Segreti inconfessabili

per Amy

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    Che dice il Coccodrillo del Nilo | che batte la coda iridata | ... | nel tonfano, nella cascata, | ... | e sopra la sponda assolata? | «Trovato è il pasto agognato! | Trovato! Trovato!

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    Un'unica brama s'era iscritta nelle sue carni, un unico imperativo muoveva i suoi fianchi e dettava il ritmo del suo cuore, impegnato in battiti convulsi e furiosi: scoparla, scoparla e ancora scoparla. Voleva colmare Raiko di sé, voleva sentirla gridare il suo nome e il suo piacere mentre quel corpo meraviglioso, sublime tremava e s'irrigidiva in spasmi convulsi soltanto per lui. Affondò in lei come un coltello rovente nel burro, arrivando a colpirla con le sue gonadi gonfie ben prima di quanto avesse immaginato, eppure un attimo dopo che fu sepolto in quelle carni di velluto, gocciolanti di impazienza e piacere, si sentì stringere in una morsa deliziosamente feroce e gemette anche lui, quasi sorpreso mentre i suoi occhi bevevano ingordi l'immagine deliziosa di una Raiko stravolta dal desiderio, libera da ogni traccia di vergogna o di timore. - Sì cazzo! Amo questi rumori, amo scoparti! - proruppe, non meno eccitato di lei, intensificando le spinte tanto da rendere quei suoni bagnati ancora più osceni, ancora più rumorosi.
    Era magnifico, lei era magnifica e il demonietto non poté più trattenersi: la sua natura demoniaca, quindi la sua parte più ingorda, prese il sopravvento e risvegliò il suo potere, avvolgendo il corpo meraviglioso della guerriera con una sottile, bollente coltre di oscurità, che prese a massaggiarla, titillarla e ad adorarla in ogni lembo di pelle disponibile ma, soprattutto, nei suoi punti più sensibili; i suoi capezzoli, il clitoride e l'ano non avrebbero conosciuto requie, lingue e dita oscure li avrebbero vezzeggiati fino allo spasimo mentre il demonietto affondava in lei con sempre più intensità, con tutto l'impeto che il suo corpicino da guerriero poteva produrre e con tutta la furia della sua brama. Amò come Raiko non s'irrigidì neppure per un attimo, immediatamente fiducia e si abbondonò con entusiasmo alle sue cure, gemendo di apprezzamento e in maniera lievemente diversa al tocco della sua oscurità; Bowen ebbe l'impressione che il corpo della donna fosse divenuto uno splendido strumento musicale che, nelle sue mani produceva una meravigliosa melodia, seguita anche dai lineamenti di quel volto perfetto, che non era ancora pago di baciare. La scopò con ancora più furia e proruppe in un gemito languido, quasi stupito quando si sentì stringere ancora di più a lei, fino quasi a sprofondare in quelle forme giunoniche e il calore delle sue carni divenne improvvisamente quasi insostenibile: sentì il piacere espandersi in lui, all'inseguimento di un acme sempre più vicino ben prima che lei lo pregasse in quella maniera così dannatamente erotica. - Vengo! Sborro, cazzo! Sì, sì! Insieme, facciamolo insieme! - gemette e ringhiò allo stesso tempo, mentre il suo corpicino tonico s'irrigidiva in uno spasmò violento, con le sue membra che divenivano per un attimo d'acciaio e la sua codina che fremeva dallo sforzo: voleva davvero venire, afferrare l'acme dell'orgasmo che palpitava a pochi respiri da lui... ma voleva farlo insieme a lei, non un attimo prima! Per questo tese ogni sua singola fibra, per questo quel dolce visetto si contrasse in una smorfia di brama e adamantina decisione, per questo affondò in lei con tutte le sue forze finché non sentì una sensazione meravigliosamente umida, calda zampillargli sul pube, sulle gonadi più gonfie e contratte che mai; i suoi occhioni si sgranarono, si strinse a lei in un abbraccio convulso e in un gemito deliziosamente grazioso e perverso insieme, si liberò in lei dopo un'ultima, violentissima spinta. Il primo fiotto fu così copioso, così meravigliosamente perfetto che Bowen non ebbe altre forze se non quelle necessarie ad aggrapparsi a lei, mentre il suo cazzo fremeva ed eruttava seme bollente e i suoi meravigliosi occhioni sparivano verso l'alto, in un'espressione davvero oscena. Si riprese soltanto dal secondo fiotto, poiché gemendo strinse le labbra e tornò a guardarla, mordendole un senoo mentre ricominciava a fotterla senza pietà: inutile provare a contare per quanto tempo la riempì con foga spietata, affondando in lei mentre quell'enorme cazzo schizzava e schizzava apparentemente senza fine, Raiko gli aveva chiesto di dargli tutto il suo seme e lui aveva tutta l'intenzione di obbedirle. Dopotutto come resistere al richiamo di quella fica perfetta, di quelle contrazioni che parevano quelle di un bocca affamata, di una gola bisognosa di essere dissetata? Il demonietto si riversò tutto dentro di lei... e non gli parve affatto di riuscire a colmarla, benché dall'unione dei loro corpi ormai il seme ruscellava in maniera a dir poco oscena e assurdamente copiosa.
    Alla fine, però, anche quell'acme incredibile si esaurì e Bowen, che aveva continuato a succhiarle una tetta per tutto quel tempo, si staccò con un mugugno soddisfatto, quasi languido, guardandola con occhioni liquidi di piacere. - E' stato... incredibile! - miagolò con una vocina roca e affaticata, prima di leccare con devozione quel povero seno martoriato dalle sue zannette. - Così bello, così intenso... - continuò, socchiudendo gli occhi dal piacere e movendo nuovamente i fianchi che, per qualche attimo, si erano finalmente quietati. - ...è per questo che ne voglio ancora! - esclamò, sorridendole in quella maniera tanto birbante, con gli occhioni che brillavano di un desiderio tutt'altro che appagato. - Mi senti, vero Raiko? Senti quanto sono duro... quanto sono pieno, ancora? E' per te, è perché tu sei troppo, troppo arrapante... ti voglio ancora, ti voglio più di prima! Tu... tu mi vuoi? - era tutto totalmente, assurdamente vero: quel cazzo enorme era turgidissimo e, quanto alle suo palle, quando le poggiò sulle sue labbra la guerriera avrebbe potuto constatare che non erano affatto meno gonfie di prima. Quella oscena, perversa domanda scivolò sulle labbra di Raiko come un ansito vellutato, mentre il demonietto si stringeva a lei fino a farle sentire i suoi piccoli, graziosi e turgidissimi capezzoli premerle sulle tette, mentre la seconda pelle d'oscurità che ancora la ricopriva riprendeva a stimolarla con spietata esattezza. Che Raiko avesse un piccolo, enorme e delizioso problema da risolvere?
     
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    L'orgasmo che condivisero non fu semplicemente perverso, non era una mera mossa di piacere, perché Bowen aveva capito perfettamente cosa significava cercare di legarsi profondamente, e lo aveva fatto fin da subito cercando di utilizzare il suo potere. Non a caso infatti, man mano che quell'apice li raggiungeva, il corpo affamato di Raiko non si limitava a venire stuzzicato dalle estremità perverse di quel vestitino oscuro generato dall'arma di Bowen, ma pareva proprio averlo assorbito sulla sua pelle, lasciandosi rivestire da esso quasi del tutto. Gli unici confini erano la sua gola, intorno alla quale si era riformata una collana oscura borchiata, e la sua intimità ovviamente che per nessuna ragione avrebbe fornito ostacoli a quella mazza deliziosa che tanto la stava facendo godere. Ma non per questo si privò di tutti i piaceri che Bowen le stava concedendo: quell'armatura vivente continuava a stuzzicare ogni angolo di sé, da quelle più femminili a quelle meno interessanti, senza tralasciare niente, avvolgendola in un massaggio perverso che le strappava suoni sempre più osceni man mano che la loro unione si concretizzava. Il corpo di Raiko cercava comunque in ogni modo di stringersi a lui, tirandolo a sé per non perdersi neanche una goccia di quel piacere, gridando al cielo ogni perverso pensiero che le attraversava la mente.
    Fallo! Fallo! Fallo! Riempimi! Non trattenerti! Lo voglio tutto AAAAAAAHHHH!!!
    Quando finalmente quel caldissimo seme iniziò a fluire dentro di lui le gambe si strinsero intorno a Bowen e il bacino assecondò ogni suo sforzo per farlo scivolare quanto più in profondità possibile. A quel punto le parole si persero trasformandosi in lunghi gemiti senza senso, che testimoniavano molto bene la sua goduria. Raiko inarcò la schiena il più possibile offrendo a Bowen lo spettacolo dei suoi seni che guizzavano verso l'alto ad ogni spasmo, e lei stessa veniva riempiendo la sua carne di umori come se lo stesse invitando a profanarla più a fondo. Non riusciva a controllare né gli spasmi né le grida, era in completa estasi e più il seme di Bowen entrava in lei, più il suo corpo reagiva, trasformandolo in energia che le stava risalendo ogni singolo circuito magico, non solo ricaricandola ma alimentando anche il sigillo che ben presto avrebbe suggellato il loro legame. Insaziabile, Bowen le fece sentire quelle palle ancora cariche di piacere e di voglia direttamente contro le grandi labbra, anche quando l'orgasmo fu esaurito lui si dimostrò semplicemente insaziabile e se fosse stato attento, avrebbe notato che Raiko non era né svenuta né provata, semplicemente si adagiava sul letto compiaciuta, ansimante mentre si gustava quelle sensazioni senza vergogna, assimilando il potere che aveva ottenuto cercando di dargli ordine. Il piccoletto però non sarebbe rimasto affatto deluso, perché molto presto sarebbe stato testimone della prossima fase del rituale.
    Oh si, sono proprio gonfie... senti qua!
    Una mano femminile ma poco delicata gli afferrò le palle da dietro, stringendole con vigore, non abbastanza forte da ferirlo ma sufficientemente per dargli quel giusto mix di dolore e stimolazione che forse ad uno come lui non sarebbe dispiaciuto.
    Riesco a sentire tutto lo sperma che hanno ancora dentro... me lo prenderò tutto!
    Aspetta, devi lasciarne un pò anche a me! E non stringerlo così, altrimenti rischia di perdere l'eccitazione... non scordarti della missione: dobbiamo completare il rituale!
    Come consolazione, la seconda voce, più buona e cristallina, curò la stretta subita da Bowen con un lascivo e lento bacio direttamente sui suoi testicoli, accompagnato poi da una rapida leccata che arrivò fino a poco più sopra del perineo. Se si fosse voltato, Bowen avrebbe notato che alle sue spalle, in ginocchio ai piedi del letto, c'erano due figure femminili fisicamente del tutto identiche a Raiko, ma che erano vestite in maniera diametralmente diversa con tanto di maschera: una angelica e una diabolica. Non ci sarebbe voluto molto a percepire in loro il potere di Raiko, erano sicuramente estensioni delle sue capacità che la guerriera aveva dovuto nutrire con Bowen, e che adesso finalmente avevano preso forma. Sorridevano eccitate, chiaramente desiderose di attirare la sua attenzione.
    Non spaventarti, non siamo dei demoni, siamo emanazioni di Raiko a tutti gli effetti, stai ancora parlando con lei, anzi... con me.
    Adesso abbiamo bisogno che tu lasci un pò in pace la nostra vera "me", per permetterle di preparare la parte finale del rituale... ma non preoccuparti: ci siamo qui noi con te...
    Il commento della figura diabolica si concluse con un gesto tanto volgare quanto chiaro: portò la mano destra sul suo volto, aprendo l'indice e il medio in modo da formare una "V" all'altezza delle sue labbra, iniziando poi a leccarsi le sue stesse dita a bocca spalancata, così da provocare l'immaginazione di Bowen. Esattamente come lui, Raiko non era affatto sazia, anzi... era giusto dire che la sua fame si era letteralmente sdoppiata!
     
