[Lavoro] Problemi di calore

Visita specialistica

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    *Pamela si sentiva febbricitante di eccitazione, sentiva la propria fighetta infuocarsi per la voglia, era impaziente, più del normale, più del solito e Pamela non riusciva a capire perché si sentisse così coinvolta e dipendente dal corpo della dottoressa. La guarda mentre si spogliava e la trovò incredibilmente bella, i suoi seni abbondanti la sua pelle chiara, ma sopratutto il suo enorme cazzo pulsante ed eccitato che bramava più di ogni altra cosa. Si sollevava sulle punte dei piedi allargando le cosce per mettere il suo corpo in mostra e tentare ancora di più la dottoressa. Ogni passo che si avvicinava a lei la rendeva sempre più impaziente e quando sentì la punta sfiorarle il sesso grondante di umori tremò espirando pesantemente. Non riusciva a pensare ad altro, lo voleva dentro di lei al più presto.*
    Dottoressa non giochi con me, non ce la faccio più. *fece con la voce lamentosa e impaziente. Le bastò poggiarglielo contro per sentire quanto fosse calda e umida, pronta per ricevere quel carico di carne. Pamela si rendeva conto che fosse molto più dotata dei suoi soliti amanti, ma proprio per quel motivo era più eccitata che mai, non aveva idea di cosa potesse provare con un simile bestione, e se pensava che oltretutto apparteneva ad una donna, la figura erotica della dottoressa guadagnava moltissimi altri punti in più ai suoi occhi. Poi finalmente la sentì scivolare dentro di lei, si sentì spalancare tantissimo, ogni più piccola piega delle sue carni venne stimolata, dolore e piacere si mescolarono alla perfezione rendendo quella penetrazione indimenticabile.*
    Aaaah finalmente...aaah *disse con la voce strascicante di piacere, tremando vistosamente con le gambe per quella meravigliosa sensazione di pienezza. Si aggrappò con le mani al tavolo inarcando la schiena per una "presa" migliore da dare alla sua inaspettata amante. Serrò le labbra ricordandosi solo in seguito che non doveva fare troppo rumore ma le sarebbe venuto troppo difficile trattenere i gemiti*
     
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  2. Elle2012
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    La draconica gemette appena, socchiudendo gli occhi soddisfatta nel sentire la fessura calda e umida della donna avvolgersi completamente attorno a sè, donandole una sensazione di dolce tepore che, se possibile, glielo fece indurire ancora di più trasmettendole brividi bollenti lungo tutta la spina dorsale.
    Ringhiò appena, mentre con uno strappo deciso le ali emergevano dalle sue scapole, scavando dall'interno per potersi palesare in tutta la loro terribile magnificenza: due arti del diametro di quasi cinque metri, lievemente umidi a causa della recente comparsa e costellati da una schiera di squame nere come la notte dalle sfumature color porpora.
    Ezra sorrise, minacciosa, torreggiando sopra la paziente prima di avvicinare il volto al suo: "Signora Mancin ... sembra che abbia bisogno di aiuto. E se non riesce a contenere i propri gemiti, allora penso che dovrò occuparmene io.", disse, prima di utilizzare uno dei suoi fazzoletti per imbavagliarla per bene, assicurandosi che la stoffa le riempisse la bocca quel che bastava per tenerla buona. La coda, invece, si avvolse attorno alle mani, tenendogliele saldamente bloccate sopra il capo mentre iniziava a sogghignare divertita: "Bene ... direi che possiamo iniziare, non trova?"
    Detto ciò iniziò a ritrarre il proprio membro, ma solo per rigettarlo, decisa e brutale, direttamente contro il suo utero.
    Grugnì divertita, mordendosi il labbro mentre la afferrava saldamente per il seno, iniziando a strizzarle i capezzoli con forza e aggrappandosi a essi mentre iniziava a muovere con decisione maggiore i propri fianchi. I movimenti della draconica erano intensi, studiati e incredibilmente forti, delle spinte secche e dirette che andavano a martoriare non poco la fighetta calda e umida della paziente, con tanto di spuntoni ossei che avrebbero portato la stimolazione alle stelle.
    "Cavolo, è calda. Molto calda ... interessante, ma per ora vediamo di <<curare>> il suo male. Poi penserò a qualcosa che possa toglierle questi problemi di calore.", pensò, mentre continuava a randellarle con forza sempre maggiore l'interno.
    Sorrise divertita, sporgendosi su di lei e iniziando a leccarle languidamente la guancia.
    Premette il proprio seno contro il suo, sospirando nel sentire il proprio corpo bollente contro quello della paziente e finendo con l'eccitarsi ancora di più nel sentirla sotto di sè: quella situazione le stava facendo perdere completamente la testa, e fu solo con un immenso sforzo che riuscì a non trasformarsi proprio in quel momento.
    Grugnì soddisfatta, gemendo: "Mmmhhh ... così ... cielo, Signorina Mancin ... devo ammettere che i suoi sintomi sono decisamente gravi. Ma dovrei testare anche qualcos'altro per una diagnosi certa.", disse, divertita.
     
