[Combattimento] Out to Sea

x Hina

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    Sheba era partita ormai, non poteva fermarsi e non voleva fermarsi. Aveva sbagliato una volta sola contro quel maledetto drago, aveva esitato ed era stata sopraffatta non poteva permettersi di farsi stuprare anche da un licantropo. Doveva dimostrare a se stessa ed alla sua squadra di non essere un peso, che poteva farcela. In quella battaglia stava mettendo più di quanto sembrava. Eppure le sembrava assurdo che quell'uomo le facesse discorsi di giustizia o di quanto fosse sbagliata la strada che aveva intrapreso. Come osava farlo quando lui stesso era uno stronzo che stuprava povere ragazze e torturava donne per conto di qualcun'altro?
    Il sistema non funziona! Lì dove non possono arrivare i poliziotti arriviamo noi, i Watchmen! Quella ragazza ti ha denunciato per stupro ma tu sei qui nello stesso bar dove lavora lei. In polizia non avrei la libertà di spaccarti tutte le ossa. Non farmi discorsi di quel genere sei solo un lurido ipocrita! gli urlò contro. Il licantropo intanto cercò di parare il nuovo colpo che stava arrivando usando di nuovo una tecnica protettiva che formò uno scudo sul braccio che gli impedì di subire i danni più problematici anche se non riuscì a difendere una delle gambe che venne colpito in pieno. Sheba digrignò i denti nel vedere che non era crollato a terra per il dolore, ma in fondo cosa poteva aspettarsi da un licantropo? Quelle belve non sentivano alcun dolore, era pericolosissimo, doveva fermarlo a tutti i costi perché quella ragazza sarebbe stata spacciata fra le mani di una creatura del genere. Inizava ad avere paura, se ferendolo in modo così grave non riusciva a fermarlo, niente avrebbe potuto fermarlo e ciò significava che prima o poi sarebbe stata sconfitta, e probabilmente sbranata.
    Non preoccuparti non ti ucciderò, ma ti impedirò di fare del male a quella ragazza. continuò ignorando l'urlo furioso del suo avversario. Mentre lui si parava dal colpo e subiva la ferita, Sheba cercò di incatenare una possibile strategia per renderlo inoffensivo. La tecnica stava tornando indietro e sebbene lui si fosse abbassato e non avrebbe subito altri danni perché l'artiglio rimasto gli sarebbe passato sopra la testa, era anche vero che in quel modo aveva una via di fuga preclusa. Doveva agire in quel istante o sarebbe stata sconfitta molto presto, infondo Sheba iniziava a sentire la fatica, mentre lui era fresco come una rosa, sanguinante ma non sembrava stanco. Sheba si stupì nel vedere che anche lui stava menando un pugno nell'aria facendole capire subito istintivamente che avevano un potere molto simile, ecco perché Sheba cercò di difendersi ricreando attorno al suo corpo una barriera energetica elastica tramite il rinjutsu #6 che avrebbe incassato il colpo del nemico rompendosi all'impatto ma comunque "parando" in quel modo il colpo che le stava arrivando addosso senza doversi sforzare in movimenti particolari, così che potesse unire le mani per i polsi e proiettare una sua nuova tecnica, la più pericolosa che aveva in serbo. Uniti i polsi e posizionate le dita come se stesse cercando di contenere una sfera fece un rapidissimo movimento in avanti, con le mani inclinati verso il basso, per proiettare quella che sembrò una sfera energetica che si materializzò a due metri di distanza da Sheba e venne praticamente sparata verso il pavimento, percorrendo una brevissima distanza di non più di mezzo metro, dove all'impatto sarebbe esplosa liberando una forza detonante che si allargò per circa 2 metri e mezzo di diametro. A quella velocità e quella distanza, sarebbe diventato impossibile per Seiichi riuscire a schivarla o pararla del tutto. Infondo con una gamba ferita in quel modo grave doveva pur essere più lento di quando invece era ancora tutto intero. Intanto alle spalle di Seiichi si formò un pacchetto dati ed un'altro le si formò praticamente addosso dato che tornando indietro la tecnica di prima si sarebbe esaurita proprio da dove l'aveva lanciata. Sheba era piena di adrenalina, ansava per la fatica i suoi occhi erano sgranati per la concentrazione e la furia che le si muoveva in corpo. Emozioni diverse la attraversavano ma un piccolissimo campanello di allarme continuava a martellarle in testa: perché quel licantropo parlava in modo così lucido? Perché non la stava caricando come una bestia inferocita? Non l'aveva mai attaccata per farle male, anche la proiezione di prima era riuscita a pararlo con una tecnica difensiva deel rinjutsu, quindi perché? Che si fosse sbagliata?