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    Fu più che meraviglioso, fu perfetto: Bowen non era perfettamente cosciente di come ogni suo gesto, ogni sua azione stesse filando il nodo magico che quel perverso, sublime rito doveva stringere tra loro... ma non era importante, poiché ogni suo respiro, ogni pulsazione del suo cuore era guidata dalla brama verso di lei e bastava questo, semplicemente questo, a renderlo un perfetto complice del rituale di Raiko. E comunque, se anche il demonietto fosse stato perfettamente consapevole di tutto ciò, tale consapevolezza sarebbe scivolata nell'oblio al solo sentire le invocazioni perverse e le grida rotte della guerriera: trattenere il suo orgasmo oltre sarebbe stato impossibile come far schiantare a terra un drago con un lazo e, semplicemente, eruttò dentro di lei mentre le donava le sue migliori espressioni perverse e gemeva di puro godimento. Sentirsi stringere in quel modo dalle sue cosce e vederle inarcare la schiena mettendo in mostra quel seno da meraviglia non migliorò affatto le cose e, addirittura, convinse i suoi fianchi irrigiditi dal piacere a riprendere a scoparla come (è proprio il caso di dirlo) un indemoniato.
    Un orgasmo tanto intenso, tanto lungo avrebbe dovuto stroncarlo o, quantomeno, svuotarlo ma Bowen si sentiva arrapato come mai in vita sua e, soprattutto, era pieno di energie che avrebbero dovuto stupire lui per primo... ma figurarsi se poteva porsi domande simili! O notare come Raiko avesse, in qualche modo, padroneggiato il suo potere o, addirittura, stesse convertendo il suo seme in energia. No, il demonietto notava soltanto che tra quelle tette voleva soffocare e che, allo stesso tempo, voleva infilarle la lingua in gola tanto era bella con quell'espressione tra il compiaciuto e il perverso. - Non mi rispondi? Vuoi che ti preghi ancora? Vuoi che ti supplichi... oppure vuoi essere ancora tentata, mh? - miagolò con una vocetta a dir poco deliziata, leccandole un capezzolo quasi con noncuranza, avendo ben cura di mostrarle la sua lunga, sinuosa e vellutata lingua blu. Avrebbe continuato a tormentarla finché non avrebbe ricevuto la risposta desiderata, ovviamente senza lesinare di premerle contro la femminilità quel cazzo enorme e durissimo o quelle palle fin troppo gonfie... - Mi senti? Io-ahi! - si stava mordendo il labbro inferiore per tentarla un po' di più, quando squittì in un gridolino di dolore misto a stupore... e a piacere? Una mano femminili, infatti, gli aveva stretto quelle gonadi troppo piene in una morsa davvero inaspettata, tanto che il demonietto era sobbalzato spaventato, tendendosi tutto. - Ma che succedeeehh, mhhhh... - non fece neppure in tempo a voltarsi per capire cos'era accaduto che una bocca morbida, compassionevole baciò e leccò proprio il punto colpito e Bowen, immediatamente, perse ogni grammo di forza che aveva: il suo visetto si sciolse in una smorfia di puro godimento e le sue membra fremettero, donando alla sconosciuta proprietaria di quella lingua lo spettacolo del suo ano blu che si contraeva assieme alle sue palle e, poco più sopra, quella dolce codina che scodinzolava felice.
    Quel tocco gentile (e perverso) durò sufficientemente poco perché il demonietto potesse finalmente voltarsi e ammirare uno spettacolo davvero, davvero inaspettato: davanti a sé c'erano ben due Raiko vestite una da angelo e l'altra da demone. I suoi occhioni si sgranarono e il suo faccino assunse un'espressione di così totale meraviglia da renderlo semplicemente delizioso oltre che assurdamente candido; non che il candore potesse sopravvivere a lungo in una situazione del genere, poiché al solo sentire la spiegazione delle due Raiko, quel carinissimo faccino si piegò in un ghigno davvero, davvero perverso. - Raiko... così finirai per viziarmi! - miagolò con una voce tutt'altro che incline al rimprovero, guardando negli occhi l'originale, prima di rivolgere tutta la sua attenzione alle nuove arrivare, col suo ghigno che si faceva ancora più largo nell'osservare lo splendido, volgare gesto della Raiko "cattiva". - Oooohhh... capisco! Come sei... siete premurose. Beh, Raiko, mentre prepari tutto... spero che ti godrai lo spettacolo. E' tutto per te. - rivolse un'ultima, divertita occhiata alla guerriera prima di gattonare sul letto e avvicinarsi alle sue metà, naturalmente offrendole lo spettacolo del suo splendido, sodo culetto che si muoveva senza fretta. - Per fortuna che ci siete voi... mi sarei sentito così solo, sennò! - miagolò con una vocina fin troppo dolce, prima di alzarsi ormai giunto alla sua meta e far scorrere le sue piccole, morbide manine sui loro corpi. - E ditemi, da chi devo iniziare? - chiese con un tono che tornava nuovamente birbante, mentre i suoi occhi bevevano avidamente lo spettacolo di quei due corpi perfetti e magnifici. - Forse volete farmi da... diavoletto e angioletto per aiutarmi a scegliere? Oppure... - la lenta, calda carezza delle sue mani risalì fino ai loro seni, afferrando il sinistro della Raiko "buona" e il destro della "cattiva", facendo in modo che l'uno premesse su quello dell'altra, mentre lui fissava con evidente acquolina i due capezzoli così vicini da sfiorarsi. Inutile dire che li accolse entrambi in quella sua boccuccia soltanto apparentemente piccola e li avvolse più volte tra le spire della sua lingua, succhiandoli con devozione entrambi; certo, quello della Raiko diabolica venne anche pizzicato con le zannette, mentre quello della controparte angelica venne titillato dolcemente con la punta della lingua ma entrambe si sarebbero godute un trattamento tanto intenso quanto entusiasta, con gli occhioni del demonietto che guizzavano ora sul viso dell'una ora sull'altra, in modo da non perdersi neppure la più piccola reazione.
    Avrebbe potuto continuare in eterno a pascersi di quelle meraviglie e provare a stringere quelle tette troppo grandi con le sue mani troppo piccole... ma un discorso andava finito: - ...oppure non volete proprio lasciarmi una scelta? - chiese, staccandosi da quei capezzoli lucidi della sua saliva e che sarebbe tornato a leccare uscendo tutta la sua lunga lingua, in un gesto osceno ed esplicito, prima di divertirsi a sfregarli ora l'uno contro l'altro, ora con la sua lingua proprio nel mezzo. Stava giocando col fuoco? Forse. Aveva paura di scottarsi? Assolutamente, definitivamente no.
     
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    Le provocazioni, sia fisiche che vocali, di Bowen non passarono inosservate: quelle due Raiko lo fissavano con sorrisi maliziosi e divertiti, restando ferme per lasciarsi ammirare, gonfiando il petto e sporgendolo in avanti come a volerglielo offrire, senza timore o vergogna, lasciando che si abituasse a cosa aveva davanti. Quando iniziò a stuzzicarle, Bowen ottenne risultati diversi: la Raiko malvagia ghignava eccitata con voce acuta e maliziosa, gemeva rumorosamente senza nascondersi allargando la bocca e leccandosi le labbra, lasciando che la saliva scivolasse fuori senza preoccuparsi di raccoglierla. Quella buona invece, mugugnava a labbra serrate, gonfiandole inevitabilmente nel tentativo di trattenersi, ma dietro il suo sguardo non c'era distanza o repulsione, anzi quella boccuccia rosa e morbidissima sembrava pronta a deformarsi in un sorrisetto pervertito da un momento all'altro, e l'unica cosa che a tratteneva erano i suoi stessi denti che si mordevano le carni rosate in preda alla voglia di gemere rumorosamente. I loro capezzoli divennero turgidissimi e da come i loro corpi si contorcevano sembravano cercare un modo per fargli capire quanto fossero bisognose di attenzioni. La Raiko oscura si fece avanti, quasi saltandogli addosso, piazzandosi davanti a lui con l'indice piazzato sul suo naso e le sue labbra, invitandolo al silenzio, mentre gli parlava ad un filo di distanza dal volto, mantenendo il tono eccitato e acuto.
    Devi capire Bowen che noi non siamo delle bambole del sesso... noi siamo lo spirito guerriero di Raiko, siamo il suo potere!
    E dopo una lasciva leccata sulla guancia destra, quella Raiko malvagia iniziò a scivolargli di lato come una serpe, cercando di raggiungere le sue spalle, abbracciandolo da dietro e piazzandogli il capo tra i suoi morbidi seni, impedendogli così qualsiasi via di fuga. Fu quella angelica a farsi avanti a quel punto, piazzandogli le mani sulle cosce chiaramente troppo vicine al suo sesso per non fargli capire che in realtà avrebbe voluto afferrarlo immediatamente, man on ce ne fu bisogno visto che i suoi prosperosi seni ci finirono intorno molto, molto facilmente.
    Per noi anche questa è una sfida... e dobbiamo prosciugarti di ogni goccia possibile del tuo potere per completare il rituale... quindi preparati, perché questa sarà una battagli a tutti gli effetti!
    Entrambe afferrarono quel poco che copriva i loro seni con le mani, tirandolo via per scoprire il loro prosperoso petto una volta per tutte. Il seno della Raiko malvagia circondò completamente il capo di Bowen mentre la sua testa si piegava su di lui, tornando a leccare il suo collo, la sua guancia e il suo orecchio, gustandosi la morbidezza di quella pelle diabolica. Quella buona invece circondò col suo petto quella verga demoniaca impressionante, abbracciandola con le mammelle e usando le spalle per chiuderla in un caldissimo abbraccio, mentre con la punta della lingua iniziava ad assaporarne la punta prendendo a muovere il busto così da iniziare una delicatissima stimolazione. Che avessero iniziato così gradualmente non era casuale... volevano stuzzicarlo il più possibile e strappargli il controllo con le "buone". E dato che il suo potere era confinato sul corpo della vera Raiko, Bowen non aveva altra scelta se non assecondarle...
     