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    *La dottoressa diventava sempre più bella, e sebbene avesse dovuto provare un certo timore e paura, era troppo piena di ormoni e di afrodisiaco per poter percepire la paura, traducendola piuttosto in una maggiore eccitazione nel suo corpo. La guardò rapita come se stesse vedendo una bellissima creatura fatata e quando le si avvicinò con quel sorriso malizioso che la rendeva ancora più sexy uno spasmo delle sue carni si strinsero attorno alla carne perversa della dottoressa. Non capì subito a cosa si riferisse quando le disse che le avrebbe dato una mano, e poco dopo una fazzoletto le riempì la bocca soffocando il suono dei suoi gemiti. I suoi occhi si socchiusero per la crescente eccitazione e quando la coda le strinse le mani legandola, le caviglie di Pamela andarono dietro i fianchi della dottoressa per spingerle il bacino contro di lei, gemendo liberamente nel sentirla di nuovo affondare totalmente in lei fino a toccarle il collo dell'utero. Quella sensazione la fece inumidire ancora di più, e si ritrovò a guardare languida verso di lei, come una amante innamorata persa. Dovette poi strizzare gli occhi quando lei tornò a muoversi dentro di lei. Il piacere la invase totalmente, i suoi capezzoli erano durissimi e sussultò nel sentirsi stringere e stimolare su quei punti così sensibili. Il suo volto era totalmente arrossato per il piacere, mordeva il fazzoletto con forza sentendosi sempre più coinvolta dal piacere. Poco dopo la dottoressa le leccò il viso regalandole un intenso brivido dato anche dalla meravigliosa sensazione di morbidezza dei seni della dottoressa che si posavano sui suoi, erano irresistibili, si ritrovò ad inarcare la schiena per poterla sentire ancora più forte contro di sé. Intanto le caviglie aiutavano la dottoressa nelle spinte, e Pamela iniziò a sentire i primi sintomi di un orgasmo imminente. Il fazzoletto riusciva a soffocare i suoi gemiti, ma se gliel'avesse strappato via avrebbe potuto sentire la sua voce calda che urlava tutto il suo piacere. La clitoride era gonfia e le sue gambe si irriggidirono mentre un ondata di piacere la invase totalmente facendola arrivare al suo primissimo orgasmo che la fece schizzare leggermente di umori.*
     