    yxPepKx

    Sheba De Jarjayes



    Status Fisico: Illeso
    Status Psicologico: Tesa
    Energia: 25/100
    Tecniche usate:
    [ERROR_NO_MORE_FILES]
    Per attivare questa tecnica Sheba può utilizzare solo ed esclusivamente le mani e deve usarle entrambe: dovrà posizionare i polsi uno contro l'altro e semichiudere le dita intorno ai palmi come se stesse contenendo una grossa sfera. Allungando verso una direzione le mani in questo modo, Sheba può scagliare una sfera di dati energetici dal diametro di 1.5 metri che a contatto con un bersaglio innescherà una violenta esplosione in un raggio di 2,5 metri intorno a sé. L'esplosione colpisce con la stessa forza di Sheba allargandosi al doppio della velocità della ragazza. Se Sheba utilizza un pacchetto dati per potenziare questa tecnica potrà invece scagliarla usando solo una mano, i piedi e perfino le tette per poterla generare, in quest'ultimo caso però la proiezione avrà una portata massima e una velocità di azione dimezzata. Questo non influenza l'esplosione.
    Costo: 15

    Rinjutsu #6: Barriera elastica
    Una piccola sfera di energia mai più grande di 2 metri di diametro ricopre il corpo dell'utilizzatore. La sfera non è particolarmente resistente, ma è divertente vedere il nemico rimbalzarci sopra. Essendo di gomma magica, può si respingere facilmente dei colpi fisici, ma è debole ai danni da taglio o da perforazione. La sfera ricoprirà alla perfezione il corpo dell'utilizzatore, non incrementa la sua efficacia indipendentemente dalle dimensioni e se danneggiata scompare del tutto. E' possibile sfruttarla per attutire le cadute, ma non consente di rimbalzare in giro.
    Costo: 5

    Potere:
    Livello 2
    - Sheba può materializzare le sue Proiezioni Virtuali ad una distanza massima di 2 metri e allungarle fino ad un massimo di 5 metri al doppio della velocità dell'utilizzatrice.
    - Nel punto in cui si esaurisce una delle Proiezioni Virtuali si forma un "Pacchetto Dati" per i prossimi 2 turni. Se Sheba tocca quel Pacchetto Dati, aumenterà la sua forza fisica del 50% per i prossimi 3 turni, dopodiché il pacchetto si consuma. Sheba può anche consumare il Pacchetto per potenziare una delle sue tecniche sbloccando effetti aggiuntivi. Non possono esserci più di 3 Pacchetti contemporaneamente.
    - Ogni volta che Sheba raccoglie un Pacchetto Dati, i malus inflitti sul suo fisico diminuiscono di un totale massimo del 10%. (Se ha malus a più statistiche, può decidere di dividere la riduzione in multipli di 5, quindi ad esempio 5% in meno sul malus alla forza e 5% in meno sul malus alla velocità) Questo non elimina comunque ulteriori effetti che si accumulano sul suo corpo.

