sul torace di Lotor, spingendo il bacino in basso con tutte le sue forze e con un grido incontenibile, si sarebbe quindi nuovamente rizzata con la stessa eleganza di una sirena che emerge dell'acqua inarcando anche la schiena indietro. Nel fare ciò, però, il suo gelido corpo si sarebbe irrigidito come se in preda ad un orgasmo incontenibile il piacere le avesse teso tutti i muscoli. Anche il suo membro dopo un orgasmo ed un ultimo gelido spruzzo, si sarebbe paralizzato. Solo le sue pareti vaginali avrebbero continuato a muoversi come se volessero ottenere sempre di più nonostante il ventre della ragazzina fosse già colmo. Nonostante il corpo mutato e l’ottimizzazione degli organi il carico ricevuto sarebbe infatti stato incredibilmente abbondate ed Henrietta non avrebbe potuto impedire che la pacia le si gonfiasse. Durante quel paralizzante orgasmo, partendo dalle sue intimità, Henrietta avrebbe inoltre emanato un gelo estremamente intenso, imparagonabile a quello dimostrato fino ad allora. Non si sarebbe trattato però di una risposta energetica, ma di una reazione fisiologica che il suo corpo avrebbe manifestato in maniera involontaria ed esponenzialmente proporzionale all’orgasmo. Infatti, nonostante il suo corpo sarebbe diventato sempre più gelido, le sue capacita sarebbero drasticamente calate ed anche il suo vacuo occhio avrebbe ripreso colore. I fiorellini rossi che si erano formati sul rampicante avrebbero improvvisamente lasciato cadere i loro petali mentre le radici si sarebbero indebolite perdendo la capacita di rigenerarsi. In quelle condizioni sarebbe quindi bastato veramente poco per spezzarle e sbriciolarle.

    Madarao avrebbe potuto invece godersi la generosa dominanza di Rakhna. Nonostante le posizioni imposte la volpina non avrebbe però mai mostrato cenni di imbarazzo, mostrando invece di apprezzare posizioni tanto esplicite. Nel momento in cui Rakhna avrebbe iniziato a succhiarlo con uno dei suoi tentacoli, il ragazzino non avrebbe trattenuto i gemiti tuttavia, nonostante quel distinto piacere, per il resto si trovava sotto una continua provocazione. Quei falli che sfuggivano dalla sua lingua, i tentacoli che lo massaggiavano sensualmente, quel grosso membro che gli faceva pressione sull’ano senza voler affondare; tutto ciò l’avrebbe reso estremamente impaziente e non avrebbe tardato a dimostrarlo.
    Suvvia, che aspetti? Avrebbe chiesto con voce supplicante Non sono una ragazzina al suo primo rapporto, non serve tutto questo petting. Dominami con tutto te stesso. Non esagerare con questi giochetti per verginelle. Sovrastami e ricoprimi con il tuo sperma!
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    Più il tempo passava e più quel rapporto si stava facendo intenso rendendo il piacere ed il dolore condivisi sempre più imponenti. Inoltre, più tali sensazioni si sarebbero fatte forti, e più Henrietta avrebbe fatto fatica ad autogestirsi. Non potendo permettersi di perdere consapevolezza avrebbe quindi dovuto cedere su altro e, per brevi momenti, il suo ghiaccio si sarebbe mostrato meno forte. Ovviamente non si sarebbe indebolito al punto da poter essere rotto con facilità ma avrebbe reso palese il principio di causa-effetto. Difatti ogni volta che Henrietta, in preda al piacere, avrebbe rilasciato i fluidi dentro Lotor, il giaccio si sarebbe indebolito per poi rinvigorissi poco dopo. La ragazzina non si sarebbe però preoccupata della cosa e, anzi, ci avrebbe addirittura fatto affidamento. Pronta a rincarare la dose avrebbe quindi subito risposto a tono all’”intimidazione”
    Io non ho mai smesso di godere, ma non intendo certo lasciati andare… e non lo vuoi neppure tu. Dico bene? Che gusto ci sarebbe ad imporsi su qualcuno che si lascia sopraffare? Quindi ora sei tu che mi dovrai fiaccare per poter riprendere il comando. Altrimenti sarò io a riempirti fino allo sfinimento.