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  4. Elle2012
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    Ormai, anche la primaria era incredibilmente vicina al suo limite.
    Il piacere che le stava donando quella donna, unica nel suo modo di osservarla con lussuria sempre crescente e nel cercare la sua presenza col proprio corpo, era qualcosa che trascendeva qualsiasi regola della natura e le stava facendo raggiungere vette di piacere così intense che dovette sforzarsi molto per non iniziare a ringhiare a ogni spinta. Sentiva la propria indole draconica venire terribilmente stimolata dalla presenza della femmina, al punto da rendere le sue spinte e i suoi modi di toccarla quasi brutali e possessivi.
    E alla fine, nemmeno la primaria riuscì più a trattenersi.
    "Signorina Mancin ... non le dispiace se la riempio, vero?", chiese, prima di sentire l'orgasmo di lei, forte come non mai, far fremere le sue pareti vaginali attorno alla propria erezione, "Lo prendo per ... ahhh!"
    Improvvisamente, la dottoressa sentì il proprio membro gonfiarsi, mentre il carico di sperma a lungo trattenuto le risaliva dirompente l'uretra per riversarsi quindi come un fiume in piena direttamente nell'utero della donna: sette getti densi e abbondanti, ma sopratutto bollenti ... perchè si, a causa delle sue origini draconiche il seme della primaria era incredibilmente caldo, al punto da rischiare la scottatura. Un seme dall'aroma "piccante" che indubbiamente avrebbe riempito adeguatamente la donna, mentre grugniva soddisfatta sopra di lei e terminava di svuotarsi al suo interno.
    "Ahhh ... siii ... cielo, da quanto era che non trovavo una paziente così dannatamente eccitante? Potrei sequestrarla ... e perchè no ... aggiungerla alla mia collezione. Mi ha praticamente prosciugata!", pensò, mentre si scostava soddisfatta lasciando uscire il proprio membro dal corpo di lei.
    Le sorrise divertita, mentre alcune gocce calde andavano a colare sul pavimento e si protendeva per toglierle il bavaglio.
    "Allora Signorina Mancin ... spero che il mio trattamento le sia stato gradito.", disse, mentre si abbassava tra le sue gambe. Inalò con piacere l'odore congiunto del proprio seme con quello femminile ed eccitato di lei, quindi le concesse una profonda lappata, andando a pulire la sua fessura dagli ultimi residui di seme che rischiavano di uscire, quindi avvolse il suo clitoride nella propria bocca.
    Iniziò a leccarla lentamente, quasi a coccolarla a seguito dell'orgasmo appena raggiunto, aggiungendo le dita ad accarezzarle l'intimità: "Non si preoccupi, le ho promesso che la guarirò da questa fastidiosa situazione e lo farò. Non mi rimangio la parola data ... ovviamente, se volesse pagare in natura sarei ben felice di accettare.", disse con un sorriso.
     
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    *Le spinte della dottoressa la stavano facendo impazzire, il fazzoletto soffocava solo in parte i suoi gemiti che fortunatamente riusciva a sentire solo la dottoressa. Si sentì sempre più impaziente e quando lei le chiese se no le dispiacesse se la riempisse, Pamela rispose stringendo le caviglie dietro i fianchi della dottoressa, come a volerle far capire che non le importava che era tutto ciò di cui aveva bisogno. La sentì pulsare sempre più forte farsi più duro e poi gonfio, strappandole gemiti sempre più acuti e sentiti. Infine proprio mentre lei giungeva al picco del piacere il seme bollente della dottoressa si riversò nel suo utero, bollentissimo che le prolungò l'ogasmo ancora facendola tremare, sussultare a quella magnifica sensazione di calore che si dipanava dentro di lei. Fu una sensazione meravigliosa e quasi le dispiacque sentire la dottoressa scivolare fuori da lei. Una volta liberata un denso rivolo di sperma colò dalla sua carne gocciolando a terra in modo perverso. Un poco stordita venne risvegliata dal bavaglio che venne tolto dalla sua bocca, ansava pesantemente e stranamente non si sentiva ancora del tutto soddisfatta. Forse per colpa di quel seme così caldo che le sembrava averle fatto aumentare ancora di più la sensazione di desiderio che la attanagliava.*
    Dottoressa... è stata magnifica. Sento ancora il suo seme dentro di me...nggaaah è strano mi sento ancora piena di voglia, il sintomo non è passato.* spiegò e mentre parlava notò che la dottoressa si stava spostando abbassandosi fra le sue gambe. Ingenuamente pensò che forse stava andando a controllare in veste di medico e non di amante. Quindi posò la sulla cattedra preparandosi alla visita, ma inaspettatamente arrivò la lingua della dottoressa contro la sua carne. Trasalì di piacere e le scappò un gemito aspirato, mentre le sue mani si ancorarono al tavolino con forza.*
    Dottoressa...nghaaah* fece con voce sorpresa ma profondamente eccitata*
    Oddio sì... pagherò in natura tutte le visite che mi servono. Mi faccia pagare un anno intero di parcelle.* fece eccitata da morire, non accorgendosi che poteva sembrare perfino buffa in quel momento. Allargò le gambe ancora di più come un tacito invito per la dottoressa di fare di lei ciò che voleva.*
     
