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.I secondi sembravano minuti e i minuti sembravano eterni in quel momento di piacere che stava coinvolgendo la mente e il corpo dei due amanti. Se la donna si credeva una Dea del sesso si sarebbe trovata davanti qualcosa che nemmeno lei avrebbe potuto dominare, una forza della natura direttamente nata dal mare che come acqua la riempiva completamente. I tunnel di carne della donna erano stati allargati forzatamente per il piacere dell'uomo che nella sua mente offuscata voleva sentirla urlare, sempre di più, con tutta la forza che aveva in corpo. Ad ogni minimo movimento delle due aste le interiora di lei avevano degli spasmi e si contorcevano come se fosse una vittima appena impalata, il dolore era provato solamente dalla donna ma era niente rispetto al piacere che li univa. Lo squalo sentiva il fuoco del suo basso ventre espandersi e scorrere come un fiume lungo tutta la sua asta fino alla punta che continuava a stuzzicare l'interiora della donna, mentre le mani la sorreggevano lui poteva sentire completamente la sua carne e il possesso che esercitava sulla donna, ormai praticamente incosciente e abbandonata nel piacere della sua carne. Non t'azzardare a venire in questo momento. Ansimò l'uomo con tono autoritario e praticamente sicuro che la donna non sarebbe riuscita a resistere un attimo di più. Tutti i segni del corpo di Hilda mostravano il suo cedimento fisico e mentale, gli occhi ormai persi nel vuoto, la lingua a penzoloni e il clitoride di forma ciliegina erano i suoi indicatori naturali di piacere. I perversi suoni che le loro intimità emettevano componevano un'orchestra tutta fisica e speciale, ovattata però dalla grandezza di quelle aste compresse dentro la donna. L'ultimo sprint di velocità del leviatano lo aveva reso sudato e la magia eromantica della donna lo aveva sfinito, era sull'orlo dell'orgasmo anche lui. Ma non era ancora il momento di inondarla, non prima di averla fatta sgolare, anche se lei fosse venuta prima di lui. Mentre la corolla di carne avvolgeva l'asta e le labbra calde di lei strusciavano sull'altra quest'ultime avrebbero assorbito l'ultimo briciolo di energia rimasta nel suo corpo insieme ad un po' d'acqua, gonfiandosi in superficie. Questo non avrebbe aumentato la loro grandezza ma avrebbe fatto fuoriuscire delle piccole sono rialzate su tutta la superficie dell'asta, trasformando i due membri in due veri e propri oggetti del piacere: due dildi ruvidi. Il giochetto era divertente e avrebbe fatto impazzire, ma era l'ultimo briciolo di energia a lasciare il corpo del leviatano che mollando di colpo la presa di qualsiasi suo muscolo si sarebbe rilassato di colpo sul divanetto. Le braccia spalancate avevano lasciato la carne di Hilda, non avevano nemmeno la forza di muoversi per tenersi su, l'unica cosa in quel momento era la sensazione di piacere intenso che avvolse il corpo di Claus e le sue orecchie, con il grido di piacere della vampira. I due cazzi avrebbero rilasciato dentro Hilda una grossa quantità di seme, inondandola e riempiendola per bene in entrambe le entrate. L'orgasmo fu talmente forte che lo squalo non riuscì più a mantenere quella forma riprendendosi l'aspetto umano di colpo, senza ridurre la grandezza del suo corpo. I liquidi della donna misti alla quantità mostruosa di quelli rilasciati da Claus non potevano fuoriuscire da nessuna delle sue entrate, potevano solamente entrare e accumularsi e questo avrebbe dato alla donna un rigonfiamento al ventre. Al minimo movimento o all'uscita dei membri dal corpo della donna, si sarebbe rimosso il tappo facendo fuoriuscire tutti i liquidi accumulati. Lo squalo era sotto di lei, privo di qualsiasi modo di pensare o di respirare, c'era solo il silenzio nella sua mente, il formicolio nel corpo e la stanchezza nel suo respiro, stanchezza che ben presto si sarebbe propagata alle sue due aste, riducendone la grandezza. E' stato magnifico. Non credevo potessi provare così tanto piacere con una vampira... . -
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Non c'era modo che lei potesse fermarsi, che potesse bloccare ciò che sentiva, non aveva modo di bloccare l'amplesso, ormai le sue carni stavano andando a fuoco per il piacere. Claus la ammonì di non venire subito, ma le fu praticamente impossibile acconsentire alla sua richiesta. Non solo perché il suo modo brusco in quel preciso momento la eccitò invece di intimidirla, ma anche per via del fatto che non aveva alcuna intenzione di impedirsi di arrivare all'orgasmo perché sapeva benissimo che il suo climax sarebbe stato totalmente diverso da quello di Claus. Oltretutto il leviatano tirò fuori un altro trucchetto mentre la impalava con le sue mazze mastodontiche. Hilda lo sentì ancora più chiaramente dentro di lei, costringendola ad inarcare la schiena ed urlare di piacere. Ogni piccola protuberanza che era apparsa sui due membri stimolavano non solo le carni dentro di lei torturandola di intenso piacere, ma anche fuori, proprio al bordo dei due ingressi rendendo l'amplesso unico impareggiabile. Ogni piccolo "chiodo" di carne faceva vibrare le sue membra al passaggio, strappando alla donna urla di piacere esagerate. Hilda accelerò i movimenti proprio mentre giungeva ad un orgasmo molto intenso. Spruzzava umori contro il suo ventre ma quello non fu che l'inizio poiché arrivò il seme dell'uomo, caldo e vischioso che la riempì in ogni anfratto.