    Con un perfido sorrisetto avrebbe quindi iniziato ad intensificare gli sforzi. Posandogli entrambe le mani sul torace gli avrebbe trasmesso un freddo estremo mentre avrebbe aumentato la velocita degli affondi. Dopo solo un paio di colpi, soffocando un forte gemito, avrebbe iniziato ad eiaculare con un flusso continuo imprimendo nel suo gelido seme un quantitativo sempre maggiore di energia. Tuttavia ancora non le sarebbe bastato, era diventata avida di piaceri e sensazioni ed avrebbe provato di tutto pur di averne di più.
    Hai detto che questa volta il tuo seme me lo sarei dovuto prendere… vediamo se così riuscirò a sottrartelo…
    Oramai aveva sfruttato tutta la sua inventiva per rendere la sua vagina il più “accogliente” possibile, tuttavia vi sarebbe stato ancora qualcosa che avrebbe potuto tentare con le sue capacità di mutazioni corporee.
    Avrebbe quindi gradualmente, ma in maniera sempre crescente, iniziato a movimentare con un moto rotatorio le sue pareti vaginali. “Roteandole" in senso orario durante gli affondi ed antiorario durante le estrazioni. In questo modo sarebbe stato come se avvitasse il cazzo di Lotor dentro di sé offrendogli uno stimolo nuovo e differente da solito “sfregamento” verticale. Ovviamente così facendo anche lei sarebbe stata pervasa dal piacere e si sarebbe trovata sul punto di cedere. Tuttavia non si sarebbe arresa tanto facilmente. Non per il desiderio di impedire a Lotor di liberarsi e sottometterla, ma per un desiderio di piacere, di sperma, di calore e soprattutto di venire nuovamente assieme.


    Madarao invece non smise mai di mostrarsi docile e collaborativo, tant’è che quando Rakhna gli carezzo la testa lui avrebbe iniziato subito a “cercarlo” sfregandola come un animaletto.
    La risposta che avrebbe ricevuto l’avrebbe però lasciato un po’ confuso, non riuscendone a capire pienamente il senso. Tuttavia non si sarebbe lasciato fuorviare da pensieri complessi, lasciando che la seguente trasformazione spazzasse via ogni dubbio.
    Mi piace la forma di questo desiderio. Avrebbe risposto piacevolmente sorpreso. Non vedo l’ora di vedere fin dove si potrà spingere.
    Ovviamente a quel punto non avrebbe in alcun modo tentato di divincolarsi, lasciando che Rakhna lo avvolgesse completamente. Ma ben presto si sarebbe reso conto che ci fosse molto di più. Difatti, con sua grande sorpresa, mentre due tentacoli iniziarono a divaricargli il culo strappandogli un gemito di piacere, diversi altri tentacoli iniziarono a stringerlo e carezzarlo praticando del petting più moderato. Trovandosi in quella presa estremamente dominante, possessiva, sessuale ed al tempo stesso “premurosa”, Madarao non avrebbe potuto far altro che godere, iniziando a leccare quei deliziosi tentacoli che gli giunsero dinanzi al volto. Il suo cazzetto avrebbe pulsato vigorosamente alle prese di quei tentacoli, mentre il suo petto avrebbe avuto dei piccoli spasmi ogni volta che gli avrebbero stimolato i capezzolini.
    Si! Amo la forma del desiderio. Avrebbe esclamato eccitato tra una leccata e l’altra. Ti prego, avvolgimi con i tuoi cazzi e sfregali sulla mia pelliccia. E non ti limitare, infilane un alto e continua a farmi godere godendo del mio culo.