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    Le due Raiko furono ammirevolmente premurose nel lasciare a Bowen tutto lo spazio e il tempo necessari ad ambientarsi in quella nuova, sorprendente situazione... peccato che il demonietto fosse uno spirito davvero adattabile, soprattutto quando si parlava di aggiungere altre meravigliose tette a un contesto già molto, molto apprezzato. Insomma, per dirla diversamente, Bowen era in sollucchero e se le due non l'avessero interrotto, avrebbe continuato a ciucciare entrambi quei capezzoli deliziosi con visetto languido per via del desiderio che lo divorava. D'altronde come biasimarlo? La Raiko malvagia ostentava in un modo così perverso il suo piacere, la sua eccitazione che il demonietto avrebbe voluto leccarle ogni goccia di saliva che si lasciava sfuggire, mentre quella buona era così assurdamente arrapante mentre tratteneva i suoi gemiti senza, però, celare il suo desiderio che avrebbe voluto ficcarle la lingua in bocca e scoparle la gola in modo non dissimile da come avrebbe voluto fare con altro. Insomma, in un situazione simile era davvero facile rammaricarsi di non avere altre o tre bocche e almeno un altro paio di braccia e cazzi (davvero fortunato Adam!) e di sicuro avrebbe provato a richiamare il suo potere, se le due non l'avessero anticipato con una mossa inaspettata.
    Il demonietto squittì di gioia quando la Raiko cattiva gli saltò addosso e benché nel suo animo non ci fosse neppure un barlume di candore, per un corpicino grazioso come il suo fu molto facile trasformare tutta la sua cupida felicità in un versetto fin troppo carino! Non che ebbe modo di aggiungere altro, poiché la Raiko "malvagia" lo invitò al silenzio mentre gli puntualizzava la loro vera natura e la decisione che ardeva nei loro cuori... tutto molto bello, ma sinceramente Bowen sapeva soltanto che erano delle gnocche da paura (proprio come l'originale, ça va sans dire) e che voleva scoparle fino a farle incrociare gli occhi! Per il resto, aveva soltanto parole di lode per il potere e lo spirito guerriero di Raiko. Per questo motivo, docile come un agnellino, permise alla Raiko cattiva di scivolare alle sue spalle, imprigionandolo in un perverso abbraccio alle spalle e mettendogli la testa proprio nel centro di quel paradiso che erano le sue tette. Bowen dovette faticare per non fare le fusa come un gattino e aveva già schiuso la bocca per leccare ogni porzione di pelle a portata che la Raiko buona agì in coordinazione con la gemella: entrambe scoprirono completamente i loro splendidi seni e lei si dedicò ad avvolgerli attorno alla sua enorme verga, di cui immediatamente vezzeggiò la punta con la lingua.
    Ahhh... nghhh!! - gemette il demonietto, sgranando gli occhi prima di socchiuderli e reclinare il capo all'indietro, premendo quindi ancora di più con la faccia su quelle meraviglie, mentre alzava il bacino verso l'alto in un riflesso del tutto istintivo. Non che quei gemiti fossero tutto merito dell'angioletto, poiché la diavoletta si era dedicata a leccargli il collo e le orecchie con grande perizia, facendolo fremere tutto e rendendo così quel corpicino così grazioso e perverso ancora più delizioso; non solo, infatti, era ancora più caldo di prima ma la sua pelle, già lascivamente morbida, lo era diventata ancora di più, mentre tutti i muscoli sottostanti si tendevano frenetici e si mettevano in mostra sorprendentemente scolpiti. Così, mentre la Raiko buona si godeva la vista di quegli addominali cesellati, quella malvagia poteva bearsi della morbidezza di quel culetto fin troppo tondo e pieno, che si contraeva per lei, assieme ai fremiti di quella codina di batuffolo. Il demonietto era in inferiorità numerica ed era davvero in una posizione di svantaggio... se soltanto avesse potuto usare il suo potere! Purtroppo, però, tutta l'oscurità che poteva controllare era fusa con la vera Raiko e, quindi, non restava che un'ultima freccia al suo arco: - Ed è così che... vorreste vincere la sfida? - oh sì, era in trappola (la trappola più bella di sempre) e in estremo svantaggio... ma gli rimaneva comunque una sfacciataggine che avrebbe fatto perdere la pazienza a un vero angelo! - Se continuerete così la vera Raiko avrà finito e io avrò ancora le palle piene... sicure che non avete bisogno del suo aiuto? - chiese mostrando un ghignetto da vero birbante, mentre con la mano destra pizzicava il capezzolo della Raiko buona mentre con la sinistra strizzava, decisamente più forte, quello della cattiva. - E' proprio vero, l'originale è sempre migliore... - sì, aveva perfettamente capito che entrambe erano Raiko, che non c'erano davvero differenze ma, insomma, perché perdersi la possibilità di vederle fare sul serio? Sì, Bowen aveva raccolto la sfida e, come a sottolinearlo, il suo cazzo stretto in quella morsa meravigliosa pulsò con forza e si fece ancora più gonfio, ancora più duro ed enorme, in un'evidente richiesta alla Raiko angelica di fare di più, di fare meglio. E che dire delle gonadi che premevano contro il pube di quella diabolica? Mai così grandi, dure e piene! Anche senza il suo potere e anche in quella situazione di svantaggio il demonietto provava a tenere testa a entrambe: cosa avrebbero fatto per portare a termine il loro compito? Di certo Bowen non aveva alcuna intenzione di collaborare, dato che continuando a stuzzicare il capezzolo di entrambe, si mise beatamente a succhiare e a leccare con quella lingua oscena il seno finora trascurato della Raiko malvagia.
     
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    I versi e le grida di piacere di Bowen divertivano non poco quelle due perverse copie di Raiko, tanto che si lasciavano sfuggire dei versetti acuti e melodiosi, simili a delle perverse risatine, ogni volta che riuscivano a stuzzicarlo come si deve. In quello, nonostante il netto contrasto che le distingueva, erano molto simili. Sfaccettature della personalità di Raiko che, col suo potere, prendevano forma e carne... e che carne. Ma probabilmente questo Bowen doveva averlo già capito. Mentre quelle due se la ridevano divertite, Bowen si rese conto che il suo potere era oramai finito sotto il totale controllo della Raiko originale, probabilmente stava (nonostante tutto) continuando a perpetrare il reale motivo per cui si trovavano lì, stabilendo un legame forte tra lei e Bowen grazie soprattutto alle cose perverse che avevano fatto assieme, ma le serviva tempo e per quello scopo si servì delle sue emanazioni, ben distanti dall'essere solo una distrazione. Dopotutto erano parte di lei, e quei corpi la facevano godere, soprattutto le attenzioni di Bowen mentre le leccava, le pizzicava e soprattutto, le provocava. Mentre il suo membro si ingrossava tra i seni della Raiko buona, questa apriva la bocca con sorpresa, alzando lo sguardo verso la malvagia mentre parevano volersi scambiare un pensiero di intesa. Quest'ultima lasciò Bowen gustarsi il suo seno mentre gli infilava le dita tra i capelli, accarezzandolo e ridacchiando eccitata, quanto divertita.
    E' l'impazienza che rende la tua lingua così lunga? Guarda che stai combinando... è sempre più grosso... così grosso che forse potremmo...
    Si interruppe ridacchiando, approfittando della bocca di Bowen aperta e intenta a gustarsi i suoi seni per usare l'altra mano allo scopo di infilargli un dito in bocca, il medio per essere precisi. Fu come se gli stesse dando un bacio molto perverso e violento: cercò di infilare quel dito il più a fondo possibile, spingendo la sua lingua verso il basso, come se volesse provocargli un conato ma senza mai spingersi a tanto. Mosse il dito con una certa lentezza ma decisione, solleticandogli e stuzzicandogli la lingua, spingendo anche quelle morbide labbra in modo da stimolare anche quelle e costringere la sua boccuccia a partecipare allo scontro diretto. Il tutto mentre ovviamente la Raiko buona non se ne stava con le mani in mano, ma stringeva il suo stesso seno usando gli avambracci, tenendo i pugni stretti e rivolti verso l'alto, appoggiati al suo mento praticamente. In quel modo distribuì quegli enormi e morbidissimi seni su tutta la lunghezza di Bowen conferendogli un abbraccio delizioso, e no privo di nuovi stimoli: tirò fuori la lingua tenendo la bocca ben aperta mentre masturbava quella verga grossa e deliziosa. La bocca era rivolta verso Bowen e sembrava quasi supplicarlo di fissarla mentre si contorceva per il piacere e il desiderio. La saliva grondava verso il basso ricoprendo il seno, la cappella e tutta la verga del demonietto in modo da rendere quella stimolazione sempre più intensa.
    Così grosso che potremmo...
    La Raiko malvagia sfilò dalla bocca di Bowen quel dito grondante di saliva, e mentre la sua partner continuava quel lento e perverso massaggio, le sue dita scura afferrarono la dura e gonfia cappella del demonietto, prima stringendola e stuzzicandola ben conscia di quanto fosse sensibile quel punto specialmente poco dopo un orgasmo, poi con quel dito pieno di saliva iniziò a stuzzicare la sua uretra, fino a penetrarla delicatamente. Non fu esattamente un procedimento naturale ma le dita di quella copia erano particolarmente sottili e la verga di Bowen era così grossa che scivolò dentro senza il minimo problema, andando a fondo gradualmente e senza fretta.
    Mmmmnh... sei bollente qui dentro! Fammi sentire come godi...
    Entrambe sembravano impazienti di sentire le sue grida di smodato piacere.
     
