Chi sono... io?

Per Hyp

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    Juri non avrebbe mai pensato in vita sua di eccitarsi per qualcuno che mangia. Era così avida di emozioni forti che solitamente neppure i porno più articolati la aiutavano ad avere un minimo di eccitazione nei suoi momenti solitari, ma cazzo, Cazzo!, fissare Shagaru che masticava intere cosce di pollo con ossa e tutto senza alcun problema la fece bagnare di brutto, di nuovo, ipnotizzandola come un'ebete. Si ritrovò con la bocca schiusa a fissarlo ammirata e fu solo la sensazione di un rivolo di saliva che le scivolava dall'angolo della bocca a svegliarla, spingendola a pulirsi in malo modo dapprima col dorso della mano, poi con un tovagliolo perché sarebbe stato semplicemente troppo osceno farsi beccare. La buona notizia era che in quel modo si ripulì la faccia anche da tutta la salsa e le briciole con le quali si era sporcata in precedenza, ritrovandosi a sollevare gli occhi al cielo una volta finito perché, a quanto pareva, Shagaru ci teneva a sottolineare quanto le fosse superiore in termini sessuali... come se non l'avesse già umiliata abbastanza! La cosa la faceva incazzare parecchio da una parte, ma portava anche la conversazione su un piano che decisamente non poteva permettersi con il sesso così sensibile alla presenza del drago. Ancora una volta attribuì quell'eccesso di attrazione nei suoi confronti ad una debolezza dovuta dall'aver ingerito il suo sangue e si limitò a incenerirlo con lo sguardo dopo aver sbuffato. Anche se non parlò, aveva scritto negli occhi un enorme: "Megalomane", ostentando un disprezzo che, in effetti, non provava davvero. Mentre si rifugiava nuovamente nella cola in attesa di una risposta, si distrasse abbastanza nel sforzarsi di ignorare il drago dal ritrovarsi a sputare sonoramente buona parte della bevanda quando finalmente rispose alla sua domanda.
    Cosa vuol dire no?! Non penserai mica di potermi tenere-
    Confusa da quel no secco, era pronta a partire in quarta come suo solito, si voltò infatti verso il drago mettendo da parte bicchiere e cannuccia per affrontarlo, ma dovette bloccarsi a metà perché se lo ritrovò semplicemente troppo vicino, con uno sguardo che non gli aveva mai visto. Si sentiva oltraggiata dalla sua presunzione, certo, ma era anche… sollevata? Decise che sarebbe stata un'idea saggia ascoltare almeno cosa avesse da dirle. Via via che proseguiva si ritrovò in un turbine di emozioni altalenanti, ma non per questo smise di rispondergli quando poteva… a modo suo. Specie sentendo parlare dei Gladiatori d'acciaio, qualcosa in lei si risvegliò vagamente, frammenti di ricordi di poster su poster in una camera che pareva quella di un dormitorio femminile. Non la riconobbe come roba sua, ma riuscì a distinguere distintamente l'immagine gigantesca di una superdonna verde sul comodino, firmato "Poppezinga" e il video di un furry vivente che faceva esplodere un grattacielo a colpi di ascia mandato in loop su un computer; la sua mente li associò subito ai Gladiatori di cui parlava Shagaru, facendole tornare in mente altri ricordi. Con che razza di gente viveva prima di perdere la memoria? Dei fan sfegatati di quella pagliacciata? Fece spallucce, ora come ora non era il passato a interessarle, quanto più il presente... Soprattutto se il cosiddetto "Presente" aveva muscoli da paura e faceva il protettivo con lei. Non ce la fece: se un tempo avrebbe scatenato una rissa per molto meno, con lui si sforzò di trasformare il sorrisetto compiaciuto che le si era stampato in faccia in un ghigno di scherno.
    Come sei severo, nonnetto. Per quello che riesco a ricordare, non mi sembrano poi così male... Anzi, ti dirò, mi ci vedrei bene in mezzo a un'arena con una tutina da lottatrice sexy addosso. Non credi che mi donerebbe?
    Lo disse per provocarlo ovviamente, ma poi tornò seria fin troppo velocemente. Un po' perché non voleva tirare troppo la corda, ma per la maggiore per ciò che il drago disse dopo. Man mano che le parlava di quanto il suo sangue la calmasse, brividi piacevoli la attraversarono. Perché non si sentiva spaventata all'idea di essere, per una volta, legata a qualcuno? Era qualcosa di così irritante, che sentiva sicuramente il bisogno di scappare lontano e non voltarsi mai più. Solo che a differenza del passato quello non era il primo istinto a perseguitarla, anzi, era come se fosse seppellito sotto a tonnellate di altre cose, tra cui una piacevole sensazione di... appartenenza. Come se fino a quel momento avesse vagato alla ricerca disperata di un appiglio e ora, dopo troppo tempo, lo avesse finalmente trovato. Più il discorso del drago continuava però, più le sopracciglia di Juri si aggrottavano, lasciandole addosso un senso di disagio crescente. Sorrise, anzi, rise, all'uscita riguardo al scopare e combattere, ostentando un divertimento e un sarcasmo che però non raggiunsero mai gli occhi. In effetti quelle parole la ferirono, in qualche modo, ma ovviamente non lo lasciò a vedere neppure un pochino. Non ricordava un solo obiettivo che avesse avuto in passato, in quel momento. Dopo la sua rinascita come mostro psicopatico, c'era solo un enorme vuoto ad aspettarla e i ricordi frammentati che aveva erano solo di sesso e combattimenti... Nessun affetto, nessuna alleanza. Solo lei, da sola, che vagava di uomo in donna, di duello in duello, alla ricerca di qualcosa che non sapeva neppure lei cosa fosse. E tutta la rabbia... tutto quell'odio... Per cosa erano stati? Per CHI?