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  6. Elle2012
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    La risata della prima risuonò all'istante nel sentire quelle parole, mentre si sollevava appena per accarezzare, questa volta quasi con tenerezza, il capo della donna prima di dire con un sorriso: "Signorina Mancin ... posso darle del tu? Sarebbe un peccato ritrovarci tra un anno a copulare senza aver smesso di usare un tono formale."
    Le sorrise, avvicinandosi lentamente alle sue labbra prima di donarle un lungo e decisamente umido bacio, attraverso il quale avrebbe potuto trasmetterle tutta la sua voglia di lei e il desiderio di dominarla in ogni singolo aspetto. La lingua della dottoressa era calda e umida, piccola e decisa nei modi mentre le mani correvano al suo seno godendosi la morbida consistenza di quei frutti maturi e incredibilmente abbondanti che da soli bastarono a farle salire nuovamente il sangue al cervello ... rabbrividì, sentendo il proprio membro rizzarsi ancora di più e rendendosi conto di non essere ancora soddisfatta.
    "Signorina Mancin ... il vostro corpo è una droga, lo sapete? Solo guardarvi mi fa venire una voglia matta di ... mmmhhh ...", gemette prima di voltarla e sorridere appena abbassandosi tra le sue gambe.
    Le accarezzò gentilmente le natiche, saggiando la consistenza soda di quel fondoschiena da urlo, prima di regalarle un deciso schiaffo al sedere e iniziare a strusciare la propria cappella contro il suo ano: "Mi dica, ha mai fatto sesso anale? Perchè vede ... il suo corpo è talmente provocante che non posso fare a meno di chiedermi come sarebbe prenderla anche qui sotto.", disse, mentre la mano si spostava tra le sue gambe e le sue dita iniziavano a stimolarle nuovamente la sessualità umida e grondante di umori.
    Sorrise appena, costringendola ad assaggiare il suo stesso sapore mentre le infilava a forza, da dietro, le dita umide di umori nella sua bocca prima di iniziare a coprire il suo collo di umidi baci.
    "Spero che non le dispiaccia, ma non posso più trattenermi.", disse ancora, prima di posizionare il proprio cazzo contro il suo buco e spingersi nuovamente dentro con un grugnito soddisfatto.
    "Nghhh ... stretto ... ahhh, che ne dice di mostrarmi quanta voglia ha di farsi fottere? Forza, a lei l'onore.", e detto ciò si sedette, voltandola così che potesse godersi la sua espressione, sulla poltrona per permettere che fosse lei stessa a gestire il ritmo dell'amplesso.
    L'espressione della primaria era divertita, gli occhi percorrevano languidamente quel corpo perfetto mentre la coda le sculacciava ogni tanto le natiche e le mani le strizzavano con forza quei frutti maturi che aveva al posto del seno.
    Si sentiva il cazzo in fiamme, bruciare forte dentro quel buco caldo e accogliente che minacciava di svuotarla sul serio.
     
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  7. Lady_Pixy
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    *Pamela si ostinava a chiamarla "dottoressa" perché dopotutto la eccitava tantissimo chiamarla in quel modo, tutta quella situazione aveva un atmosfera così dannatamente perversa, così dannatamente strana che stuzzicava Pamela anche più del solito. Ezra avrebbe dovuto visitarla ed invece si era lasciata sopraffare dalla lussuria assieme a Pamela, al punto che si ritrovò a chiedersi chi fosse davvero la vittima in quella stanza.*
    Certo dottoressa dammi del tu, ma io posso continuare a chiamarti dottoressa? Mi eccita, mi fa sentire così indifesa...* le disse rivelandole quindi anche una indole un poco succube, amante del pericolo probabilmente, una frase che avrebbe fatto intendere benissimo che non le dispiaceva affatto essere presa e guidata e domata. Se poi era una dottoressa così affascinante a farlo ancora meglio.*
    Anche per me è così... di solito dopo la prima sessione di sesso mi calmo, invece.. la voglio ancora. E' come una potentissima droga di cui non riesco a fare a meno.* le confessò ancora un poco ansante e vogliosa di avere altro piacere. Quando lei la fece voltare Pamela sollevò le natiche verso l'alto inarcando un poco la schiena per rendersi ancora più appetibile ai suoi occhi. Sussultò facendosi scappare un piccolo gemito aspirato quando la mano della dottoressa la schiaffeggiò sulla natica. La sua carne soda vibrò sotto a quel colpo e Pamela fremette impaziente, tremando al tocco della cappella contro il suo anello di carne più stretto.*
    Sì ho già fatto sesso anale, vuole farlo con me?* chiese ingenuamente sebbene fosse più che evidente che volesse farlo. Poco dopo sentì le dita della dottoressa che forzatamente le riempirono la bocca, dapprima non capì ma appena sentì il sapore di sperma eumori mischiato iniziò a ciucciarle avidamente, mugugnando eccitata ed impaziente di ricevere altre dosi di piacere. I brividi percorrevano la sua schiena ad ogni bacio di Ezra e si preparò ad ammorbidire il suo stretto anfratto per accoglierla. Nonostante ciò però il dolore lo percepì ugualmente quando la penetrò di nuovo, dopotutto non aveva misure comode, e sentirsi spalancare in quel modo tutto in una volta la costrinse ad urlare di piacere e se non voleva che si sentisse fuori dalla porta doveva tapparle la bocca. Si afflosciò poco dopo e venne di nuovo trascinata dalla dottoressa che le chiese di muoversi di sua iniziativa. Pamela ancora ubriaca di desiderio e di quella sensazione di pienezza si lasciò manipolare come una bambolina fino a ritrovarsi di nuovo di fronte alla dottoressa che iniziò a palparle i seni con foga, sculacciandola di tanto in tanto facendola sussultare. Pamela poggiò le mani sul tavolino per aiutarsi ad avere un appoggio ed iniziare a muoversi. Sollevò il bacino facendo scivolare verso l'esterno la verga della dottoressa, poi si spinse in basso lasciando che la penetrasse di nuovo, e in quel movimento lento i brividi torturavano il suo corpo facendola tremare, facendola sudare per l'intensità di quella sensazione.*
    Dottoressa... nnnggghaaa è troppo grande non riesco a muovermi... bene.. aaah.. oddio non ci credo che sto godendo con il mio culo...*affermò espirando pesantemente inarcando il collo per rivolgere il volto verso l'altro e riprendere il movimento sensuale sopra quella verga eccitata.*
     