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    La personalità di Raiko era più birbante e dispettosa di quanto desse a vedere, poiché a ridacchiare divertita per le provocazioni del demonietto era anche la sua parte angelica, fin troppo complice di quella demoniaca. Probabilmente sarebbe stata una buona frecciatina da lanciare e indubbiamente l'orgoglio del demonietto ne avrebbe giovato, visto che era da un po' che quelle due lo trattavano in un modo decisamente eccepibile... peccato che, in quel momento, l'orgoglio di Bowen era irrimediabilmente afono. Provava, ovviamente, a strepitare per farsi sentire ma il suo proprietario era totalmente conquistato dalle tette che ciucciava fin troppo affamato e da quelle che gli strizzavano in un morbido, meraviglioso abbraccio il suo cazzo fin troppo duro ed enorme. Insomma, era in quello che avrebbe definito senza alcun timore "Paradiso" e anche se la sua boccuccia, tra una "poppata" e l'altra, si lasciava andare a provocazioni che mostravano indiscutibilmente la sua consueta monelleria, era indubbio che erano rivolte più a eccitarle e a convincerle a fare sul serio che a sfidarle davvero.
    C'è anche da dire che buona parte del sangue che doveva ossigenargli il cervello era defluito in un punto superfluo da menzionare, quindi pensare e parlare di conseguenza era diventato decisamente difficile, al punto che non notò affatto lo sguardo d'intesa che le due Raiko si scambiarono all'ingrossarsi del suo membro, bensì concentrò i suoi occhi sulla bocca spalancata di quella buona, facendo pensieri decisamente intuibili. Né si preoccupò quando la Raiko malvagia gli carezzò i capelli, commentando fin troppo interessata quanto stava accadendo tra le sue game: alle carezze che dedicò alla sua testa, Bowen socchiuse gli occhi come un gatto coccolato e sfregò le gote su quelle tette che, senza timore di esagerare, amava alla follia ovviamente spingendo al contempo il bacino verso la bocca della Raiko buona, in piccoli colpetti che avevano l'unico scopo di premere con la cappella su quelle dolci, morbide labbra spalancate. Probabilmente una parte negletta del suo cervello, deputata alle incombenze noiose, stava elaborando le parole della Raiko demoniaca per produrre una risposta un minimo a tono, dopotutto la birbanteria per lui era una sorta di riflesso incondizionato, ma le mosse di quest'ultima resero superfluo quel lavoro: mentre, infatti, le succiava un capezzolo con tutta la perizia di cui era capace, gli infilò il medio in bocca spingendolo decisamente in fondo; il demonietto aprì gli occhi, sorpreso, ma si abituò quasi subito a quella che giudicava una sensazione piacevole e si mise a succhiarlo con passione, dandogli libero accesso alla morbidezza che sapeva di depravazione della sua bocca, avvolgendolo più volte tra le spire della sua lingua (che, come detto da lei) davvero, davvero lunga.
    Mhhh... - mugolò di piacere, aiutando con entusiasmo la Raiko buona che, nel frattempo, gli stava regalando una spagnola semplicemente sublime, tanto che quando prese a leccargli la cappella prese a gemere ancora più rumorosamente, sistemandosi ancora meglio tra i loro due corpi. - Che potreste cavalcarmi fino a morire? Oh sì... - miagolò non appena la sua bocca fu libera, commentando con totale spontaneità le parole della Raiko malvagia. Commento che sarebbe anche potuto sembrare di sfida, certo, ma che in realtà era un puro, semplice invito. Ovviamente riprese a succhiare la tetta che era stato costretto a lasciare, accarezzandola in maniera tra il lascivo e il devoto con le manine rese bollenti dall'eccitazione, ma venne distratto dalla presa intensa, quasi violenta della Raiko malvagia sul suo glande: - Ahn! C-cazzo, tesoro, vacci pi-ahnoo...! - gemette rumorosamente, mentre il suo cazzo ipersensibile fremeva e pulsava violentemente, tanto tra le dita della Raiko cattiva quanto tra le tette di quella buona. - Che c'è, sei offesa per quella storia dell'originale? Oh, non credevo che mi avessi messo il bro-OH! Ehi!! Ma che cazzo ti dice la testa!? Piano, pianoohhhhhh!!! - la testa, a quella Raiko, diceva di infilare il dito che gli aveva fatto succhiare proprio nella sua larga, spalancata uretra: inutile dire che il demonietto spalancò gli occhioni e che tutto il suo corpicino si tese deliziosamente per la paura; per un attimo gli balenò in mente di opporsi, di tirare via quella mano fin troppo curiosa ma fu troppo lento e il piacere, mentre la sua boccuccia si perdeva in vocali sempre più ripetute e distorte, lo fulminò con una tale forza da privarlo da qualsivoglia forza. Le due Raiko lo avrebbero visto inarcare la schiena, spingere il bacino proprio verso quel dito e seppellire completamente il viso tra quelle tette meravigliose, mentre le strizzava con le mani incapace di fare altro.
    Era assurdo, avrebbe dovuto fare un male cane e infatti la sua prima reazione era stata di paura, invece il suo cazzo aveva letteralmente inglobato quel dito senza alcun problema e adesso la sua uretra, sconvolta, lo strizzava ritmicamente come se stesse tentando di succhiarlo; per un lungo attimo la mente di Bowen non fu che un lampo bianco, mentre lui gemeva e sbavava sul seno della Raiko malvagia e quella verga oscena non faceva che fremere e pulsare di più, tanto da apparire ancora più grossa di prima. - Ahhhn... ahhnnchoh... - gemette, provando ad articolare ma era difficile, soprattutto dopo che la tensione che animava il suo corpicino si era spezzata e lui era crollato in sul corpo meraviglioso, perfetto della Raiko malvagia. Questa difficoltà lo irritò e gli fece corrugare le sopracciglia, prima di fare un nuovo tentativo: - Ahnchora!! Scophamih ihl cazzo di pihù! Di più! - ringhiò e a dimostrazione di quanto fosse tutt'altro che sconfitto, prese a muovere i fianchi velocemente su e giù, in modo sia da scopare le tette della Raiko buona e sia di farsi scopare il cazzo in quella maniera assurdamente piacevole. E, a rimarcare il fatto che quelle due avevano ancora parecchia strada da fare per metterlo in difficoltà, dopo aver scoccato uno sguardo di sfida alla Raiko buona, reclinò il capo all'indietro in maniera volutamente oscena, esponendo ancor di più tutto il suo grazioso, perverso corpicino, e allungò la lingua per carezzare le labbra di quella cattiva: lei poteva anche scopargli il cazzo, ma lui le avrebbe scopato la bocca!
     
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    I versi di piacere che Bowen regalò alle due mentre lo trasformavano nel loro personale giocattolo erotico strappò delle risatine acute ed eccitate ad entrambe, che mai neanche per un secondo smisero di condividere col demonietto il loro entusiasmo, regalandogli quelle morbide tette prima in faccia e poi intorno al cazzo, facendo gioco di squadra per tenerlo concentrato su di loro. Ma nulla fu paragonabile al grido di perverso piacere che Bowen si lasciò sfuggire quando il dito della sua perversa aguzzina scivolò dentro quella maestosa cappella. Un verso prima spaventato, poi stupefatto e infine annegato nel piacere. Le due Raiko si concessero una risatina eccitata e divertita, e per incoraggiarlo entrambe lo strinsero tra i loro seni: la Raiko malvagia gli circondò il capo con l'unico braccio libero tirandolo verso di sé, mentre con il dito dentro l'uretra scavava sempre più a fondo, torcendolo delicatamente. Per dargli sollievo, la Raiko buona lo strinse con entrambe le braccia intorno al suo seno per continuare a masturbarlo, cosa che diventava sempre più semplice data l'enorme quantità di saliva che avvolgeva i loro sessi.
    Un cazzo così grosso sarebbe un peccato non esplorarlo tutto, ti pare?
    E quanto è diventato duro ora... non vedevi l'ora di uno stimolo più intenso, non è vero?
    Quelle due sembravano sapere molto bene cosa stavano facendo, e non avevano intenzione di fermarsi. Dopo un primo istante di totale resa, Bowen ritrovò immediatamente la voglia id lottare, mettendosi in mostra e assecondando i loro movimenti, cercando la lingua della Raiko cattiva mentre le due, sorpresa, se la ridevano sempre più eccitate e soddisfatte da quel risultato.
    Ara ara... non siamo ancora riuscite a metterlo in difficoltà, eh?
    Questo piccoletto mi piace da impazzire...
    Senza pensarci due volte, la Raiko malvagia afferrò la nuca di Bowen per tirarlo a sé il più violentemente possibile, e mentre il demonietto cercava di infilarle la lingua in gola, lei glielo avrebbe reso più difficile iniziando a muovere quel dito dentro di lui in maniera più netta e vigorosa, così da accendere ogni singolo campanello d'allarme nel suo cervello. Grazie al legame magico che stavano stabilendo e la sua natura demoniaca quella penetrazione estrema non sarebbe stata mai dannosa, ma certamente stava mettendo a dura prova la sua mente. Le loro lingue si incrociarono dando vita ad un duello perverso, mentre la Raiko buona lo tirava a sé così da assicurarsi che non ci fosse via di scampo. Un braccio circondò i suoi fianchi così da creare una prigione di soffice carne intorno alla sua verga, mentre con l'altra mano si avvicinava alle natiche del Demonietto, massaggiandolo con le dita proprio dove c'era l'attaccatura della coda, così da ammorbidirlo ancora di più. Non ci volle molto prima che l'indice e il medio scivolassero verso la sua corolla di carne per poterlo finalmente penetrare. Era giusto dire che a quel punto ogni singolo orifizio scopabile di Bowen era stato conquistato, e nessuna delle due stava risparmiando energie per quello scopo. La Raiko buona, mentre masturbava quello stretto buchino, lasciava lunghe e bagnatessime lappate intorno alla cappella di Bowen così che non mancasse mai il lubrificante per la sua gemella malvagia. Lo avrebbero tenuto chiuso in quella morsa oscena fino a che non sarebbero riuscite a strappargli un altro, vigoroso orgasmo.
     
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    Se a Bowen avessero chiesto la definizione di Paradiso lui avrebbe risposto, senza alcun indugio, "questo!"... quantomeno prima che la Raiko malvagia gli infilasse un intero dito nell'uretra. Il problema era che, a furia di farlo sprofondare tra quelle quattro, magnifiche tette è probabile che la sua risposta non sarebbe cambiata neppure dopo! Ma come biasimarlo? A parte che quel sottile ditino gli stava regalando un piacere che non credeva possibile, quelle due sembravano fare del proprio meglio per fargli perdere ogni barlume di intelligenza, non solo perché ormai stava venendo letteralmente soffocato dalle tette della Raiko malvagia ma perché quella "buona" gli stava regalando una spagnola così intensa che avrebbe comunque strabuzzato gli occhi senza bisogno di "uno stimolo più intenso", per usare le sue parole.
    Certo, per un tipetto orgoglioso come Bowen era difficile sentirle ridacchiare continuamente senza aver modo di rispondere loro a tono, ma sarebbe stata una palese bugia dire che quel trattamento gli stava dispiacendo, anzi! Certo, nei secondi immediatamente successivi a quel dannato dito il demonietto non pensò proprio a nulla e si limitò a gemere e a contorcersi sotto i loro occhi compiaciuti mentre, proprio come notava la Raiko angelica, il suo cazzo diventava ancora più duro. Però un animo come il suo non era affatto facile da piegare e, sia pure a fatica, reagì mostrando a quelle due che era tutt'altro che domato: le provocò entrambe, assecondò i loro movimenti e cercò di baciare, nella maniera più perversa possibile, la Raiko malvagia. Fu una reazione degna di lode e anche le due Raiko ne rimasero colpite, come dimostrarono i loro commenti sì divertiti ma anche indubbiamente intrigati. - Dovrete... fhare di mheglio! - affermò il demonietto che, con l'orgoglio pasciuto dagli sguardi sorpresi di due meravigliose donne, si stava abbandonando a uno dei suoi consueti sorrisetti da arrogante... peccato che, proprio in quel momento, la Raiko malvagia decise di fare sul serio e di scopare davvero il suo cazzo, al punto che il piccoletto sgranò gli occhioni e la sua boccuccia si deformò in una smorfia spalancata e disarmata. Tutto il suo corpicino si tese fino a mostrare ogni dettaglio della sua muscolatura di guerriero, la sua schiena si inarcò per quanto gli fosse possibile e la lingua demoniaca che stava per infilare tanto baldanzosamente nella bocca della Raiko malvagia s'afflosciò come se avesse perso ogni energia.
    Chazzooooooohhhhh!!!! - gemette, mentre due lacrimoni di piacere gli colavano sulle gote e semplicemente si sentiva dilaniare dal piacere e dalla paura: non avrebbe dovuto fare più attenzione, muoversi un po' più piano? Non avrebbe dovuto neppure trovarsi lì! Eppure il piacere non faceva che crescere ancora e ancora, tanto che il demonietto provò a tornare a baciarla ma controllare quella lingua era divenuto troppo, troppo difficile: a ogni movimento di quella demone o si stendeva come una serpe spaventata o perdeva le forze di colo, tanto che l'unica cosa che gli riuscì di fare fu di leccare le labbra della sua "aguzzina" come se stesse elemosinando un bacio. Bacio che alla fine gli fu concesso e, con un gemito di pura gioia,
    il demonietto ci si perse riuscendo a ritrovare un minimo di controllo per la sua lingua; naturalmente il suo cazzo era sempre più duro e congestionato da far paura, tanto che pareva essersi fatto ancora più gonfio e di un blu ancora più intenso, mentre letteralmente vomitava fiumi di liquido preseminale che riuscivano a fluire malgrado l'occlusione di quel dannato, meraviglioso dito. Dire che si stava abituando sarebbe stato troppo ma... come dire? Stava trovando un suo ritmo, questo era indubbio; almeno finché la Raiko "buona" non gli accarezzò la zona proprio sotto la coda, facendogli sbarrare gli occhi e irrigidire tutto per un attimo: non avrebbe osato, giusto? Avrebbe osato eccome, tanto che quando le membra del demonietto si rilassarono a forza di carezze, lei non ebbe la benché minima esitazione a infilargli ben due dita in quell'ano delizioso, assurdamente vellutato mentre il demonietto esplodeva in un grido soltanto parzialmente soffocato dalla bocca della Raiko malvagia. - NOOOOOOOOOOOHHHGGGHHHHGGHHHHHH!!! - beh, forse "grido" non è la definizione più adatta, forse "verso osceno" assolverebbe meglio a questo compito, di certo il corpicino del demonietto venne scosso da vere e proprie convulsioni mentre la sua uretra si stringeva impazzita attorno al dito della Raiko malvagia e il suo ano faceva lo stesso; passarono dei lunghissimi attimi in cui Bowen non fece altro che tremare, gemere proprio nella maniera deliziosa e sconfitta che di sicuro avrebbe fatto bagnare quelle due sadiche e piangere calde lacrime di puro godimento mentre il suo cazzo fremeva e fremeva come un vulcano che sta preparando una grossa, spettacolare eruzione. Ed è proprio quello che accadde: quello sperma era dannatamente denso e l'uretra era praticamente occupata da quel dito, quindi per prima cosa quell'enorme verga si gonfiò come se fosse pronta a esplodere, poi l'uretra si sarebbe allargata così tanto che il demonietto avrebbe uggiolato dal dolore se avesse potuto muovere un muscolo della bocca e, se la Raiko malvagia non avesse tolto quel dito, il seme avrebbe preso a schizzare dappertutto come un dannato geyser. Sarebbe stato un orgasmo molto, molto lungo forse il più lungo di tutta la sua vita e, per tutta la sua infernale durata, Bowen si sarebbe contorto dal piacere, avrebbe gridato, mugolato e il suo corpicino si sarebbe spezzato più e più volte, mentre una quantità di seme davvero oscena sarebbe finita letteralmente ovunque, se le due non avessero preso le adeguate contromisure.
    Alla fine, un'eternità dopo, l'orgasmo si sarebbe concluso e il demonietto avrebbe mostrato il visetto allucinato, con la boccuccia schiusa e la lingua di fuori di chi è irrimediabilmente "svuotato"... ma il suo cazzo non pareva tutt'altro che d'accordo: era più duro che mai, oscenamente gonfio proprio come le sue palle, testardamente ancora piene. - Vhogliooooh... scoparvih! Vi voglio fottere, fottere! - ringhiò a fatica il demonietto, afferrando con entrambe le manine le tette della Raiko malvagia e guardando con aria di sfida quella buona. - Vi scoperò fino a farvi impazzire! - affermò, spingendo il bacino verso l'alto, come se fosse così impaziente da doversi sfogare scopando l'aria... cosa che era assolutamente vera! Le due Raiko come intendevano comportarsi?
     