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    La scena che si sarebbe palesata dinanzi ai loro occhi al risveglio di Alice sarebbe stata a dir poco inaspettata lasciando entrambi interdetti. Prima scatena un putiferio e un attimo dopo chiede innocentemente cosa sia successo. La cosa pareva strana tuttavia, non sembrava essere una qualche strategia per “cambiare argomento”. Sembrava più che onesta e preoccupata e non sarebbe stato facile credere che mentisse. Inoltre vi era il problema della figuraccia da risolvere. Difatti, se loro due erano ancora parzialmente “protette” dalla parete bucata, Kiba era finito in mezzo alla folla. Dopo aver ordinato mentalmente al lupo, il quale avrebbe obbedito immediatamente disattivando gli scudi per essere più agile, di distruggere i dispositivi dei “paparazzi”, Eri avrebbe quindi riportato la naginata al polso come bracciale scuotendo con espressione confusa la testa Senti, avrebbe risposto schiettamente, non so come siamo arrivati a questo punto ma non ci resta che limitare i danni. Sei girata di spalle e la breccia nel muro non e tale da permettere che tu venga riconosciuta. Quindi, prima che la parete crolli completamente esponendoti ad occhi indiscreti, è meglio che tu esca dall’ingresso principale e che te ne vada in maniera disinvolta. Io, dato che la mia reputazione è legata a quella di quel cane, darò una mano a Kiba a rompere i telefonini di questi impiccioni. Una volta fatto io sparirò mentre lui si dileguerà in direzione opposta alla tua allontanando anche eventuali forze dell’ordine. Per un po’, oltre a non tornare in questo quartiere, sarebbe meglio evitare di farci vedere assieme. Ma per la prossima volta che ci incontreremo, oltre a preparati a darci una spiegazione, cerca di trovare un modo per rimanere cosciente, diventi piuttosto aggressiva quando ti addormenti…
    Finito quella specie di discorso pacificatore con tanto di conclusione ironizzante, Eri avrebbe portato una sedia vicino al muro per aiutarsi a scavalcare il buco ed iniziare ad avvicinarsi di soppiatto alle persone per sottrargli i telefoni mentre Kiba lo faceva in modo molto più irruento.
    CITAZIONE
    Kuro Kiba
    Status Fisico: ferite lievi da impatto alla schiena, feria media da penetrazioni alla mano e al polso destro, ferita medio-grave da impatto alla mano destra (totalmente compromessa), ferita lieve da impatto(sforzo) all’avambraccio sinistro, ferita medio-lieve da impatto al viso
    Status Psicologico: confuso
    Energia: 34/80
    Tecniche usate:

    inibitore (mano sinistra)
    CITAZIONE
    Concentrando una massiccia dose di oscurità in un’area ridotta del corpo (ad esempio un braccio, il torace, il ventre ecc) sarà possibile inibire temporaneamente la percezione del dolore nell'area specificata. Non viene influenzata né la gravità della ferita né i malus che comporta e quindi permette solo di ignorare momentaneamente il dolore.
    La tecnica può essere attivata preventivamente in previsione di una ferita che si sta per subire.
    la tecnica non può essere usata più volte contemporaneamente per ignorare il dolore di ferite in zone diverse.
    In caso di ferite gravi o superiori l'effetto non risulta sufficiente e riduce solo lievemente il dolore percepito.

    Costo: 10 + 2mantenimento

    Potere: attivo Livello 1
    - L'utilizzatore ottiene un bonus sulla forza del 25%.
    - La superficie degli arti superiori risulta leggermente più resistente del normale, specialmente nei confronti dei danni da impatto.
    - Qualsiasi malus sulla forza scagliato dall'avversario viene dimezzato e dura 1 turno in meno.
    Note: Shitai no katana sul fianco sinistro

    CITAZIONE
    Eri-Chan
    Status Fisico: ferita lieve da penetrazione al seno, ferita media da impatto alla vita(destra) e alla coscia destra
    Status Psicologico: confusa, imbarazzata, in recupero
    Tecniche usate:
    Energia: 05/15
    Potere: sotto forma di bracciale
    Note: bracciale di sangue al polso destro, gemma alfa contenente Wakizashi nel marsupio rivolto sul fianco sinistro
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    Il piacere sprigionato da quel duplice affondo sarebbe stato pressoché indescrivibile, oltre che palesemente destinato ad aumentare congiuntamente alla ripresa del controllo da parte di Henrietta.
