Posts written by White Raven

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    Solo un morso (Combattimento)
    Guai seri (Role)



    Lancio dado: 76
    • 4d100
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    • Inviato il
      6/2/2024, 18:07
      White Raven
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    Eppure man mano che il tempo passava, la pressione aumentava. Il respiro iniziava a mancare, e sentiva il piacere divenire sempre più intenso. Ma- venne interrotto! Un verso sofferente, scontento- lasciò le labbra della ragazza che quasi singhiozzò per il mancato orgasmo: Corrugando la fronte in scontentezza- ma non riuscendo poi a non fare null’altro che semplicemente ricambiare il bacio del ragazzo, disperazione e famelicità che iniziavano a premere sul suo petto. Mugolando poi insoddisfatta- quando percepiva i movimenti di Rengoku così perfetti nelle zone giuste- ma non abbastanza. Il desiderio poi aveva raggiunto un limite che non poteva più resistere.
    Nemmeno io… riesco più a resistere…
    Avrebbe mormorato, gli occhi lucidi e brillanti nel loro colore. Andando poi ad abbassare lo sguardo, avrebbe piegato il bacino- cercando di sistemarsi al meglio.Portando però entrambe le mani vicino alla sua stessa intimità, usando le dita per allargare le labbra ed esporre il suo interno a Rengoku. Ed in seguito… tentando di guidare il sesso di Rengoku verso il basso. Il tutto, mentre aveva un’espressione concentrata- e con le braccia che stringevano il petto quasi mettendo in evidenza il seno. I capelli d’orati sembravano quasi attaccarsi al suo volto, leggermente umidi, mentre le stesse guance erano di un colore rosso intenso.
    Credo vada bene così..?
    Avrebbe mugolato- più a se stessa che ad altro, cercando nella sua inesperienza e nella sua fantasia a un quesito simile- decidendo poi di cambiare interamente approccio. Avrebbe infatti tentato di semplicemente allargare le gambe totalmente- così da poter poggiare le ginocchia al lato del torso di Rengoku- In tal modo aveva il bacino giusto inclinato. Anche se provava un po’ di fastidio alla schiena. Lo sguardo della ragazza era deciso- nel mentre che i talloni si sarebbero premuti sul dietro della schiena di Rengoku. L’intimità stretta- pronta ad aprirsi per la prima volta a qualcosa di più grosso a delle semplice dita. Che la riempiva di più. L’invito era più che chiaro- con le gambe di Gabriel ben spalancate e che premevano sulla sua schiena. Ma forse mancava qualcosa… di cui lei stessa si era preoccupata fino a quel momento, ma di cui si era completamente dimenticata.
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    Alzando un sopracciglio nel vedere la professoressa zittita- un ghigno si sarebbe presentato sul volto di Gabriel- che nell’ascoltare Kaguya andò a slacciarsi la cintura a cui era attaccata la propria spada- sapeva che se si esaltava troppo l’avrebbe usata, quindi toglierla era la scelta migliore- Infatti l’avrebbe tolta insieme all’haori e la maglia, rimanendo così solo con la tuta aderente superiore e i pantaloni di lino. Lanciandole in seguito vicino al muro alla sua destra, lontano da se stessa- e dai studenti dietro di lei. Avrebbe però preso al volo la spada lanciatale da Kaguya con la mano sinistra, sentendo tra le dita la pesantezza di essa e il come poteva muoverla.
    Capisco. Per me va bene. Non fare commenti sulla tuta, non è stata una mia scelta.
    Avrebbe detto, un sorriso che andava ad aprirsi sul suo volto nel mentre che anche lei si avvicinava al centro dell’arena- mettendosi di fronte a Kaguya e alzando giusto la testa per poterla guardare direttamente negli occhi. Con i loro sguardi che si incrociavano- un intenso brivido andò lungo la schiena di Gabriel- eccitazione nel suo sguardo. Per chi aveva un attento sguardo- poteva notare anche come la tuta stretta che indossava- per quanto comoda- mostrava la forma del suo seno e il vago disegno dei capezzoli. Il brivido della battaglia che incombeva, che stupendo!
    Non ti conosco ma tutti sembrano essere spaventati da te. La cosa non fa altro che elettrizzarmi. Colpiscimi come più ti aggrada.”
    E se da una parte quella parola poteva sembrare arrogante… non lo era. Lo sguardo di Gabriel era ben chiaro. Voleva vedere quanto la ragazza di fronte a lei fosse forte, e mettere al limite le proprie di capacità. Si mise però in guardia- non sembrava voler essere la prima a fare la prima mossa. Sembrava più interessata a vedere come Kaguya avrebbe agito. Mettendo solo la gamba dietro di lei- così da darsi supporto- e quasi offrendo di poco il fianco destro a Kaguya- rimanendo a poco più di mezzo metro distante da lei. La spada nella mano sinistra, l'elsa stretta forse più del necessario e con la punta di essa rivolta verso l'esterno. La mano destra invece presentava il palmo aperto, con le dita che sembravano fremere dall'essere mosse.