Non avendo lo spazio per uscire fuori, il seme le deformò la pancia gonfiandola, facendole sembrare quasi che stesse per esplodere. L'orgasmo si prolungò, assieme a quello di Claus. Quella sensazione fu così intensa che i canini di Hilda si affilarono allungandosi come se fosse pronta a mordere la sua preda per cibarsi. Le sue pupille si restrinsero in due sottili strisce, la sua bocca spalancata e sorridente con la lingua di fuori la rendeva oscena. Le doleva la pancia, ma allo stesso tempo tutto dentro di lei formicolava di piacevolissime sensazioni. Infine ebbe un momento di tregua, Claus tornò al suo aspetto normale, sebbene fosse rimasto gigantesco. Hilda crollò con il volto sopra al suo petto mentre un suono osceno annunciava la fuoriuscita di tutto il seme accumulato dentro di lei, dandole altre sensazioni intense e perverse che la fece tremare ancora. Infine rimase ansante sdraiata su di lui, esausta mente i suoi due anfratti pian piano tornavano ad una dimensione normale, facendo scivolare fuori i due membri dell'uomo. Le ci volle un momento per riprendersi. Quando riuscì a tornare in sè, si sentì misteriosamente stanca. Di solito riusciva a fare altri "giri" di sesso sfrenato ma quell'uomo l'aveva sfinita. Tolse gli artigli che si erano conficcati nella pelle di Claus, portandosi le dita alla bocca per assaggiare il suo sangue particolare. Strabuzzò gli occhi nel sentire un sapore molto diverso da quello umano, era fresco e salato. Si trascinò verso l'alto ancorandosi alle spalle dell'uomo così da strusciarsi su di lui per portare il suo volto sopra a quello dell'uomo. Gli sorrise maliziosa e felice, per poi carezzargli una guancia con il naso e le labbra.
Mi hai sfinita... sai che nessun uomo riesce a sfinirmi con un solo amplesso? gli sussurrò, scivolando con le labbra dalla guancia verso la sua bocca che ormai umana poteva gustarsela in un bacio lascivo. Mentre assaporava le sue labbra si ritrovò a pensare che non voleva andarsene, che non voleva lasciarlo andare via. Era stato gentile anche nell'amplesso nonostante la differenza di grandezza fra loro due. Claus era un gentiluomo, che parlava in modo chiaro e diretto, sembrava perfino un tipo semplice. Non voleva farsi sfuggire una meraviglia della natura di quel genere. Le piaceva tanto, doveva essere suo.
Dimmi una cosa, tu combattevi per i soldi vero? gli chiese continuando a riempirlo di piccoli baci sul volto, sul collo, mordendogli sensualmente il mento.
Se ti servono soldi, io posso darti uno stipendio cospicuo, ti potrebbe interessare lavorare per me? gli chiese fermandosi con la valanga di bacetti per guardarlo dritto negli occhi.
Certo avresti una titolare che ti molesterà sessualmente in continuazione, ma la paga potrebbe farti dimenticare certi disagi. affermò scherzando.. -
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Te l'ho detto che non sono più un uomo normale.