    Note:
    Bonus Gigas 50% 2/3 (pacchetto recuperato precedentemente)
    1 Pacchetto dati recuperato alla fine del turno




     
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    Non si fece troppi problemi quella sconosciuta a parare a sua volta l'attacco del lupo: la proiezione che aveva scagliatole contro non incontrò neppure la sua pelle, ma piuttosto uno sorta di barriera gommosa che la circondò per poi svanire subito dopo a causa dell'impatto che tuonò all'interno dello chalét, il suono del botto l'unica cosa che si lasciò dietro, non avendo concluso effettivamente nulla. L'estranea era devota alla sua causa, una vera e propria zelota della giustizia della quale tanto vantava di portare la bandiera; nei suoi movimenti e gesta non vi era il benché minimo di esitazione, qualcosa che invece non si poteva dire per il licantropo.
    Credeva di aver trovato la giusta motivazione, le giuste pretese per scatenarsi senza alcuna preoccupazione, ma proprio quando avrebbe dovuto incalzare, le parole della nemica lo fecero titubare e improvvisamente si ritrovò a dubitare. Quella che aveva davanti era davvero un'assassina? Un dettaglio normalmente effimero per chi prende le vite altrui come professione, ma vitale invece per Seiichi. Una piccolezza che sarebbe stata la sua rovina, perché l'affondo del suo braccio non sarebbe stato seguito da null'altro mentre invece l'avversaria materializzava una sfera energetica praticamente davanti a lui. Le sue fauci digrignanti e gli occhi spalancati, sorpreso più a causa della propria indecisione che dalla mancanza d'essa nella nemica, non avrebbe eretto difese, attivato tecniche o schivato. Ancora messo di profilo, portò il dorso della mano sinistra sotto il gomito del braccio destro che era ancora messo a guardia del corpo, e solamente quando tardi osservò la sfera scagliarsi per terra e l'esplosione detonare, schiacciò tali arti contro il proprio corpo, piegando la testa, per tentare di coprirsi quanto più possibile. Una difesa utile a impedirgli di venire totalmente investito sicuramente, ma che sacrificò non poco: le parti che presero il grosso di quella deflagrazione - e cioè il braccio destro che coprì grossomodo l'intera esile figura del mannaro vista la sua posizione di profilo e la gamba destra già ferita - vennero letteralmente spazzati via dalla detonazione, la forza dell'impatto e la mancanza totale di difese devastando gli arti del mannaro. Gamba e braccio si separarono dal suo corpo in uno spettacolo brutale e quanto più sanguinolento, il sangue sin da subito copiosamente sgorgando fuori da tutte le arterie e vene che improvvisamente terminavano nel vuoto, le membra del lupo volando via dietro di lui respinti dalla forza del botto. Esplosione che coinvolse anche, vista l'area coperta, il congelatore di gelati e la parete che lo nascondeva, il legno cedendo non troppo diversamente dal mannaro sotto la forza di quella sfera che si era rivelata a tutti gli effetti una bomba. Quella parete si rivelò essere a tutti gli effetti portante, visto anche come era posta al centro di quella stanza, e cedendo portò con sé anche parte del soffitto fatto del medesimo materiale, cadendo poco distante da Sheba di fianco a lei e arrivando a cedere fino ai suoi pressi, sul bancone, il buco sovrastante allargatosi con una forma a cerchio che grossomodo includeva il centro della stanza. Inutile dire che si sollevò un gran polverone a causa di tale distruzione, che avrebbe sicuramente infastidito la vista almeno parzialmente per un paio di secondi. Non vi fu alcun tipo di lamento o suono da parte del Kinoshita, durante tale avvenimento: solamente il botto, il crollo, e poi silenzio. Al termine di quella totale devastazione offerta gentilmente dalla fantomatica 'eroina', Seiichi si trovava a terra quasi immerso nel proprio sangue, ma non era né svenuto, né totalmente disteso. Era rimasto grossomodo nello stesso posto, lui stesso respinto ma non scaraventato via dell'esplosione, ora si ritrovava 'inginocchiato' su un singolo ginocchio e sorretto dal suo braccio sinistro, inclinato ovviamente di lato, coperto parzialmente dal fratello durante l'esplosione ma comunque visibilmente provato e malridotto, seppur funzionante. I suoi arti destri erano perlopiù mancanti, ridotti a brandelli, una voluminosa pozza di sangue giaceva sotto di lui, ma non proferiva parola. La figura del lupo, però, nonostante quei pesanti danni che avrebbero sicuramente fatto svenire dal dolore una persona, si muoveva ancora. Tremava, per l'esattezza. Forse per paura o forse perché stava perdendo così tanto sangue da far invidia ai film di Tarantino, ciò che importava davvero era che i suoi occhi verdastri e spettrali, però, sembravano sempre più fiochi e spenti. Il suo sguardo era rivolto verso il basso, fissando un punto vuoto nel sangue sotto di lui. Esternamente era un conto e sicuramente non se la stava passando bene, ma il vero armageddon stava avvenendo dentro il licantropo: sentiva l'odore del sangue, la rabbia, l'odio e quella sensazione di debolezza invaderlo come una droga alla quale si era ripromesso di rinunciare ma che non voleva davvero abbandonare. Percepiva la furia che ogni volta derivava dal suo cuore iniziare ad attanagliarlo, per la prima volta in modo totale, soffocante, e stava disperatamente tentando di resisterle, ma ormai non era più nemmeno lui convinto del perché lo faceva, e la sua promessa di potere e vendetta gli si stava presentando come unica soluzione rimasta al problema che era quella troia di una ragazzina ficcanaso e ipocrita. Avrebbe tentato di colpirlo di nuovo, lo sapeva! Doveva rialzarsi, radere al suolo quel cesso di uno chalet e massacrare tutti i residenti... ma quell'ultima briciola di senno che gli era rimasta ancora tentava di combattere la sua sete di distruzione e morte, tutto per colpa di semplici parole.