    Status fisico
    Illesa

    Status Psicologico
    Eccitata

    Energia
    100/100

    Tecniche attivate questo turno
    ///

    Tecniche attive
    ///

    Potere
    Non attivo

    Note
    - Cruel Oath vicino al muro a east.
    - Spada da allenamento impugnata nella mano sinistra.




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    Solo un morso (1 tiro)
    Guai seri (1 tiro)


    Lancio dado: 30
    • 1d100
      30
    • Inviato il
      2/2/2024, 18:05
      White Raven
    Lancio dado: 46
    • 1d100
      46
    • Inviato il
      2/2/2024, 18:05
      White Raven
  5. .
    Sospiri eccitati e che a stento trattenevano il piacere che ella provava lasciavano le labbra vermiglie di Gabriel, che dopo il bacio sembrò assumere un’espressione quasi più sognatrice. Il suo seno sembrava bruciare ad ogni tocco- ogni zona del suo corpo lo sembrava- era una sensazione particolare e ne desiderava di più. Ancora di più! E quando finalmente glielo diede- un sospiro di sollievo andò a lasciare le labbra della ragazza- che rabbrividì. Allargando le gambe- e spostando il proprio corpo così che fosse semi distesa sulla schiena ma con la gamba più esterna con il ginocchio sollevato- così da dare più accesso alla propria intimità ed essere più comoda.
    Ah- è strano, però è bello allo stesso tempo..
    Avrebbe mormorato- prima di gemere in modo soffice contro le labbra del ragazzo. Umori dati dall’eccitazione che discendevano lungo le dita del ragazzo- andando a renderle più umide. E anche senza una reale esperienza- Gabriel- No, Seraphine. Si sentiva sempre più aperta e vulnerabile. Ed era piacevole- ma con quel sottotono di timore che scoppiettava nel petto. La ragazza andò ad ricambiare il bacio, con forse più necessità rispetto a quella di Rengoku. Per rincuorare, per dimenticarsi della paura- per sentirsi bene. Lo voleva, il desiderio era dannatamente enorme- e si trasmetteva attraverso la sua intimità. Pregna, con il clitoride che sembrava richiedere ancora più attenzioni e le labbra ingrossate dell'afflusso di sangue.
    Sai- ah, usare bene quelle dita… eh?
    Avrebbe mormorato di fronte alle sue labbra, con una risata trattenuta, prima che anche le dita di ella si muovessero per afferrare il sesso del ragazzo- forse con più consapevolezza ora. La mano destra a sostenerlo, con il pollice premuto contro la punta e a massaggiare l’intorno e le dita che strofinano il collo. E allo stesso tempo- la sinsitra che si dedicava all’asta e alla parte inferiore, passandoci le dita tra le gonadi e sfiorandole in modo provocatorio- ma andando poi a stringere con decisione il sesso di Rengoku e fare dei veloci movimenti- senza esagerare vista l’assenza di liquidi o simili che potessero inumidirli. Lo sguardo della fanciulla si sarebbe fatto più sottile- seppur era notabile il suo timore. Ma che man mano che si baciavano si faceva meno presente.
  6. .
    In parte concordava con Kaguya. Se lei si allontanava, forse poteva parlarle da sola e cercare di ingaggiare in qualche discussione interessante- forse in un modo molesto visto come era lei- ma meglio di niente! L’attenzione dell’angioletta era interamente presa dalla professoressa e da Kaguya, così tanto che non si accorse di come i suoi compagni sembravano aver deciso di fare alcuni passi all’indietro- allontanarsi e metterla quasi in “mostra”. L’unica cosa che sembrò contrariare in quel momento la piccoletta, fu come la professoressa sembrava intenzionata nel farli combattere- al che avrebbe corrugato le sopracciglia in modo accigliato e confuso. Abbassando lentamente la mano- che fino a quel momento aveva tenuto su, rivolse lo sguardo verso di vampira- e alle sue parole- guardando di scatto dietro di lei.
    Eh- Che codardi-!
    La vocina di Gabriel sarebbe stata un verso soffocato- vedere i propri compagni terrorizzati e che lasciavano lei di fronte- una novizia- ma chi prendeva in giro. Era meglio così. Sbuffando, rivolse il suo sguardo un’ultima volta verso la professoressa- ed in seguito verso di Kaguya- e senza una reale esitazione o paura rivolgersi verso di lei. Dentro lo sguardo della biondina si poteva intravedere una certa esaltazione, come se non vedesse l’ora di darle- e di prenderle.
    Mordere? Non sapevo avessi queste perversioni, ma le accetto volentieri. Potrebbe essere divertente.”
    Non senza una provocazione, ovviamente. Non sapeva cosa esattamente Kaguya fosse, ma la sua presenza oscura tirava i fili giusti dentro il suo corpo e la sua mente- chiedendo e ordinandole di affrontarla. E chi era lei per bloccare tali desideri? I brividi lungo la schiena non terminavano, ma non per questo era una bruta.
    Quali sono le regole, professoressa? Possiamo usare armi? Abilità?
    Fremeva dal partire- nel non ascoltare e divertirsi. Era palese come le regole non le piacessero, che se avesse potuto le avrebbe rotte- ma che probabilmente grazie alle lezioni con uno specifico professore aveva ridotto le proprie scorribande e aveva cominciato ad ascoltare di più. Anche se non lo dava molto a vedere per come i suoi occhi danzavano sulla figura di Kaguya- la curiosità che la divorava. Cosa poteva andare storto, dopotutto?
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    Chiedo 100 HF credits dopo questo tiro
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    Guai seri (1 tiro)