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    Fu molto divertente per entrambe costringerlo letteralmente a raggiungere quell'orgasmo nella maniera più forzata possibile. Entrambe si concessero lunghe risatine eccitate mentre si davano da fare, e molto prevedibilmente si assicurarono che il ritmo non diminuisse mai, anzi che aumentasse vertiginosamente. La Raiko buona non lasciò mai in pace né la base del suo cazzo né quello stretto buchino, tenendolo praticamente alla propria mercé, bloccandolo in una morsa sensuale e perversa, costringendolo a prendersi tutte le stimolazioni possibili. Le dita erano abili e pazienti, ma affondavano con vigore, cercando di toccare i suoi punti più sensibili in modo che il gonfiore della sua grossa verga si ritorcesse contro di lui, per così dire, facendo cozzare quel gonfiore contro la sua stessa prostata. Il tutto mentre la Raiko malvagia si preoccupava di fare a pezzi la sua resistenza, strappandogli gridolini di piacere e di dolore sempre più forti, mentre quell'uretra si abituava ad essere il suo personalissimo parco giochi. Quando il piccoletto iniziò a dare segni dell'orgasmo, nessuna delle due smise e anzi non gli concesse il tempo di lasciarsi andare liberamente, schiacciando quelle dita perverse dentro gli anfratti che avevano conquistato così da allungare quell'estasi il più possibile. Ogni volta che un fiotto di seme eruttava da quel buchino spalancato, la Raiko malvagia affondava col dito all'interno in modo che schizzasse ovunque meno che verso l'alto, ricadendo come un fiume di magma ai suoi lati e avvolgendo il seno della Raiko buona. Quest'ultima assecondava le spinte naturali del suo bacino con affondi delle dita, se quel climax fu così duraturo era anche merito loro, lo stavano letteralmente mungendo e si beavano della quantità di seme tirata fuori, come se fosse il loro personalissimo premio. Entrambe si avvicinarono alla verga coperta di seme, per poterlo prendere con la lingua e le labbra, leccandolo e succhiandolo avidamente come se fosse nettare prezioso, sprecandone un sacco e dando prova di essere due vere golosone in quel frangente.
    Lo senti come supplica? E' proprio irresistibile vero...?
    MMmhmmm... vorrei fottergli questo buchetto per tutta la giornata ma non posso proprio resistere ad una preghiera spassionata...
    Ti capisco fin troppo bene... ma allora significa che vuoi iniziare tu? Sei proprio insaziabile... ma assicuriamoci che duri il più possibile...
    Mentre la Raiko malvagia parlava, sfilava lentamente il dito da quel grosso cazzo ancora in tiro, e materializzava nella propria mano uno strumento perverso che avrebbe reso le cose molto più interessanti per loro: una sorta di vibratore anale, di quelli composti da tante perline una attaccata all'altra senza spazio tra di esse, ma molto più piccolo e dalle forma leggermente piramidale, con la base più larga rispetto alla punta quasi affusolata. Quello strumento avrebbe sostituito il suo dito, e non esitò un solo istante ad infilarlo nell'uretra di Bowen, fino in fondo, occupando quasi del tutto il canale appena attraversato dal suo seme e quindi probabilmente ancora sensibile da morire. Mentre la Raiko malvagia gli impartiva quell'ennesima frustrante "punizione", quella buona lo afferrava per le spalle, spingendolo a terra su quel morbido tappeto in modo che non potesse opporsi, piazzandosi infine sulla sua pancia e sedendosi su di lui come se fosse pronto a cavalcarlo. Quando la Raiko malvagia ebbe concluso il suo lavoro, l'uretra di Bowen era completamente occupata e di quello strumento faceva capolino solo un piccolissimo anello sulla sommità della sua cappella, che sembrava quasi un piercing. La Raiko buona si spinse con le natiche su quella mazza, iniziando ad agitare il suo fondoschiena intorno alla base di quella virile mostruosità. Con le mani piantate sul suo petto, lo osservava da dietro quella maschera di metallo con un volto rosso, labbra lucide e una lingua impaziente che si leccava la bocca ancora sporca del suo seme. Mugugnava eccitata, schiacciando la sua fica bollente e morbida, fradicia di umori, contro quel cazzo immenso.
    Hai capito Bowen? Ti scoperò io per prima... mi prenderò questo tuo bel cazzo... e non ti lascerò venire fino a che non mi avrai fatto godere... pensi di esserne all'altezza?
    Lo provocava continuando a schiacciarsi e stimolarsi contro la sua verga come se fosse un perverso sellino. La sua richiesta stava per essere esaudita, ma prima doveva dimostrarle di essere davvero pronto a dare il meglio di sé.
     