Esclamò il leviatano soddisfatto, non godeva così da molto tempo, l'essersi abituato a rapporti con creature di grandezza diversa da quella umana gli aveva fatto dimenticare quanto piacere potesse donare il corpo di una donna. O almeno così definiva Hilda. Finito l'amplesso il membri di Claus visibilmente soddisfatti fuoriuscirono dalle entrate di lei ricadendo di lato sul corpo dei leviatani. Le ultime gocce dell'umore della donna e del seme dell'uomo fuoriuscirono bagnandoli entrambi e gocciolando anche sul divanetto sulla quale erano sdraiati. Quella sensazione di piacere non si era ancora affievolita e non lo avrebbe fatto ancora per un po' di tempo per colpa della magia eromantica, questo avrebbe influito sul suo giudizio alle successive domande della donna che lui vide appoggiarsi su di se sfinita, accoccolandosi al suo petto. La manona di Claus che rimaneva comunque grande andò a poggiarsi sopra la schiena della donna stringendola leggermente a se, volendo farla sentire a suo agio anche dopo esser tornato umano, ma la cosa non sembrò turbarla più di tanto, e Claus ne fu soddisfatto. In privato la ragazza si addolciva, non sembrava più la femme fatale che aveva combattuto all'inizio del loro incontro, piuttosto si stava comportando come una gattina desiderosa di coccole. Vedendola che cercava di avvicinarsi al suo volto l'uomo alzò le ginocchia in modo da farla scivolare sopra il uso petto scolpito avvicinandola al suo sguardo.
Non come lavoro. Anzi, ad essere onesti non centro proprio nulla con i combattimenti, prima facevo il maestro di scuola. Bella merda. Risposte con un tono infastidito e con un turpiloquio, parlare del suo passato lo metteva a disagio, odiava ricordare tutto ciò che ha perso una volta diventato la creatura che adesso vantava di essere. Sembrava quasi che il destino lo avesse strappato alla sua vita per metterlo nella condizione di combattere, ma adesso era finito in contatto con una donna che gli offriva qualcosa di molto più importante del solo piacere sessuale (anche questo importantissimo però): un lavoro. Se una " Dea " ti toglie dalle braccia dell'umanità per metterti nelle braccia di una bellissima vampira gnocca, chi è Claus per opporsi? Sentendo l'offerta di lavoro della donna il leviatano strabuzzò gli occhi e rimase per un attimo perplesso e immobile, sepolto dalla valanga di bacetti e morsetti che la ragazza gli stava infliggendo sul volto. Lavorare per te non sarebbe male viste le mie finanze, cos'hai in mente piccola donna?
Rispose interessato il leviatano, era un po' che non aveva un vero e proprio lavoro e piuttosto che vivere in mare catturando pesce avrebbe accettato qualsiasi cosa. Aspettando la risposta della donna la stuzzicò tenendo brevemente con un morso, le labbra invitanti e carnose di lei, interrompendola in quella serie di baci e poi rilasciandola. Non appena arrivarono al suo orecchio quelle paroline magiche, molestia e paga, il leviatano si lasciò andare ad un leggero sghignazzo mentre con le dita tozze e massicce massaggiava e accarezzava la schiena alla sua futura datrice di lavoro. Dimmi dove devo firmare, anzi non dirmelo nemmeno, fai conto che ho già accettato. Esclamò scherzoso aspettando più informazioni e una possibile reazione della donna.. -
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Nonostante Claus fosse tornato umano nelle forme, continuava a rimanere molto più alto e massiccio di lei. Apprezzava molto gli uomini corpulenti, sopratutto quando sembravano in grado di farle molto male, in tutti i sensi. Certo era meno muscoloso di prima ma non poteva dire che fosse diventato mingherlino. In ogni caso Claus rimase affascinante ai suoi occhi. Sentirsi scivolare in avanti grazie alla spinta delle ginocchia dell'uomo intenerirono quasi Hilda. Era un gesto così semplice ma che faceva capire che fosse più che abituato a stare in intimità con una donna, che fosse abituato a scambiarsi effusioni di affetto in quel modo. Chissà quante donne avevano il cuore spezzato a causa sua? Domanda che sembrava superflua. L'uomo le disse che in effetti combatteva per i soldi, ma non lo faceva come lavoro, che a dire il vero non centrava nulla con i combattimenti e che prima insegnava. Notò un certo disprezzo in quelle parole, dell'amarezza sul suo passato. Hilda si incuriosì ma non volle indagare subito, non sembrava molto propenso a parlarne. Però a quanto pare aveva accettato la sua proposta.