    zJWFp1n
    狼 Fisico: Braccio destro completamente distrutto e reciso fino a metà bicipite [Ferita grave]; Gamba destra totalmente devastata e mancante fino a metà coscia [Ferita grave]; Fratture multiple al braccio sinistro [Ferita media]
    狼 Psiche: Instabile
    狼 Energia: 66/80
    狼 Potere: Livello 3, Attivo, 12/15 PF
    - Fintanto che il potere è attivo, Seiichi ottiene un bonus sulla velocità del 50%, la distanza massima dello scatto aumenta di altrettanto.
    - Le proiezioni che può generare attraverso le tecniche hanno una resistenza superiore alla carne di Seiichi, possono allungarsi dal suo corpo per un massimo di 2,5 metri e vanteranno di un bonus sulla forza del colpo del 50%
    - Ogni volta che Seiichi attiva una tecnica, subisce o infligge una ferita di almeno media entità, ottiene 3 punti Frenzy, fino ad un massimo di 15. Consumando 5 punti Frenzy può azzerare completamente un malus attualmente in corso sul suo fisico che diminuisca la sua forza, la sua velocità, i suoi sensi, la sua capacità di salto o la resistenza fisica. Fintanto che i punti Frenzy sono al massimo, la portata delle proiezioni raddoppia.
    狼 Tecniche Attivate: //
    狼 Tecniche Attive: //
    狼 Note:+50% Gigas (Licantropo)
    +50% Velocità e distanza di scatto (Potere)
    Immunità al dolore (Licantropo)