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    Fu... travolgente e probabilmente non è questa la parola più adatta per descrivere le sensazioni che assalirono Bowen: quelle due Raiko, a dispetto della loro differenziazione, si comportarono entrambe da vere demoni, tormentando il suo povero cazzo e il suo indifeso culetto con un tale, pervicace sadismo che al povero demonietto non rimase altro che piangere dal piacere (misto al dolore), gemere dal dolore (misto al piacere) e continuare a venire come se qualcosa si fosse irrimediabilmente rotto nelle sue palle. Possibilità tutt'altro che remota, visto come il dito della Raiko malvagia gli scavava l'uretra e quello della sua gemella il culo, anche mentre il suo povero cazzo pulsava e si contorceva a causa delle convulsioni dell'orgasmo. Venne come mai in vita sua e tutto quel seme che, in un'altra situazione, avrebbe schizzato fino al soffitto si riversò come un'inondazione proprio su quella verga enorme e alle magnifiche, gigantesche tette della Raiko "buona"; quando finalmente quel fiume in piena si arrestò, Bowen crollò sfatto, con la lingua a penzoloni e gli occhi ancora girati verso l'alto, col petto luccicante di sudore che si alzava e si abbassava convulsamente: metà di quanto aveva vissuto sarebbe bastato per mettere ko omaccioni grossi il doppio di lui (quantomeno di statura) ma la fibra del demonietto era davvero rara e, dopo qualche attimo di necessario riposo, riprese ad agitare i fianchi e quel cazzo tanto enorme quanto marmoreo chiedendo, quasi pretendendo, di scoparle.
    Probabilmente, a risvegliare il suo desiderio, aiutò anche la scena follemente erotica di quelle due che, senza la benché minima esitazione, si gettarono a leccare la sua verga ricoperta di sperma neppure fosse un invitante cono gelato e, insomma, furono così deliziosamente poco attente a non sporcarsi che non sentire una fitta di eccitazione artigliargli le carni non sarebbe proprio stato possibile! - Di... che ti preoccupi? Non ho neanche iniziato a svuotarmi le palle! - ribatté all'affermazione della Raiko malvagia (era ancora possibile una distinzione di questo tipo?), rivolgendole un ampio sorriso da vero diavoletto, senza assolutamente preoccuparsi di quanto le sue parole fossero volgari. In effetti, se di solito non era certo un amante degli eufemismi, in quella situazione la sua boccuccia aveva perso davvero ogni più piccola forma di reticenza; e però, per quanto fosse sboccato, le sue parole non erano false: sebbene non avesse fatto altro che venire, si sentiva eccitato e pieno come non mai, quindi non poteva che trovare superflui i timori della Raiko demoniaca. - Adesso muovetevi a saltarmi sul cazzo! O volete che sia io a... ehi! Che fai?! Che cazzo è quel cosaaaaaaaaahhhh!! - purtroppo il demonietto, forse a causa del languore per l'orgasmo appena consumato, non comprese i veri scopi della Raiko ossessionata dal suo cazzo (in termini non troppo lusinghieri, c'è da dirlo): guardò, infatti, semplicemente incuriosito quello strano oggettino che comparve tra le sue belle mani e c'è sicuramente da credere quelle due stronzette avrebbero amato il modo in cui i suoi occhioni si sgranarono e la sua boccuccia venne travolta da un gemito di puro, sorpreso terrore. Non poteva fare davvero una cosa simile! Era appena venuto, il cazzo ancora gli pulsava dolorosamente e l'uretra bruciava come l'inferno, non poteva infilargli quella cosa! Invece, poteva eccome visto che una perlina alla volta, un centimetro alla volta (e ce n'erano davvero troppi!) la Raiko demoniaca spinse quel perverso toy nella sua uretra sensibilissima, spalancandola ben più di quanto avesse fatto col suo dito fino a pochi momenti prima; Bowen inarcò la schiena, urlò e provò anche a contorcersi come una serpe, ma subito la Raiko angelica si sedette sul suo ventre, immobilizzandolo mentre sua sorella ultimava la sua sadica, perversa tortura.
    Man mano che il suo cazzo ingoiava quelle perline, il demonietto si muoveva sempre più debolmente e le sue urla si affievolivano, diventando gemiti davvero laidi mentre il suo faccino si corrompeva irrimediabilmente, con gli occhioni che si riempivano di lacrime, la boccuccia schiusa con la lingua di fuori, apparentemente morta e il suo cazzo, già enorme, che si faceva ancora più duro e gonfio, nemmeno stesse comunicando alla sua perversa aguzzina che quel trattamento brutale era decisamente di suo gusto. Alla fine, del tutto sconfitto, il demonietto si portò entrambe le manine a coprirgli gli occhi, come se stesse maldestramente cercando di nascondere la sua espressione oscena, sebbene la bocca ben visibile vanificasse già quel tentativo: non solo perché non smetteva di gemere, ma contratta com'era in una smorfia laida, con la lingua penzoloni e le morbide, piene labbra velate di saliva era l'esatta descrizione di "corrotto". Insomma, se quelle due volevano straformarlo nella loro puttanella sembravano esserci riuscite, tanto che alle provocazioni della Raiko angelica rispose gemendo in maniera davvero oscena e sollevando il bacino verso il suo culo e la sua fica, seguendo con lieve ritardo i suoi movimenti: decisamente più vispo era il suo cazzo che, ormai, era un'enormità congestionata, mostruosamente dura e starebbe colando come un rubinetto rotto se non fosse stato per quel dannato giocattolo. - Io... io... - miagolò con una vocetta davvero deliziosa, meravigliosamente sconfitta, persino timida sempre tenendo le manine a nascondere gli occhi e parte del visetto, poi bofonchiò qualcosa a voce troppo bassa per risultare comprensibile... e se quella su di lui fosse stata la Raiko demoniaca probabilmente avrebbe riso di lui e avrebbe continuato a tormentarlo in quella maniera meravigliosa, ma lei era la Raiko "buona", no? Certo, di sicuro avrebbe riso ma non poteva ignorare che quel delizioso piccino avesse qualcosa da dirle ma non ci riusciva... se solo si fosse avvicinata di un pochino, di certo avrebbe sentito la sua dolce, sottomessa risposta. Non appena, però, la Raiko angelica si fosse piegata abbastanza verso di lui, Bowen avrebbe allargato le dita per mostrarle il suo sguardo bruciante di rivalsa e, spalancando un sorriso davvero feroce, l'avrebbe afferrata per il collo, costringendola a spalmare le sue enormi tette sul suo petto e a sprofondare col viso nell'incavo del suo collo: ovviamente l'intento era di sollevare i suoi fianchi abbastanza per liberare il suo enorme cazzo che, adesso, puntava proprio in direzione di quella fradicia, bollente fica affamata. - Ti fotterò anche l'anima, puttana arrogante! - le sibilò all'orecchio, prima che con una spinta davvero, davvero brutale affondasse tutta quell'enormità in lei; era dannatamente gigantesco, addirittura di più rispetto a quando aveva scopato la "vera" Raiko e benché non fosse quella la migliore posizione per lui, sprigionò tutta la forza sovrumana di cui disponeva il suo corpo da guerriero: le sfondò in un'unica spinta l'utero e lo schiocco prodotto dalle sue grosse palle che le schiaffeggiarono il culo fu davvero, davvero intenso... e immediatamente seguito da molti, molti altri. Bowen, infatti, non perse tempo e la fotté con incredibile ferocia, sempre trattenendola per il collo e, con la mano libera, disseminando di feroci sculaccioni quel culo perfetto. - Non me ne frega un cazzo di sborrare! Vi fotterò fino a farvi incrociare gli occhi, stronze! Vi... sfonderò ogni cazzo di buco! - ringhiò, leccandole l'orecchio con quella lingua oscena da demone e cercando gli occhi della Raiko malvagia: era tutto fuorché sconfitto e glielo avrebbe dimostrato a qualunque costo.
     
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    I versi di piacere misti a stupore di Bowen erano vera e propria musica per quelle due, forse il piccoletto stava cercando di resistere unicamente per un senso di orgoglio, visto che il suo corpo era pronto a ricevere ogni genere di stimolo senza mai spezzarsi o stancarsi. Davvero un bene, perché quei loro perversi giochi erano appena iniziati e Bowen aveva ancora una lunga strada davanti prima di riuscire a strappare quei ghignetti perversi dalle loro facce. L'oscena danza della figura angelica era interrotta solo dai suoi spasmi divertiti, uno sghignazzare monello e per quanto spontaneo anche un tantino sadico mentre si divertiva a provocare quella verga enorme portata oramai allo stremo, sotto lo sguardo delle sue perverse aguzzine che non vedevano l'ora di ammirarlo mentre esplodeva. Dietro quel faccino devastato e provato c'era sicuramente una carica erotica pronta a cedere, e che si fosse completamente arreso a loro o che detonasse tirando fuori tutta la sua rabbia e frustrazione perversa andava bene lo stesso! Loro ne avrebbero comunque raccolto i lussuriosi frutti. La Raiko Angelica non riuscì a resistere al richiamo di quel faccino intenerito e sconfitto, tanto che decise di avvicinarsi a lui almeno per dargli un bacino di consolazione o qualcosa del genere, così che potessero "fare pace". Non si aspettò assolutamente di venire afferrata per il collo in quella maniera a dir poco selvaggia e le sue labbra iniziarono a tremare in un misto di vistoso timore e chiarissima eccitazione. Il fiato spezzato le tolse le forze ma rese la sua fica fradicia perché sapeva perfettamente cosa stava per succedere e... ci aveva sperato fin dal primo istante. Perché provocarlo in quel modo, altrimenti? Nel vedere la femminilità della sua "gemella" spalancarsi in quel modo osceno fino a che non venne nascosta dai gonfi testicoli di Bowen, la Raiko diabolica si lasciò sfuggire un verso acutissimo di sorpresa e gioia, che tuttavia venne completamente eclissato dal grido di puro piacere che l'angelica figura sopra Bowen lanciò appena il suo utero fu spalancato come un sacco troppo pieno. Le sue carni si strinsero intorno a quella mazza deliziosa come se avessero voluto fermarla, ma non riuscì in nessuna maniera a rallentare il ritmo impetuoso che Bowen aveva deciso di adottare, finendo per rimbalzare sopra a quel bacino vigoroso come meglio poteva. In un primo momento si lasciò trascinare dalla corrente, poi cercò di assecondare i suoi movimenti per non spezzare le sue stesse ginocchia, dando vita ad un suono osceno che somigliava ad un applauso perverso per quella performance estrema. sembrava pronta a far cedere ogni singola goccia di dignità che le restava in gola, ma ben presto la mano della sua diabolica gemella si infilò tra i due, afferrando quel gonfiore turgidissimo che faceva capolino dal ventre della Raiko angelica, così da sentirne il vigore direttamente sulle dita.
    Che meraviglia! Guarda cosa abbiamo creato! Questo cazzo è così duro che potrebbe davvero sfondarti! Avanti! Scopalo più forte! Voglio sentirlo stridere finché non riuscirà più a trattenere gli orgasmi!
    Decisa ad impedire a Bowen di prendere ulteriore terreno, la Raiko malvagia si piegò su di lui, in una posizione opposta rispetto alla sua gemella, in modo che i loro quattro seni si trasformassero in una prigione dei sensi per la testa di Bowen, così che non potesse vedere o sentire più niente che non fosse la loro morbidezza e quella fica paradisiaca che gli stringeva il cazzo. L'angioletta iniziò ben presto a ricevere colpo su colpo ogni singola penetrazione, e la sua carne così come la sua voce ne chiedeva sempre di più.
    Più forte! Più forte! Più forteeee! Voglio sentirlo fino in fondo! Sfondami la fica! Fottimi così forte che da farmi dimenticare come sia quando non è bagnata! Voglio venire! Ancora! Ancora! Fammi venire sulle tue palle!
    Era completamente rapita dall'estasi, la sua voce risultava deformata ed acuta, e poteva solo peggiorare... o migliorare!
     
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    Ovviamente da dietro lo specchio! Il tuo specchio...