    Lancio dado: 99
    • 1d100
      99
    • Inviato il
      17/1/2024, 17:22
      White Raven
  9. .
    Qualsiasi idea di mettere un po’ di musica romantica andò a scomparire dalla mente della ragazza, non appena si sdraiarono l’uno di fronte all’altro. Come un quadro, dove si poteva vedere da una parte la bellezza di un sole e una giornata luminosa- dall’altro la grottesca paura che potrebbe portare la notte. L’unica cosa differente, è che lei non era tanto interessata al corpo in sé, quanto più allo sguardo. Rapita da quei occhi che la tiravano dentro. Non sussultò quando Rengoku le toccò i fianchi, ma piuttosto ebbe un lieve brivido. Con pochissimi centimetri di distanza, quasi poteva percepire il calore del ragazzo. Potevano rilassarsi, andare con più calma, senza la paura che qualcuno o qualcosa potesse interromperli. Avrebbe annuito dunque leggermente con la testa, prima di socchiudere gli occhi nel percepire la mano di Rengoku salire lungo la sua nuca e i capelli- con un sospiro non troppo velato. Si avvicinò fino a poggiare i loro corpi insieme- far sentire il calore della pelle di uno contro l’altro. La pelle morbida contro quella più ruvida. E anzi, quasi senza vergogna premere il proprio petto contro quello del ragazzo, nel mentre che la mano destra risaliva lungo la mascella e la sinistra si poggiava sul suo collo- come se fosse lei a venerarlo. Piegando la testa leggermente di lato- e lasciandosi andare in un bacio sentito- passionale ma meno frettoloso. Muovendo le proprie labbra seguendo il suo istinto, usando la lingua dolcemente- Gabriel avrebbe chiuso completamente gli occhi e si sarebbe lasciata andare alla sensazione. La mano dalla mascella di Rengoku si sarebbe spostata vicino l’orecchio- fino a salire sui capelli così da poterli percepire anche lei stessa. Una sensazione che le fece scaldare il ventre.
    Hm… così è molto meglio. Toccami di più, Rengoku.
    Avrebbe mormorato, di fronte alle labbra del ragazzo, come se gli stesse dando il permesso di passare le sue mani lungo il suo corpo. Una libertà che avrebbe preso lei stessa, facendo scendere la mano sinistra lungo il suo torso- esplorando con il tatto i suoi muscoli e la sensazione che le dava. Allo stesso tempo, avrebbe continuato il bacio dopo quel permesso, facendo scendere la mano destra lungo il lato del torso, e verso la schiena del ragazzo- in una sorta di mezzo abbraccio. Vista che sarebbero stati altezza testa, i loro bacini sarebbero stati più meno allo stesso livello. Con il pube della ragazza che era poco sotto quello di Rengoku. Il ragazzo poteva percepire come gradualmente il calore del corpo di Gabriel aumentava, così come l’odore dolciastro poco alla volta si sarebbe fatto più presente.
  10. .
    Guai seri (1 tiro)