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  8. Elle2012
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    Comodamente appoggiata allo schienale della propria sedia, la dottoressa sorrise dolcemente nel sentire la dolce e decisamente gradita richiesta di lei. Le accarezzò le natiche, rispondendo: "Tranquilla, cucciolina mia. Puoi chiamarmi come preferisci ... scoprirai presto quanto piacere posso dare alle mie pazienti. E una volta finito qui, non vorrai più farne a meno ... credimi Pamela.", schioccò le labbra nel gustarsi quel nome.
    Sorrise divertita, gemendo soddisfatta nel sentire il calore avvolgente del suo ano mentre si avvolgeva completamente attorno alla sua erezione: alzò gli occhi al cielo, puntando i piedi a terra e osservandola deliziata mentre non smetteva di impalarsi di fronte a lei.
    "Oh ... no, no, no ... niente rumore piccola.", disse, anticipando il suo grido e catturandole le labbra in un bacio lungo e umido, mordendole autoritaria il labbro inferiore mentre le artigliava possessivamente i fianchi con le unghie lunghe e perfettamente affilate. Grugnì soddisfatta, muovendo appena i fianchi per andarle incontro ma lasciando la maggior parte del lavoro a lei ... anche perchè in quel momento era così presa dal suo seno da non avere tempo per altro: lo toccava beata, saggiandone la consistenza e massaggiandolo, senza risparmiare i capezzoli che venivano continuamente torturati dai suoi artigli.
    L'erezione della draconica pulsò con forza, mentre scavava con forza nel suo sedere costringendolo ad aprirsi: non c'erano dubbi, le dimensioni della primaria erano di tutto rispetto e non si facevano scrupoli a prendere ciò che lei voleva. Sghignazzò nel sentire le parole della donna, prima di dire, beffarda: "Suvvia, Pamela ... non mi dirai mica che il tuo bel culetto non è capace di reggere il mio cazzo spero.", disse, prima di voltarla a forza.
    Quell'antro le stava dando alla testa, il piacere che le faceva provare era così forte che la sbattè letteralmente contro il muro.
    La afferrò per i capelli, tirandole il capo all'indietro con forza e iniziando quindi a muovere i fianchi con una forza quasi brutale: entrava e usciva dal suo culo con un'insistenza quasi crudele, facendole assaggiare quei trenta centimetri di carne fino in fondo e curandosi di sculacciarla regolarmente.
    Spinse il busto su di lei, facendole sentire tutto il proprio peso prima di sussurrare, divertita: "Allora, che ne pensi? Ti piace il cazzo della tua dottoressa? Dimmi, è meglio o no di quegli inutili fagiolini che assaggi di solito? Dillo ... voglio sentirti dire che sei la mia puttana ... se lo farai, ti prometto che ti riempirò così tanto che schizzerai roba per giorni!", disse, gli occhi che brillavano di follia pura mentre continuava a rivoltare perfidamente quel buco ormai completamente spianato e indifeso.
     