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    Probabilmente in qualche anfratto della mente sconvolta (piacevolmente sconvolta) del demonietto brillava la consapevolezza di star facendo esattamente il gioco, perverso e meraviglioso, di quelle due perfide Raiko... ma sarebbe dovuto essere un pazzo per smettere di comportarsi così! Non solo l'orgoglio del piccoletto gli imponeva di trasformare quelle sghignazzanti, compiaciute bellezze in una sinfonia di urla acute e pupille ribaltate, ma anche la sua lussuria era categorica: non si sarebbe considerata soddisfatta finché quelle due non avrebbero avuto la lingua a penzoloni e tutti i buchi disponibili completamente usati, esausti e ricolmi. Soltanto che, tra il dire e il fare, c'erano due bellissimi oceani di pura perfidia e di incredibile perversione da attraversare, sfida che inevitabilmente gli appariva non poco ostica; Bowen, però, non è mai stato un tipetto da farsi scoraggiare per così poco e, quando afferrò il collo della Raiko "buona" (ci sarebbero state molte parole da spendere su questo punto!), il modo in cui ella ansimò e soprattutto si sbrodolò a contatto del suo cazzo marmoreo gli riempì il cuore di una cupida, oscura speranza: quelle stronzette stavano per pagare tutti i loro crimini, a suon di orgasmi sonanti! Così, mentre l'angioletta spalancava quella bocca fin troppo oscena e invitante, affondò in lei ogni singolo centimetro a sua disposizione, rivolgendole il più soddisfatto e irritante dei ghigni compiaciuti; certo, quell'odioso sorriso non durò a lungo, si sciolse in un ansito di piacere quando fu dentro di lei per metà e si tramutò in un gradevole, squillante gemito quando le sue palle, più piene che mai, sbatterono con uno schiocco soddisfacente sulle sue labbra. E' indubbio che una reazione siffatta non fosse molto nel personaggio dell'ostinato demone che riesce a ribellarsi e a capovolgere la situazione, ma Raiko angelica aveva stretto così tanto la fica attorno al suo cazzo che il piacere era stato davvero troppo... e poi lei reagì in maniera ancora peggiore, urlando quando il suo utero venne spalancato e conquistato a forza! Sì, Bowen stava a dir poco gongolando e se le urla di piacere della Raiko angelica lo facevano camminare a tre metri da terra, il verso osceno, pieno di cupida eccitazione della Raiko demoniaca semplicemente gli fece correre un piacevole brivido lungo la schiena: sebbene fosse un'impressione decisamente impropria, era come scopare Raiko davanti a sua sorella, una meraviglia assurdamente arrapante!
    Il demonietto si scatenò al meglio delle sue possibilità e, se non fosse stato troppo intento a pompare sangue al suo cazzo e ai suoi muscoli, il cuore gli sarebbe scoppiato di felicità nel vedere la Raiko "buona" saltare sul bacino, totalmente travolta dal piacere e dalla sua foga! Naturalmente, un'altra immagine di grande commozione, erano quelle tette meravigliose ed enormi sobbalzare in una maniera che, indiscutibilmente, dichiarava quanto la vita fosse una cosa meravigliosa. Una certa hybris, insomma, stava montando nell'animo del demonietto e le cose non migliorarono quando la demone, meravigliosamente coinvolta dalla situazione, portò la mano sul ventre gonfio della "sorella" e lo strinse appena: per Bowen fu come venir stimolato da una attraverso il corpo dell'altra, un gesto che fu una vera e propria iniezione di eccitazione nel suo corpo (e nella sua mente) già sconvolto dal desiderio. - Certo che la sfondo, cazzo! - ribatté a quel "potrebbe" che trovò quasi insultante, gemendo e dedicando un delizioso schiaffo a quel culo perfetto, godendo dello schiocco prodotto. - Sarà a lei a schizzarmi sulle palle fino a sciogliersi! E poi toccherà a te... o hai paura, stronza? - sì, ormai si era totalmente montato la testa, anche perché tra il fatto che era venuto fino all'inverosimile e quel dannato giocattolo nell'uretra, sentiva l'orgasmo più lontano che mai, mentre il piacere era quello giusto per mantenere un ritmo folle ma costante, abbastanza per farle incrociare gli occhi dal piacere!
    Bastò poco per mandare in frantumi i sogni trionfanti del demonietto: bastò che la Raiko cattiva gli imprigionasse la testa tra le tette sue e della "sorella", mentre quest'ultima iniziava a reagire ai suoi affondi violenti ma non abbastanza per piegarla. - Ehi, che cazzo fanhhhhhmhgghhh!!!! - nulla, improvvisamente tutti i suoi organi di senso furono saturi di tette: i suoi occhi, le sue orecchie, la sua bocca e finanche le sue narici. Praticamente la cosa più vicina al paradiso, indubbiamente, ma persino ciò aveva dei lati negati... a parte il rischio tutt'altro che marginale di venir soffocato, infatti, fu preso così di sorpresa da finire facilmente travolto e mentre i suoi fianchi continuavano a sollevarsi ritmicamente per via di un'impulso insopprimibile, la Raiko angelica iniziò a cavalcarlo con incredibile abilità. Il demonietto si accorse quasi con stupore di come, per quanto il suo cazzo enorme affondasse brutalmente in lei, riempiendola fino all'inverosimile, fosse lontanissima dall'essere davvero in difficoltà, anzi lo incitò a scoparla ancora di più e lo fece gridando talmente forte che le sue parole, sia pure attuti, lo raggiunsero malgrado la prigione di carne in cui si trovavano; inoltre era evidente che quella fica meravigliosa lo stesse semplicemente mungendo e il piacere, che fino ad allora era stato intensissimo ma controllabile, divenne semplicemente fuori controllo: - A-aspetta! Chazzoooo... p-pihano, a-aspettah!!!! - chissà se le sue deliziose, gementi suppliche sarebbero arrivate alle orecchie delle sue aguzzine? Sta di fatto che, un attimo dopo, dalla sua boccuccia sfuggì un grido spezzato e, mentre il suo corpicino si tendeva tutto, sentì l'orgasmo montagli dentro come un'imminente marea: soltanto che era troppo presto! E c'era l'incognita di quel perversi, infausto oggettino infisso nel suo cazzo... non poteva dargliela vinta così facilmente ed esporsi a tale pericolo, quindi il demonietto serrò le zanne e le sue dolci, perfette membra da piccolo guerriero. Raiko avrebbe percepito ogni fibra di quel corpicino perverso tendersi e contrarsi, mentre la pelle morbidissima mostrava muscoli quasi d'acciaio e quel cazzo oscenamente enorme contrarsi non per l'orgasmo imminente ma per reprimerlo... fu una lotta quanto mai intensa e Bowen annaspò nella sua meravigliosa prigione, graffiò la schiena della Raiko angelica e si strinse a lei come se un abbraccio, per quanto violento e spasmodico, potesse fermare lo tsunami che si avvicinava: alla fine urlò mentre si tendeva come un cavo d'acciaio e, con quelle che erano delle autentiche convulsioni, l'orgasmo lo attraversò. Soltanto che non accadde nulla, niente di niente: il suo cazzo mostruoso pulsò così a lungo e così violentemente da vibrare come il più letale dei giocattoli erotici, Bowen pianse e sbavò come un bravo piccino e Raiko poté sentire la sua lingua agitarsi come una serpe morente sulle sue tette, ma quel dannato plug non fece uscire neppure una goccia di seme: questo, per quanto venisse sparato verso l'alto, era costretto a tornare innaturalmente in quelle palle impegnate a contrarsi in una maniera a dir poco terribile. Fu una tortura lunga, oscenamente intensa in cui il dolore si mischiò e si confuse col piacere in una maniera a dir poco letale, mentre il demonietto si contorceva e vibrava per il solo diletto delle sue aguzzine. Per Bowen fu un'esperienza incredibile ma anche per Raiko dovette essere qualcosa di prezioso e incredibilmente intenso: quel cazzo piantato dentro di lei fece cose assurdamente piacevoli e innaturali, cose che avrebbero potuto davvero scioglierla in meravigliosi orgasmi.
    Alla fine, anche quel terribile prodigio terminò e Bowen, come una corda tagliata di netto, si afflosciò tra i corpi delle due, con soltanto il cazzo che continuava a ergersi scosso da violente convulsioni: era già un miracolo che non fosse svenuto, tanto era stato incredibile... che finalmente fosse stato spezzato? Ansimava tra le tette delle sue aguzzine, la lingua lunga e demoniaca era totalmente fuori e il suo corpicino, madido di sudore, era disciolta morbidezza, vellutato abbandono, persino i suoi occhi (se soltanto fossero stati visibili) mostravano semplicemente delle sclere prive di pupille. Che fosse arrivato il momento di dargli il bacino della buonanotte e metterlo a nanna? Forse il timore avrebbe attraversato la mente delle due, ma il demonietto lo avrebbe immediatamente fugato: la strinse a sé con una morsa d'acciaio e, puntellandosi coi piedi, iniziò a spingere mettendoci ogni singola goccia della sua forza da Cavaliere: il suo cazzo, più duro che mai, avrebbe colpito quell'utero con la stessa potenza di un ariete da guerra e visto il modo in cui la stringeva, la Raiko angelica non avrebbe potuto far altro che subire ognuna di quelle spinte che, ovviamente, si sarebbero avvicendate a un ritmo assolutamente sovrumano. Certo, questo avrebbe voluto dire che pure lui avrebbe corso verso un nuovo, afono orgasmo... ma non gli importava affatto: avrebbe continuato a fotterla anche mentre il suo cazzo vibrava e pulsava incapace di venire, anche mentre le sue palle si facevano ancora più gonfie e contratte, come se il dolore per l'uretra, intenta a stritolare quell'infame ostacolo, semplicemente non esistesse. - Vieni... vieni! VIENI, VIENI TROIA! - e, come a sottolineare che il piccoletto avesse perso qualsivoglia inibizione: portò una manina su quel culo meraviglioso, scosso dai costanti sobbalzi e, senza alcuna esitazione, lo penetrò con due dira, facendo del suo meglio per fotterla in contemporanea. Le preghiere della Raiko angelica erano state esaudite?
     
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    Anche se era tutto frutto di un perverso gioco erotico, quel gruppetto perverso riusciva a godersi comunque la situazione, visto che la mente era più che ottenebrata dai fumi del piacere e permetteva assai pochi ragionamenti ponderati. L'unica vera linea di pensiero consistente e chiara era che la Raiko malvagia stava provando una certa invidia nel vedere la sua "gemella" venire posseduta in quel modo: i rumori di quella fica stretta che si scioglieva sotto i possenti colpi di Bowen, i versi di piacere che la gola strozzata lanciava al cielo e quella goduriosa sensazione di carne che si spalanca in maniera disdicevole formavano una sinfonia perversa ed eccitante che stava trasformando le abbondanti cosce della donna in nero in un fiume di puro nettare femminile.
    Oh sì... mi sto sciogliendo dalla paura...
    Enfatizzò moltissimo la parola "sciogliendo" mentre stringeva Bowen sul petto, mordendosi il labbro inferiore per trattenere un gemito quando la sua bianca gemella lanciò un grido di puro piacere acuto in risposta allo schiaffo di Bowen, stringendo ancora di più le sue carni e trasformandosi in un guaito di puro piacere eccelso. I capezzoli erano così turgidi che quasi impedivano ai suoi grossi seni di danzare liberamente, e il ritmo non poteva che peggiorare visto il modo in cui avevano "sigillato" gli orgasmi di Bowen. L'obbiettivo di quelle due, però, non era ovviamente impedirgli di venire... anzi, tutto il contrario! Volevano costringerlo ad accumulare quanti più orgasmi mezzi incompiuti possibile per poter gioire di un unica e strabiliante esplosione di piacere, e con quell'idea nella mente la serafica creatura su di lui continuava a cavalcarlo selvaggiamente, senza farsi scoraggiare dalle dimensioni e dal vigore del demonietto, mentre la gemella oscura lo privava di altro prezioso ossigeno con un abbraccio che era certa non sarebbe mai riuscito a disprezzare e allontanare. Poi finalmente il primo orgasmo negato le raggiunse, per il piacere immenso della Raiko angelica che lo assaporò tutto senza nessuna esitazione: si spinse contro di lui il più possibile in modo da sigillare lo spazio tra i bacini, inarcando la schiena a più on posso, formando quasi un ponte col suo sinuoso ed elegante ventre che culminava con un paio di montagne di carne irte ed eccitate, capaci di eclissare del tutto la sua faccia anche se l'osceno rumore viscido che provocava la lingua di Raiko lanciata fuori dalle labbra era impossibile da nascondere. Anche se Bowen on riuscì a sfogarsi, gli spasmi e le vibrazioni del suo cazzo spinto così in fondo furono sufficienti a far venire la donna sopra di lui, che come promesso iniziò a schizzare umori caldissimo direttamente sulle sue palle. Uno spettacolo osceno e a dir poco magico, visto che il seme inespresso del guerriero stava tornando all'origine, dando quasi l'idea che quel succo femminile stesse accrescendo la sua virilità. Uno spettacolo davvero perverso, accompagnato da una sinfonia di suoni lussuriosi estremamente appagati. Mentre la gemella angelica riprendeva fiato, la Raiko malvagia si staccò da quell'abbraccio, ridacchiando soddisfatta mentre osservava nei minimi dettagli il quadro osceno che avevano dipinto assieme. Si portò una mano tra le cosce, massaggiandosi impaziente mentre si leccava le labbra, dandosi piacere d asola e iniziando ad emettere qualche mugugno impaziente. Voleva che fosse il suo turno, ma prima che potesse fare qualsiasi cosa o che la sua gemella riuscisse a riprendere fiato, Bowen tornò subito a pompare carne dentro di lei, più furioso che mai, spezzandole il respiro affannoso e mandandola quasi in trance visto come molleggiava il suo corpo quasi privo di sensi. Era chiaramente diventato una belva ma non potevano di certo permettere che perdesse il senno così!
    Hey così non vale! Tocca a me!
    Anf... anf... anf! Perdonami! Non riesco... nnnghh... non riesco proprio a controllarmi! Questo... è il cazzo migliore che io abbia mai provato!
    La mente della Raiko buona era completamente andata e, frustrata, la Raiko malvagia strinse i denti in un verso stizzito, decisa a fare la sua parte. Bowen aveva anche infilato un paio di dita nel culo della sua gemella, come se volesse ancorarsi a lei. E sapendo bene quanto fosse sensibile quel punto, era certa che non sarebbe mai riuscita a staccarli solo con le parole.
    Sembra proprio che dovrò usare le maniere forti...
    Commentò malefica, alzandosi in piedi mentre tornava a masturbare la sua intimità con entrambe le mani, concentrando energia su quella parte del corpo per poter evocare una cintura sulla quale era attaccato un grosso strapon di colore nero. Sicuramente non all'altezza delle dimensioni di Bowen, ma perfettamente capace di dargli uno stimolo degno di questo nome! Si posizionò dietro i due amanti e, dopo aver spinto con forza la sua gemella in avanti costrinse i due amanti a cambiare posizione: Bowen si sarebbe ritrovato con le gambe sollevate, trasformato in un perverso sellino, mentre la Raiko angelica si sarebbe ritrovata seduta su di lui, ancora perfettamente in grado di cavalcarlo ma da una posizione ancora più intensa, così che quella verga avrebbe scavato più selvaggiamente dentro di lei. In quel modo, la Raiko malvagia poteva piazzarsi dietro di loro, sghignazzando compiaciuta mentre portava con una mano il dildo di fronte alla corolla di carne di Bowen e nel frattempo usava la mano libera per impugnare letteralmente le sue gonfissime palle, come se fossero una dolorosa briglia per tenerlo al guinzaglio. [+]
    Cerca di respirare... almeno il tuo fiato deve uscire da qualche parte!
    Senza nessuna pietà, il suo affondo avvenne nello stesso istante in cui la Raiko angelica spinse il bacino verso il basso, gustandosi gli spasmi che Bowen le avrebbe concesso durante quella penetrazione. Il demonietto avrebbe sentito chiaramente le stille di piacere intenso provocate da quel dildo pieno di energia di Raiko che stuzzicava la sua prostata, e al tempo stesso le dita della sua malefica amante che tormentavano i suoi poveri testicoli come a volerli riempire sempre di più. Era bloccato in una morsa perversa senza uscita, e quelle due avevano tutta l'intenzione di fare a pezzi sia la sua volontà, che i suoi orgasmi. Il suo cazzo enorme si era trasformato in un perverso calice per portare a termine il loro rituale lussurioso.
     