Che strana coincidenza! affermò Hilda divertita. Smise di coccolarsi il suo adorato leviatano e si tirò su con le spalle tornando a stare seduta a cavalcioni su di lui, ancora nuda, con le braccia poggiate contro il suo petto in modo che la posizione la costringesse a fare pressione ai lati delle tette facendogli premere uno contro l'altro e quindi rendere la sua immagine molto erotica. Gli sorrideva come sempre in modo malizioso.
Anche io sono una insegnante, a dire il vero insegno alla Sapienza a Roma. Diciamo che aiuto molto nella fase pratica delle lezioni. Tu dovresti aiutarmi nelle lezioni di vita che do ai miei studenti. affermò giocherellando con le dita sui pettorali dell'uomo, studiandosi i suoi muscoli e il colore della sua pelle.
Non devi venire a scuola tutte le mattine con me, ciò che devi fare è molto più semplice ma di vitale importanza se voglio che le mie lezioni attecchiscano. Dovresti semplicemente seguire le mie direttive. Ti potrei chiedere di farti trovare in certi posti a certi orari, potrei chiederti di farmi da bodyguard. Potrei perfino chiederti di recitare per me, o fare delle consegne di alcuni oggetti in particolare. Tutte cose che mi servono per far capire i miei studenti dove sbagliano. Sai con gli studenti dotati di poteri straordinari è difficile farsi ascoltare. Loro tendono a considerarsi al di sopra delle leggi, delle regole. Quindi ci sono delle volte in cui devo metterli in faccia la dura realtà in modo molto diretto e da sola sta diventando sempre più difficile. Alle volte potrei perfino chiederti di picchiare qualcuno per me. Oppure di sedurre qualcuno per me. Ovviamente ti spiegherò sempre le ragioni dietro ad una richiesta. affermò smettendo di giocare con le dita sul petto, guardandolo negli occhi come se volesse farsi un altro giro di sesso selvaggio.
Pensi di poterlo fare una paga mensile più qualche bonus quando ti chiederò compiti più difficili? Come per esempio soddisfarmi ancora? chiese scherzando ancora.. -
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Per quanto si stesse sforzando a mantenere alta la concentrazione per riuscire a sentire tutti i dettagli dell'offerta di lavoro, purtroppo la vista delle forme della donna era davvero troppo forte e invitante. Aveva compreso parzialmente cosa lei intendeva con lavorare per lei, darle una mano a gestire alcuni soggetti caldi che cercavano di fare troppo i fighi, quindi consisteva in una abbondante dose di mazzate dritte nelle gengive, ma recitare? Il leviatano sorrise e si grattò il mento arrivato a quel punto del discorso, praticamente nello stesso momento in cui lei si rimise comodamente a cavalcioni sopra di lui. Anche sapere che lei era occupata come Insegnante alla Sapienza di Roma ebbe un certo effetto, doveva avere davvero un bel prestigio come insegnante per lavorare in una università simile, Claus invece era un maestro di scuola elementare, vogliamo mettere? I tuoi studenti devono essere davvero molto fortunati ad averti come insegnante, forse sei anche brava ad insegnare. Mi hai per caso preso per un segretario? L'orgoglio di Claus vacillò quando realizzò di essere al servizio di una donna, per quanto potesse essere buono con la sexy Hilda quel pizzico di misoginia riuscì a fargli storcere un po il naso, ma gli passò praticamente subito quando vide le zone interne delle sue braccia stringergli il seno e gonfiarlo facendolo sporgere più in avanti. Onestamente non sembra male. Il lavoro consiste quindi nel prendere a schiaffi qualche studentello sfigato che non segue i tuoi ordini e insegnargli il suo posto, non mi sembra troppo diverso dal fare il buttafuori in un locale. Forse l'unica cosa che mi sfugge è la la questione della recita e della seduzione, ti ricordo che non è molto facile aggirarmi con tranquillità a scuola visto che sono un bestione con le squame. Dopo aver finita la frase, con una naturalezza spaventosa allungò la mano destra sopra uno dei due seni della donna, afferrandolo e tenendolo saldamente, per poi strizzarlo tra le sue dita continuando a parlare con lei. Nella mentalità di una donna quello poteva essere un piacevole tocco atto a farla eccitare e quindi aumentare la libido, ma per Claus era diverso. Hilda aveva pensato bene del leviatano, era un donnaiolo e era estremamente geloso delle sue cose, tenergli un seno mentre parlava in tranquillità serviva come segno, segno in quel momento lei gli apparteneva completamente. Voleva farla sentire sua, al sicuro, ma allo stesso tempo voleva apparire sicuro di se e disinvolto, come se gli spettasse di diritto il corpo e il piacere che poteva ricavare dal corpo della vampira. Nemmeno Hilda sembrava