    Bene, allora ti dimostrerò quanto posso essere forte sfondandoti ad oltranza il culo fin che non ti brucerà così tanto da non sentire più neppure il mio gelo. Rispondendo crudelmente avrebbe inoltre serrato ulteriormente la presa delle spine così da rendergli ancora più difficili e dolorosi i movimenti. Con il recupero del controllo, ovviamente, quegli affondi sarebbero diventati sempre più piacevoli ma anche il cazzo spettrale sarebbe mutato, diventando sempre più simile a quello di riferimento. Tuttavia non sarebbe ancora bastato. Sai, mi eccita davvero tanto il fatto che ti ostini a soffrire. Immagino tu sia un po’ masochista e la cosa mi piace da impazzire. Avrebbe detto con un sorrisetto malefico. Ma quello che mi intriga di più sono queste emozioni contrastanti che dimostri nel essere dominato. Sembra che tu mi voglia respingere ma che al tempo stesso ti piaccia e lo desideri. Immagino che tu ne abbia bisogno, che sentendoti sottomesso poi possa dar sfogo a tutta la tua potenza in un dominio incontrastato. Beh, se così fosse immagino di doverti far sentire il più piccolo possibile per poter poi ricevere tutta la tua imponenza. Quindi in tal caso soffri per me!
    Terminata la frase, con un affondo estremamente profondo e violento, anche le gelide piante avrebbero stretto ulteriormente la presa mentre le spine si sarebbero allungate leggermente cosicché anche l’immobilità fosse dolorosa. Ma quel che più sarebbe cambiato sarebbe stata la forma intima di Henrietta. Il cazzo spettrale, che fino a poco prima rappresentava una copia di quello di Lotor, sarebbe iniziato a crescere intenzionato a diventare moto più grande. Affondo dopo affondo avrebbe dilatato in maniera sempre più massiccia le carni dello stregone mentre si sarebbero formati un paio di grossi testicoli che sarebbero andati ad impattare sulle natiche Lotor con rumori osceni. A quel punto non si trattava più solo di piacere che, almeno per lei, continuava ad aumentare, ma si trattava anche di farlo combattere e caricare per il terzo round. A quel punto, dopo essersi mostrata “fallicamente” più grossa, ci sarebbe probabilmente stato solo un modo per frustrarlo e provare ad umiliarlo maggiormente. Le tue carmi sono davvero incredibili.Gli avrebbe quindi detto serrando sempre di più il ritmo. Ora lascia che ricambi il favore…terminata la frase Henrietta avrebbe alterato nuovamente il ritmo con affondi estremamente rapidi, profondi e potenti, seguiti da brevi istanti d’attesa durante i quali avrebbe restituito i fluidi con cui le aveva riempito l’utero, per poi effettuare estrazioni lente e “romantiche”. Ovviamente, però, durante ogni schizzo quello sperma oscuro sarebbe stato mescolata a quello autoprodotto dai nuovi testicoli, così che diventasse estremamente gelido ed abbondante. In fondo, per caricarlo, non avrebbe certo potuto limitarsi ad eguagliare quantità e qualità.

    Nel frattempo Madarao si trovava in preda ad un piacere incontrollato e non si sarebbe certo fatto intimidire dalle mutazioni inumane dell’amante. Una volta liberato parte del seme di cui era colmo sarebbe inevitabilmente andato perso. Non si sarebbe però trattato di un conato o di uno sputo ma ben sì di un vero e proprio getto in pressione. Difatti il suo corpo sarebbe risultato talmente pieno da non poterne gestire l’intera quantità ed una volta aperta la via non avrebbe potuto in alcun modo controllarlo. Ovviamente anche una volta terminata l’espulsione la pressione sarebbe rimasta notevole e ad ogni pressione che gli sarebbe stata esercitata sul ventre degli schizzi gli sarebbero giunti in bocca per poi colargli dalle labbra. Ovviamente tutto ciò non gli avrebbe però impedito di voler continuare. Eccitandosi alle parole ed alle mutazioni di Rakhna, stringendolo in un abbraccio anche a costo di perdere atri fluidi, si sarebbe avvinghiato a lui iniziando a sfregarsi su quei cazzi masturbandoli con la sua morbida pelliccia, seppur oramai unta ed appiccicosa.