     
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    C'era qualcosa di davvero strano in quel combattimento. Sheba si era lasciata trascinare dalla frenesia, dalla paura di ritrovarsi davanti un licantropo. Sapeva che erano creature insensibili al dolore, sapeva che doveva colpire forte se volveva fermarlo, e fino a pochi momenti prima aveva mostrato di sapersi difendere. Perché però più andavano avanti più quel tizio si limitava solo a incassare i colpi? Perché non la attaccava? Gli aveva detto che aveva scoperto che era lui in quel video in cui torturava una certa Anna, perché non la attaccava per ucciderla e togliere di mezzo un testimone scomodo? Perché non si lasciava andare alla sua furia animale? Non aveva mai provato a farle male, eppure si era dichiarata come sua nemica. Quel campanello d'allarme nel cervello divenne così forte che dovette dargli voce.
    Perché non combatti?! fece urlando, quando ormai aveva lanciato la tecnica e vide che lui non fece nulla per difendersi, beccandosi in pieno l'esplosione della sua sfera che lo ferì gravemente sugli arti. Qualche goccia di sangue le schizzò addosso, una addirittura riuscì ad infilarsi in quella fessura che le lasciava liberi gli occhi e le colò sul viso. Il calore di quel sangue e l'odore che si sentì sotto la maschera sembrò quasi aver tolto un velo dagli occhi di Sheba che fino a poco prima le impediva di vedere chiaramente la realtà della situazione. Rimase immobile a fissare il licantropo con gli occhi sbarrati fissi sul sangue che aveva dipinto il suolo, le pareti ed i detriti. Cosa aveva fatto? Perché era arrivata a quel punto? Sheba respirava in modo affannato per la fatica ma il respiro divenne più corto mentre si accorgeva di quanto ci fosse andata pesante.
    E-ehi! la sua voce esprimeva un profondo senso di colpa. Esitò a lungo, si morse forte il labbro inferiore, le tremavano le mani. Fece mezzo passo ma non lo attaccò più, sollevò una mano come se volesse fare qualcosa per aiutarlo ma non si avvicinò: che senso aveva aiutarlo dopo che lo aveva ridotto in quel modo?
    NO! BASTA! Non ucciderlo! la voce disperata della ragazza che prima era fuggita terrorizzata si precipitò verso Seiichi, mettendosi in mezzo a loro due con le braccia spalancate. Le tremavano le gambe vistosamente, aveva paura di lei, lo si vedeva chiaramente. Sheba ne fu devastata: non era ciò che voleva ottenere. Non era per quello che combatteva. Quella ragazza non doveva guardarla in quel modo, doveva avere uno sguardo carico di gratitudine, vederla come una sorta di eroina come lei aveva guardato Iceringer quella lontanissima notte. Invece in quel frangente il vero mostro sembrava lei e non il licantropo lì immerso nel proprio sangue.
    N-non è così... fece con un soffio di voce, ma la ragazza la incalzò con gli occhi gonfi di lacrime che tratteneva.
    Non è vero! Non mi ha mai stuprata! Mi sono voluta vendicare perché non sopportavo che fosse stata solo una notte di sesso. Per favore basta, lascialo andare. continuò lasciando Sheba senza parole a boccheggiare confusa. Si guardò le mani poi guardò verso il licantropo e poi verso la ragazza. Se quindi non era vero che l'aveva stuprata, forse si era anche sbagliata su quel video?
    Merda! Merda! fece agitata a denti stretti, indietreggiò poi sollevò una mano verso la ragazza.
    Allora sbrigati a chiamare un ambulanza! la rimproverò a gran voce. Non doveva andare così, stava andando tutto storto. Non era così che doveva diffondere il verbo del suo gruppo, doveva recuperare in qualche maniera così prese la sua spilla con il marchio dei Watchmen e lo lanciò ai piedi di quella ragazza.
    Che ti sia di lezione, stupida bugiarda. Io sono un Watchmen e come tale difendo la brava gente da vili malvagi che pensano di potersela cavare con qualche livido. Dillo alla gente che incontri che gli stronzi malvagi avranno pane per i suoi denti. E chiedi scusa a quell'uomo. disse per poi allontanarsi verso l'uscita. Avrebbe esitato solo se Seiichi le avrebbe detto qualcosa, ascoltando le sue parole prima di fuggire via sentendosi colpevole come un ladro.
     