    Puoi anche sprecare le tue energie, se ti piace. Ma comunque tu la metta, non mi sembrano così male come motivazioni per vivere. Dopotutto: cosa c'è di più bello al mondo che combattere… o scopare? Non è forse in questo che ti rifugi anche tu, quando hai bisogno di sfogarti?
    Cercò di dare un tono malizioso a quell'ultima affermazione, ma qualcosa nella sua voce si incrinò, come per nascondere una nota stridula, stonata. La verità era che, se anche ci fosse qualcosa di meglio, semplicemente lei non lo conosceva, o non lo ricordava. Sapeva solo che al mondo importava essere forti, e voleva ancora diventarlo, sempre di più. Sapeva inoltre che voleva sconfiggere i propri nemici, tutti, possibilmente sempre. Ma quali nemici? Sentiva che stava lasciando indietro qualcosa, qualcosa di profondo che aveva voluto o dovuto dimenticare. E finché non avesse risolto quell'incognita non avrebbe mai ritrovato la pace. Sarebbe sempre stata il mostro folle da tenere sotto controllo, persino mentre cercava di abbandonarsi a discorsi frivoli, durante una semplice cena… Che di "semplice" poi, aveva ben poco. Avrebbe voluto dire a Shagaru che si stava prendendo un gran bel problema in casa. Gli avrebbe voluto dire che vivere insieme le sembrava una vera e propria idea di merda e la spaventava come poche cose al mondo... ma anche che gli era grata, infinitamente grata per essere un "bonaccione senza speranza", di quelli che NON piacevano a lei. Invece sorrise. Non era ancora pronta per mostrarsi tanto vulnerabile, quindi gli diede la Juri di sempre: quella prevedibile, pervertita, spensierata e un po' folle. All'inizio le venne naturale indietreggiare nel vederlo (e sentirlo) così vicino, ma poi lo fissò a propria volta, mordicchiandosi il labbro per reprimere il brivido provocato da quella minaccia che aveva ben poco di pericoloso e tanto, troppo, di guadagnato.
    E dimmi, visto che a quanto pare hai già deciso tutto: nei tuoi piani hai previsto di darmi un letto tutto mio, o dobbiamo dormire l'uno sopra all'altro come due piccioncini? Perché in quel caso forse sarò io a lasciarti senza forze. Sai, di rado sento il bisogno di dormire… E potrebbe davvero piacermi tormentarti negli incubi, quando torni stanco la sera. Io dimentico spesso che sei un drago, forse… ma tu sei sicuro di poter gestire un fantasma nel tuo letto?
    Gonfiò il petto, era di nuovo eccitata e i suoi capezzoli sembrano invocare attenzioni, puntando proprio a lui. Soffocare le innumerevoli paure e i pensieri che la attanagliavano sotto alla sua sensualità innata era fin troppo facile, lo faceva da che ricordasse. Così com'era tremendamente facile distrarsi con Shagaru così vicino. In particolare, non poté fare a meno di notare un rivolo di salsa che gli aveva sporcato il muso e minacciava di cadergli addosso. Le sembrò la cosa più naturale del mondo sporgersi a leccarlo viva, in un modo che aveva ben poco di innocente, sembrava piuttosto una scena estrapolata da un film a luci rosse. A quel punto fu lei a sussurrare.
    Sono davvero curiosa, Shagaru... Cosa sogna un drago? Che cosa sogni... Tu?
    Sembrava una domanda frivola e pregna di malizia ma nel porla lo guardò negli occhi, sinceramente interessata. Forse quello non era il momento per scambiarsi nozioni profonde, ma la verità era che, per quanto potesse essere sembrata distratta, aveva ascoltato tutto il discorso, anche la parte sulle "faccende da drago" e sul loro rapporto precario con gli umani, e l'avevano incuriosita. Fino a quel momento era stata troppo a disagio per fare domande, cercando di trovare una risposta per nasconderlo, ma adesso si era distratta abbastanza da chiederlo con sincerità.
    Piccola spiegazione sulla parte dei "ricordi" di poster vari: Uno dei png compagni di stanza di Juri era una fan sfegatata dei Gladiatori d'acciaio, avendo Juri perso la memoria, la tipa è rimasta alla Event Horizon, però condividevano la stanza per cui si ricorda i poster dei Gladiatori e i video che si guardava. xD

    Detto ciò, non me la sono sentita di forzare la chiusura in un unico post, se ti va puoi farne uno tu e poi provo a chiudere dopo il tuo, altrimenti dimmi tu. <3 Se hai bisogno, ti aspetto negli MP!
    In ogni caso ci tenevo a ringraziarti anche qui di questa role e della tua immensa pazienza nell'avermi aspettata tanto a lungo. È sempre un piacere giocare con te!
     