    Invece a me e piaciuto immensamente sentirti imporre con tanta foga. Avrebbe risposto perversamente. Ti prego, mostrami la tua vera forma e scopami in tutti i modi possibili.
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    In breve tempo le posizioni si erano invertite ma, come se non bastasse, Lotor continuava a istigarla come se volesse spingerla a dare il tutto per tutto in quel momento. Ovviamente lei non si sarebbe certo lasciata intimidire dalle alte pretese ed avrebbe continuato imperterrita. Quel primo riempiente affondo sarebbe stato incredibile, il piacere l’avrebbe travolta ed il ritmo si sarebbe rapidamente fatto sempre più serrato. Tuttavia qualcosa l’avrebbe lasciata un po’ interdetta. L’unione dei sensi che avevano formato le avrebbe fatto percepire qualcosa di inaspettato qualcosa che, se pur gli causava qualche dubbio, sotto sotto le avrebbe generato una malsana eccitazione. Per un breve momento, mentre l’avrebbe azzannato e “legato”, anche il secondo occhio di Henrietta avrebbe perso lucidità. Si sarebbe trattato di un brevissimo istante dopo il quale avrebbe subito ripreso il controllo di sé ma ciò si sarebbe verificato proprio nel notare l’insolita anomalia nella reazione corporea di Lotor. In quel momento, difatti, pareva aver patito il morso e le spine. O per meglio dire ne aveva percepito il dolore. Tale consapevolezza avrebbe alimentato gli oscuri e passati desideri di Henrietta, ma la consapevolezza di poter ottenere di meglio da altro le avrebbe permesso di controllarsi. Ad ogni movimento di Lotor le spine gelate l’avrebbero ferito ma il sangue, anziché congelarsi o cadere atterra, sarebbe scivolato lungo ai rametti gelidi fino a che non avrebbe raggiunto i radi boccioli che l’avrebbero assorbito sbocciando in graziosi fiorellini rossi attraversati da qualche sfumatura di energia oscura. Certamente non le sarebbe stato facile mantenere la concentrazione dinanzi ad un così eccitante spettacolo, ma la volontà di certo era più forte. Inoltre si sarebbe pure resa conto del tentativo di indebolirla; la connessione sensoriale si sarebbe gradualmente affievolita, mentre il controllo delle sue pareti vaginali si faceva più faticoso. Certamente non avrebbe smesso di provare piacere dato che in quel momento non alterava il corpo per sé, tuttavia le sarebbe stato più difficile darne e, quindi, ottenere l’orgasmo. Non si sarebbe quindi fatta intimidire dalle parole di Lotor ed avrebbe subito risposto provocazione su provocazione. Si sarebbe fermata nuovamente a bacino alto, tenendo dentro solo quell’imponente cappella pulsante, rispondendo quindi con una certa arroganza.
    Lo dici come se tu ci fossi andato piano… una donna normale sarebbe potuta esplodere con tutta la sborra che mi hai sparato dentro. Inoltre non vedo di cosa dovresti aver paura. Siamo qui per godere e non intendo certo farlo in solitaria. Eppure dai l’impressione di non essere per nulla rilassato.
    Avrebbe detto con sguardi alquanto accusatorio. Altrimenti non avresti motivo di indebolirmi, a meno che tu non stia cercando di mandarmi verso la luce senza che me ne accorga. Che senso avrebbe offrirmi il comando se poi cerchi di limitarmi? Il mio corpo non ha una forma originaria a cui tornare, quindi così facendo mi stai solo impedendo di darti piacere. Inoltre… se soffri significa che temi questo perverso potere che ci circonda. Siamo qui per godere, smettila di respingerlo e lascia che la perversione di quella volpe ninfomane ti pervada. Lascia che entri dentro di te e ti privi di ogni dolore, cosicché ogni spina diventi uno stimolo erogeno ed ogni morso diventi più piacevole di un affondo. Rilassati e lascia che la mente si crogioli nel piacere, sono certa che così facendo potrai trarre il meglio anche quando quest’inversione di ruoli si farà più netta.