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    Sentiva l'udito farsi sempre più ovattato mentre fastidiosamente un fischio costante iniziava a contaminarlo, il corpo cominciando a percepirlo scaldarsi e sudare sempre più, come se il sole già cocente si stesse facendo più vicino attimo dopo attimo trasformando il sangue sotto di lui in vera e propria lava. Quando sentì la responsabile del suo stato gridargli contro, alzò lo sguardo ancora parzialmente capace di capirla, affidandosi più al labiale che altro. Che cosa aveva ancora da dire? Voleva forse sentirlo supplicare? La vista cominciò a tradirlo, offuscandosi come una macchina fotografica che non riusciva a mettere a fuoco l'obiettivo. La sua coscienza iniziava a vacillare e con essa anche la sua forza di volontà, le domande che si poneva sul conto della straniera rapidamente venendo via via soppiantate da pensieri ben più ostili e violenti. La vide alzare vagamente la mano, ma non interpretò quel gesto come un tentativo di aiuto fermato, ma piuttosto come un evidente segnale che non aveva ancora finito con lui. Anche l'ultimo barlume di lucidità e speranza in lui si estinse, l'istinto di sopravvivenza e il desiderio di vendetta cominciando a manovrarlo come un burattino guidato da forze superiori. La fioca luce verde che era rimasta nei suoi occhi si estinse completamente, il tremolio che fino a quel momento aveva invasoo il suo corpo cessando. Il suo fisico iniziò ad ingrossarsi, l'energia spettrale che lo avvolgeva e fungeva da manto oscuro per il suo corpo abbandonando silenziosamente e subdolamente la sua particolarità etera e piuttosto iniziando a divenire materiale, come vera e propria carne, ossa e muscoli aggiuntivi. Le corna della sua maschera si allungavano divenendo più mostruose, le sue zanne affilandosi e divenendo fauci la cui forma ricordava più una letale tagliola che i denti di un mero lupo. Si trattava di un cambiamento drastico, ma che fu bloccato sul nascere dall'arrivo della stessa donna che aveva essenzialmente causato tutta la serie di eventi che lo stava spingendo sull'orlo del baratro. Vederla nutrì ancora di più il suo odio, ma quando la osservò porsi a sua difesa, la sua azioni funzionò come un'efficace sveglia che risuonò nella sua mente più assordante di qualsiasi fischio. Quindi aveva finalmente deciso di dire la verità? Meglio tardi che mai! E come l'avrebbe presa quella folle che lo aveva immerso nel suo stesso sangue? Molto male a quanto pare. Seiichi bloccò la propria trasformazione, sopprimendo ancora una volta i propri istinti e la rabbia in favore della ragione, i suoi occhi riprendendo un tenue bagliore mentre ascoltava attento e giudizioso le parole delle due figure davanti a lui. Gli arti persi nel frattempo in seguito all'inizio di quel cambiamento erano stati totalmente sostituiti da due nuovi, membra formatesi dall'oscurità che risiedeva dentro di lui e la quale aveva ormai corrotto ogni angolo del suo corpo, entrando in piena risonanza con esso. Quando l'estranea iniziò ad allontanarsi, passandogli di fianco, la sua immediata reazione fu di cercare di raggiungerle una caviglia mentre gli dava le spalle, ancora inginocchiato a terra com'era, per bloccarla. Fermò però il suo braccio lasciandola andare a metà tragitto, conscio che se l'avesse afferrata, suscettibile com'era alla collera, non le avrebbe permesso di andar via sulle sue gambe.
    "Questa sarebbe la tua giustizia?"
    Ringhiò senza aggiungere altro: non ve ne era bisogno. Quella vigilante mascherata si era presentata lì con l'intenzione di impedire un potenziale crimine, eppure era lei ad averne commessi molteplici, ed ora che doveva pagarne le conseguenze, stava scappando come una vigliacca non intenzionata a farlo. Seiichi ci aveva visto perfettamente: non era altro che una ragazzina immatura esaltata, carica probabilmente di chissà quali storie di supereroi, totalmente inconscia di come davvero funzionasse il mondo e indisposta ad accettare l'assaggio che aveva ricevuto di esso, proprio come una bambina che si rifiuta di mangiare tutto tranne che dolci. Fissandola con sguardo colmo di disappunto, si alzò da terra mentre anche le sue ferite al braccio cominciavano a rimarginarsi, guardandola fuggire a gambe levate, senza onore né gloria. Una risposta adatta ad una come lei, ma se sperava che la storia sarebbe finita lì si sbagliava di grosso. Lei lo aveva assalito, offeso ed insultato gratuitamente e senza neppure dargli l'occasione di spiegarsi od ascoltarlo, e lui non era per niente il tipo da permettere che il suo onore o orgoglio venisse macchiato in quel modo, non più. Avrebbe rintracciato quella mascherata sconosciuta per darle un assaggio di vera giustizia.
    Riacquistate le proprie forze e il controllo, al contrario della fuggitiva avrebbe rassicurato la donna che lui stesso inizialmente aveva spaventato, scusandosi per il proprio comportamento e l'avvenimento. L'unica nota positiva di tutto quell'evento fu che alla fine almeno riuscì a convincere la sua ex compagna ad abbandonare le accuse, e il suo chalet era assicurato quindi non vi sarebbero stati problemi neppure per lei. Un lieto fine a conti fatti, ma nel cuore del lupo si era accesa una fiamma che desiderava vendetta, e non si sarebbe permesso di estinguerla fino a quando non l'avrebbe ottenuta. I ruoli si erano invertiti.