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  9. Lady_Pixy
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    *Pamela era più eccitata che mai, stare di fronte alla dottoressa che la guardava con desiderio non faceva altro che aumentare la sua eccitazione. Faceva una fatica immensa ad accogliere nel suo stresttissimo anfratto quella verga enorme, ma non riusciva a farne a meno, le dava piacere era tutto molto più intenso e le toglieva il respiro. Oltretutto la dottoressa si muoveva sensuale facendo gocciolare la sua fighetta umida. Accolse il bacio di Erza avida, soffocando nella bocca della sua amante i gemiti che non riusciva a frenare. La lingua calda e lunga di lei la ubriacava, i suoi artigli che la stringevano e poi le pizzicavano i capezzoli la facevano tremare di piacere. Lei sembrò volerla incorggiare ad impegnarsi di più, facendole quasi sembrare che fosse possibile. Dopotutto era una dottoressa, quindi forse poteva davvero accoglierla totalmente dentro di lei. Espirò pesantemente prima di sentirsi afferrare e poi voltare di nuovo con forza. I seni di Pamela finirono schiacciati contro il muro, allargò le cosce il più possibile per agevolare l'ingresso della dottoressa nel suo culetto, inarcando anche la schiena per sentire meno dolore. Si sentì poi afferrare per i capelli dolorosamente ed emise un lamento basso ma eccitato, posò le mani contro il muro e dovette urlare quando la dottoressa iniziò a spingere dentro di lei con forza. Il culetto di Pamela cedette sempre di più ad ogni spinta e presto la dottoressa riuscì a penetrarla totalmente. Pamela si sentiva andare a fuoco, i brividi di quell'atto erano così intensi da farle sembrare che le vibrasse tutto il corpo. Godeva, non riusicva a credere a quanto stesse godendo e farsi trattare in quel modo da lei la eccitò ancora di più. Al punto che temette seriamente che se non le avesse obbedito le avrebbe tolto tutto ciò che stava provando.*
    AAAaah! Sì... sì amo il tuo cazzo!* fece in un impeto prima di interrompersi per un nuovo e acuto gemito. I fianchi della dottoressa schioccavano ad ogni affondo contro le natiche piene di Pamela, sussultava ogni volta che la sculacciava ma la stava facendo impazzire. Una mano si staccò dal muro per spostarsi fra le proprie cosce dove iniziò a masturbarsi il sesso femminile senza alcun freno inibitorio.*
    Sì... sono la tua puttana! Dottoressa mi scopi il culo come la puttana che sono.. aaahhn* non le interessava più se la stesse umiliando, voleva solo godere anche se significava rinunciare alla propria dignità.*
     
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  10. Elle2012
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    Gli ansiti quasi ferali della dottoressa si fecero mano a mano più pesanti, mentre continuava a montare con movenze quasi barbariche quella donna tanto unica e meravigliosa da toglierle il fiato, incendiandole il cervello e facendola letteralmente impazzire di desiderio: voleva fotterla, fotterla in tutti i modi possibili e immaginabili fino a quando nemmeno lei sarebbe riuscita più a reggersi in piedi.
    Digrignò i denti, sorridendo soddisfatta nel sentire le parole di lei e impedendole prontamente di fare altro rumore infilandole due dita in bocca. Sorrise, divertita, affiancandosi alla sua spalla e mordendole possessivamente il collo fino a far sgorgare qualche piccola goccia di sangue, marchio che non di rado i draghi erano soliti lasciare sulle loro proprietà: "E va bene, piccola puttanella pervertita. La tua dottoressa si prenderà cura di te come si deve ... ma prima ... vediamo fino a che punto il tuo culettino sa essere ingordo. Che ne dici?", fece, prima di incidere la carne tenera della sua stessa mano col pungiglione.
    Gemette, inarcando la schiena e spingendo il proprio seno contro la spina dorsale di lei, mentre sentiva l'effetto dell'afrodisiaco incendiarle le vene. Si morse il labbro, mentre rivoli di caldo desiderio le colavano tra le gambe andando a bagnare il pavimento e il suo membro, già grosso di suo, acquisiva altri buoni centimetri a causa dell'adrenalina che le percorreva il corpo come lava bollente e calda.
    "Ahhh ... c-così ... prendilo tutto. Dannazione ... ho le palle in fiamme, chissà se il tuo culetto riuscirà a tenerlo tutto.", disse, mentre le spinte si facevano mano a mano più serrate. Ormai, della figura gentile e composta della dottoressa era rimasto poco o niente: era una fiera quella che continuava a montare brutalmente la paziente, inchiodandola al muro col suo peso e costringendola ad accettare quell'enorme e pulsante presenza dentro di sè.
    Le graffiò con forza i fianchi, mentre l'orgasmo la travolgeva come un fiume in piena: "V-vengo!", disse, mentre un'eruzione di seme caldo a bollente veniva abbondantemente scaricata nel suo antro caldo: una dose di sperma tale che, a dire il vero, probabilmente sarebbe finita col gonfiare non poco il pancino della donna. Ezra grugnì, sentendo l'interno di lei tendersi al massimo ... tuttavia, era ben lungi dall'aver finito e quindi si ritrasse, lasciando fuoriuscire la restante e comunque abbondante parte del proprio seme direttamente sul corpo di lei.
    Sorrise, osservando divertita, ma col cazzo ancora in tiro, quello spettacolo.
    "Non male ... ho le palle in fibrillazione, questa femmina è decisamente dotata. Potrei farne la mia schiava.", pensò, sorridendo appena.
     