    Durante l’intera chiacchierata, senza perdere tempo, Henrietta si sarebbe preparata ad un nuovo “attacco”. Se avesse procrastinato e non fosse riuscita a dissuaderlo dal contrastarla avrebbe rischiato di perdere l’occasione, quindi sarebbe subito passata all’artiglieria pesante. Prima che “l’intorpidimento” delle sue interiora si potesse diffondere avrebbe quindi fatto un’ultima semplice modifica interna, collegata ad una pesante alterazione esterna. Non avendo un corpo predefinito nulla di lei sarebbe stato vincolante e, di conseguenza, nemmeno gli organi distintivi. Dopo aver “sollevato” l’ano per avere più spazio si sarebbe quindi creata un grosso fallo sul perineo diventando a tutti gli effetti una futanari, seppur con gli organi “invertiti” rispetto al ideale comune. Le dimensioni sarebbero state molto simili a quelle di Lotor e, nonostante non si fosse creata i testicoli, avrebbe potuto eiaculare in egual quantità grazie ad un collegamento diretto al suo utero che le avrebbe permesso di riversarne il contenuto a piacimento. A quel punto, mentre un nuovo ramo sarebbe emerso avvolgendo il collo di Lotor, Henrietta si sarebbe piegata su di lui portando le labbra a pochi millimetri dalle sue.
    Adesso intendo divertirmi ancora un po’. Avrebbe detto riprendendo un tono seducete. Poi, quando avremmo raggiunto un nuovo apice, potrai riprendere il comando e sfogare tutta la frustrazione. Ma non sarà facile arrivarci se non mi permetti di concederti una figa sempre nuova e soprattutto se non accogli il perverso effetto anestetico ed afrodisiaco che ci è concesso.
    Non appena terminata la frase l’avrebbe subito baciato mentre avrebbe ripreso il rapporto a ritmo sostenuto e deciso. Il nuovo cazzo “spettrale”, già abbondantemente lubrificato dai succhi che le colavano dalla vagina, sarebbe affondato prepotentemente dentro Lotor permettendo ad entrambi di penetrare venendo penetrati. Inoltre, se lo stregone avesse smesso di indebolirla, avrebbe anche potuto perfezionarne la forma imitandolo alla perfezione mentre l’unione sensoriale che avrebbe fatto condividere ed amplificare i piaceri di entrambi le avrebbe indotto reazioni analoghe permettendo di restituire ogni pulsazione e spasmo in tempo reale.

    Nel frattempo Madarao avrebbe affrontato la scopata più ardua ed eccitante mai avuta. Affondando la mano con tanta facilità sarebbe rimasto un po’ sorpreso, ma non per questo si sarebbe scoraggiato. Anzi, l’avrebbe “abbracciato” anche con la seconda mano in modo da affondarla dentro di lui nella speranza di offrirgli uno stimolo maggiore. Nel frattempo ovviamente i testicoli non sarebbero stati trascurati, difatti con quelle spinte sempre più violente e decise gli sarebbero presto finiti in bocca senza difficolta. Chiaramente Madarao avrebbe avuto qualche difficoltà a gestire un simile rapporto, ma sarebbe stato evidente di quanto lo apprezzasse. Sia nel momento in cui Rakhna l'avrebbe preso per i capelli che mentre gli sarebbe venuto dentro, alla volpina si sarebbero illuminati gli occhi. Amava la sensazione di quei fluidi che lo riempivano da ogni direzione e di un amante che si imponeva su di lui. Quindi, nonostante fosse chiaro che a lungo andare avrebbe patito la mancanza di fiato, avrebbe continuato a dare il meglio di sé muovendo le mani, stringendo il sedere e continuando ad assecondare i movimenti con il capo. In breve lo stomaco si sarebbe riempito ed il ventre gonfiato mentre i fluidi sarebbero schizzati dalla bocca, dalle narici e dall’ano con brevi ed intensi getti ogni volta che si sarebbe presentato un passaggio verso l’esterno. Tuttavia Madarao avrebbe fatto il possibile per non cedere e concedere piaceri sempre più forti.
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