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Thrasir
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Eloy sembrava ormai privo di alcun controllo ed Aura era incapace di iberarsi da quelle prese metalliche così forti e resistenti. Normalmente avrebbe piegato il metallo senza troppa difficoltà, ma il magnetismo del Monarca era qualcosa di soprendente ed la sua meta forza fisica era inadeguata a quella situazione. Dall'altro lato la cyborg non si sarebbe comunque preoccupata più di molto, era chiaro che Eloy si stesse sfogando, ma in lui no nera presente alcuna indole aggressiva o lesionista nei confronti della donna, quindi non c'era motivo di temere per la propria incolumità. Quelle erano semplici analisi che la cyborg stava compiendo nel mentre che veniva scaraventata avanti ed indietro quel lettino infernale, incapace di mettere a fuoco dettagli maggiori, data la violenza che il Monarca stava mettendo il quel rapporto. Il fatto inoltre che Aura percepisse anche ciò che percepiva la sua copia non aiutava di certo a mantenere la concentrazione, tant'è che entrambe avrebbe iniziato a gemere all'unisono, con un concerto perverso ed eccitante. La copia si sarebbe lasciata lappare l'intimità senza tregua, mentre Aura percepiva Eloy penetrarla sempre più a fondo, sempre più eccitato, continuando a stimolarlo così da fargli raggiungere il limite, cosa che avvenne da lì a poco. Sia Aura che la copia vennero a loro volta, innarcando la schiena, una stringendosi attorno alla verga di Eloy e l'altra probabilmente bagnandogli il volto di umori. Il seme andò a gonfiare leggermente il ventre di Aura, che prontamente attivò i sistemi interni per poterne acquisire quanti più campioni possibili, così da non perderne nemmeno un poì. Si sarebbe poi beata di un attimo di tranquillità sul lettino, notando che anche Eloy sembrava particolarmente provato, seppur forse non completamente in modo positivo. Il Monarca, seppur inizialmente sembrasse soddisfatto di ciò che era avvenuto, dopo pochi istanti si sarebbe ingrigito, come se qualcosa gli fosse tornato alla mente. Aura avrebbe annullato la sua copia, facendola squagliare accanto a sè, mentre cercava di alzarsi da lettino, ancora provata ed indebolita fisicamente. Lo avrebbe fissato, restando seduta sul posto, per poi cercare di capire cosa fosse successo. Strano, solitamente non si immischiava in simili situazioni una volta che aveva raggiunto il suo scopo.
Il campione è più che sufficiente, ti ringrazio Eloy. Ma cosa è successo? Sino ad un attimo fa sembravi felice e soddisfatto di ciò che si stava creando, ora percepisco nei lineamenti del tuo viso una nota di sofferenza, mista a rabbia. Non mi hai fatto del male, se questo è quello che ti preoccupa.... -
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Non poteva dire che quella non fosse stata un esperienza bellissima. Non aveva mai provato niente di simile prima di allora. Nemmeno con Seeu era riuscito a sentire certi tipi di stimolazioni. Era chiaro che Aura era in grado di adattarsi a tutto e che era in grado di far impazzire qualsiasi uomo. Se non fosse stato in quelle condizioni mentali e fisiche, era altamente probabile che avrebbe sperimentato molto altro con lei, si sarebbe divertito arrivando ad una vera e propria orgia di tette, culi, e chi più ne ha più ne metta. Infondo era giovane, forte e con energia da vendere. Tuttavia aveva fatto un errore nel legare Aura in quel modo riportando a galla ricordi piacevoli del passato che ahimè in quel momento divennero dolorosi. Divennero un tarlo nel suo senso di colpa. Era sicuro che Seeu non l'avrebbe perdonato, che non avrebbe accettato la scusa del fatto che era stata l'unica cosa che era riuscito a spegnere il suo cervello per un attimo e dargli tregua da tutto il peso che aveva addosso. Avrebbe solo visto un uomo frignone che voleva solo sfogare la sua libidine repressa. Ed era così che si era sentito dopo: un uomo viziato che non aveva resistito ad un bel paio di tette anche se era in nome della scienza. Iniziò a rivestirsi, distogliendo lo sguardo da Aura, quasi come se avesse temuto di cadere ancora in tentazione se l'avesse guardata troppo a lungo. Lei intanto dichiarò che il campione raccolto era sufficiente, facendogli tirare un sospiro di sollievo. Aura però iniziò a chiedergli cosa fosse successo dato che aveva visto in lui un cambiamento, facendogli notare che non le aveva fatto del male se era ciò che temeva. Sapeva che non le aveva fatto del male, ma il male che aveva fatto lo aveva fatto verso un altra donna, la più importante per lui e non riusciva a farsene una ragione.