volersi staccare da lui, e il continuo tocco dei pettorali non faceva nient'altro che farlo respirare più profondamente sotto di lei aumentando la superficie del petto, avrebbe voluto vederla dormire su di se, sul suo petto caldo, ma era troppo uomo per ammetterlo e si lasciò alla continuazione del suo discorso. Pagare un uomo per perseguitare degli studenti, fargli commettere furti, picchiarli e alla fine dargli una lezione solamente perché non ti ascoltano, non so se tu sia più spietata o più porca, ma credo opterò per la seconda. Aveva capito tutto il nostro squalo, dall'incrocio con lo sguardo della vampira dal tono di voce sensuale e invitante. Senza troppi complimenti avrebbe afferrato l'altro seno della donna con la mano sinistra sentendo quando fosse soffice, per poi tirarla in avanti sfruttando la sua forza e approcciandola in un bacio lascivo, facendo scivolare la sua lingua sopra quella della sua amante. Se voleva giocare, avrebbero giocato ancora. . -
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Claus si complimentò con lei dicendole che i suoi studenti erano fortunati. Hilda sorrise in modo enigmatico, quella che si sentiva fortunata era lei stessa. Poter avere a disposizione tutti quei ragazzi con cui giocare era il suo paradiso personale. Alla sapienza poi c'erano soggetti molto interessanti e pericolosi e ciò rendeva quella scuola unica. Dopo aver spiegato al leviatano in cosa consisteva li suo lavoro lo vide dubbioso e titubante. Evidentemente non gli piaceva molto non sapere esattamente cosa fare. Forse un tipo di lavoro in cui doveva adattarsi non gli piaceva molto, di fatti le fece presente che recitare o sedurre qualcuno gli pareva molto strano. Ciò però non gli impedì di allungare le mani e saggiare la sua mammella con le dita, facendo venire un intenso brivido quando la strinse dolorosamente. Si morse il labbro ma cercò di rimanere concentrata.
Ti provo a fare un esempio: un mia studentessa giovane e inesperta del mondo che però ha un potere combattivo forte, pensa di poter fare tutto ciò che vuole, quindi si reca in locali poco raccomandabili, magari frequentati da mafiosi e stupratori seriali. Si veste i modo succinto e balla in modo provocatorio in cerca della rissa, di un brivido perché vuole proprio fare a botte con questi tipi pericolosi. Magari riesce anche a mettere fuori gioco qualche scagnozzo, ma anche tu sai meglio di me che se uno dei pezzi grossi ti mette gli occhi addosso sei finito no? Non esiste solo la violenza per mettere sotto scacco qualcuno. Quindi io voglio evitare che si arriva ad una situazione del genere, magari potresti recitare la parte dello stupratore serial killer. Hai un potere difensivo molto utile, i suoi pugni non basterebbero per metterti KO, quindi sopraffacendola la spaventeresti e smetterebbe di fare la cretina in locali poco raccomandabili. Oppure potresti recitare la parte dello scagnozzo che ha trovato delle prove e che la ricatta, potresti chiederle qualcosa di molto assurdo, spaventarla molto e quindi darle una bella lezione. Mi serve un volto sconosciuto ai miei studenti, ecco perché non devi venire a scuola con me. Ti è più chiaro cosa mi serve? gli chiese piegandosi leggermente in avanti così da schiacciare meglio i seni contro le sue mani e fargli sentire quanto fossero abbondanti e morbide.
Lo faccio per loro, perché amo i miei studenti e non voglio vederli rovinarsi la vita. Voglio che un giorno quando avranno raggiunto grandi risultati pensino a me, alla stronza di una professoressa che però li ha salvati e li ha portati dove sono arrivati. Noi insegnanti non dobbiamo solo preparali a livello didattico ma anche a livello di vita. Non sei d'accordo con me professore? gli chiese abbassando la voce in modo sempre più sensuale, fin quando non si sentì tirara dalle stesse mammelle costringendola a piegarsi in avanti e poi posare le labbra contro quelle del leviatano. Adesso che aveva labbra umane, finalmente poteva saggiare quanto potesse essere passionale e coinvolgente in quel tipo di effusioni. Mugugnò sorpresa dapprima, poi il mugugno si trasformò in un verso di apprezzamento e si lasciò andare al bacio, saggiando la sua lingua, i suoi denti affilati, le sue morbide labbra. Se non si fosse sentita così provata sia per il combattimento che per il sesso estremo di prima, probabilmente un altro giro di sesso selvaggio lo avrebbe fatto più che volentieri, ma anche lei aveva una certa resistenza, anche se era immortale doveva comunque recuperare energia tramite il sangue. Quindi dopo essersi gustata ben bene quel bacio mozzafiato, si allontanò dolcemente da lui quel poco che bastava per guardarsi negli occhi.