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    *Il cazzo della dottoressa era enorme e la faceva sentire sempre più debole e inerme fra le sue braccia. Sentiva il corpo bollente della dottoressa premersi contro il suo, il suo cazzo incandescente che la faceva sentire come se potesse arrivarle in gola, mentre davanto a lei c'era il muro freddo dello studio. Le mancava il fiato ma non riusciva a smettere di godere. Le dita affondavano nella fighetta agitandole sempre più veloce, come se volesse seguire il ritmo con cui la dottoressa le scopava il culo. L'anello di carne si controceva di tanto in tanto attorno alla sua verga pulsante, ma Pamela aveva la sensazione di non riuscire più a controllare quella parte del corpo, facendola sentire devastata. I brividi che le percorrevano il corpo erano intensi, i suoi umori gocciolavano ad ogni spinta. La dottoressa sembrava aver perso il controllo proprio come lei, chiamandola puttana, umiliandola con le parole come se ormai avesse perso completamente di vista il suo ruolo di medico. Oltretutto arrivò perfino a morderla su una spalla. Trasalì per il dolore agitandosi un momento mentre il suo culo si stringeva attorno alla verga di Ezra. Infine la sentì pompare sempre più forte dentro di lei, sempre più a fondo, il piacere divenne insostenibile, al punto che le sue dita smisero di agitarsi dentro di lei completamente ubriaca di ciò che le stava facendo sentire. Infine le sembrò di percepire chiaramente il suo cazzo che pulsava dentro di lei e si gonfiava per poi inondarla di seme bollente. Pamela spalancò la bocca gemendo rumorosamente mentre sentiva di nuovo l'arrivo di un orgasmo meraviglioso che le fece rigirare gli occhi verso l'alto. Avrebbe voluto rimanere in quel modo il più a lungo possibile, sentire la pancia dolerle per l'abbondanza di seme dentro di lei, ma la dottoressa abbandonò il suo corpo che si afflosciò lentamente verso il terreno, il culo ancora spalancato da cui uscivano fiotti di denso sperma dragonico. Pamela si sentiva felice, era piena di sperma aveva goduto tanto, e iniziava a sentirsi un pochino spossata. Infatti non riuscì ad alzarsi, rimase in ginocchio con il volto premuto contro il muro, le cosce larghe che mettevano in mostra i suoi orifizi totalmente spalancati. Sorrideva soddisfatta, ma il suo problema sicuramente non poteva dirsi risolto. Non ancora per lo meno.*
     
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  12. Elle2012
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    Narrazione