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    Era eccitante e preoccupante insieme notare quanto quell'amplesso stesse diventando sempre più estremo e violento, tanto che il demonietto avrebbe seriamente iniziato a spaventarsi... se soltanto avesse mantenuto un qualche barlume di raziocinio. Invece, con la maggior parte del suo sangue nel cazzo, con ogni singolo recettore del suo delizioso corpicino invaso, assediato dal piacere, le opzioni a lui rimaste si dividevano in due sole possibilità: dichiararsi arreso e lasciarsi cavalcare fino a ribaltare gli occhi, farsi venire la bava alla bocca e avere le convulsioni come una puttanella troppo sbattuta oppure... tutte queste cose e fottere ancora più forte la Raiko angelica sopra al suo cazzo. Ovviamente Bowen aveva scelto quest'ultima possibilità e, indiscutibilmente, stava raccogliendo i primi frutti nella forma di meravigliose grida di piacere e, soprattutto, di suoni tanto laidi quanto musicali.
    Non solo, oltre al godimento della Raiko "buona", stava anche ricevendo l'impazienza e l'invidia di quella malvagia, decisamente desiderosa del suo turno e, benché nel demonietto fosse rimasta ben poca consapevolezza, la sua natura birbante annusò il dispetto della meraviglia che lo soffocava con le sue tette e, anche se in apnea da troppo tempo, il piccoletto si concesse un sorriso vittorioso. Avrebbe anche voluto rispondere all'affermazione della donna ma quanto accadde subito dopo gli strappò il fiato e cancello ogni sorriso dal suo bel visetto: il suo cazzo, impossibilitato a venire a causa di quel dannato strumento di tortura, soffocò un orgasmo semplicemente incredibile e si diede a pulsazioni così convulse, a tremori così intensi da sembrare più un enorme, estremo vibratore messo incautamente alla massima potenza; il demonietto venne travolto da un piacere e da un dolore troppo grandi, troppo intensi per ricevere adeguata descrizione a parole e, come se fosse vittima di un violento attacco epilettico, continuò a scopare la Raiko angelica come se ne andasse della sua vita, mentre le sue palle si contraevano a vuoto e si facevano ancora più grosse, ancora più oscenamente gonfie. Ce n'era abbastanza per svenire, per alzare bandire bianca... ma Bowen era un fottuto Cavaliere e nel suo vocabolario la parola "resa" non era contemplata! C'è anche da dire che, in quel momento, il suo vocabolario si era ridotto a una manciata di termini assurdamente volgari e osceni... ma, in ogni caso, il demonietto non poté assistere al meraviglioso orgasmo di Raiko, ai versi osceni che emise, al modo in cui inarcò la schiena esponendo le sue enormi, meravigliose tette e, soprattutto, alla vera e propria cascata di umori che gli colò sul cazzo senza desiderarne ancora e ancora. Certo, avesse avuto un minimo di consapevolezza avrebbe potuto intuire che anche la Raiko demoniaca avrebbe voluto il suo turno, approfittare di quel momento per riposare un po', lenire il dolore fin troppo piacevole del suo cazzo ma, per sfortuna di entrambe, riusciva soltanto a pensare che voleva fotterla ancora e ancora. Riprese, dunque, a pompare dentro di lei con tutta la sua forza, aggrappandosi al suo culo e violandolo con le dita senza alcun riguardo, sentendosi proprio come una macchina che, messa in moto, non poteva più esser spenta.
    Le parole della Raiko angelica, quella che stava selvaggiamente scopando, furono così maledettamente lusinghiere che lo raggiunsero malgrado fosse ormai vittima della lussuria più cieca: - SI' CAZZO! TI SFONDO! GODIGODIGODI!!!!! - non che suscitarono chissà quale articolata risposta ma, probabilmente, più che alle parole del demonietto la donna avrebbe prestato attenzione alla maggiore forza che le dedicò a ogni spinta, tanto che ormai tutto il suo meraviglioso corpo avrebbe preso a sobbalzare in maniera fottutamente erotica e non solo le sue fantastiche tette. Insomma c'era da aspettarsi che la Raiko buona venisse fottuta fino a farla impazzire... ma i piani della sua "gemella" erano decisamente diversi, sia pure conciliabili con questa eventualità: la donna, infatti, spinse la sorella in avanti e costrinse il demonietto a sollevare le gambe in maniera decisamente femminile e imbarazzante, oltre che dannatamente scomoda per continuare a pompare quell'enormità nelle carni della Raiko angelica. - Noooo... cazzo, voglio scoparti di più, di piùù!!! - si lamentò in un tono quasi infantile, mentre sforzandosi al massimo e utilizzando soltanto la forza della schiena provava a continuare ad affondare in lei, ovviamente con minore forza e profondità ma era un tentativo coronato dal successo. Naturalmente non capì assolutamente cosa si stava preparando per lui, quindi continuò ad agitarsi in quella maniera tanto patetica quanto eccitante, con un'espressione da vero assatanato e stringendo le manine attorno a quel culo meraviglioso con meno forza di quanto avesse voluto; una certa consapevolezza si affacciò alla sua mente quando si sentì afferrare con tanta forza le palle, ma gemette tra il dolorante e il confuso... almeno finché non sentì una certa pressione sul suo piccolo, grazioso buchino: - EHI! Che cazzo ti dice la testa?! Non ci provare, non ci pensare nemmeno, fottuta pazza pAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHH! - prima che il demonietto potesse anche soltanto finire quell'appellativo "vivace", la Raiko malvagia diede onore al suo nome ficcandogli dentro, a forza e in maniera davvero brutale un maledetto, enorme dildo; la gemella avrebbe potuto gustarsi i suoi occhioni sgranati, subito colmi di lacrime e poi la boccuccia che si spalancava in un urlo tanto intenso quanto osceno, mentre lei poteva ammirare i tremori che si impadronirono di quel culetto pieno e perfetto, oltre che delle sue cosce costrette in quella posizione innaturale e le convulsioni che squassarono proprio quel piccolo, vellutato buchetto.
    Già così sarebbe stato assurdo, terribilmente intenso, dopotutto il suo cazzo era sovrastimolato e quel dannato strapon colpiva la sua prostata col solo scopo di farlo venire... peccato che a questo si aggiunse la cavalcata assolutamente violenta e meravigliosa a cui la Raiko "buona" lo sottopose senza alcuna pietà: Bowen iniziò a gemere e a gridare in maniera sempre rumorosa, aggrappandosi con le mani a qualunque cosa potesse dargli l'illusione di essere stabile, mentre veniva scopato senza pietà in tutti i sensi possibile e, semplicemente, perdeva il controllo del suo corpo. Il suo cazzo, infatti, arrivò nuovamente sull'orlo di un orgasmo e poi di un altro e un altro ancora, in un circolo vizioso fatto di orgasmi soffocati, di palle sempre più gonfie e sensibili e, soprattutto, di quell'enorme, oscena verga che ormai vibrava come se fosse sul punto di esplodere per davvero; il suo cazzo era stato trasformato in un enorme, estremo giocattolo erotico e la mente del demonietto andò in frantumi al decimo o forse undicesimo orgasmo negato, mentre gridava in maniera tanto oscena che persino lui sarebbe arrossito se ne fosse stato in grado. Il suo corpicino era pericolosamente vicino a rompersi e, infatti, fu proprio quello che accadde al suo cazzo all'ennesimo orgasmo represso: - NONOONONONOOOOOOOOO!!!! - gridò, inarcando la schiena e così i pettorali con quei graziosissimi e assurdamente duri capezzoli azzurri, mentre rivoltava all'indietro gli occhioni e, sbavando, la sua lunga lingua demoniaca si agitava come una serpe decapitata: le convulsioni si impadronirono dei suoi muscoli, li tesero, li fecero guizzare mentre la pelle colorata diveniva lucida di sudore e, soprattutto, il suo cazzo prese a tremare sempre di più finché, finalmente, iniziò a schizzare tutto il seme negato fino a quel momento; peccato che quel maledetto plug fosse troppo profondo, troppo ben incastrato nella sua uretra perché si togliesse: rimase ben infisso nel suo cazzo, forse soltanto qualche pallina fuori e tutto il seme che fuoriuscì lo fece con difficoltà, schizzando da quell'uretra oscenamente e dolorosamente spalancata. E, proprio per questo, quella mostruosità d'acciaio non smise di vibrare, fremere e pulsare neppure per un secondo, mentre litri di sperma bollente venivano schizzati con indicibile difficoltà nell'utero della Raiko angelica.
    Fu un orgasmo molto, molto lungo e mostruosamente intenso, come testimoniava il modo di agitarsi, sbavare e miagolare versi sempre più abbozzati del demonietto ma, soprattutto, fu un orgasmo del tutto insufficiente a svuotargli le palle che, tra le mani della Raiko malvagia, rimasero assurdamente gonfie e pesanti. E, in effetti, sebbene non più come prima ancora dall'uretra spalancata, ruscellava pigro del seme, come se l'orgasmo non si fosse esaurito ma avesse semplicemente perso di potenza. - A... ahnchorahh... - miagolò con vocetta rotta, con gli occhi ancora ribaltati, un demonioetto non ancora soddisfatto. Che fosse arrivato il turno della Raiko malvagia?
     
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