    Lancio dado: 43
    • 1d100
      43
    • Inviato il
      16/1/2024, 18:45
      White Raven
  11. .
    Forse la situazione spaventava un po? Alla fine erano degli adolescenti- che stavano per fare forse un passo fin troppo lungo per le loro gambe. Eppure Gabriel era una testarda, non si sarebbe lasciata scoraggiare dalla esitazione o dal timore di Rengoku. Alla fine non le sembrava altro che un grosso bambinone- ben messo però. Infatti gli occhi di Gabriel seguirono le mani del ragazzo, di come egli si toglieva i vestiti esponendo il suo corpo- ma se da una parte trovava interessante vederlo- dall’altro… lo sguardo di Rengoku era comunque la cosa che aveva attirato di più l’attenzione di Gabriel, che avrebbe alzato la testa così da guardarlo. In quel modo, davvero. Si sentiva una bambina per certi versi. Avrebbe fatto un vago sorriso, sentendo un certo dubbio salirle nella mente. Era giusto farlo? Mostrarsi in quel modo? Per quanto potesse dire che sapeva di essere bella- non si sentiva così. Non in quel momento. Cercava di non pensarci, ma in quel momento quel pensiero arrivò con la pura potenza di una cannonata. Cercò di fare una vaga risata, lasciando che i capelli biondi cadessero di fronte agli occhi, nel mentre che portava le proprie mani alle estremità di quell’accappatoio. Lo fece scivolare lentamente lungo le spalle, esponendo la pelle in modo più chiaro. Non servì poi così tanto a lasciarlo cadere sul letto, facendo vedere nella sua gloriosa-ed innocente- bellezza a Rengoku. L’aveva già vista- ma adesso era più che palese. Il seno acerbo che sfidava quasi la gravità, con le aureole dal colore rosato e i capezzoli che poco alla volta si inturgidivano per il freddo della stanza. Si poteva notare subito lo stato atletico del suo corpo; il ventre, le braccia, le gambe… in generale, nonostante non abbia muscoli super sviluppati, si poteva capire la forza che aveva. Altro particolare, era l’assenza di peli su l'integrità del suo corpo- così come un vago rossore presente sulle spalle, le ginocchia e la zona del ventre-bassoventre. E se la volta prima si poteva capire come il sesso di Rengoku fosse grosso… beh, adesso che era senza veli era ancora più palese quanto probabilmente la loro differenza di grandezza fosse… grande.
    Stare all’estremità del letto non è un po’ triste, non sarebbe meglio se ti unisci a me? Visto che vogliamo fare le cose con più calma, possiamo cominciare con qualcosa di più calmo no?
    Avrebbe domandato, forse in parte per l’imbarazzo, mentre andava a girare il proprio corpo per gattonare un poco verso i cuscini- senza però fare caso al fatto che esponeva così interamente anche il resto a Rengoku. Ed era tutto- così innocente. Sia il buchetto dietro, che le labbra - di un colore rosato e dalla forma di chi non le aveva mai toccate. Ma così avrebbe avuto visione anche dei tagli sulla schiena- quelli più recenti di un colore rosso quasi aggressivo ma in via di rigenerazione. Che quelli biancastri, vecchi. Tipici di una cintura, che di un vero e proprio coltello. E in generale, l'integrità del corpo di Gabriel non sembrava presentare cicatrici- se non per l’appunto quelle più recenti.
    Non so, serve un po’ di musica? Oppure un qualche metodo per rendere le luci soffuse? Non so come funziona esattamente una stanza come questa…”
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    Solo un morso (1 role)