    La dottoressa ansimava ancora, osservando con le pupille dilatate e il corpo imperlato di sudore lo splendido spettacolo offertole dal corpo della paziente.
    Sorrise appena, abbassandosi su di lei e leccandole languidamente la guancia, per poi scendere lungo tutto il suo corpo così da raccogliere ogni singola goccia del proprio seme e poterla quindi ripulire del tutto. Lo sguardo languido, e improvvisamente più tenero, della draconica non si perdeva nemmeno un istante delle reazioni della donna, gustandosi la sua pelle morbida e mordicchiandola in più punti fino a lasciare una chiara scia di chiazzette leggermente più scure del resto: piccoli marchi che di certo sarebbero passati, ma che per ora la marchiavano come una sua proprietà.
    "Allora, Signorina Mancin ... come si sente ora?", chiese, sorridendo appena e permettendole di accoccolarsi tra le sue braccia, "Devo ammettere che non mi aspettavo un problema tanto evidente, è chiaro che il suo è un malfunzionamento ormonale di entità tutt'altro che trascurabile e sicuramente sarà complicato da risolvere. Per ora, comunque, le farò alcune analisi e ... se dovesse sentirsi ancora male ...", non terminò la frase, spingendo invece il proprio corpo contro quello della donna in un gesto fin troppo chiaro.
    Era la prima volta che le capitava di avere sotto mano un caso simile, e doveva ammettere che, sebbene sicuramente avrebbe fatto qualsiasi cosa in suo potere per aiutarla, non le dispiaceva troppo poter possedere una paziente in grado di soddisfarla ogni volta in quel modo.
    Si leccò il labbro inferiore, accarezzandole silenziosamente il capo prima di dire: "Sono quasi le sette, a quest'ora l'ospedale si starà svuotando. Ho un cambio di vestiti che dovrebbero andarle bene e, se lo desidera, sarei felice di riaccompagnarla a casa. Dovremo fare molte analisi, quindi le chiederei di prelevare alcuni suoi liquidi per la prossima volta ... ho visto che tende a bagnarsi facilmente, non dovrebbe essere difficile. E se le serve qualcosa le darò il mio numero.", concluse, osservandola sorridendo appena.
    Sembrava quasi impossibile che quella donna fosse la stessa bestia volgare e perversa che l'aveva presa pochi istanti prima. Il sorriso della draconica era tenero e e gentile, decisamente sincero, forse anche perchè sembrava ormai decisamente soddisfatta e alla fin fine il suo ruolo di dottoressa non veniva mai trascurato, non del tutto almeno.
     
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  13. Lady_Pixy
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    Le ci volle un poco per riprendersi da quella sessione di sesso sfrenato. La dottoressa invece sembrava insaziabile, e le fece intuire perfettamente quanto in realtà fosse perversa mentre le ripuliva via qualche goccia di seme dal suo volto. Sussultava ad ogni piccolo morso, guardandola un attimo interrogativa. Ciò che avevano fatto non somigliava minimamente ad una visita medica, eppure Pamela si ritrovò a pensare che sarebbe sicuramente tornata da lei a farsi visitare.
    Mi sento molto meglio adesso, grazie dottoressa. le rispose con il respiro ancora un poco affannato, ritrovandosi poi a sorridere maliziosa quando le fece intendere che sarebbe stata sempre disponibile a risolvere quel suo problema in quel modo. Un'idea allettante e che condivideva. Ezra poco dopo sembrò tornare nel suo ruolo, spiegandole che le serviva qualche campione da prelevare per poterlo esaminare meglio nei suoi laboratori. Pamela annuiva mentre si rivestiva con calma e cercava di darsi un contegno. Sorrise grata alla sua offerta di accompagnarla ma sollevò una mano in senso di diniego.
    La ringrazio dottoressa ma sono venuta con la mia auto. affermò tranquillamente. Aveva il sospetto che se rimaneva ancora un poco con lei di sicuro avrebbe continuato ancora ed ancora a fare sesso, riducendola ad uno straccio e non poteva permetterselo dato che aveva un importante appuntamento il giorno dopo. Doveva quindi resistere alla tentazione e andarsene al più presto. Prese il numero della dottoressa che custodì gelosamente nella sua borsetta.
    Lei è la prima che sembra avere idea di come risolvere questo problema, sono felice di non aver fatto un'altro buco nell'acqua. Tornerò senz'altro da lei dottoressa. affermò sorridendo contenta. Il loro incontro ormai era giunto al termine e una volta preso tutto l'occorrente Pamela si avvicinò alla dottoressa regalandole un ultimo ed intenso bacio prima di salutarla e lasciare le stanze, dirigendosi verso la sua auto per tornare alla sua abitazione.


    Role conclusa, grazie per la primissima rolata nel forum :D
     
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  14. Elle2012
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    Sai come aggiungerti i soldi?
    Per le role hentai vengono raddoppiati, normalmente sarebbero 50 a pagina ma essendo stata una role hot ne dovrai aggiungere 200 linkando la discussione nella cronologia.
     
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28 replies since 23/7/2018, 14:41   400 views
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