Eh? No, non è niente, sono felice che non ti sei fatta male. Certe volte perdo il controllo del magnetismo in certe situazioni.cercò di tenere una buona facciata, sorridendo in modo un poco falso, quello tipico che si usa in pubblico è davanti alle telecamere. Poco dopo però Eloy sospirò e prese una sedia lì vicino per poi prendere posto e dare spazio e modo ad Aura di ricomporsi e darsi un contegno.
Perdonami, io non voglio sembrarti insensibile o scortese, ma sento proprio il bisogno di stare da solo adesso. Se quindi hai ciò che ti serve, io vorrei salutarti qui. affermò con voce pacata e gentile, fissando un punto vuoto sul pavimento. Sarebbe rimasto lì seduto ad aspettare che Aura si rivestisse e prendesse le cose che le servivano per poi andare via e tornare a ciò che stava facendo. Confidava nel fatto che non avesse fatto domande troppo personali, infondo aveva ciò che le serviva ed avrebbe avuto i suoi contatti per qualsiasi altra cosa che gli sarebbe servita. Non aveva intenzione di proseguire la serata nelle perversioni, aveva già fatto troppo.. -
Thrasir .
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La variazione nell'umore di Eloy fu palpabile ed anche la risposta rapida ed evasiva era chiaro cenno che qualcosa in lui era successo nel termine di quel rapporto inizialmente piacevole. Aura avrebbe fissato il Monarca, osservando con cura il suo modo di fare e le sue espressioni, forse in modo anche un po' troppo insistente data la situazione. Purtroppo però lei non era molto esperta nel capire quando fare una cosa o meno, almeno non se ciò richiedeva saper interpretare l'atmosfera che aleggiava nella stanza. Si sarebbe comunque infine voltata, non volendo in ogni caso insistere ulteriormente dato che Eloy stesso aveva dato la parola "fine" a quell'incontro, chiedendole di lasciarlo solo. Si sarebbe incamminata verso l'uscita, aprendo la porta della stanza facendo qualche passo con l'intento di lasciarla, ma si sarebbe soffermata sull'uscio, senza però voltarsi, mentre il suo solito abito riprendeva forma sulla sua pelle, partendo dalle gambe sino a sopra le spalle.
Rimuginare troppo sul passato e sul futuro ti fa perdere di vista il presente, Eloy. Sarebbe un peccato che un uomo della tua stazza evolutiva finisse preda di una sindrome depressiva per quella che altro non è che una donna. Quello che viene chiamato amore può portare a grandi cose, ma ha anche un potere distruttivo che nemmeno io probabilmente sarò mai in grado di eguagliare. Non lasciarti distruggere da esso...sarebbe un gran peccato.
Forse quelle parole non erano ciò di cui il Monarca aveva bisogno. Forse non erano altro che un'ulteriore dimostrazione del fatto che Aura, oramai, avesse perso gran parte di ciò che una volta in lei era umano. Sta di fatto che Eloy avrebbe potuto rimuginare in tutta tranquillità su quelle ultime frasi dette dalla cyborg, decidendo se continuare a piangere oppure rialzarsi una volta per tutte e andare avanti. Ed anche se lo nascondeva, Aura avrebbe comunque sperato che l'uomo scegliesse la seconda opzione. Perdere un esemplare come lui sarebbe stato un vero peccato per lei. Poteva ricavarne tanto, non doveva far altro che lasciarsi aiutare. Ovviamente con i metodi scelti da Aura.CITAZIONERole conclusa.