    Lancio dado: 2
    • 1d100
      2
    • Inviato il
      16/1/2024, 15:46
      White Raven
  13. .
    La giornata non era iniziata nei migliori dei modi, non per Gabriel almeno. Aveva già appurato di avere qualche sorta di maledizione addosso, che andava a provocare qualche brutta situazione. Spesso però lo chiamava semplicemente “sfiga colossale”. Ovviamente tale sfortuna è cominciata con una colazione non soddisfacente- siccome era arrivata in ritardo alla bancarella che dava le sue crepes preferite- e come se non bastasse- ebbe la grandissima sfiga di dover comprimere in 40 minuti l’allenamento che aveva quasi saltato con Gin. Non ne era esausta- fortunatamente ci erano andati leggeri visto che era mattina- ma sapeva che la lezione seguente- nei giorni seguenti- sarebbe stata massacrante. Per questo arrivò in ritardo alla spiegazione della lezione, e per questo adesso era estremamente confusa- anche perché dal dietro non riusciva esattamente a vedere che diamine succedeva nella classe, vista la sua misera altezza. Cercando di apparire il più calma possibile- e come se non fosse arrivata giusto nel momento in cui la professoressa parlava, chiedendo cosa fosse successo- Gabriel si sarebbe asciugata la guancia velocemente- ascoltando il leggero vociare. “Piccoletta con le braccia incrociate” era il nomignolo che stava venendo detto in giro- solo che, come di consueto, non si era minimamente informata su chi potesse essere. Tentò di allungare il collo per vedere oltre le spalle dei suoi compagni- ma come riusciva la professoressa ad avere un collo così lungo? Aveva qualche affiliazione ai rettiloidi? Oppure era solo il suo corpo così- si stava distraendo! Forse anche in modo involontario- Gabriel andava a spiccare tra la massa. I colori autunnali, i capelli brillanti di un colore biondo- la facevano spiccare come una lampadina in mezzo a una stanza buia. Indossava dei pantaloni lunghi- tipici di una tuta d’allenamento molto stretta- ma sopra d’essa erano stati messi dei pantaloni di lino dal colore rosso scuro- Mentre attorno torso, una maglia abbastanza larga che nascondeva le sue forme dal colore nerastro- e sopra di esso un haori dal colore grigiastro che sfumava verso l'arancione verso le maniche, indossato però per metà- con la manica e il lato sinistro che cadeva in modo casuale lungo la sua figura. Una fascia intorno ai fianchi sempre dal colore rossastro scuro. Intorno agli occhi- un trucco leggero dal colore rossastro- mentre attorno le orecchie erano presenti diversi piercing di diverso tipo, così come la sua spada era ben fissa intorno la vita. Probabilmente a un primo sguardo sarebbe pure potuta passare per uomo- visto come la maglia e l’haori non andavano minimamente a dare giustizia al suo corpo- ma non era mai stata così tanto famosa per la sua capacità del vestire. Anzi- si stava facendo una certa nomea per via dei suoi allenamenti con Gin, le sue uscite con Rengoku - con cui era amica, per giunta! Che cosa assurda- e per non parlare di tutte le cazzate che faceva e che la portavano in infermeria. Fatto sta che quando fece per infilarsi meglio nel gruppo- si infilò quasi come un ratto- o un serpente? per come sinuosamente si muoveva tra i vari corpi- fino ad arrivare quasi in prima fila- e osservare. I suoi occhi andavano quasi a penetrare ogni singolo punto della stanza- per poi concentrarsi su di Kaguya.
    Beh- se mi permette di dire- non ha torto. Alla fine non è che siano messi così gravemente- alla fine se la sono cercati loro nel fare una cosa simile- ma piuttosto- uuuh… Professoressa, sono arrivata in ritardo e ho mancato completamente la sua spiegazione iniziale- però se dobbiamo fare una lezione di gruppo come possiamo farla quando ci sta una disparità numerica così grande tra due classi?
    Forse non avrebbe dovuto parlare- far finta di essere sorpresa o rimanere con la bocca aperta come tutti- ma in verità non le interessava granché- anzi, se la lezione saltava era ancora meglio! Alla fine era capitato anche a lei di essere molestata- e quindi poteva comprendere le azioni di Kaguya. Anzi, forse ci era andata anche un po’ troppo leggera. Se la lezione saltava, magari poteva parlarle? Fatto sta- che come suo solito- non riusciva a tenere la bocca chiusa e una volta aperta finiva per parlare come una macchinetta del caffé. In ogni caso, con la mano sinistra alzata come ad aspettare di venir scelta per parlare- e parlando nel mentre- forse dava un po’ troppo nell’occhio. Eppure nonostante ciò il suo sguardo in verità era più attirato dalla figura di Kaguya- che sopra le carcasse di coloro che hanno tentato di rubare un tesoro sono finiti per perire miseramente- sembrava aspettarli. Perché la cosa andava a provocarle un certo entusiasmo? Forse, in verità, solo la presenza di Gabriel poteva portare caos all'interno di una lezione. E al momento, nella scuola, solo un professore era riuscito a contenerla abbastanza a lungo per permettere delle lezioni normali. Almeno, in quelle di pratica.
  14. .
    Guai seri (1 tiro)