Allora? Ti va di aiutarmi a far rigare dritto questi stupidi ragazzi? gli chiese come conferma, le sue domande sembravano mettere in dubbio il fatto di aver accettato il lavoro.
Se accetti dovresti farmi un grosso favore.... non riesco a camminare bene, non è che mi accompagneresti a casa? Accogliere la tua carne è stato più faticoso di quanto pensassi. non lo disse con rammarico. Anzi lo disse come se avesse appena vissuto qualcosa di magnifico che voleva assolutamente rifare.. -
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Più che un colloquio di lavoro sembrava di stare alle nuove riprese per il cast di Pornhub: Il loro parlare e muoversi uno contro l'altro sembrava una danza ormai arrivata alla fine, diventando sempre più lenta e intensa. Gli esempi erano stati ottimi per far capire allo squalo quale era il suo compito e visti da quel punto di vista non erano nemmeno tanto cattivi, un sacco di botte e di gnocca, pane per i suoi denti da leviatano. Purtroppo però un pensiero pesava nella testa di Claus, si era dimenticato di dire alla donna che non era di Roma, quello l'avrebbe fatta preoccupare inutilmente oppure avrebbe iniziato a chiederle cose a raffica su New Vegas mettendolo nella più completa confusione. Accetto più che volentieri, professoressa. Amavo stare a scuola quando ero a New Vegas, e anche se non sono bambini i tuoi alunni credo di saperci ancora fare. Si, passati praticamente pochi secondi si era già dimenticato di doversi trattenere dal dire alla donna da dove venisse, purtroppo lo scambio della razza leviatana gli ha messo i muscoli al posto del cervello. Un attimo bastò mentre era distratto e le labbra dell'uomo incontrarono quelle violacee della donna, lasciandosi andare ad un lungo bacio diverso da quello precedente però. Questo era meno incline al sesso e più d'intesa, sembrava che i due oltre a parlare con le parole usassero anche i loro corpi. Ad ogni mugolio della donna un respiro intenso e caldo si abbatteva sulla carne e sulle labbra di Hilda, era pura estasi con due occhi e una voce. La mano di Claus nel mentre passava avanti e indietro sopra la curva e perfetta schiena della vampira, sentendo la sua pelle vellutata al contatto con le sue dita ruvide, gli mancava di sentire una sensazione del genere. All'ultima richiesta di Hilda però, il leviatano sorrise di gusto fiero del suo operato. Non voleva di certo ridurla così e un'altra spintarella ci sarebbe pure stata, ma gli uomini son uomini e sentire una donna apprezzare le sue carni gli metteva fierezza, inoltre lei non sembrava turbata da ciò, che donna estrema. Nessun problema, mi dovrai dire la strada però. La prese delicatamente per i fianchi e la mise seduta sopra quel divanetto, poi scese e iniziò a cercare i vestiti che aveva tolto la vampira, avvicinandole pure i suoi. Una volta vestitosi si chinò leggermente in avanti facendo cenno con le mani di andare sulla sua schiena, poi mise le mani dietro di se per darle pure una mano per salire a mo' di scaletta, dopo tutto ciò che Hilda aveva fatto per lui si sentiva in dovere di aiutarla, ad ogni costo. Salta sù e reggiti bene, la strada potrebbe essere un po' movimentata. Sghignazzò divertito aspettando la risposta della vampira, fortunatamente nessuno dei loro vestiti era andato distrutto e quindi poterono prepararsi in fretta. Claus non era di certo il classico gentiluomo che tutte le donne vorrebbero attorno, era grezzo e volgare, ma era pur sempre un tipo con un tanto onore e tanto bisogno di soldi. Fin quando non avrebbe trovato di meglio sarebbe stato fedelissimo a Hilda e a scattare ad ogni sua esigenza. Hilda invece avrebbe avuto dalla sua parte un duro quanto protettivo cucciolone con le squame e le pinne, questa era l'inizio di una bellissima collaborazione. CITAZIONEFINE DELLA ROLE.