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    Non fu sorpreso di vederla difendere i Gladiatori, sicuramente quel genere di pagliacciata rientrava nelle sue corde da violenta esibizionista, ma il pensiero di trovarla di nuovo circondata da sangue e con corpi morenti appesi intorno a lei, circondata da telecamere per di più, lo fece ringhiare d sdegno in maniera fin troppo animalesca, e per una volta uno di quei grossi ossi non si sbriciolò morso dopo morso ma con un netto schiocco delle sue mascelle che si digrignavano. Dal più stupido dei gatti sotto steroidi alle colossali esibizioniste che umiliavano i loro avversari, i Gladiatori erano feccia al soldo dell'ignoranza di New Vegas, e che più volte si erano macchiati di crimini contro la sua razza. Non li avrebbe perdonati. Juri però non era seria, lo stava solo provocando, il discorso serio sarebbe venuto dopo quando si rese conto di non essere sopravvissuta per niente che non fosse banalmente scopare e combattere. Chiunque l'aveva portata al limite facendole perdere la memoria l'aveva anche conciata davvero male... non solo fisicamente, ma anche psicologicamente. E forse Juri neanche se ne rendeva conto. Lui non si sentiva tirato in causa: il sesso e le battaglie davano sollievo al suo istinto animale, ma ciò che rinfrancava la sua anima era l'aiutare il prossimo, i suoi fratelli e le vittime delle ingiustizie. Non era la stessa cosa. Juri probabilmente se ne rese conto: se anche i loro stili di vita sembravano così diversi e quello di Shagaru tanto noioso per lei, in realtà era proprio quella noia e quel bisogno di appagarla che la consumava, impedendole di cercare uno scopo che non fosse banalmente il ridurre in pezzi il suo stesso corpo e la sua stessa mente. Provò a sdrammatizzare col suo solito fare perverso e da un certo punto di vista questo rassicurò Shagaru, facendolo calmare: se aveva ancora forza per provocarlo allora forse non era poi del tutto spezzata. Sbuffò dalle narici, lasciandole un pò di spazio per farle capire che il momento papino era finito, e che poteva sbottonarsi il giusto visto che finalmente avevano raggiunto un accordo. Distolse lo sguardo da lei per ingurgitando le ultime porzioni di cibo rimaste e adesso che la tavola risultava praticamente vuota, Juri si sarebbe resa conto della quantità di cibo che Shagaru aveva consumato in pochissimo tempo. Quando anche l'ultimo enorme boccone ebbe attraversato quella mastodontica gola, il drago si voltò completamente verso di lei sfilandole la coda da sotto le natiche per costringerla a rimettersi in piedi, e lui fece altrettanto.
    Io sogno quasi sempre le giornate nel mio nido, dove non esisteva il concetto di sonno, perché se sei fermo o muori o vieni stuprato, o entrambe le cose. Pensi davvero di poter fare di peggio di uno stormo di Magala, Juri?
    Non era serio, aveva accolto la sua provocazione e le stava rispondendo a tono, con una voce profonda, cavernosa, eccitata. Aveva accettato la sfida, poco ma sicuro, tuttavia adesso Juri doveva prestarsi alle conseguenze del dormire di fianco a un simile mostro ogni notte. Sollevò la sua possente e pesante coda, schiantandola su un lato del tavolo e quasi incrinandolo con quel singolo colpo, per poi muoverla in una spazzata che serviva a gettare a terra selvaggiamente qualsiasi cosa ci fosse rimasta sopra. La grossa mano artigliata del drago si avvicinò alla sua bocca ed iniziò ad infilarsi uno alla volta ogni dito che si era unto di carne e succhi usciti da quelle carni, ripulendolo e ricoprendolo di saliva in maniera decisamente poco pacata. Poi con quella stessa mano indicò il tavolo ora vuoto, senza mai scostare lo sguardo da quella ragazza.
    Ci sono ancora tre braccia che non ti ho infilato nel corpo. prova a iniziare da quelle...
    Quella si prospettava una notte davvero molto, molto lunga per Juri...
    Ringrazio anche te per la bella role, ho optato per un finale che possa sfumare in maniera vaga per cose che possiamo giocarci in futuro. In bocca al lupo per la missione, concentrati su quella e fammi sapere appena sarai disponibile, mi troverai pronto a giocare ancora.
     
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31 replies since 31/10/2020, 00:54   822 views
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