     
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    Quella situazione era così strana, così diversa dal solito. Aveva picchiato un licantropo che non aveva fatto niente per attaccarla, limitandosi a difendersi dai suoi attacchi. Se avesse voluto chiuderle la bocca poteva attaccarla ed ucciderla, dopotutto gli aveva rivelato che lo aveva riconosciuto in un video, che quindi aveva una prova. Era così ovvio per lei che Seiichi fosse il cattivone della situazione e che avrebbe fatto di tutto per metterla a tacere ed invece si era sbagliata. Iniziò a pensare che forse la sua analisi di quel video era totalmente errata, che si stava sbagliando, che quel tizio non era lo stesso uomo contro cui aveva combattuto. Mentre si allontanava si sentì sfiorare alla caviglia, si voltò di scatto pensando che la stesse attaccando alle spalle, per un attimo sperò che si stesse per rivelare come il codardo che aveva accusato, salvandola da quel turbinio di orribili sensazioni che le invasero il petto, invece non vide niente se non la ragazza che aveva causato tutto quel casino china verso il licantropo che cercava di aiutarlo e lui che la guardava con rabbia. La sua domanda la colse come un pugno in pieno stomaco. Era quella la sua giustizia? Accanirsi contro un tizio scambiandolo per qualcun'altro? Picchiarlo così forte e così duramente da non dargli nemmenolo spazio per spiegarsi e di dimostrare che si stava sbagliando? Esitò un lungo momento mentre la sua mente veniva invasa da mille domande diverse, da mille pensieri diversi caotici che la agitavano. Non poteva chiedere scusa come se fossero stati due bambini che avevano litigato per un giocattolo. Lo aveva massacrato di botte e probabilmente se non era svenuto era solo per via della sua natura che gli permetteva di resistere a danni gravi. Sheba lo aveva aggredito basandosi su prove false date da quella ragazza, fraintendendo la rabbia che aveva mostrato prima lui.
    Ovvio che no, sono stata ingannata da diversi fattori. affermò distogliendo lo sguardo dal lupo per poi accelerare il passo verso l'uscita e non voltarsi più. Era andato tutto storto e sentiva solo un profondo senso di amarezza invaderle la bocca ed il petto. Si sentiva sporca, aveva bisogno di parlarne con Elimona, voleva chiedere consiglio alla suora e capire cosa aveva sbagliato, e magari sapere anche come togliersi di dosso quel enorme senso di colpa che la attanagliava. Fuggire dal problema di sicuro non lo avrebbe risolto, ma non voleva rimanere in quel luogo un minunto di più. Aveva bisogno di schiarirsi le idee.

    Role conclusa Grazie per il combattimento e per questo piccolo siparietto che mi ha permesso di giocarmi Sheba ^^
     
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    Dove vivono i poveri ricchi.

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    Combattimento molto rapido ma comunque pulito. Nota di merito: è stato piacevole vedere Demi farsi pestare come un Baco qualunque.
    Per Hina: 280 EXP / 200 SP / 2500 Big Monei
    Per Demi: 120 EXP / 75 SP / 800 Not So Big Monei
     
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