    Lancio dado: 19
    • 1d100
      19
    • Inviato il
      15/1/2024, 17:53
      White Raven
  15. .
    Se tutti i dubbi che aveva, che le inondavano il cervello- parole e voci continue che le dicevano si stare attenta- quelle smisero di parlare nel momento in cui di fronte a lei ci sarebbe stato Rengoku. Ora che al posto delle scarpe aveva delle semplici pantofole- le sembrava quasi ancora più grande e grosso. E in generale, si sentiva quasi più esposta ed imbarazzo. Non se ne accorse nemmeno come il rossore andò sulle sue guance, nel mentre che faceva alcuni passi indietro per permettere al ragazzo di entrare. Le braccia si sarebbero messe dietro di lei, con le mani strette tra di loro e lo sguardo che sembrava aver trovato qualcosa di interessante per terra. Se fosse possibile- sembrava quasi che brillasse di luce propria in quella stanza- come se fosse un tassello in un puzzle totalmente differente. L’accappatoio mostrava il giusto, lasciando intendere le forme e creando un innocente ma allo stesso tempo perverso vedo-non-vedo.
    Uhm- no- fa nulla!
    Avrebbe rincuorato, dopo un iniziale timidezza. Si stava facendo prendere dalla vergogna adesso? Ma che le prendeva! Doveva tirare fuori il suo coraggio- e mostrare che anche se nuda era comunque lei! Deglutendo, avrebbe alzato lo sguardo al complimento di Rengoku- notando come si stava muovendo e- dannazione, erano entrambi impacciati a schifo visto che non erano presi dagli ormoni? Forse doveva spaccare un po’ il ghiaccio? Avrebbe messo le mani sui propri fianchi, andando forse in modo involonario a far aprire un poco di più l’accappatoio sul petto- lasciando intravedere la forma del seno.
    Ne sono consapevole, grazie! Su, non stare li impalato, mi sembra che ti stia mancando il coraggio o sbaglio? Mi hai già toccata, non è che sia una così incredibile novità!
    Forse, forse no, Gabriel sentiva il calore sulle guance aumentare mentre avrebbe afferrato senza alcuna esitazione una mano di Rengoku fino a trascinarlo verso il letto- già in parte disfatto visto che Gabriel non era tipa da stare molto ferma quando si annoiava. Solo nel momento in cui le gambe d’ella avrebbero incontraro il materasso, si sarebbe seduta e avrebbe lasciato al ragazzo il tempo di prepararsi- mentalmente? Così come di osservare quel che lei aveva tirato fuori- solo che il dubbio si sarebbe presentato sul suo di volto nel guardare il cavallo di Rengoku.
    Non credo che i preservativi in stanza ti potrebbero stare… però non me ne intendo molto- Ah, se vuoi cominciare da qualche parte puoi cominciare con il venerarmi visto che mi trovi così bella! Scherzi a parte- uhm- come pensi... ecco...
    Avrebbe mormorato, prima sovrappensiero, prima di ritornare a guardare direttamente Rengoku negli occhi, alzando di poco la gamba sinistra e mostrando la pelle rosata e dall’aspetto liscio e dannatamente morbido. Ovviamente lo avrebbe detto in modo scherzoso e provocatorio, con un ghigno giocoso, prima di bloccarsi senza sapere esattamente come cominciare. Si era portato dietro lui dei preservativi? Come si iniziava un rapporto normalmente? Con un bacio? Si parla? Si spogliano? Però lei è già nuda se non per l'accappatoio.
2317 replies since 6/3/2015
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